[KONOHA] Duello di beneficenza

† Insane † e Bouranchi VS Uggi

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    Pensato
    Parlato
    Anzai
    Jonin
    Masuta
    Mashu





    Mattino, quel dì il sole abbagliava qualunque cosa proiettando migliaia di ombre, una leggera brezza si incuneava tra le foglie degli alberi permettendogli di parlare col fruscio derivato dal movimento di queste; nella mia mente il quadro sarebbe stato completo solo se vi fosse presente anche un corso d’acqua, ricco di pesci e di suoni rilassanti, ma vicino alla mia abitazione non ve ne scorreva alcuno.
    Ero sdraiato su di un’amaca appesa tra due alberi nel giardino della casa di Anzai. Sonnecchiavo mentre il sole mi accarezzava la pelle, questa si concedeva più che volentieri alla nostra stella. Siamo talmente abituati ad associare le stelle a quei corpi celesti che si rendono visibili solo di notte che talvolta ci dimentichiamo cosa realmente sia il sole: una stella.
    Ebbene, probabilmente questa è un’immagine che è capitata a ben pochi shinobi, o almeno non gli capita di viverne una simile da molto tempo; il bello di essere solo un genin come molti è proprio questo, i momenti per concedersi a sé stessi sono tutt’altro che rari. Una parte di me avrebbe ovviamente voluto rimanere così per sempre, mentre un’altra voleva solo diventare sempre più forte… l’equilibrio della mia psiche si basava sul bilanciare a dovere queste due volontà contrastanti.
    Dolcemente mi destai dal mio sonno, tentai di aprire gli occhi ma saggiamente portai prima una mano a coprire il bagliore dorato del sole; quando lo ritenni opportuno accesi dunque la mia vista e pigramente scesi dall’amaca rientrando in casa.

    La bella addormentata non ha avuto bisogno del bacio di vero amore questa volta, eh?

    Ero troppo rilassato per dare peso alle solite provocazioni di mio zio.

    Emh… senti, datti una svegliata perché devo dirti una cosa importante!

    Hai la mia attenzione, parla!

    Tzè, mentre dormivi un ninja ha lasciato questa. Estrasse dalla tasca dei pantaloni una lettera. Dice che è da parte dell’hokage, ma fortunatamente non sembra essere nulla di troppo importante.

    Woah… non l’hai aperta invadendo la mia privacy? Strano…

    Rimanda a dopo le frecciatine, ora pensa a leggere questa dannata missiva! Sono curioso!

    Mi lanciò la lettera che roteò in aria prima che l’afferrassi con un gesto disinvolto. Quando l’ebbi salda tra le mani concentrai un po’ di chakra katon sulla punta dell’indice e lo feci scorrere lungo l’estremità orizzontale dell’involucro cartaceo, questo si carbonizzò e il contenuto uscì praticamente da solo scivolandomi sul palmo della mano.

    Ma quanto gli piace fare il figo a ‘sto ragazzino…

    Mi schiarii la gola con due colpi di tosse e lessi ad alta voce ciò che l’inchiostro rappresentava nelle sue varie forme.

    Avvisiamo che questa domenica si terrà il primo torneo di beneficenza del villaggio della foglia, aperto a tutti i ninja che si vogliano mettere in gioco per una giusta causa. Vi aspettiamo numerosi al campo d'addestramento. Non ci sarà costo d'iscrizione per i partecipanti, ma la possibilità di fare un'offerta. L'Hokage


    Un torneo, eh? MOLTO interessante… per caso vuoi partecipare?

    Qualcosa nel mio “io” interiore scattò, la parte di me che voleva solo diventare più forte prese il soppravvento su quella più pacata.

    No… non andrò semplicemente per partecipare, andrò lì per vincere!

    AHAHAH! Così si parla! Allora comincio a preparare il pranzo, tra qualche ora comincerà il grande evento AHAHA! Sappi che verrò a vederti!

    Cavolo! E' vero che oggi è domenica! Bah, vorrà dire che andrò a fare qualche addominale, chiamami quando è pronto…

    Rispose affermativamente e mi diressi nel retro della casa, ovvero uscii nuovamente in giardino ma nel lato posteriore dell’abitazione, scelsi quel luogo per riscaldarmi perché il tetto della casa proiettava una vasta ombra sul prato. Ad ogni modo, mi sdraiai e cominciai a flettere l’addome.

    Quasi un’ora e mezza dopo…

    Anzai mi raggiunse nel giardino frettolosamente.

    Hey Kazuo… il pranzo è…

    Uff… e con questa siamo a otto miliardi…! Sono esausto!

    Otto miliardi? APPENA!? Mh… ma sì, come riscaldamento al riscaldamento direi che va più che bene!

    Ottimo! Prima avevi accennato qualcosa riguardo al pranzo, finalmente è pronto! Ho una fame hehehe!

    Mi rialzai da terra e constatai di aver lasciato una pozzanghera di sudore dove ero sdraiato. Letteralmente.
    Guardai per un momento Anzai e ci dirigemmo in cucina dove consumammo il nostro pasto e ci scambiammo qualche strategia di combattimento. Successivamente feci una doccia calda, il tepore penetrava in ogni fibra del mio essere mentre il vapore mi si avvinghiava intorno al corpo come se un serpente fatto di fumo cercasse di soffocarmi.
    Indossai la mia divisa bianca e fasciai le braccia, scaldamuscoli sulle caviglie, pesi da 400lb, scarpe ai piedi e mi diressi al campo d’allenamento. Quando arrivai constatai fin da subito che aveva subìto dei ritocchi, sul lato destro erano stati costruiti degli spalti per permettere agli spettatori di sedersi, delle recinzioni proteggevano quest’ultimi. Quanto all’arena, beh l’unica cosa mi colpì fu la presenza di un laghetto.
    Mi avvicinai al centro dell’arena dove un Jonin mi rivolse la parola.

    Tu devi essere Nakamura Kazuo, ti stavamo aspettando… quello a cui prenderai parte oggi è un 2 vs 1 e farai coppia con un altro genin, Kaminari no Masuta.

    Che nome del cazzo!

    Capisco, grazie delle informazioni! Quanto al mio avversario?

    Beh… in teoria non dovrei dirtelo, ma dato che vi conoscete già penso di poter fare un’eccezione: tu ed il tuo compagno dovrete affrontare Mashu Shinmen, il tuo passato Sensei!

    Interessante… grazie ancora, lo aspetterò qui!

    Si congedò con un sorriso per poi allontanarsi. Al solo pensiero di affrontare Mashu mi venne la pelle d’oca dall’eccitazione, ora sì che ero tutt’un fuoco!

    Quindi il mio avversario sarà Mashu! E’ maledettamente rapido quell’uomo! Fortunatamente mi verrà assegnata una spalla… mi chiedo quand’è che si farà vedere…

    Poco dopo la mia attenzione venne attirata dalle urla di Anzai dagli spalti, non potevo vedere cosa diavolo stesse combinando perché uno spilungone dai capelli rossi sparsi alla cavolo mi ostruiva la vista. Quando riuscii ad individuare mio zio lo salutai con gesto del capo, probabilmente quel pel di carota pensò che fosse rivolto a lui quel saluto. Poco importa, mi girai e mi chiesi come avesse fatto Anzai ad arrivare così velocemente; o almeno fu quella la mia idea, se non fosse stato sempre per quella fastidiosa giraffa che ebbe la grande idea di venire a rompermi le scatole.

    Tu sei Kazuo Nakamura-kun, dico bene? Il mio nome è Kaminari no Masuta, tanto piacere.

    Mh! Per te è -san. Quindi saresti tu la mia spalla?

    Che nome del cazzo!

    Ehm… Kazuo-kun, permetti una domanda? Eccetto quest’ultima ovviamente.

    Senti, io mi starei concentrando… so che i deboli non ne hanno bisogno in quanto farebbero pena in ogni caso, ma non è un problema mio! Tra poco arriverà il nostro avversario, Mashu, il mio sensei durante l’accademia ninja!

    Non ci fu tempo di perdersi in ulteriore chiacchiere che finalmente arrivò il mio tanto atteso avversario, ma non sembrava quello che conoscevo una volta… i suoi occhi erano spenti, senza luce alcuna.

    E questo che cazzo significa? Pensavo di dover affrontare uno shinobi e non… qualunque cosa sia ora Masu…

    Si avvicinò trascinando i piedi e con fare mogio; mi salì il sangue alla testa e strinsi i pugni dalla rabbia.

    Ciao Kazuo-kun, ti trovo in forma… meglio. Disse con voce piatta.

    Come scusa? Ci conosciamo? Sapevo di un ninja che si chiama Mashu, ma quello che ora mi trovo davanti non è lui! Dissi digrignando i denti e infiammando lo sguardo.

    Mi concesse un mezzo sorriso che non riuscii ad interpretare e si presentò a Masuta.

    Siete genin vero!?

    Risposi di sì. Poco dopo riapparve nuovamente il jonin e ci spiegò brevemente le linee generali del combattimento, sarebbe andato avanti fino al K.O. di uno qualunque dei tre o fino alla resa.
    Pochi istanti dopo l’arena era tutta per noi tre, ma il comportamento di Mashu mi stava facendo incazzare non poco. Il mio aiutante invece lo avevo completamente ignorato da dopo l’arrivo del mio vecchio Sensei.

    Fate in fretta… ok? Disse Mashu allontanandosi dandoci le spalle.

    Non proferii alcuna parola, mi limitai a mettermi in guardia ed a lanciare un’occhiata allo spilungone.

    Andiamo a farlo rinsavire un po’, capelli di merda!


















     
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