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Uomo sui 25 anni
Il rumore attirò da subito la mia attenzione e incominciai a guardarmi sia a destra che a sinistra per riuscire a capire chi o cosa lo avesse potuto provocare.
Non vedo nessuno...questa cosa di fare la spia mi sta facendo diventare un po' troppo paranoico.
Mentre nella mia mente formulavo quel pensiero, avvertii un altro rumore che questa volta riuscii a collocare alla mia destra: mi voltai in quella direzione e vidi una delle porte dell'abitazione aprirsi di scatto. Da questa fece la sua comparsa sulla scena un uomo che non sembrava dimostrare più di 25 anni, i capelli erano corti e ben tenuti; gli occhi iniettati di sangue, annebbiati dalla rabbia. Era ben vestito e per un attimo pensai che potesse trattarsi proprio di quel mercante su cui stavo indagando ma la giovane età che mostrava mi fece dubitare.
Ad ogni modo ora è irrilevante.
Già, non era di certo il momento per simili pensieri, anche perché il tizio mostrava chiaramente sentimenti ostili nei miei confronti.
Maledetto bastardo! E' da giorni che ti tengo sott'occhio! E i miei sospetti erano fondati! Sei una maledetta spia! E non osare negarlo!
Era da giorni che mi teneva sotto controllo? Che diavolo! Non mi pareva di aver commesso passi falsi...ma essendo il mio primo lavoro come spia non potevo certo pretendere che filasse tutto liscio!
Cercai di dissimulare la mia preoccupazione tentando di negare le accuse dell'uomo.
Cinque esclamazioni di seguito! Deve essere proprio arrabbiato! Buon'uomo, la prego, temo ci sia un equivoco...
Non mi lasciò il tempo di spiegare alcunché: partì all'attacco con il chiaro intento di colpirmi, corse furiosamente nella mia direzione e quando si trovò a pochi metri dal sottoscritto si esibì in un salto con la gamba tesa che mi ricordò molto Anzai.
Quella...quella è una maledettissima entrata dinamica!
Forse perché ero sorpreso di vedere quella mossa o forse più semplicemente perché i miei riflessi non erano all'altezza, subii in pieno l'attacco.
Porca...!
Fui sbalzato all'indietro di diversi metri e non appena cercai di rialzarmi sentii una fitta allo stomaco.
Quel bastardo...niente male davvero.
Dalla bocca colò del sangue che asciugai immediatamente col dorso della mano, ora era il mio turno di passare al contrattacco e al tizio non sarebbe piaciuto per niente. Prima di lanciarmi all'attacco diedi un'occhiata al luogo dello scontro e vidi che esso consisteva in un enorme spiazzo erboso, disseminato agli estremi da alcuni alberi.
Di certo questo posto non mi fornirà alcun genere di vantaggio...dovrò darci dentro!
Molto maleducato da parte sua attaccarmi a quel modo...senza nemmeno darmi l'occasione di spiegarle!
Estrassi due spiedi dal porta kunai cercando di nasconderli alla vista dell'uomo quindi corsi verso di lui e non appena gli fui a poco meno di tre metri, fermandomi, li lanciai in direzione delle sue gambe.
Non ti illudere, dei semplici spiedi non possono soddisfare la mia fame di vendetta! Chi di taijutsu ferisce, di taijutsu perisce!
Dopo il lancio degli spiedi ripresi a correre verso il nemico e mi preparai a sferrare il "vento della foglia"; la sequenza di colpi che mi ero prefigurato sarebbe stata la seguente: il primo calcio, portato con la destra, avrebbe mirato alla parte sinistra del tronco dell'uomo; il secondo calcio, quello con la sinistra, avrebbe colpito la parte destra del tronco; infine il terzo calcio, anch'esso portato con la destra, avrebbe cercato di colpire l'avversario sul collo.
Il mio sangue di artista marziale ribolle! Konoha Senpuu!
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