Missione Kumo: Solitudine

Pt: -Kakashi Hatake

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  1. -Kakashi Hatake
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    smoq

    Nome PG:Kakashi Akase
    Villaggio:Kumogakure no Sato
    Età:14 anni
    Energia: Verde
    Grado:Genin
    Gruppo Sanguineo:AB-
    Link Utili: Mini-Scheda - Scheda





    Dentro al cavallo...



    CITAZIONE

    Parlato Kakashi
    Pensato Kakashi
    Parlato Rajus
    Parlato Agura
    Flash back


    Il villaggio era come lo ricordavo, non ci tornavo da quasi due mesi ma era sempre lo stesso, piccole abitazioni, qualche locanda qua e là dove si ritrovavano gli abitanti del luogo, la piccola piazzetta dove un paio di volte l'anno venivano fatte piccole feste, e il parco dove mi ero allenato ad eseguire la tecnica superiore della moltiplicazione del corpo però senza riuscirci a dovere.
    Ricordai tutta la fatica che avevo fatto per eseguire quella dannata tecnica e la promessa che avevo fatto di impararla il più presto possibile ma dopo tutto quello che era successo imparare una tecnica nuova era diventato meno importante, dovevo prima sopravvivere.
    Cominciammo ad aggirarci per il villaggio, avevo detto a Rajus che conoscevo una persona che poteva aiutarci, infondo era stato Agura a parlarmi di quell'uomo che il ragazzo cercava.
    A guardarlo ora il ragazzo sembrava una normale persona, forse troppo magra ma era pulito, aveva vestiti puliti e sopratutto aveva lo stomaco pieno e questo lo aveva rinvigorito.
    Guardavo quel ragazzo con qualche dubbio, come poteva un vagabondo come lui conoscere una tecnica di sigillo tanto potente? neanche Hiroshi era riuscito a fare nulla per quel sigillo e ora era stato bloccato da un perfetto sconosciuto e per ripagarlo, ero sicuro, sarei finito in un avventura assurda alla ricerca di quell'uomo.

    Scommetto il rene sinistro che non si trova qui... non sono così fortunato...

    Rajus, la casa di quel mio amico è di qui...

    Arrivammo davanti all'abitazione del vecchio Agura, un jounin ormai in pensione da anni, nonostante lo avessi conosciuto meno di un anno fa mi era stato di grande aiuto e sopratutto alla fine mi ci ero affezionato nonostante esso mi insultasse ripetutamente.

    Kakashi... qual buon vento porta qui un perfetto idiota come te?... o sei accompagnato, entrate prego..

    Il vecchietto che mi aprì sembrava la sempre lo stesso, stessa barbetta, stesso bastone ma gli occhi erano diversi, negli ultimi mesi doveva essere successo qualcosa e sapevo perfettamente cosa.
    Dopo averci fatto accomodare in salotto Agura andò in cucina per prendere qualcosa da bere prima di sederci a parlare, scusandomi con Rajus mi alzai e lo raggiunsi.

    Ehi Agura come stai allora?

    Come vuoi che stia... lo sai mi ha scritto che vi siete visti... sono rimasto solo Kakashi... solo...

    Tu non sei solo Agura, qui c'è tanta gente e poi io vengo a trovarti... ok in teoria dovevo essere da solo oggi ma poi ti spiego... vieni andiamo di là.

    Ci accomodammo sul divano, ognuno di noi aveva una bella limonata tra le mani e dei piccoli pasticcini erano stati messi su un piccolo tavolino, inutile dire che Rajus si fiondò su di essi come se non ci fosse un domani, così cominciai a raccontare io quello che era successo, partendo dal mio sigillo, all'incontro con Rajus e infine al suo controsigillo che per il momento teneva bloccato il sigillo della dannazione.

    Quindi eccoci qui, per ringraziare Rajus ho deciso di aiutarlo alla ricerca di una persona, sono rimasto scioccato quando mi ha detto il nome perchè tu stesso in passato mi hai parlato di quella persona.. il ragazzo sta cercando Kaneki...

    La reazione di Agura mi fece capire subito che qualcosa non andava, appoggiò praticamente all'istante il bicchiere sul tavolo e la sua voce si fece molto più bassa di prima.

    purtroppo... Kaneki è morto un paio di anni fa... una brutta malattia se lo è portato via nel giro di un mese...

    Il mondo probabilmente si stava lentamente sgretolando in quel momento per Rajus perchè rimase immobile con il bicchiere di limonata mezzo sollevato e gli occhi persi nel vuoto, rimase così per interminabili secondi, poi si voltò verso di me.

    Io ora sono solo, non ho più nessuno, mi è rimasto solo questo ...

    il tono della sua voce era disperato e i suoi occhi sembravano trattenere a stento un mare di lacrime che di li a poco sarebbero uscite, capivo perfettamente come si sentiva, anche io ero solo, abbandonato da tutto e tutti in un mondo brutto, un mondo dove molte persone mi volevano morto senza che io ne avessi la colpa, un mondo che cercava spesso di liberarsi di me, sempre e comunque.

    Non è vero... io ho Agura, ho Alesya... e che fine gli farei fare? se rimango vicino a loro non faccio altro che aumentare la possibilità che vengano uccisi o da Hidra o da mio padre...

    Rajus prese tra le mani un piccolo cavallino di legno, evidentemente era l'unica cosa che gli era rimasta, un oggetto a cui era legato profondamente.

    questa è la mia eredità, me lo ha fatto il mio padre adottivo...mi ha detto che quando mi sarei sentito solo, mi sarebbe bastato giocarci per ritrovare la serenità, perchè questo sarebbe stato il nostro legame..

    E infine le lacrime arrivarono, furono come un fiume in piena cominciarono a rigargli il volto mentre lui stringeva convulsamente il cavallino guardandolo concentrato.

    .papà mentivi, nonostante io stia giocando con questo tuo regalo, la solitudine, non va via non va viaaaaaa...

    Voltandosi di scatto lanciò lontano il piccolo cavallino di legno esso volò per la stanza andando a sbattere contro il muro poi il ragazzo ricadde sul divano e cominciò a piangere come farebbe un bambino, non sapevo più cosa fare ne come comportarmi, appoggiai una mano sulla sua spalla ma sapevo che non sarebbe servito a nulla farlo, non lo avrebbe rincuorato, ricordai quando ero tornato a casa dopo la morte di Shingi e mi ero trovato improvvisamente solo e di come tutto il mondo mi avesse sopraffatto, lui ora era nella mia stessa situazione.
    Nel frattempo Agura si era alzato per andare a recuperare il cavallino ma quando tornò indietro stringeva tra le mani due pezzi del cavallino distrutto e una piccola pergamena che aveva appena finito di leggere e me la offriva, senza parlare la presi e cominciai a leggere ad alta voce.

    Rajus, sono io papà, se stai leggendo questa lettera significa che il nostro legame si è spezzato....ma non temere ragazzo io ci sarò sempre, sarò sempre al tuo fianco...ti chiedo solo di rintracciare kaneki ...lui è tuo zio, lui ha tutte le informazioni necessarie, per ritrovare sanek, una antica reliquia del villaggio della notte....tu sei Rajus next , figlio della notte, e delle stelle, padrone dei sigilli e del fuoco ....tu possiedi un potere inimmaginabile, ma il tuo villaggio ora è assediato, devi riprenderti ciò che è tuo....torna a casa figliolo....tua madre è li che ti aspetta imprigionata nelle segrete...solo kaneki può condurti al villaggio della notte, e mostrarti dove si trova SANEK, il tuo tesoro sacro ... addio figlio mio ....

    Rajus era rimasto in silenzio per tutto il tempo, le lacrime avevano smesso di uscirgli e aveva ascoltato e poi riletto ogni parola che avevo letto su quella piccola pergamena, poi prese il piccolo cavallino che gli veniva offerto da Agura e lo risistemò.

    Grazie papa...

    Bhè che dire allora... non ci resta che andare a casa di Kaneki, nessuno è più entrato li dentro dopo la sua morte...

    che vuoi dire con "non ci resta che andare... vuoi venire anche te?

    Ma certo... come i vecchi tempi, vi aiuterò a trovare informazioni... anzi facciamo così sarò io il capo missione..

    Disse mentre prendeva lo zaino da viaggio e il cappotto per poi precederci verso la porta, facendo un sorriso a Rajus mi alzai dal divano seguendo il vecchio con Rajus alle mie spalle.

    Agura... Agura aspetta tu non sei il capo, io sono un Chunin... Agura!!!

    Raggiungemmo la casa di Kaneki solo qualche minuto dopo, si vedeva che era disabitata da anni, l'edera cresceva sulla finestra mentre tutte le finestre erano coperte di polvere, Rajus era elettrizzato non vedeva l'ora di entrare li dentro così mi avvicinai alla serratura e dopo un pò di torture riuscii a forzarla usando un Kunai per rompere la serratura.

    E tu saresti un Chunin, io alla tua età aprivo qualunque serratura su spostati...

    Che palle...

    La casa era molto simile a quella di Agura, vi era un solo particolare diverso, in quella casa vi erano molti più libri e sopratutto vi erano almeno 3 centimetri di polvere ovunque.

    cosa dovremmo cercare?

    Qualcosa che possa condurci al villaggio della notte e a Sanek...

    io mi occupò della cucina e del bagno, tu Rajus del salotto e l'ingresso, Kakashi tu puoi occuparti della camera da letto.

    Agura se c'è uno che da ordini qui sono io, sono un Chunin... quindi se permetti dirò io cosa faremo allora... Agura tu puoi controllare la cucina e il bagno... Rajus tu il salotto e l'ingresso e io... dannazione... io la camera...

    A testa bassa decisi di andare in camera senza dire più una parola mentre sentivo Agura Sghignazzare in silenzio.
    La camera di Kaneki era una semplice camera da letto, aveva un letto a due piazze al centro con sopra appeso un quadro, davanti al letto vi era un grosso armadio e basta, non vi era altro quindi cominciai a esaminare l'interno dell'armadio per vedere cosa vi era al suo interno.
    Passai un intera ora a guardare ogni centimetro di quella stanza alla ricerca di qualche indizio che potesse condurci al villaggio della Notte ma niente mi parve centrare con esso.

    Il villaggio della notte... non ho mai sentito niente con quel nome.. dove si troverà...

    Niente di là non c'è niente.

    Neanche in salotto... solo polvere...

    Se Kaneki conosceva qualcosa di Sanek o del villaggio della notte non lo teneva in casa è chiaro... ho già sentito quel nome, villaggio della notte... dannata vecchiaia.. mi fa dimenticare le cosa...

    e poi vuoi essere il capo?... comunque ora che facciamo?..



     
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15 replies since 3/2/2015, 16:20   248 views
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