Al posto giusto nel momento giusto

[Missione Tartaruga Mista Kiri-Kumo] apex194 e - Greed -

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    CITAZIONE
    Narrato – Parlato - Pensato - Parlato Matabi ( nella mente) - Parlato marinai

    Una fitta nebbia si stava sollevando lungo le sabbiose coste di quel piccolo villaggio dimenticato da Dio. Per tutta la missione non ha desiderato altro che lasciare quel luogo triste e privo di stimoli per un ninja avventuroso e guerrafondaio come il Furinji, ma il jinchuuriki sapeva bene che ad aspettarlo a casa lo attendeva una valanga di lavoro da fare che, il solo il pensiero, rendeva quel posto non più così sgradevole.
    Stavo pensando… forse… restare qui non sarebbe poi così male… vivere di pesca è comunque meno faticoso che lavorare per il Raikage… e probabilmente guadagnerei anche di più! Non sei d’accordo Matabi?
    Si… hai ragione… un villaggio di pescatori con le case fatte di paglia, mi sembra il luogo perfetto per nascondersi dai pazzi assassini che vogliono ucciderci. A proposito, hai già pensato al tipo di bara che vorresti avere? Perché mi pare le facciano su misura per quei disabili che vogliono farsi uccidere a tutti i costi.
    Un semplice “no” sarebbe bastato…
    Intanto, intravedendo i due marinai armeggiare con alcune funi legata alla nave, lo shinobi distese il braccio verso l’alto e agitandolo cercò di farsi individuare dai due uomini i quali, appena lo videro, slegarono le corde e lasciarono che la nave si allontanasse così dalla banchina. A pochi passi dall’imbarcazione, il chunin prese una breve rincorsa e con un balzo atterrò sano e salvo sul ponte della nave.
    [colro=red]Salve ragazzi! Vi sono mancato?[/color]
    Chiederà ironico ai due marinai, mentre questi abbassano lo sguardo, forse rassegnati ai comportamenti estrosi del loro capo team.
    Mi raccomando… portiamo a Kumo questa bagnarola… ouch!
    Appena la nave iniziò ad ondeggiare sotto gli urti delle onde, la forza portante sentì il suo stomaco rivoltarsi come un calzino, mostrando i primi segni di quella tortura fisica e mentale che lo aveva tormentato per tutto il viaggio di andata.
    Mal… di… ma-re…quest-a… volta… mi ucciderà!
    Esagerato…
    Guardandosi rapidamente intorno, si avvicinerà al bordo della nave e, come fece praticamente per tutto il tratto verso Hofu, chinò il capo verso il mare iniziò a rimettere anche l’anima. Tra un rigurgito e un altro, in una serie di sofferenze senza fine, il kumiano ebbe però il tempo di guardare verso la costa e, nonostante avesse pensato spesso di tornare indietro, capì che ormai era già troppo tardi. Si trovavano in mare aperto, mentre uno dei marinai iniziò a sciogliere le vele, per poi prendere in mano il timone e guidare quel grosso ammasso di legname verso una costa a loro più familiare. Il collega tentò di consultare, in modo abbastanza grossolano, una vecchia carta nautica tentando di capire in qualche modo la migliore rotte da seguire per superare il viaggio, tutte cose di cui Shuren non capiva un hacca e che non francamente non aveva voglia di conoscere. Aveva altri problemi a cui pensare, prima fra tutti il suo insostenibile stato fisico. Non aveva ancora trovato un rimedio contro quella terrificante sindrome che lo costringeva ad alternare dei momenti seduto a terra con il capo chino ad altri in cui era costretto a correre verso bordi della nave, da cui “ripuliva” il mare con il contenuto del suo stomaco. Passò così la giornata, saltando completamente i pasti, impossibile fare altrimenti in quelle condizioni, e trascorrendo un notte completamente insonne, sdraiato su una scomoda brandina, con a fianco il suo immancabile secchio per il vomito.
    Maledizione… non posso continuare così! Devo trovare un modo per resistere fino a domani notte! Costi quel che costi… devo… resistere…
    Penserà il giovane con gli ultimi sforzi, quasi come stesse affrontando una delle sue più aspre battaglie. Il mattino seguente, Shuren si avvicinò barcollante ai due uomini e con un’aria chiaramente combattuta, cercò di unirsi a loro in quello che sembrava un normalissimo gioco da tavolo. Senza fare troppe domande, i marinai lo invitarono a sedersi e in breve tempo gli consegnarono il mazzo di carte necessario per giocare a quello che chiamavano “scala”. La sfida consisteva nel creare il maggior numero di combinazioni possibili, in modo da racimolare carte per creare la cosiddetta scala. In realtà il chunin non ci aveva capito gran che di quelle regole, ma se fosse servito a distoglierlo da quel supplizio avrebbe giocato più che volentieri. Concluse con insuccesso una prima partita, accompagnato dalle risate compiaciute di uno dei suoi avversari, pare avesse sconfitto il compagno per la prima volta, non che allo shinobi importasse più di tanto tanto, ma quella situazione, con l’aria di sfida acquisita dai due uomini, stimolò il ninja punto da voler continuare a giocare.
    Okok… questa era giusto la prima partita… mi serviva solo per prendere la mano!
    Certo, certo… pesca una carta invece di parlare!
    Fu a quel punto che il kumiano pescò il jack che cercava e giocandolo completò la scala, vincendo di diritto la sua prima partita.
    AHAHAH… ho vinto! All faccia vostra!
    Urlerà il chunin verso i due marinai, mentre inizierà uno strano balletto intorno al suo posto, esultando per la sua vittoria.
    Ma tu non eri quello che stava male?
    Beh… diciamo che ho avuto una ripresa improvvisa ehehe!
    Intanto i due marinai sembravano parecchio irritati dal successo del gioco, segno che anche i lavoratori più umili, non sono affatto in grado di perdere.
    Aaahhh… è solo la fortuna del principiante! Facciamo un’altra!
    D’accordo… a voi le carte!
    Continuarono così per almeno altre sette partite, trascorrendo così l’intera giornata di viaggio. A volte capitava che qualcuno dei marinai si alzasse dal tavolo per controllare la rotta e indirizzare correttamente la nave, ma fortunatamente le acque furono tranquille quel giorno, permettendo al gruppo di raggiungere in tempi brevi la loro meta. Anche il mal di mare era stranamente passato, ma lo shinobi si sentì finalmente pronto per mettere piede a terra.
    Abbiamo giocato a carte tanto di quel tempo che abbiamo praticamente dimenticato di mangiare… quando tornerò a casa probabilmente divorerò anche il tavolo!
    Furono quelli i primi pensieri del Furinji quando, nel cuore della notte, buttarono l’ancora a quello che poteva riconoscere come il porto di Kumo. Quel viaggio, così sorprendete, ma al contempo estenuante, poteva finalmente dirsi concluso.









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    5212-e7f3vswhvo

    Nome: Shuren Furinji

    Villaggio: Kumo


    Energia: Rossa

    Grado: Chunin

    Altro: Mini-Scheda



     
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    Dietro di te...

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    Missione Mista Kiri-Kumo - Livello D



    Al posto giusto nel momento giusto


    Utenti partecipanti: apex194 e - Greed -

    Pg partecipanti: Izuna Maeda e Shuren Furinji




    Una volta arrivato al porto di Kumo non ti resterà altro che tornare al villaggio per fare rapporto. Infine concludi il post.



    - Greed -

    Nulla da dire, è l'ultimo post quindi cerca di fare una buona conclusione.

    Per qualsiasi dubbio sulla traccia non esitare a contattarmi.


    - Greed -



    - Mi piace l'interazione che hai con il Matabi.

    - Ho notato un po' di errori di battitura in giro, fai attenzione.

    Voto: 7.1

    Un bel post, mi è piaciuto come hai cercato di restare coerente con il mal di mare del tuo pg e, allo stesso tempo, hai provato a farglielo passare rendendo il post più interessante.

    Per qualsiasi dubbio sulla traccia non esitare a contattarmi.
     
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    CITAZIONE
    Narrato – Parlato - Pensato - Parlato Matabi ( nella mente) - Parlato nonno

    Erano passati quasi due giorni da quando il Furinji rivide la sua vecchia nave e incitando i marinai a levare l'ancora, si lasciò Hofu alle spalle, desideroso di fare finalmente ritorno verso a casa. Ora quel "sogno" era stato realizzato. La nave era appena approdata sulle sabbiose coste del Paese del Fulmine, dove i marinai potevano decisamente di aver portato a termine il loro incarico. Lo stesso si poteva dire di Shuren, il quale non era solo riuscito a compiere il suo dovere di fattorino, ma era persino stato in grado di portarsi a casa qualcosa che sarebbe tornato utile all'intero villaggio.
    Chissà che proprietà avrà questa pianta per poter essere così utili ai nostri scienziati... ma alla fine non è un mio problema... basta che alla fine ci guadagni qualcosa!
    Pensi mai a qualcosa di diverso dal tuo inutile ego?
    Certo!
    Ad esempio?
    Qualche giorno ho firmato una petizione per aiutare le famiglie di quei ninja caduti in guerra... poi ho scoperto che bisognava pagare e ho rinunciato.
    Basta! Ci rinuncio...
    Intanto i due marinai avevano appena finito di sistemare le cime per saldare al meglio la nave alla costa. Quando Shuren fu in procinto di andarsene, si voltò verso di loro e li salutò allegro, sembrano quasi ricerca graziarli per la loro presenza. I due, dal canto loro, accennarono un gelido saluto verso il giovane, per poi tornare a lavoro. Nel momento in cui Shuren si diresse verso Kumo, i due marinai rimasero sulla nave indaffarati senza seguirlo. Erano uomini di mare. La loro aria e laboriosa, cozzava con gli atteggiamenti impulsivi del Chunin che in qualche modo, seppur non in modo evidente, era riuscito a farseli amici.
    Credo mi mancherà la puzza di pesce che quei due si lasciavano dietro la mattina... ma almeno non dovrò più passare l'intero viaggio a vomitare!
    Con un ultimo sguardo all'imbarcazione, il ragazzo puntò le azzurre iridi in direzione dei monti alle sue spalle, per poi avviarsi a passo spediti lungo sentiero per la Nuvola. Il breve cammino durò appena un'ora e fortunatamente riuscì a raggiungere le mura prima che l'oscurità inghiottisse l'ultimo raggio di sole. Senza perdersi in chiacchiere, sfrecciò rapido tra i tetti delle elevate torri del villaggio, fino a raggiungere il maestoso palazzo della Raikage. La struttura si ergeva imperiosa su ogni edificio di Kumo, dando l'aria l'imponenza e stabilità che doveva rappresentare. Una volta entrato all'interno, si diresse verso il ben noto ufficio della Raikage. Bussando alla porte, attese quindi il permesso della donna, quando quando gli venne finalmente concesso di entrare. Nell'ufficio, subito salvarono all'occhio l'ordine e l'eleganza che solitamente non sono tipici di un capo di stato. Dietro un'ordinata pila di carte, si intravedeva la pallida figura della Raikage che essendosi accorta solo in secondo momento della presenza del giovane, lasciò le scartoffie al suo assistente e invitò il Furinji a parlare. A differenza di quanto aveva pensato, lo shinobi non si trovava per niente a suo agio in quella situazione. Durante il viaggio non aveva avuto il tempo neanche di farsi una doccia e sperava che la puzza di pesce marcio non arrivasse oltre la scrivania della donna. Qualche istante dopo decise però di farsi coraggio e,senza lasciarsi dal contrastante ambiente del luogo, rivelò i risultati della missione.
    L'incarico è andato a buon fine. Tutte le merci sono arrivate al porto completamente intatte e in più, come segno di riconoscenza, l'ospedale di Hofu ci ha donato questa...
    Aprendo lo zaino lo shinobi tirò fuori un'esile pianta che, da quanto descritto dal medico, sarebbe stata utile tornata parecchio utile.
    Hanno detto che sarebbe tornata utile contro le paralisi... ma non fino che punto sia vero...
    Esclamerà il giovane leggermente scettico sulle capacità di un prodotto di cui non aveva mai sentito parlare. Al termine del dialogo, il giovane venne ringraziato e, donandogli una borsa di monete che aveva sistemato lì sul tavolo, il Kage congedò, per poi tornare rapidamente alle sue faccende. Lasciando la struttura, il Chunin poi di incamminarsi verso casa e rivedere quel beone di suo nonno.
    Sono curioso di vedere che fine ha fatto quella cariatide... speriamo che senza di me, non abbia dato fuoco alla casa.
    Raggiunta la sua umile abitazione, lo shinobi percepì, neanche a farlo a posta, un forte odore di bruciato, provenire dal cortile di casa.
    Che diavolo ha combinato questa volta?!
    Il ragazzo arrivò quindi sul retro dell'abitazione e scoprì quello che non avrebbe mai voluto vedere.
    SHUREN! RIEMPI UN SECCHIO D'ACQUA. DOBBIAMO SPEGNERE QUESTE FIAMME.
    Senza perdersi in chiacchiere, il ragazzo corse in cucina, riempì una bacinella d'acqua e la gettò sul grill da cui uscivano le fiamme.
    Bravo ragazzo! Sei arrivato nel momento giusto...
    Disse il vecchio tirando fuori dal grill, un bastoncino di pesce carbonizzato.
    Sapevo che saresti arrivato, quindi ho voluto farti una sorpresa... bastoncini di pesce alla kiriana! Che ne pensi? Siamo in tema, no?
    Penso che mi sia passato l'appetito... per questa volta passo! Ora vado in camera a riposare... domani ti racconterò tutto sul viaggio...
    Dirà il jinchuuriki, prima di raggiungere la sua angusta camera, mentre gli ritornava in mente quel sentimento di nausea che lo accompagnava durante il suo viaggio in mare.
    Va bene ragazzo... ma no sai quello che ti perdi... eh eh!
    Lo shinobi sprofondò allora nel letto e riprese a ripensare un'altra volta a quell'insolito viaggio.
    Nel tuo rapporto non hai minimamente accennato a quell'episodio... hai intenzione di farcela da solo?
    Di che diavolo stai parlando?
    Sai benissimo a cosa mi riferisco... non possiamo ignorare la cosa come se non fosse accaduto nulla...
    È vero... ma non posso neanche arrendermi in questo... è evidente che quel tipo era indubbiamente molto forte... ma non per questo ho intenzione di arrendermi! Secondo quel tipo mi è stato dato un'anomalia di tempo... sfrutterà questo periodo per diventare più forte... vuole davvero la guerra? D'accordo! Gli dimostrerò che sarà lui a dovermi temere!
    Tsk... sei un folle, ragazzino... ma almeno sai bene quello che desideri... quindi, anche se è una pazzia... puoi contare su di me...
    Grazie Matabi! Affronteremo insieme quel tipo e lo sconfiggeremo... a qualsiasi costo!
    Con questi ultimi pensieri, forse dettati dalla stanchezza più che dall'entusiasmo, il Kumiano sprofondò tra i guanciali e si abbandonò ad un sonno profondo.






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    Valutazione

    - Ho trovato le varie descrizioni un po' macchinose per via della ripetuta punteggiatura che rendeva il testo un po' pesante da leggere quando poteva però essere alleggerito collegando tra loro le varie parti.

    - Purtroppo da quel che ho potuto vedere è una tua prerogativa fare molti errori di battitura e di distrazione...

    - Sono morto alla parte in cui parli di beneficenza :asd:

    - Nonostante tutto però ho molto apprezzato il fatto che tu abbia ripreso le varie parti importanti della missione in questo post di tua spontanea iniziativa ovviando al problema della traccia troppo corta che ti ho dato (di cui mi scuso ancora) creando quindi un post con molti contenuti. Questa cosa inciderà molto sul voto finale.

    Voto: 7.2


    Missione Completata

    Riepilogo Voti
    1° Post: 6.8
    2° Post: 6.8
    3° Post: 6
    4° Post: 6.6
    5° Post: 7.1
    6° Post: 7.2

    Media Voti: 6.75

    Ricompensa
    19 Ppe, 13 Exp, 320 Ryo

     
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18 replies since 14/5/2015, 12:43   553 views
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