Missione Suna: Il Sangue Sulla Neve

Partecipanti: Gorlenah

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    Gorlenah Madstar

    Paese: Suna
    Grado: Genin
    Energia: Verde

    "Parlato"
    Pensato
    "Parlato Samurai 1"
    “Parlato Samurai 2”


    Preoccupato e agitato per quella macchia di sangue mi avvicino alla porta, facendo attenzione a tutto quello che mi circonda.
    Devo fare qualcosa, se non fosse morta, ma ferita o in pericolo di vita posso ancora salvarla. Anche se quanto sta accadendo mi sembra strano.
    Poggio la mano sulla maniglia, pensando che sia chiusa, ma contrariamente a quanto mi aspettavo è solamente socchiusa. Velocemente estraggo la wakizashi e entro lentamente in casa.
    Appena dentro rimango stupito dal disordine presente, notando anche dei mobili rotti, segni evidenti di una lotta. Attentamente mi guardo attorno e poi per la casa, ma non c’è più nessuno qui dentro. Mentre guardo attentamente di nuovo in giro per la casa in caso trovassi qualche indizio che mi dia qualche informazione in più su chi possa aver rapito e ferito Ayumi, ma non trovo niente di più di quello che ho già visto.
    Uhm…tutto ciò mi sembra più un rapimento che un omicidio, se l’avessero semplicemente uccisa non avrebbe senso far sparire il corpo. Mi chiedo chi potrebbe essere stato? La setta? Potrebbe anche essere l’ex organizzazione di mio padre, mi hanno visto in sua compagnia e forse vogliono attirarmi in una trappola.
    Esco dalla casa cercando altre tracce e presto trovo un po’ più lontano altre macchie di sangue e mi comincio ad agitare.
    Dannazione, Ayumi potrebbe essere ancora viva e queste tracce porteranno sicuramente dove la tengono prigioniera. Dovrei andare a salvarla più in fretta possibile.
    Comincio a correre seguendo le tracce, ma pochi secondi dopo penso attentamente a quello che sto facendo.
    Lei di certo non era una sprovveduta e sicuramente non sarà uno solo, se chiedo aiuto forse è la cosa migliore. Lei lavora al quartier generale se torno lì e gli dico quanto scoperto potremmo andare tutti assieme a salvarla.
    Subito mi giro sul posto e corro come se non ci fosse un domani verso il quartier generale. Arrivato nell’atrio mi fermo un attimo con il fiatone. Mentre riprendo fiato noto che molti dei presenti mi stanno guardando male. Appena ho un po’ di fiato per parlare mi avvicino e gli parlo parecchio preoccupato.
    “Sono passato da casa di Ayumi, dove mi ha indicato lei. Non mi sembrava che c’era nessuno, ma dalla porta del retro ho visto una macchia di sangue. Per preoccupazione sono entrato e dentro era un chiaro scenario di una lotta. Ho notato delle tracce che vanno per un'altra strada, dobbiamo sbrigarci e andare a salvarla”
    Noto sul suo volto dello stupore e anche su volto degli altri presenti. E in men che non si dica sono subito circondato da dieci katane che puntano alla mia gola. Rimango anch’io stupito da questa reazione, ma non mi muovo o reagisco, potendomi anche fare male.
    “lo sapevo io... non è da Ayumi svanire nel nulla... te... hai causato danni fin dal tuo arrivo... portatelo di sopra e legatelo bene... noi cercheremo di capire dove ha portato Ayumi sto maledetto... chiamate il capo dei Samurai... suna la pagherà questa volta.”
    Uhm…quindi alla fine mi accusano di tutto ciò? Beh non ho nulla da nascondere, mi dispiace solo per Suna, ma neanche così tanto, basta che non la trasformino in una palla di neve.
    Immediatamente mi legano e mi trasportano senza troppi complimenti al piano di sopra. Non temendo cosa mi potrebbero fare resto tranquillo e non oppongo resistenza.
    Successivamente al piano di sopra mi legano ad una parete e escono dalla stanza lasciandomi lì solo.
    Uhm…veramente mi lasciano qui solo? Se fossi una minaccia per loro mi sarei già liberato e sarei fuggito.
    Sfruttando il fatto di essere solo e di essere certo che nessuno mi senta, ne approfitto per rilassarmi un attimo e mi scappa una battuta.
    “un cuscino farebbe comodo”
    Sto scherzando e questo non è molto consono alla situazione in cui mi trovo, ma non ho veramente di meglio da fare e poi non voglio peggiorare la mia situazione, già abbastanza critica di suo.
    Guardano la finestra non troppo distante da me, penso a un ipotetica fuga, ma poi capisco che sarebbe una brutta idea.
    Se scappassi, oltre a risultare un codardo, dimostrerei soltanto che quello che loro credono sia giusto e metterei nei guai Suna. Non mi torna comoda questa situazione e la cosa migliore da fare e restare qui e dire la verità.
    Guardando dalla finestra noto un folto gruppo di samurai che molto probamente stanno seguendo le tracce di sangue, come io volevo fare, ma ora sono qui legato.
    Dopo un po’ spariscono nel paesaggio e in lontananza noto una grande torre e in quel momento mi viene in mente quello che aveva detto Misa.
    Loro avevano visitato un tempio dall’altezza incredibile, che sia quello? Quindi potrebbe esserci un collegamento tra quella torre e la sett…
    Ma i miei pensieri vengono interrotti da un esplosione, guardando subito fuori dalla finestra noto che la torre è letteralmente esplosa in aria. Rimango un attimo stupito per ciò, ma poi capisco che daranno di sicuro la colpa di ciò a me e comincio davvero a stancarmi di questa situazione.
    Dopo un breve trambusto quattro samurai mi raggiungono subito e dalle loro espressioni si capisce che sono scioccati.
    “Brutto basta&%¬o... li hai uccisi tutti li hai mandati tu a seguire quelle tracce... quella bomba l'hai messa tu... cosa succede...”
    Uhm…prima di tutto, io volevo andare con loro a seguire le tracce, poi della bomba non ne sapevo nemmeno l’esistenza, ma intanto non mi darebbero retta, tanto vale che sto zitto.
    Decido non rispondere, loro si preparano a uccidermi e ciò comincia ad agitarmi e a farmi seriamente preoccupare.
    Veramente?! No! Non voglio morire così! E poi per un cosa in cui nemmeno centro!
    Ma un'altra esplosione, questa molto più vicina, attira la loro attenzione e subito accorrono a vedere cos’è successo. Appena escono io mi calmo e cerco di capire cosa sta succedendo.
    Q-questa volta ci sono andato vicino…dannazione. Io scherzo, ma ho rischiato di morire, ciò non deve accadere mai più. E poi cosa tutte queste esplosioni? Che stiano attaccando il villaggio?
    Per capire meglio la situazione mi affaccio alla finestra e noto che sono presenti quasi trenta uomini incappucciati e capisco subito che sono gli stessi che hanno ucciso Misa e Yago e rapito il bambino.
    Dannazione, questa non ci voleva, se mi beccano qui mi conciano per le feste, se si ricordano che sono io che ho cercato di fermare i loro piani.
    Dal piano di sotto si sentono forti urla che cominciano a mettermi i brividi e in poco tempo dieci uomini incappucciati entrano nella piccola stanza in cui ci sono io legato riempiendola velocemente. Abbastanza nervoso cerco di liberarmi le mani, in modo da potermi almeno difendermi.
    Dannazione ora sono guai, devo fare qualcosa e al più presto, o potrebbe finire male.
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