Missione Kumo: Non sono stato io [Tartaruga]

Partecipante: Roby 1

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    Il post è buono, il tuo pg rimane sempre lo stesso :asd: ed hai aggiunto delle descrizioni, dando così un volto all'avversario, e re-inserito anche un contesto temporale.

    Valutazione riepilogo
    Voto post: 7.6
    Voto totale dei combattimenti: 7.3

    Traccia:
    CITAZIONE
    L'avversario subirà i tuoi due ninjutsu. Si terrà in piedi fino all'ultimo e sverrà sui tuoi fendenti, ma a dargli il vero e proprio colpo di grazia sarà il tuo affondo di katana. Il corpo dell'uomo infatti si accascerà sulla tua spada e cadrà poi a terra, senza vita.
    Ora finalmente hai un attimo di pace.
    Usalo per rifiatare (recupererai 30 punti chakra).
    Dopo esserti ripreso controllerai i corpi degli anbu e dello Hyuga e scoprirai che a parte il tuo ultimo nemico gli altri sono ancora vivi, in condizioni gravi, ma potrebbero rimanere in vita. Decidi se dare loro il colpo di grazia.
    Dopo che avrai deciso cosa farne dei nemici dovrai comunque fare in fretta. Ci sono state delle esplosioni e visto l'ora queste potrebbero essere state sentite. In più non puoi lasciare che la casa rimanga senza protezione. Non vedendo gli anbu qualcuno potrebbero domandarsi cosa c'è che non va. (se usi del chakra scalalo da quello che ti è rimasto. Il modo con cui deciderai di sopperire alla mancanza degli anbu potrebbe influire in qualche modo sulla traccia finale)
    Dopo esserti spianato la strada riuscirai finalmente ad entrare senza problemi nella casa di riposo (ovviamente non con le tue sembianze).
    Ha libertà totale nella descrizione della casa, sia l'esterno che l'interno. Voglio riuscire ad immaginarmela!!
    Una volta all'interno qualche vecchio shinobi ancora sveglio ti saluterà in modo garbato e ti chiederà se è successo qualcosa visto i rumori. (anche qui hai piena libertà nella descrizione dei tuoi interlocutori e in quello che ti chiederanno)
    Ora la tua vera missione può iniziare: capire quante persone ci sono e quali sono le usanze della foglia.
    Svolgi la ricerca delle informazioni come meglio credi, anche qua hai libertà totale, ricorda solo che è notte, quindi in gran parte la casa dorme. Ci sarà giusto una signora sulla mezza età in "reception", tre o quattro infermieri e qualche vecchietto ancora sveglio. Scoprirai che in quella struttura ci sono circa 40 ex shinobi. Alcuni sono solo vecchi sensei, altri invece ninja molto più esperti, la cui età però non permette alla foglia di "lasciarli in libertà" per evitare che importanti informazioni vengano divulgate per caso. Quella casa potrebbe essere una vera e propria miniera di informazioni. Ma non sei un interrogatore e per di più, dato la tarda ora, non potrai interloquire con quasi nessuno e infatti non scoprirai molto sulle usanze della foglia. Qualcuno ti racconterà storie di missioni passate, ma nulla che potrebbe veramente servirti.
    Qualcosa di rilevanza però la scoprirai: ogni 8 ore cambia il turno e tra l'attesa per l'attacco, i combattimenti e la ricerca delle informazioni non manca molto.
    Termina il post circa un'ora e mezza prima del cambio della guardia.

    Come hai letto la traccia è piuttosto libera. Voglio vedere come te la cavi nella descrizione della casa e nella ricerca delle informazioni! :fiore:
     
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    Parlato
    Pensato
    Copia
    Kasumi
    Vecchio al fuoco
    Vecchio col giornale
    Vecchio sorridente
    donna di mezz''età









    I colpi andarono a segno ma fu solo quando la katana affondò nel petto dell’anbu che egli smise di lottare, abbandonandosi alla morte. Il corpo privo di vita si accasciò su di me e stramazzò al suolo quando me lo scostai di dosso

    Morto stecchito…
    Ne è valsa veramente la pena?

    La domanda non attendeva risposta, dato il decesso del mio interlocutore. Feci alcuni passi e mi poggiai ad un albero per rifiatare, ero veramente esausto per il combattimento e la tensione accumulata ora mi presentava il conto. Riposai per una decina di minuti, osservando il campo di battaglia e pensando a cosa fosse meglio fare con i cadaveri

    Ora che ho campo libero posso facilmente intrufolarmi con le loro sembianze. Infilerò i loro corpi nel rotolo per cadaveri…si è l’idea migliore

    Mi ridestai e traendo un profondo respiro creai in tutto 4 cloni ed insieme ad essi andai ad esaminare i corpi, fu con molta sorpresa che scoprii che i quattro erano ancora vivi

    Ma come!? Pensavo di averli uccisi, devo essere fuori esercizio…eppure mi alleno costantemente. Deve essere stata la stanchezza, non vedo altra spiegazione
    Va bene, liquidateli ed assumetene le sembianze, non abbiamo tempo

    Mi piazzai davanti allo Hyuga e mi chinai in modo da essergli più vicino. L’uomo era distaso a terra pancia sotto, così lo scostai per esaminarlo bene. Aveva i capelli castani lunghi fino alla spalla e portava un mantello scuro sopra la sua uniforme da anbu, la maschera che aveva al volto raffigurava una scimmia

    1.80…corporatura media…si più o meno ci siamo
    Spiacente, niente di personale

    Estrassi la wakizashi e con un gesto secco e violento gli perforai il petto fino a raggiungere il cuore, il corpo ebbe un violento spasmo che durò il tempo di un battito di ciglia, passato il quale il cadavere si abbandonò alla pace della morte

    Trasformazione!

    Con uno sbuffo di fumo il mio aspetto mutò in quello dello Hyuga, voltandomi vidi le lame dei miei cloni affondare impietosamente nei cuori degli anbu, ponendo fine alle loro giovani. In pochi secondi anche i miei cloni avevano assunto l’aspetto delle loro vittime in maniera impeccabile: c’era n’era uno basso e tarchiato, la carnagione olivastra e con la maschera a forma di tanuki e dei capelli a spazzola di colore nero. Un secondo poco più alto di me con i capelli biondi dall’aspetto untuoso, la carnagione pallida e con la schiena leggermente curva in avanti. Indossava una maschera da cinghiale. Un terzo invece aveva un fisico asciutto e ben delineato ma armonioso, una maschera da donnola e dei capelli lunghi fino alla schiena e viola. Le sue mani erano affusolate e curate come quelle di una ragazza, ma non mi risultava che lo fosse. Terminato il camuffamento infilai i cadaveri nel rotolo apposito in dotazione agli anbu, in maniera da non lasciare traccia

    Che bella compagnia…andiamo, ma mi raccomando…
    Stai tranquillo, vedrai che filerà tutto liscio

    Entrammo simulando tranquillità nelle vie dell’insediamento. Il posto era piccolo ma c’era più o meno tutto quello che poteva servire per sostentare una piccola comunità: in lontananza si vedevano alcuni campi che dovevano essere coltivati dai vecchi più arzilli oppure da qualcuno più giovane che doveva abitare in alcune capanne poste al limitare degli appezzamenti di terreno, ancora più in là si vedevano degli appartamenti che probabilmente ospitavano gli anbu che avevo affrontato poco prima. Un edificio più squadrato e lugubre mi lasciava immaginare una specie di mini prigione in cui tenere eventuali piantagrane prima che venissero spediti al villaggio. Il tutto era costruito lasciando un certo spazio tra gli edifici, infatti tra gli uni e gli altri non era raro vedere degli alberi e delle panchine, nonostante fosse comunque visibile una certa impostazione militare in alcuni edifici e nella loro disposizione. Alla fine, al centro di questo piccolo insediamento c’era un edificio su due piani circondato da un muretto fatto di pietra lavorata e squadrata, alto più o meno fino alla vita, all’interno si vedeva un praticello con erba ben tagliata e curata che circondava l’edificio sui quattro lati. Il prato era tagliato in due in maniera simmetrica da un vialetto ricoperto di ghiaia fine, alla cui destra e sinistra c’erano due alberi di ciliegio oramai quasi spogli e dei tavolini in legno adatti per sostare durante il giorno e magari giocare a carte. L’edificio era completamente costruito in legno chiaro e sembrava nuovo di pacca: c’era un piccolo blocco centrale in cui spiccava una porta di legno scorrevole ed alcune finestre con inferriate per dare luce ai locali interni, ai lati di questo corpo centrale si vedevano due ampie ali al cui primo piano si vedevano delle file di finestre ciascuna ornata con un bel vaso di fiori freschi

    Sembra un posto estremamente tranquillo…certo che li trattano bene i vecchietti qua

    Lasciai la finta squadra anbu all’ingresso ed entrai nella hall della casa di riposo. Era un ambiente ampio e confortevole di forma quadrata, ad un lato c’era un bancone con la reception, ad un altro un grande camino con la cappa in pietra ed un fuoco scoppiettante che emanava un gran calore in tutta la stanza. Sugli altri lati c’erano poltrone e divani confortevoli su cui sedevano alcuni vecchietti, l’intera stanza era illuminata da un lampadario semplice ma che si armonizzava bene con l’architettura della stanza e con il soffitto di travi di legno

    Buona sera Kentaro san…
    Kentaro san, è tornato! Tutto bene? abbiamo sentito delle esplosioni…

    A parlare era stata la donna di mezz’età con un golfino di lana rosa ed un trucco esagerato che stava dietro il bancone ed aveva un volto abbastanza preoccupato. Subito fecero capolino alcuni infermiere ed infermiere che si occupavano degli anziani ed i vecchi stessi si erano zittiti in attesa che rispondessi

    Oh sì, non dovete preoccuparvi è tutto sotto controllo
    Che cosa è accaduto?
    Bhe…il ninja che ci minacciava si è fatto avanti anche questa notte…siamo dovuti intervenire prima che la situazione degenerasse
    Si questo ce l’ha già detto prima…volevamo sapere cos’era accaduto dopo!
    Si si…ora ci arrivo. In pratica quel ninja, di Kumo per inciso, ha provato prendere di sorpresa una delle guardie, che per avvertirci ha fatto esplodere delle carte bomba…
    E fin qui tutto bene, ora devo aggiungere qualche dettaglio per rendere la storia più succosa!
    Dovevate vedere come si era messo a piagnucolare quando lo abbiamo circondato e si è accorto di non avere scampo. Pensate che si era offerto di svelarci tutte le informazioni che volevamo se lo avessimo risparmiato!
    Quindi lo avete catturato?!
    Eh lo avrei voluto…ma in realtà era solo uno sporco trucco, infatti appena ho abbassato la guardia, o così gli avevo fatto credere, ha provato a colpirmi a tradimento
    Che infame!
    Già, un vero vigliacco. Comunque ho capito subito che era un cane rabbioso e che da lui non potevamo sperare nulla di buono, così l’ho abbattuto
    Meno male, ora siamo tutti salvi grazie a Kentaro san!

    Una giovane infermiera, assai più carina della altre, mi osservava in sguardo languido ed estasiato, quasi come se si fosse presa una cotta per il personaggio che stavo interpretando. Ci fu un mormorio di generale consenso alle parole della giovane, tutti sembravano pensarla allo stesso modo ed io approfitti del tempo per guardarmi intorno. C’erano tre anziani ancora svegli: uno più vecchio degli altri, calvo e con la barba folta di colore grigio che se ne stava più vicino al fuoco, era molto magro e sembrava alquanto debole. Un secondo sembrava invece sia più giovane che più robusto ed aveva i capelli brizzolati e gli occhi vispi, indossava una vestaglia da camera e sembrava intento a leggere qualche rivista messa su un tavolino davanti alle poltrone. Un terzo invece era assai basso e se ne stava tutto rannicchiato sotto una coperta di lana, in testa portava un berretto da camera ed aveva dipinta in volto un’espressione di costante allegria. Gli infermieri erano invece tutti giovani tra i venti e i trent’anni ed indossavano un camice bianco proprio come ci si potrebbe immaginare, solo la ragazza sembrava più giovane degli altri ed aveva i capelli biondi raccolti in due ciocche ai lati della testa e tutte le volte che i miei occhi si soffermavano su di lei sembrava diventare tutta rossa e sorrideva imbarazzata.

    Si non dovete temere – li rassicurai – quel tipo non ci darà più fastidio. Ma lo sapete qual è la cosa che più mi ha lasciato interdetto?
    No cosa? – era sempre il vecchio con il giornale ad intervenire
    Quando gli ho tolto la maschera ho visto che era un ragazzino…dove andremo a finire, dico io! Oggigiorno si mandano i ragazzi a fare il lavoro che spetterebbe agli uomini. Scommetto che i suoi superiori non si curano minimamente del fatto che lo hanno mandato al macello contro ninja più esperti. Una volta queste cose non sarebbero successe
    Vediamo se abboccano
    Eh puoi dirlo forte – stavolta fu il ninja al fuoco che parlò – io da giovane ho svolto diverse missioni di infiltrazione, ho rubato informazioni riguardanti tutte le principali nazioni: quella del Fulmine, dell’Acqua…le altre non mi ricordo il nome…comunque…sempre i miei superiori mi trattavo con rispetto e non mi avrebbero mai mandato a morire inutilmente. Pensa che una volta mi ero recato nella nazione dell’Acqua ed avevo rubato un rotolo contenente preziose informazioni sulle difese militari di Kiri, mi ci erano voluti mesi per guadagnarmi la fiducia dei jonin della Nebbia e quando finalmente riuscii a mettere le mani sul rotolo scoprii che era una trappola. Sarei finito male, ma fortunatamente i miei superiori erano persone in gamba: mandarono una squadra solo per salvarmi, perché non si lasciano mai indietro i propri compagni!
    Ben detto Hanzo, anche io ho avuto esperienze simili. Quando ero giovane mi occupavo appunto di recuperare i ninja della Foglia che venivano catturati, ne avrò salvati a decine. Non tutti i paesi si preoccupano come facciamo noi dei propri giovani…noi abbiamo la Volontà del Fuoco
    Ah starei tutta la notte qua ad ascoltarvi…quelli si che erano tempi! Avete altre storie interessanti?
    Io una volta ne ho vissuta una da lasciar di stucco – disse il vecchio dall’espressione sorridente
    E di cosa si tratta?
    Una volta nel Paese del Vento stavano progettando un jutsu…anche se sarebbe meglio dire che era un’arma di distruzione di massa, capace di distruggere un intero villaggio in baleno
    Questa sembra una storia interessante!
    Insomma…io fui inviato a rapire il pazzo che stava creando quella follia, ma non fu facile. A difendere il laboratorio c’era un intera guarnigione di ninja di Suna, ne affrontai cento e poi altri cento…sembravano non finire mai! Quando poi insieme ai mei compagni riuscimmo a batterli dovemmo affrontare il jonin che li capeggiava: era un uomo enorme, era alto cinque metri ed aveva gli occhi di brace come un demonio! Impugnava un’alabarda…
    Ma stai zitto, non ci crede nessuno! Kentaro san non lo ascolti…ogni tanto va fuori di testa e inventa cose assurde
    Fantastico, ci mancava solo di imbattermi in un vecchio rincitrullito!

    Lasciai perdere visto che quei vecchietti sapevano poco o nulla che mi potesse servire, la giovane infermiera continuava però a ronzarmi intorno, tanto vicina che potei leggere il suo nome sul tesserino che portava al petto, Kasumi. La giovane infermiera mi si avvicinò e mi fece cenno di seguirla in posto appartato, in particolar modo si trattava di una usata per attività ricreative

    Kentaro san…io…la volevo ringraziare per quello che sta facendo. Si preoccupa per la sicurezza di tutti, lei è un uomo così buono – la ragazza distolse lo sguardo e poi mi guardò di nuovo – io non saprei che fare se le succedesse qualcosa…Kentaro san io la amo!
    Ma che diavolo le prende a questa…non ci voleva!
    Kasumi…anche io provo affetto per te, sei una ragazza veramente dolce, comunque io faccio solo il mio dovere, non mi devi ringraziare e per quanto riguarda la mia salute…ahah! Non sono uno che muore facilmente
    Eppure oggi sento che ha rischiato, poco prima che tornasse ho avvertito una fitta al cuore…come se le fosse accaduto qualcosa di brutto. Sono contenta che quel ninja malvagio sia morto, spero che marcisca all’inferno e che paghi per le sue malefatte. Quelli come lui sono la peggiore feccia che esista!

    La ragazza era serissima ma mentre parlava delle calde lacrime cominciarono a rigarle il volto, io mi sentii parecchio a disagio per la situazione, ero arrivato a farmi odiare da una fanciulla così dolce e sensibile. Per un attimo mi sentii sul punto di volerle dire la verità, ma non potevo!

    Devo lasciar correre, anche se questo significherà ferirla in seguito. Senza contare che poi prima o poi scoprirà che il suo amato è morto…meglio non essere qua quando accadrà. – la osservai con sguardo rassicurante – però la sua infatuazione può tornarmi comoda, questa ragazza può essere uno strumento assai utile
    Uhm…ascoltami Kasumi, ho bisogno che tu mi faccia un favore. Mi servirebbe il registro con i nomi di tutti i pazienti della struttura
    A cosa le serve?
    Voglio vedere…penso che il ninja straniero sia venuto qua non per raccogliere informazioni, ma per uccidere qualcuno dei pazienti. Forse si tratta di un qualche vecchio rancore, perciò voglio visionare tutti i nomi dei degenti e sentire cosa ne sanno a Konoha
    Si, le faccio avere la lista subito! – in men che non si dica la ragazza andò e fece ritorno – ecco qua
    Grazie infinite, Kasumi
    Vediamo…40 pazienti, non moltissimi ma tra di loro ci sarà almeno qualcuno ancora in testa che sa qualcosa di utile…
    Kentaro san…manca circa un’ora e mezza al cambio del turno
    Come dici?
    Si volevo dire…ogni 8 ore fate il cambio della guardia…quando avverrà potremmo bere qualcosa insieme?
    Certo non vedo perché no – metii
    Devo sbrigarmi a fare il possibile
    Ora meglio tornare dagli altri.






    Chakra: 4*3 (copie) + 5 trasformazione+4 (scorta copie)=21
    chakra residuo: 16+30-21=25

    Edited by Roby 1 - 9/12/2014, 16:01
     
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    Tutti morti...:mog:
    Ottimo :sisi: Il tuo pg si è comportato da vero assassino e hai recuperato molto bene con le descrizioni dei tuoi avversari e hai fatto la scelta giusta per come sostituirli. Bene anche il resto delle descrizioni ed il modo in cui trovi le informazioni che ti servono, nonchè i parlati con i vecchietti e la ragazza. :già:

    Voto: 8

    Traccia:
    CITAZIONE
    Proverai a cercare altre informazioni, ma non troverai niente e una volta uscito per controllare la situazione insieme ai tuoi cloni sentirai una voce chiamarti.
    Kentaro senpai!
    Ti girerai e vedrai un joninNaoki seguito da quattro anbuanbu_by_goriverde-d64bpux
    Allora tutto a posto?...Abbiamo ricevuto la tua lettera...
    All'inizio non capirai, ma ti ricorderai poi di come dopo il tuo primo tentativo di infiltraggio sventato dallo Hyuga questo abbia inviato un messaggio.
    Se fossimo riusciti saremmo arrivati molto prima per quel doppio turno che avevi chiesto, ma non c'erano anbu disponibili, mi spiace...Però vedo che alla fine non è successo niente di grave. Tu e i tuoi uomini state tutti bene!
    Poi ti guarderà un attimo, dubbioso.
    Kentaro-senpai...sicuro di stare bene? Sembri...strano?...
    Dovrai inventarti una scusa, credibile. Non puoi certamente rischiare un altro combattimento con i nuovi arrivati.
    Devo essermelo immaginato, scusami! Piuttosto, visto i tafferugli di ieri cosa ne dici se ti copriamo noi per quest'ora in più? Andate tutti a rilassarvi!!
    Ovviamente coglierai la palla al balzo e te ne andrai insieme alle tue copie.
    A domani Kentaro senpai!
    Dopo aver finto di andartene insieme alle tue copie cambierai strada e tornerai a Kumo.
    Il viaggio ti prenderà quasi due giorni, ma sarà tranquillo e tornato andrai subito a fare rapporto alla Raikage raccontando cos'è successo e ciò che hai scoperto.
    Tutti quegli uomini morti...dannazione! La foglia non la prenderà di certo bene, ma comunque non hanno prove! Sicuramente ora rafforzeranno le difese, ma non è da escludere che un giorno potremmo tornare. Da come ne parli sembra una vera e propria miniera di informazioni...ben 40 ex-shinobi... Sembrerà quasi perdersi un attimo tra i suoi pensieri prima di rinsavire scuotendo la testa. Hai fatto comunque un buon lavoro, vai a riposarti Eikichi.
    Una volta congedato chiudi il post come meglio credi.
     
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    Parlato
    Pensato
    Ksumi
    donna alla reception
    jonin
    Raikage
    Copia
    Mamma









    Sfogliai attentamente il registro con tutti i nomi e i dai dei vecchi della casa di riposo, ma non trovai niente di significativo se non una lunga serie di nomi degli ex shinobi, alcuni anche di famiglie note

    Questa pista è morta, non mi porterà da nessuna parte
    Grazie ancora, Kasumi – le porsi il registro – mi sei stata di grande aiuto
    Oh è stata una sciocchezza – mi rivolse un sorriso luminoso - se ti serve altro fammi sapere, sarò felice di aiutarti
    A dopo allora!

    Tornai nella sala principale in cui i nonnetti erano oramai sul punto di addormentarsi, ma decisi che valeva la pena di fare un ultimo tentativo con qualche domanda

    Scusatemi se sono così insistente, ma le vostre storie sono così appassionanti…
    Kentaro san, ora non si approfitti dei nostri poveri ospiti, hanno bisogno di riposare anche loro. Potrai fargli quante domande vuoi domani, che fretta hai?
    Io domani non sarò più qua
    Hai ragione…bhe vista la situazione vi lascio riposare e vado a dare l’ultima occhiata in vista del cambio del turno. Buonanotte
    Buonanotte Kentaro san!

    Uscii fuori e l’aria fresca della notte mi lambì il viso ridestandomi dal torpore in cui stare in un luogo così caldo ed accogliente mi aveva quasi fatto cadere, sulla porta trovai le copie che senza preoccuparmi avevo lasciato al freddo

    Non c’è giustizia, tu te ne sei stato tutto il tempo al calduccio e con quella bella infermiera!
    Taci, non farmici pensare
    Accidenti a lei…l’ho sfruttata ed ingannata e quella scema non si è accorta di nulla, troppo innamorata di “Kentaro san” per vedere più lontano di un palmo dal suo naso

    Era stata una giornata intensa. Avevo tramato, combattuto, ucciso…ma niente mi aveva fatto sentire così sporco come illudere e raggirare quella ragazza innocente, per non pensare poi a cosa avrebbe fatto una volta che si fosse accorta che il suo amato era defunto ed aveva aperto il suo cuore all’uomo che aveva ucciso il suo amore

    Sono un idiota senza speranza…
    Kentaro senpai!
    Cosa…

    Alle mie spalle era giunto, senza che me ne accorgessi minimamente, uno shinobi della foglia che aveva indubbiamente i gradi di un jonin. Sembrava abbastanza giovane, ma comunque più anziano di me, ed aveva dei capelli castani e gli occhi chiari tendenti al verde. A complicare la cosa alle sue spalle vi erano ben quattro anbu, due uomini e due donne: uno di loro aveva i capelli neri ed una kata dietro la schiena, sembrava un tipo risoluto. L’altro invece aveva i capelli bianchi e portava una maschera, le due donne invece avevano entrambe una folta chioma di capelli neri e la più prosperosa delle due aveva anche un’espressione un po’ imbronciata. L’altra invece era più magra ma anche più sorridente

    Allora tutto a posto?...Abbiamo ricevuto la tua lettera...
    Ma di cosa…ah già! Lo Hyuga aveva evocato uno strano uccello
    Ah certo, bhe alla fine la situazione si è risolta anche solo con i nostri mezzi…
    Se fossimo riusciti saremmo arrivati molto prima per quel doppio turno che avevi chiesto, ma non c'erano anbu disponibili, mi spiace...Però vedo che alla fine non è successo niente di grave. Tu e i tuoi uomini state tutti bene!
    Già. Con il senno di poi la mia è stata solo una precauzione inutile, fortunatamente il tipo era forte, ma non coì tanto come avevo temuto, eheh – il jonin mi guarderà un po’ dubbioso
    Kentaro-senpai...sicuro di stare bene? Sembri...strano?...
    Oh merda…ci manca solo che mi scoprano!
    Si si…tutto bene. Solo che la giornata di oggi è stata piena da non credere, in più ho dovuto fare ampio uso del mio Byakugan per sventare i piani di quel losco shinobi…ci ha provato in tutti i modi, sapete?! Domani vi racconterò tutto nei dettagli
    Devo essermelo immaginato, scusami! Piuttosto, visto i tafferugli di ieri cosa ne dici se ti copriamo noi per quest'ora in più? Andate tutti a rilassarvi!!
    Ti ringrazio, la tua offerta cade proprio a fagiolo. Avrò modo di sdebitarmi con te in futuro
    A domani Kentaro senpai!
    Si…come no!
    A domani!
    Meglio filarsela, la situazione si fa troppo pericolosa

    Accompagnato dalle mie copie finsi di dirigermi verso i baraccamenti dove alloggiavano gli anbu deputati alla sorveglianza e solo quando fui certo di non essere osservato cambiai strada, dirigendomi fuori dal villaggio. Una volta entrato nel folto della foresta feci sparire i cloni e accelerai l’andatura per mettere quanta più strada possibile tra me ed i miei nemici. Non seguii il sentiero ma decisi di tagliare dritto, passando da un albero all’altro in modo da non dover compiere alcuna deviazione e non seguire un itinerario facilmente individuabile. Il viaggio di ritorno durò all’incirca due giorni e per quanto la prima parte fosse stata un po’ stressante fu in generale assai tranquillo. Dopo aver marciato tutta la notte arrivai l mattino presto ad una locanda posta alla periferia di una piccola cittadina al confine tra il Paese del Fuoco e quello delle Terme, lì riposai e recuperai a pieno le forze dormendo fino all’ora di pranzo e poi ripartii di gran fretta, fermandomi in un altro insediamento per la notte. Fu solo quando arrivai finalmente al paese della Brina, oramai annesso a quello del Fulmine, che potei finalmente rilassarmi del tutto ed abbandonare ogni tensione

    Finalmente posso dire di averla scampata, meno male…dovrei arrivare a Kumo per cena

    Sul fare del tramonto giunsi in vista del mio Villaggio, lì salutai le guardie a sorveglianza delle mura e mi diressi subito nell’ufficio della Raikage. Bussai

    Buonasera signora Raikage, sono tornato dalla missione! – feci una pausa – A dire il vero ci sono state delle complicazioni…a sorvegliare quel posto, insieme ad altri anbu, c’era uno Hyuga e così sono stato scoperto e ho dovuto combattere. Fortunatamente ho avuto la meglio…ma non deve temere, non ho lasciato testimoni. Per il resto ho potuto scoprire che sul posto ci sono circa 40 ex shinobi della Foglia, alcuni anche di famiglie note. Immagino che ci siano molte cose da poter scoprire in quel posto, ma purtroppo non sono riuscito a scoprire altro, mi spiace
    Tutti quegli uomini morti...dannazione! La foglia non la prenderà di certo bene, ma comunque non hanno prove! Sicuramente ora rafforzeranno le difese, ma non è da escludere che un giorno potremmo tornare. Da come ne parli sembra una vera e propria miniera di informazioni...ben 40 ex-shinobi... – la Raikage sembrò un attimo soffermarsi su un pensiero che le era balenato in mente, astraendosi per un istante dalla conversazione, infine scosse la testa e continuò a parlare - Hai fatto comunque un buon lavoro, vai a riposarti Eikichi.
    Grazie Raiakge sama

    Mi rimisi sulla strada di casa, il cielo scombro da nubi a causa del vento lasciava intravedere un manto di stelle che si stagliavano come gioielli sul cielo limpido. Entrai in casa, mia madre fu sorpresa di vedermi tornare senza aver avvisato

    Scusa mamma, ho proprio dimenticato di mandarti un messaggio…
    Che ti prende Eikichi?
    Sono solo stanco, è stata una missione dura…credo che andrò a farmi un bagno caldo
    Ecco bravo…io nel frattempo ti preparo qualcosa da mangiare, va bene?
    Perfetto – mi soffermai un attimo – papà che fine ha fatto?
    Lo hanno convocato urgentemente, non vi siete incontrati per strada?
    No…va bene, poco male

    Andai al piano di sopra e dopo essermi spogliato entrai nella vasca da bagno piena di acqua calda, il mio gatto sgusciò silenzioso dalla porta semichiusa e si andò a poggiare sul bordo della vasca, fissandomi con i suoi occhi felini

    Ciao Ooshi, mi sei mancato sai? – gli grattai dietro l’orecchio e lui fece le fusa – sai anche oggi ho fatto il mio lavoro…solo che stavolta mi sembra di averlo svolto inutilmente. La Raikage mi ha detto che ho fatto un buon lavoro, ma io credo che avrei potuto fare di meglio…non so quanto ciò che ho scoperto possa essere veramente utile. Credo dovranno mandare altra gente e forse altri moriranno. Anche quelli che ho affrontato sono morti. Non fraintendermi, rifarei ciò che ho fatto, non sono pentito, anche perché non ho ucciso per piacere di farlo. Quando si fa il mio lavoro si accetta la morte, si sa che può arrivare in qualunque momento. Si accetta di uccidere e di essere uccisi, se lo Hyuga mi avesse ucciso non ce l’avrei avuta con lui…ma questo non vuol dire che mi sarebbe andato bene. È complicato da spiegare

    Guardai il mio gatto che si bilanciava sulle zampe posteriore mentre osservava cin sguardo curioso e vigile le bolle di sapone e provava a farle esplodere con la sua zampetta. Lo fissaii per un attimo, sorrisi. Forse certi pensieri era meglio tenerli sepolti dentro di sé.




     
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    Avrei preferito descrivessi un pò meglio il viaggio di ritorno, inserendo più dettagli. Avevi quasi due giorni di viaggio, invece li hai ridotti a un viaggio, dormo, viaggio, dormo, viaggio. :nunu: Puoi fare molto meglio di una cosa del genere.

    Per tua fortuna :asd: devo dire che mi è piaciuta la parte iniziale, e sopratutto la tua chiaccherata finale con il gatto :asd:

    Voto: 7.3 (avresti potuto prendere molto di più)

    Missione conclusa!!



    Media: ( 7.5 + 7.5 + 7.8 + 7.3 + 8 + 7.3 ) / 6 = 7.6

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