Missione Kumo: Strane Apparizioni

Partecipante: TonyKK; Santoryu

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  1. Santoryu
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    Il Primo Incarico

    Narrato
    Parlato Noboru
    Pensato Noboru
    Parlato Oru
    Parlato altro genin
    Parlato chunin

    Link scheda


    Dopo essere stato promosso genin, la mia prima missione non tardò ad arrivare.

    La giornata si preannunciava piovosa, e con l’autunno alle porte aveva tutto il diritto di esserlo.
    Era mattino e con nessun preavviaso uno shinobi alto e ben piazzato venne alla mia porta portandomi la tanto attesa notiza; da quello che mi spiegò l’uomo, si trattava di una missione di raccolta; l’obbiettivo erano erbe e medicamenti vari da prendere per conto di un gruppo di ricercatori medici. Al di la della relativa banalità della missione, ero felicissimo e non vedevo l’ora di iniziare la mia prima missione da genin.
    Sarei stato in squadra con altri due genin e con uno specialista di erbe, che ci avrebbe supervisionato durante la missione.
    Mi fu infine indicato il punto di ritrovo dove avrei trovato gli altri tre componenti della squadra di ricerca.

    Arrivato sul luogo li vidi li, un ragazzo alto e snello, con dei capelli castani di media lunghezza e occhi del medesimo colore, portava la tipica giubba da chunin, qundi pensai che quello era il nostro esperto d’erbe.
    Poi alla sua destra vi era un ragazzo, non molto più grande di me, con dei capelli neri a scodella e con un paio di occhialetti rotondi che gli davano un aria da secchione, indossava dei pantaloni abbondanti e una maglietta azzurra.
    L’altro genin invece aveva un’aria diversa, in un certo senso più misteriosa, era alto all’incirca come me e aveva una carnagione chiarissima, i capelli erano lunghi e neri, e gli occhi di un verde intenso. Indossava dei pantaloni neri, una maglia blu e sopra di essa portava uno sbracciato beije.

    Tutti e quattro ci incamminammo verso la nostra meta.

    Bene ragazzi.. Siamo quasi arrivati. Dobbiamo solo prendere questo sentiero e arriveremo al lago in un attimo!

    Lo specialista ci fece da guida lungo tutto il sentiero; passammo per un sentiero particolarmente impervio, vi erano ciottoli e grandi massi spostati, segno che li la natura la faceva ancora da padrona, e non si era piegata ai voleri dell’uomo.
    Una volta arrivati a fine sentiero giungemmo di fronte a una vista paradisiaca di natura incontaminata.

    Wao! magnifico, non pensavo che questo paese nascondesse queste meraviglie!

    Splendide piante e un fitto sottobosco facevano da cornice a quel magnifico lago pulsante di vita.
    Arrivati in quell’eden il chunin iniziò a istruirci sul dafarsi:

    Bene le erbe mediche sono quelle che vedete in foto.. Potreste riconoscerle anche dal sapore amarognolo, ma vi consiglio di non assaggiarle.. Potrebbero essere anche piante velenose! Si trovano vicino agli alberi oppure attaccate, nei cespugli, oppure sono proprio le foglie degli alberi! Basta osservare. Ok, io mi avvicino al lago, voglio vedere se ce ne sono anche li. Voi raccogliete quelle in questa zona, sarete anche più al sicuro dagli animali pericolosi come i serpenti che vanno ad abbeverarsi.. Quando avete finito venite a chiamarmi.. Se avete domande fatele, non esitate.

    Ora che avevo le foto passai qualche minuto a studiarle, quindi iniziai la mia mia ricerca.

    Vediamo, forse questa può andare… o forse no,
    magari queste foglie sono quelle in foto! peccato che quelle hanno 3 punte e queste invece 4… no non ci siamo


    Cercare foglie non era il mio mestiere, quello era certo.
    Mentre facevo del mio meglio per racimolare qualche erbetta qua e la il genin dagli occhi verdi mi si avvicinò:

    Non ti ho mai visto a Kumo.. Sei nuovo?

    Si, esattamente. Sono al villaggio da poco, e giusto pochi giorni fa sono diventato genin, a dirla tutta questo è il mio primo incarico ufficiale

    Quindi ti sei diplomato da poco.. Beh congratulazioni per la promozione! Comunque io sono Oru, Oru Mirume.. Invece tu come ti chiami?

    Quindi mi allungò la mano in segno di amicizia, io subito gliela strinsi e risposi presentandomi

    Noboru Kuroda, piacere!

    Mi bastarono una stetta di mano e quella spiccia presentazione per entrare in sintonia con quel Oru.
    Quindi arrivò anche l’altro genin, e con aria di superiorità ci rimproverò

    Hey ragazzi state socializzando? Io ho già raccolto molte erbe mediche.. Dovreste fare lo stesso!

    Dopo il rimprovero mi voltai cercando lo sguardo di Oru che non tardò ad arrivare, seguito da un
    Ma chi si crede di essere questo…
    sussurratomi all’oracchio.

    Poi d’un tratto si sentì un urlo provenire dalla riva

    AAAAAAHHHH

    Cos’era?

    Tutti e tre ci scambiammo quindi delle occhiate spaventate e dopo pochi attimi di attesa ci dirigemmo in tutta fretta verso la probabile posizione del chunin.
    Ero eccitato, prima missione, primo imprevisto, non so se era un bene o un male questo mio stato d’animo, ma in un certo senso mi piaceva.

    Quando arrivammo sul luogo trovammo lo specialista svenuto, con gli occhi girati, subito ci accorsimo che era completamente bagnato, cosa era successo? Era scivolato in acqua? Un animale lo aveva attaccato? Per ora la priorità era salvargli la vita, alle indagini ci avremmo pensato dopo.

    Il suo battito è lento e respira a stento! Dobbiamo portarlo subito all’ospedale! Poi perché.. E’ bagnato?

    Esordì il ragazzo dai capelli a caschetto dopo avergli provato il polso.
    Non sapevo cosa dire, rimasi quindi in silenzio.
    Oru lo spezzò esclamando:

    Io non credo di riuscire a trasportarlo.. Di sicuro neanche tu..

    Subito mi proposi per trasportarlo sulle spalle, aiutando mio padre sono stato abituato fin da piccolo a spostare carichi pesanti, che sarebbe mai stato quel gracile individuo.

    Di lui mi occupo io, a vederlo non sembra essere troppo pesante..

    Ora non c’era tempo da perdere, dovevamo portarlo il prima possibile ad un ospedale.
    Ripercorremmo il sentiero in fretta e furia, in alcuni tratti anche con molta fatica, a causa delle non buone condizioni; finalmente uscimmo dal bosco e quindi ci avviammo verso l’ospedale.

    Ma come diavolo ha fatto a bagnarsi così, non poteva essere opera di un animale…
    che in realtà sia stato…. attaccato?

    Quell’idea iniziava a balenarmi per la mente durante il tragitto.

    Una volta all’ospedale affidammo il ferito alle loro cure, e quindi decidemmo di sottoporre il fatto direttamente alla Raikage.
    Ero tesissimo, di li a poco sarei stato faccia a faccia con la più alta carica di Kumo, non sapevo come comportarmi…
    Fummo quindi accolti in un’ampia sala, con al centro una grande scrivania piena di documenti, e lei, la Raikage, che troneggiava su di essi.

    Io non riuscì a parlare, per fortuna il nostro compagno occhialuto era più spigliato.

    Signorina Raikage!! E' successa una cosa terribile!!!



     
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