Missione Kiri: Un Week End di Svago

Partecipante: blaze9

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    Missione Kiri: Un Week End di Svago


    Utente/i partecipante/i: blaze9
    Pg partecipante/i: Kameji Ashimizu


    Dopo la tua ultima missione, per una ragione che non sapresti dire, non sei più stato convocato nè ti sono stati affidati incarichi di sorta. Vista la stagione ed il periodo di magra che caratterizza i mesi estivi più caldi hai deciso di andartene via per qualche giorno (con qualche amico se il tuo pg ne ha) e di passare il weekend in una vicina località balneare di Kiri (ti porterai comunque dietro il tuo equipaggiamento perchè non si sa mai, tra l'altro ti accorgi di avere un vecchio buono per l'armeria che se non speso a breve scadrà, quindi farai qualche acquisto). Questo primo post lo lascio molto sul vago perchè voglio che tu mi faccia vedere un po' il tuo pg che tipo è e tu come ruoli. Descrivimi il tuo arrivo sul post e la tua prima giornata di "vacanza", che cosa fai, che persone incontri ecc. Termina il post al tramonto.


    Hai 300 ryo da spendere, i soldi non spesi andranno persi.

    Per qualsiasi dubbio riguardo alla traccia contattatami via mp. :fiore:





    Contatto: @Roby
     
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    Pensato Kameji
    Parlato Kameji
    Kitsuno
    Teji
    Negoziante
    Prestigiatore
    Signorina


    Era una giornata afosa ed umida in quel dì nel paese dell’Acqua; il cielo limpido e terso aveva lo stesso colore di uno specchio d’acqua perfettamente cristallina ed era adornato soltanto da un paio di flebili cirri bianco latte che sembravano somigliare a delle strisce di panna montata. Il mattino era da qualche ora iniziato e mi trovai a girovagare per le strade del mio paese con una meta ben precisa. Vestivo una camicia da spiaggia di colore giallo adornata con dei disegni di palme esotiche, con adornati un paio di pantaloncini bianchi tipici da spiaggia e un paio di sandali marroni. Sopra questo completo di dubbio gusto avevo allacciato senza farmi tanti problemi il portakunai. Sulla schiena montava l’inseparabile zaino da viaggio per la vacanza.
    Sarà giusta come idea?? Massì tanto di missioni adesso non ce ne dovrebbero esser tante…
    Era stagione di magra per i ninja e per di più era piena estate, ma nonostante ciò vi era l’aggravante che io stesso non venivo convocato dal sommo Mizukage da oltre due anni.
    Mhhh…
    Mugugnai portando la mano destra e la rispettiva controparte a sondare nel portakunai le rispettive attrezzature e se tutto era a posto.
    Potrei farne a meno ma non si sa mai cosa ci si può aspettare.
    Sarei partito a breve con due miei amici, entrambi non ninja, indi in caso di pericolo avrei dovuto difenderli io.
    Vuoi vedere che se non lo porto succede il finimondo. Meglio non rischiare va.
    Le mie mani frenetiche finirono il controllo delle armi con una punta di sorpresa: tutto era a posto ma all’ultimo tastarono un foglio di carta sgualcito al tatto. Lo estrassi.
    Ma tu guarda…
    Sorrisi sorpreso. Un buono per l’armeria di 300 ryo, che nei mesi antecedenti si era dimostrato di dubbia utilità. Tenni sottocchio la data di scadenza.
    Diamine mi converrà usarlo!
    L’armeria era dietro l’angolo, tanto vale fare un tentativo. Macinai indi rapido i passi su quel selciato senza curarmi dei compaesani che girovagavano nella mia stessa via. Voltai l’angolo fino a scorger l’insegna blu dell’armeria. Dava molto nell’occhio, soprattutto in una giornata come quella.
    Entrai quindi e con fare molto metodico mi destreggiai rapidamente e con passo felpato fra quegli scaffali pieni zeppi di armi.
    La solita spesa di routine
    Oramai sapevo cosa comprare. Quindi raccolsi in fretta gli articoli dagli scaffali con precisione impeccabile e abitudinaria e mi recai dal venditore porgendo il buono.
    -300 ryo giusti giusti!!
    Il venditore sembrava felice nonostante io avessi il coupon. Sorrisi di risposta e ritirai il malloppo, uscendo infine dall’armeria per avviarmi al luogo di incontro ove avrei dovuto incontrarmi a breve con i miei due amici e compagni di viaggio.

    A destra e sinistra vedevo alberi marittimi ergersi senza sosta lungo i bordi del ciottolato che ivi stavo percorrendo assieme a Kitsuno e Teji. Il sole illuminava senza sosta quel candido firmamento mentre buona parte dei raggi del pien mattino carezzava il mio capo rendendomi qualche fastidio legato alla temperatura. Attorno a noi spraggi di gente che camminava alla nostra stessa andatura da gente comune verso forse la nostra destinazione medesima. Il lieve conversar delle persone riempiva quell’aere adorno dei rumori della natura estiva rendendo l’atmosfera meno solitaria.
    Mi guardai attorno.
    Alla mia destra camminavano qualche passo addietro ma più o meno alla mia stessa andatura i miei due amici non ninja con cui avevo deciso di andare a prendermi un weekend di completo relax. La nostra metà era una località balneare situata a un paio di ore di cammino da Kirigakure. Un po’ di relax in quella tormentata e dubbiosa fase della mia futile esistenza non avrebbe potuto che gioviarmi. La mia mente assillata da dubbi senza risposta aveva bisogno di staccare la spina e dedicarsi unicamente al presente.
    Ruotai l’avambraccio destro che dapprima scorreva disteso ad accompagnar gli arti inferiori nel lento avanzare per andar ad afferrare con la mano la spallina dello zaino che mi portavo dietro. La liberai dal giogo del mio arto e lo lasciai così libero di ruotare. Estrassi quindi rapidamente un cappello dalla tasca superiore di paglia gialla, in stile molto campagnolo, per pormelo su quell’accaldata chioma di corti cappelli neri lasciati sparsi all’azione del vento che li diramava in diverse ciocche dalla direzione del tutto casuale. Una lieve brezza mi sfiorò la schiena e la sua chiazza di sudore causata dallo zaino.
    Accidenti
    Rimisi al suo posto lo zaino. Mancava oramai poco a destinazione e i primi edifici iniziavano a sorgere in lontananza. Questione di minuti e saremmo finalmente arrivati.
    -Oh finalmente si vede!
    Disse Teji col suo solito fare allegro. La sua lunga e bionda chioma fluiva su una canottiera bianco latte con adornata da dei pantaloni corti di colore beige.
    -Era ora!
    Risuonò con fare scocciato e lamentoso la voce di Kitsuno, il più pigro e svogliato dei tre.

    Arrivammo in poco tempo alle soglie di quel paesino di modeste dimensioni ma adorno di gente in tenuta estiva. Era una delle località balneari molto quotate sia per la qualità del mare, ma soprattutto, per la vicinanza relativa alla città di Kiri. La via di accesso si trasformava indi nella via principale e nell’aere si sparse rapidamente l’odore tipico dell’aria di mare. Un retro odore di salsedine solleticava il mio naso dolcemente. Ai lati della via principale vi erano negozi e botteghe di tutti i tipi ma la mia vista, soprattutto a causa dell’ora, venne attratta da un’insegna rossa di una taverna.
    Mamma mia che fame!!
    -Che ne dite di pranzare?
    -Ma non è meglio prima scaricare gli zaini?
    -Uffa
    -A me non fa alcuna differenza…
    Al proprietario della casa presa in affitto per il weekend avremmo pensato in seguito.
    -Vada per il pranzo.

    Era al cominciar del meriggio che ancora il sol picchiava come non mai, che ci trovammo quindi noi tre a vagar per le stradine di quella città con lo scopo di fare una visitina preliminare. Avevamo appena lasciato i bagagli a casa, indi avevo dietro solamente il mio portakunai ed un telo da mare posto sotto l’avambraccio sinistro. La camicia da mare era stata sostituita da una simile ma di colore azzurro con su raffigurati una serie di persone che facevano surf. Accanto a me e i miei due compagni, per quelle strade composte principalmente da pietrisco ocra, vi era anche una mamma con un bambino, entrambi dilletti a degustar un delizioso e provocante gelato. Alzai gli occhi di scatto, e sopra i tetti intravidi una figura di sfuggita, molto rapida.
    Una sentinella forse…
    Pensai, mentre i dubbi ribussarono alla porta del mio animo ma il mio volto non fece trasparire nulla. Detestavo lasciar intravedere anche solo una punta di disagio
    Per quale motivo…
    Non riuscivo a spiegarmi come mai il Mizukage da qualche anno a questa parte non aveva voluto più affidarmi missione alcuna.
    Sarà per la mia vecchia missione? Certo è durata più di un anno ma non vedo perché lasciarmi riposare così tanto.
    Domande a cui non avrei mai saputo rispondere, perlomeno non in quel frangente.
    Sarà per il lungo legame avuto con Zeref-sama?? Bah…
    Ancora dubbi, sempre più fitti, volti a indagar sulla ragione della mia inattività.
    Oramai è inutile rimuginarci sopra, piuttosto è meglio che mi rilassi e mi goda la vacanza!!
    -Ehi Kameji tutto bene?
    Irruppe nel mio mondo con voce preoccupata Teji. In qualche modo lui riusciva sempre a capire il mio stato d’animo, nonostante cercassi di non lasciar trasparire nulla. Sono sempre stato un tipo solitario e pensieroso, perciò solo un occhio acuto riusciva a cogliere quei dubbiosi momenti.
    -Si certo!
    Gli rivolsi un largo sorriso. Rialzando la vista notai la spiaggia iniziare sulla destra, pochi edifici più avanti, mentre esattamente dall’altra parte della strada, un banchetto con un cappello di seta nero, delle carte da gioco, dei fazzoletti colorati legati fra loto, una serie di bicchieri color avorio in posizione rovescia e dei pupazzi. Sentivo il vociare incessante delle persone che mi circondavano, in particolare la risata di un gruppo di giovani, tre maschi e due ragazze per la precisione, intenti a raggiungere la spiaggia tutti vestiti in maniera alquanto semplice.
    -Ragazzi, oggi mi sento fortunato…
    Esclamò d’un tratto Teji. Io e Kitsuno ci voltammo verso di lui.
    -Uff… Kitsuno naturalmente sbuffò.
    Appena sente la bisca perde sempre la testa.
    -Non cambi mai. Perché continui a giocare se perdi sempre…
    Domandai con tono scocciato. Nulla fermò teji che quindi raggiunse il banchetto di fronte alla spiaggia che si dimostrò essere un prestigiatore che faceva scommettere soldi.
    Tanto i soldi sono suoi…
    -Ragazzi, ho intenzione di tornare a casa col portafoglio pieno.
    Disse con suo solito fare teatrale e sicuro di sé. Quella scena oramai l’avevo vissuta molte volte e sapevo già come sarebbe andata a finire.
    -Il ragazzo vuole giocare?
    Il prestigiatore fiuto l’affare e lanciò la sfida a quel brocco imbranato di Teji. Un sorrisino contornava quel poco rassicurante quadretto.
    -Sono nato pronto!!!
    Sempre più sicuro di sé, ma tanto non avrebbe cambiato il risultato. Mi voltai quindi a osservare fugacemente il mare piatto come una tavola e nell’intravedere in lontananza persone nuotare, bambini sguazzare e giocare fra di loro rincorrendosi e tuffandosi. Sorrisi. Fra poco anche noi saremmo stati a mollo.
    -Pari o dispari?
    -Pari
    Mi voltai in tempo per veder il prestigiatore mescolare due dadi in uno dei bicchieri che prima era rovesciato tappando il tutto con la mano. Distratto dal mare mi ero perso l’importo della scommessa.
    Poco importa…
    -Accidenti!!!
    Naturalmente uscirono un tre e un quattro la cui somma è dispari. Non mi rimase che osservare compiaciuto il volto esterrefatto di Taji.
    -Su andiamo muoviti!!!
    Di colpo Kitsuno lo prese per un avambraccio e cominciò a trascinarlo.
    -Dai mollami!!! Ancora un tentativo!!!
    Ma niente da fare. Le preghiere di Taji erano inutili.
    -Sono sicuro che stavolta vincerò!!!
    -Piantala!!!
    Di colpo mi accorsi che la gente attorno ci guardava, forse per i toni leggermente alti della conversazione. Sorrisi in leggero imbarazzo e seguii gli altri due in volta della spiaggia.

    Il meriggio trascorse veloce nel suo lento incedere estivo. Una fresca brezza lieve sfiorò il mio pallido viso e mi svegliò dal sonno in cui ero caduto. Mi resi conto di essermi addormentato sdraiato sul telo da spiaggia. Mi misi in posizione seduta scrutandomi attorno. Avevo ancora addosso tutti i vestiti.
    -Ehi Kameji!!! Vieni a farti il bagno!!!
    Teji col suo solito fare allegro sventolava la destra in richiamo dalla riva del mare. Con lui persino quello svogliato di Kitsuno aveva deciso di tuffarsi in acqua.
    -Al momento non mi va.
    Risposi secco.
    -Non sai cosa ti perdi!!!
    Socchiusi gli occhi mentre un secondo alito di dolce vento mi cullò nuovamente il volto. Il cielo si stava tingendo di rosato mentre il disco solare si accingeva a fondersi nel mare all’orizzonte oramai quasi all’ora del tramonto.
    -Nghh!!!
    Un mugolio di sforzo balzo al mio fine udito richiamando la mia attenzione alla mia destra. Sorpreso rimasi nel vedere una signorina che avrà avuto qualche anno in più del sottoscritto con una vestaglia rosa dilettarsi nel tentare di chiudere una sdraio in legno di bambù. Osservai attentamente la sdraio.
    Il meccanismo è bloccato!! Bisogna forzarlo!!
    -Serve una mano?
    Richiamai l’attenzione della signorina. Aveva capelli neri di una mezza misura che ricadevano sulle spalle a mo’ di caschetto.
    -Si grazie!! Sarebbe molto gentile!
    Mi rispose con fare pacato e con una punta di imbarazzo. Indi feci leva sugli arti inferiori fino a issarmi in posizione eretta e mi avvicinai lentamente per aiutarla a sbloccare il meccanismo e chiusi così la sedia in bambù.
    -Veramente non so come ringraziarla!
    La fissai, cercando di non lasciar trasparire nulla.
    -Non si preoccupi!
    Iniziai quindi a macinare passi verso la spiaggia verso il resto del gruppo, mentre il mio sguardo si sollevò ancora una volta ammaliato dai colori del tramonto.
    Si! Ho fatto decisamente bene a venire qui!

    ARMAMENTO ACQUISTATO
    -3 Kunai
    -2 Shuriken
    -10 Makibishi
    -5 spiedi
    -1 Palla di luce
    -2 Sigilli splosivi
    -5 metri di benda
    -5 metri di filo di nylon
     
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    Missione Kiri: Un Week End di Svago


    Utente/i partecipante/i: blaze9
    Pg partecipante/i: Kameji Ashimizu


    La giornata è passata bene vi siete divertiti, cenerete ed andrete a fare due passi per poi concludere la serata come vorrai. All'indomani la giornata sarà splendida e durante la mattinata avrai modo di familiarizzare con la ragazza che hai aiutato il giorno prima, che sembra averti preso in simpatia. Cos'è quella strana borsa che porti al fianco? - indicherà il porta kunai - Oh ma quindi tu sei un ninja!? Un ninja di Kiri! E anche i tuoi amici lo sono? Le parlerai un po' di te, e di quello che fai per conto del villaggio, delle tue missioni ecc, la ragazza sembra molto interessata e avrai l'impressione che ti consideri un gran figo. Quando racconterò alle mie amiche che ho incontrato uno shinobi della Nebbia creperanno di invidia! Continuerete a parlare e stavolta sarà lei a raccontarti un po' di lei La mia vita è molto meno interessante della tua...vado ancora a scuola e mi godo gli ultimi scampoli di vacanze...non ho proprio voglia di tornare in classe. Uffa! Parlerete di altro (scelta tua, hai carta bianca sull'argomento e ovviamente puoi far parlare anche la ragazza. Alla fine alla giovane si illumineranno gli occhi. Non è che mi faresti vedere qualche trucco da shinobi?! Sarebbe fichissimo e avrei qualcosa da raccontare alle mie amiche! Di buon grado io meno deciderai di accontentarla se non altro per fare un po' colpo, quindi andrete da una parte e le farai vedere alcune cose che sai fare...questa è più una parte interpretativa, cerca di inventarti qualcosa di interessante, come se tu dovessi fare veramente colpo su qualcuno. Ovviamente dopo un po' anche molte altre persone cominceranno ad osservare quello che stai facendo, non è da tutti giorni trovare un ninja al mare. Alla fine lo spettacolo andrà a buon fine la ragazza (puoi darle il nome che vuoi) ti applaudirà convinta. Oramai però siamo al tardo pomeriggio e quindi ti preparerai per andare a cena, quindi vi lascerete. Torna alla tua camera e termina il post.

    Ti ho aggiunto gli oggetti al portakunai. Non c'è bisogno che tu tenga conto di eventuale chakra speso.

    Per qualsiasi dubbio riguardo alla traccia contattatami via mp. :fiore:


    Buon inizio, non è mai facile ricominciare a ruolare dopo un po' di tempo, ma ti sei mosso nel senso giusto cercando di non rendere monotono il post. Fai attenzione alle ripetizioni, a volte tendi ad usare lo stesso termine più volte di seguito ed alla lunga risulta pesante.

    Voto: 7.1

    Per qualsiasi dubbio riguardo alla traccia contattatami via mp. :fiore:


    Contatto: @Roby
     
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    [SPOILER]Pensato Kameji
    Parlato Kameji
    Teji
    Kitsuno
    Kaede[/SPOILER

    Trascorreva piacevolmente la sera in quel dì estivo. Il cielo, coerentemente al giorno, era rimasto limpido e con pochi sprazzi di nuvole sottili sparse in maniera del tutto casuale. Il tramonto era già oramai superato e il disco solare si era in abissato con l’acqua cristallina del mare lasciando nel cielo il posto a miriadi di puntini pulsanti e di vario colore che noi chiamiamo stelle. Sorse anche la luna in direzione sud, uno spicchio abbastanza spesso di luna crescente che di lì a pochi giorni si sarebbe potuto trasformare in un magnifico quarto. Il livello del mare si era leggermente innalzato: la marea sigiziale di luna nuova stava lasciando il posto a quella più equipartita di quadratura.
    Mi trovavo nella veranda di una magnifica taverna situata in parte a ridosso della spiaggia. I tavolini erano in legno di bambù e il pavimento in pannelli di compensato colorati del medesimo colore dei tavolini. Era molto popolato il locale e il solito brusio del chiacchierio di sottofondo accompagnava il mio udito nelle sue mansioni serali. Per quanto riguardava il sottoscritto, ero seduto assieme ai miei due inseparabili compagni Taji e Kitsuno.
    Mmmm… Che bontà!!
    Dinnanzi a me un piatto di polpette di riso che avevo ordinato e che da poco erano comparse pronte dinnanzi alle mie gioiose iridi e al mio stomaco brontolante. Non persi tempo e ne addentai subito una prima e poi una seconda finendo per spazzolarle in un battito di ciglia.
    -Ehi piano Kameji!! Non abbuffarti!!
    Risuonò alla mia destra la vibrante voce di Teji che come al solito lasciava trasalire all’istante tutto il suo buonumore.
    -Fagazzi!!! Parlai con ancora il boccone in bocca. La destra stringeva salda la prossima polpetta. Indi deglutii.
    -Queste polpette sono meravigliose!!
    Non persì tempo in ulteriori chiacchiere e spazzolai in rapido tempo il resto del piatto sorseggiando poi una tazza di tè nero per mandare giù il tutto.
    -Piuttosto chi era la tizia con cui oggi parlavi in spiaggia eh??
    Mi punzecchiò Teji.
    Questo qua è fuori…
    -L’ho aiutata semplicemente a chiudere una sedia diamine!!
    Mugugnai con tono lievemente irritato.
    -Tu non ce la racconti giusta!!
    -Donne… Che seccatura…
    Si intromise anche Kitsuno con la sua solita “vitalità” che oramai lo contraddistingueva.
    -Dai davvero non penserete mica…
    Oh cielo!!
    -E’ assurdo!!!
    Mugugnai prima di issarmi e dirigermi dentro per pagare la mia parte del conto abbandonando quindi gli altri due alle loro futili allusioni prive di fondamento.

    Ci ritrovammo dopo pochi minuti tutti e tre all’aperto a solcare le strade della cittadina balneare in cerca di qualche attività ove trascorrere quelle poche ore rimaste allo spegnersi della vita serale. Alla nostra destra sempre immortale e immobile quella immensa distesa di sabbia ocra.
    Che caldo però... Ci vorrebbe un bel bagno… D'altronde oggi non l’ho mica fatto!!
    Mi balenò rapida quell’assurda idea in testa che subito i miei neuroni approvarono con gusto. Un po’ di sano refrigerio alle mie stanche membra non avrebbe potuto far altro che bene.
    -Ragazzi io mi tuffo in acqua!!
    Con fare secco sterzai bruscamente e con un balzo oltrepassai la ringhiera che separava dalla spiaggia fino a ritrovarmi d’un tratto i sandali immersi di fastidiosi granelli muovere passi appesantiti in volta del bagnasciuga.
    -A quest’ora?? Ma tu sei pazzo!!
    Il solito svogliato…
    -Siamo giovani no??
    Per lo meno Teji è dalla mia parte…
    Sorrisi e macinai quei passi che mi separavano dalla riva. Mi voltai e mi accorsi di essere seguito anche dal resto della compagnia. Indi mi slacciai i sandali e mi tolsi la mia camicia da spiaggia rimanendo a torso completamente nudo. Tolsi anche i portakunai e li lancia sopra il malloppo.
    Li terrò d’occhio tanto.
    Ora nulla poteva fermarmi. Feci uno scatto a grandi passi assaporando la fresca sensazione della sabbia bagnata sotto la pianta di ambo i piedi. Ad essa si unirono a poco a poco gli schizzi dell’aqua che iniziai a falciare, falcata dopo falcata per poi compiere infine un tuffo in avanti fino a finire completamente immerso, testa compresa.
    Ahh ora si che si sta bene!!
    Feci riemergere la testa e notai i miei compagni rimasti leggermente indietro.
    -Su dai muovetevi!!
    Sprofondai quindi a mollo fino alle spalle lasciandomi cullare dall’acqua. I miei pensieri scivolarono via all’istante lasciando il posto ad un totale senso di rilassamento. Se avessi potuto fermare il tempo in quell’istante, l’avrei fatto senza pensarci due volte.

    La giornata successiva iniziò splendida come la precedente e altrettanto calda. Un alito di sonno ancora aleggiava nelle mie membra mentre il mio sguardo si perdeva da quella quadrata finestra con infissi in mogano tipica della nostra casa all’orizzonte. Il sole però transitava poco dopo lo zenit.
    Quanto diamine abbiamo dormito?? E’ quasi pomeriggio!!
    Constatai abilmente, notando con piacere che la colazion da poco ingurgitata aveva già risvegliato le mie capacità cognitive.
    -Etciù!!!
    Kitsuno starnutì vigorosamente.
    -Vedi cosa succede a fare il bagno di sera??
    Lo schernì Teji.
    Come è possibile che quello lì sia così allegro?? Si è alzato giusto due minuti fa!!
    -Che seccatura!! Kameji è tutta colpa tua… Mi devi una porzione di ramen sappilo!!!
    Non diedi molto peso a quest’affermazione.
    -Ragazzi io inizio ad andare!!
    Quei due almeno ne hanno per un’altra ora lenti come sono…
    Mi arrampicai sul bordo inferiore della finestra abbassando il busto e spiccai un balzo. Abitavamo al primo piano e con le mie abilità di genin non ebbi difficoltà a controllare l’atterraggio.
    Non male come uscita di scena!!!
    Mi diressi quindi verso il mare.

    Arrivai in pochi minuti di cammino e cominciai quindi il mio lento incedere mentre la mia vista sondava rapida ciò che mi circondava alla ricerca di uno squarcio ove potermi sedere in tutta libertà. Lo stile di abbigliamento era il medesimo del giorno precedente. Variavano solamente i colori: una camicia da spiaggia completamente rossa abbinata a dei pantaloni da spiaggia blu scuro. Sulle gambe sempre presente i miei fidati portakunai.
    Lì potrebbe andare bene!!
    Neanche il tempo di avvicinarmi al luogo designato che subito una voce non nuova interruppe il mio moto.
    -Ehi!! Ciao!!
    Mi voltai e nello scoprir la fonte lo stupore si palesò nei miei lineamenti.
    Guarda guarda…
    Era la signorina che il giorno addietro avevo aiutato a sistemare la sedia. Pochi metri di distanza ci separavano.
    -Ciao!!
    Accompagnai al tono stupito un rapido cenno della destra. La sua attenzione quindi si sposto altrove.
    -Cos’è quella strana borsa che porti al fianco?
    La sua destra si mosse a indicar il mio portakunai, parte integrante del mio equipaggiamento ninja.
    Uhm… Non è una ninja sicuramente!!
    -Beh questo è un portakunai...
    -Oh ma quindi tu sei un ninja!? Un ninja di Kiri! E anche i tuoi amici lo sono??
    Non sembra proprio a corto di intelletto…
    -Si certo, sono un ninja di Kiri!!
    Mugugnai sicuro di me senza aggiungere alcuna espressione al contorno.
    Beh in un certo senso… Vabè non pensiamoci ora!!
    -I miei amici?? Intendi quelli che ieri erano con me in spiaggia?? Beh no…
    Figuriamoci!!
    -Loro non sono ninja… Cioè… Solo io faccio il ninja!!
    Lo sguardo della ragazza pareva particolarmente attratto da quelle misere parole accompagnato da una curiosità tipica infantile.
    Sembra interessata… Continuo su questo tasto…
    -Si beh svolgo missioni che possono essere attività di sorveglianza, raccolta informazioni, protezione di qualche illustre persona, combattere i criminali e tante altre cose.
    Ma tu guarda… Forse Taji e Kitsuno non avevano poi tanto torto!!
    Questa perlomeno era la mia impressione, di aver solleticato in maniera particolarmente viva l’interesse della ragazza.
    Tiriamocela un po’ dai
    -Il mio dovere principale però è proteggere e assicurare l’incolumità e la sicurezza di tutti i civili!!
    Tono deciso ad accompagnare un atteggiamento che ostentava sicurezza da tutti i pori.
    -Quando racconterò alle mie amiche che ho incontrato uno shinobi della Nebbia creperanno di invidia!!
    La voce di lei lasciava trasparire una punta velata di ammirazione. Non troppo velata in fondo.
    Ma cosa sono diventato un idolo delle ragazzine?? Mi considera un gran figo!!
    Sogghignai.
    E in effetti… Lo sono!!
    Quanta vanità.
    -Piuttosto raccontami di tè. Che cosa fai nella vita!?
    Domandai cercando di mostrare una punta di interesse. Quando finivo sotto i riflettori ero solito cercare di sviare un egocentrismo che non mi apparteneva.
    -La mia vita è molto meno interessante della tua… Vado ancora a scuola e mi godo gli ultimi scampoli di vacanze… Non ho proprio voglia di tornare in classe. Uffa!
    Scuola?? Ma quanti anni ha?? Bah poco importa.
    -Beh a volte anche la vita di noi ninja può sembrare monotona…
    -Oh perdonami… Non mi sono ancora presentata, che sbadata!! Comunque io sono Kaede!!
    -Kameji!! Anche tu provieni da Kiri??
    Cercai un modo per proseguire la conversazione. In fondo ci stavo iniziando a provare gusto.
    -Si ovviamente!! Difficile trovare qualcuno straniero in una località simile non credi??
    -In effetti…
    Naturale conseguenza della vicinanza a Kiri… Arguta la ragazza!!
    Il mio sguardo rapido effettuò una panoramica generale delle fattezze altrui stando attendo a non comparire troppo esplicito. Giusto per evitare malintesi.
    …E anche carina!! Le stanno bene i capelli a caschetto!!
    -Hai mai pensato di visitare gli altri paesi?? Ti confesso che a me non dispiacerebbe visitare il mondo e in effetti facendo questo mestiere ne ho buone possibilità.
    Basta che non finisco tra i deserti di Suna!!
    L’indice di lei si portò a carezzar il mento. Rimase indi pensierosa per un paio di secondi.
    -Sinceramente non lo so… Mi piace il paese in cui vivo e non ho ora come ora particolari aspirazioni turistiche…
    -Casa è pur sempre casa!! Senti un po’… Visto che ti piacciono così tanto gli shinobi hai mai pensato di iscriverti all’accademia ninja??
    Domandai giusto per curiosità.
    -Eh io?!?!? Scherzi?!?!?
    Rimase stupefatta dalla domanda.
    -Non ne sarei mica capace!!!
    Agitò quindi rapidamente le mani in maniera frenetica in rafforzativo alla negazione.
    -Non è che mi faresti vedere qualche trucchetto da shinobi?! Sarebbe fichissimo e avrei qualcosa da raccontare alle mie amiche!
    Ah i problemi adolescenziali… Certo non che mi piaccia mostrare le mie tecniche a destra e manca.
    Un dubbio di passaggio, ma il gentil sesso offusco parzialmente la mia capacità di giudizio.
    Massì qualche tecnica che vuoi che sia…
    -Certamente!!!
    Mi voltai verso il mare cercando ispirazione sul da farsi.
    Mescolai le mie energie psichiche e fisiche al plesso solare in maniera armoniosa per poi espellere il chakra a modellare una copia d’acqua con le mie eguali fattezze. La presenza del mare venne in mio aiuto.
    Mizu Bushin No Jutsu
    Suddivisi il mio chakra in modo da lasciarne una minima parte alla copia appena creata. La copia posizionò rapidamente le mani al petto in una rapida successione di sigilli. [Cane – Orso – Pecora]
    Si trasformò quindi all’istante in un tenero gattino dal pelo bianco.
    Alle donne piacciono i gattini!!
    Un ragionamento basilare. Cercavo di farla intenerire.
    -Che tenero!!!
    E a quanto pare ce la feci.
    Il gattino si stiracchio sulle zampe anteriori con fare assonnata.
    Però che attore formidabile!!
    -Bene ora passiamo a qualcosa di più interessante!!
    Con questa ti sbalordirò!!!
    Presi ancor più sicurezza e sciolsi quindi il clone e la relativa tecnica che ritornò una massa informe d’acqua che si perse tra la sabbia umettandola.
    Mescolai nuovamente il chakra al petto destreggiando le mani nel comporre in sequenza il sigillo del Drago e poi della Tigre. [Drago – Tigre]
    Suiton… Gorgone Acquatico!!!
    Non ero affatto lontano dalla riva, indi manipolai l’acqua dissoltasi dal clone per generare una forma indefinita, che vagamente ricordava un drago, da poter scagliare a mio piacimento.
    Perfetto in quella direzione non vi è nessuno!!
    La scagliai quindi nella direzione prescelta con l’obbiettivo di sbalordire Kaede con una dimostrazione di forza e velocità. Ingenuo non considerai il semplice fatto che stavo sbandierando a molteplici occhi una delle mie tecniche più potenti. La gorgone si schiantò senza intoppi nel mare.
    -Magnifico!!!
    Ad accompagnare l’entusiasmo della ragazza un applauso volto al sottoscritto. Mi voltai quindi soddisfatto, scoprendo di aver attirato un sacco di curiosi.
    Oh merda!!! Quindi ho sbandierato le mie tecniche davanti a tutte queste persone?!
    Mi resi in quel momento conto di aver compiuto una mossa forse troppo avventata.
    Speriamo non ci siano altri shinobi in giro!! Dannazione!!
    Se fossero stati di Kiri avrebbero potuto punirmi in qualche modo, o delegare a chi di dovere; se fossero stati di altri villaggi, beh avrebbero avuto due tecniche kiriane proprio sotto il naso.
    Percepìì in seguito un lieve borbottio dello stomaco. Voltai lo sguardo al lontano orizzonte e al sol calante.
    Mhhh… E’ già quasi sera… Direi che mi conviene cercare un posto dove cenare.
    -Si è fatto tardi. Mi spiace Kaede-san ma devo proprio scappare.
    La salutai con un rapido cenno della destra prima di incamminarmi verso la strada principale.
    -Buona serata Kameji-san!!
    Ci congedammo in maniera abbastanza semplice.
    Ehi ma… Ma Teji e Kitsuno che fine hanno fatto?! Non sono venuti in spiaggia?! Bah… Valli a capire quelli…
    Mi ero accorto solamente in quel momento della loro assenza.
    Vabè cerco un posto dove mangiare e poi li raggiungo in camera… Anzi no… Meglio tornare subito!! Mangiare in compagnia rende la vita un po’ meno monotona!!
    Affrettai il passo verso l’interno della città mentre le strade cominciavano a brulicare di gente di tutti i tipi e di tutte le età. Stava incominciando la vita serale e sarebbe andata avanti ancora per qualche ora. Spinto dalla fame e quindi con una certa fretta in corpo arrivai alla porta dell’appartamento ove temporaneamente risiedevo, per tutta la durata della vacanza, districandomi abilmente tra quel gomitolo di strade. La nostra casa non era tanto lontana dal mare e questo mi facilitò ulteriormente la via del ritorno.
    Sollevai quindi la mancina chiusa a pugno e bussai alla porta blindata in mogano nero, al fine di richiamare l’attenzione dei miei due compagni all’interno. Era quasi giunto al termine anche questo mio secondo giorno di vacanza.
    Quando ci si rilassa il tempo scorre troppo in fretta!!
    Rimasi quindi in attesa della risposta.
     
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    Andrai a dormire assieme ai tuoi amici e all'indomani sarete pronti per ripartire alla volta di Kiri. Al mattino sarete pronti a partire, però visto che non avevi detto niente alla ragazza della tua partenza ti sembrerà brutto andartene via così e quindi farai un salto in spiaggia per salutarla, ma non la vedrai da nessuna parte...i tuoi amici ti metteranno un po' fretta ma chiederai comunque ad un vicino di ombrellone se l'ha vista. Kaede? No stamani non l'ho ancora vista arrivare. - chiederai qualche informazione in più Mah dopo il tuo numero di ieri pomeriggio è rimasta un po' a prendere il sole e poi è andata via, pensavo sarebbe tornata anche oggi...mah. Puoi fare altre domande ma l'uomo non ti saprà dire nient'altro di utile, se non di provare a chiedere al Blocco Est degli appartamenti (gli è parso che la ragazza si dirigesse da quella parte). Sul posto vedrai un'inserviente intenta a sistemare le camere e visto che dopo il numero del giorno prima sei diventato discretamente famoso in spiaggia non farà storie nel farti qualche confidenza. Si stamani l'ho vista uscire alla solita ora, verso le 8. Stava andando in spiaggia...sei sicuro di non averla vista? Proprio un fatto strano! Cominci a non capirci niente, la faccenda è più intricata di quello che pensavi, ti sembra presto per preoccuparti ma di certo la successione di eventi è particolare. Che tu decida di andare di nuovo in spiaggia o di incamminarti verso casa con i tuoi amici verrai avvicinato da un anziano signore. Ovviamente anche lui è a conoscenza che sei uno shinobi della Nebbia, la cosa sembra diventata di dominio pubblico (:asd:) Oh che fortuna, un tutore dell'ordine! Non sapevo proprio a chi rivolgermi! Stamattina mi sono accorto che hanno svaligiato il mio appartamento! Mi hanno portato via i bagagli con tutta la roba che mi ero portato da casa! Una vera disdetta...se non li ritrovo è un pasticcio. Non mi potresti aiutare a trovare i ladri? Eccoci al punto ( :P ) non sei ancora riuscito a ritrovare Kaede ed ora il vecchio ti chiede aiuto per ritrovare i suoi bagagli! Non hai tempo di fare entrambe le cose, quindi dovrai scegliere quale delle due cose fare (non puoi farle entrambe!)...vorrei vedere un po' di riflessioni sulla tua scelta. Chiudi il post una volta che hai deciso come comportarti. La tua scelta influenzerà il proseguo della missione, ma stai tranquillo: non esiste una cosa giusta o sbagliata da fare, quindi sentiti libero di fare la scelta che vuoi.

    Ti ho aggiunto gli oggetti al portakunai

    Per qualsiasi dubbio riguardo alla traccia contattatami via mp. :fiore:


    Ok questo post è meglio del precedente, buone le interazioni con i tuoi png e la loro caratterizzazione, mi è piaciuto anche il modo in cui ti sei posto con la ragazza

    Voto: 7.5

    Per qualsiasi dubbio riguardo alla traccia contattatami via mp. :fiore:


    Contatto: @Roby
     
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    La lampada della sala inondava con la sua mediocre e giallastra luce il tavolo della sala, mentre dalla finestra aperta il frinir di alcuni animali notturni nella più totale quiete allietava l’udito. Il rumore del legno mi fece concentrare sulla partita in corso: una scacchiera di legno di betulla, molto chiaro e leggero, con i lineamenti di una tonalità di marroncino scuro accompagnati da una serie di pezzi pentagonali recanti le effigi del loro ruolo medesimo. Rapide le mani di Kitsuno si mossero a coronar l’avanzare di un semplice pedone. In quanto a intelligenza mi aveva sempre battuto, ma solo perché io peccavo di esperienza bellica. O perlomeno così mi piaceva credere.
    Chissà perché ai fancazzisti come Kitsuno piace sempre lo Shogi… Bah questo è un bel mistero. Piuttosto, se faccio avanzare lateralmente il cavallo potrei aprire un varco e provare ad attaccare il re nei turni successivi…
    Sentivo di poter vincere quella partita. La mancina rapida ma aggraziata inizio a sollevar il pezzo corrispondente.
    Si mi sembra un’ottima mossa... Sono curioso di vedere come reagisce…
    Kitsuno ridacchiò con gusto e rispose secco spostando uno degli alfieri. Il mio re sembrava ora intrappolato.
    Maledizione!!! Spostando il cavallo ho tolto l’unica protezione che avevo al re… Ma perché sono sempre così precipitoso?!
    -Scacco matto!!
    -Gioco di merda!!
    Meglio andare a dormire va.
    -Sei tu che non sai giocare!!
    Mi alzai quindi flettendo le leve per incamminarmi poi rapido verso la mia stanza senza dar troppo peso alla voce della controparte.
    -Buonanotte.
    Risposi atono. Stavo rosicando ma non l’avrei mai ammesso per nessuna ragione al mondo.
    -Notte perdente!!
    L’ultima notte era gli albori, segno che la piacevole vacanza stava per giungere al temine. All’indomani saremmo dovuti partire e da buon ninja metodico non avevo lasciato nulla al caso e avevo la pronte le valigie da qualche ora. E col calar del buio si chiuse il sipario su questa giornata ricca di sorprese.

    La finestra della stanza era aperta per il caldo, il che favori l’entrar del sol mattutino dell’alba che nel suo sollevarsi solleticò il mio volto dormiente coi suoi flebili raggi. Nonostante l’orario fu comunque un buon risveglio.
    Mhhh… E’ già mattina?!
    Mi stiracchiai vigorosamente fino ad impattare con la destra contro il muro producendo un seccante tonfo sonoro.
    Ahi!! Accidenti…
    Mi precipitai giù dal letto ascoltando i continui richiami del mio apparato digerente. Arrivai in un battito di ciglia in cucina e subito mi affrettai con lo scopo di prendere una tazza da latte.
    Mhhh… Ora che quei pelandroni si svegliano passerà del tempo…
    Mi versai quindi del liquido lattiginoso e cominciai a bere.
    Penso che nonostante sia in vacanza andrò ad allenarmi un pochino!!
    Non trascuravo mai l’esercizio fisico e il crescer delle mie abilità, anche se il Mizukage in questi anni aveva trascurato me.

    Qualche ora dopo, nel pien del mattino, finalmente ogni preparativo per la ripartenza era stato ultimato e io avevo concluso con successo la mia attività fisica mattutina.
    -Ce ne avete messo di tempo eh?!
    Mugugnai abbastanza infastidito. Non mi piaceva aspettare.
    -Mamma mia Kameji! Sempre a lamentarti…
    Mi rispose Teji. Alla soglia di quel palazzo che ci aveva ospitato per circa due giorni, ora si profilava dinnanzi ai nostri occhi solo la via del ritorno. Volsi uno sguardo al mare in lontananza.
    Chissà se Kaede sarà in spiaggia…
    Con un velo di malinconia, anche se all’esterno non lasciai trasparire nulla.
    E’ un peccato non poterla salutare un’ultima volta…
    -Ragazzi io faccio un salto in spiaggia!!
    -Come?! Ribattè sbalordito Teji
    -Ci mancava anche questa… solito carisma di Kitsuno.
    -Volevo salutare Kaede. Dai ragazzi non ci impiego molto.
    -E va bene… Ma solo pochi minuti
    Annuii di risposta a Teji e ci incamminammo tutti e tre con gli zaini sulle spalle in volta della spiaggia.

    La sabbia scottava irradiata dal sole e quei pochi granelli che si infilavano nei sandali lo lasciavano percepire in chiarezza. Arrivammo tutti e tre in prossimità del luogo dove i giorni precedenti albergava l’ombrellone di Kaede. Oggi non c’era.
    Accidenti…
    Indi mi voltai attorno fino ad individuare un signore di mezza età, con la mascella squadrata e i capelli radi e brizzolati e il naso aquilino. Si trattava di un vicino di ombrellone della ragazza.
    -Mi scusi…
    Cercai di attirare l’attenzione del signore con un tono secco di voce.
    -Lei percaso ha visto Kaede, la ragazza che ieri era con me??
    -Kaede? No, Stamani non l’ho ancora vista arrivare.
    Ma dove si sarà cacciata?
    -Dai Kameji non c’è! Pazienza!!
    Irruppe Teji con tono alquanto sbrigativo.
    -Dai Kameji che seccatura…
    Adesso ci si mettono anche loro
    -Dai ragazzi ci impiego solo qualche minuto.
    Tornai indi a rivolgermi al signore.
    -Sa dirmi dove posso trovarla?!
    Magari chiacchierando gliel’avrà detto.
    -Mah dopo il tuo numero il tuo numero di ieri sera è rimasta un po’ a prendere il sole e poi è andata via, pensavo sarebbe tornata anche oggi… Mah…
    Okay non lo sa.
    -Hai visto?! Forza andiamo!!
    -Sa percaso se è partita??
    -No… Non credo… Almeno… Comunque ieri ho visto che andando via si dirigeva verso il blocco degli appartamenti nella zona Est della città… Prova a chiedere lì.
    Un modo per liquidarmi… Come dargli torto.
    -Mamma mia Kameji quanta insistenza!!
    S’intromise seccato Kitsuno.
    -Grazie mille e scusi per il disturbo!!
    Mi inchinai quindi rapido in segno di gratitudine per poi ritornare in posizione eretta e volger lo sguardo a est.
    -Ehi non penserai mica…
    Anche Teji sembrava stesse perdendo la pazienza.
    -Aspettatemi qui… Fra pochi minuti sarò di ritorno!!
    Senza Teji e Kitsuno potrò andare più veloce.
    Indi cominciai a correre verso la direzione designata per non perder tempo sfruttando la velocità derivante dalla mia natura di shinobi.
    Ho già dato troppo nell’occhio. Sarà meglio per ora non sfruttare i tetti e i cornicioni.
    Mi diressi quindi al blocco Est.

    Arrivai ad una serie di cornicioni grigio cemento altri non più di tre piani suddivisi in una serie di scale. Mi diressi subito verso l’entrata della prima scala, forse con la speranza di trovare qualcuno a cui chiedere informazioni. Varcai la soglia che delimitava l’ingresso e subito mi guardai attorno cercando di squadrare il luogo.
    Mhhh… Solo un’inserviente…
    Alle mie iridi solamente l’immagine di una persona in camice volta a pulire le camere risiedenti al piano terra. Le porte delle camere erano spalancate e da esse trasaliva un pungente odore di varecchina.
    Tentar non nuoce…
    -Mi scusi!!
    L'inserviente si voltò verso il sottoscritto interrompendo momentaneamente la sua abituale mansione.
    -Lei percaso ha visto una ragazza di media altezza, capelli a caschetto…
    -La ragazza che era con lei ieri sera?!
    Mi interruppe dandomi modo di capire che avevo di fronte un ulteriore spettatore dello spettacolo imbastito il giorno addietro.
    Oddio anche lei ha visto la mia esibizione… Quando imparerò a riflettere alle conseguenze prima di fare qualcosa!!
    -Si stamani l’ho vista uscire alla solita ora, verso le 8. Stava andando in spiaggia. Sei sicuro di non averla vista? Proprio un fatto strano.
    Questo è lievemente preoccupante.
    Un filo di agitazione mi assalì nel constatare una situazione lievemente intrigante e inquietante.
    Forse è il caso di tornare in spiaggia.
    -Grazie mille!!
    Feci nuovamente un rapido inchino di ringraziamento e poi uscii dal complesso. Macinai indi con le mie leve pochi passi scanditi in corsa per esser poi d’un tratto fermato da una voce maschile.
    -Oh che fortuna, un tutore dell’ordine!!
    Tutore dell’ordine?! Ma quanto sono diventato famoso ieri?!
    Mi voltai nel notare che il richiamante era un signore anziano sulla settantina, capelli bianchi e bassa statura, ma che ancora sembrava arzillo e in forze.
    Menomale che i ninja devono agire nell’ombra…
    -Non sapevo proprio a chi rivolgermi!!Stamattina mi sono accorto che hanno svaligiato il mio appartamento!! Mi hanno portato portato via i bagagli con tutta la roba che mi ero portato da casa!! Una vera disdetta… Se non li ritrovo è un pasticcio.
    Oh ci mancava anche questa. Mi sa che Kitsuno e Teji dovranno pazientare un pelo…
    -Non mi potresti aiutare a trovare i ladri??
    Venni colto di sorpresa anche se in fondo era facilmente prevedibile l’entità della richiesta e la richiesta stessa.
    Ma così non potrò più cercare Kaede…
    Divenni pensieroso e dubbioso per un attimo. Non avrei potuto fare entrambe le cose ed era per me giunto il momento di compiere una scelta che avrebbe influito sul mio futuro. Ebbi abbastanza rapidamente la mia risposta.
    -Certamente!!
    Come ho detto a Kaede il principale dovere di un ninja è quello di difendere i più civili. Non posso rimangiarmi la parola data. Ne va della mia coerenza e dei miei principi.
    In cuor mio sapevo che avrei aiutato quell’uomo.
    E poi Kaede può essere anche che all’ultimo abbia deciso… Che ne so… Di andare in centro per fare compere… La situazione è strana ma può essere una mera e futile coincidenza. Chissà… Magari un giorno ci rivedremo Kaede ma il mio dovere mi chiama.
    Un’espressione di decisione si palesò sulle mie fattezze e accompagnai tutto con un lieve sorrisino. Era giunto forse il momento tanto atteso di rientrare in scena sul campo di battaglia.
    -Mi dica pure tutto quello che sa sul ladro e come è successo!!
    Ebbi la mia scelta e decisi che l’avrei seguita fino alla fine.
     
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    La stanza del vecchio sembra abbastanza in ordine, lui però ti farà notare come non vi sia più traccia dei suoi bagagli che qualcuno ha portato via. Se non riusciamo a ritrovare la mia roba dovrò tornarmene a casa, in quella valigia c'era tutto il mio denaro...pensavo fosse più al sicuro rispetto a tenerlo addosso ed invece...eh... Parecchio amareggiato si metterà da parte e ti lascerà fare il tuo lavoro: la stanza non sembra presentare segni di effrazione, ma il vecchio ti aveva detto che lui aveva chiuso bene la porta prima di coricarsi, d'altro canto nient'altro è stato toccato a parte i bagagli...che sia un caso oppure qualcuno era ben informato? Parlando con l'anziano turista ti dirà i dettagli, ovvero che lui è arrivato ieri mattina e che dopo aver passato la giornata in spiaggia a chiacchierare e prendere il sole è andato a dormire, sembra certo che il furto sia avvenuto nella notte perchè prima di andare a letto aveva tirato fuori il pigiama. Qua sei libero di far parlare l'uomo per spiegarti quello che ti ho descritto e magari romanzare un po' la cosa e trarre le tue dedizioni sulla vicenda. Alla fine deciderai che la maniera migliore per trovare il colpevole sia sorvegliare gli appartamenti di notte e cogliere in flagrante il ladro. La tua permanenza quindi sarà più lunga del previsto, ma d'altro canto necessaria per il buon nome del Villaggio. Rimarrai sul posto per provare a cogliere sul fatto il ladro ed assicurarlo alla giustizia e quindi ti organizzerai in vista della serata. Mentre sarai intento a controllare la zona residenziale dove alloggiano i turisti noterai una strana ombra muoversi furtiva tra gli appartamenti, sarà difficile da vedere perchè è di coroporatura medio piccola e vestita completamente di nero, con una maschera a coprire il volto. Riuscirai comunque a seguire il ladro mentre si orienta tra le stradine e lo vedrai girare un angolo e lo seguirai, ma appena sbucato, sorpresa! Non lo vedrai più! Tuttavia sarà solo
    un'impressione, infatti il ladro avrà sfruttato l'oscurità per aggirarti e tentare di colpirti con una spranga di ferro.
    CITAZIONE
    Attacco semplice 1: Valore 2.5; Danno 1-3

    Il ladro sarà silenzioso e non ti parlerà, ma dopo aver tentato di colpirti si farà un poco indietro. Difenditi e contrattacca. A fine post fammi il riepilogo.

    Scusa il ritardo, ma come ti ho detto in questi giorni sono un po' impegnato.

    Per qualsiasi dubbio riguardo alla traccia contattatami via mp. :fiore:


    Bene anche questo post, hai fatto una scelta condivisibile andando dietro alla richiesta dell'anziano invece di cercare Kaede. Al di là della scelta l'hai giustificata bene, quindi nulla da dire

    Voto: 7.6

    Per qualsiasi dubbio riguardo alla traccia contattatami via mp. :fiore:


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    Aliti di vento fresco in quella tarda mattinata intrisa di quel caldo afoso tipico dell’estate, alimentato da un’umidità fuori dal comune, propria di Kiri e del Paese dell’Acqua, che rende il tutto più ostico da sopportare. Dinnanzi a me, fisso e immobile, mi squadrava il vecchio, vittima di un furto, che io avevo appena deciso di aiutare.
    -Bene signore, sarebbe così gentile da condurmi sul luogo del furto?
    Mi rivolsi a lui con tono abbastanza atono, cercando di coprire quel velo di preoccupazione rimanente dal misterioso e ambiguo caso di Kaede.
    Se però fosse anche lei veramente in pericolo… Assurdo!! Non devo pensarci ora, ma devo concentrarmi esclusivamente sul furto ai danni di questo signore.
    Il signore mi rispose con un cenno con la testa, a simboleggiar il suo assenso all’ispezione di casa sua.
    -Mi faccia strada allora.
    Senza farselo ripetere due volte si incammino verso una stradina che si dirigeva ad est, nella parte più orientale della città e punto più a levante del blocco omonimo degli appartamenti. Lo seguii senza indugio iniziando a macinare un passo dopo l’altro senza sosta su quel selciato mantenendomi alla stessa andatura del vecchio senza nessuna apparente difficolta.
    Kitsuno e Teji mi staranno maledicendo in tutte le lingue che conoscono!! Vabè affari loro…
    I pensieri mi avvolsero lungo il tragitto mentre il mio tenue sguardo cercò di sfruttar quella poca attenzione rimasta a osservar ciò che mi circondava lungo il tragitto al fine di trovare un qualsiasi elemento che possa risultare anche minimamente sospetto. Eppure in quella normale e metodica mattinata estiva nulla sembrava inappropriato al contesto di sfondo; nulla sembrava potersi collegare direttamente o indirettamente al furto trascorso. O perlomeno queste furono le conclusioni dettate dal mio promettente intelletto e dal mio scarso talento in fatto di investigazione. Non ero mai stato un detective prima d’ora. Arrivammo quindi dopo un paio di svolte e un altro paio di brevi acciottolati ad una palazzina di cemento con intonaco esterno giallo a stabilitura civile, anch’essa di circa tre piani. Il vecchio entro senza porsi troppi problemi. Gli andai dietro emulandolo come un fedele cagnolino. Indi salimmo al primo piano.
    Il piano induce a pensare che anche un comune civile sarebbe potuto entrare dall’esterno. Quindi è probabile che il ladro non si tratti perforza di un ninja in grado di scalare i cornicioni.
    Arrivammo dinnanzi ad una porta di mogano marrone, rettangolare e di dimensioni standard che il vecchio subito tramite l’apposita chiave metallizzata.
    Mi ritrovai indi sul luogo del furto. Nell’aere che ivi mi circondava aleggiava una strana sensazione.
    Qualcosa non quadra…
    La stanza era di modiche dimensioni con una porta bianca chiusa che probabilmente simboleggiava l'ingresso ai servizi. Un guardaroba, un letto, due mobili e una credenza erano tutto l'arredamento di cui disponeva. A primo impatto, era come se non era il mio sesto senso si aspettasse un luogo ben diverso come reduce di un furto. Rimasi in allerta, così, per sicurezza. Iniziai quindi a osservare il tutto cercando di cogliere anche il minimo particolare che poteva ricondurre la mia mente inesperta nel campo di scassi e rapine, ma comunque un minimo arguta.
    Strano… La stanza senza abbastanza in ordine… Sembra tutto al proprio posto… I cassetti son tutti chiusi e i soprammobili sono nella loro naturale posizione di equilibrio.
    In poche parole, non vi erano segni che potevano indurre il criminale a tentare una fortunata ricerca all’interno della casa.
    Eppure… Se io fossi un ladro a caccia di denaro cercherei dapprima nei cassetti, e come ultimo posto aprirei la valigia.
    Indi il vecchio indicò con la destra, puntando con l’indice un guardaroba di modeste dimensioni e di legno di ciliegio levigato e lucidato, ma lasciato al suo colore naturale. Indi con la destra aprii ambo le ante, e on stupore salto dinanzi alle mie iridi un paio di camicie con il relativo appendiabiti, che penzolavano da una sbarra di ferro. Sulla parte inferiore del guardaroba un velo sottile di polvere, probabile formatasi nel giro di pochi giorni, che lasciava però una sagoma quadrata scoperta e apparentemente pulita.
    Li c’era sicuramente la valigia…
    A facilitare il tutto, i raggi del sole che sembravano in quell’istante essere favorevoli alla mia indagine.
    -Quindi era qui che stava la valigia?
    Il vecchio annui nuovamente in assenso.
    -Se non riusciamo a ritrovare la mia roba dovrò tornarmene a casa, in quella valigia c'era tutto il mio denaro...pensavo fosse più al sicuro rispetto a tenerlo addosso ed invece...eh...
    -Si calmi. Vedrà che la ritroveremo.
    Basta che non inizia a frignare come un bambino. Capisco la valigia e i contanti che sono andati persi ma amen, la prossima volta te li tieni addosso o sotto il materasso.
    La mia espressione sempre atona e impassibile, volta a dare il massimo per scrutar la situazione presente, senza rimpianti o ripensamenti.
    -Dunque…
    Mi portai il pollice e l’indice della destra al mento per pensare mentre di un poco sollevai il capo verso l’alto. Il vecchio nel frattempo si era seduto sul letto in attesa ma con il morale a terra.
    -Innanzitutto mi dica come è avvenuto il furto!!
    Cerchiamo di capirci qualcosa.
    -Beh innanzitutto io sono arrivato qui ieri mattina. Giusto il tempo di posare le valigie e poi sono uscito.
    Bene e qua abbiamo un’occasione per il furto.
    -Ho passato tutta la giornata a chiacchierare e a prendere il sole in spiaggia per poi tornare la sera e andare quasi subito a dormire. E di notte sono entrati e hanno rubato i bagagli.
    -Ma lei ne è sicuro che è stato sta notte? Potrebbero essere entrati anche mentre lei era fuori in spiaggia a prendere il sole.
    -Sono abbastanza sicuro anche perché ieri sera ho preso il pigiama dalla valigia e quindi il bagaglio ancora ce l’avevo!
    -Ottimo allora il ladro ha operato di notte!
    Innanzitutto bisogna capire da dove è entrato… Ci sono solo due possibili vie che io sappia: porta o finestra. Per prima cosa mi converrà verificare se la serratura della camera è stata forzata ma a primo impatto, quando siamo entrati prima, non sembrava mostrare nulla di strano.
    Mi incamminai quindi verso la soglia aprendo la porta dell’appartamento e mantenendola inclinata di circa 45 gradi rispetto al suo punto di chiusura. Scrutai attentamente la serratura e il meccanismo di chiusura. Mi sentii improvvisamente un fabbro, o perlomeno cercai di esserlo al meglio. Un po’ come i pensionati quando dinnanzi al cantiere diventano tutti geometri.
    La serratura sembra a posto, contando che il vecchio l’ha aperta per entrare e tutto ha funzionato a meraviglia. Inoltre sul telaio dell’infisso e sul contorno del pomello e della toppa non ci sono segni di scasso.
    -I ladri non sono entrati usando la porta, o perlomeno, non sono entrati forzando la serratura. Quindi o hanno fatto scattare la porta con un grimaldello o un qualche aggeggio simile, oppure hanno usato la chiave.
    Mi richiusi la porta alle spalle e rientrai nell’appartamento rimanendo nuovamente faccia a faccia con il malcapitato.
    -Lei percaso aveva qualche copia della chiave?
    -No la risposta fu rapida e secca.
    Perfetto andiamo a controllare ambo le finestre.
    -Domanda forse inutile… Le finestre erano aperte giusto?
    -Beh certo, è estate. Non posso mica morire di caldo.
    -Perfetto!
    Inizia quindi a vagliare al mio occhio attento ambo gli infissi delle finestre sollevandole entrambe a metà al fine di verificare sporgendomi leggermente col busto anche la parte esterna.
    Neanche qui ci sono segni di forzatura. Anche se mi sembra inutile forzare una finestra già aperta.
    -Beh, molto probabilmente i casi sono due: o i ladro è esperto e ha fatto scattare la serratura con un grimaldello o una forcina… Oppure è entrato dalla finestra…
    Il ragionamento logico filava alla grande. Anche il vecchio ne sembrava convinto. Indi cercai di schiarirmi la voce sentendo un fastidioso tintinnio alla gola. Era estate anche per me e avevo dunque bisogno di idratarmi periodicamente, e nelle ricerche erano già trascorse un paio di ore.
    -Mi scusi… Ha percaso un bicchiere d’acqua?
    E’ il minimo visto che ti aiuto… Vabè che è anche mio dovere ma la cortesia…
    -Certo. Lo seguii per dissetarmi e tornare indi alle mie attività di investigazione. Mi colse d’improvviso un dubbio che non esitai a esplicitare.
    -Lei è sicuro di aver chiuso la porta? Perché altrimenti…
    -Si, ne sono sicurissimo. Ho anche ricontrollato dopo perché mi era preso il dubbio ed effettivamente l’avevo chiuso.
    -Per caso ha notato un qualche soprammobile spostato anche se solo di poco?
    La domanda è lecita. Se sono andati a botta sicura sul bagaglio vuoldire che o sapevano di trovare i contanti, oppure miravano ai vestiti ma la cosa sembra poco plausibile.
    -Non penso… Sembra tutto in ordine.
    -Aveva altri oggetti di valore nella valigia?!
    Un vero e proprio interrogatorio, ma avevo bisogno di ogni singola informazione per cercare di venirne a capo.
    -Oltre ai contanti… No!!
    Bene allora tutto mi lascia pensare che i ladri sapevano bene dove mirare. Il che vuoldire che probabilmente tenevano d’occhio il vecchio a sua insaputa da tempo. Se cercano denaro molto probabilmente ritenteranno il colpo. Partiamo dal presupposto che utilizzino lo stesso modus operandi e che non siano ladri esperti e versatili in grado di adattarsi a tutte le situazioni. Di sicuro esperti o non, la notte è il momento migliore per compiere un furto e sfruttare l’oscurità per dileguarsi…
    -Bene i ladri sanno il fatto loro. Indagherò sulla questione!!
    Non mi fido a rivelare al vecchio le mie intenzioni… Questione di sicurezza. Comunque se useranno lo stesso modus operandi mi converrà sorvegliare la zona degli appartamenti di notte.
    -Si metta comodo comunque perché avrò bisogno almeno di un paio di giorni…
    -Grazie mille…
    Il vecchio mi accompagnò fuori da casa con il solito tono triste e afflitto.
    -Si tiri su di morale. Avrebbero potuto farle anche del male. I ladri non guardano in faccia nessuno. Almeno la salute l’ha conservata.
    Mugugnai atono in segno di congedo.
    E non frignare più.

    I caldi raggi del sole solleticavano fastidiosamente la mia scura e corta chioma mentre per quelle strade contorte adagiavo un passo in fila all’altro in cerca di ristoro. Le indagini mi avevano preso molto tempo e ora avevo bisogno di rifocillarmi, per poi tornare a cercare qualche indizio utile in attesa della veglia notturna che avevo in mente di fare.
    -Kameji ma dove diamine eri finito!!!
    Una voce familiare si fece strada in maniera irruenta nel mio apparato uditivo. Voltai lo sguardo alla fonte e notai Teji abbastanza inca*zato. Comprensibile. Con lui vi era anche Kitsuno. E naturalmente, come il sottoscritto, avevano ambo lo zaino da viaggio sulle spalle.
    Diamine mi ero completamente dimenticato di loro. Preso dalla foga di risolvere il caso.
    -Maledetto bastardo. Te ne vai a figa mentre noi siamo rimasti lì come dei polli in spiaggia a braccia conserte con tutti i bagagli.
    -Scusatemi davvero. Ma Kaede sembra sparita e perdipiù hanno svaligiato casa ad un vecchio che mi ha subito chiesto di faere luce sulla questione.
    Ci mancavano sti due. Non ho voglia di mettermi a spiegargli tutto.
    -E allora?! Proprio tu ci devi pensare?! Che si rivolga al corpo di polizia no o a qualche altro corpo di vigilanza…
    E’ in gioco l’onore del villaggio Teji. Non capiresti…
    -Lascia perdere… Sappiate solo che la mia permanenza sarà più lunga del previsto. Se riuscite a portare anche il mio zaino mi fareste un gran favore. Mi sarebbe d’intralcio nel caso ci sia da combattere.
    Non devo escludere il caso.
    Di colpo i due si fecero più malinconici. La rabbia dia loro volti svanì a poco a poco.
    -Devi combattere?! Che seccatura…
    -Non lo so. E’ solo un’ipotesi…
    -Vedi di tornare sano e salvo Kameji!!
    Grazie ragazzi.
    -In una bara non mi trovo molto comodo.
    Non era così drastica la situazione. Anzi era molto ben lontana dall’essere come l’avevano raffigurata, ma loro sono civili e per loro qualsiasi attività abbia a che vedere coi ninja è fonte d’immane pericolo.
    -Anche perché sarebbe una seccatura venire al tuo funerale e poi passare ogni giorno a cambiarti i fiori sulla tomba.
    -No ma vaffanculo!!
    Vabè ci converrà cercare un posto dove mangiare e poi andrò da qualche parte a riposarmi in vista del turno da sentinella. Dovrò essere sveglio e in forze per allora. Anche se oramai ho ben poco da riposare.
    -Comunque ragazzi io stavo cercando un posto per mangiare!! Volete accompagnarmi?!
    -Si dai… Oramai partiamo dopo mangiato!!
    Ci avviammo quindi in maniera rapida e frettolosa alla volta di una taverna.

    Il sole stava calando il quel meriggio oramai divenuto sera e si stava immergendo nel mare, e dal tetto ove stato collocato in sorveglianza era possibile vedere uno stupefacente spettacolo volgendo lo sguardo a ovest. Dall’altra parte del cielo, la luna oramai sembrava sempre più prossima a raggiungere il suo quarto crescente, dando vita così a delle forze di marea più bilanciate rispetto alla luna piena e alla luna nuova.
    Macinavo piccoli passi abbastanza nervosamente straziato dal silenzio che oramai stava calando su quella zona periferica e logorato dal pensiero di una notte d’attesa in cui vi era la possibilità che non fosse successo niente.
    E’ solo una fottutissima e noiosissima notte!
    Cercai di farmi coraggio anche se naturalmente il sorvegliare era parte integrante dell’essere ninja.
    Avevo lasciato lo zaino a Teji e Kitsuno e recavo quindi con me unicamente il portakunai con la relativa attrezzatura. Una scelta tattica. Senza lo zaino mi sentivo molto più leggero e veloce, o perlomeno questa era la mia impressione.
    Dopodiché avevo trovato un albero secolare alla cui ombra ho trangugiato qualche misera ora di sonno per poi raggiungere nuovamente il blocco est in vista del tramonto, e utilizzare le mie abilità ninja, convogliando indi il chakra sotto la pianta dei piedi, per scalare verticalmente un cornicione e mettermi in attesa sulla sua copertura. Ogni tanto cambiavo tetto attraverso dei balzi mirati, per poi cominciare a sorvegliare una nuova zona di quel blocco della città.
    Speriamo si faccia vedere presto.
    Passarono le ore in maniera molto lenta mentre le stelle si fecero strada in cielo a illuminar la volta celeste con le loro luci lontane e la notte sopraggiunse al giorno inondando di una tetra oscurità tutta la città.
    Maledizione… Questo buio non aiuta.
    Intensificai la mia attività di guardia continuando ad alternare la mia presenza sulle coperture dei vari cornicioni, a sguardi attenti al paesaggio notturno, mentre d’improvviso un’ombra rapida sembro sfrecciare in un angolo della mia visuale e dileguarsi.
    Eccolo il bastardo!!
    Mi voltai e cominciai a macinare metri in quella direzione saltando sul tetto adiacente per proseguire la corsa determinato a svelare il volto dell’ombra e capire cosa si cela dietro ad essa. Avrebbe potuto anche essere un gatto. Ero in cerca di certezza. Indi con lo sguardo seguii l’ombra che ricomparve nella mia visuale mentre mi facevo strada fra i tetti.
    E’ troppo grande per essere un animale. Mi sembra un uomo, ma non molto alto. Diciamo di altezza media. E da come scatta sembrerebbe abbastanza esile.
    Un raggio di luna venne in mio aiuto e fendette il moto del ladro illuminando per una frazione di secondo la figura. Ai miei occhi si palesò una maschera a coprire il volto nera e una tuta del medesimo colore.
    E’ interamente vestito di nero… E porta una maschera. Cerchiamo di capire cosa fa.
    Indi mi limitai a seguirlo per pochi passi fino a quando non svoltò improvvisamente in un vicolo. Arrivai al limite del tetto su mi stavo muovendo.
    Mhhh è troppo distante l’altro tetto. Mi converrà saltare giù e proseguire l’inseguimento a terra.
    Non era una grande distanza contando che i ninja eseguono abitualmente certi balzi e le palazzine erano di norma alte due o tre piani. Decisi comunque di non rischiare inutilmente e mi aiutai usando come appoggio intermedio il tetto di una villetta alla mia destra, e in due balzi mi ritrovai a terra e cominciai a correre in volta del vicolo.
    Eccolo lì!!
    Lo vedevo chiaramente una buona trentina di metri dinnanzi a me. Non aveva preso molte distanze, indi cercai di macinarle nel più breve tempo possibile.
    Maledetto!! Se ti prendo…
    Ma il ladro svoltò d’un tratto a sinistra in una stradina laterale
    Pezzo di merda!! Scappa quanto vuoi ma tanto ti acchiappo!!
    Seguii dopo pochi secondi la sua medesima scelta e svoltai ma con sorpresa la figura del ladro era sparita.
    Ma neanche il tempo di imprecare che subito mi voltai di istinto e notai la figura del ladro con in mano quella che sembrava una spranga di ferro a pochi metri da me, tentare un attacco.
    Figlio di puttana!!
    Spiccai un balzo laterale flettendo le leve in volta della mia destra, al fine di evitare il suo attacco e prendere circa quattro metri.

    SCHIVATA SEMPLICE: [Velocità + Riflessi]/2= [3+3]/2=3


    Si era accorto che lo stavo seguendo il maledetto. E così vuoi usare il corpo a corpo eh?!
    Il ladro in seguito prese le distanze da me di qualche metro senza proferire parola.
    Dunque se voglio scoprire dove si trova la refurtiva devo andarci piano. Non mi converrà partire subito dal mio attacco più potente. Opterò per qualcosa che consuma meno chakra.
    Avevo bisogno di catturarlo vivo. Indi mescolai al petto il chakra per comporre in seguito il sigillo del cinghiale.
    E ora vediamo come te la cavi con le illusioni! Di solito chi usa le arti marziali soffre i Genjutsu!
    Indi eseguii rapidamente uno scatto laterale verso destra di circa altri 4 metri al fine di ingabbiare la mente del mio avversario con quel movimento visivo. Nella mente del mio avversario quel rapido movimento si sarebbe dovuto moltiplicare e dar lui la parvenza di essere in men che non si dica circondato da tanti nemici mascherati come lui, tutti armati, ma con aria alquanto minacciosa. Prenderanno quindi ad attaccarlo, mentre potrà intravedere nel frattempo uno di essi, nella retrovia, tirar fuori un set di attrezzi da tortura e cominciare ad affilare le lame in maniera sadica.
    Il mio obiettivo era quello di debilitarlo psicologicamente o almeno traumatizzarlo quanto basta per rendermi la cattura più facile. Sarei rimasto quindi in attesa, ritto e immobile, con la concentrazione al massimo a osservar il mio nemico in realtà immobile, dimenarsi nell’illusione di cui io stesso ero l’artefice.

    Illusione Generica
    Tipo: Genjutsu
    Posizione delle mani: cinghiale
    Descrizione:Un Genjutsu con cui il ninja che lo utilizza può far vedere all'avversario qualsiasi cosa egli voglia, come ad esempio scontrarsi contro tantissimi nemici oppure vedere una persona amata ridotta in fin di vita.
    Si tratta di un Genjutsu statico e ci si potrà liberare da esso nello stesso modo di qualunque altra illusione.
    [consumo: 8]
    [Danno Psicologico: 1-3]
    [richiede: intuito e volontà pari o superiori a 2]
    [Costo: 20 EXP]
    [Energia: Gialla]

    GENJUTSU:
    -Intuito Kameji 2
    -Volontà Kameji 2


    Riepilogo post

    Azione non offensiva - Difesa semplice 1: Schivata con balzo laterale di 4 m
    Azione offensiva - Tecnica energia gialla: Illusione Generica
    Azione di movimento 1: Mi sposto lateralmente di 4 metri (Per usare il Genjutsu sul mio avversario)
    Chakra consumato: 8
    Chakra rimasto/posseduto: 32/40
    Danni fisici //
    Danni psicologici //
    Condizioni psico-fisiche: Determinato ma anche prudente
    Armi rimaste/possedute: Il portakunai e il suo contenuto
    Farmaci rimasti/posseduti: //
    Posizione del PG: Immobile in posizione eretta
    Distanza dall'avversario: ??


    E' il primo Genjutsu che uso. Spero di non aver combinato troppi casini :ice:
     
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    Il ladro rimarrà imbambolato nell'osservare tutte le persone che nella sua mente lo circondano, sembrerà però accorgersi di qualcosa di strano e si morsicherà la mano, uscendo dall'illusione in cui era intrappolato. Ora che è davanti a te noti che è troppo basso per essere un adulto, potrebbe essere un ragazzo ma è difficile da capire a causa degli ampi vestiti che indossa e della maschera. Il tuo avversario sembrerà un po' intontito, ma si farà sotto tentando un assalto scoordinato con la sua spranga
    CITAZIONE
    Attacco semplice: Colpo di spranga alla testa: Valore 2.5; Danno 1-3

    Poi lo vedrai guardarsi un po' intorno, infine indietreggerà di alcuni metri e tirerà fuori di tasca una specie di palla e la lancerà a terra liberando una cortina di fumo che si metterà tra voi due. Sfrutterà il diversivo per scappare ed entrare in una zona un po' più buia in cui cercare di nascondersi [In questa zona a causa del buio tu ed il tuo avversario avrete un malus di 1 ai riflessi]. Il combattimento continua, difenditi e contrattacca.

    Status avversario: Danni subiti 1; Chakra consumato //

    Ti ho aggiunto gli oggetti al portakunai

    Per qualsiasi dubbio riguardo alla traccia contattatami via mp. :fiore:


    CITAZIONE
    Mi sentii improvvisamente un fabbro, o perlomeno cercai di esserlo al meglio. Un po’ come i pensionati quando dinnanzi al cantiere diventano tutti geometri.

    Questa parte mi ha piegato :asd:. Il post è ben fatto e curato, hai dato buono spazio alle varie parti senza trascurarne nessuna. Le supposizioni sono state abbastanza buone. Se vuoi mettere i calcoli a parte in modo che non li vedano tutti c'è una sezione apposta dentro Kiri.

    Voto: 7.7

    Per qualsiasi dubbio riguardo alla traccia contattatami via mp. :fiore:


    Contatto: @Roby
     
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    Sembra aver fatto effetto...
    Fortunatamente la concentrazione richiesta per mantenere l’illusione appena lanciata non riusciva a impedirmi di mandar avanti nella mia psiche pensieri che non avrebbero nulla da spartire con la tecnica da me lanciata. Avevo l’avversario sotto scacco e la situazione sembrava essere sotto stretto controllo e nel limite delle mie capacità di gestione della situazione immane. L’avversario immobile con sguardo vacuo rimaneva immobile anche nell’illusione dal sottoscritto lanciata, quasi colpito dalla visione ottica che nella sua mente si stava proiettando, eppure riuscì d’un lampo a capire che qualcosa non andava per il verso giusto.
    Merda…
    Riuscìì a scorgere attraverso il mio jutsu il ladro portarsi la destra al labbro e morsicarsi il dito, adornando il tutto con un lieve rivolo di sangue arterioso rosso vivo, che iniziò a scorrere senza sosta catapultando fuori il tipo dalla mia tecnica. Il dolore fisico si ripercosse sulla realtà vera e tangibile.
    Potei d’altro canto tornare a concentrarmi su ciò che mi circonda come si deve senza spendere gran parte delle mie energie psichiche concentrato in un’attività precisa.
    Mhhh… Però è in effetti troppo basso per essere un adulto…
    La statura del ragazzo, oramai a pochi metri da me, saltò subito alle mie attente iridi e i miei occhi passarono al vaglio quella figura che dapprima era sempre lontana e sfuggente, ma ora, si palesava vicina come non mai. La maschera nera era avvolta a mo’ di passamontagna sul volto ma la tuta nera che vestiva sembrava a primo impatto larga di qualche misura e non lasciava trasparire nulla sulle sue doti fisiche rendendomi più ostica la datazione dell’età dell’energumeno.
    Oppure può essere affetto da nanismo. Però il fatto che sia basso mi lascia sperare che non sia dotato di grande forza fisica, il che potrebbe essere un vantaggio se riesco a disarmarlo…
    Ah, l’inesperienza a volte porta a compiere pregiudizi insensati dettati dal cercare vantaggi laddove non ci sono forse a scopo puramente rassicurativo. Solamente il tempo poteva svelare se, in caso del tutto fortuito, ci avessi azzeccato. Un giorno questa abitudine avrebbe potuto costarmi la pellaccia.
    Però il modo in cui ha reagito al mio genjutsu mi lascia intravedere che forse non è uno sprovveduto come credevo… Forse sarà meglio andarci più pesante.
    Dinnanzi a me la figura dapprima abbastanza scossa e intontita reduce da un trauma psicologico non indifferente stava cercando comunque di continuare a combattere e iniziò quindi uno scatto verso di me a tutta birra.
    La velocità con cui si muove non sembra calata…
    Speravo che almeno qualche minimo effetto del Genjutsu si ripercuotesse sul suo status prestazionale, e in effetti fu così. I movimenti sembrarono goffi mentre la mazza impugnata con ambo le mani fu sollevata a indicar con largo anticipo di menar un fendente dall’alto verso il basso, mirato a colpir la mia scatola cranica. La schivata che tentai fu dello stesso stampo della precedente. Abbassai il busto verso il basso cercando di guadagnare ulteriori eventuali frazioni di secondo sul fendente, indi spostai il baricentro verso la mia destra flettendo contemporaneamente le leve anteriori. Cercai quindi di compiere una capriola che mi avrebbe catapultato a circa tre metri di distanza alla mia destra.

    Riflessi: 3
    Schivata semplice: [velocità+riflessi]/2=[3+3]/2=3


    Indi una volta evitato il colpo il mio avversario si fermò di colpo, guardandosi improvvisamente attorno compulsivamente in tutte le direzioni.
    E ora che cazzo fa?!
    Neanche il tempo di pensare a dovere che subito la controparte compie qualche passo addietro verso una zona particolarmente scura del vicolo, al riparo dalla luce lunare e stellare che inondava il firmamento notturno.
    Brutto stronzo non provare a scappare!!
    Neanche a dirlo che subito la mancina del presunto ragazzo affondò nella tasca per tirar fuori una sfera verde che subito lanciò a terra.
    E quello che cos’è?!
    Un pizzico di ansia trasalì le mie membra, forse dettato dal fatto che erano ancora non avevo del tutto identificato l’arma presunta. Subito una cortina di fuso denso e grigio inondo la zona circostante in un raggio di alcuni metri. Mi portai istintivamente la destra alla bocca al fine di respirare meno particelle in sospensione possibili.
    Dannazione!!
    Nel marasma iniziai a correre verso la direzione in cui era arretrato il tipo al fine di uscire al più presto da quella cortina, sforzandomi di mantenere aperti gli occhi lacrimanti a causa del fumo.
    Non si riesce a vedere niente cazzo!!
    La mia compilation di vocaboli scurrili era appena agli albori. In pochi attimi riuscii a uscire dalla densa nuvola di fumo ritornando finalmente ad avere un campo visivo decente, ma avvolto da un’oscurità più fitta del normale che ostacolava il delinearsi dei colori e dei contorni degli oggetti. Il classico effetto del buio per chi non ha la vista da gatto.
    Speriamo solo che anche quel bastardo abbia i miei stessi problemi.
    Riuscivo a intravedere la sua figura una decina di metri dinnanzi a me mentre cercava di compiere rapidi movimenti al fine di sfuggirmi.
    Indi presi la destra e la portai nel portakunai fino ad estrarre un kunai.Feci ruotare il braccio al fine di lanciarlo in direzione del ragazzo in corsa, cercando di prevedere eventuali traettorie del suo moto. Mirai ad intercettarlo all’altezza del ventre.
    Dalle movenze mi sembrerebbe pienamente in grado di evitarlo.

    LANCIO KUNAI: [Velocità arma+forza]/2=[2,5+1]/2=1,75


    Non avevo molta forza fisica e sfruttai quel fatto per creare un attacco diversivo che l’avversario avrebbe dovuto evitare e, se tutto fosse andato secondo i miei calcoli, una volta lanciata l’arma avrei composto una serie di sigilli al metto mescolando le mie energie psico-fisiche. [Drago – Tigre]
    Merda!!
    Commisi un errore di calcolo abbastanza infantile: la mia fonte d’acqua più vicina era il mare e l’acqua ci avrebbe impiegato un po’ a formare la mia gorgone, nonostante il blocco est degli appartamenti si trovasse comunque in una zona abbastanza vicina alla costa.
    Persi qualche attimo prezioso, ma d’improvviso il mio richiamo visivo fu colto da un tombino che mi accingevo ad oltrepassare.
    Come posso fare… Ma certo!! La fognatura!! La merda e il piscio e gli scarichi dei lavandini e delle docce sono composti da acqua per la gran parte.
    Un pensiero rapido e istintivo che attraversò la mia mente come un fulmine squarcia un cielo temporalesco. Indi col chakra cercai di manipolare l’acqua presente nel sifone situato sotto il tombino che inizio a trasalire torbida dalla grata mentre assieme ad essa si sollevò al contempo un olezzo nauseabondo.
    Indi riuscii a ricreare in maniera molto rapida una gorgone acquatica, una sorta di mezzo drago, che scagliai immediatamente contro il mio avversario cercando di colpirlo nel bel mezzo della schivata o, vista la mia sottile ma pur importante, perdita di tempo, appena al termine di essa, sperando che l’energumeno non faccia in tempo a reagire al mio attacco vero e proprio.
    La prossima volta dovrò vedere di non commettere errori simili.

    Gorgone Acquatico (Suishu Gorugon)
    Tipo: Ninjutsu
    Posizione delle mani: Drago - Tigre
    Livello: D
    Descrizione: Versione depotenziata del drago acquatico in cui si modificherà l'acqua intorno o l'umidità presente dell'aria (da Zen 3) per poter creare una massa d'acqua che ricorda in parte un drago ancora non completo che verrà poi scagliato verso il nemico a grande velocità.
    Consumo: 10
    Richiede: Chakra Suiton; Zen 2; Destrezza 2
    Danno: 1-3
    Costo: 30 Exp
    Energia: Gialla

    Calcolo Jutsu: [Destrezza+Velocità]/2=[3+3]/2=3


    Azione non offensiva - Difesa semplice: Schivata laterale destra con capriola di 4 metri
    Azione di movimento 1: Inseguo il malvivente (Metri percorribili 18)
    Azione Gratuita 1: Estraggo kunai
    Azione offensiva - Attacco semplice: Lancio kunai
    Azione offensiva - Tecnica energia gialla: Suiton - Gorgone Acquatica
    Chakra consumato: 10
    Chakra rimasto/posseduto: 22
    Danni fisici //
    Danni psicologici //
    Condizioni psico-fisiche: Determinato
    Armi rimaste/possedute: tutto il portakunai meno un kunai
    Farmaci rimasti/posseduti: //
    Posizione del PG: Sta inseguendo il ladro
    Distanza dall'avversario: Circa una decina di metri


    CITAZIONE
    Grazie mille del consiglio sul riepilogo ma per ora non mi fa alcuna differenza tenerlo privato o mostrarlo pubblicamente :ice:
     
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    Il ladro schiverà facilmente il kunai che hai lanciato, ma verrà colpito dal tuo jutsu acquatico e poi tenterà ti colpirti con un altro affondo di spranga (Sempre valore 2.5, ricordati che hai -1 ai riflessi). Comunque sia riuscirai ad avere la meglio sul lestofante, voglio però che tu mi ruoli la parte in cui lo sconfiggi e lo immobilizzi in qualche modo (ruolata auto conclusiva). A quel punto gli toglierai la maschera e ti renderai conto di aver già visto il volto sotto di essa, il ladro infatti non è altri che l'inserviente con cui avevi parlato al mattino (la cameriera che sistemava le stanze e che ti aveva detto di aver visto Kaede uscire dalla sua camera). La maschera ed i vestiti ampi ti avevano impedito di notare che fosse una donna, ed anche il fatto che fosse più basso di un normale adulto assume un significato diverso di quello che avevi pensato. Interrogandola la giovane donna ti confesserà di aver cominciato da alcuni mesi a rubare nelle camere per "arrotondare" lo stipendio. Nessuno fa caso ad un'inserviente che gira per le camere, così avevo modo di scoprire dove venissero tenute le cose di maggior valore senza destare sospetti, inoltre dato il mio incarico ho una copia di tutte le chiavi degli appartamenti. Comodo no? Potrai fare altre domande e far parlare liberamente la ladra, se ci sono altre cose che vuoi sapere. Risolto l'arcano ti farai dire dove tiene la refurtiva e poi la consegnerai alle forze dell'ordine locali che restituiranno il maltolto. Grazie al cielo! Mi ero già visto di tornare a casa senza un soldo...sei un bravo giovanotto, mi hai salvato le vacanze! Il vecchio sarà raggiante e non la finirà di ringraziarti. La parte finale del post voglio che tu la svolga a Kiri (non c'è bisogno che mi descriva il viaggio), in quanto pur non trattandosi di una missione ufficiale dovrai fare rapporto al Kage della tua attività. Busserai alla porta e poi entrerai, l'uomo ti squadrerà un po' dubbioso, visto che non ti ha mandato a chiamare. Si? Hai qualcosa da dirmi, Kameji? Farai rapporto al Mizukage, che ascoltata la vicenda farà un cenno affermativo. Bene, ottimo lavoro...vista la lunghezza della tua passata missione avevo pensato di lasciarti un po' di tempo per riposare, ma visto che sembri impaziente di tornare al lavoro ne terrò di conto per le prossime missioni. Puoi andare. Esci dall'ufficio e chiudi il post a piacere.

    Non c'è bisogno che tu faccia il riepilogo.

    Per qualsiasi dubbio riguardo alla traccia contattatami via mp. :fiore:


    Allora anche questo post è andato bene, nonostante la tua lunga assenza hai assimilato bene i nuovi regolamenti ed i calcoli, in generale mi è piaciuto come hai cercato di ruolare il tuo pg anche in una fase di combattimento

    Voto: 7.5

    Per qualsiasi dubbio riguardo alla traccia contattatami via mp. :fiore:


    Contatto: @Roby


    Edited by Roby 1 - 16/8/2017, 13:33
     
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    Parlato Kameji
    Vecchio
    Inserviente/ladra
    Agente di polizia
    MIzukage-sama


    I miei occhi si riempirono di gaudio e soddisfazione nel constatare che, nonostante il mio incerto incedere, la tattica andò a segno e il malvivente fu colpito il pieno dal jutsu d’acqua che indi lo scaraventò qualche metro addietro.
    Beccati questo stronzo!!
    Mi fermai di botto a pochi metri dal mio avversario, fiero del colpo appena portato, intento in quella calante oscurità ad analizzar le sue prossime mosse e i riscontri della mia tecnica. Ma forse la precauzione non fu troppa e, in quel tetro paesaggio, fa forse mossa incauta lasciar così poco spazio tra me medesimo e il malvivente. Con un rapido scatto il guizzante ragazzo/omuncolo si lanciò di nuovo a spranga sollevata verso il sottoscritto. Neanche il tempo di rendermene conto e fui colpito alla testa da un pesante affondo di mazza metallica.
    Cazzo!! Quante volte devo ripetermi di prendere le distanze… Soprattutto io che non sono poi così bravo a fare a cazzotti!!!
    Ricevetti una bella botta in testa ma non abbastanza potente da farmi svenire. D’istinto convogliai le mie energie fisiche e psichiche al plesso solare, mescolandole dolcemente in una calda e candida fusione, denominata chakra. Condensai quindi l’umidità presente dall’atmosfera, che nel Paese dell’Acqua abbonda in grande quantità, producendo un differenziale di pressione. Sfruttando le micropolveri in sospensione l’acqua trovò una superficie solida per passare allo stato solido e creare una sottile patina, denominata aerosol che si espanse rapidamente nel formare poi un banco fitto di nebbia di diametro circa una ventina di metri.
    Suiton… Velo di nebbia!!!
    Abituato alla mia tecnica, avevo oramai i sensi aguzzati e temprati a combattere sotto quel fitto muro bianco che si diradava nel paesaggio circostante mescolandosi all’oscurità già presente. I miei sensi furono indi agevolati rispetto a quelli del confuso ladruncolo che quindi versava in stato di difficoltà. Potevo percepirlo, lievemente, con gli altri sensi. Un lieve rumore di scarpa, un movimento del braccio, tutti suoni rapidi che passarono al vaglio del mio apparato uditivo.
    Ora ti rendo tutto con gli interessi…
    Estrassi quindi dal portakunai un kunai e del filo di nylon che legai con un rapido movimento all’imboccatura dell’arma, ovvero quel toro di metallo che serve per facilitar la presa. Lasciai l’altro capo libero di scorrere dalla tasca del portakunai, mentre la mancina attenta controllava lo scorrer del filo pronto a bloccarlo. Mi sentivo ancora leggermente spossato dalla botta, ma in grado di pensar lucidamente. Indi rapido con la destra lanciai il kunai ove avevo localizzato il mio avversario. Mirai a colpire uno degli arti inferiori.
    Ahhhh!!!
    Una sottile voce quasi soffocata dal passamontagna fendette l’aria densa di vapore acqueo condensato.
    Centro!!!
    Indi senza perdere tempo scattai in totale silenzio alla mia sinistra per circa cinque metri. Il filo si tese generando una forza di tensione. Capii quindi al tatto che il mio avversario cercò di muoversi in direzione opposta.
    Nghhh!!!
    Un mugolio di dolore, solo il rumore di un misero passo.
    Perfetto ha difficoltà a muoversi a causa della ferità.
    Indi scattai nuovamente alla mia destra per arrivare a descrivere un cerchio completo e tornare al punto di partenza, abbastanza largo, al fine di girare attorno, nel più breve tempo possibile, al mio avversario ferito. Il filo seguì i miei movimenti con la più breve traiettoria spaziale e si attorcigliò rapido attorno al nanetto.
    E ora beccati questo…
    Strattonai con tutta la forza sfruttando la resistenza innata del polimero chiamato nylon e sentii poco dopo un tonfo sordo. Avevo sgambettato il mio avversario che era piombato a terra come un salame.
    Bene…
    Il malcapitato cercò comunque di sciogliere il filo di nylon e di divincolarsi ma con un rapido movimento scattai verso di lui sciogliendo il vellodi nebbia. Alle mie iridi si paleso una figura ai mei piedi volta a districare il giro di nylon mentre la mia destra continuava a tirare il tutto per ostacolargli l’impresa. Mi notò torreggiare su di lui e diede un rapido sguardo alla spranga per terra al suo fianco, probabilmente lasciata al momento per aver ambo gli arti superiori volti alla liberazione dal filo.
    -Eh no brutto stronzo!!!
    Rabbiosamente calciai con la destra la spranga lontano da lui prima che potesse nuovamente impugnarla, indi premetti la suola dello stesso piede sul kunai che aveva penetrato in parte la parte terminare dello stinco, quasi alla giunzione con la caviglia. Tutt’intorno scendeva lentamente del caldo sangue, probabilmente venoso vista l’uscita lenta ma continua.
    AHHHHHHHH!!!
    -DIMMI DOVE HAI MESSO LA REFURTIVA!!! SUBITO!!!
    Premetti ancora di più col destro, senza farmi troppi sentimentalismi.
    -AAHHHHHH!! VA BENE MI ARRENDO!!! DIRO TUTTO!!!
    Ma…
    Nonostante la voce fosse soffocata dal passamontagna aveva un tocco femminile, il che probabilmente la diceva lunga sull’altezza dell’energumeno.
    Devo legarlo immediatamente…
    Mi tolsi quindi la maglietta e la passai sotto al busto della figura per poi cingerla davanti con un nodo strettissimo. Le braccia rimasero incatenate al busto lungo i fianchi. Legai poco dopo l’altezza del gomito, giusto per rendegli la vita ancora più difficile.
    E adesso mostrati infame…
    La destra poi scivolò rapida sul collo a sollevar la maschera nero pece.
    -Ma…
    Dinnanzi al mio volto stupito si svelò un volto che mai avrei potuto collegare ad un furto. Le fattezze femminili dell’inserviente a cui il girono prima avevo chiesto informazioni sulla presunta scomparsa di Kaede si palesarono dinnanzi alle mie iridi confuse.
    Ora si spiega il perché dell’altezza… E quei maledetti vestiti larghi… Davvero una bella trovata…
    -Dimmi solo… PERCHE’?!?
    Premetti con la destra nuovamente sulla ferita leggermente scosso dall’accaduto. Stavo trasformando quell’interrogatorio in una tortura.
    -AAAHHHH!! PER… PER…
    La donna iniziò a singhiozzare dal dolore, indi allentai la forza rilasciata dalla pianta del piede.
    -Per arrotondare lo stipendio!!! Sa noi siamo una famiglia povera e gli inservienti sono una categoria sfruttata e sottopagata.
    -Questo non l’autorizza a cibarsi dei risparmi altrui!!!
    -Lo so lo so ma vede questo è l’unico genere di lavoro che sia riuscita mai a trovare…
    -E non mi sorprende la cosa!!
    -Nessuno fa caso ad un’inserviente che gira per le camere, così avevo modo di scoprire dove venissero tenute le cose di maggior valore senza destare sospetti, inoltre dato il mio incarico ho una copia della chiave di tutti gli appartamenti. Comodo no?
    Però… Astuta la puttana!!
    -Mi sembrava un’occasione molto proficua… Mi creda… Volevo solo un futuro per la mia famiglia!!
    -Non è a me che devi rendere conto. E ora dimmi dove si trova quella cazzo di refurtiva!!
    -In una casa qui nei paraggi… Dove siamo ora circa duecento metri a destra… E’ l’unico infisso verde del quartiere.
    Che abbia voluto scappare verso casa sua per cercare di rintanarsi senza essere vista?! Bah in ogni caso ha fallito…
    -E ora alzati!!
    Le diedi un calcio col piatto destro al fine di farle sollevare il busto. La risposta da me aspettata non tardò ad arrivare. Indi la sollevai di peso fino a metterla in posizione eretta fino a caricarmela.
    -E ora cammina!!
    Le diedi uno spintone in avanti per poi lasciar l’inserviente legata sbilanciarsi in avanti e cadere nel tentativo di camminare.
    -AHHHHH!!!
    Ah giusto, ha ancora i piedi legati!!
    Indi rimossi i giri di nylon attorno alle gambe tenendo il filo saldamente collegato al kunai per dargli qualche strattone e rigirarlo nella ferita nel caso avesse tentato qualche furbizia. Se il kunai si fosse staccato, beh tanto meglio. Ora era letteralmente mia prigioniera.
    -E ora dimmi… Hai visto veramente Kaede uscire di casa o era solo una scusa per non avere un ninja fra i piedi?!?
    -No.. Glielo giuro… Non stavo mentendo…
    La voce fioca e lievemente singhiozzante di dolore accompagnava uno scandire di passi zoppicante.
    Frigna poco che se sei in queste condizioni è tutta colpa tua…
    -E non avrai mica pensato di rubare in camera sua vero?!?
    -Beh…
    -AVANTI PARLA BRUTTA STRONZA!!!
    -Si se devo essere onesta. Mi sembra una studente abbastanza ingenua e quindi una vittima facil AHHHH
    Le arrivo un gancio destro sul volto.
    -E questo da parte di Kaede…
    -Comunque non l’ho ancora rapinata e se proprio ci tieni a saperlo…
    Arrivammo dunque ad una casupola lievemente diroccata intonacata bianca a stabilitura civile. Si distinguevano delle chiare crepe nonostante il buio della notte. L’infisso, stando a quanto la mia vista felina potesse giudicare, era effettivamente di colore verde ma il legno sembrava malandato, forse a causa della continua umidità.
    Entrammo e subito nella sala d’ingresso che ospitava anche un modesto tavolo e tre sedie per mangiare, trovai per terra un paio di borse.
    Quindi è giovane di furti… O forse i precedenti bagagli li ha già smistati…
    -Solo questi ci sono?!?
    -Sì!!
    Raccolsi quindi ambo i bagagli, due sacche da viaggio per esser precisi, e me li caricai sulla spalla mancina.
    -Bene e ora è il momento di buttare giù dal letto qualche poliziotto.

    Ci vollero una decina di minuti fra quelle strade deserte in quelle tetre ore notturne per arrivar alla stazione di polizia: un bell’edificio sviluppato su due piani, molto squadra di colore blu oltremare. Lo stemma torreggiava scuro nella parte centrale del tetto del palazzo. Dietro di noi una scia di sporadiche gocce di liquido rosso.
    Bah a prima pioggia pulirà tutto… Col cazzo che la bendo io sta qua…
    Aprii quindi l’uscio del locale dopo quella straziante e noiosa processione carceraria.
    -Permesso agenti!!
    Entrai subito in un corridoio, ove pochi metri dopo sulla destra si stagliava un ufficio reclami con un tavolo e un agente di polizia che subito mi squadrò male guardandomi in cagnesco.
    Logico no?! Gli piombo d’improvviso in centrale con una persona legata e sanguinante al piede. Poi le valigie...
    Nei fui inizialmente amareggiato, ma poi compresi il motivo della diffidenza.
    -Innanzitutto si identifichi… E poi mi dica il motivo della sua visita!!
    -Sono Kameji, uno shinobi di Kiri e lei è una ladra di appartamenti che recentemente ha colpito nel blocco Est.
    Il volto dell’agente si illuminò.
    -In effetti ci sono stati denunciati dei furti nei giorni scorsi.
    -Bene ecco il ladro e…
    Buttai a terra la refurtiva che fece un tonfo sommesso.
    Ma comprare dei trolley era troppo difficile no?!
    -Ecco la refurtiva… Se ora posso andare…
    Ho un fottuto sonno.
    -Guardi adesso chiamo coloro che hanno sporto denuncia per l’identificazione del bagaglio. Lei dovrà rimanere in attesa.
    -Va bene.
    Che due coglioni!

    Il primo ad arrivare fu proprio il vecchio che mi aveva assoldato come poliziotto in via del tutto provvisoria. Il volto raggiante seppur assonnato si illuminò ulteriormente alla vista della sua valigia e della mia figura. Indi si precipitò subito a recuperare uno dei due membri del maltolto.
    -Grazie al cielo! Mi ero già visto di tornare a casa senza un soldo… Sei un bravo giovanotto, mi hai salvato le vacanze!
    -Di niente, si figuri…
    -Bene e uno lo abbiamo trovato…
    -Veramente non so come ringraziarla e…
    -Ho fatto solo il mio dovere!!
    -Grazie di cuore sul serio!!
    E quando la finisce questo!?
    Mi limitai a rispondere con un cenno di assenso convinto che questo sarebbe bastato a chiudere definitivamente quella breve quanto irritante conversazione.
    -E ora agente, sinceramente con l’altro proprietario io non ho nulla a che vedere.
    Indi mi avvicinai all’inserviente ladra e le sfilai il kunai con un tonfo sonore.
    -AAHHHH
    Il sangue cominciò a zampillare alla vista iniziando a macchiare il pavimento.
    -Ehi piano!!!
    -Sono un ninja mica un medico!!
    Indi la consegnai abbastanza seccato all’agente che la ammanettò e si preoccupò subito dopo di darle le prime cure mentre a me fu restituita la maglietta. La rinfilai rapidamente e utilizzai un lembo della parte inferiore per pulire il kunai e rimetterlo a posto col filo.
    -Arrivederci e buonanotte!!
    -Grazie ancora di tutto!!
    -Arrivederla…
    Il tono dell’agente era alquanto irrequieto, forse visto il mio modo di fare, ma a me poco interessava e in un battito di ciglia ero già all’uscita.

    Il sol del primo meriggio illuminava raggiante in quella calda e afosa estate quei palazzi e quella serie di case in fila che a lungo andare assumono aspetto monotono.
    Devo dire che mi incominciava a mancare questo paesaggio.
    Kirigakure si stagliava immensa in tutta la sua maestosità nel primo meriggio. Avevo approfittato della mattinata per riposarmi e poi, dopo un celere pranzo, ero ripartito alla volta di casa.
    Beh e ora… Ah giusto per prima cosa devo recuperare lo zaino da Teji e Kitsuno!!
    Iniziai a scandire i passi su quella strada principale che vista l’ora pomeridiana estiva vantava solo qualche sventurato a sorbirsi il sole cocente.
    Anzi no… Mi tocca fare rapporto al Mizukage… In fondo anche se non è stata una missione sono dovuto rientrare in attività. E poi magari chi lo sa… Magari deciderà di affidarmi qualche missione seria.
    Sognare non costa nulla, mi sentivo abbastanza fiducioso e speranzoso sulla questione. I metri si scumulavano monotoni mentre la distanza dal nuovo obbiettivo si stava riducendo e già quello che da molti metri addietro si stagliava immenso sovrastando le case attorno, il Palazzo del Mizukage, da vicino sembrava ancora più titanico. Di un blu scintillante, struttura grigio chiaro baciata dai raggi della nostra stella, dalle forme sinuose e delicate, la struttura più importante di tutto il villaggio rifletteva raggi di luce come a somigliar ad un pesce dalle scaglie scintillanti.
    Varcai indi la soglia e provai un sospiro di sollievo nel veder quei corridoi a lungo da me insolcati. Mi sentivo come se un qualcosa mi avesse rigenerato.
    Dunque se non ricordo male per l’ufficio del Mizukage è da quella parte.
    Presi la direzione da me invocata e dopo pochi metri e un paio di shinobi salutati con riverenza mi trovai una porta totalmente bianca, color panna, al cui retro si trovava la persona più importante di tutta Kirigakure. Bussai cercando di apparire delicato, per sentir quindi un richiamo ad entrare subito dopo. Lo seguii senza indugio.
    -Mizukage-sama…
    Appena entrato mi inginocchiai in simbolo di rispetto e reverenza, per poi sollevare lo sguardo e notare il dubbio trasparire sul volto del Mizukage.
    -Si? Hai qualcosa da dirmi Kameji?
    Mi sollevai da terra e richiusi la porta alle mie spalle.
    -Mizukage-sama, in questi ultimi giorni sono stato in vacanza in una località balneare qui nei paraggi e volevo riferir a lei semplicemente che mi sono imbattuto in una ladra di appartamenti che di giorno svolgeva le veci di un’inserviente. La suddetta è stata consegnata già alle forze dell’ordine e la refurtiva recuperata. La ladra comunque aveva capacità ninja pressochè poco rilevanti e non recava coprifronte di alcun villaggio. Quindi è probabile che si tratti di una civile.
    Cercai di soppesare le parole, la figura del superiore incuteva ancora in me una certa soggezione. Un cenno di consenso quindi afu la risposta rapida ed esaustiva al mio racconto.
    -Bene, ottimo lavoro…Vista la lunghezza della tua passata missione avevo pensato di lasciarti un po’ di tempo per riposare, ma visto che sembri impaziente di tornare al lavoro ne terrò conto per le prossime missioni. Puoi andare.
    Evvai!!!
    Cercai di contener velata la mia gioia e di rimaner all’esterno impassibile. Ero molto attaccato alla mia patria natia e per lei avrei dato tutto. Potermi nuovamente render utile era per me motivo di cotanta soddisfazione. Mi inchinai quindi nuovamente in segno di saluto, e poi uscii dalla stanza.
    I miei certamente non saranno molto contenti della cosa…
    I miei genitori adottivi erano civili molto volubili e poco propensi all’attività ninja in quanto la reputavano “eccessivamente pericolosa”. Non sarebbero stati certo felici di veder il loro figlio tornare in azione.
    Beh, pazienza. Per kiri darei tutto e non sarà certo la loro preoccupazione a fermarmi.
    Avevo tanti buoni propositi per il futuro.
    Zeref-sama… Shizuka… Vedrete che un giorno ci rincontreremo e chissà se non mi toccherà poi farvi a pezzi!!
     
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