Fronte Tumultuoso

Missione Mista: [Iwa] Sraeps - [Kumo] TonYnoT

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    Kariya Ashura
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    parlato | *parlato sottovoce*
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    pensato (innata)

    Lo scontro era terminato in meno di due minuti. L'arte marziale dell'iwano era nettamente superiore a quella del criminale. Quest'ultimo subì uno ad uno i colpi del chunin frantumandosi alcune ossa, le quali produssero un suono stridulo tale da far raggelare il sangue. Conclusa la strategia offensiva il tizio fu scaraventato via dal palmo distruttivo dell'Ashura, che lo spedì dritto contro una roccia dalle medie dimensioni. Il possessore dell'arte eremitica si avvicinò al malcapitato e lo scrutò per qualche istante, cercando di comprendere se fosse cosciente o meno. Una volta assodato che il malvivente era privo di sensi gli assestò un unico ma possente calcio sul volto sbeffeggiando la sua carcassa. Lo sguardo dell'aspirante jounin si spostò verso l'oriente, dove vi era la valigetta. Con passò lento avanzò verso l'oggetto per poi aprirlo, assicurandosi che all'interno vi fossero i contanti. Il ninja, notando il quantitativo di danaro, fu combattuto. La sua famiglia non viveva nell'agiatezza economica e quell'ingente capitale gli avrebbe dato man forte. La questione sarebbe stata come spiegare quell'ammontare di banconote tutte in un unica volta, senza contare che i suoi non sarebbero stati sicuramente d'accordo su tale azione.

    Forse non sarà la somma di danaro più alta che abbia mai visto ma sarebbe comunque un bel malloppo. La problematica è in campo etico, non è giusto prendere dei soldi rubati a degli onesti cittadini.

    Aspetta aspetta andiamo con ordine. Questi soldi non li abbiamo presi noi, li abbiamo semplicemente "ritrovati". Secondariamente, nessuno ha visto quest'uomo e noi allontanarci da Hatamatsu e dirigerci qui. In breve basterà sbarazzarsi del corpo oppure assicurarsi che sia morto e consegnare il cadavere alle autorità. In tal modo ne usciremo puliti e per di più felici. Pensa a quante diavolo di cose potremmo comprarci, quanti divertimenti potremmo permetterci.

    Questo è vero, non abbiamo derubato noi i negozianti e potremmo dar sfogo ad alcuni nostri desideri e capricci. Ma il prezzo di tutto ciò ? Sapere che delle persone hanno lavorato duro per poi veder sfumare il loro sudato guadagno mentre noi sperperiamo i loro averi, è davvero ingiusto.

    La tua moralità mi dà il voltastomaco, sul serio. Sai che ti dico ? VAF*******O !!! TU E LA TUA FOTTUTA ONESTA', RIMANI UN PEZZENTE A VITA SE E' QUESTO CHE DESIDERI.

    Forse rimarrò un pezzente, rimarrò umile, ma a prescindere da questo non avrò scrupoli di coscienza. Se devo crearmi un impero lo creerò dal mio impegno e dai miei sforzi. Pensavo l'avessi compreso, questo mondo non è mosso dal danaro ma dal potere ed il potere è la capacità di agire sugli eventi. Per tale convinzione e per mia personale utopia cambierò il mondo e lo plasmerò in meglio, in un qualcosa che non si è mai visto prima.

    L'alter ego del giovane preferì tacere piuttosto che sollevare ulteriori polemiche, evitando in tal modo di rimanere imbambolati su quell'isola. Dopo la breve discussione lo shinobi richiuse la valigetta e tornò nuovamente verso il criminale, ormai ridotto ad uno straccio. Con la mano libera afferrò la gamba sinistra del lestofante, trascinandolo da lì sino al punto da cui era arrivato. Kariya approdato nuovamente sulla spiaggia da dov'era sbarcato si avviò verso il mezzo di trasporto marittimo. Il sedicenne scaraventò con forza l'uomo sulla barca per poi fare lo stesso con la valigetta, ma molto più delicatamente per evitare che l'oggetto potesse aprirsi. L'Ashura, dopo aver "riposto" sull'imbarcazione i suoi "bagagli", levò gli ancoraggi per poi spingere la grande matassa di legno in mare. L'iwano, una volta salito a bordo, afferrò i remi ed iniziò a vogare senza sosta in direzione della cittadina portuale. Il ragazzo, durante tale azione, teneva sempre d'occhio il bandito nel caso quest'ultimo potesse riprendersi e, nell'eventualità, tentare di colpirlo. Il tragitto era faticoso e noioso, a causa della monotonia dei movimenti da attuare per smuovere la barca. Ad ogni vogata il ninja emetteva dei suoni simili a dei lamenti. Egli cercava di limitare il tempo perso aumentando la velocità e la potenza delle sue remate, le quali "frustavano" con vigore la massa d'acqua circostante. Il giovane, a causa dell'affaticamento, iniziava ad essere a corto di fiato ed a vogare con minore intensità. Fortunatamente era nei pressi del porto e notando di essere vicino al suo obiettivo si riarmò di coraggio e vigore fino a che non arrivò alla banchina. Lì ormeggiò l'imbarcazione per poi sollevare e reggere sulle sue spalle il malvivente, ancora in stato di incoscienza, e prendere con la mano libera la valigetta. Una volta sceso dalla barca si avviò verso la zona commerciale dove vi era lo stabile delle autorità locali, ovvero la stazione di polizia. Lo shinobi, entrato all'interno dell'edificio, fu guardato in malo modo dagli agenti. Il chunin non comprese inizialmente il loro comportamento, ma non volle dare troppa importanza a tale dettaglio. Un signore gli andò incontro per poi fermare la sua avanzata a circa un metro dal ragazzo. L'uomo aveva una divisa leggermente diversa rispetto a quella delle guardie all'entrata che l'avevano adocchiato, inoltre su di essa vi erano alcune "decorazioni". Non ci volle molto per comprendere che costui era uno dei membri di rilievo all'interno del dipartimento di polizia. Per evitare di "sparare" sentenze che potevano non essere veritiere l'uomo rimase in silenzio, fissando per qualche attimo i "bagagli" dell'Ashura, in attesa che lui iniziasse a spiegare la sua versione dei fatti.

    Questa feccia che ho sulle spalle è uno dei membri di quella banda criminale che estorce denaro a negozianti e pescatori nella zona portuale. I "pesci piccoli" utilizzavano un isoletta a nord, a circa un oretta da qui, come punto di incontro con gli intermediari dell'organizzazione e cedevano il loro "fatturato"...

    Lo shinobi alzò il braccio sinistro porgendo la valigetta al capo del dipartimento, il quale la afferrò senza molta esitazione per poi controllarne il contenuto.

    ...Sono riuscito a recuperare il danaro senza troppi problemi. Confido che venga restituito ai commercianti. Costui invece verrà con me ad Iwa e probabilmente verrà interrogato, cosi ne sapremo qualcosa di più riguardo questi criminali.

    Dopo quelle parole Kariya fece retro-front ma all'uscio dello stabile fu frenato dall'ispettore, che attirò la sua attenzione schiarendosi la gola.

    *Coff coff*... Prima che tu te ne vada ragazzo, vorrei dirti due paroline. In primis ti ringrazio per il lavoro svolto, ci hai dato una mano in questa faccenda complicata e di questo ne tengo conto. Ciò non toglie che hai utilizzato delle "tecniche di interrogatorio moralmente discutibili". Mi sono giunte diverse lamentele da parte dei cittadini...

    Il tono della voce dell'uomo divenne più deciso e severo. Tale scelta fu effettuata con l'intento di rimproverare e mettere in chiaro determinate questioni con il ninja di Iwa.

    Normalmente io non tollerò tali comportamenti qui ad Hatamatsu, ma chiuderemo un occhio questa volta. Ricordati però che io non sarò sempre clemente e se infastidirai nuovamente la popolazione te la vedrai direttamente con i tuoi superiori, e a quanto mi dicono la Tsuchikage non è per nulla indulgente.

    Il possessore dell'arte eremitica, sentendo quelle parole, si voltò verso il suo interlocutore ed aggrottò le sopracciglia in segno di sdegno. In seguito a quell'azione sbuffò per poi varcare lo stabile e dirigersi verso il portone principale della cittadina. Il sedicenne avrebbe preferito inveire verbalmente sull'uomo, accusandolo di non eseguire il suo dovere per proteggere la popolazione, ma per evitare possibili ripercussioni decise di ammutolirsi. Il chunin continuò nel suo tragitto, guardando un ultima volta quella città portuale le cui redini erano tenute parzialmente nelle mani di questa organizzazione criminale, che stava estendendo man mano la sua egemonia su di essa. L'iwano sapeva bene che da sole le autorità competenti non sarebbero venute a capo dei loschi affari effettuati dai membri di questa banda, anche perchè vi erano alcuni agenti delle forze dell'ordine che erano stati corrotti. In particolar modo si domandò se persino l'uomo con cui aveva parlato fosse uno di loro, uno che aveva venduto il proprio onore e infangato la divisa che orgogliosamente avrebbe dovuto portare. Come se non bastasse un ulteriore dilemma dimorava nelle sua mente, ovvero per quale ragione non avesse scovato l'intermediario. Che avesse visto lo scontro e se la fosse data a gambe levate ? Quelle domande non avrebbero avuto risposta, quantomeno non cosi presto. Kariya sapeva bene di non potersi perdere in futili interrogativi. Doveva dirigersi da Yoruichi-sama, colei che gli aveva commissionato la missione ovvero la leader del villaggio della roccia, ed aggiornarla sugli sviluppi recentemente emersi. Inoltre, il malcapitato sarebbe dovuto essere interrogato dagli anbu con l'intento di scoprire eventuali informazioni riguardo tale associazione a delinquere. Una luce sfavillava negli occhi del ragazzo, il quale era determinato ad arrivare in fondo alla questione e l'unico mezzo per farlo era l'individuo posto sulle sue spalle. Il giovane dalla folta chioma bronzea varcò senza problematiche il portone principale della cittadina e guardò l'orizzonte. In seguito roteò leggermente il capo per poter fissare il volto del criminale, che era ancora in stato di incoscienza, sperando che le ferite che gli aveva arrecato non gli avessero fatto "varcare l'ultima soglia".
     
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19 replies since 19/10/2014, 15:03   585 views
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