Missione Suna: Il Sangue Sulla Neve

Partecipanti: Gorlenah

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Gorlenah
        Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    Gorlenah Madstar

    Paese: Suna
    Grado: Genin
    Energia: Verde

    "Parlato"
    Pensato
    "Parlato altro"
    “Parlato Ayumi”


    Finalmente lei arriva e io rapidamente rimetto a posto il mio diario con la penna e mi guardo attorno.
    Uhm…è puntuale. Beh questa cosa non mi dispiace almeno non devo innervosirmi per dei ritardi e posso stare più tranquillo di essere sempre puntuale.
    Insieme ci dirigiamo con calma verso l’uscita, già a distanza ho notato alcuni tizi che restano sempre lì, ma non gli ho dato importanza, solamente che appena ci avviciniamo loro ci fermano.
    Io rimango un attimo in guardia e diffidente verso di loro, anche se non sembrano aggressivi e ci chiedono in modo gentile di fermarci, per sicurezza porto una mano vicino al fodero della wakizashi, ma appena noto che ci offrono dei stivali e delle giacche per la pioggia mi ricredo. Allontano subito la mano e scuoto la testa.
    Dannazione a cosa penso? Va bene che ci sono quei tizi che vogliono uccidermi, ma questo non significa che ogni persona al di fuori di Suna voglia farlo, ma devo sempre restare prudente.
    Ringrazio e prendo gli stivali e il cappotto per poi successivamente indossarli. E uscire assieme dal villaggio, ma appena fuori dalla portata della tecnica vengo travolto da raffiche di vento e spesse gocce di pioggia. E come se non bastasse la sabbia del deserto, tutta bagnata si solidifica rendendo molto faticoso passare attraverso.
    Questa non ci voleva. Da sotto la cupola sembrava una cosa così bella, ma qui fuori…dannazione.
    Lentamente cominciamo a camminare e poco dopo noto che se proviamo a passare sulle dune o li vicino la sabbia comincia a rompersi facendomi sprofondare. Per tutto il viaggio cammino lentamente, facendo attenzione a dove metto i piedi e con una mano davanti al volto per proteggermelo, inoltre evito totalmente di parlare , sia per il maltempo che per il fatto che lei è una donna. Purtroppo ci mettiamo molto più tempo di quanto pensavo e arriviamo alla fine del deserto, dove comincia il bosco che già gran parte della giornata è passata.
    Guardandomi dietro noto da un altro punto di vista la tempesta che sta colpendo Suna e rimango stupito, ma allo stesso tempo un brivido mi passa per la schiena pensando a cosa accadrebbe al villaggio se non ci fosse quella cupola. Noto che Ayumi si sta togliendo la giacca e gli stivali e di conseguenza io faccio lo stesso pensando che sta facendo bene visto che qui non piove.
    “ok vieni, la strada più rapida per raggiungere il paese del ferro è questa...”
    Senza darmi il tempo di capire dove siamo lei riprende subito a camminare lasciandomi indietro. Io subito mi alzo e la raggiungo e mi metto a camminare vicino a lei con il suo stesso passo lento, nel frattempo mi guardo attorno. Andando avanti comincia a diventare sempre più freddo.
    “quindi sei uno shinobi di Suna, di cosa vi occupate voi ninja?”
    Rimango un attimo sorpreso, non mi aspettavo che mi rivolga la parola.
    Ehm…adesso cosa le rispondo? Dannazione io non voglio chiacchierare, ma non posso stare zitto, specialmente dopo che mi ha fatto una domanda. Uhm…però potrebbe essere una buona occasione per informarmi su questo paese almeno potrei studiare meglio dove potrebbero erigere un nascondiglio.
    “Io non sono un ninja esperto, ma fin ora ho svolto missioni di scorta, consegna e raccolta informazioni. Niente di complesso. Ma sono curioso del tuo paese, da quel poco che so è molto diverso da Suna…giusto?”
    Mentre continuiamo a parlare fa sempre più freddo e noto che dalle nostre bocche cominciano a uscire piccoli sbuffi di vapore, abbasso un attimo lo sguardo a terra e noto che un sottile strato di neve ricopre tutto.
    “Il mio paese? Rispetto al tuo fa molto più freddo, al posto della sabbia c’è la neve ed è situato fra tre montagne che noi chiamiamo tre lupi. Ti basta?”
    Uhm…non sono molte informazioni come mi aspettavo, ma me le farò bastare. Alla fine però non è stato così difficile parlare con lei, ma in futuro preferisco ancora evitare situazioni simili.
    Mentre parliamo non mi accorgo che lo strato di neve diventa sempre più spessa e quando me ne accorgo rimango stupito. Ma a camminarci sopra mi rendo conto che alla fine non è così tanto diversa dalla sabbia.
    Per il resto del viaggio parliamo ancora di qual cosetta, ma non ottengo altre informazioni utili.
    Dopo circa un ora arriviamo finalmente al paese del ferro e tremo dal freddo
    Mentre Ayumi mi porta da qualche parte che io non conosco bene, mi guardo attentamente attorno cercando di notare qualcosa di strano, ma non noto niente di strano o sospetto, ma il tutto mi risulta soltanto molto monotono.
    All’improvviso Ayumi di ferma davanti ad un edificio e io per poco non le vado addosso, ma subito mi riprendo e guardo il posto e subito mi accorgo che è vicino al palazzo in cui i 5 kage in passato discutevano con il capo dei samurai e questo lo so grazie hai libri di storia che ho letto e che mia madre mi ha fatto sempre leggere.
    “La tua stanza è già pagata, ti prego di restare nella camera fino a domani mattina, sei sotto la mia responsabilità quindi se esci non te lo vieto ma non fare casini... buona notte”
    Non devo fare casini? Cosa si aspetta? che dia fuoco al villaggio per scaldarmi? Beh in effetti…non è male come idea, ma non ne sarei mai capace di metterla in atto.
    “grazie. Le assicuro che non creerò problemi”
    Dopo di ciò lei svanisce nel nulla e io rimango a bocca aperta e parecchio sbalordito, ma dopo un attimo mi riprendo ed entro nell’albergo e salgo nella mia camera. Appena dentro guardo attentamente la stanza non noto niente di strano. E comincio a rilassarmi godendomi la stanza e sdraiandomi sul letto.
    “uhm…cosa potrei fare ora? Non conosco il posto e la samurai non vuole che faccio casini, quindi sarebbe meglio se resto qui e dormo. Anche se forse per me è un po’ presto”
    Mi alzo da letto e mi avvicino alla finestra, guardando fuori e osservando il bianco panorama.
    “questa neve, se dovessi scegliere tra lei e la sabbia…non saprei. Entrambe non m’ispirano così tanta fiducia”
    Mentre guardo fuori noto qualcosa di strano, qualcuno che mi sta osservando da distanza, anche se non ne sono così sicuro.


    Subito lo guardo un attimo, ma appena capisco che quella che ha indosso è una maschera ed è rivolta verso di me, capisco che qualcosa non va.
    Dannazione cosa fare? Se lo inseguo non saprei dove mi porta o potrei finire in una trappola. Ma se lo ignoro…dannazione.
    Ma appena apro la finestra e faccio per scattare in sua direzione, nell’attimo in cui sbatto le palpebre lui sparisce.
    “ma che? Cos’è sta storia che tutti spariscono qui? Ma da com’era vestito era sicuramente un ninja e non direi che è di questo villaggio. Ma ora è sparito e non posso farci più niente. Dannazione”
    Mi rimetto nel letto pensando a quanto ho visto.
    Che faccia parte della setta? No, non credo. Quelli che ho visto l’altra volta erano vestiti diversamente. E poi non avrebbero motivo di spiarmi, in teoria non sanno nemmeno che sono qui. Quindi l’unica idea plausibile è che la ex organizzazione di mio padre mi sta dando la caccia e ora sanno che sono qui. Questa non ci voleva.
    Sospiro, sapendo che ora non posso farci niente e cerco di rilassarmi, ma non ci riesco pienamente. Mi addormento, ma passo la notte con dei terribili incubi che mi fanno svegliare di soprassalto un paio di volte.
    Al mattino mi risveglio abbastanza riposato, ma sempre un po’ scosso per la notte non passata così tranquilla. Appena in piedi mi affaccio di nuovo alla finestra sperando di riviere di nuovo quel tizio, ma fuori è tutto innevato e non ci sono nemmeno le tracce del passaggio di qualcuno.
    Dopo essermi lavato e aver mangiato scendo e aspetto davanti all’albergo, restando lì fermo al freddo.
    Aspetto una mezzoretta, ma lei non si vede. Pensando che abbia qualche contrattempo, continuo ad aspettare. Ma dopo un ora non si è ancora presentata e comincio a innervosirmi.
    È passata un ora e non è ancora arrivata? Cosa diavolo sta succedendo? Sto cominciano a stancarmi ma non posso andare in giro liberamente, come ha detto lei sono sotto la sua responsabilità e non voglio metterla nei guai.
    Ma dopo due ore sono veramente annoiato e comincio a guardami attentamente attorno cercando qualcosa che possa dirmi che lei sta arrivando, ma purtroppo niente mi rassicura su ciò.
    Abbastanza stufo comincio a girare attorno al quartier generale dei samurai, cercando non attirare troppo l’attenzione.
    Lei mi aveva detto che lavora qui e che doveva fare rapporto, quindi se non l’ho ancora vista credo sia ancora lì dentro. E forse dovrei entrare e chiedere, ma…non sono qui in gita, ma non credo che posso fare diverso.
    Facendo attenzione a non sembrare sospetto entro e mi guardo attorno, per poi girare nell’ingresso aspettando e restando sempre sotto l’occhio vigilie delle guardie così da non destare sospetti. Ma questa mia lunga attesa sembra inutile e quindi decido che è meglio se chiedo a qualcuno.
    Gentilmente chiedo a un ragazzo lì di passaggio di fermarsi, lui si ferma e dopo aver visto il mio coprifronte mi lancia un occhiata di disprezzo, non curante del fatto gli chiedo ciò che mi serve, sempre mantenendo un tono calmo e rispettoso.
    “ehm…mi scusi. Sto cercando una samurai, Ayumi. Sono qui in missione, sotto la sua responsabilità e mi aveva detto che ci saremmo rincontrati questa mattina, ma non si è presentata. Quindi ho deciso di venire a chiedere qui, visto che mi ha detto che doveva fare rapporto”
    “Ayumi hai detto... ti è andata male non la vedo da 5 giorni è partita per Suna doveva tornare ieri con te l'hanno vista entrare nel paese del ferro in tua compagnia ma poi evidentemente è andata a casa... abita in main street 3... ti teniamo d'occhio Suniano”
    Uhm…cos’è una minaccia? Non è che mi fanno molta paura, se io mi comporto come consono non ho nulla da temere. Che mi tengano d’occhio mi sembra anche ovvio, sono uno straniero per loro, per di più Suna non è nemmeno alleata con questo paese, quindi potrei perfino rappresentare una minaccia per loro e quindi trovo giusto che mi controllino. Ma torniamo a noi, ha detto che non si è presentata per fare rapporto e forse è andata a casa. Beh non mi resta che controllare, alla fine io devo sempre tener conto a lei quindi credo sia la cosa più giusta.
    “grazie mille. E le assicuro che non sono un motivo di preoccupazione per questo vilaggio”
    Esco dal quartier generale e comincio a camminare scocciato per le strade cercando la via che mi ha detto l’altro.
    Dannazione doveva proprio accadermi una cosa simile in un posto del genere?! Ho i brividi e freddo, il caldo di Suna è tutt’altra cosa. Non sono abituato a temperature simili. E per di più con questa neve è difficile muoversi in giro. Spero che per quando torno a Suna la tempesta sia finita.
    Controllo attentamente tutti i cartelli che indicano le strade fino a trovare quella giusta e pian piano scendo per quella strada fino a trovare la casa. Comincio a guardare l’abitazione, ma sembra che dentro non ci sia nessuno.
    È vuota? Com’è possibile? Non c’è al quartier generale dei samurai, non è a casa e allora dove può essere?
    Comincio a girare attorno alla casa sperando d’intravvederla da una finestra, ma purtroppo non vedo nessuna traccia di Ayumi, ma passando davanti alla porta di servizio noto subito qualcosa che non va, una macchia a rossa a terra. Appena mi avvicino noto con mio stupore che quello è del sangue sulla neve e il ciò mi mette in agitazione.
    Cosa diavolo è successo?! Che…lei…

    Caratteri = 9357

     
    Top
    .
18 replies since 26/2/2015, 19:47   336 views
  Share  
.
Top