Missione Kumo: Solitudine

Pt: -Kakashi Hatake

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    smoq

    Nome PG:Kakashi Akase
    Villaggio:Kumogakure no Sato
    Età:14 anni
    Energia: Verde
    Grado:Chunin
    Gruppo Sanguineo:AB-
    Link Utili: Mini-Scheda - Scheda





    Il viaggio



    CITAZIONE

    Parlato Kakashi
    Pensato Kakashi
    Parlato Raikage
    Parlato Hiroshi
    Alesya
    Flash back


    Il vento mi scompigliava i capelli ma aveva poca importanza anzi quasi non me ne accorsi tanto ero concentrato, ero seduto sul tetto di casa mia gli occhi chiusi le mani strette nel sigillo della tigre, da circa tre settimane mi prendevo almeno 1 ora e mezza al giorno dedicando quel tempo alla meditazione e alla pace interiore.
    Era mattina inoltrata nel villaggio della nuvola, dopo tanto tempo finalmente era arrivata una bella e calda giornata di sole, nelle ultime settimane non ero stato per niente contattato dalle alte sfere del villaggio della nuvola, ero finalmente diventato Chunin ma a quanto parte non erano richiesti i miei servigi in quel momento e mi ero preso quel periodo per riposarmi fisicamente ma sopratutto mentalmente, gli ultimi avvenimenti avevano sconquassato la mia vita, in un attimo ripensando alle ultime settimane mi ritrovai indietro nel tempo con la mente e rievocai una delle serate più faticose e brutte della mia vita...

    Un leggero fischio ancora invadeva le mie orecchie, osservai la zona che si trovava davanti che si trovava davanti a me, era uno spiazzo devastato da un esplosione avvenuta qualche minuto prima, al centro di essa vi erano due corpi maciullati, due sicari con un incarico semplice, quello di togliermi la vita.
    Improvvisamente una mano afferrò la mia spalla e mi alzò da terra rimettendomi in piedi, al contatto con essa sentì come una violenta scossa e voltandomi mi trovai davanti ad Hiroshi, mi ero dimenticato di lui ma poco prima era intervenuto per salvarmi la vita, ora però il suo viso era contratto in una smorfia di ira e sembrava quasi emanare elettricità da ogni poro del suo corpo.

    Hai qualcosa da dirmi Kakashi?

    Chiese con voce tremante, il suo volto però era più preoccupato ora, mi stringeva il braccio con talmente tanta forza da farmi quasi male, cercai di divincolarmi ma alla fine mi arresi guardandolo dritto nei occhi.

    Mi avevi detto che non li conoscevi...

    E infatti è così... questa è la seconda volta che li vedo...

    cosa sai dell'organizzazione...

    Questa domanda mi lasciò di stucco, lui li conosceva, sapeva dell'organizzazione degli assassini... come era possibile?
    Purtroppo io non potevo parlarne liberamente come lui, il sigillo che avevo stretto tempo addietro con Ido ancora mi impediva di rivelare informazioni su qualunque cosa riguardi gli assassini, se avessi tentato i forzare il sigillo esso avrebbe attivato una tecnica di auto-distruzione e sarei saltato in aria nel giro di 5 minuti.
    Hiroshi osservava il mio volto concentrato poi vedendo che non rispondevo strinse più forte il braccio fino a che non vidi nei suoi occhi come una luce, fu un lampo ma dopo di esso la sua mano abbandonò la stretta che aveva su di me e si allontanò di qualche passo guardandomi in faccia.

    Hai stretto un sigillo di segretezza con qualcuno di loro vero?

    Si...

    Mi limitai a dire questo, solo quella parola, se avessi aggiunto altro avrei potuto forzare troppo il flusso di chakra che passava attraverso il sigillo e attivare la tecnica che mi avrebbe ucciso.
    Questo basto però per Hiroshi, il suo volto cambiò all'istante, da furioso a preoccupato lo vidi pensieroso, le scariche elettriche avevano abbandonato il suo corpo e ora eravamo solo io e lui nella radura praticamente al buio.
    Dobbiamo andare via di qui, tra qualche istante gli anbu di Kumo arriveranno per vedere cosa ha causato l'esplosione, meglio che non ci trovino qui... casa tua è sicura?

    Dopo la mia conferma mi appoggiò una mano sulla scapola destra per farmi camminare in avanti e tornare al villaggio, quel contatto mi fece scattare un lancinante dolore che partiva dal punto in cui aveva appoggiato la mano fino ad arrivare alla base della schiena, quello stesso pomeriggio mi ero battuto con uno dei gemelli morti e lo scontro mi aveva lasciato alcuni segni molto dolorosi.
    Sentendo il mio gemito sommesso Hiroshi tolse subito la mano e mi guardò con occhi interrogativi, mi limitai a sorridere con un espressione dolorosa.

    Come ti ho detto questa non è la prima volta che li vedo oggi ehehe

    Il viaggio fino alla mia abitazione fu rapido e nessuno dei due parlò, ci limitavamo a camminare il più velocemente possibile per non dare nell'occhio mentre ninja di ogni rango uscivano dal villaggi per raggiungere il punto dell'esplosione, mi chiesi ancora come avevamo fatto ad uscirne vivi, l'ultima cosa che ricordo è che mi ero messo davanti ad Hiroshi per proteggerlo e poi ci eravamo ritrovati al suolo entrambi, storditi ma illesi.
    Dopo che ebbi aperto la porta di casa ci dirigemmo all'istante in cucina, Hiroshi prese almeno una ventina di fogli bianchi, un rotolo che aveva nel portakunai e due penne e si piazzò davanti a me.

    Apri la bocca...

    Perchè dovrei farlo?

    Apri e basta... forza...

    Obbedendo all'ordine del Jounin mi limitai a spalancare le mandibole e tirare fuori la lingua, Hiroshi stesse alcuni secondi a esaminare l'interno della mia bocca poi spalancò il rotolo e prendendo la penna cominciò a disegnare dei simboli giapponesi sulla tela... non li avevo mai visti prima.

    Quello che hai stretto, è uno dei sigilli classici di segretezza... è legato a una tecnica di distruzione... se hai pazienza tra una mezzoretta ti libero da esso e potremmo parlare tranquillamente.

    Mi limitai ad annuire entusiasta, se mi avesse liberato avrei potuto parlarne con chiunque, anche con il Raikage ed esso avrebbe sicuramente provato a distruggere tutta l'organizzazione.
    In silenzio lasciai lavorare Hiroshi, esso continuava a disegnare simboli ed effettuare sigilli, dopo una decina di minuti mi alzai andando a prendere dei bicchieri pieni di succo d'arancia mettendoli sul tavolo, sapevo che mi aspettava una lunga notte di chiacchere così preparai anche un pò di caffè in modo da non crollare dal sonno, e dopo l'ultima settimana ero veramente devastato.

    Ecco qui... ora dovrai stare con la bocca aperta immobile capito?...

    Aprendo la bocca lo lasciai lavorare, lo sentii effettuare dei sigilli e poi appoggiarmi due dita in bocca mentre con l’altra mano eseguiva dei sigilli, dopo 5 minuti la mascella cominciava a dolermi ma non mancava molto infatti la mano di Hiroshi si fermò e percepii un intensa quantità di chakra uscire dalle sue dita ed entrarmi dentro al corpo, subito dopo tolse le dita e li cominciò il dolore.

    Che diavolo... ha rotto il sigillo... sto per esplodere dannazione...

    Mi allontanai dalla cucina, sentivo Hiroshi che mi parlava ma non riuscivo a sentirlo, sentivo solo un intenso dolore che mi pervadeva tutto il corpo mi inginocchiai ma esso non diminuiva.
    Per un attimo pensai che tutto fosse finito, il dolore era scomparso così velocemente che mi aveva sorpreso, ero in ginocchio fermo mentre lentamente la voce preoccupata di Hiroshi faceva breccia nei miei timpani, non riuscii a capire però cosa diceva perchè un secondo dopo sentii un violento bruciore al petto e una forte rabbia mi pervase il corpo, l'attimo dopo era tutto nero, non vedevo e sentivo più nulla.

    Cosa... cosa è successo?... sono morto?... Hiroshi ha sbagliato qualcosa e sono morto ne sono certo... che brutta fine..

    Poi mi risvegliai, lentamente mossi prima una mano e poi un piede, non impiegai molto a capire che ero sdraiato nel pavimento della mia cucina e avevo sia le braccia che le gambe legate da una spessa corda, non riuscivo a muovermi assolutamente.
    Con un estremo sforzo fisico mi imposi di spalancare gli occhi, davanti a me trovai un Hiroshi ansimante che mi osservava sul braccio aveva un lungo taglio che si stava bendando, la cosa che mi fece paura fu la casa, era quasi del tutta devastata, i mobili erano per la maggior parte devastati e in salotto potevo vedere un piccolo principio di incendio ormai domato.

    Cosa mi è successo?... perchè sono legato?

    Co-co-cosa è successo?

    Hiroshi tirò un sospiro di sollievo e con un gesto della mano mi libero dalle corde, raddrizzò una sedia e con la sola mano rimasta mi issò sbattendomi su di essa cercando di tenermi dritto.
    Il mio corpo non rispondeva, ero li immobile il mio corpo era come svuotato, non percepivo più una goccia di chakra e tutti i muscoli mi facevano male.

    Non riesco a capire... non lo so cosa ti è successo... non avresti dovuto sentire niente, il sigillo era semplice e romperlo ancora di più ma qualcosa è intervenuto e lo ha modificato... guarda...

    Con un movimento rapido prese un coltello dal suo armamentario e mi squarciò la maglietta, fino ad un ora prima la pelle sul mio torace era liscia senza alcun segno infatti non avevo mai subito ferite in quel punto, ora però svettava un sigillo diverso da tutti quelli che avevo mai visto, era di un nero intenso e ora che lo vedevo lo sentivo pulsare... era caldo.


    Dopo che ti sei fermato in ginocchi improvvisamente questo sigillo si è come marchiato a fuoco sul tuo torace ed è diventato tutto rosso, si vedeva attraverso la maglia... non ho mai visto nulla del genere ma nel momento in cui è comparso il tuo rinnegan ha cambiato colore è diventato nero con dei cerchi concentrici rossi... ma sopratutto tu sei impazzito la tua forza è aumentata e attaccavi qualunque cosa mobili o me... stai bene ora?

    Ero rimasto bloccato ad osservare il sigillo cosa significava? con molta calma mi alzai dalla sedia andando davanti a un pezzo di specchio, ormai praticamente distrutto per esaminare meglio quello che avevo sul petto, era strano ma lentamente si stava raffreddando, ero stato io a distruggere la mia casa e a ferire Hiroshi? che diavolo stava succedendo?

    Cosa mi ha fermato?

    Non lo so... ti sei fermato da solo... ricordi qualcosa?

    no...


    Quella era la ragione per cui meditavo, nei giorni dopo quella sera il sigillo si era attivato nuovamente, era stato sempre in situazioni particolari, la prima volta durante un allenamento, avevo distrutto praticamente tutto il giardino prima che il sigillo si calmasse, il secondo giorno avevo demolito nuovamente casa quando avevo trovato una foto di mio padre.
    Da quel giorno avevo capito che lo stress o la rabbia attivavano quella tecnica di sigillo e mi trasformava in una bestia senza controllo, la meditazione mi aiutava ma ogni volta che sentivo un pò di stress la sentivo in lontananza una profonda ira e dovevo isolarmi per una decina di minuti prima di poter tornare a fare quello che stavo facendo.
    Ripensando a quella sera mi svegliai dalla meditazione ricordando anche le informazioni che Hiroshi mi aveva dato qualche ora dopo l'attivazione di quel sigillo.

    Non ci pensare... devi distrarti dannazione... meglio che vado dal Raikage a chiedere se ha qualcosa per me...

    Scendendo dal tetto mi diressi verso il palazzo del Raikage, da quando avevo quel sigillo sul petto avevo il terrore di scatenare la "bestia" in pubblico per questo ultimamente avevo preferito restare tra le mura della mia abitazione in modo da non causare nessun pericolo alla gente, dopo tre settimane però era arrivato il momento di provare a rivedere la gente, non potevo isolarmi, dovevo trovare qualcosa o qualcuno che potesse aiutarmi a liberarmi da quel maledetto sigillo.
    Arrivato davanti alla magione del capo villaggio mi chiesi se Hiroshi avesse parlato con il Raikage degli avvenimenti di qualche settimana prima, come lui mi aveva detto eravamo solo noi 3 a sapere tutti i fatti ma dopo quella sera Hiroshi era scomparso nel nulla e non si era fatto più vedere.

    Mi scusi!

    Mentre camminavo sovrappensiero mi accorsi di essere andato a sbattere contro un ragazzo, subito dopo l'impatto mi scusai ma lui era già lontano, indossava degli abiti sudici e rotti e l'odore che emanava ricordava quello di un cane bagnato, non si era manco accorto di avermi scontrato e io non ci feci caso, continuai la mia avanzata salendo i primi gradini per accedere alla struttura.

    Buongiorno Raikage-sama vorrei sapere se ha qualcosa per me.. un compito da svolgere... sono fermo da molto sa...

    Ero davanti all'imponente Raikage della nuvola, esso era seduto sulla sua scrivania e quando entrai fu sorpreso della mia visita tanto che rimase a fissarmi alcuni minuti con fare interrogativo.
    Dal suo sguardo mi chiedevo se sapesse del sigillo che avevo marchiato a fuoco sul petto.

    Kakashi...purtroppo non ho del lavoro per te....quindi sei libero di farti un viaggio, prendila come una vacanza....mi raccomando però tienimi sempre informato sui tuoi spostamenti perchè devo sempre sapere dove sei per eventuali missioni ....

    va bene signore... andrò a passare allora qualche giorno in un piccolo villaggio qui vicino, ci sono alcune persone che è da un pò che non vedo.

    Detto questo mi congedai, era capitato a pennello, era da giorni che volevo andare da Agura ma ogni volta venivo fermato, prima dai gemelli, poi dal sigillo, qualche giorno dopo quella sera ero passato a trovare Alesya, lei era l'unica che aveva visto il mio sigillo, non so perchè glielo feci vedere ma sapevo che lei doveva sapere.

    Kakashi... cosa hai combinato ora?

    Esordì la ragazza vedendomi entrare, il mio volto però era teso e lei lo vide subito e senza commentare mi fece sdraiare sul lettino cominciando un esame preliminare.
    Il mio fisico risentiva degli avvenimenti degli ultimi giorni, ero pallido emaciato e avevo perso quasi 5 kg in pochi giorni.

    Alesya... mi è successo qualcosa...

    Poi con estrema fatica mi tolsi la maglietta rimanendo a petto nudo, mi imbarazzava ogni volta farlo davanti a lei ma la ragazza fece un profondo respiro e poi si fiondò ad esaminare quel segno nero che avevo sul petto.

    Questo... ti senti sempre stanco vero?

    Mi limitai ad annuire senza cercare di rispondere, anche nella stanchezza riuscivo a vedere quanto fosse bella quella ragazza, sopratutto mentre era concentrata.

    ci credo... questo sigillo agisce sul tuo chakra, te lo preleva senza che tu possa opporvi resistenza, il fatto è che non capisco poi una volta raggiunto il limite cosa succede

    lo so io cosa succede...

    Non lo so...

    La ragazza mi aiutò a rivestirmi e mi disse di cercare di rilassare il mio corpo, non conosceva nessuna tecnica o medicina per fermare il sigillo e dato che io non volevo che nessun altro lo vedesse non poteva mostrarlo a un suo superiore.
    Lentamente mi sollevai dal letto ma le gambe mi cedettero e mi ritrovai praticamente metà seduto sul letto e metà sorretto da Alesya, lei cercava di tenermi in piedi con tutta la sua forza poi ci fermammo.
    I nostri volti si trovavano a qualche centimetro di distanza, potevo sentire il profumo dei suoi capelli, contargli ogni lentiggine che aveva sul volto.
    I nostri respiri si fecero più affannati mentre i nostri occhi si incrociavano.
    Infine così come era successo tutto finì, con forza mi sollevai da solo mentre sentivo il cuore che mi esplodeva dal petto, mi allontanai dalla ragazza di corsa, dovevo andare così dopo un saluto veloce la lasciai li in piedi non vidi il suo volto ma ero sicuro che era preoccupata per me...


    Da quel giorno non l'avevo più vista, avevo bisogno di pensare a quello che era successo o che poteva capitare, nei giorni dopo provai ad eseguire i consigli di Alesya e la meditazione funzionava, il sigillo non prendeva più il mio chakra e io non ero più distrutto fisicamente e mentalmente come all'inizio.
    Ero quasi arrivato davanti al cancello quando lo vidi, il ragazzo che poco prima mi avevo scontrato era seduto per terra con la schiena appoggiata ad un muro, stringeva un bicchiere e chiedeva alla gente qualche moneta per andare avanti, improvvisamente senza saperne il motivo mi avvicinai al ragazzo e una volta al suo fianco mi inginocchiai.

    Ehi... hai bisogno di qualcosa?




    i flash back sono ricollegati alla fine del mio esame da chunin :fiore:


    Edited by -Kakashi Hatake - 6/2/2015, 00:07
     
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