Missione Kumo: Solo per Sport

Anche la mia parte della prova era conclusa, aver ritrovato quello strano manufatto era valsa la qualificazione per la terza fase della gara.
Io e Raven venimmo quindi condotti in una specie di piazza, dove ad attenderci trovammo altri sei ragazzi, probabilmente si trattava dei concorrenti rimasti ancora in gara. Era incredibile, alla partenza saremmo stati più di un centinaio, ed ora solo in otto, questa mattina non mi sarei mai aspettato una cosa del genere da quella competizione.

Una volta riuniti al resto dei concorrenti passarono pochi febbrili minuti prima che il solito presentatore si decidesse a svelarci in cosa consisteva la prova successiva. Con calma e senza alcuna fretta l’uomo salì i pochi gradini di quel palco improvvisato, e dopo essersi schiarito la voce si decise a parlare.

A causa del grande numero di eliminati, l’ultima prova è stata modificata….

A sentire quelle parole ci fu un sussulto generale, pur non sapendo in cosa consistesse la prova originale un’aura di mistero e ansia calò su di noi.

Quindi anche loro si sono accorti di aver esagerato con quelle prove…

Dopo quella breve pausa lasciata dall’oratore, forse voluta per generare sgomento tra la piccola folla, riprese a parlare

Adesso dovrete cimentarvi in un combattimento tutti contro tutti dove vincerà chi rimarrà in piedi. Non sarà necessario che tutta la squadra rimanga in gioco, basterà anche un solo membro.

Sentite quelle parole la tensione accumulata in quei tremendi attimi scemò in un attimo, esattamente quello che volevo sentire, basta con prove assurde che ti vedono a correre in un campo minato, o cacce al tesoro per boschi infestati da animali feroci, un combattimento in stile last-team-standing era ciò che speravamo praticamente tutti, un ultima prova per chiudere la gara.

Finalmente una buona notizia, sono sicuro che anche Raven sia daccordo. Potremo testare le nostre abilità di squadra in una vera missione, in un vero combattimento, sono sicuro che sarà divertente, he he…

Mi lasciai scappare un mezzo sorriso dalle labbra, che però cercai di occultare subito con dei colpi di tosse,
mi sentivo indubbiamente a mio agio in quella situazione, ma non volevo apparire troppo sicuro di me, “chi si loda si imbroda” si dice, quindi non dovevo abbassare la guardia.

Fatto il suo stringato annucio, l’uomo ci fece cenno di seguirlo. Dopo circa dieci minuti di camminata per uno stretto sentierino arrivammo a quella che pareva essere l’arena dello scontro finale.

Uno spiazzo verdeggiante, di forma rettangolare, tagliato in due da un fiume, largo circa due metri. Il terreno era costellato di massi e rocce di diverse dimensioni, il tutto era cintato dal fitto bosco che per l’emisfero alla destra del fiume era di pini, mentre per l’altra sponda di faggi, ancora quella particolare divisione del bosco, era tutta la giornata che continuavo a farci caso…
La giornata stava ormai volgendo al termine ed il sole iniziava a dare i primi segni di cedimento, andandosi a nascondere dietro le frasche.
Io e raven ci andammo a posizionare nell’emisfero destro, e uno dei tre team ci seguì, senza chiederlo esplicitamente le restanti due squadre fecero lo stesso nella parte sinistra dell’arena, ora lo scontro consisteva in due match separati, e sicuramente sarebbe finito con uno scontro tra i due team vincenti in quella sorta di semi finale.

I due concorrenti che ci seguirono parevano essere della nostra età, il primo era un ragazzo dallo sguardo sicuro, capelli neri tenuti spettinati di media lunghezza, occhi sul marrone mogano, e con una corporatura longilinea ma abbastana muscolosa, sembrava essere un tipo allenato, e ad un primo sguardo il più insidioso.
Il secondo invece era un ragazzino dalla carnagione più scura, con occhi chiari e capelli del medesimo colore, tenuti corti avvolti in una bandana marrone, questo era di corporatura molto più gracile rispetto al compagno, e cosa molto strana era completamente coperto da delle bende.

E quindi questi due dovrebbero essere i nostri due avversari, sono curioso di vedere di cosa sono capaci.

Dopo quella prima analisi dell’avversario raven si avvicinò, dovevamo discutere una strategia di attacco, e quello era il momento giusto per farlo.

Quindi che facciamo ? Ci separiamo o attacchiamo soltanto uno di loro ?

Dico che la superiorità numerica sarebbe comoda, quindi prima occupiamoci di quello con i capelli neri.

Giusto, sembra anche più forte dell'altro quindi meglio farlo fuori per primo...

Inizia a colpirlo tu, poi al momento giusto mi farò trovare pronto.

In effetti se volevamo sopraffare il nemico, la cosa più sensata era quella di simulare un’ulteriore divisone del match per poi convergere all’improvviso su un unico avversario, si, ero fiducioso che avrebbe funzionato.

Ho anche una mezza idea quindi tieniti pronto e usa il tuo attacco migliore quando vedi l'occasione!

Certamente! Dopo quello che abbiamo passato per arrivare fin qui non ho intenzione di trattenermi con questi due!

Facciamogli vedere cosa abbiamo imparato da questa gara!

Andiamo!

Quel torneo, con tutte le sue barbariche prove stava instillando in me un sentimento di rabbia e istinto di sopravvivenza, se volevamo uscirne vivi dovevamo sopraffare al più presto i nostri avversari.

Con il fervore nel cuore e la mente libera da ogni pensiero estrassi un kunai e mi lanciai sul ragazzo bendato, gli corsi in contro a granvelocità ed una volta a pochi passi da questo, feci dei movimenti con il corpo per disorientare l’avversario, rendendo più difficile capire da dove sarebbe arrivato l’imminente fendente, dopo una finta a destra ed una a sinistra, optai per un ampio fendente dal lato destro, speravo di aver colto impreparato il mio nemico con quella mossa e di essere quindi andato a segno, ma non potevo perdere tempo, mi portai a un metro dal mio nemico e riposi il kunai, impastai velocemente il chakra e creai una sfera di fulmini, il mio attacco più forte e preferito, rimasi quindi in attesa del segnale del mio compagno, minacciando del contempo il ragazzo davanti a me.
Nel frattempo Raven stava attaccando selvaggiamente il suo giovane e muscoloso avversario, anche se la sua azione mi fu quasi completamente ofuscata dal fumogeno che aveva lanciato, ciò nonstante dopo pochi secondi il fumo iniziava a diradarsi e il chiaro segnale del mio compagno mi fece scattare:

ORA!

Sentite quelle parole spiccai un gran salto in direzione dell’avversario di Raven e sfruttando lo slancio della caduta lanciai la sfera in direzione della sagoma che si intravedeva tra i resti della fumogena, il colpo era veloce, ma comunque speravo che raven avesse preso provvedimenti per facilitarmi il compito.

Vai e colpisci duro sfera!

Dopo il lancio arretrai alla posizione di partenza, e dopo aver composto i sigilli richiesti dalla tecnica evocai un enorme busto di drago, alto due metri, il quale oltre all’enorme inpatto visivo che avrebbe suscitato nei nostri avversari fungeva anche da barriera visiva, sfruttata sapientemente dal Raven che aveva colto l’occasione per moltiplicarsi ben tre volte.
Ora la situazione sembrava volgere in nostro favore, con cinque persone e un drago di fulmini davanti ai nostri avversari, ma chissà come avrebbero reagito… Non restava che attendere la risposta del nemico.