Missione Akatsuki: A Caccia di Nuvole

Con una delle sue copie che aveva preso il suo posto come Amekage, Kirika aveva molto più tempo per se. Ultimamente anche le missioni affidatele erano poco o di scarsa importanza e quindi doveva necessariamente dipendere dalla sua situazione. Nessuno voleva si facesse male, probabilmente perché era una risorsa importante per l'organizzazione e quindi era meglio per tutti che si affaticasse il meno possibile. La maggior parte delle giornate le passava facendo attività davvero usuali per un qualsiasi cittadino del villaggio, ma che potevano definirsi insolite per un mukenin come lei. Cucinare, rassettare, il meglio era studiare nuovi rotoli, ma di attività più impegnative di queste se ne parlava davvero poco. - Ehh...di questo passo finirò per annoiarmi a morte... - Poggiò il gomito sulla sua scrivania e poggiando il mento sulla mano iniziò a vagare con la mente e come era ovvio il suo pensiero poté andare solo ad una persona. Ormai il suo rapporto con Gray si era evoluto ad un punto tale che non si sarebbe mai aspettata e di certo erano molte le cose che non si sarebbe aspettata in questo momento, tra cui il suo stato. Con tutti quei pensieri che aveva per la testa non poté far a meno di arrossire. Chiudeva gli occhi e vedeva lui davanti a se, che le accarezzava il viso con la sua mano morbida - Ahhhhh.... - i sospiri d'amore di una donna sono sempre quelli più profondi e lei lo sapeva benissimo. - Hai la febbre? - La voce proveniva proprio davanti a se e aprendo gli occhi si vide Zetsu sottosopra proprio davanti a lei, quasi faccia a faccia. - AHH!!! - Si spinse con forza indietro che quasi perse l'equilibrio dalla sedia, ma afferrò giusto in tempo il tavolo con le mani, evitando una caduta rovinosa - Che...che ci fai qui? E' la mia stanza, devi smetterla di entrare quando ti pare! - Ma Zetsu la guardava con la solita aria assente, come qualcuno che non conosce cosa sia il pudore e la privacy - Va bene...mi ricorderò di bussare...comunque ti senti bene? Sei tutta rossa - Si si sto bene! - disse con tono irritato - Allora...cosa vuoi? - Zetsu si tirò un poco in su, alzandosi verso il soffitto - Mi manda il capo... - Il capo? Come mai? - Per una missione...gli altri sono tutti fuori e ha deciso di chiamare te - Vista l'indisponibilità degli altri, doveva aver deciso ciò nonostante la situazione, probabilmente era l'ultima spiaggia chiamare lei e se non aveva convocato qualche recluta o membro minore, doveva comunque essere qualcosa di grosso. - Una missione... - disse con aria preoccupata, sapendo che poteva essere pericoloso, ma sapeva anche che non poteva tirarsi indietro, quanto meno poteva andare a vedere cosa voleva - Precedimi e digli che sto arrivando - Bene...a dopo - ritirandosi nel soffitto, Zetsu scomparve, lasciandola nuovamente sola. Non si sarebbe aspettata di venire chiamata per una missione, ma ora era curiosa di sapere di cosa si trattasse. Alzatasi dalla sedia non perse tempo e iniziò a preparasi, indossando la sua uniforme per poi uscire dalla stanza. Senza indugio si diresse direttamente nella sala principale del covo, dove trovò l'ologramma del capo in attesa - *Bzz* Abbiamo un problema... - disse mentre la vide entrare e dirigersi verso di lui - Un problema? Che succede? - ...qualcuno si sta spacciando per uno dei nostri membri e sta creando un po' troppo casino... *Bzz* - decisamente non si sarebbe aspettata una notizia del genere, forse perché era difficile pensare che qualcuno potesse fare uno scherzo del genere visto chi stava cercando di imitare - Come sarebbe a dire che si sta spacciando per uno dei nostri? - A pochi passi da loro sbucò nuovamente Zetsu, pronto a lanciare una delle sue solite perle di adorabile saggezza - L'ho sempre detto che la nostra uniforme è un po' troppo semplice...anche un bambino saprebbe imitarla - *Bzz* Non è il momento per queste discussioni inutili... - anche il capo sembrava irritarsi per le idiozie che diceva - *Bzz* Bisogna piuttosto trovare questo impostore, prima che ci crei qualche problema *Bzz* - la missione non sembrava essere troppo complicata, doveva solo trovare il responsabile e sistemarlo, quindi era qualcosa che poteva fare senza troppi problemi - Va bene me ne posso occupare...ma da dove inizio a cercarlo? - Zestu... - Il capo si rivolse all'uomo pianta, sollecitandolo a fornirle le informazioni di cui aveva bisogno - Le ultime notizie ci giungono sul confine tra Il Paese della Pioggia e quello dell'Erba - Il confine con la Pioggia?? - Non credeva che questa persona fosse così vicino a loro e ciò poteva essere davvero un problema. Se orecchie indiscrete avessero sentito di un membro dell'Akatsuki, sebbene fosse un impostore, qualcuno sarebbe potuto venire ad indagare nel Paese della Pioggia e tutto ciò che avevano fatto fino ad ora sarebbe andato in fumo - Queste informazioni sono di ieri...dubito si sia allontanato di molto - Comprese che doveva essere quindi ancora nella zona - Per prima cosa cerca di capire i suoi spostamenti...poi trovalo e scopri cosa sta cercando di fare - Ho capito, allora mi preparo a partire...lo troverò e... - mentre stava riconfermando che se ne sarebbe occupata lei, qualcuno fece inaspettatamente la sua comparsa, interrompendo la loro discussione - Ehm...vorrei... - Questa voce? - la voce era estremamente familiare - Eh? - Mhh? *Bzz* - Tutti si voltarono nella medesima direzione, vedendo qualcuno che usciva dall'ombra avanzando nella sala. - ...vorrei poter partecipare alla sua missione...accompagnarla - Gray!! - Kirika si stupì di vederlo li, non sapeva se l'aveva seguita o se si fosse trovato per caso, ma doveva aver sentito della missione. La ragazza fece qualche passo verso di lui, mantenendo quella sua aria di stupore - Che dici?...é una missione dell'organizzazione...nessuno sa che ti sei unito a noi, se mostrerai il tuo volto dopo sarà più difficile per te muoversi - Il capo continuò a fissarlo con insistenza - E tu sei?
- G...Gray Kuno... - Il nome non sembrava dirgli molto, e così fu Zetsu a dargli qualche chiarimento - E' il fratello di Kirito...si è unito da poco a noi tradendo la Nebbia - Mmm...e perché vorresti unirti a lei? - La domanda sembrava essere d'obbligo, dopo tutto non lo conosceva molto e non poteva sapere il vero motivo per cui si era unito loro o come mai volesse accompagnare la ragazza. Ma prima che potesse rispondere Zetsu intervenne nuovamente senza che nessuno questa volta lo interpellasse, aprendo quella sua bocca con la lingua biforcuta - Heheee...i due se la intendono... - Kirika gonfiò le guance, chiedendosi quando quel coso avrebbe imparato a tenere la bocca chiusa - Ho..ho sentito di che si tratta la missione...io sono un Ex-Anbu Inseguitore...le sarei di certo di aiuto - Il capo lo fissò a lungo, con insistenza, probabilmente pensando se fosse una buona idea mandarlo con lei. Di certo Gray aveva fornito un motivo valido per andare. Un ninja inseguitore avrebbe decisamente fatto comodo e alla fine risultò essere la spinta giusta per accettare la sua richiesta - Va bene...andrai con lei...mi aspetto dei risultati *Bzz* - Dissolvendosi, lasciò i tre soli a guardarsi tra di loro - Bene...sarete in due... - Kirika guardò Zetsu con aria arrabbiata e la pianta umanoide capì che era meglio andare via - Ho capito...sono di troppo - così scomparve ritirandosi nel terreno, lasciando i due ragazzi soli - Gray...sei sicuro di questo? - Si... - il ragazzo la raggiunse e le prese le mani - Non puoi pensare veramente che ti lasci andare da sola, potrebbe essere pericoloso nelle tue condizioni - Kirika lo guardò con aria persa. Non poteva credere di avere qualcuno che si preoccupasse tanto per lei, era davvero un sogno. Non disse altro e si limitò a fare un cenno di capo per confermagli che anche a lei a questo punto andava bene che lui la accompagnasse - Dobbiamo prepararci a partire - Si! Prenderò tutto l'equipaggiamento che posso...ci rivediamo tra poco - Separatisi, i due si recarono nelle loro stanze e separatamente anche nell'armeria, così da recuperare tutto ciò che sarebbe servito loro per partire.
Ritrovatisi, i due iniziarono a percorrere insieme i tunnel sotterranei che si estendevano sotto il Villaggio della Pioggia, costruiti appositamente per i membri dell'organizzazione, così da spostarsi senza creare problemi con i natii dei Amegakure - Quindi ci dirigeremo nel Paese dell'Erba? - Si...ma stando alle informazioni non dovremo inoltrarci molto, ma restare sul confine, quindi non dovremmo avere problemi con i ninja di Kusagakure - Bene, meglio così - Gray ogni tanto girava gli occhi verso la ragazza, come se la stesse tenendo d'occhio e Kirika si accorse di averli puntati su di se - Che c'è? - Niente... - si prese qualche secondo - Come ti senti? - La ragazza sorrise nel vedere quanta premura avesse per lei - Tranquillo va tutto bene...ora non ho problemi. E' presto - Il giovane si gratto il capo, mostrando lo stesso un'aria preoccupata - Si...si lo so...è solo che... - a quel punto Kirika gli si avvicinò e afferrandolo gli si mise sottobraccio, continuando a percorrere insieme a lui il tunnel - Andrà bene...e poi tu sei con me - lo guardò, con gli occhi pieni di amore e Gray non poté fare a meno di arrossire - Si! Mi prenderò cura di te! - Il tunnel per essere attraversato richiedeva circa una ventina di minuti di cammino e quando ne uscirono si ritrovarono già a qualche kilometro da Ame. Non restava quindi che proseguire all'interno del territorio della Pioggia, spostandosi verso Nord per raggiungere il confine con il Paese dell'Erba. Gray, come tutti gli altri, avrebbe dovuto imparare a conoscere il territorio, per spostarsi senza alcun problema e Kirika gli avrebbe insegnato tutto. Come Amekage sapeva bene dove erano piazzate sentinelle o trappole, in quanto era stata stesso lei a darne ordini. Certo Gray non era un membro effettivo, non faceva di certo parte del team principale, ma sarebbe potuto essere un'ottima recluta di riserva e nulla toglie che potesse anche lui prendere un ruolo all'interno del Villaggio una volta che si fosse ambientato. - Cerchiamo di fare un lavoro veloce...troviamo questo impostore e torniamo - Si, una volta arrivati chiederemo a qualcuno del posto...solo... - Si? - Visto che stiamo cercando qualcuno che dice di essere dell'Akatsuki... - Gray guardò il mantello con le nuvole rosse indossato da Kirika - Credo sia meglio che tu te la tolga...attireremmo troppo l'attenzione - Si credo tu abbia ragione - si fermarono nel mezzo della foresta e Kirika si tolse il mantello che indossava. Prendendolo al contrario, lo rivoltò e lo piegò arrotolandolo - Mettilo nel mio zaino...dovrebbe entrarci - fece come proposto dal partner e lo nascose all'interno del suo zaino. Ora potevano muoversi completamente in anonimato, visto che Gray non aveva un mantello come il suo. - Bene...riprendiamo il cammino

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Insieme raggiunsero il confine, li dove i due paesi si incontravano in un punto non precisato della pianura che si estendeva li davanti a loro. Una distesa erbosa dava infatti inizio al Paese dell'Erba e una pressante brezza calda aveva sostituito già da un po' l'umidità della Pioggia. - Da dove iniziamo? - chiese rivolgendosi a Gray, confidando nella sua esperienza - Beh...qualcuno lo avrà visto se ci sono giunte voci, quindi non ci rimane che capire da dove è passato - I due avevano già iniziato ad attraversare la pianura, consoni che non c'era alcun punto che avrebbe potuto coprire il loro cammino. Erano decisamente in bella vista e la cosa metteva una certa soggezione a Kirika, ormai abituata a prendere percorsi più chiusi e nascosti - Puoi stare tranquilla...non credo ci attaccheranno - Chi diremo che siamo? - Il ragazzo ci pensò su qualche istante, cercando una scusa che fosse convincente e plausibile - Stiamo cercando un mukenin...ci limiteremo a dire che siamo dei cacciatori di taglie - la ragazza annuì, era decisamente la scusa migliore da poter usare. Gray prese la mappa e la stese per terra, aprendola nella porzione interessante il confine. Il confine era piuttosto grande, ma pochi villaggi erano presenti nelle vicinanze, visto che per lo più tutti si trovavano nell'entroterra. Per la sua posizione centrale, il Paese era sempre stato conteso tra i territori che lo circondavano e visti i conflitti sui suoi confini, pochi erano i villaggi che erano sorti nei paraggi, proprio per evitare di essere coinvolti negli scontri tra nazioni. Inoltre, rintanandosi all'interno del paese era più facile per loro ricevere protezione dai ninja di Kusagakure. - Quanti villaggi ci sono sul nostro versante? - Gray controllò la mappa, spostandovi sopra il dito e fermandolo in diversi punti - Questi tre... - Kirika ne osservò la loro posizione sulla carta - Quindi il nostro uomo deve essere passato per uno di questi - Se le informazioni sono esatte, direi di si - scosse la testa per confutare la tesi ulteriormente. Alzandosi dovevano quindi ore prendere una decisione sul da farsi, sebbene Kirika sapesse già cosa fare. - Visto che sono tre e noi siamo in due... - No! - la interruppe subito - Noi non ci divideremo - Come aveva affermato in precedenza, Gray sarebbe rimasto con lei senza separarsi, quindi la possibile idea di ispezionare ognuno un villaggio per guadagnare tempo l'avrebbe scartata a priori. Ma la sua previsione era sbagliata, in quanto la suniana non aveva minimamente idea di proporre ciò - Chi ha mai parlato di dividerci? - Gli sorrise con aria furbetta e unendo le mani compose il sigillo della tigre - Kage bunshin no jutsu!! - la duttilità di quella tecnica che ormai padroneggiava a dovere, tornò nuovamente a fare al caso suo. Creò due copie di se, che comparirono al suo fianco. - Saranno loro ad andare...se troveranno qualcosa lo sapremo - Oh...beh in questo caso... - Nel vedere quale fosse la sua idea reale, Gray si tranquillizzò, mostrando un viso più disteso e rilassato. Kirika gli si avvicinò e gli prese la guancia tirandogliela con un pizzicotto - So che vuoi fare il galantuomo, ma ricordati che sono in gamba - Hehehe - Hehehe - Le sue due copie emisero una leggera risata di sottofondo, compiaciute nel vedere come Gray si lasciasse prendere in giro così da Kirika - Già già...una mukenin classificata con un Lv.S - Le prese la mano con cui stringeva la guancia - Ma...non posso fare a meno di preoccuparmi per te - a volte tra i due nascevano all'improvviso dei momenti estremamente sdolcinati, a cui Kirika non riusciva mai a resistere - Ohhh...ma quanto è dolce - Wiii!! - Wiii!! - e come lei anche le sue copie si lasciarono prendere dalla felicità per le parole dette dal ragazzo. Erano come tre giovincelle con gli occhi a cuoricino che battevano forte. Ma ora non potevano farsi distrarre da tutto quell'amore, dovevano tornare alla missione. - Allora...i villaggi? - Si! - Tornarono alla mappa e Gray indicò nuovamente tutti i villaggi da controllare - Si estendono lungo questa linea, quindi basterà che una di voi vada a nord e l'altra a sud, noi invece resteremo al centro...recandoci qui...in questo modo se una di voi troverà qualcosa saremo più vicini per raggiungervi - Le due copie annuirono e non avendo bisogno di un segnale, presero immediatamente la strada loro indicata per raggiungere i due villaggi a cui erano state indirizzate. - Bene...muoviamoci anche noi - Si, il villaggio è distante una mezz'ora se ci muoviamo velocemente - e così anche loro due ripresero la marcia, correndo per la pianura erbosa verso la loro destinazione. Per quel poco che avevano la possibilità di vedere, il Paese dell'Erba sembrava un luogo così tranquillo, o quanto meno dall'aspetto si presentava così. Un pascolo verde per la gente, in cui ci si poteva divertire ed essere felici. Eppure, quel paese, proprio come altri, era un pezzo di terra conteso, al cui interno giacevano altri ninja pronti non solo a difendere il proprio territorio, ma anche a farsi valere con la forza. - Fin tanto che non incontriamo ninja di Kusagakure possiamo stare tranquilli...non so come reagirebbero anche se dicessimo che siamo cacciatori di taglie - In questo paese, devono sentire davvero il fiato sul collo degli estranei... - Non essendo questa la loro preoccupazione principale, continuarono il loro viaggio, raggiungendo finalmente il villaggio segnato sulla mappa. Una volta raggiunti, rallentarono la loro andatura, fermandosi ad un centinaio di metri da esso. - Siamo arrivati... - Si...vediamo se scopriamo qualcosa - Come se nulla fosse, entrarono nel villaggio, attirando subito l'attenzione di diversi passanti. Di certo degli estranei non potevano non dare nell'occhio, sopratutto in un paese in cui non erano ben visti. La cittadina nonostante ciò sembrava essere piuttosto tranquilla e sebbene diverse persone li osservassero, nessuno prestava attenzione più di tanto da preoccuparsene veramente. - Cosa vedi in giro? - sussurrò Gray a bassa voce, ponendo sull'attenti la ragazza che iniziò a guardarsi intorno con fare attento, pur non trovando nulla di strano - Nulla...solo poche persone che ci osservano - Quindi il nostro uomo non è stato qui - il ragazzo sembrava molto sicuro della sua affermazione e Kirika non sapeva spiegarselo - Come fai a dirlo? - i due continuarono a parlare a bassa voce, così da essere sicuri che nessuno ascoltasse cosa stessero dicendo. - Se un membro dell'Akatsuki fosse giunto qui probabilmente si sarebbe creato molto più scompiglio...e nel vedere arrivare altri due forestieri gli occhi a fissarci sarebbero stati molti di più e forse non si sarebbero limitati solo ad osservarci camminare per le strade - Kirika rimase davvero sbalordita, il ragionamento che Gray aveva fatto trasudava di tutta la sua conoscenza come inseguitore, era di certo stato un ottimo membro della sua squadra quando era a Kiri. Si chiese che tipo di addestramento aveva seguito quando era alla Nebbia per diventare così bravo. Gli sorrise compiaciuta, fissandolo con la coda dell'occhio - Sono sicura che devi aver dato del filo da torcere a tuo fratello quando vi siete scontrati - anche lui rise, muovendo leggermente il labbro - Questo dovrebbe dirlo lui... - il ragazzo iniziò a guardarsi in giro, come se cercasse qualcosa - Comunque, per essere più sicuri...chiederemo qualche informazione in giro - Lo osservò mentre lui ancora era alla ricerca di qualcosa e si chiese cosa stesse aspettando di vedere, quando notò dalla sua espressione che l'aveva finalmente trovata. - Ecco...vieni... - Seguendolo, si diressero verso un piccolo negozio, che l'insegna chiariva essere uno spaccio alimentare - Chissà come mai proprio questo posto - aprendo la porta, tintinnò una campanella, che annunciò il loro arrivo - E' permesso? - Prego, prego... - Una donna paffutella era dall'altra parte del negozio, dietro un bancone sovrastato da casse di frutta fresca. Il negozio sembrava essere molto rifornito, pieno di cibarie, molte delle quali avevano un'aspetto invitante. Di sicuro frutta, verdura e molto alto dovevano essere prodotti locali, si capiva sia dalla freschezza, sia dal basso prezzo. I due si avvicinarono al bancone, portandosi davanti alla signora. Gray prese una busta e si avvicinò a delle mele verdi, presenti in una delle ceste. - Posso? - Ma certo...faccia pure - Kirika rimase in disparte, pur non comprendendo bene cosa volesse fare, visto che si aspettava avrebbe fatto delle domande, più che comprare frutta, lasciò fare a lui, visto che era decisamente più esperto di lei in queste cose. Il ragazzo raccolse quattro mele e le mise nella busta che poi chiuse con un nodo, prima di passarla alla donna. Mentre la signora le pesava sulla bilancia, per valutarne il prezzo, Gray iniziò a intraprendere un colloquio con lei - Passano molti stranieri per il villaggio? La gente...ci ha guardato in modo strano - Ohh..si in effetti ne passano, siamo sul confine con il Paese della Pioggia...è normale...e purtroppo è normale anche essere diffidenti - La donna fece un calcolo veloce vedendo il peso della frutta - Sono 4 ryo - Gray si apprestò a cercare i soldi nelle sue vesti e nel mentre continuava ad attaccare bottone - Già...immagino sia così...ma mette un po' di soggezione - Ma dove vuole arrivare? - Tirò fuori il portafogli e iniziò a prendere il denaro - Io e la mia ragazza siamo in viaggio... - Turisti? - Gray sorrise, porgendo i soldi alla donna che li prese e conservò nella sua cassa - Si...abbiamo deciso di visitare i diversi Paesi - Allora è un viaggio lungo!? - Si esatto...siamo da poco passati da un villaggio qui vicino...e ci hanno informati che però... - mostrò ora una certa aria preoccupata - ...è stato avvistato un mukenin nei paraggi... - Un mukenin? - la donna fece l'aria sorpresa e anche Kirika, seppur non lo dava a vedere era altrettanto sorpresa nel vedere come Gray stesse trattando la situazione. Era convinta che avrebbero usato la scusa di essere cacciatori di taglie, quindi non comprendeva perché fare questa messa in scena dei turisti. - Si...lei ne sa nulla? Sa...vorremmo evitare di ritrovarci sulla strada di gente simile - Oh...capisco...è giusto. Purtroppo di qua passa molta gente, ma negli ultimi giorni non ci sono stati molti stranieri...non penso sia passato di qui - Gray tirò un sospiro di sollievo - Meno male... - e si voltò verso Kirika facendola un cenno, come se volesse dire "va tutto bene". La donna gli tese la busta in cui aveva messo le mele e la passò al giovane. - Grazie, arrivederci - Arrivederci - fece anche Kirika con aria timida - Arrivederci a voi, buon viaggio - Solo una volta fuori e allontanatisi di qualche metro dal negozio, tornarono a parlare - Quindi? - Non è stato qui...l'hai sentita - Tirò fuori una delle mele e la passò alla ragazza - Tieni, mangia... - e poi ne tirò un'altra fuori per lui, che morse subito. - Pensavo ci saremmo presentati come cacciatori di taglie - Si, il piano era quello...ma dalla prima impressione che ho avuto, ho pensato non fosse stato qui...così ho preferito raccogliere prima qualche altra informazione in modo discreto...se si fosse sparsa la voce che c'erano dei cacciatori alle sue calcagna e invece lui era qui e io mi sbagliavo...se ne sarebbe andato prima che potessimo fare qualcosa - rimase ancora più sbalordita, non avrebbe mai immaginato che Gray avesse fatto tutto questo ragionamento. Era ormai indubbio che lui era un inseguitore davvero abile e averlo li con lei non poteva che essere una fortuna. Un flebile sorriso le si figurò sul viso, era davvero contenta che lui fosse li con lei. Alzò la mano che manteneva la mela e la portò alla sua bocca per addentarla. Non appena i denti affondarono e il succo del frutto si liberò, un sapore amaro le pervase la bocca, facendole strizzare gli occhi. - E'...amarissima... - Li riaprì, seppure erano quasi in lacrime e dall'espressione del ragazzo anche lui stava soffrendo per il gusto amaro di quella mela - G...già... - Sarai abile nel tuo lavoro...ma non ti manderò mai a fare la spesa! - lui si limitò ad un semplice cenno, per confermare quanto appena detto dalla ragazza. Ora che avevano compreso che il mukenin non era passato di li, non restava che attendere notizie dalle copie di Kirika, nella speranza che una di loro trovasse qualche indizio. Così si avvicinarono ad una fontana posta al centro della piazza del villaggio, sedendosi lì sul bordo, rimanendo in attesa di possibili buone nuove.
Kirika stava respirando a pieni polmoni quell'aria quasi primaverile. Dopo tutta la pioggia che vedeva ogni giorno, era decisamente salutare trovarsi in un posto così sereno e caldo. Questo suo rilassarsi venne però disturbato da qualcosa, dei pensieri che le si erano intrufolati nella mente, interrompendo i suoi. - Mmm? - Gray la sentì e voltò verso di lei - Che succede? Visto qualcosa? - Kirika scosse la testa - No no...è solo che una delle mie copie si è fatta scomparire e quanto ha appreso ora è arrivato a me - Quindi? Scoperto niente? - Ma per la seconda volta si ritrovò a scuotere la testa in senso negativo - Niente. Il villaggio era tranquillo, molto più di questo...sembra non passasse nessuno da giorni, quindi il nostro uomo non è andato a Nord - Gray si mise a riflettere - Non ci rimane da scoprire se quindi è andato a Sud... - Aspettiamo che l'altra copia ci invii le informazioni, poi vedremo sul da farsi - l'attesa dovette quindi prolungarsi ancora, nella speranza che finisse quanto prima.
Era passata un'altra mezz'ora e i due erano sempre in attesa accanto alla fontana, leggermente annoiati di dover ancora aspettare - Cosa ne facciamo di queste altre due mele? - benché non piacessero a nessuno dei due, Gray non era tipo da buttarle - Beh...sarebbe uno spreco se non le mangiassimo - dal tono di voce non ne sembrava tanto convinto nemmeno lui. In quel momento, Kirika ebbe come un altro flash e questa volta le informazioni che le erano pervenute erano davvero buone - CI SIAMO!! - Il ragazzo la guardò incuriosito, mentre lei si alzò di scatto dal bordo della fontana - Cosa? - La mia copia ha recuperato delle informazioni...credo di sapere dove potremo trovare questo impostore - Davvero? Dove?! - Un monastero abbandonato...non è lontano dal villaggio a sud dove la mia copia si è recata - Ora che avevano una destinazione, ai due non rimaneva altro che recarsi quanto prima li, nella speranza che l'uomo si trovasse ancora in zona. Da quanto aveva detto il mukenin che la copia aveva interrogato, un uomo dell'Akatsuki era passato per il villaggio, causando un po' di scompiglio, poi avrebbe pagato diversi mukenin, tra cui anche loro per aiutarlo dopo di che avrebbe detto che si sarebbe diretto proprio in quel monastero e si sarebbe fermato li per qualche giorno prima di ripartire. Non aveva spiegato loro il motivo per cui era li, sembrava solo che volesse creare scompiglio. Chiunque fosse presto avrebbero forse potuto incontrarlo e fare così luce su questo mistero.

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La brezza che soffiava nel paese continuava a soffiare, accarezzando i capelli della giovane mukenin, che arrampicatasi su di un albero, guardava intensamente in una direzione, con lo sguardo rivolto a dei grossi edifici in lontananza. - Siamo quasi arrivati, il monastero deve essere quello - gridò affinché Gray che era rimasto giù la sentisse. Una volta scesa, i due ripresero il cammino, così da percorrere quell'ultima porzione di strada che era rimasta loro da fare. - Chi credi sia questo tipo? - Ma Kirika non aveva la risposta alla domanda del compagno, proprio per questo si trovava in missione - Non lo so...non lo sa nemmeno il capo. Il suo scopo...è ignoto - fece spalline mentre entrambi camminavano senza troppa fretta - Verificheremo quali sono le sue intenzioni e agiremo di conseguenza - Quindi se è un nemico... - Kirika fece cenno affermativo con il capo - Si, se è un nemico ce ne occuperemo - Proseguirono, ma mantenendo sempre la calma e un andatura molto moderata, nell'ipotesi che l'uomo avesse potuto piazzare qualche trappola lungo la strada per il monastero. Più si avvicinavano più il luogo sembrava essere grande e maestoso. Le sue mura di pietra, sebbene visibilmente distrutte e abbattute in diversi punti, prendevano tutto il perimetro della costruzione, estendendosi probabilmente per diversi ettari. Approfittando di una delle aperture lungo la cinta, entrarono all'interno, ammirando ancora la maestosità degli edifici. Il monastero aveva tutto l'aspetto di una gigantesca chiesa e nonostante fosse in rovina, era possibile ammirare ancora tutta la sua bellezza passata. - Questo posto è gigantesco...chissà come ha fatto a finire così - Gray si guardò intorno, mentre Kirika riprese a camminare, per dirigersi verso la struttura principale - Le guerre sul confine...deve essere stato per quello - l'intuizione di Kirika era decisamente plausibile e molto probabilmente doveva essere andata così. Gray la raggiunse, camminando al suo fianco, continuando a discutere sugli avvenimenti del passato. - Si, può essere...probabilmente sarà stato coinvolto in qualche battaglia e chi abitava qui sarà fuggito - Entrambi continuavano a guardasi intorno, camminando tra macerie sparse e erba troppo cresciuta. - Rimane il fatto che è un posto grande...ci metteremo ore a setacciarlo tutto - Dovremmo dividerci - Non se ne parla - Gray rigettò con molto forza la proposta della ragazza, non aveva la minima intenzione di lasciarla sola e Kirika dal canto suo non osò proporlo di nuovo. - Okok...proseguiremo insieme - Entrarono nella struttura principale, quella più grande di tutte e che si presentava proprio come facciata del monastero. Anche qui le pareti presentavano delle aperture e da una di quelle poterono entrare senza troppe difficoltà. Non appena la varcarono rimasero senza fiato nel vedere come era fatta all'interno. Sebbene fosse uno spettacolo infinitamente triste vederla così distrutta, perfino con il tetto sfondato che faceva trapelare la luce all'interno, rimaneva comunque uno spettacolo.

Un misto di architettura e natura che si erano fusi col passare del tempo. Le finestre con i vetri tutti colorati che formavano disegni, in un gioco di luci e ombre erano suggestive tanto quanto le piante che si erano estese su tutta la pavimentazione e sui muri, formando tappeti e tende di verde. Nonostante tutta quella desolazione, quel posto aveva ancora uno suo fascino. - Meglio che iniziamo ad esplorare - disse Gray andando avanti per primo, ma Kirika lo fermò, afferrandolo per il braccio - Non ce ne sarà bisogno - il ragazzo si voltò verso di lei, non comprendendo cosa volesse dire. Vide Kirika fargli cenno con il capo in una direzione ben precisa e incuriosito si voltò verso la medesima, aguzzando la vista. La loro attenzione era rivolta verso le scalinate, ma non le prime, ma quelle più in alto, che portavano a piano superiore, completamente avvolte dai rampicanti. Nell'ombra non era facile distinguerlo subito per via della tunica nera, ma Kirika ci era riuscita. - Finalmente siete arrivati... - un uomo, avvolto nella tunica dell'Akatsuki, proprio come era stato detto loro, si fece avanti, muovendosi e facendosi largo tra le piante, uscendo allo scoperto senza preoccuparsene troppo. Vista la lontananza tra loro e la poca luce, non era facile vederlo in viso, gli unici dettagli che spiccavano erano i suoi capelli bianchi e una grossa spada che ricordava vagamente un coltello gigante affilato. Kirika e Gray si fecero avanti nella sala, mentre lui rimase li fermo a pochi passi dalla scalinata centrale. - Ero sicuro che qualcuno di voi sarebbe arrivato...non vedevo l'ora - Non era ancora possibile per loro capire il contenuto di quelle parole che di certo celavano qualcosa - A che gioco sta giocando? - Non lo so...ma lo scopriremo presto - Fu Kirika a parlare per prima, chiedendogli immediatamente spiegazioni - Quindi ci stavi aspettando? Sapevi saremmo venuti qui? - l'uomo iniziò a giocare con la sua spada, agitandola sulla propria spalla, portandola su e giù - Beh...lo speravo...ho fatto tanto perché qualcuno di voi venisse qui - Qualcuno di noi? - Il sorriso contento dell'uomo era qualcosa che iniziò a dare loro sui nervi - Dell'Akatsuki... - si soffermò per un attimo su Gray osservandolo per bene - E tu chi sei? Un nuovo membro? Non ho informazioni su di te - Queste parole suscitarono l'interesse di Kirika, ma creandole uno strano senso di sospetto e antipatia nei confronti di quel tipo. - Informazioni? - Probabilmente non era una persona di cui fidarsi, ma nemmeno qualcuno da prendere sottogamba. Doveva dimostrarsi risoluta e capire cosa volesse - Di che genere informazioni stai parlando? - Ancor una volta sorrise e inoltre questa volta, fissando la ragazza, smise anche di giocare con la sua spada. - Kirika Yukiyo Misaki...ex-kunoichi della Sabbia...marionettista...Mukenin di grado S...taglia sulla tua testa... - prima che finisse di parlare, la ragazza lo interruppe, capendo subito qualcosa su di lui che ormai era diventato molto chiaro - Sei un cacciatore di taglie! - il ghigno sul suo viso si allungò, confermando la tesi della suniana - Quindi...tutto questo...la voce di membro dell'Akatsuki da queste parti, l'hai fatta girare tu affinché arrivasse a noi? - Molto...molto perspicace - Gray strinse i pugni, con fare molto nervoso - Aspetta un secondo...ti sei spacciato per uno dell'organizzazione, hai creato scompiglio e hai ferito della gente al villaggio qui vicino...solo per farci uscire allo scoperto? - il bastardo dalla criniera bianca scoppiò in una risata fragorosa e chiassosa, che echeggiò in tutta la struttura, la quale ne amplificò il suono - Ahahahahah!! Esatto...e a quanto pare ha dato i suoi frutti - Argh!! - Gray era visibilmente arrabbiato e sarebbe potuto scattare in qualsiasi momento, pronto ad attaccarlo se Kirika non lo avesse fermato - Gray!! Calmati - contrariamente a lui, la ragazza era incredibilmente fredda, mantenne la sua risolutezza senza farla vacillare. Ormai era chiaro che il fatto che lo avessero subito trovato era una cosa voluta, una trappola per attirare li dei mukenin. Ma non ninja traditori qualunque, ma membri dell'Akatsuki, il che poteva significare solo una cosa - Se sei tanto sicuro di te da andare a caccia di membri dell'organizzazione...devi essere molto abile... - lusingato l'uomo sorrise - ...o molto stupido - questa volta fu Kirika a sorridere, mentre il suo ghigno si trasformò in una smorfia nel sentirsi prendere in giro. Con un colpo secco, agitò la spada in avanti, con aria minacciosa - Ti farò vedere quanto sono abile...e mi prenderò la taglia sulla tua testa... - le puntò contro la punta della sua spada, che successivamente spostò su Gray - E anche tu...se stai con lei avrai sicuramente qualche taglia, ne ricaverò qualcosa in più - La sicurezza di quell'uomo era spiazzante se sperava davvero di scontrarsi con loro e uscirne illeso. Visto che si trovavano li, dovevano fare ciò che andava fatto e togliere di mezzo quel vile impostore.

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Sia Kirika che Gray erano pronti allo scontro, ma il loro avversario li guardava dall'alto in basso, nonostante fossero in due, senza alcun timore. Tanta spavalderia era dovuta evidentemente ad un asso nella manica che non tardo a svelare. Sorridendo loro mostrò la sua abilità, iniziando a scindersi in due esseri separati. Una massa bianca infatti iniziò a staccarsi di lato e da una prima massa informe, si creò una sua copia identica in ogni particolare, che si allontano da lui di qualche passo, fino a fiancheggiarlo. Normalmente Kirika non si sarebbe scomposta nel veder creare una copia da parte di un ninja, ma quel genere di abilità lo aveva già visto e anche molto bene. Il materiale bianco e gommoso che si era da lui distaccato fino a formarne un clone, la tecnica di distaccamento, erano pressoché simili alle abilità di qualcuno che vedevano ogni giorno. - Quella cosa... - Gray notò la perplessità sul viso di Kirika, visibilmente preoccupata - Non può essere...quell'abilità è la stessa di Zetsu...che questo tipo sia un ibrido come lui? - ma purtroppo per loro non ci fu pausa per appurare meglio la situazione, perché l'uomo non aveva intenzione di farli attendere oltre - Uno a testa e passa la paura - con la chiara strategia di separarli, i due si fiondarono contro di loro brandendo le enormi spade, costringendoli ad arretrare e a dividersi. - Accidenti... - era facile per Kirika capire che Gray non avrebbe voluto allontanarsi da lei, per starle vicino e proteggerla, ma in una situazione del genere non poteva permettere che la sua mente fosse offuscata da pensieri che lo distraessero dal combattimento - Gray!! Non pensare a me - Ma... - Tranquillo, so badare a me stessa...cerca di occuparti del tuo avversario - Per quanto non volesse, sapeva anche lui che in questo momento non poteva fare altrimenti. Se si fosse distratto il suo avversario avrebbe non solo potuto attaccare lui, ma anche la stessa Kirika. Doveva quindi occuparsi di lui, mentre lei pensava all'originale. - Ho capito...ma sta attenta! - Si!! - la giovane cercò di mostrarsi sicura di se, pur non sentendosi proprio così. Era conscia di non poter dare il cento per cento vista la sua situazione e di certo non poteva utilizzare molti dei jutsu che conosceva, ma non era tipo da arrendersi così ancor prima di iniziare. - Avanti...fatti sotto!! - Un invito che accetto volentieri! - e agitando la spada la portò di lato, mentre lui inizi a correre verso la ragazza. Una volta giunto davanti a lei effettuò uno squarcio con la lama della sua arma, tentando di prenderla in pieno addome. - Mmmm... - non aveva intenzione di essere colpita proprio li, così compose velocemente i sigilli e toccando il terreno con una mano, sollevò una massa fangosa per bloccare la spada avversaria. - Doton!! - WRAAAA!!! - Ma la difesa non preoccupò l'uomo che continuò ad attaccare ritirando prima a se la spada, per prepararla ai prossimi attacchi. Mano al porta-kunai, Kirika tirò fuori un kunai, che tentò di utilizzare tempestivamente contro i successivi attacchi portati dal nemico. Mantenendolo saldo in mano, tentò di centrare la lama dell'arma avversaria, costringendola a deviare il colpo grazie allo scontro metallico. Indietreggiando però per difendersi, la ragazza si ritrovò spalle ad una colonna, che non le permetteva di andare oltre. La cosa dovette rendere molto felice quel tipo, perché sorridendo effettuò un giro di 360° su se stesso, per sferrare un nuovo attacco con la sua arma. Ma non si lasciò trovare impreparata e usando un jutsu si fuse con la colonna stessa ed entrando in essa, la oltrepassò, sbucando dall'altra parte, sperando di evitare l'attacco. Di certo la colonna ne uscì distrutta, perché il colpo fu talmente potente da abbatterla e far crollare le rocce, che dal soffitto caddero in giù. Sposandosi per evitarli, indietreggiò, portandosi così a cinque metri dall'uomo e subito si preparò a contrattaccare. Mordendosi il dito per far uscire una goccia di sangue, compose con una mano i sigilli e poggiando il palmo a terra utilizzò un jutsu - Kuchiyose no Jutsu!! - una nube di fumo bianco l'avvolse, nascondendola per qualche secondo. Utilizzando le sue percezioni, sapeva che l'uomo non si era ancora mosso, così gli lanciò contro il kunai che aveva in mano, pur non volendo mirare direttamente a lui. Sperava solo di distrarlo un poco, così da permettere alla sua evocazione di attaccarlo con più possibilità di riuscita - Arrivooo!!! - Eldorad si lanciò veloce contro di lui, tentando di colpirlo con l'ala con un volteggio in aria, per poi allontanarsi verso l'alto e dare nuovamente spazio a Kirika per un altro attacco. La ragazza aveva infatti accumulato il chakra futon nelle proprie mani e subito dopo l'azione di Eldorad, sferrò un ninjutsu contro l'uomo - Futon...Kaze no Yaiba! - agitando il braccio, rilasciò delle raffiche di vento molto concentrare, dirette verso il petto dell'uomo, con l'intenzione di ferirlo seriamente.

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Con un'agile schivata, l'uomo riuscì ad evitare la volata di Eldorad, ma si trovò impreparato contro la tecnica futon lanciata da Kirika, venendo colpito in pieno al petto. Nonostante il vistoso danno, si rialzò pronto a continuare il combattimento - Siamo ancora all'inizio... - continuava a sembrare molto sicuro di se e così iniziò a comporre dei sigilli con le mani per poi poggiare un palmo a terra. Dal pavimento scomposto e rotto del monastero iniziarono a fuoriuscire della masse bianche e vischiose, che si sollevarono quasi ad arrivare a mezzo metro da terra. Lentamente queste masse informi, assunsero sempre di più una fisionomia umana, fino a diventare dei mezzi corpi che erano in tutto e per tutto simili a lui. - Questo tipo...ha le stesse abilità di Zetsu! Chi cavolo è? - Kirika!! - menter indietreggiava di qualche passo vedendli spuntare molto vicini a se, sentì Gray chiamarla e voltandosi verso di lui, notò come altri ne fossero spuntati anche nelle sue vicinanze. Ne aveva richiamati davvero paracchi, era evidentemente questo il suo piano. - Ahahah....non vi preoccupate, questo monastero non sarà la tomba per i vostri corpi...anzi li userò per ricavarne un po' di soldi - I due uomini conntinuarono a combattere, ognuno con il suo avversario. Per quanto Kirika e Gray avessero voluto aiutarsi a vicenda, era diventato per loro impossibile avvicinarsi l'uno all'altra. - Tsk..non illuderti di aver già vinto - Il suo avversario rigurgitò all'improvviso una grossa quantità d'acqua dalla sua bocca verso il suolo, sollevando un'onda che lo portò in alzo e lo spinse verso Kirika velocemente. Non essendo impressionata da un attacco diretto, la ragazza compose i sigilli e poggiando le mani al suolo innalzò un muro di fango dal basso contro cui far scontrare l'ondata d'acqua e interrompere così l'attacco. Subito dopo però si ritrovò accerchiata da quelle creature mezze formate, che con le braccia protendevano verso di lei, cercando di afferrarla. Tentò di evitare di farsi prendere, quando udì l'uomo sopraggiungere dall'alto - WRAAAA!!! - brandendo la sua spada provò a sferrare contro di lei un fendente, ma per evitare questo colpo, Kirika concentro il chakra di tipo vento nella mani e direzionandolo verso il suolo si diede una spinta per saltare e schivare così il colpo. Riatterò in piedi qualche metro più in la, rimanendo ancora sulla difensiva, visto che il suo avversario si era spostato, ma aveva anche rigonfiato il petto dopo aver inalato una massiccia quantità di aria. Infatti, la rilasciò fuori sotto forma di una nube violacea diretta verso di loro. Non le ci volle molto a capire che quella nube era una sostanza velenosa e avrebbero fatto meglio entrambi a non inalarla - Gray...veleno!! - Cercò di avvisare il compagno in tempo, mentre lei con due agili salti, si portò indietro il più possibile man mano che la nube avanzava, cercando di uscire così dal suo raggio d'azione. - Ha cosparso l'aria di veleno e con tutti questi esseri intorno sarà difficile avvicinarsi - osservando la zona notò come fosse difficile riuscire a trovare un'apertura per avvicinarsi senza correre pericoli, quindi la cosa migliore era restare lontani - Dovrò provare con i ninjutsu - Compose così i sigilli decisa ad usare una tecnica sufficientamente potente che probabilmente avrebbe ripulito anche la zona circostante. Vedendo che la ragazza stava richiamando il vento, il suo quetzal che volava in alto decise di aiutarla, creando delle onde di vento a sua volta per rendere il suo jutsu più potente. Sbattendo le ali iniziò così a creare delle folate, che velocizzarono la tecnica che Kirika stava creando. Due tornadi di modeste dimensioni si formarono nella struttura, creando non pochi problemi. Diversi massi vennero sollevati e scaraventati via con forza e parte del soffitto se ne cadde rovinosamente. La ragazza si chiese se usare una tecnica del genere fosse stata una buona mossa, ma vista la quantità di nemici era davvero necessaria. - - Devo approfittare della situazione... - compose nuovi sigilli e questa volta creò un piccolo vortice ai piedi dell'uomo - Fūjin to Raijin no Jutsu!! - dal tornado si generarono delle piccole scariche elettriche, che avrebbero attraversato tutto il suo corpo se colpito.

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La combo di tecniche utilizzate da Kirika rivelò la sua efficacia, riuscendo non solo a ferire l'avversario ma anche a diradare la nube velenosa e a distruggere quegli esseri spuntati dal terreno. Il primo pensiero di Kirika fu quello di voltarsi verso Gray per assicurarsi che stesse bene, ma per sua fortuna anche lui sapeva bene il fatto suo. Con una ginocchiata al mento spedì il suo avversario a terra e una volta raggiunto grazie alla sua innata creò un blocco di ghiaccio intorno a lui per bloccarlo completamente. Freddato come un ghiacciolo, quella brutta copia si ritrovò ad essere paralizzato in modo tale da non poter più nuocere. A questo punto entrambi poterono dedicarsi all'originale, benché anche lui fosse gravemente ferito dagli attacchi della ragazza. - Direi che le cose stanno girando male per te - Argh...non crediate che finirà qui! - l'uomo li guardò con rabbia, comprendendo di aver fatto male i conti e che quindi non gli rimaneva che una cosa da fare. Lentamente il suo corpo iniziò a fondersi con il terreno e a ritirarsi in esso per scappare. - Sta scappando! - disse allarmato Gray, mente l'uomo li guardava con aria soddisfatta per fregarli in quel modo. Ma Kirika non sembrava essere proccupata e portando la mano destra in alto e le dita alla bocca, fischiò - Fiuuuiiii! - in pochi secondi Eldorad si fiondò sull'uomo e lo afferrò per un braccio bloccando la sua discesa verso il basso. - Dannazione NO!! - pur cercando di divincolarsi, con il corpo ormai mezzo sprofondato nel terreno, si ritrovò con il volatile che con forza lo tirava verso l'alto, impedendogli così di fuggire - Ora ci penso io! - lanciandosi contro di lui Gray gli arrivò vicino e toccando il pavimento lo congelo in modo tale che il corpo dell'uomo rimanesse bloccato. L'uomo si vide ormai alle strette. Un braccio era tenuto dal quetzal, l'altro era parzialmente nel terreno e bloccato dal ghiaccio non lo poteva tirare fuori e solo metà busto era ancora esposto - No! No! NOOO!!! - Non essendo più una minaccia per loro, i due si avvicinarono tranquillamente, mentre l'uomo ancora li guardava con aria rabbiosa. - Hai fatto il passo più lungo della gamba... - Già. Puntare a stuzzicare l'Akatsuki è stato un vero errore da parte tua...e ciò ti costerà molto caro Kirika si voltò verso Gray, per comunicare che intenzioni avesse. - Lo porteremo con noi. Sono certa che saranno interessati alle sue abilità - Come lo tiriamo fuori? - la ragazza lo guardò il loro nemico con aria fredda e distaccata - Se è un uomo pianta come penso io...non serve che lo prendiamo per intero - Ho capito! - e alzando la gamba, Gray gli diede un fortissimo perstone in testa, rivolto alla fronte, così da tramortirlo e fargli perdere i sensi.

Quando tornarono al covo, il ragazzo portava con se sulle spalle un sacco piuttosto grosso e dall'aria pesante. Raggiungendo la sala comune chiamarono il Boss, che come di consueto comparve utilizzando un ologramma. - *bzz*Allora la missione? - Kirika fece cenno con il capo a Gray e il ragazzo buttò in avanti il sacco che portava sulla schiena, lasciando che si aprisse. Era visibile che l'ologramma si sforzasse di vedere cosa fosse l'essere che venne scoperto. Un uomo mutilato, dal busto in giù e senza un braccio, che invece di perdere sangue, rilasciava una sorta di liquido verde. - Chi è? - Un cacciatore di taglie...era lui che si è finto un membro dell'Akatsuki per farci uscire allo scoperto - *bzz* - Mentre lo fissava, notò che il torace, seppur debolmente, ancora si muoveva, segno che stava respirando con fatica. - E' ancora vivo? - il tono era evidentemente sorpreso e non servì chiedere spiegazioni che Kirika le diede direttamente - Si!...credo sia un'essere simile a Zetsu. Un organismo vegetale...o qualcosa di simile - L'ologramma rimase in silenzio qualche secondo, prima di richiamare la loro pianticella privata - Zetsu!! - La creatura spuntò dal pavimento a qualche metro da loro - Si? - Quella è opera tua? - L'essere si volto verso il copo mutilato del cacciatore e spostantosi nel terreno come fosse acqua si avvicinl lui per esaminarlo da vicino. Sembrò molto incuriosito e forse anche incredulo nel vederlo, era qualcosa che nemmeno lui si spiegava. Lo tasto un paio di volte con le dita, come se ciò servisse a capire qualcosa. - Non lo conosco... - Ha un organismo come il tuo...non ci sai dire nulla? - Zetsu tornò a guardarlo, ma questa volta fece qualcosa di diverso. Toccandolo con il palmo della mano, la sua bianca carnagione si sciolse su di lui, entrando come aghi nel suo petto. Decisamente questa volta poteva definirsi un'esame appurato che la creatura stava facendo. Quando ritirò il braccio, tutti aspettarono l'esito di quanto e se avesse scoprto qualcosa. - Si è vero..è simile a me...ma è anche diverso - Che vuoi dire? Spiegami meglio senza giri di parole - Il tono seccato del capo lo esortò ad essere molto diretto e ad evitare di fare sciocche battute come il suo solito. - Io sono un organismo originale...pianta al 100%. Lui invece è in parte umano - Umano? - con voce incuriosita guardo la creatura e l'essere mutilato - Si. In qualche modo l'organismo vegetale si è fuso con il suo corpo, come un parassita e lo ha reso così... - la notizia era davvero incredibile, nessuno di loro si aspettava una cosa del genere. La domanda era come avesse fatto ad entrare in possesso di questo parassita e in che modo avesse potuto operare una fusione del genere. - Portatelo nel laboratorio. Magari i nostri medici potranno capirci qualcosa di più *bzz* - Dopo quest'ultimo ordine l'ologramma si dissolse, lasciando loro il compito incaricato. La missione si era conclusa nel migliore dei modi e con sollievo, sopratutto per Gray, Kirika non aveva corso un vero pericolo nonostante la situazione in cui si erano trovati. - Kirika...ci penserò io a portarlo dai medici, tu perché non vai a riposarti? - Va bene...me ne andrò un po' in camera a stendermi - avvicinandosi al ragazzo gli diede un delicato bacio sulle labbra, prima di congendarsi da lui per un sano sonnellino.

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