Missione Kiri: Esfiltrazione

Partecipanti: blaze9 [Tartaruga]

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    Missione Kiri: Esfiltrazione


    Utente/i partecipante/i: blaze9
    Pg partecipante/i: Kameji Ashimizu


    Sei stato convocato dal Mizukage alcuni giorni dopo essere tornato dalla tua precedente missione (per comodità sei già nell'ufficio, ma se hai cose particolari da fare puoi fare un piccolo cappello al post). Il tuo superiore ti starà spiegando alcuni dettagli della tua missione. Questa volta ho deciso di affidarti una missione fuori dai confini del Villaggio, anche se in un certo senso si può dire che riguarda comunque Kiri. Un nostro concittadino ha sposato una donna del Paese del Fuoco, tuttavia le cose con la famiglia d ilei vanno male e pare sia stato minacciato di morte ed ha chiesto la protezione del Villaggio per tornare in patria sano e salvo. L'uomo si dondolerà un poco sulla sua poltrona sbuffando un po' con la sua pipa nuova di zecca :sir: A Konoha sono informati del tuo arrivo, quindi dovrai solo andare là, prelevare l'uomo e tornare a casa in men che non si dica. Il piano è semplice e quindi non avrai particolari domande al riguardo, congedati e fai gli acquisti col solito buono da 300ryo. Il villaggio di destinazione si chiama Akita e si trova al confine con il paese delle Terme, vicino anche al confine con Oto. Il viaggio durerà due giorni durante i quali incontrerai un gruppo di lupi che ti attaccheranno, ma riuscirai a metterli ko, seppure con qualche difficoltà dato il loro numero (niente riepilogo, il chakra consumato non scalarlo, ma l'equipaggiamento usato eventualmente si). Al termine dei due giorni arriverai in vista del villaggio. Termina qua il post.

    Concentrati più che altro sullo scontro, voglio vedere più che altro una buona ruolata di questa fase, oltre che eventuali riflessioni su cosa ti ha detto il Kage.

    Per qualsiasi dubbio riguardo alla traccia contattatami via mp. :fiore:

    Missione Kiri: Esfiltrazione


    Utente/i partecipante/i: blaze9
    Pg partecipante/i: Kameji Ashimizu


    Hai richiesto questa tecnica

    CITAZIONE
    Illusione demoniaca: Intrappolamento dell'albero della morte (Magen: Jubaku Satsu)
    Tipo: Genjutsu
    Posizione delle Mani: Cane - Serpente - Scimmia - Bue - Tigre
    Livello: C
    Descrizione: Se l'avversario vedrà comporre i sigilli e sentirà il nome della tecnica cadrà all'interno di un’illusione dove prima vedrà l'avversario sparire e poi si vedrà intrappolato ad un albero senza alcuna possibilità di movimento. A quel punto il busto dell'utilizzatore fuoriuscirà dall'albero colpendo l'avversario con un kunai e provocandogli danni psicologici.
    Consumo: 8 attivazione
    Danno Psicologico: 2 - 3
    Richiede: Intuito 2
    Costo: 50 Exp
    Energia: Verde





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    Pensato Kameji
    -Parlato Kameji
    -Mizukage-sama


    Tacite le iridi gelide scrutavan dirette le mie medesime, a lsciar intender che dall’altra parte della scrivania vi era chi in quel villaggio da sempre aveva il coltello dalla parte del manico, per ogni situazione. L’unico sguardo più gelido del mio, l’unico in grado di metter soggezione ad un glaciale Yuki. Il suo fare quieto rendeva la tensione ancor di più tangibile, perlomeno per un genin. Per la controparte era semplice e ordinario, noioso e annoiante lavoro, ma non sembrava darlo a vedere.
    Rapida e saettante come un qualsiasi fulmine in un temporale che squarcia il cielo col suo silenzioso moto, la convocazione da parte del Mizukage era giunta in piena mattinata, e in qualità di ninja di Kiri, non si poteva rifiutare. Mancava allora solo il fragore del tuono, che segue il fulmine ma viaggia con netto ritardo lasciando all’uomo il tempo di assimilar l’accaduto. Un lieve tintinnio allo stomaco tendeva i muscoli a simboleggiar uno stato di suspense che mi rendeva irrequieto.
    -Questa volta ho deciso di affidarti una missione fuori dai confini del villaggio…
    Sento puzza di complicazioni…
    -Anche se in un certo senso riguarda comunque Kiri.
    Che vorrai mai dire…
    -Un nostro concittadino ha sposato una donna del Paese del Fuoco, tuttavia le cose con la famiglia di lei vanno male e pare che sia stato minacciato di morte…
    Paese del Fuoco?! Mi toccherà andar mica fino a lì?!
    -… ed ha chiesto la protezione del villaggio per tornare in patria sano e salvo.
    Un rimpatrio quindi…
    Annuii quindi col capo per dar segno della mia effettiva comprensione del problema.
    Potrebbe rivelarsi divertente… Non cominciamo ad esser pessimisti dall’inizio.
    Il sommo ninja di Kiri si adagiò quindi sullo schienale della sua alta sedia e lasciò intender, seppur coperto dalla scrivania, un movimento di flessione degli arti inferiori che si trasformarono in un paio di molle ad animar un dondolamento improvviso su quella sedia probabilmente fatta apposta per tale scopo. Il tutto condito con un tocco di soddisfazione. La pipa pregiata, di legno bruno scuro quasi pece, levigata e luccicante alla luce sbuffò con fierezza come un treno a vapore in partenza dalla stazione. Un uomo del suo calibro poteva pur permettersi un futile capriccio come quello. Avevo di fronte un galantuomo da ufficio. Staccò indi la pipa dalle labbra con la destra per proseguir il discorso.
    -A Konoha sono informati del tuo arrivo, quindi dovrai solo andare là, prelevare l’uomo e tornare a casa in men che non si dica.
    -Sarà fatto Mizukage-sama.
    Mi allungò quindi il solito buono per l’armeria per un ammontare pari a 300 ryo che presi senza farmi troppi problemi. Mi porse anche una cartella contenente tutti i dettagli della missione, evidentemente aveva fretta di sbrigar cose più importanti che un futile espatrio. Ritornai quindi in posizione eretta da quella comoda sedia resa scomoda dalla soggezione.
    -Con permesso…
    Chinai il capo in segno di rispetto, e mi voltai in direzione dell’uscio per porre fine alla solita inquietante conversazione.

    I passi lenti si scandivano in serie su quel selciato cittadino, mentre la mia mente frugava in un luogo tutto suo a distaccarsi dal brusio e dal rumore del mondo che al momento mi circondava. Gli occhi fissi su quella cartella ocra che tenevo aperta nella mancina, ogni tanto tornavan a fissare passivamente la strada per verificare inconsciamente che la direzione presa, quella dell’armeria, fosse corretta.
    Villaggio di Akita eh…
    La destinazione era quella, che mi piacesse o meno.
    Appartenente al Paese del Fuoco ma al confine col Paese delle Terme e con Oto… Speriamo di non avere seccature…
    Un viaggio che sicuramente avrebbe avuto dello stancante. Esaminai quindi il biglietto del traghetto e il rispettivo orario e molo di partenza, perché, come ben si sa, Kiri non si lascia camminando sulle acque. O meglio, meglio mantenere un basso profilo quando si è in missione e non fare i ninja sboroni, soprattutto se si è ancora genin. Macinando strada assorto nei miei pensieri arrivai alla solita armeria di Kiri dall’insegna blu oltremare che iniziò a spiccar sul tardi dovuto in parte all’umidità presente nell’aria secca che, una volta raggiunto il livello di saturazione, se la temperatura del vapore acqueo è sopra a quella di rugiada si ha una condensazione in un aerosol che genera quindi un velo bianco in sospensione dai kiriani molto amato.
    Mhhh… Mi riempio il portakunai… In fondo lo zaino lo utilizzerò per il viaggio ma sperò una volta arrivato ad Akita di utilizzarlo il meno possibile e soprattutto non in combattimento. Limiterebbe troppo i miei movimenti.
    La mia filosofia di pensiero era la stessa da anni a questa parte. Diedi un rapido cenno al portakunai per quantificare le robe da acquistare e mi diressi rapido come una lucertola tra i bancali a fare il pieno. Andai poi al bancone consegnando il buono e aggiungendoci 20 ryo di tasca mia. Mi catapultai all’esterno in volta del molo.

    Calata la notte, mi trovavo a osservar quel placido muro bianco impenetrabile tipico del territorio. I ricordi di quando, da bambino, in compagnia dei miei genitori adottivi, bisognava aspettare giorni e giorni per aver un cielo limpido e soprattutto osservabile. Non tanto le nuvole, ma il grande ostacolo era la foschia. Nemmeno quella sera fu una sera fortunata. Non riuscivo a dormire, ed ero solito immergermi nei miei pensieri mantenendo però sempre il cervello in posizione di guardia, pronto per intervenire in caso di un eventuale allarme.
    Chissà come starà…
    Giorni addietro ero andato a trovare Kaede all’ospedale, in seguito a quel brutto inconveniente avuto nel villaggio di Ogai, sua effettiva provenienza. Era ancora shockata seppur fosse quella che aveva risentito di meno del jutsu. Avevo avuto mio compagno fedele il silenzio per tutta la durata della visita. Evidentemente qualcosa turbava entrambi: sensi di colpa, rimorsi, scuse, dubbi, chi può dirlo. Eppure cercavo involontariamente di far luce su questo mistero. Quella desolazione color latte sembrava peggiorare le cose, ma d’altra parte rappresentava forse gli unici momenti di riflessione disponibili.

    Il mare lasciò il posto alle radure sempre più verdi e frizzanti, man mano che mi addentravo in un territorio sconosciuto e non più appartenente alla mia effettiva patria natia. Il traghetto prenotatomi dal superiore mi aveva fatto sbarcare direttamente nel Paese del Fuoco, probabilmente ritenuto il luogo più sicuro visto che le autorità konohane erano al corrente del mio arrivo. Non ebbi quindi minimo problema ai controlli di frontiera.
    Queste radure non mi sono mancate per niente.
    La tetra atmosfera cupa di ogni bosco mi riportava alla luce gli avvenimenti recenti successi a Ogai. Ma non ci diedi molto peso e continuai quindi a percorrere la mia traiettoria, lievemente parabolica sulla cartina, per raggiungere il villaggio designato, tenendomi a distanza di sicurezza dal confine fra il Paese del Fuoco e quello delle Terme. Ritenevo la frontiera di due stati sconosciuti un luogo abbastanza pericoloso, e forse facevo bene a fidarmi del mio sesto senso.

    Calò la seconda sera e finalmente comparve alle mie gelide pupille il cielo stellato tanto agognato, seppur in parte filtrato dalle immense fronde degli alberi. Sarei arrivato a destinazione all’indomani, in pieno accordo col programma di viaggio, motivo che mi portò a prendermela comoda per scegliere un posto dove accamparmi. Riuscii a tentoni ad orientarmi in quella sperduta foresta e a trovar uno spiazzo povero di alberi, per osservar così il cielo stellato.
    Incredibile…
    Mi stupii di riuscire a distinguer la stella di punta della costellazione della scimmia.
    La costellazione della scimmia è una delle dodici costellazioni appartenenti allo zodiaco ovvero le dodici costellazioni che si trovano lungo il piano dell’eclittica che guida il moto di rivoluzione della Terra intorno al Sole. E in quanto tali solitamente, a seconda della posizione dell’osservatore tendono a raggiungere un’altezza in cielo diversa ma sempre relativamente bassa. Incredibile come si riescano a vedere anche da questa radura…
    Effettivamente il passaggio di nazione aveva cambiato anche i parametri geologici ove transitavo.
    AAAUUUUUUUUUUU
    -Cosa?!
    Un forte ululato interruppe i miei ricordi astronomici dell’infanzia. Un brivido mi raggiunse la schiena.
    Ci mancavano anche i lupi. A giudicare dal mio udito non mi sembravano molto lontani…
    Subito ebbi modo di verificare questa mia supposizione. In quello spiazzo, circondato da oscuri alberi illuminati dal bagliore lunare, si profilarono una serie di figure nella penombra che mi accerchiarono. Come branco erano molto affiatato. Mi trovavo in uno spiazzo più o meno circolare del diametro di venti metri circa e riuscii a distinguere guardandomi attorno cinque figure canine in penombra, equidistanti all’incirca fra loro, che indi erano ognuno separati da un settore circolare di circa settantadue gradi sessagesimali. Incredibile come la natura operi in perfette proporzioni a volte.
    Merda questa mi mancava!!! Rimani calmo Kameji, in fondo ne hai affrontate di peggio!!
    Anche se cinque lupi potevano diventare problematici per un genin.
    GRRRRRRRR
    Ringhiarono senza sincronia, per stabilire ognuno un vagito di minaccia nei miei confronti. Avanzarono a passi lenti verso la mia figura al centro del cerchio, riducendo la loro distanza in un’atmosfera del tutto spettrale. La quiete prima della tempesta.
    Dunque il velo di nebbia non è una saggia mossa perché i lupi hanno dei sensi molto più acuti degli umani… Dunque potrei evadere da questa scomoda posizione utilizzando una palla di luce o un fumogeno…
    Cercai di ragionare a mente fredda.
    Direi di optare per la palla di luce… I loro occhi sono ora abituati all’oscurità e sarà un bello shock per loro venir accecati. Dovrò sfruttare quell’istante per puntarne uno e uscire dal cerchio.
    In un’infausta lotta contro il tempo la distanza si era lentamente ridotta e ora mi trovavo all’interno di un cerchio nefausto coi predatori dei boschi a circa 6 metri da me da ogni direzione.
    Devo evitare i sigilli esplosivi assolutamente… Potrei far saltar la mia copertura o attirare gente spiacevole anche se probabilmente i lupi potrebbero anche fuggire spaventati quelli che sopravvivono…
    Cinque metri.
    La destra rapida estrasse dal portakunai una palla di luce, mentre in totale contemporanea i lupi cominciarono all’unisono la loro corsa. Lanciai la palla di luce a terra puntando con lo sguardo il lupo alla mia destra in moto uniformemente accelerato verso il sottoscritto.
    Li accecai ed estrassi con la destra nuovamente un kunai, mentre le mie gambe diedero vita ad uno scatto felino in vista del lupo da me puntato precedentemente. La destra lanciò il kunai che capitolò in piena fronte, in mezzo agli occhi, del malcapitato animale che piombò a terra con un gemito in un mare di minacciose grida.
    E uno è andato…
    Guadagnai circa sei o sette metri e mi voltai nuovamente impastando il chakra al petto. I lupi sembravano ancora leggermente spaesati dalla forte fonte di luce da loro appena conosciuta. Ne approfittai per comporre una serie di sigilli al petto e generare così dieci proiettili comprimendo l’aria. [Tigre – Cane –Pecora]
    Fuuton proiettili di vuoto!!!
    Erano disposti momentaneamente in uno schieramento a quattro poco distanti l’uno dall’altro e decisi di scagliare cinque proiettili a testa ai due lupi centrali. L’aria compressa fece il suo lavoro e riuscii a colpirli in pieno volto e in pieno dorso facendoli stramazzare al terreno.
    Cazzo si son già ripresi…
    Gli altri due alzarono il tono del loro ringhiare e si lanciarono a tutta birra verso di me dando segno di essersi ripresi dallo shock visivo. Estrassi quindi un ulteriore kunai con la destra a non feci in tempo a pensare ad una controffensiva che con la loro velocità da quadrupedi i due lupi mi furono addosso.
    PORCA TROIA!!!
    Uno di loro con un balzo caricò tutto il suo peso sul mio sterno producendo un momento rispetto al mio baricentro che mi fece piombare a terra di schiena con l’energumeno sopra che cercava al contempo di azzannarmi. Con la mancina libera cerai di tener distante il suo voltò dal mio busto e, nel notare che l’ultimo lupo stava compiendo lo stesso atto, piegai le ginocchia mandando a puntare le mie rotule contro il ventre dell’animale, e con un successivo sforzo congiunto di arti superiori e inferiori, scagliai il lupo che mi era addosso contro il compagno ancora in procinto di attaccare. Con la destra infine infilzai la zampa di uno dei due con il kunai, e ritornai rapidamente in posizione eretta. Il canide a terra continuava a fissarmi e a far risuonare il suo disappunto accompagnando il tutto con degli occhi sanguinari. Il secondo si rialzò e battè in ritirata ancora sano di zampe.
    Scelta saggia.
    Ne rimase solo uno, mezzo ferito, che si rialzo sulle gambe sane realizzando poco dopo di zoppicare.
    Perso il tuo scatto non vali niente.
    Mi avvicinai con cautela e lo trafissi alla testa mettendo fine alla sua futile vita. Realizzai inoltre di avere un morso sulla mancina non tanto profondo che mi creava qualche fastidio. Evidentemente avevo pagato un prezzo per la mia autodifesa, ma ci poteva stare.
    Dicevo sul viaggio... Che sarebbe stato divertente?! Quando imparerò a starmi zitto... Forse è il caso di riposare però.

    Il giorno seguente mi rimisi in cammino abbastanza presto e contento di non aver avuto nella notte ulteriori seccature. Visti i precedenti non vedevo l’ora di arrivare in un villaggio abitato da soli umani, anche se a volte noi umani possiamo diventare molto più pericolosi degli animali selvatici.
    Avevo deciso di non fasciare il morso ritenendolo poco significativo a livello medico, e in effetti il dolore lungo la notte si era alleviato e i segni si erano fatti, seppur di un poco, più leggeri.
    Finalmente!! Non ne potevo più!! Quello dovrebbe essere Akita…
    Come un’oasi in mezzo al deserto, all’orizzonte un gruppo di casette rustiche spuntava da dietro le fronde della natura. Nulla di più tanto agognato in quel momento, non persi tempo e velocizzai il passo in volta di Akita.

    RIEPILOGO ACQUISTI:
    -2 kunai 40 ryo
    -11 shuriken 165 ryo
    -5 spiedi 25 ryo
    -1 sigillo esplosivo 50 ryo
    -2 fumogeni 40 ryo

    Totale= 320 ryo
    Kameji ce ne mette 20 di tasca sua


    OGGETTI UTILIZZATI:
    -1 palla di luce
    -2 kunai (anche se in teoria si potrebbero recuperare ma li considero comunque utilizzati)
     
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    Missione Kiri: Esfiltrazione


    Utente/i partecipante/i: blaze9
    Pg partecipante/i: Kameji Ashimizu


    Arriverai al villaggio verso mezzogiorno, il posto sarà insolitamente attivo e fin da subito capirai che le cose non sono semplici come te le eri immaginate tu. Le persone in giro ti osservano con una certa diffidenza e noti che in giro ci sono alcuni ninja della Foglia che ti vedranno a loro volta. Tu devi essere l'inviato di Kiri...hanno mandato una persona sola? Non hanno ricevuto il messaggio? Chiederai lumi su quale messaggio intenda. Eh come immaginavo lo abbiamo mandato con poco preavviso, ma purtroppo gli eventi sono stati inaspettati. La moglie di Kitajima e la sua famiglia sono stati assassinati. (Kitajima è l'uomo che se incaricato di portare a Kiri). La cosa ovviamente ti prenderà in contropiede, non solo perchè è avvenuta all'improvviso, ma anche perchè era piuttosto l'uomo ad essere ritenuto in pericolo ed invece è l'unico ad essersi salvato. Riteniamo che la faccenda sia poco chiara, la competenza spetterebbe a noi di Konoha, ma non posso rimandarti indietro dopo che sono stati presi accordi. Verrai ragguagliato sulla vicenda, per quanto non ti sia ancora concesso di interrogare il tuo uomo, scoprirai che la famiglia assassinata è stata vittima di un agguato e che sono stati tutti quanti uccisi nel cortile della loro casa in collina. Ti verrà concesso di ispezionare la zona visto che è già stata passata e ripassata dai ninja della Foglia, puoi descrivere la scena. Quello che vedrai sarà ovviamente una gran quantità di sangue, i corpi sono stati rimossi ma in tutto ti viene detto che sono morte cinque persone, sembra che siano stati colti alla sprovvista e che non abbiano opposto resistenza. Per ora non sembrano balzarti all'occhio dettagli che indichino un chiaro colpevole. (rimango sul vago di proposito perchè viglio che tu mi descriva bene il tuo processo di deduzione dei fatti e come arrivi a queste conclusioni, in questi frangenti puoi far parlare il ninja della Foglia che ti ha "accolto" al villaggio. Chiudi il post dopo il tuo sopralluogo.

    Per qualsiasi dubbio riguardo alla traccia contattatami via mp. :fiore:

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    Utente/i partecipante/i: blaze9
    Pg partecipante/i: Kameji Ashimizu


    Il post è di buona qualità e anche il combattimento è stato abbastanza interessante. Solo un appunto da farti...dici che il Kage ti dà una cartella con i dettagli della missione, ma non faccio menzione di ciò nel post. Ti lascio sempre una certa libertà perchè so che ne fai un buon uso, però cerca di non approfittartene troppo facendo fare cose ai personaggi principali (tranne quando te lo dico).

    Voto: 7.2


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    Descrizione: Se l'avversario vedrà comporre i sigilli e sentirà il nome della tecnica cadrà all'interno di un’illusione dove prima vedrà l'avversario sparire e poi si vedrà intrappolato ad un albero senza alcuna possibilità di movimento. A quel punto il busto dell'utilizzatore fuoriuscirà dall'albero colpendo l'avversario con un kunai e provocandogli danni psicologici.
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    -parlato Kameji
    -Ninja konohano


    Raggi intrepidi e tiepidi sfioravan con un dolce e sottile tocco la mia gote kiriana e albina, temprata dalla nebbia e dall’umidità perenne. Lo sguardo si perdeva in quel
    tepore konohano. La folta foresta stava lasciando spazio ai primi edifici e ad un acciottolato più grande, lasciando però intravedere in prospettiva una certa densità elevata di persone. Il brusio si sentiva fin da lontano e accompagnava oramai da tempo il mio moto tranquillo.
    La città è troppo agitata per i miei gusti…
    Mi portai la destra a carezzar quella peluria rada e nera che oramai cresceva a chiazze sul mio volto semi giovanile.
    Che abbia beccato qualche sagra o qualche evento importante?
    Era al momento l’ipotesi più plausibile, e come al solito, si era fatta strada in maniera repentina nel mio intelletto. Avanzai quindi all’interno della periferia del villaggio volto a confermar quell’impressione da poco rilevata, ma evidentemente qualcosa non andò come previsto.
    Cosa cazzo…
    Gli sguardi delle persone si ripetevano, continui e tediosi, ad osservar forse una persona che a prima vista si poteva identificar come straniero. Quei numerosi volti, troppo simili a quelli dei genitori della signorina Hoshi nel villaggio di Ogai, sguardi pieni di razzismo e diffidenza. Da un certo punto di vista si può dire normale che qualcuno abbia idee non positive verso la gente esterna alla sua patria, ma non così tanti. Il che suonava strano e non poco.
    Il mio incedere si fece più rapido mentre le continue occhiate esterne pungevano come sassate. Volevo raggiungere al più presto una struttura di qualche strana istituzione che avesse potuto fare al caso mio, il che mi portò a girovagar verso quella direzione che credevo mi avrebbe portato al centro del villaggio.
    Vedrò dopo il da farsi…
    Ero irrequieto e non poco, anche se come al solito, cercavo di non lasciar trasparire nulla dalle mie effigi corporee. Però qualsiasi gesto strano mi sarebbe costato caro in terra straniera. L’unica soluzione era mantenere la calma e fregarsene del mondo esterno.
    Umh… Quelli sono ninja della Foglia…
    A render meno monotona la mia traversata, tre figure dall’altro lato della strada con il classico abbigliamento ninja e il coprifronte ben in vista sulla parte alta della testa.
    Forse potranno essermi d’aiuto…
    Deviai indi la mia traiettoria a cercar di intercettare quella altrui, ma il mio intento fu anticipato dai medesimi che si accorsero della mia presenza. Quasi sicuramente erano già al corrente del mio arrivo nel villaggio.
    -Tu devi essere l’inviato di Kiri…
    A tagliare il silenzio, l’uomo centrale fendette l’aria con una grossa e potente voce.
    -Si sono io!
    -Hanno mandato una persona sola?
    Come una persona sola?! Che sia pericolosa a tal punto la faccenda da richiederne di più?!
    -Si, sono solo io…
    -Non hanno ricevuto il messaggio?
    Quale messaggio… Merda!! La storia non mi piace…
    -Non so di che messaggio voi parlate… Se sareste così gentili da riferirmelo…
    -Eh come immaginavo lo abbiamo mandato con poco preavviso, ma purtroppo gli eventi sono stati inaspettati…
    Come inaspettati?!
    Sentivo puzza di bruciato e avevo fatto centro.
    -La moglie di Kitajima e la sua famiglia sono stati assassinati.
    -Cosa?!
    Fui preso totalmente in contropiede da tale notizia, la peggiore che potessi aspettarmi.
    Ma Kitajima non era mica l’uomo che avrei dovuto proteggere proprio da quella famiglia?! Che ora guardacaso è morta assassinata… Questa storia ha un retrogusto amaro…
    -Riteniamo che la faccenda sia poco chiara, la competenza spetterebbe a noi di Konoha, ma non posso rimandarti indietro dopo che sono stati presi accordi…
    -Capisco…
    C’è qualcosa che non quadra…
    -Kitajima è vivo?
    -Si!
    L’unico uomo che avrei dovuto proteggere si è salvato e guarda caso i suoi potenziali aggressori sono morti assassinati… Questo fa di lui il principale indiziato per questi omicidi ma… In ogni caso conto sul fatto che non li abbia commessi lui di persona perché altrimenti non avrebbe necessitato di protezione se fosse stato in grado sin da subito di eliminarli… E forse lo ha fatto come prima scelta per non avere guai dalla legge…
    E comunque non devo andare così sul sicuro perché anche usare un sicario farebbe comunque ricadere a lui l’onore di maggior sospettato e persona coinvolta nelle vicende… E soprattutto quale persona per paura ucciderebbe un’intera famiglia… Avere un solo e singolo omicidio sulla coscienza, soprattutto quello della moglie, per una persona normale è troppo pesante…

    -Sa darmi un rapporto abbastanza dettagliato su come sia successo il fatto?
    Chiesi in maniera molto riservata e con un filo di voce. Fare certi discorsi in un luogo affollato con eventuali ascoltatori indesiderati poteva rivelarsi fatale. Anche se a giudicare dall’agitazione della gente, la voce doveva essersi sparsa in fretta per tutto il villaggio.
    -Ci sono stati degli omicidi. Sono avvenuti nel cortile della loro abitazione, nella collina ad est del Villaggio.
    Però è strano… Prima mi ha chiesto perché avessero inviato solo me qui, poi ha detto di essere una faccenda sotto la giurisdizione di Konoha… Qual era lo scopo dell’ultimo messaggio? Chiedere rinforzi o declinare l’aiuto dapprima richiesto? L’opzione più plausibile che concilia le due è che sia una faccenda scottante e interna al paese del fuoco, ma al contempo molto pericolosa… Il che giustificherebbe perché pullula anche di ninja konohani e in generale l’agitazione del posto… Si, può essere una valida ipotesi: non sapendo la fonte hanno chiesto a Kiri rinforzi pur sapendo l’entità del problema, ma una volta fattesi idea del mistero, hanno declinato l’aiuto con l’intendo di non lasciar trapelare nulla… Non escludo neanche che Mizukage-sama mi abbia inviato ben coscio dell’ultimo messaggio al fine di investigare e sfruttare la situazione qua creatasi a suo favore…
    -E’ possibile interrogare il signor Kitajima?
    -No, mi spiace… In compenso potrà fare un sopralluogo sul luogo del delitto…
    Che avranno opportunamente insabbiato… Non posso interrogare Kitajima eh?! Questa faccenda si fa sempre più marcia… Devo stare molto attento…
    Una famiglia con una casa in collina… Dieci a uno che quella famiglia è uno dei pezzi grossi del villaggio e magari i cinque malcapitati erano anche dei pezzi grossi a livello di cariche politiche… Però a questo punto se sono una famiglia di alto rango non devo escludere l’idea che anche Kitajima in fondo possa avere un lignaggio abbastanza elevato e in qualche modo connesso a Kiri…

    -Si presume siano stati vittima di un agguato…
    Mhhh… Quindi non hanno avuto occasione di combattere?! Il che potrebbe essere compatibile con il modus operandi di un normale ninja assassino o di un sicario specializzato e che svierebbe l’ipotesi che un tipo come Kitajima, che chiede protezione, possa aver seguito una tale tecnica operativa…
    -Può accompagnarmi a fare un sopralluogo alla casa in collina?!
    -Certamente… Mi segua che le mostro la strada…
    Umettai le labbra e poi rapido andai dietro alla mia momentanea guida. Gli alti due ninja si dileguarono all'istante.

    Il cammino fu alquanto breve quanto silenzioso, come da norma per due sconosciuti che non sembran far della conversazione il loro più facil mestiere. Usciti dal villaggio avevamo imboccato per circa un quarto d’ora di cammino un sentiero stretto e sterrato che entrava nel fitto della foresta dal quale, dopo pochi minuti, saremmo usciti trionfanti per capitombolare in una distesa verde. Già da quel punto si intravide una collina con una magione non indifferente, che comunque in quel paradisiaco paesaggio faceva la sua imponente e artificiale figura. La gente non cessava il proprio viavai e persino una stradina campagnola come quella era attraversata da un flusso notevole di persone. Man mano che ci avvicinavamo a destinazione, l’imponente struttura in legno e tatami, molto rustica ma allo stesso tempo modestamente lussuosa, si ingrandiva ai nostri occhi. Una folla di gente stava accalcata al suo ingresso e sembrava rimanere abbastanza statica, se non per la confusione che produceva. Li superammo in qualche modo, con gentilezza e con spallate, mentre i loro pungenti sguardi di diffidenza continuavano nefasti a calunniarmi. Quindi oltrepassammo il nastro giallo che recintava l’ingresso della casa.
    C’è puzza di morto… Beh… Naturale…
    Un pungente e acre odore di cadere si palesò pochi metri dopo l’ingresso, mentre le mie gelide iridi poterono notare a circa una decina di metri da me una porta spalancata, possibile fonte dell’olezzo nauseabondo.
    Quello dovrebbe essere l’accesso al giardino!
    I mobili avevano uno stile antico, ma erano al contempo ben levigati e lucidi, seppur modesti e non palesemente sfarzosi. Quell’ambiente mescolava l’umile con il superbo, ogni cosa non era di elevata nobiltà, ma ogni cosa era al suo posto. Seguii l’uomo attraverso quella porta che si rivelò portare effettivamente al luogo del misfatto.
    -Eccoci arrivati!!
    Un giardino quadrato di circa una ventina di metri di lato si apriva con un sentiero e delle modeste piante ben curate a tener fede alla filosofia della casa. A rovinar l’imperioso ordine delle sagome sparse per il giardino.
    I corpi non ci sono… Brutto segno…
    Diffidavo, e forse potevo aver ragione. Al loro posto delle chiazze di sangue coloravano l’erba di un carminio spettrale.
    -Cause del decesso?!
    -I corpi sono al momento in autopsia…
    Niente… Manco questo ti dicono… Almeno farsi un’idea dell’arma del nostro nemico… Strano comunque il fatto che si trovassero tutti nel giardino… Probabilmente stavano facendo una qualche riunione importante oppure semplicemente stavano passando del tempo assieme… Chi lo sa…
    Eppure c’era qualche dettaglio che non quadrava nel quadro e io lo sentivo. Dovevo solo aver la pazienza di trovarlo.
    -Io noto cinque macchie principali di sangue…
    -Si, ci sono stati cinque omicidi. Sono stati assassinati la moglie di Kitajima, entrambi i genitori e le due sorelle maggiori della moglie…
    E menomale che prima gli avevo chiesto un rapporto dettagliato…
    -Capisco… Altri informazioni sulle vittime?! Nomi?! Eventuali posizioni di rilievo nella famiglia?!
    Il fatto che non mi permettano di interrogarlo vuole dire che lo stesso è immischiato nella vicenda… E sicuramente saprà qualcosa che non vogliono trapeli…
    -La moglie si chiamava Jin, il padre Gon, la madre Shira, la primogenita della famiglia Kansui e la secondogenita Hen. La famiglia si chiamava Tenzo. Erano una famiglia normale quindi non ha senso parlare di posizioni di rilievo…
    Sicuro che ci credo… Le macchie di sangue sono però molto omogenee e non trascinate, conferma che probabilmente le vittime non hanno avuto alcun modo di scappare o di provare a difendersi. O perlomeno non sembrano esserci eventuali chiazze aggiuntive dovute all’eventuale attentatore… Ma la cosa più strana è che le persone erano cinque e tutte sembrano esser state colte di sorpresa il che mi porta a pensare che gli assassini possano essere multipli e agire in maniera sincrona o semplicemente un singolo che abbia agito col buio… Oppure tutti e due…
    -Per che ora è stimato il decesso?!
    -I corpi come le ho detto prima sono in autopsia…
    Blinda proprio tutte le informazioni eh… Non ci credo che non abbiano un’idea di come sia avvenuto il tutto… Perché mi vuole nascondere la faccenda… Non devo abbassare la guardia…
    -Vado a dare un’occhiata alle serrature…
    -Non sono state manomesse…
    -Meglio verificare!
    Persi solo tempo. Una manciata di passi per capire che realmente non era così. Ma non ci vuole un genio a sostituire una porta e questa potrebbe esser stata una mossa pilotata dai ninja di Konoha.
    Maledizione… Non posso contare su dettagli come questo al quale loro hanno facile accesso… Eppure strano… Sembrano volermi indurre in ogni modo a pensare ad una serie di assassini furtivi… D’ora in poi agirò per verificare l’ipotesi del contrario!!
    Sentivo un senso di fame e stanchezza. Capii che quel sopralluogo avrebbe portato solamente a nefaste e inconcludenti deduzioni logiche che avrebbero condotto solamente a far ciò che i ninja di Konoha si sarebbero aspettati.
    -Bene la ringrazio per la cortesia! Ritengo di non aver più nulla da osservare!
    L’uomo con la voce grave mi rispose con un cenno assenso del capo. Indi mi voltai verso la porta d’entrata. Se l0’energumeno mi avesse seguito per dettarmi le prossime mosse, poco mi avrebbe importato, anche se naturalmente dubitavo mi avrebbero lasciato tanta libertà di scorrazzare per il villaggio.
     
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    Infine ti verrà concesso di vedere l'uomo che ti era stato ordinato di salvare. Il ninja della Foglia ti porterà nella prigione del villaggio in cui vi trovate e ti accompagnerà in una stanza per gli interrogatori (tipo quelle dei film, per intenderci. Se vuoi far parlare il ninja della Foglia tieni conto che sarà assolutamente neutrale verso di te, non percepirai ostilità o reticenze, al contrario della tue supposizioni). Quando sarai solo con il "cliente" comincerete a parlare ed alle tue domande l'uomo risponderà in modo scorato. Io non s ocosa sia accaduto...ero in pericolo e cercavo il meno possibile di attirare l'attenzione su di me. Vivevo praticamente da recluso a casa mia. Qua puoi farmi tre domande in privato alle quali risponderò per bocca dell'uomo, le informazioni che otterrai dipenderanno dalla bontà della stesse. L'uomo ti sembrerà molto spaventato per la vicenda e ti chiederà aiuto. Ho timore che in questa faccenda farò da capro espiatorio...ma sono innocente! Se non farai qualcosa mi addosseranno la colpa di tutto, sono un colpevole fin troppo comodo. La faccenda è molto spinosa, però non puoi lasciare l'uomo a se stesso, quindi acconsentirai ad aiutarlo svolgendo delle indagini sull'accaduto. Termina il post dopo aver risposto all'uomo ed aver palesato la tua decisione.

    Concentrati più che altro sullo scontro, voglio vedere più che altro una buona ruolata di questa fase, oltre che eventuali riflessioni su cosa ti ha detto il Kage.

    Per qualsiasi dubbio riguardo alla traccia contattatami via mp. :fiore:

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    Utente/i partecipante/i: blaze9
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    Hai cercato di arricchire il post tenendo conto delle indicazioni che ti avevo dato, nel complesso va bene. Vediamo come evolve la vicenda.

    Voto: 7.4


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    Hai richiesto questa tecnica

    CITAZIONE
    Illusione demoniaca: Intrappolamento dell'albero della morte (Magen: Jubaku Satsu)
    Tipo: Genjutsu
    Posizione delle Mani: Cane - Serpente - Scimmia - Bue - Tigre
    Livello: C
    Descrizione: Se l'avversario vedrà comporre i sigilli e sentirà il nome della tecnica cadrà all'interno di un’illusione dove prima vedrà l'avversario sparire e poi si vedrà intrappolato ad un albero senza alcuna possibilità di movimento. A quel punto il busto dell'utilizzatore fuoriuscirà dall'albero colpendo l'avversario con un kunai e provocandogli danni psicologici.
    Consumo: 8 attivazione
    Danno Psicologico: 2 - 3
    Richiede: Intuito 2
    Costo: 50 Exp
    Energia: Verde





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    Pensato Kameji
    -Konohano
    -Kitajima


    Il mio lento incedere volto a lasciar alle spalle quella nefasta struttura portatrice di morte continuava imperterrito su quel selciato quando una voce d’un tratto mi richiamò in modo puramente neutrale e atono.
    -Signor Kameji la informo che ora le è possibile visitare il signor Kitajima!!
    Oh ma che bella notizia… Che sarà mai successo ora…
    L’ironia si faceva spazio nella mia mente oramai diffidente, nonostante ad un attento e esterno osservatore puramente imparziale il modo di fare del konohano sarebbe sembrato pienamente normale e operativo, senza traccia di ostilità alcuna.
    -Umh…
    Mi voltai indi scrutando con le mie iridi gelide il mio interlocutore fermo a qualche metro da me. Il io passò si arrestò di colpo.
    Cogliamo l’occasione va…
    -Se sarebbe così gentile da accompagnarmi… Lo visiterei volentieri…
    Chissà che non si riveli utile…
    -La prego mi segua!!
    Il konohano cominciò indi a far strada da quella tetra collina irradiata dal sole del primo meriggio, in volta del paese per portarmi a contatto visivo con il presunto energumeno che avrei dovuto trasportare a Kiri. La gente continuava ad accalcarsi, probabilmente per curiosità, in quel minuscolo e stretto sentiero che rendeva ostica la percorrenza, soprattutto in senso inverso alla massa di persone. Ci facemmo strada fra la gente utilizzato molto gli arti superiori e la voce per gentili richieste di cortesia.

    Arrivammo dunque in poco più di mezz’ora di cammino in quanto la collina era subito fuori dal villaggio di Akita. Lo stesso non aveva grandi dimensioni tanto che non ci impiegammo tanto a raggiungere la piazza centrale del villaggio recante vari edifici di spiccata importanza tra cui una stazione di polizia con prigione annessa. La densità di gente per le strade diminuì e il nostro tragitto all’interno di Akita fu molto più agevole. Le case che circondavano le strade, man mano che la piazza principale si avvicinava, diventavano sempre più rustiche e storiche. Gli sguardi diffidenti della gente comune non erano cambiati ma si erano alleviati di intensità forse nel vedermi in compagnia di un loro compatriota, ma comunque quell’ostilità era insita in ogni villaggio dell’intero continente e non era dovuta in modo alcuno al trascorrere della vicenda.
    Ci fermammo dinnanzi ad un edificio totalmente in legno scuro, quasi nero, recante sopra l’entrata le effigi della polizia. Sembrava una palazzina che avrà avuto al massimo un paio di piani, ma per le prigioni si presumeva esistesse un livello sotterraneo. Varcai la soglia per scoprir un edificio dagli interni ben lucidi con i listelli di legno delle pareti esterne a vista, che rendeva il luogo molto rustico. Il tutto era ben ordinato, forse troppo ben curato per essere un ufficio di polizia.
    Davvero notevole…
    -Mi segua… Di qua…
    La controparte mi fece strada attraverso un corridoio attualmente privo di gente per portarmi alle scale che conducevano al resto dei piani e indi avevano una rampa che portava verso l’alto, e una gemella che puntava verso il basso. Prendemmo la seconda per introdurci poco dopo in un ambiente più freddo e tetro di quello che lasciavamo. Il pavimento era in clinker, ovvero polvere di cemento grezza, e aveva il suo colore grigiastro molto trasandato, mentre le pareti erano intonacate bianche ma non sembravano mostrare sporcizia. Un atrio spazioso portava dunque due porti, una alla mia sinistra recante la scritta “celle carcerarie”; la seconda, geometricamente opposta, recante la scritta “sala interrogatori”.
    -Quella è la sala interrogatori. La vi è già dentro il signor Kitajima. E’ completamente insonorizzata indi non sentiremo quello che avrete da dirvi all’interno.
    Si questo è tutto da vedere…
    Ancora peccavo di fiducia nonostante l’uomo stesse svolgendo il proprio lavoro in maniera esemplare lasciando al sottoscritto tutte le libertà del mestiere.
    -Va bene grazie!!
    Mi affrettai indi a varcar quella soglia e a richiudere alle mie spalle la porta. La sala era completamente bianca, con una sedia al centro ove poggiava seduto e ammanettato ad essa un uomo col capo chino. Sotto di lui una griglia di scarico. Visibile era anche la pendenza del pavimento verso suddetta griglia.
    Penso che all’occorrenza questa sala possa essere adattata a sala torture ma poco importa ora…
    La sala dava un senso di tremendo vuoto. Avere il coltello dalla parte del manico faceva sentire onnipotenti in quella sala, lasciava quindi immaginare come si sarebbe dovuto sentire il malcapitato sulla sedia.
    -Signor Kitajima?!
    L’uomo alzò lo sguardo, il volto corrugato e smagrito lasciava intravedere gli zigomi. Evidentemente l’uomo era ancora spossato dai recenti avvenimenti, cosa pienamente comprensibile. Rispose solo alzando il capo.
    -Sono Kameji e sono un inviato di Kiri… All’inizio ero incaricato di scortarla a casa vista la sua richiesta di aiuto ma ora il mio incarico è cambiato e ho il dovere di far luce sugli avvenimenti appena trascorsi…
    Di sicuro mi sarei fidato di un kiriano mille volte di più di un konohano. Volevo sfruttare questo momento al massimo delle sue potenzialità. Mi arrestai quindi ad un paio di metri circa dall’uomo, rimanendo in posizione eretta. Kitajima continuò a fissarmi ma non lasciò comunque cambiare la sua espressione di sconforto.
    -Che ci creda o no sono comunque qui per aiutarla…
    Dieci a uno che quest’uomo qui centra poco con la faccenda…
    -Quindi mi deve raccontare bene nei dettagli come si svolta la vicenda…
    -Io… Io… Non so cosa sia accaduto…
    Un filo di voce uscì dalle labbra dell’uomo. Il tono frustrato lasciava sottese molte cose.
    -Ero… In pericolo e cercavo di attirare il meno possibile l’attenzione su di me… Vivevo praticamente da recluso in casa mia…
    Ottimo… Mi toccherà fargli pure da psicologo magari…Vabè non disperdiamoci d’animo!!
    Presi un grande respiro, cercando di usare un consueto tatto con un uomo sconvolto che non era propriamente parte del mio modo di fare.
    -Posso chiederle francamente quali potrebbero essere i motivi dell’ostilità che la famiglia di tua moglie aveva incominciato a nutrire verso di te?
    -Eh, il nostro matrimonio ha sempre avuto alti e bassi. Le cose cono peggiorate di recente quando sono sopraggiunti problemi economici nella mia azienda.
    L’uomo sospirò profondamente.
    -La famiglia di mia moglie mi accusava di fare il gioco sporco e di voler lasciare a loro i debiti mentre io me la davo a gambe, ma è assolutamente falso!!
    Una punta di disperazione aleggiava nel suo tono. Evidentemente la cosa doveva pesargli molto.
    Cosa non può fare l’ostilità… A volte mi chiedo perché la gente possa avere così tanti pregiudizi…
    -Le stesse autorità non hanno avuto nessun riscontro dalle loro accuse. In verità a loro non sono mai andato a genio, hanno sempre detto che per loro figlia avrebbero voluto di più.
    Autorità?! Debiti?! Bene molto probabilmente la sua azienda ha avuto problemi con la giustizia ma poi è stata assolta nonostante non stesse a genio alle autorità. Kitajima ha ammesso di avere dei debiti; indi probabilmente l’azienda non è fallita ma avuto problemi col bilancio. Quindi è possibile che qualcuno abbia provato a mettergli i bastoni fra le ruote cercando di falsificare i loro bilanci o qualcosa del genere… Ahhhhh… Io odio la burocrazia…
    -Capisco…
    Mi preme però sapere quali nemici potesse avere la famiglia di sua moglie…
    -Sa percaso se la famiglia di sua moglie era immischiata in traffici loschi oppure… Grossi o… Importanti?
    Gesticolai per rendere bene l’idea del concetto che avrei voluto trasmettere al mio campaesano.
    -Traffici loschi? Non saprei, per quanto riguarda mi a moglie no...ma non posso giurarlo per gli altri suoi parenti.
    Mhhh… E’ già qualcosa il fatto che anche lui non sia sicuro che la famiglia di lei sia totalmente pulita… Per ora questa potrebbe rimanere una buona pista da seguire… Ma comunque non potrei ricavare altre informazioni da lui… Meglio puntare altrove…
    -Mi può spiegare nel dettaglio come si è svolta la vicenda della sua azienda, dalle cause del crollo alla fine dell’inquisizione delle autorità?
    -Ero proprietario di una ditta di costruzioni, gestita da mio padre prima di me e che mi è stata lasciata dopo la sua morte. Gli affari negli ultimi anni sono cominciati ad andare male a causa dei problemi del mercato immobiliare e sono stato costretto a chiudere, vivendo con quello che mi rimane in attesa di giorni migliori. I parenti di mia moglie invece mi accusavano di aver pilotato il fallimento dell'azienda per intascarmi i soldi e poi sparire, ma è follia. Io sono sempre qua da due anni che l'episodio è successo. Anche le autorità hanno cominciato delle indagini, ma sai com'è con i tempi delle indagini. Siamo sempre in alto mare!
    Quindi le indagini sono ancora in corso… Mhhh… Indubbiamente l’astio già presente nella famiglia di sua moglie ha giocato un ruolo fondamentale nella vicenda. Eppure qualche fondamento dovrà avere, insomma, non si arriva a tanto semplicemente perché uno pensa “non è abbastanza per mia figlia”…
    Lo osservai per un rapido istante in quegli occhi stanchi e spaventati, stravolti dal peso di una situazione che dopo anni continua a peggiorare.
    -Ho timore che in questa faccenda farò da capro espiatorio...ma sono innocente! Se non farai qualcosa mi addosseranno la colpa di tutto, sono un colpevole fin troppo comodo.
    Il suo volto quasi implorante diceva tutto.
    Non posso non aiutarlo… E’ un mio compatriota e io stesso ho provato sulla mia pelle cosa gli sguardi diffidenti e disprezzanti di chi ti guarda solo come uno straniero… E sono solo di passaggio. Mi chiedo quanto quest’uomo abbia dovuto sopportare quegli sguardi, per ottenere poi questo risultato.
    -Farò il possibile per tirarti fuori di qui… O in ogni modo cercherò di far luce il più possibile sulla vicenda… Vedrai che con un po’ di ottimismo forse potrai tornare ad ammirare il mare annebbiato di Kiri…
    Cercai di comparire il più rassicurante possibile, sebbene la situazione non fosse proprio delle più agevoli. Era il minimo che io potessi fare. Avevo giurato di proteggere i più deboli, e anche in questo caso, avevo intenzione di ottemperare a questo giuramento.
     
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    I dati che hai raccolto durante l'interrogatorio avranno riscontro con quello che scoprirai a proposito della vicenda negli atti. Tutto sembra quadrare, tranne il fatto che non si capisce chi, a questo punto, possa essere il responsabile di quel massacro. Quelli di Konoha brancolano nel buio e non per remarti contro, tu steso farai fatica a trovare un colpevole. Forse è un crimine casuale? Allora perchè tutto quell'accanimento? Passerai il resto della giornata perso nelle tue supposizioni e nell'analisi delle possibilità. A sera, mentre sei sul punto di andare a letto vedrai spuntare un foglietto di carta sotto la porta.
    "Se sei in difficoltà con le indagini io posso darti una mano a saperne di più. Ho dei dettagli che sicuramente ti sarebbero di grande aiuto, ma non posso parlartene così alla leggera. Incontriamoci domattina all'alba all'ingresso del villaggio. Vieni da solo o non se ne fa niente."
    La lettera è anonima, ma anche inquietante. Chi è che sa cosa stia succedendo? Come fa a sapere di chi ti stai occupando? Passa la notte e preparati al meglio per l'indomani. Termina il post che esci dalla stanza.

    Per qualsiasi dubbio riguardo alla traccia contattatami via mp. :fiore:

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    Le domande mi sono piaciute, così come le descrizioni. Attento a linguaggio forbito che a volte diventa un po' pesante

    Voto: 7.5


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    Pensato Kameji
    -Parlato Kameji
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    Mi fiondai fuori dalla stazione di polizia nel più breve tempo possibile. Il mio stomaco aveva iniziato da qualche istante a brontolare incessantemente e l’ora tarda si stava unendo ai profondi morsi della fame.
    Sarà meglio cercare un luogo dove mettere qualcosa sotto i denti…
    Per un attimo le priorità si invertirono e i miei bisogni corporei passarono in testa alla missione e quindi al lavoro di cui il sottoscritto ne era il diretto incaricato. Passai al vaglio la rimanente piazza alla ricerca di una locanda dove poter consumare un buon pasto caldo.
    Quella potrebbe fare al caso mio…
    Verso l’estremità est, un locale in legno con le tende e l’insegna verde. I tavolini all’aperto mostravano un pubblico con indifferente, che lasciava chiaramente pensare che anche l’interno sarebbe potuto essere uguale.
    Mi avvinghiai su quel locale come un leone sulla sua preda e varcai la soglia in tutta fretta. Trovai per puro intervento della dea bendata un tavolo al coperto, con un brusio confusionario di sottofondo dovuto all’alta densità di persone.
    -Vuole ordinare signore?
    -Si. Mi porti un tè nero, una porzione di ramen al miso e dei dango! Arigatou!
    Certo che brutto destino è toccato a quel poveruomo. Non devo escludere nessuna possibilità però devo rimanere in guardia anche sulla remota possibilità che lui stesso abbia messo su tutta quella messinscena per sviare da lui i sospetti ma, essendo il principale indiziato comunque, non ne vedrei utilità alcuna… E’ comunque da come sembrava frustrato è ovvio che le possibilità che questa opzione si avveri si fanno drasticamente basse…
    I pensieri sul caso presero il sopravvento. Inutile dire che, come ogni faccenda in cui fino ad ora mi ero imbattuto, quando il mistero si infittisce si desta nel sottoscritto un velo di curiosità e preoccupazione.
    -Arigatou…
    Con un cenno del capo ringraziai nuovamente il cameriere che mi portò con pronta efficienza la cena da me ordinata. Probabilmente avevano porzioni già pronte in attesa di essere smistate visto l'orario di punta.
    Però in ogni caso il fatto che lui non piacesse alla famiglia di lei non mi sembra proprio una pressione psicologica che può indurre all’omicidio… Mi converrà cercare di collegare l’azienda agli avvenimenti e cercare di capirci su qualcosa…
    La destra stringeva il bicchiere di tè nero. Ne mandai giù un sorso alternandolo al ramen, per poter così rinvigorire lo stomaco e il cervello. Il caldo tepore del liquido che scendeva lungo l’esofago mi tranquillizzava.
    Dunque il processo dovrebbe essere ancora in corso anche se a detta dell’uomo non dovrebbe concludersi a breve. In ogni caso non vedo come la famiglia di lei possa in qualche modo influenzare il processo o possa la loro morte giovare all’esito finale di esso…
    Per quanto i sforzassi di ragionare quel delitto sembrava un labirinto senza via d’uscita. Non avevo la minima idea di che pesci pigliare.
    Proverò poi a ripassare in centrale e a confrontarmi con quelli di Konoha…
    Per quanto riluttante all’idea sapevo di non dover escludere anche quel modus operandi.

    Rientrai quindi al comando di polizia una volta finito di pasteggiare, stavolta non in volta delle scale ma di una sala sulla destra subito dopo l’uscio. Lee pareti erano rustiche come tutte le simili dei piani fuori terra, in legno, con le travature del solaio in vista. Il pavimento in parquet era ben curato per essere un ufficio e l’ambiente riscaldato forse anche troppo per un kiriano.
    Ora capisco perché lo chiamano Paese del Fuoco… Qua dentro fondo a momenti…
    A pochi metri da me il solito interlocutore alle prese con la trascrizione di diversi documenti.
    -Non ho scoperto molto dall’interrogatorio…
    -Purtroppo neanche noi abbiamo tante informazioni sul caso!
    -Eppure come movente l’odio della famiglia non mi sembra sufficiente…
    -Beh, quale altro indiziato sceglierebbe lei allora?
    Effettivamente come dargli torto…
    -Capisco che la situazione lo rende il primo sospettato della lista… Eppure sono sicuro che lui non ha a che vedere con l’omicidio multiplo!
    -Vorremmo poterlo dire anche noi… Ma per ora dobbiamo limitarci a compiere giuridicamente il nostro mestiere!
    -Capisco… L’unica cosa che ho scoperto è che il nostro indagato ha in corso un processo per il presunto fallimento della sua azienda…
    -Si ma credo che in ogni modo non possa essere un fattore logicamente connesso al nostro delitto!
    L’unica cosa che mi può venire in mente è qualche scandalo della ditta di costruzioni come edifici costruiti male che possono avergli fatto calare a picco i profitti…
    -Sono d’accordo!
    Bene siamo arrivati ad un fottuto stallo! E ora che facciamo?
    -Penso che ci passerò su la notte sperando che la notte possa portare consiglio.
    -Buon proseguimento!
    Per la prima volta il konohano si degnò di alzare lo sguardo dalle scartoffie e di fissarmi nel volto in maniera totalmente neutra, anzi forse tralasciando un pizzico di stanchezza. Non era maleducazione, era semplicemente preso dal lavoro, e lo interpretai come tale.
    -Anche a lei!
    Mi lasciai finalmente la caserma alle spalle con la sera calante per raggiungere il mio alloggio di permanenza in quel villaggio.

    Uff…
    Mi adagiai con la schiena sul letto morbido, assaporando per brevi attimi quella inebriante sensazione di ristoro. I piedi fuori dal materasso, con ancora addosso le scarpe, il corpo messo di traverso e la testa puntata verso la parte alta del bordo laterale.
    -Maledizione…
    Sussurai, detestavo non riuscire a venire a capo agli eventi, e quella che avevo dinnanzi aveva tutta l’aria di una sfida forse troppo ardua.
    Nono… Calma Kameji… Non devi scoraggiarti così! Pensa!! In fondo esiste sempre una soluzione logica agli eventi!
    Invocai la razionalità in un momento di difficoltà.
    Calma ricominciamo da capo… Dunque Kitajima e la futura moglie si incontrano… Il loro amore però trova opposizione nella famiglia di lei e il loro matrimonio non è di certo combinato, quindi si sposano su scelta sentimentale. Quindi primo punto a favore di Kitajima, in quanto se ama la moglie perché mai dovrebbe ucciderla?! Però qui subentra il fallimento della sua azienda le cui cause sono sconosciute e l’ostilità con la famiglia di lei si fa ancora più accentuata. Kitajima è stanco e frustrato da questa situazione e chiede l’espatrio a Kiri. Secondo punto in favore del nostro kiriano: uccidere qualcuno a pochi passi dall’espatrio e quindi dalla parziale risoluzione delle avversità mi sembra una mossa molto sciocca.
    Mi grattai la testa con la destra, mentre chiusi gli occhi dapprima persi nel bianco soffitto al fine di aumentare la mia concentrazione.
    Ma Kitajima era intenzionato ad abbandonare la moglie o aveva intenzione di portarsela dietro?! E i familiari di lei in tutto questo deduco che avrebbero aumentato nel secondo caso la loro opposizione al kiriano. Il primo caso invece significherebbe che il loro matrimonio si sia guastato ma in tal caso non avrebbe avuto noie particolari dai suoceri e cognati. Quindi, se la logica non mente, è molto probabile la seconda opzione. Ma in ogni caso nessuna di queste ipotesi giustifica l’omicidio di cinque persone.
    -Dannazione!!
    Tirai un pugno di stizza con la destra, volto deformare momentaneamente il materasso.
    Non mi rimane che l’ipotesi che la famiglia di lei abbia in ogni caso affari loschi che li hanno portati a farsi nemici forse troppo potenti e spietati, che naturalmente sanno cogliere i punti deboli di ognuno e hanno sfruttato questa diatriba per trovarsi un capro espiatorio. Si, la pista può essere sensata ma… Da dove iniziare a seguirla non ho la minima idea proprio…
    Brancolavo nel buio, e nessun ragionamento di qualsiasi tipo avrebbe potuto migliorare la mia situazione.
    -Meglio staccare… E speriamo davvero che la notte porti consiglio…
    Mi alzai dal letto con un colpo di reni volto a tornare in posizione eretta con i piedi sul pavimento. Ma ecco che le mie pupille puntarono la porta.
    Eh quello da dove arriva…
    A pochi centimetri dall’uscio, un biglietto di carta scritto, strappato a mano e stropicciato dava l’idea di una cosa scritta con molta fretta e noncuranza. Lo raccolsi subito e comincia a leggerlo.
    Non sarà capitato qui per caso…
    -"Se sei in difficoltà con le indagini io posso darti una mano a saperne di più. Ho dei dettagli che sicuramente ti sarebbero di grande aiuto, ma non posso parlartene così alla leggera. Incontriamoci domattina all'alba all'ingresso del villaggio. Vieni da solo o non se ne fa niente."
    Un momento di stupore, il cuore alzò il battito cardiaco.
    Chi è che l’ha spedito?! Chi è soprattutto che sa come stanno andando le indagini?! Mi stanno spiando?! E poi perché non è andato direttamente alla stazione di polizia a dirle queste informazioni?!
    Iniziai a controllarmi attorno attentamente, scrutando lentamente da ogni finestra se per caso avessi notato qualcosa di sospetto. Cercai di intravedere qualsiasi cosa sopra i tetti degli edifici, negli appartamenti a prima vista bui, cercai persino telecamere, cimici o altri aggeggi nei meandri più sperduti della stanza. Non ottenni nessun particolare risultati, il che rendeva la situazione molto inquietante.
    Calma calma, magari mi vuole solamente aiutare… In ogni caso scoprirò la verità domani all’alba… E se vorrà farmi del male gliele suonerò di santa ragione a quel coglione!!!
    La giornata si chiuse con un tocco di mistero e dei buoni propositi di andare fino in fondo. In fondo rischiare è parte integrante della vita e del mestiere del ninja.

    Faticai a prendere sonno quella notte, forse in preda all’agitazione che da sempre precede un momento importante. Continuavo a girarmi in quel letto comodo ma che per me era un groviglio di spine, sembravo non trovare pace. Eppure ad un tratto il sonno vinse, la stanchezza corporea trionfò.
    La sveglia suonò puntale. Teso come una corda di violino cercai di tranquillizzarmi.
    Ho detto che il mio credo ninja è di proteggere i deboli… Kitajima è un debole… E farò di tutto per proteggerlo… Anche scendere a patti con sconosciuti, buoni o criminali che siano.
    Scacciai la paura con la determinazione.
    Mi saltai due uova in padella per cominciare bene una difficile giornata. Rapidi i preparativi proseguirono, fino ad allacciare per ultimo il portakunai con tutta l’attrezzatura da battaglia destro. Ero pronto ad un eventuale scontro e lo sapevo, però in fondo speravo che l’energumeno fosse mosso da nobili propositi, anche se le circostanze lasciavano intendere ben altro.
    -Forza!!!
    Tirai un sospiro profondo e mi feci coraggio, aprendo con la destra quella fredda maniglia e riversandomi nella gelida brezza mattutina.
     
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    Ti recherai sul posto da solo e solo dopo essere arrivato ed aver aspettato un paio di minuti vedrai un tipo con l'impermeabile uscire fuori da un nascondiglio. Sono l'ispettore Zenigata(:asd:)lavoro per l'ICPO. Forse non ne avrai mai sentito parlare, ma ci occupiamo di casi importanti in vari paesi, facendo prevalere le logiche della giustizia a quelle dei singoli villaggi. - farà una breve pausa per lasciarti il tempo di digerire la cosa - Devo dire che ti ho mentito...in realtà non ti ho fatto venire qui per aiutarti, bensì per dissuaderti dal continuare le indagini. Devi sapere infatti che dietro a tutto questo caos c'è un gruppo criminale legato alla malavita organizzata. La notizia verrà come una ventata d'aria fresca, non sarai convinto di lasciare da parte il caso, ed anzi vorrai saperne di più. L'uomo sarà reticente, ma viste le tue insistenze alla fine cederà. Kitajima è finito in mezzo suo malgrado. Quello che forse in pochi sanno è che aveva un socio, lui si disonesto e che si era legato alla criminalità. Sicuramente non ne hai sentito parlare perchè è morto cinque anni fa in circostanze misteriose e non essendo il caso ancora risolto le informazioni sono trattate in modo riservato. L'ispettore sembra sapere come si sono svolti i fatti: avendo perso il socio di riferimento i criminali si sono recentemente rivolti per la prima volta a Kitajima che si è opposto. L'uccisione della famiglia è stata una ritorsione avvenuta dopo che si era rivolto in segreto all'ICPO per far arrestare i criminali. Kitajima ha tenuto tutto segreto anche a te perchè così gli era stato detto per non compromettere le indagini (questa parte la puoi spiegare o puoi far parlare l'ispettore se vuoi, solo per questa parte). Convinci definitamente il tuo interlocutore a farti intervenire e chiudi qua il post.

    Per qualsiasi dubbio riguardo alla traccia contattatami via mp. :fiore:

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    Post sulla falsariga degli altri, nulla da segnalare
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    Hai richiesto questa tecnica

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    Illusione demoniaca: Intrappolamento dell'albero della morte (Magen: Jubaku Satsu)
    Tipo: Genjutsu
    Posizione delle Mani: Cane - Serpente - Scimmia - Bue - Tigre
    Livello: C
    Descrizione: Se l'avversario vedrà comporre i sigilli e sentirà il nome della tecnica cadrà all'interno di un’illusione dove prima vedrà l'avversario sparire e poi si vedrà intrappolato ad un albero senza alcuna possibilità di movimento. A quel punto il busto dell'utilizzatore fuoriuscirà dall'albero colpendo l'avversario con un kunai e provocandogli danni psicologici.
    Consumo: 8 attivazione
    Danno Psicologico: 2 - 3
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    Passi lenti e continui a scandir quel selciato mentre le prime luci dell’alba tinteggiavano i tetti delle case e le nuvole del cielo di quelle classiche e sgargianti sfumature di colori caldi. La tensione in sottofondo rendeva ogni mio senso aguzzato a captar qualsiasi perturbazione. La mente volta a vagar a cercar di dare un volto alla misteriosa persona che ancora doveva comparire, l’iride attenta a render reale quel volto.
    Ero giunto quindi all’ingresso del villaggio ma ancora il deserto.
    Che mi abbia preso in giro?!
    La guardia era alta, cercai di guardarmi attorno e di scrutare ogni singolo elemento del circondario.
    Sembra tutto calmo qui…
    Tutto tranquillo, come il mare d’inverno. Il cinguettio dei primi uccelli dell’alba aleggiava solitario alternandosi a qualche brezza che si infrangeva fra le foglie degli alberi smuovendole. Passarono un paio di minuti prima che un fruscio da dietro un cespuglio ad altezza uomo destò la mia attenzione in maniera fulminea. Ma neanche il tempo di mettere mano al portakunai che spunta fuori una sagoma immersa in un imponente cappotto beige. Sembrava quasi un impermeabile, anzi, era proprio quel genere di vestito.
    Cazzo ci fa con l’impermeabile che oggi c’è il sole?! Che sia lui?
    Il signore sembrava sulla cinquantina, ma aveva ancora dei capelli scuri, e portava un cappello marrone. Macinò quindi qualche passo nella mia direzione.
    -Sono l’ispettore Zenigata e lavoro per l’ICPO!!
    -Buongiorno!
    L’ICPO?! Mai sentito…
    -Forse non ne avrai mai sentito parlare ma ci occupiamo di casi importanti in vari paesi, facendo prevalere le logiche della giustizia a quelle dei singoli villaggi.
    Umh…
    Lo squadrai bene, cercando di mettere a fuoco la faccenda e concentrando i miei neuroni più attivi a cercare di decifrare quello da lui riferito.
    -Devo dire che ti ho mentito…
    Ma che…
    -In realtà non ti ho fatto venire fin qui per aiutarti, bensì per dissuaderti dal continuare le indagini. Devi sapere infatti che dietro a tutto questo caos c'è un gruppo criminale legato alla malavita organizzata.
    Ci avrei giurato guarda…
    -E quindi? Non capisco perché dovrei fermarmi…
    Cercai di rimanere il più cortese possibile. La notizia mi fece storcere il naso, e anzi stimolò molto di più la mia curiosità. Fece l’effetto contrario sperato da Zenigata.
    Lo sapevo che qualcosa puzzava…
    Avevo iniziato, e ora mi sentivo in vece di andare a fondo alle indagini, anche per rispetto verso un mio compatriota.
    -La prego mi spieghi…
    L’ispettore allargò le braccia come a voler indicare che non avrebbe potuto fare nulla di più. Capii subito che quelle informazioni erano in qualche modo riservate.
    Ma tu guarda…
    -Non ho intenzione sinceramente di lasciare il caso solo perché qualcuno mi dice di farlo senza darmi una motivazione che sia sensata!
    Mugugnai abbastanza avverso, temendo di aver stuzzicato il can che dorme, ma fortunatamente l’ispettore rimase impassibile manifestando un’empatia senza eguali.
    Scosse nuovamente la testa, ancora una risposta negativa.
    -Beh fino a prova contraria sono responsabile del caso… Mi deve una qualche spiegazione in più!
    Uno sbuffo di disappunto del mio interlocutore condì la mia insperata vittoria.
    -Kitajima è finito in mezzo suo malgrado. Quello che forse in pochi sanno è che aveva un socio, lui si disonesto e che si era legato alla criminalità. Sicuramente non ne hai sentito parlare perché è morto cinque anni fa in circostanze misteriose e non essendo il caso ancora risolto le informazioni sono trattate in modo riservato.
    Ma tu guarda che gatta da pelare… Quindi comunque Kitajima è in ogni modo innocente…
    -Mhhh…
    Mugugnai con fare pensante.
    Devo scoprire di più a tutti i costi. Devo ottenere quelle informazioni riservate! Ma come posso fare…
    -Beh sono uno shinobi… Non bastano quattro delinquenti in società a farmi desistere!
    Devo vederci più chiaro…
    -La prego mi dica di più…
    -Sono informazioni riservate… Mi spiace ma non posso…
    -Vi posso essere di aiuto… Mi sembra abbastanza logico che siamo dalla stessa parte!!
    -Vede però la questione è molto delicata e spinosa.
    Si ma più mi nascondi le cose, più mi insospettisco…
    -Non lo metto in dubbio, ma comunque potrebbe essere un buon vantaggio avere uno shinobi in più dalla vostra parte!
    Sul volto della controparte una smorfia assai seccata, comprensibile visto l’immane sforzo di violar le informazioni riservate che gli stavo chiedendo di operare. Una scelta che chiaramente avrebbe portato poi delle ripercussioni non banali.
    -Dopo che il socio di Kitajima è deceduto, i criminali si sono recentemente rivolti a Kitajima che naturalmente si è opposto.
    -Chiaro, probabilmente non sapeva neanche gli affari in cui era coinvolto il suo socio…
    -Kitajima si rivolse quindi a noi dell’ICPO in segreto per cercare di farli arrestare!
    E qui succede il casino… Fammi indovinare, il padre di lei ha sospettato che Kitajima potesse avere legami con loro anche se non sapeva come si presentava realmente la verità… E lo ha minacciato. E ritorniamo al punto di partenza con Kitajima che invia una richiesta di espatrio a Kiri!
    -I criminali hanno ucciso la famiglia di Kitajima per ritorsione!
    -Vedo che non si fanno scrupoli! Non hanno proprio un codice di onore…
    Eppure perché Kitajima non me ne ha parlato?
    -Abbiamo poi detto a Kitajima di tenere segrete queste informazioni alle forze di polizia e anche a te per non intralciare o compromettere il nostro operato… Spero tu capisca adesso la gravità della situazione!!
    -Si, ma rimango sempre della mia idea…
    Ho promesso di proteggere i più deboli, e non tradirò questa volta il mio credo ninja perché un damerino in impermeabile mi dice di farlo!!
    -Il mondo è pieno di ingiustizie, rancori, odi, sotterfugi… So che non posso fare molto ma… E’ come se risolvendo questa faccenda mettessi un nuovo mattone per costruire un mondo migliore!!!
    Presi un grosso respiro per poi dare in seguito di nuovo sfogo alla mia glaciale voce.
    -Non mi neghi la possibilità di aiutare… Preferisco morire provandoci che sopravvivere col rimorso di aver abbandonato una persona a se stessa!!!
    Seguirono attimi di silenzio, densi, da vivere nel profondo e da assaporare in tutto il loro mistero. Finì poi tutto, rotto da una voce severa.
    -D’accordo ragazzo! Assaporerai sulla tua pelle il prezzo di questa scelta!!


    Perdona il ritardo ma in questo periodo sono molto impegnato con gli esami :fiore:
     
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    L'ispettore ti condurrà nei pressi di un edifico circondato da un alto muro di protezione. Qeusta è quella che reputiamo la base operativa dell'organizzazione, purtroppo data la scarsità di testimonianze non possiamo dare un sostegno probatorio ai nostri sospetti. Se intervenissimo senza autorizzazione l'ICPO sarebbe screditata e tutto il nostro lavoro andrebbe in fumo. Tu però in quanto ninja di Kiri potresti entrare e se per caso ti imbattessi in materiale probatorio e lo rendessi poi disponibile a noi...in quel caso sarebbe tutto diverso e potremmo incastrare questi farabutti e salvare Kitajima. L'idea sembra assennata, quindi decidi di entrare di nascosto in cerca di prove a cui l'ICPO non ha accesso. Ti introdurrai eludendo la sorveglianza e dopo tanto cercare ti troverai davanti ad una stanza chiusa a chiave da pesanti lucchetti. Sospetterai che tanta sicurezza deve nascondere qualcosa di interessante. Farai per scassinare la porta, quando verrai fermato da una voce alle tue spalle. Un uomo sembra verti sorpreso e non nasconderà una certa soddisfazione per averti preso alla sprovvista. Ma guarda tu che ficcanaso...marmocchio non ti hanno insegnato....ah ma tu sei un ninja di Kiri! Capendo chi ha davanti l'uomo si metterà sulla difensiva. Mi sbarazzerò di te e così darò un bel segnale anche a voi impiccioni di Kiri. I nostri affari non vi riguardano!
    Il tizio tirerà fuori un rotolo ed un pennello, dipingendo a gran velocità e con maestria qualcosa sul rotolo. Dalla carta emergerà poi una figura animalesca che ti attaccherà.
    CITAZIONE
    Ultra Illustrazione Animale: Serpenti
    Tipo: Ninjutsu
    Livello: D
    Descrizione: Scrivendo velocemente diverse linee, dalla pergamena sarà possibile evocare cinque serpenti di inchiostro che possono avere una duplice funzione.
    Potranno bloccare il nemico senza permettergli di muoversi o comporre sigilli. In questo caso ci si potrà liberare avendo forza superiore a quella dell'utilizzatore, che calerà di 1 a ogni turno.
    Altrimenti i serpenti possono saltare addosso al nemico mordendolo ripetutamente, per poi scomparire.
    [Danno: 1-4]
    [Consumo: 10]
    [Inchiostro: 8]
    [Richiede: Manipolazione dell'Inchiostro LV1]
    Valore: 4

    In seguito poi comporrà dei sigilli, tentando di intrappolarti in un'illusione per sopraffarti in altro modo, se cadrai nell'illusione vedrai un albero comparire sotto di te ed intrapolarti senz apossibilità di movimento
    CITAZIONE
    Illusione demoniaca: Intrappolamento dell'albero della morte (Magen: Jubaku Satsu)
    Tipo: Genjutsu
    Posizione delle Mani: Cane - Serpente - Scimmia - Bue - Tigre
    Livello: C
    Descrizione: Se l'avversario vedrà comporre i sigilli e sentirà il nome della tecnica cadrà all'interno di un’illusione dove prima vedrà l'avversario sparire e poi si vedrà intrappolato ad un albero senza alcuna possibilità di movimento. A quel punto il busto dell'utilizzatore fuoriuscirà dall'albero colpendo l'avversario con un kunai e provocandogli danni psicologici.
    Consumo: 8 attivazione
    Danno Psicologico: 2 - 3
    Richiede: Intuito 2
    Costo: 50 Exp
    Energia: Verde
    Valore: Int 4; Vol 4

    In seguito l'uomo si metterà sula difensiva.



    Status Uomo: Ferite: 0; Chakra usato: 21


    Il luogo dello scontro è una sala interna 10x10

    Per qualsiasi dubbio riguardo alla traccia contattatami via mp. :fiore:

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    Buone argomentazioni per convincere l'ispettore, ora entriamo nel vivo della missione :beer:
    Voto: 7.7


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    Illusione demoniaca: Intrappolamento dell'albero della morte (Magen: Jubaku Satsu)
    Tipo: Genjutsu
    Posizione delle Mani: Cane - Serpente - Scimmia - Bue - Tigre
    Livello: C
    Descrizione: Se l'avversario vedrà comporre i sigilli e sentirà il nome della tecnica cadrà all'interno di un’illusione dove prima vedrà l'avversario sparire e poi si vedrà intrappolato ad un albero senza alcuna possibilità di movimento. A quel punto il busto dell'utilizzatore fuoriuscirà dall'albero colpendo l'avversario con un kunai e provocandogli danni psicologici.
    Consumo: 8 attivazione
    Danno Psicologico: 2 - 3
    Richiede: Intuito 2
    Costo: 50 Exp
    Energia: Verde





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    Il sole caldo e cocente si faceva strada in quella mattina serena, le nubi non accennavano a dar lui fastidio. La brezza continuava però imperterrita a soffiare solleticando il mio volto e quello di Zenigata. Il silenzio regnava sovrano, quasi fottutamente in tempo per dar rimorsi relativi alla scelta appena compiuta dal sottoscritto. L’ispettore Zenigata mi aveva cortesemente intimato di seguirlo e io avevo acconsentito, come prova della mia reale determinazione. Non ci conoscevamo, non sapevamo cosa dirci, forse era meglio lasciar spazio alla meditazione mattutina.
    Mhhh… Menomale negli scorsi giorni ha piovuto e c’è ancora un buon grado di umidità presente nell’aria… Altrimenti avrei avuto un ulteriore svantaggio.
    Non seppi dire per quanto ancora sarei potuto stare tranquillo, soprattutto con quel tempo splendido.
    Arrivammo dopo circa un’ora di scampagnata per foreste di alberi bassi nei cui rami la luce della nostra stella non faticava a farsi strada. Nell’ultimo tratto la vegetazione cambiò lasciando spazio a degli arbusti molto più alti e robusti e il clima divenne si più umido, ma anche molto meno luminoso. Infine, un ampio spiazzo in quell’imponente marasma di vegetazione.
    Ci avvicinammo per notare che la nostra destinazione non era altro che una specie di conca recante un grigissimo edificio. Le condizioni al contorno rendevano il tutto difficilissimo da individuare. L’edificio era basso, non più di due piani, ma le mura esterne erano alte altrettanto. Se non ci fossimo trovati su un punto leggermente più alto non avrei saputo dire cosa ci fosse stato all’interno.
    L’ispettore si arrestò accostandosi ad un cespuglio, quasi a volersi nascondere per pura precauzione. Preso dall’istinto mi riparai anch’io assieme all’ispettore.
    -Questa è quella che reputiamo la base operativa dell'organizzazione, purtroppo data la scarsità di testimonianze non possiamo dare un sostegno probatorio ai nostri sospetti. Se intervenissimo senza autorizzazione l'ICPO sarebbe screditata e tutto il nostro lavoro andrebbe in fumo. Tu però in quanto ninja di Kiri potresti entrare e se per caso ti imbattessi in materiale probatorio e lo rendessi poi disponibile a noi...in quel caso sarebbe tutto diverso e potremmo incastrare questi farabutti e salvare Kitajima.
    Mhh… Ci avrei scommesso… Testimonianze?! Chi è che ha scovato un luogo simile… Qualche pentito che avrà fatto una brutta fine sicuramente!!
    -Capisco…
    Maledetto bastardo!! Il lavoro sporco guarda un po’ a chi deve toccare?! Non c’è tanto da fidarsi di sto qua però… E se fosse dell’organizzazione, infiltrato nell’ICPO apposta per tirare via dai giochi chi ficcanasa?
    -Lascia che ci pensi io allora…
    Beh oramai sarei spacciato comunque… Meglio fidarsi che farsi paranoie… Rimanendo sempre all’erta ovviamente!!
    L’ispettore fece un cenno di assenso e si dileguò.
    Neanche un “Buona fortuna”. Maledetto!!
    Mi sporsi per cercare di studiare la conformazione del luogo.
    Bene allora… Un luogo di questo genere ha come enorme vantaggio la difficile localizzazione ma visto che in qualche modo siamo riusciti ad eludere questo problema… Analizziamo il suo più grande svantaggio. Da qua sopra si riesce ad intravedere la struttura interna del complesso.
    Umettai le labbra, sforzai il cervello per memorizzare visivamente la struttura del mio obbiettivo.
    Il complesso presentava un grosso e solo edificio circondato dalle mura. Le mura percorrevano il perimetro di un rettangolo.
    Mhhh…
    Diedi un’occhiata al muschio sugli alberi. Ogni lato versava verso un punto cardinale. Mi sembrò una strana coincidenza. Su quello che identificai come il lato Est, una stradina proveniva dalla direzione opposta rispetto a quella da cui arrivavo e dove tutt’ora mi trovavo. Era l’unico accesso alla fortezza.
    Dunque il primo problema sarebbe eludere la sorveglianza ma penso già di avere una mezza idea…
    Visualizzai il locale contatori per la distribuzione id energia elettrica via cavo: un piccolo armadietto esterno alle mura situato lungo il lato ovest del muro di cinta.
    Perfetto…
    Non mi feci un secondo problema ma cominciai a scendere cautamente la scarpata percorrendo un dislivello di circa una decina di metri, balzando di cespuglio in cespuglio con fare pragmatico. Arrivai alla base della conca.
    Da qua sotto le mura sembrano davvero imponenti. Scalarle sarà troppo rischioso…
    Erano alte circa sei metri, in puro cemento grigio. Sembrava un autentico carcere.
    Mi diressi dunque verso il lato Ovest. Questo edificio avrebbe dovuto pur figurare in qualche modo sulle cartine e, come tale, avrebbe dovuto ammettere un locale del genere per eventuali controlli.
    Mi voltai a scrutar il circondario.
    Bene… Solo silenzio… Unica compagnia il canto della natura…
    Estrassi cautamente un kunai e mi diressi con passo felpato verso l’armadietto in legno, bloccato da un lucchetto incastrato in un semianello di ferro agganciato al legno sottostante mediante due viti.
    Che cazzo di serratura…
    Svitai le viti con la punta del kunai e accedetti al contatore e ai numerosi cavi che ne derivavano.
    E ora bordello!! Sperò solo di attirare un po’ di persone allo scoperto con questo trucco…
    Staccai tutto rapidamente col kunai, togliendo l’elettricità a quel povero sventurato edificio, affrettandomi poi a riavvitar la serratura e a richiudere lo sportello. Provvedetti quindi a squagliarmela con fare felpato cercando di ripararmi fra le fronde in totale e assoluto silenzio raggiungendo però prima di arrestarmi il lato sud della struttura.
    Rimasi immobile per pochi minuti buoni prima di sentir un improvviso vociare abbastanza nervoso. Ed ecco infatti che si materializzarono dinanzi alle mie iridi che scrutavano l’evolver della vicenda da dietro un rigoroso cespuglio tre losche figure abbastanza irrequiete.
    Bene bravi… Girate l’angolo e andate al contatore…
    Scrutai per bene le forme corporee di ognuno per poi vederli svanire, come previsto, per andare al locale contatori esterno.
    Evidentemente da quello interno non sono riusciti a risolvere nulla… Bene è ora il momento di entrare in azione…
    Focalizzai la mia mente sulle sembianze di uno dei tre mentre le mie mani rapide composero una serie di sigilli. [Cane – Orso – Pecora]
    Le soluzioni semplici sono sempre le migliori… Henge no Jutsu!!
    Presi dunque le sembianze effettive del mio obbiettivo e sbucai fuori dal mio cespuglio dirigendomi con fare tranquillo verso la porta principale e quindi il lato est della struttura. Dentro il mio cuore continuava a ribollire e le palpitazioni si fecero sempre più forti, ma per il mio villaggio, per il signor Kitajima, per il mio futuro dovevo tenerle sotto controllo.
    Arrivai dunque alla porta principale sorvegliata da due losche figure molto alte e ben spallate, vestite tutte di nero. La porta era aperta, la varcai senza essere minimamente importunato dalle guardie.
    La mia idea ha funzionato… Ora non mi resta che cercare un archivio o qualcosa di simile… Devo star attento però a incrociare meno persone possibili… Non conosco i modi di fare di questo essere e ciò potrebbe ingannarmi o destare inutili sospetti…
    Dietro l’uscio vi era un immenso corridoio che lasciava intravedere numerose diramazioni. Da lontano, due persone stavano convergendo verso la mia figura, forse per raggiungere l’uscio.
    Un labirinto!!
    Seguendo il mio istinto svoltai al primo corridoio a destra e anche per evitare con nonchalanche l’incrocio con i due energumeni. Mi ritrovai su un lungo disimpegno con ai lati molte porte vicine fra loro.
    Locali piccoli… Tanti locali piccoli… Questo dovrebbe essere la zona alloggi…
    A confermar la mia teoria, dopo una ventina di metri, una porta recante l’effige dei servizi. Proseguii verso il fondo del disimpegno per notare sulla destra un vano scala che portava al piano superiore.
    Tanto vale…
    Cominciai a salire con fare calmo le scale fino a capitolare al primo piano. Appena lasciai il vano scala oltrepassai due persone in totale indifferenza. A quanto pare il travestimento continuava a funzionare, e la cosa era rassicurante. Il vano scala si tramutò in un nuovo corridoio stavolta adornato da un numero minore di infissi.
    Bene però non credo ancora che eventuali documenti possano essere nascosti in sale del genere… Cioè… Prove accessibili solo agli alti piani dovrebbero essere ben nascoste o ben protette…
    Il suono flebile di un Fue proveniente dall’interno dei locali mi diede ulteriore conferma.
    Queste dovrebbero essere le sale svago…
    Imboccai un nuovo corridoio accertandomi prima che non vi siano persone ottenendo però anche in questo ramo dell’edificio scarsi risultati. Decisi di ritornare nella zona delle sale svago. Incrociai un paio di persone ancora lungo il tragitto, ma il mio travestimento tenne ancora e non accennai a nessuna reazione in particolare. Proseguii dunque in direzione opposta rispetto l vano scala da cui ero salito e realizzai forse troppo tardi che il piano superiore aveva una pianta a croce. In fondo trovai un secondo vano scala che mi riportò al piano inferiore in un atrio molto largo e quadrato, con un accesso laterale da cui però non si intravedeva arrivare nessuno. La stanza era quadrata e aveva lato di circa dieci metri.
    Sarà sicuramente quella…
    Predominante la figura di una porta chiusa a chiave da pesanti lucchetti. Mi diedi un’occhiata attorno.
    Bene ora devo scassinarla… Ma devo sciogliere la tecnica della trasformazione perché il portakunai non è incluso giustamente nel travestimento… La riuserò una volta scassinata la porta.
    Sciolsi la tecnica riprendendo le mie sembianze abituali e kiriane ed estraendo un kunai dal portakunai al fine di forzare i lucchetti che sbarravano la porta.
    -Ma guarda tu che ficcanaso...marmocchio non ti hanno insegnato....
    Una voce alle mie spalle mi fece gelare il sangue nelle vene. Il cuore cominciò a battere all’impazzata!!
    Merda!! E ora che faccio?!
    Mi voltai a scrutar l’uomo in volto. Aveva circa una trentina d’anni, robusto, capelli castani e una fascia cremisi che ornava la fronte. Un ghigno sinistro, quasi soddisfatto, ornava le sue effigi facciali.
    Non ho altra scelta che affrontarlo… Ma devo chiudere la faccenda in maniera rapida e silenziosa…
    Ma neanche il tempo di muovermi che subito il mio coprifronte balzò all’occhio dell’energumeno.
    -Ah ma tu sei un ninja di Kiri!!!
    Il mio avversario assunse quindi un posa di guardia. Era chiaro che volesse combattere.
    -Mi sbarazzerò di te e così darò un bel segnale anche a voi impiccioni di Kiri. I nostri affari non vi riguardano!!
    La destra dell’uomo estrasse un rotolo ed un pennello. Si chinò a gran velocità srotolandolo a terra e cominciando a disegnare con una rapidità fuori dal comune.
    Che cazzo pensa di fare?! Non te lo lascerò fare maledetto!!!
    L’inchiostro prese vita col ninjutsu e si staccò dal rotolo assumendo una terza dimensione, sotto forma di serpenti. Cinque per l’esattezza. Misi il kunai in bocca per poter liberare gli arti superiori. Rapidamente raggruppai l’umidità dell’aria fino a farla condensare. Impastai il chakra al petto componendo rapidamente dei sigilli con le mani. [Drago – Tigre]
    I serpenti si scagliarono viscidi, bianchi e striscianti contro il sottoscritto. Raggruppai dunque tutta la condensa che avevo creato per dar vita ad una massa informe di acqua liquida che ricordava vagamente un drago, ma molto vagamente.
    Suiton… Gorgone acquatica!!!
    Scagliai il mio jutsu sfruttandone appieno le dimensioni, in modo da riuscire a colpire tutti e cinque i serpenti del mio avversario.
    Speriamo in bene!!
    I due ninjutsu collimarono e il tutto terminò con un neutro scontro fra due masse informi, che fece rimanere sul pavimento della sala una mistura di acqua e inchiostro. Sollevai lo sguardo nuovamente a scrutar il mio avversario per notarlo nuovamente eseguire una serie di sigilli, precisamente Cnae, Serpente, Bue, Scimmia, Tigre.
    Devo stare attento!!! Sono troppo lontano per impedirgli di disegnare!!
    Pensavo ad un prossimo attacco simile al precedente, mi sbagliavo.
    -Intrappolamento dell’albero della morte!!
    Scandite codeste parole, la mia vista si sdoppiò improvvisamente e la mia testa cominciò a roteare mandandomi in confusione. Fu un attimo fugace, ma appena mi ripresi il mio avversario era sparito.
    Ma cosa è stato?!
    Un ramo sfondò il pavimento e sembrò quasi attaccarmi. D’istinto riafferrai con la destra il kunai che tenevo in bocca, senza riuscire a opporre resistenza alcuna al jutsu avversario.
    Merda!!
    Un secondo ramo molto più robusto sbuco dal retrò. Non lo vidi subito, ma intuii la sua presenza quando mi cinse il busto. Successivamente ne sbucarono altri fino a immobilizzarmi tutti e quattro gli arti. Rapidamente, ero stato sorpreso e paralizzato, condannato all’incapacità di muovermi.
    Un jutsu illusiorio!! Capisco… Ha ingabbiato la mia mente passando per l’udito e per la vista… Il nome della tecnica… Quello deve aver dato il via a tutto!!
    Cercai di fermare il flusso del chakra ma invano, l’albero non scompariva.
    Non c’è altro modo…
    La destra che teneva in pugno il kunai lo fece scivolare fino ad afferrare la punta e stringerla fra pollice e medio. Indi con l’indice premetti sulla punta del kunai fino a bucarmi il dito e a far sgorgare sangue.
    -Ahhhh!!!
    Sentivo dolore, ma era l’unico modo per uscirne. Quindi continuai a premere fino a che non mi ritrovai di nuovo in quella sala, con il mio avversario a distanza di sicurezza.
    Sembra che avessi ragione…
    Il tutto era avvenuto troppo rapidamente, ancora mi sentivo leggermente confuso, ma in grado di ragionare. Confidavo di riprendermi in pochi istanti. Lo scrutai nuovamente, con quel ghigno di soddisfazione, sempre sulla difensiva.
    Preparati che ti spedirò dritto in una bara col tuo nome!!
    Per prima cosa, lanciai il kunai come azione diversiva cercando di fargli compiere una schivata da utilizzare in seguito come punto di forza. Non avevo molta forza fisica e lo sapevo, e dal lancio anche lui purtroppo avrebbe potuto capirlo.
    Posizionai rapido le mani al petto impastando il chakra e tenendolo sospeso nella bocca. [Pecora – Drago – Tigre]
    Questo non ti darà molte chance di fuga!! Fuuton… Proiettili di vuoto!!
    Sparai dunque dalla bocca cinque proiettili di aria compressa che si aprirono a ventaglio rimanendo relativamente vicino fra di loro. Le indirizzai cercando di colpire direttamente al nemico cercando di colpirlo a mezz’aria nel caso fosse riuscito a schivare il kunai.
    Con te non ho ancora finito!!
    Le mie iridi divennero di un chiaro siderale, lo sguardo gelido lasciava trasparire una freddezza senza eguali. Quello era il mio regno, quella la mia fortezza.
    Attivai la mia innata e procedetti nuovamente a comporre dei sigilli al petto. [Tigre – Serpente – Cane]
    Arte del Ghiaccio… Tecnica degli aculei di ghiaccio!!
    L’acqua della mistura sparsa a terra residua della collimazione dei due precedenti attacchi si sollevò in aria riaggregandosi e solidificandosi fino a formare tanti minuscoli aghetti di ghiaccio che non esitai a scagliare contro il nemico in tutta la sua furia. Gli aculei si aprirono indi in un cono di azione il cui diametro avrebbe raggiunto ai 15 metri di gittata l’ampiezza di tre metri mantenendo invariato l’angolo solido.
    Non mi restava dunque che attender l’esito della mia offensiva. Il cuore batteva all’impazzata, la mente attenta scrutava con attenzione la scena.


    RIEPILOGO POST: Kameji

    Edited by blaze9 - 10/2/2018, 17:46
     
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    Il tuo avversario schiverà agilmente il tuo kunai, ma verrà colpito dagli altri attacchi, cosa che lo farà infuriare, ma siccome vuole fare il figo e sconfiggerti da solo per prendersi il merito non chiamerà aiuto. Te la farò pagare ragazzino, per prima cosa ti farò in tanti piccoli pezzettini e poi ti darò in pasto ai maiali! Nessuno manca di rispetto al sottoscritto e sopravvive per vantarsene! In preda alla foga ti attaccherà ancora usando il suo strano modo di combattere, disegnando delle figure sul suo rotolo che penderanno forma e vita propria. Prendi questo!


    Ultra Illustrazione Animale: Sanguisughe Valore 4
    Tipo: Ninjutsu
    Livello: C
    Descrizione: Si disegneranno delle sanguisughe grosse e robuste che verranno successivamente scagliate come proiettili contro il nemico. Le sanguisughe una volta colpito continueranno a rimanere attaccate ad esso ferendolo per altri due turni, prima di staccarsi e sciogliersi.
    Nel caso si venisse colpiti si potranno staccare le sanguisughe avendo forza superiore all'utilizzatore, che calerà di uno a ogni turno, subendo 1 slot danno.
    [Danno: 2-5 + 2 a turno se non vengono staccate]
    [Consumo: 15 + 6 mantenimento]
    [Inchiostro: 15]
    [Richiede: Manipolazione dell'Inchiostro LV2]


    Poi ti indicherà con il suo dito che userà per creare un proiettile d'acqua e sparartelo contro.


    Arte dell'Acqua: Spirito d'Acqua (Suiton: Suireiha Lv.I) Valore 4
    Tipologia: Ninjutsu
    Posizione delle Mani: mano a forma di pistola
    Livello: D
    Descrizione: Ponendo una mano in avanti e facendole assumere la forma di una pistola, si accumulerà davanti il dito indice una piccola quantità di acqua che assumerà una forma sferica. Questa potrà essere indirizzata con la stessa mano contro il bersaglio e scagliata come fosse un proiettile.
    Consumo: 8
    Danno: 1-3
    Richiede: Arte dell'Acqua; Destrezza 2; Fisico Chimiche Lv.1
    Costo: 20 Exp
    Energia: Gialla


    Terminata l'offensiva lo vedrai letteralmente sparire davanti ai tuoi occhi, usando un jutsu che sembr ala versione avanzata di una tecnica che tu conosci bene.


    Tecnica del Mimetismo
    Tipo: Ninjutsu
    Posizione delle mani: Nessuna
    Livello: C
    Descrizione: Tecnica che segue la Tecnica della trasparenza. Il ninja che la utilizza può utilizzare il chakra per mimetizzarsi con l’ambiente circostante diventando praticamente invisibile se rimane fermo o se si muove a una distanza di almeno 2 metri dall’avversario. In questo modo, a differenza della tecnica della trasparenza, il ninja può muoversi senza essere visto, rimanendo distante però alla distanza minima di 2 metri dall’avversario.
    Se si verrà feriti la tecnica si disattiverà facendo ritornare l'utilizzatore visibile.
    Le armi lanciate, diventeranno visibili appena si allontaneranno per un minimo di un metro dall'utilizzatore.
    Le proprie tecniche non diventeranno invisibili, solo il proprio corpo
    Consumo: 20 attivazione; 10 mantenimento (durata massima 2 turni)
    Richiede: Trasparenza; Zen 3; Intellettive o Intelligenza 3
    Costo: 50 Exp
    Energia: Verde


    Trova un modo per individuare indicativamente la posizione del tuo nemico ed attaccalo, prima che qualcuno vi scopra!


    Status Uomo: Ferite: 7; Chakra usato: 66


    Il luogo dello scontro è una sala interna 10x10

    Per qualsiasi dubbio riguardo alla traccia contattatami via mp. :fiore:

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    Questo post mi è piaciuto molto nella parte descrittiva dell'infiltrazione nella casa, bella anche la trovata per non farti scoprire. Per quanto riguarda il riepilogo ti ho già detto cosa non va. Ne lprossimo post correggi anche il chakra consumato di conseguenza
    Voto: 7.4


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    Hai richiesto questa tecnica

    CITAZIONE
    Illusione demoniaca: Intrappolamento dell'albero della morte (Magen: Jubaku Satsu)
    Tipo: Genjutsu
    Posizione delle Mani: Cane - Serpente - Scimmia - Bue - Tigre
    Livello: C
    Descrizione: Se l'avversario vedrà comporre i sigilli e sentirà il nome della tecnica cadrà all'interno di un’illusione dove prima vedrà l'avversario sparire e poi si vedrà intrappolato ad un albero senza alcuna possibilità di movimento. A quel punto il busto dell'utilizzatore fuoriuscirà dall'albero colpendo l'avversario con un kunai e provocandogli danni psicologici.
    Consumo: 8 attivazione
    Danno Psicologico: 2 - 3
    Richiede: Intuito 2
    Costo: 50 Exp
    Energia: Verde





    Contatto: @Roby
     
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    Pensato Kameji
    -Parlato Kameji
    -Lestofante


    Il grosso pollo dalle fattezze umane cadde nella mia trappola e si beccò in pieno due dei miei attacchi più temibili.
    Gelido eh…
    Il dolce e mortal tocco dell’acqua solida al posto di metterlo sulla difensiva e renderlo più cauto lo fece soltanto infuriar di più dando sfogo ad una rabbia senza pari.
    Devo impedirgli ora di cercare di fuggire… Se chiama i rinforzi sono fregato…
    Mi focalizzai sulla sua figura stando attento ad ogni minimo accenno di fuga.
    -Te la farò pagare ragazzino, per prima cosa ti farò in tanti piccoli pezzettini e poi ti darò in pasto ai maiali!
    Ma… Ma questo qua ha la merda nel cervello… Beh meglio per me!!!
    Il lestofante sembrava fuori di se, troppo orgoglioso per ammettere la sua sconfitta e cercar di compiere gioco di squadra assieme agli altri membri dell’organizzazione criminale.
    - Nessuno manca di rispetto al sottoscritto e sopravvive per vantarsene!!
    [color=blue]Idiota!!!

    Subito ritirò fuori nuovamente quel suo rotolo, la mia mente si aguzzò.
    Vuole disegnare ancora… Dannazione sono troppo lontano per impedirglielo…
    La mano rapida si staccò dal sostegno di pergamena in tempo record. Subito si sollevarono delle specie di sanguisughe costituite da una massa informe nerastra, che io dedussi essere inchiostro come uno dei suoi jutsu precedenti.
    Diamine…
    Le scagliò contrò di me. Rapido composi una serie di sigilli [Cavallo – Pecora – Bue – Drago] al petto impastando del chakra e tenendolo sospeso in bocca.
    Suiton… Mizu Kabe No Jutsu!!!
    Soffiai quindi il chakra dalla bocca che subito si tramutò in un potente getto d’acqua in pressone che creò una barriera circolare attorno al sottoscritto, a circa un metro di distanza, che mi protesse su tutti i fronti, ma soprattutto dall’impatto con le sanguisughe.
    Ambo i jutsu alla pari si scontrarono e come in precedenza, si creò una mistura di acqua e inchiostro tutta intorno al sottoscritto che rapidamente si sparse sul pavimento.
    Fortunatamente il muro d’acqua è sempre un jutsu che si può utilizzare anche con scarsità di fonti… Cosi son riuscito comunque a creare maggior acqua da poter convertire in ghiaccio… Però devo stare attento a non consumare troppo chakra… potrei in futuro ritrovarmi ad affrontare un secondo avversario!!!
    Focalizzai nuovamente lo sguardo sul nemico per notar la sua strana mossa. Alzò dunque la destra per puntarmi contro la mano a forma di pistola, quasi a volermi indicare.
    Non mi piace!!
    Ed ecco che una sfera d’acqua si materializzò dal dito e si diresse verso di me a gran velocità. Sapevo inconsciamente che usare nuovamente un jutsu difensivo avrebbe influito forse troppo sulle riserve di chakra a mia disposizione. Indi caricai il peso sulla gamba destra e mi diedi una spinta verso il medesimo lato al fine di evitare la massa d’acqua che però riuscì lo stesso a colpirmi di striscio alla caviglia.
    -Aaahhh!!!
    Persi l’equilibrio in volo e urtai il terreno un metro alla destra rispetto alla mia posizione precedente. Riuscii comunque a rialzarmi in un tempo relativamente breve e senza particolari problemi. Giusto in tempo per veder la figura del mio avversario furente scomparire pian piano fino a diventare trasparente.
    Ma… Questa sembra la mia tecnica della trasparenza… Bene però non avrebbe alcun senso usarla in questo caso quindi dovrebbe trattarsi di una versione più avanzata che consente il movimento…
    Rapido cercai di sforzarmi per trovare una soluzione al problema, di certo non potevo attaccare alla rinfusa sperando di colpirlo, soprattutto se in avevo in progetto di fare economia di chakra.
    Allora fossi in lui cercherei di dileguarmi per evitare il mio contrattacco e magari chiamare i rinforzi… Sicuramente anche lui sarà a corto di chakra e non si sentirà tanto sborone… Devo interpormi al più presto fra lui e la via di fuga!!
    Rapido scattai verso l’altra parte della sala per interpormi a circa mezzo metro dall’uscio.
    Bene ora devo trovare un modo per scovarlo… Mi ricorda una forte analogia con la materia oscura… Noi non possiamo rivelarla perché non interagisce coi fotoni ma possiamo sempre constatarne gli effetti…
    Mi chinai a poggiar ambo le mani su quel pavimento bagnato. Cercai di far condensare la maggior quantità possibile di umidità tramutandola in acqua sul pavimento, anche solo rugiada. Una procedura molto analoga utilizzata per alcuni jutsu suiton. Indi utilizzai la mia versatilissima abilità innata per creare, sfruttando la mistura di acqua e inchiostro presente che comunque è anch’esso composto d’acqua, una patina sottilissima e spessa qualche decimo di millimetro di ghiaccio che rapidamente si sparse come una ragnatela su tutto il pavimento. Un campo di brina poteva rappresentare la mia salvezza.
    Dove prima vi era il clinker grigio e scuro sormontato da chiazze acquose trasparenti e nerastre, adesso vi era un mosaico glaciale che alternava piccole piastrine di acqua solida a piccoli spazi in cui ancora il pavimento trovava ampia libertà.
    Bene dunque… Questa rete dovrebbe comunque coprire abbastanza omogeneamente da permettermi di individuare la presenza di un umano…
    Ritornai in posizione eretta scrutando con il mio sguardo il capolavoro artistico da me creato sondando per qualche anomalia.
    Il calore corporeo dovrebbe impedire la formazione del ghiaccio o quantomeno scioglierlo molto velocemente in quanto la temperatura corporea stessa è maggiore di quella ambiente…
    A patto che non ci trovassimo nel deserto ovviamente.
    LI’!!!! SULLA DESTRA!!!
    Proprio quello che mi aspettavo di vedere: una macchia di acqua ancora allo stato liquido grande poco più delle impronte di un uomo.
    Estrassi dunque con la destra dal portakunai una palla di luce mentre con la sinistra abbassai il corpifronte dalla fronte a coprire gli occhi.
    Il ghiaccio rifletterà la luce… Sei fregato ora… Non potrai guardare da nessuna parte!!
    Lanciai dunque la palla di luce verso il mio avversario in modo. Se avesse guardato in orizzontale si sarebbe preso in pieno la palla di luce, se avesse guardato in ballo avrebbe preso in pieno il riflesso.
    Mi tolsi il coprifronte dagli occhi per riportarlo al suo posto di appartenenza, riaddensai quindi il ghiaccio sparso per la sala fino a formare uno specchio che non esitai a scagliare contro quell’uomo che io non potevo ancora vedere, ma i cui mi era nota la posizione.
    -PRENDI QUESTO!!!
    Muro dello specchio diabolico!!!
    Nuovamente impastai del chakra stavolta per un secondo fine. Lo convogliai al fondo schiena ed emisi una sonora flatulenza pestilenziale con l’intento di catturale l’olfatto del nemico.
    PROOOOT!!!!
    -SCUSA HO MANGIATO PESANTE!! TECNICA DELLA PARALISI TEMPORANEA!!
    Utilizzai il nome della tecnica come tentativo di ingabbiare anche il secondo senso a me necessario al fine di attivare la mia illusione.
    Se il mio avversario fosse caduto nella mia illusione delle pesanti catene sarebbero spuntate dal terreno per bloccarlo e paralizzarlo. Il suo flusso di chakra sarebbe risultato alterato in modo tale da fargli sciogliere la tecnica del mimetismo nel caso non si fosse sciolta precedentemente.
    Il destino del combattimento era nelle mani di una scoreggia. A volte l’azzardo fa parte della vita di un ninja.

    Riepilogo:Blaze
     
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    La tua offensiva sarà sufficiente a mettere fuori combattimento il tuo avversario. Ora che hai la strada libera sarai libero di entrare nella stanza e curiosare un po'...in poco tempo troverai un grosso tomo, sfogliandolo scoprirai che si tratta del libro mastro dell'organizzazione su cui sono segnati degli starni codici. Non potrai dire di cosa si tratti perchè è cifrato, ma sembra promettente. Il resto delle cose sembra di poca rilevanza. Porterai il libro fuori dalla casa e lì troverai l'ispettore ad aspettarti Allora...hai trovato qualcosa? Quando gli farai vedere il libro gli si illuminerà lo sguardo e batterà il pugno sul palmo della sua mano. Finalmente un passo avanti ed anche notevole! Con quelle informazioni, una volta decifrate l'organizzazione chiuderà i battenti una volta per tutte! Puoi dilungarti e conversare con l'ispettore mentre vi allontanate, discutendo sul modo di usare quelle informazioni. Devo dire che non mi aspettavo che tu saresti tornato, spesso i Grandi Villaggi tendono ad agire in maniera poco trasparente, in qualche modo piegando al loro volere la legge. Mi ricorderò di te la prossima volta che mi troverò a lavorare con altri shinobi. Forse non siete poi così male come credevo.


    Piccolo salto temporale. Il tuo committente è sano e salvo a Kiri e sei stato convocato dal Mizukage per fare rapporto. Il tuo capo Villaggio ascolterà le tue peripezie mentre annuirà con il capo, congratulandosi per il tuo lavoro svolto e per come hai intrattenuto buoni rapporti con l'ICPO. Ti comunicherà inoltre che Zenigata ha già in programma una retata per catturare i malviventi grazie alle informazioni che sono state scoperte e che ha avuto piacere di informare Kiri per l'aiuto che gai dato (puoi spiegare queste cose facendo parlare il Kage). Chiudi il post a piacere.

    Il luogo dello scontro è una sala interna 10x10

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    Hai approntato una strategia niente male, mi è piaciuta un sacco e di conseguenza tutto il post. Molto bene
    Voto: 8


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    Illusione demoniaca: Intrappolamento dell'albero della morte (Magen: Jubaku Satsu)
    Tipo: Genjutsu
    Posizione delle Mani: Cane - Serpente - Scimmia - Bue - Tigre
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    Descrizione: Se l'avversario vedrà comporre i sigilli e sentirà il nome della tecnica cadrà all'interno di un’illusione dove prima vedrà l'avversario sparire e poi si vedrà intrappolato ad un albero senza alcuna possibilità di movimento. A quel punto il busto dell'utilizzatore fuoriuscirà dall'albero colpendo l'avversario con un kunai e provocandogli danni psicologici.
    Consumo: 8 attivazione
    Danno Psicologico: 2 - 3
    Richiede: Intuito 2
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