Fronte Tumultuoso

Missione Mista: [Iwa] Sraeps - [Kumo] TonYnoT

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    Kariya Ashura
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    parlato | *parlato sottovoce*
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    pensato (innata)

    Erano le prime luci dell'alba e Kariya era situato dinanzi l'immenso portone che ostruiva l'entrata della cittadina portuale. Lo shinobi del villaggio della roccia, con passo lento, si avviò verso l'ingresso principale. Il suo obiettivo era rimanere in incognito per non essere adocchiato ancor prima di riuscire a mettere piede al porto e per tale ragione volle evitare di scavalcare la sorveglianza per poi piombare su un edificio per scrutare la zona. Era conscio che in prima mattinata difficilmente avrebbe potuto notare qualcosa di rilievo, aveva bisogno di informazioni e doveva trovare il modo per procurarsele. Per sua fortuna, senza troppe complicazioni, riuscì ad entrare ad Hatamatsu ed a recarsi nella zona commerciale. Vi erano diverse abitazioni fatiscenti alte un paio di piani con relativo giardino ben curato. Tra queste "villette" vi erano 2 grossi edifici, probabilmente amministrativi, che si ergevano nei pressi dell'entrata e tra di essi, al centro della piazza principale, vi era una statua raffigurante un uomo barbuto sulla cinquantina che stringe tra le mani un sacco pieno di monete. Le strade pullulavano di gente, le quali si spostavano di negozio in negozio in modo frenetico. Il giovane dalla folta chioma bronzea fu stranito dalla cosa, dato che non si aspettava di trovare cosi tanti abitanti in una città portuale.

    Tsk, questo mi complica il lavoro. Troppi occhi e troppe orecchie, dovrò stare molto attento alle mie azioni. Fino a che non avrò idea di cosa stia succedendo in questo posto non posso permettermi di essere scoperto. Comunque sia non devo focalizzarmi solo sugli aspetti negativi, ma devo analizzare gli elementi di questo luogo e sfruttarli a mio vantaggio. E' una cittadina con una solida economia a quanto sembra, la quale si baserà prettamente sul commercio a giudicare da quel monumento. Se vi sono disordini vi è un alta possibilità che le persone colpite siano i negozianti ed è proprio da lì che partirò.

    Il possessore dell'arte eremitica arrivato nel luogo prefissatosi fissò la folla per le vie cittadine, locazione dove vi erano svariate attività mercantili. Per quanto potesse essere caotica la zona non poteva restare con le mani in mano e per tale ragione decise di intraprendere le indagini. Il ninja del villaggio della roccia si guardò attorno, cercando di trovare nel borgo in cui era situato una possibile attività che era priva o quasi di clientela per poter acquisire qualche dettaglio nella sua ricerca. Mentre ricercava il suo obiettivo, la brezza marina si faceva largo tra i suoi capelli ed accarezzava la sua pelle. Il chunin pose una mano sulla sua folta chioma per evitare che il vento potesse scombinarla ed alzando lo sguardo notò l'insegna di un orefice. Senza pensarci ulteriormente decise di varcare la porta di tale negozio e di far finta di dare un occhiata agli articoli che vi erano all'interno del negozio, in attesa che si sfollasse la stanza. Dopo una decina di minuti il suo desiderio fu esaudito e restarono nella sala solo lui ed il negoziante. L'Ashura a quel punto si diresse vicino al bancone e cercando di parlare sottovoce disse al proprietario:

    *Buongiorno, sono un chunin del villaggio della roccia. Mi hanno segnalato che in zona vi sono alcuni disordini, speravo potesse darmi qualche informazione al riguardo.*

    Si notò lontano un miglio che l'uomo era turbato dalle parole del ragazzo. La sua espressione era alienata, tentava di sorridere e di essere disinvolto ma era semplice scorgere dal suo tono di voce e dalla sua mimica che il suo atteggiamento era ingannevole.

    Disordini ?! Ahah non so di cosa stai parlando ragazzo. Qui procede tutto a gonfie vele...

    In quel momento entrarono due donne nell'oreficeria e lo shinobi del paese della terra non poteva proseguire con il suo interrogatorio. Il ninja fu nettamente seccato da quell'imprevisto ma sapeva di non poter fare altrimenti. A causa di ciò intraprese una sceneggiata per cercare di non far trapelare nulla riguardo il suo scopo lì e non far accorgere di nulla la popolazione per evitare di far spargere la voce.

    La ringrazio per i consigli. Buona giornata.

    Dopo quelle parole il sedicenne si avviò verso l'uscio del negozio per poi ritornare nuovamente in strada. La situazione era anomala. L'Ashura non riusciva a comprendere quale potesse essere la motivazione per cui quell'uomo avesse deciso di essere omertoso. Vi erano ancora poche informazioni e doveva rimettersi in modo nella speranza che la volta successiva sarebbe andata diversamente. Per non incappare in problematiche decise di cambiare quartiere e per quale ragione si spostò. Si addentrò per alcune vie secondarie per non dare nell'occhio. In queste stradine notò un paio di uomini con abiti imbrattati e lacerati che dormivano in posizione sopiva poggiando la loro schiena al suolo. L'aspirante jounin li sorpassò senza focalizzarsi più di tanto su di loro.

    A quanto pare non tutti gli esponenti di questa cittadina sono benestanti, come ogni luogo "dove vi è luce vi è anche ombra".

    Uscito da quei vicoli stretti e sudici si diresse all'interno di un altra attività. Lì si era ripetuta la stessa scena che era avvenuta con l'orefice e Kariya, comprendendo che non sarebbe riuscito ad ottenere nulla di significativo fece retro-front e andò via. La sua ricerca non stava dando frutti ed iniziava ad essere stufo degli atteggiamenti dei negozianti.

    Con quell'atteggiamento permissivo speravi sul serio che ti parlasse ? Noi siamo bravi nell'intimidire, non nell'essere eloquenti. Sfruttiamo tale capacità per estorcere informazioni. Proviamo ad avviarci verso la zona portuale e vediamo se avremo miglioramenti con le indagini.

    Oramai il sole era alto e faceva piena luce sulla cittadina. Era l'orario di pranzo ma il possessore dell'arte eremitica non volle concedersi riposo e continuò nella sua ricerca. Camminava a passo lento, proprio per cercare di inquadrare le strade, abitazioni e quant'altro relativo alla struttura urbana della zona portuale. Continuando a procedere per la via principale si ritrovò nuovamente la statua avvistata in precedenza all'entrata, quella raffigurante quell'uomo barbuto con un sacco d'oro. Il ragazzo iniziò a comprendere che forse tale figura poteva essere, o era stata, una persona di rilievo per Hatamatsu. Man mano che si avvicinava verso il mare l'afflusso di gente tendeva a diminuire, in particolar modo degli individui facoltosi. Arrivato dinanzi alla banchina lo shinobi notò un grosso edificio della marina locale, il quale non era affiancato da nessuna struttura. Nella zona vi erano unicamente alcuni marinai e dei pescatori che stavano scaricando a riva il loro "bottino". Kariya scrutò la zona circostante cercando di non dare troppo nell'occhio, ma non vi era nulla di rilevante. Uno dei pescatori per qualche istante si allontano dal suo gruppo per fare i suoi bisogni in un angolo di un vico e lo shinobi prese la palla al balzo per tentare di ricavare qualche informazione. L'uomo non si era accorto di essere seguito dall'iwano e si stava mettendo comodo per soddisfare i suoi stimoli quando improvvisamente notò un ombra alle sue spalle. La pelle gli rabbrividì, come se potesse essere chissà quale malfattore. L'uomo stava voltando lentamente il capo per paura di cosa avrebbe trovato alle sue spalle.Una volta accortosi che non vi era l'uomo che temeva ma un "semplice ragazzino" si alzò i pantaloni e lo sgridò:

    Cosa ci fai qui ragazzino ? Vattene a casa e non scocciarmi !

    L'uomo stava quasi per superare Kariya, ma quest'ultimo non glielo permise dato che lo bloccò con il suo braccio.

    Ma che ?...

    Sei talmente spaventato che non hai nemmeno notato il mio coprifronte. Sono uno shinobi di Iwa. Mi hanno segnalato che nei dintorni vi sono dei problemi e io sono qui per risolverli.

    La rivelazione del sedicenne scioccò l'uomo, il quale con voce sibilante tentò di replicare alle parole del giovane tentando di convincerlo di non essere a conoscenza di nulla.

    Problemi ?! Io non ne so nulla, e ora lasciami passare che sono impegnato..

    Il pescatore non riuscì ad ingannare il ninja, il quale si stava innervosendo e per tale ragione decise di passare alle maniere forti. Oltre ad evitare di farsi oltrepassare afferrò per la maglia l'uomo per poi sbatterlo contro il muro. Il suo sguardo sinistro fece rabbrividire il malcapitato, il quale iniziò a tremare.

    Non mentirmi o potresti pentirtene brutto stronzo. Inizia a raccontarmi come stanno le cose, oppure avrai un nuovo incubo da oggi in poi.

    La tensione era visibile sul volto dell'uomo, il quale era quasi shockato dalle parole del giovane. Per diversi secondi non riuscì nemmeno a parlare, fino a che riuscì a pronunciare qualche parola.

    ...Ti prego, non voglio averci a che fare con quella gente. Se vengono a sapere che ho parlato...

    L'interrogatorio fu interrotto da una voce che si stava avvicinando man mano al vicolo. Un collega del malcapitato non vedendolo ritornare lo andò a chiamare.

    Hey Shiku quanto ti ci vuole ? Abbiamo ancora molto lavoro da fare.

    Il ragazzo lasciò la presa per evitare di avere casini per poi intimidire il pescatore dicendo di tenere la bocca chiusa su quanto successo. L'uomo lasciò il vicolo, ancora mezzo spaventato, mentre lo shinobi uscì da un altra via. Il ragazzo decise di rimanere nell'anonimato per qualche ora, giusto il tempo per far calmare le acque ed attendere che quell'uomo che aveva interrogato fosse andato via da lì. Era tardo pomeriggio quando l'Ashura decise di rimettersi in moto alla ricerca di informazioni. Tornò alla banchina, dove notò un ninja e un marinaio interloquire. Di primo impattò ipotizzò che quello shinobi era lì per il suo stesso motivo. Si avvicinò per accertarsi della sua ipotesi, la quale però fu errata. I due stavano semplicemente chiacchierando del più e del meno mentre il marinaio stava legando con una corda una pitta per poter ormeggiare la barca del suo capitano. Kariya decise di rischiare qualcosina in più ed andare a parlare con entrambi. Una volta arrivato lì interruppe bruscamente il discorso dei due schiarendosi la gola per poi inserirsi nella conversazione.

    ...Salve, sono uno shinobi di Tsuchi. Ho ricevuto una segnalazione riguardo dei disordini nei dintorni, voi siete a conoscenza sulla natura di queste problematiche ?

    Entrambi rimasero per qualche attimo in silenzio, fino a che il marinaio non aprì bocca.

    Qui è tutto tranquillo, non so proprio di cosa stai parlando eheh.

    L'uomo si grattò il capo cercando di essere convincente, lo shinobi invece scrutò l'iwano senza dire una parola. Quest'ultimo fissò i due uomini dinanzi a lui per poi sbuffare ed andare via. Kariya era stufo dell'omertà della cittadinanza di Hatamatsu e dato che a causa dell'orario era affamato decise di avviarsi verso una taverna per potersi gustare un pasto caldo. Si diresse verso la zona commerciale per poi entrare nel primo stabile che potesse sfamarlo. Il ragazzo si sedette ad un tavolo mentre osservava la struttura in legno e gli altri clienti in sala mentre ripensava agli avvenimenti accaduti quel giorno.

    Tsk, se continua cosi non ne riuscirò a cavare un ragno dal buco. Possibile che questa gente abbia talmente paura di....qualsiasi cosa stia accadendo qui. Dannazione...

    Una volta arrivata il suo piatto di mare il giovane si apprestò a divorarlo. La sua abbuffata fu interrotta qualche minuto dopo da un individuo che si avvicinò al suo tavolo per poi sedersi di fronte a lui. Kariya fissò la figura in cagnesco per qualche istante per poi notare che era uno shinobi. Il ragazzo notò che la persona che era situata dinanzi a lui aveva il medesimo stemma sul coprifronte del ninja con cui aveva cercato di parlare un ora prima.

    Che sia il capo o comunque sia qualche altro membro del gruppo di quel tipo ? Non capisco cosa voglia da me in questo momento, spero non voglia semplicemente infastidirmi altrimenti gli apro in due il cranio. Dopo una giornata del genere mi servirebbe proprio una cavia da picchiare con veemenza.

    Il loro sguardo si incrociò per qualche attimo, fino a che lo sconosciuto decise di parlare.

    Mi è giunta voce che stai infastidendo la gente del luogo facendo domande su dei presunti disordini che vi sono in zona.

    L'Ashura si alzò leggermente dalla sedia in modo da poter avvicinare il suo volto a quello dell'uomo dinanzi a lui in segno di sfida. I suoi occhi non promettevano nulla di buono, come del resto i suoi atteggiamenti. Kariya una volta che era a pochi centimetri da quell'individuo con tono minaccioso gli disse:

    Vi sono problemi al riguardo ?

    Le azioni del ragazzo impressionarono l'uomo, il quale per arginare i primi malumori decise di ridere per districarsi da quella situazione ed assumere una mimica facciale più amichevole. Tali azioni confusero l'iwano, che non stava comprendendo le sue intenzioni.

    Eheheh Mi piaci ragazzo. Ascolta: ho delle informazioni che potrebbero interessarti....

    Ascoltando quelle parole si calmò e si rimise nuovamente composto sulla sedia.

    Ti ascolto.

    *Da alcuni mesi a Hatamatsu stanno avvenendo alcuni casini. Nello specifico vi è un gruppo di delinquenti che ha messo su un giro di racket tra i negozianti, che colpisce in particolar modo pescivendoli e commercianti. Questa storia sta andando avanti da diversi mesi e stanno incrementando sempre più la loro influenza sulla zona. La polizia locale non sembra essere in grado di acciuffarli, probabilmente perchè alcuni suoi vigilanti vengono corrotti e sono quindi dalla loro parte. Non posso rivelarti altro !*

    Una volta ultimato il suo discorso, detto sottovoce, l'uomo si alzò dal tavolo per poi andarsene. Il ragazzo per qualche istante aveva rischiato di farsi notare sin troppo, dato che poteva sfociare in una rissa ma fortunatamente cosi non fu. Il ragazzo non guardò ne lo strano individuo uscire dallo stabile ne gli rispose. Si limitò a ripensare alle sue parole. Dopo alcuni istanti il giovane riprese a cibarsi per poi pagare il conto ed uscire dalla taverna. Oramai era a conoscenza dell'attività illecita che veniva praticata nella zona, ma non aveva idea ne di chi ne fosse l'artefice e ne dove fosse svolta. Quantomeno aveva fatto qualche passo avanti, seppur per cause fortuite. Per tale ragione decise di andare a rifocillarsi andando a dormire in modo da riprendere le forze. Fortunatamente per lui a pochi passi dalla taverna vi era un ostello, il quale fu subito preso di mira dal ragazzo. Lo stabile era di un paio di piani con i pavimenti composti rigorosamente col parquet. Nel primo piano lui notò unicamente la reception, ovvero il salone dove effettuò la registrazione ed il pagamento della stanza. Una volta effettuata la transazione Kariya si guardò attorno notando alcuni quadri, di cui uno in particolare lo colpì. Era raffigurato in esso l'uomo scolpito nelle statue poste per la città.

    Per essere persino sui quadri deve essere sul serio uno importante, oppure un megalomane.

    In tale sala vi erano anche un prolungamento che portava alla sala da pranzo, locazione dove alle varie ore della giornata i clienti dell'ostello potessero rifocillarsi. Una volta data una veloce occhiata al luogo il ragazzo, o quantomeno alle zone che gli erano accessibili, salì al secondo piano attraversando una scala di marmo. Lì vi era un lungo corridoio, ove ai lati erano poste le stanze da letto degli ospiti dello stabile. Lo shinobi si recò nella stanza 7, quella da lui affittata per quella notte, per poi cambiarsi, lavarsi e tentare di coricarsi. In un primo momento, anche se era sfinito a causa della lunga camminata, non riuscì a chiudere occhio. Ripensava alle parole delle persone interrogate, al loro terrore riguardo tali persone e alle informazioni ricevute da quello shinobi. L'Ashura era indeciso sul da farsi, ma era conscio che quegli individui andavano fermati. Le loro scorribande non potevano proseguire oltre, per il bene di Hatamatsu e per il paese della terra. Era deciso e sicuro che avrebbe risolto tale chaos e fantasticò sul momento in cui li avrebbe presi e massacrati uno ad uno, questo fino a che la tranquillità del sonno non lo avvolse tra le sue braccia facendolo sprofondare in uno stato di assopimento.

    Edited by sraeps - 27/10/2014, 03:45
     
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