Missione Kumo: Informazioni

Partecipante: TonyKK

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  1. TonyKK
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    CITAZIONE
    -Parlato-
    “Pensato”

    -Nemico-
    -Sensei-

    Gli insegnamenti della sensei non si scordano mai..



    Tutti gli attacchi di Oru furono schivati dal nemico molto facilmente. Subito dopo il ragazzo fu sollevato di nuovo in aria per la gola. La giacca gli cadde a terra.

    -credevi davvero che questi trucchetti da bambini ti sarebbero stati utili contro di me ? ...ma cosa vi insegnano a kumo è ...io sono un esperto , e tu sei un incapace, io sono un genio e tu sei un inetto, io sono meglio di te sotto tutti i punti ti vista...-

    Dopodiché fu scaraventato nella neve gelida. Sentiva il freddo sorpassare la difesa del suo corpo ed entrargli dentro, raffreddandogli ogni cellula del corpo. Era coricato a pancia sotto, cercava di trascinarsi lontano dal nemico, ma invano.

    “Allora è così che deve finire tutto.. Io morto congelato in mezzo alla neve e Sazo nelle mani del nemico? Haha, avrei tanto voluto morire nell’oceano.. Amo l’oceano, da quando sono piccolo.. Ma sono andato a malapena al mare.. “

    Subito dopo si girò verso il nemico alzando un po’ la schiena tramite il supporto delle braccia, girandosi a pancia all’aria. Vedeva la sua espressione, occhi di ghiaccio, sorriso da psicopatico. Oru sapeva che il nemico godeva a vederlo così, e non si sarebbe mosso da li finché non l’avrebbe visto inalare il suo ultimo respiro. Lo Genin lo guardava negli occhi, e lo sfidava, facendo arrabbiare ancora di più l’uomo, che si trovava a circa due massimo tre metri da Oru.

    “Che c***o mi guarda.. Sono sul punto di non ritorno e lui mi fissa.. Ma vaff*****o.. Psicopatico.. E poi mi prendono me per pazzo.. Se solo Sazo fosse qui’..”

    Il ragazzo ormai si era arreso, avrebbe potuto attaccarlo, cercare una via di fuga, ma sapeva che non ce l’avrebbe fatta; era ancora troppo debole. Guardava il nemico, lo osservava, cercava qualcosa da fare in quel poco tempo che gli rimaneva. Improvvisamente, togliendolo sguardo dal nemico e girandosi verso gli alberi infondo, vide una figura mezza nascosta che gli faceva segno.

    “Ma quello è..?!”

    Era Sazo che, riuscito a liberarsi, faceva segno ad Oru di distrarre l’avversario, quei segni che ti imparano in accademia da usare in situazioni di pericolo o quando non si può usare la voce.

    “Devo distrarre l’avversario.. Ma come.. Se cerco di attaccarlo lui lo schiverebbe all’istante e si accorgerebbe di Sazo.. Non posso creare una trappola poiché ce l’ho davanti.. Oru dai pensa!”

    Pensava a qualcosa da fare, Sazo stava li ed aspettava che il ragazzo facesse il suo lavoro, ma in quella situazione il nervosismo era tanto e la mente era troppo stanca

    -che c'è moccioso non parli più ? ..-

    A quelle parole il ragazzo gli tirò un’occhiata minacciosa, invano. Cercò di ritornare ai giorni dell’accademia, quando si allenava insieme ai suoi compagni Lucy e Kanashi, quando era felice, quando l’unica cosa che importava nella sua vita erano i suoi primi amici.

    CITAZIONE

    Flashback



    -Oggi vi spiego una cosa, ragazzi.. Una cosa molto importante che ci ha insegnato un personaggio davvero speciale che ha commesso molti errori nella storia del mondo Ninja..-

    La sensei sembrava molto seria, girava tra i banchi di scuola con i compiti in classe, dove, ad una domanda davvero importante che diceva “E’ più importante portare a termine una missione o salvare i propri compagni di squadra?” , tutti, compreso lo stesso Oru, avevano risposto: “E’ più importante portare a termine la missione: nel nostro codice chi non porta a termine la missione è considerato feccia, e non avrà più il rispetto di nessuno al Villaggio, compreso il Kage”

    -Tutti, alla domanda più importante del test, cioè la numero uno, avete risposto è meglio portare a termine la missione, che salvare un proprio compagno di squadra in pericolo o nelle mani del nemico.. E’ un’affermazione tanto sbagliata.. Ma anche tanto giusta.. Ed ora vi spiegherò il perché..-

    Si sedette alla cattedra e poggiò i gomiti su essa ed il mento sulle mani.

    -Molti anni fa, durante la Quarta Grande Guerra Ninja, ci fu un ragazzo, che di sicuro avrete sentito parlare e che studieremo tra un po’, che fece molti sbagli nella sua vita. Il suo nome era Obito Uchiha..-

    Molti ragazzi in quell’aula incominciarono a parlare, molto sorpresi.

    -SILENZIO PER FAVORE! Ehm, lasciatemi continuare.. Allora i sbagli di questo ragazzo incominciarono, però, durante la Terza Grande Guerra Ninja, quando la sua compagna di squadra, Rin Nohara, di cui ne era innamorato, fu rapita da dei Ninja nemici. L’altro suo compagno di squadra, Kakashi Atake, che voi conoscerete come “Kakashi dello Sharingan” o “Il Ninja Copia” non voleva salvarla, ma Obito gli disse: “Chi non porta a termine una missione è considerato feccia, ma chi abbandona i proprio compagni al loro destino è di una specie ancora peggiore..”-

    Stette qualche secondo in silenzio

    -Ok, ora arriviamo al nocciolo della questione; volevo mostrarvi questo, una palla, o sfera, di luce. Questa vi servirà nei momenti più disperati per accecare l’avversario o per distrarre l’avversario.. Funziona un po’ come il fumogeno, solo che il tuo compagno di squadra potrà continuare a vederlo ed attaccarlo anche se vi siete accecati anche voi! Il racconto di prima non c’entra molto con questo, ma volevo farvi sapere che un compagno non si abbandona mai.. MAI!

    Dopo essersi ricordato dei preziosi insegnamenti della sua sensei nel ragazzo incominciò a risvegliarsi quella scintilla, la scintilla che ti fa venire quella voglia di combattere e vivere. Come se non bastasse il nemico non gli toglieva gli occhi di dosso.

    “Tsk.. Devo sbrigarmi o morirò assiderato! Le vene sono diventate blu.. Devo essere molto cauto.. “

    Pian piano Oru, con la sua mano destra, scivolò nel Porta-Kunai destro, e prese una palla di luce. Impostò il timer su 10 secondi.

    -Sento il mio cuore diventare sempre più debole e non mi sento più le gambe.. Dopo che sarò morto che ne farai del mio corpo? Vorrei che lo portassi ai miei genitori..-

    “Bene, mancano sei secondi!”

    -Ah, e vorrei dirti una cosa..-

    “4.. 3..”

    Gli occhi del nemico si fecero sempre più stretti e vispi.. Voleva sapere

    -ADDIO!-

    Giusto in tempo il ragazzo tirò la palla di luce contro il nemico, che esplose a circa un metro dall’uomo. Anche Oru era stato investito dalla luce ma in modo meno forte. Il ragazzo rimase con gli occhi chiusi, sia per la paura di essere ucciso subito dopo, sia per il fatto della luce.

    “Vai Sazo.. Vai!”

    Nel flashback non ho messo il pensiero del mio Pg poiché non mi sembrava opportuno, volevo che fosse una cosa che si ricordava il ragazzo, non tipo una terza persona come nei vari post che si raccontano le vicende, anche il pensato. L'ho voluto impostare diversamente. Per quanto riguarda Obito e gli altri nel flashback mi pare che qualcuno mi abbia detto tempo fa che le vicende qui' sono ambientate anni o secoli dopo quelle del Manga, quindi l'ho messo.
    Ps: nel prossimo riepilogo nel Porta-Kunai metto una sfera di luce in meno :)
     
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18 replies since 21/7/2014, 15:03   467 views
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