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Feci scattare la mia gamba destra che fendette l’aria infrangendosi contro il fianco corrispondente del mio avversario, successivamente alzai la sinistra che sibilando colpì invece l’altro lato del busto, il più velocemente possibile scambiai nuovamente le gambe e menai un calcio con la destra mirando al collo, la mia nemesi fu abbastanza rapida da evitare suddetto calcio limitandosi ad un indietreggiamento d’emergenza.
“Dannazione! Non me lo aspettavo! Sotto quei vestiti eleganti deve celarsi un fisico più che atletico!”
Fece scivolare rapidamente le mani lungo il busto tastandosi freneticamente i punti in cui avevo colpito come se volesse accertarsi di non aver subito alcun danno interno... Assunse dapprima un’espressione dolorante che subito dopo si tramutò in una di quelle infastidite e bisbigliò qualcosa che, nonostante la distanza discretamente ravvicinata, non riuscii ad intendere.
“Mi sono giocato il konoha senpuu, difficilmente riesce due volte contro lo stesso avversario! Devo stare molto attento, non credo di essergli inferiore e se gioco bene le mie carte dovrei riuscire a batterlo!”
Mentre pensavo ciò il mio avversario scattò all'indietro di una distanza che ad occhio e croce stimai intorno ai quattro metri e mezzo, probabilmente cinque. Per brevi istanti che sembrarono invece minuti rimanemmo a contemplarci l’un l’altro, quasi sicuramente stava elaborando una qualche strategia, difatti non si fece attendere ulteriormente e dopo aver estratto un kunai da dietro la schiena me lo lanciò mirando approssimativamente alla parte alta del corpo; lo vidi arrivare lentamente ma inesorabile, per un breve istante fui catturato dalla lama che rifletteva le luci delle stelle, poi capii che non sarei potuto rimanere lì per troppo tempo così ruotai il busto in senso antiorario e lasciai che l’arma mi passasse accanto, la vidi sfiorarmi le vesti e per un attimo pensai addirittura di poterla afferrare.
“No!”
Raddrizzai il busto e cercai con lo sguardo il mio nemico che nel mentre era scattato portandosi quasi del tutto dietro di me, istintivamente cercai di rotolare in avanti ma nell’istante in cui spostai il peso del mio corpo accusai una forte pressione vicino l’osso sacro che mi spinse ulteriormente in avanti anticipando la rotolata, che dovetti di conseguenza eseguire alla meglio possibile. La spalla destra fu la prima a toccare terra seguita da un movimento diagonale della schiena, un piccolo lavoro di addominali e di gambe e fui in grado di rialzarmi a circa tre metri dal mio avversario, non convinto arretrai ulteriormente di un altro metro e mi fermai a riprendere fiato. In quel momento constatai che il nemico non sembrava affatto contento di come fosse finita la cosa.
“Non so che razza di folle colpo abbia usato ma sono sicuro che non abbia avuto un’efficacia del cento percento! La pressione era forte, sì, ma davvero poco dolorosa!”
«Anf… Anf…»
“Odio avere il fiato corto, quando torno a casa migliorerò la resistenza! Mi conviene indebolirlo alle gambe, così da ridurre la sua velocità!”
Pensando suddetta frase mi chinai sul posto tenendo il volto fisso sull'avversario, infilai la mano nello scalda muscolo destro ed estrassi un aikuichi che puntai contro l’uomo rialzandomi.
«Sei fin troppo rapido per i miei gusti!»
La sua espressione sembrò non tradire alcuna emozione, cosa che non mi passò inosservata.
«Schiva questo!»
Mentre formulai questa frase mi lanciai all’attacco impugnando il pugnale nella mancina. Preparai un fendente che tentai di rilasciare solo dopo essere entrato nella guardia nemica, avrei quindi colpito orizzontalmente la gamba sinistra, dopodiché mi sarei proiettato verso il basso roteando ed eseguendo uno sgambetto diretto ancora una volta alle gambe avversarie.
«Konoha Reppuu!»
Edited by † Insane † - 20/9/2014, 22:53.