Villaggio del Sole

[Kumo] Beerethor e Kuroi Raven

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    Narrato - Pensato RavenPensato Kureiji
    Parlato Raven/Kureiji - Parlato Katherine - Parlato Altri

    La situazione per noi due iniziava a farsi piuttosto pericolosa, non eravamo sicuri del motivo per il quale eravamo lì nel villaggio del Sole ma lo spettacolo che ora si parava dinanzi a noi era, senza pensarci troppo, stupendo per via del ghiaccio che ricopriva l’intera villaggio e, che grazie ai raggi del sole, brillava di una luce intensa, ma l’altra faccia della medaglia rivelava il vero significato di tale panorama ovvero che l’intero villaggio era stato completamente congelato di un ghiaccio che sembrava non volersi sciogliere nemmeno con del fuoco lanciatogli contro; insieme all’intero villaggio erano ovviamente stati congelati anche i suoi abitanti anch’essi piuttosto strani come l’intera situazione in cui ci trovavamo, infatti questi erano dei veri e propri giganti minacciosi anche nello stato in cui si trovavano. Il mattino seguente al nostro arrivo decidemmo di mettere fine alla nostra ricerca di una qualche forma di vita raggiungendo la cima di un’altura poco distante anch’essi congelata constatando che le nostre paure non erano completamente infondate e che il luogo nel quale avevamo girato per tutta la giornata precedente era effettivamente completamente cristallizzato. Eppure non avemmo nemmeno il tempo di fare qualche commento o considerazioni che qualcuno ci attaccò con fare esplicitamente minaccioso: i nostri nemici erano due, probabilmente uomini, dal vestiario identico e con una maschera che gli copriva il viso, ovviamente la nostra offensiva non tardò arrivare seppur un po’ scarna che lasciava intendere una certa accortezza negli attacchi atti a mettere alla prova i due assalitori e scoprirne i punti deboli e quelli di forza. La strategia fu un successo anche se alcuni attacchi di piccola portata furono evitati ma i due sembravano sicuramente confusi ed io ero riuscito nel mio intento di mascherare la presenza di Bee facendogli prendere la forza di uno zaino mentre un mio clone si era trasformato in lui, in questo modo sarebbe stato possibile per noi effettuare un qualche attacco a sorpresa al momento giusto. Intanto però i nostri nemici non rimasero con le mani in mano e, furiosi per gli attacchi subiti da parte mia, si avventarono entrambi su di me con la probabile intenzione di mettere al tappeto il bersaglio che ritenevano più pericoloso o forse per semplice rancore personale vista la nostra precedente offensiva. Sta di fatto che entrambi si erano lanciati su di me e la cosa non piaceva affatto, i loro primi due attacchi arrivano in contemporanea anche se il primo in apparenza non sembrava così pericoloso, infatti il mio precedente bersaglio una volta giunto a distanza ravvicinata, emanò dalla sua bocca una nube di medie dimensioni di colore grigio che non riuscii ad eludere per via del secondo attacco; il suo compagno infatti cercò di colpirmi sferrando ben tre calci laterali verso di me mirati al mio fianco destro…

    Cos’è questa nube ? Dall’odore sembra… GAS!
    Attento!
    Merda ne ho già respirato un po’…


    La fortuna ma anche il duro allenamento e le esperienze passate furono però capaci di farmi reagire prontamente a quell’offensiva e, sfruttando la mia peculiare agilità, mi spostai di qualche metro verso sinistra eludendo completamente l’attacco; però una buona dose di fortuna corrisponde ad un’altrettanto buona dose di sfortuna, infatti quella nube di gas non era stata utilizzata solamente per confondermi ed intorpidire i miei sensi ma aveva un certo senso. L’uomo mascherato che l’aveva emanata aveva indietreggiato di alcuni metri ed aveva posizionato la sua mano davanti alla bocca sputando letteralmente una fiammata sferica di dimensioni considerevoli che puntava proprio a me.

    Vuole colpirmi con tutto il gas! Se vengo colpito si metterà davvero male per me…
    Non preoccuparti…


    Il tempo davanti a me sembrò quasi rallentarsi, vedevo quella sfera di fuoco ardente ferma che puntava minacciosa verso di me, ma potevo sentire una forte energia che quasi veniva immessa dentro di me a forza, partì all’altezza del collo provocando un forte dolore in quella zona e rapidamente si espanse per il resto del corpo insieme a quel dolore lancinante. Il mio corpo reagì quasi di istinto come se non lo potessi controllare effettuando un rapido scatto verso destra percorrendo alcuni metri atti ad eludere completamente la sfera di fuoco e fiamma e la conseguente esplosione provocata dalla nube di gas. Una piccola nube di fumo si alzò provocata da quell’esplosione che non permetteva di vedere bene ma rapidamente si diradò rivelando il risultato di tale attacco: il mio clone era sparito lasciando a terra solo l’arma di Bee ed io ero illeso pochi metri più a destra. Il mio sguardo era serio, troppo serio rispetto al normale e mentre camminavo fino all’arma lasciata incustodita iniziai a posare il mio coltello ed il guanto adibito al suo uso all’interno del porta-kunai, inoltre era possibile notare alcuni segni neri fuoriuscire lentamente dal collo che cercavano di espandersi sul mio corpo.

    Bee come si fa a farla diventare una spada ?!

    Infatti il mio compagno aveva lasciato la forma di zaino forse per via di quell’attacco che aveva scaldato l’area ed il combattimento e la sua risposta alla mia domanda fu rapida ed immediata, mi bastò premere un piccolo tasto posto su quell’arma per vederlo mutare forma da un arco ad una spada; la impugnai nella mano destra che ormai era stata completamente avvolta da quei segni neri così come la metà destra del mio volto, la agitai un po’ per capire quanto era maneggevole e poi mi voltai verso i nostri avversari.

    Interessante… Mi dispiace per tutti quanti… Ma adesso tocca a ME!!!


    *Inizio Flashback*

    Il sole splendeva ancora nel cielo illuminando le abitazioni del villaggio ed io stavo tornando a casa, ero uscito da pochi minuti dalla magione della Raikage per fare rapporto e vari dubbi e pensieri tormentavano la mia mente per via della giornata tremenda appena passata; mi sentivo instabile e non mi sentivo al sicuro tra quelle mura o forse avevo semplicemente paura di fare del male a qualcuno. Mi affrettai a tornare a casa camminando a passo veloce per quelle stradine di sassi e terra battuta fino a giungere finalmente alla mia piccola abitazione, solitamente appena tornato da una missione andavo a lanciarmi sul mio letto che era forse l’unica cosa comoda di quella casa ma stavolta era diverso; spostai una delle sedie del tavolo e mi sedetti su di essa, ero abbattuto ed insoddisfatto ma soprattutto il mio sguardo era totalmente assente…

    …Perché ?
    Perché dici ? Questa è la tua eredità… Il tuo destino… E non puoi farci nulla… D’ora in poi io sarò qui a tormentarti ogni volta… In attesa di una tua piccola debolezza io cercherò di prendere il sopravvento… E tu non potrai farci nulla!


    Quella fu la prima volta che Kureiji, la mia parte malvagia, l’altra faccia della medaglia, prese il sopravvento e dopo di essa ci furono altre volte ma non mi era mai accaduto prima in missione forse perché sapevo che sarebbe stato pericoloso per i miei compagni di missione eppure questa volta è successo…

    *Fine Flashback*




    I miei capelli subirono un rapido cambio di colore passando dal nero al bianco in men che non si dica e sul mio volto si stampò un sorrisino da psicopatico, era arrivato il turno di Kureiji...
    Prima feci alcuni passi in avanti per poi iniziare a correre sfruttando la rapidità di cui vado tanto fiero per giungere davanti al nemico che aveva lanciato la sfera di fuoco; avevo piegato le gambe trovandomi più in basso rispetto a lui mentre impugnavo la spada di Bee al rovescio fissandolo comunque negli occhi…

    Prima faccio fuori te! Inizia a dire le tue preghiere perché nessuno ti salverà!

    Con la spada al rovescio cercai di colpirlo con un forte fendente alla gamba destra per cercare di debilitarne la velocità per poi rialzarmi girando in senso antiorario cercando di colpirlo con una forte spallata sfruttando la spalla sinistra. In seguito, cercando di sfruttare un possibile stordimento per via del colpo, assunsi una posizione di combattimento più stabile e provai a mettere a segno un colpo di palmo alla parte destra del petto; infine lanciai non troppo in alto la spada effettuando una rotazione di 180 gradi in senso orario riprendendo l’arma con la mano sinistra impugnandola sempre al rovescio e provando a mettere a segno un affondo all’altezza del cuore. Terminata la mia offensiva, trovandomi a dare le spalle ai miei avversari, avanzai di 5 metri voltandomi e ritrovandomi nuovamente faccia a faccia con loro.

    C’è bisogno di qualcuno che mi protegga adesso… Raiton Bunshin no Jutsu!

    Dopo aver lasciato andare la spada per avere libere le mani, mi bastarono due soli sigilli per assorbire la poca elettricità che era presente nell’aria e dar vita a due copie identiche a me dotate anche loro di capelli bianchi pronte a difendermi mentre recuperavo l’arma appena lasciata…




    3492g7t

    Nome: Raven Nephilim

    Villaggio: Kumogakure no Sato

    Energia: Verde

    Grado: Genin

    Link: Mini-Scheda



     
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