Missione Iwa: Un assassinio Perfetto

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    "Cicatrici indelebili"

    Kariya Ashura

    narrato
    parlato | *pensato*
    Padre Kariya (Heihachi)
    Madre Kariya (Orihime)
    Maestro Izuna
    Zio di Kariya (Hiroshi)
    anbu
    Tsuchikage
    Parlato (innata) | *pensato (innata) *




    Le fiamme si propagavano nell'intero villaggio mentre in sottofondo riecheggiava il rumore delle armi metalliche che cozzavano tra loro e le grida di dolore dei civili, che assistevano impotenti a quell'orrore. I suoi compaesani cadevano l'uno dopo l'altro sotto i colpi dei ninja di Konoha. Il loro sangue era sparso ovunque. Quelle immagini erano talmente nitide che Kariya riteneva di star rivivendo realmente quel giorno. Quei gemiti rimbombavano nella mente del giovane iwano, il quale non riuscì a resistere ulteriormente e si destò dal suo sonno emettendo a sua volta un lamento straziante. Dopo alcuni istanti i suoi genitori accorsero nella stanza e notarono il volto scosso del membro della squadra anbu. La madre si avvicinò a lui, gli pose una mano sotto il mento e reindirizzo il viso di suo figlio verso il suo in modo che i loro sguardi si incrociassero.

    Tesoro è un brutto sogno, solo un brutto sogno.

    L'aspirante Tsuchikage ansimò per alcuni istanti ma infine sembrò calmarsi. Il suo battito decelerò e la sua espressione ritornò nella norma. Il padre poggiò la sua mano sulla spalla del ragazzo per poi dirgli:

    Ancora quell'incubo ?

    Dalla bocca del ninja non proferì parola, si limitò semplicemente ad annuire con uno sguardo iracondo. Il padre, nel tentativo di distrarlo da quella vicenda, lo invitò in un altra sala della casa.

    Capisco. Comunque sia lasciamo perdere e mangiamoci un boccone.

    La famiglia si spostò nella cucina e, mentre i genitori preparavano la colazione, Kariya rimuginava su quel ricordo. Ogniqualvolta quelle scene si ripresentavano nella sua fase onirica l'astio che egli covava nei confronti degli shinobi della foglia veniva incrementato. In lui convivevano due ambizioni contrapposte: da un lato il desiderio di liberarsi da quell'odio e divenire l'uomo che avrebbe guidato la propria nazione verso un futuro radioso; dall'altro il bisogno di soddisfare la sua sete di vendetta e radere al suolo il villaggio della foglia. In quel frangente ripensò all'incontro avvenuto 3 giorni prima con Radin Senju al torneo commemorativo del villaggio dell'erba. Il ventenne digrignò i denti e arricciò il naso al ricordo di quel konohaniano. Era conscio che quella non era l'occasione per poterlo massacrare, ma la traccia mnestica dell'atrocità subita dal suo villaggio natio aveva risvegliato in lui il malessere insito nel suo stato inconscio e il disprezzo nei confronti della nazione del fuoco.

    * Sprofondare in quella sofferenza non ti è di aiuto. Fai tesoro di quell'esperienza e falla divenire la tua forza, la tua motivazione incrollabile. Vedrai, un giorno saremo abbastanza potenti da attuare il nostro scopo. Ogni cittadino di Konoha, civile o shinobi, verrà trucidato senza pietà. In quell'occasione saremo noi ad ammirare la tempesta che si abbatterà sul paese del fuoco e gioiremo di quella mattanza. Sii...OH SII ! Il solo pensiero di quell'ecatombe mi attizza. *

    Heihachi si avvicinò verso suo figlio porgendogli il caffè per poi sedersi di fianco a lui. L'uomo guardò lo sguardo corrucciato del giovane e cercò di rincuorarlo.

    Kariya ... siamo tutto scottati da quell'evento e probabilmente rimarrà un ricordo indelebile che lacererà il nostro animo fino alla fine dei nostri giorni, eppure dobbiamo farci forza e andare avanti. Sino a che non lascerai andare il tuo passato esso ti avvelenerà, influenzerà il tuo essere e le tue scelte future. Insomma, diverrai un fantoccio del tuo stesso rancore, non arrivare a quel punto oppure potrai perdere te stesso.

    Lo shinobi sorseggiò il suo caffè per poi alzarsi ed avviarsi verso la porta. Il padre aveva "colpito nel segno" con quell'argomentazione, ma l'assassino preferì sviare il discorso.

    Non avverrà papà. Comunque io vado ad allenarmi, torno stasera.

    In seguito a quelle parole il giovane varcò la porta, per poi chiuderla e dirigersi al campo di addestramento. Quella mattina il cielo era sereno e il clima era mite, insomma vi era un ottima condizione atmosferica per l'allenamento. Una volta lì l'Ashura iniziò a riscaldarsi e dopo all'incirca una ventina di minuti comparve il suo maestro, il quale con passo lento e sorriso smagliante si incamminò verso il proprio allievo.

    La tua dedizione è incredibile ragazzo mio, non vi è giorno che non passi a migliorare le tue capacità. Di questo passo diverrai jounin in un batter d'occhio.

    Buongiorno Izuna-sensei. Beh, sapete bene che non sono un tipo che ama perdere tempo in cose futili. Inoltre i due anni di prigionia per quella bravata mi hanno già limitato eccessivamente, e quindi ora devo darmi da fare per riprendere il terreno perduto.

    Già, quella è stata proprio una cazzata. Tuttavia chiunque può sbagliare nella sua vita e rimanere indietro. L'importante non è arrivare per primo a un obiettivo, ma non lasciarsi abbattere dalle circostanze e impegnarsi seriamente nei propri compiti. Comunque sia bando alle ciance, vediamo i tuoi progressi.

    L'uomo, dopo quelle parole si scagliò contro il suo allievo dando inizio a uno scontro senza esclusione di colpi. Come si poteva immaginare l'anbu ebbe la peggio e, dopo diversi round, l'aspirante Tsuchikage si sdraiò sfinito al suolo. Izuna scrutò il ragazzo per poi porgergli una mano e dirgli:

    Complimenti Kariya, davvero niente male. Direi che entrambi ci meritiamo un bel piatto caldo, oggi offro io.

    Il possessore dell'arte eremitica afferrò la mano del suo maestro e, facendo leva su essa, si alzò in piedi. Il ventenne sentendo quella proposta sorrise al proprio sensei, chinò il capo in segno di approvazione e gratitudine. I due si avviarono verso una rosticceria all'interno del proprio villaggio, effettuarono le loro ordinazioni e iniziarono a conversare del più e del meno. Una volta concluso il pranzo entrambi stavano per alzarsi quando improvvisamente il maestro assunse un espressione seriosa.

    ...Prima di andarcene ci sta una cosa importante di cui dobbiamo discutere. Ryoga mi ha parlato di quel che è avvenuto nel villaggio dell'erba con quel ninja della foglia. Non ho intenzione di dilungarmi, sai bene cosa penso a riguardo di condotte simili. Io sto puntando su di te, ma non come carnefice. Gli uomini possono scegliere se contribuire a distruggere questo mondo oppure tentare di porre le basi per una sua evoluzione.

    Dopo quelle parole Izuna si avviò verso la cassa, pagò e infine raggiunse Kariya. L'uomo pose una mano sul capo del ragazzo, spettinandogli i capelli, per poi dirgli con tono fiero:

    Confido in te ... non deludermi.

    I due ninja a quel punto presero strade opposte: l'anbu tornò nuovamente verso il campo di allenamento mentre Izuna scomparve in una viuzza del villaggio. Il ninja dalla chioma bronzea continuò ad allenarsi per alcune ore finché, stremato, decise di ritornare alla propria abitazione. Una volta lì notò che oltre ai propri genitori vi era il fratello della madre, lo zio Hiroshi, che era rimasto a cenare con loro. Il ragazzo salutò l'ospite per poi andare a lavarsi velocemente e arrivare a tavola in tempo per iniziare a cibarsi. I 4 parlarono del più e del meno, sino a che Hiroshi non tirò fuori l'ultima missione dell'anbu.

    ... Approposito Kariya, ho saputo che non solo hai completato in modo impeccabile l'ultima tua missione ma inoltre hai vinto una competizione nel paese dell'erba.

    Si zio. Beh non ci è voluto molto a sgominare quella banda di criminali. Il torneo invece è stato quantomeno divertente, in particolar modo la battaglia con un ninja della foglia. A quel figlio di putta ...

    KARIYAAAA, MODERA I TONI.

    ...Si, scusami mamma. Comunque sia gli ho dato una bella ripassata. A te invece com'è andata l'ultima missione zio ?

    Tsk, una vera rottura. Il paese delle pietre oramai è in guerra con Iwa, ma non sappiamo se siano appoggiati da qualche altro villaggio secondario oppure da una delle altre grandi nazioni. Come ben sai non posso darti ulteriori informazioni a riguardo...

    Ultimata la cena Hiroshi andò via dall'abitazione mentre Heihachi, Orihime e Kariya andarono a riposarsi. Lo shinobi inizialmente non riusciva a prendere sonno ed a causa di ciò si rigirava in continuazione nel letto. Ripensava alle parole del suo maestro, ai suoi insegnamenti. In seguito, dopo all'incirca una mezz'ora, l'aspirante Tsuchikage si appisolò placidamente. Passarono diverse ore quando improvvisamente uno shinobi della squadra speciale di Iwa entrò di soppiatto nella sua stanza.

    Kariya Ashura, lo Tsuchikage-sama ha richiesto la tua presenza. Sei pregato di raccogliere il tuo equipaggiamento e recarti urgentemente nel suo ufficio.

    * Ma porca di quella grandissima puttana, poteva scegliere un orario decente per convocarci. *

    L'Ashura si alzò dopo alcuni secondi, ancora intontito dal brusco risveglio, per poi cercare di "comprendere" cosa gli avesse detto il membro della squadra anbu. Il possessore dell'arte eremitica portò la mano verso la tempia, a causa del lieve mal di testa formatosi in quegli istanti, per poi alzarsi e fare un cenno di assenso con il capo

    Mmmh...d'accordo. Il tempo di prepararmi e sono lì.

    Mi raccomando a non imbambolarti. Muoviti.

    Dopo quelle parole il membro della squadra speciale scomparve senza lasciare traccia di lui. Il giovane, ancora frastornato dal risveglio, si vestì per poi prendere il proprio equipe da anbu e avviarsi verso la magione della massima autorità del villaggio.

    * Quella faccia di merda prima entra in casa, ci sveglia e come se non bastasse ci richiama di fare presto. Se scopro chi diavolo è gli meno un calcio su per il culo che lo mando a Kiri a quel grandissimo pezzo di merda. *

    * Lascia perdere, piuttosto cerchiamo di capire perchè ci hanno scomodati a quest'ora. *

    * Speriamo quantomeno sia qualcosa di importante, almeno avranno un motivo valido per romperci le palle. *

    L'assassino balzò da un tetto all'altro sino a che non arrivò a destinazione. L'Ashura, arrivato nell'ufficio del Kage, notò quest'ultimo seduto dietro la sua scrivania. L'uomo gli fece cenno di avvicinarsi per poi scrutarlo in modo inquieto.

    Oh... Kariya entra pure, ti stavo proprio aspettando e perdonami per averti fatto svegliare così presto, spero che non sia stato un problema, vero?

    Nessun problema Tsuchikage-sama !

    * NOOO...mannaggia ai tuoi fottuti defunti, non prenderci per il culo e dicci per quale cazzo di motivo ci hai chiamati. *

    Comunque, bando alle ciance. Ho richiesto urgentemente la tua convocazione per diversi motivi, come ben saprai il nostro villaggio è attualmente in guerra contro il villaggio delle pietre. I nostri uomini hanno rintracciato un nascondiglio di un nobile locale che fabbrica armi e li vende ai capi del paese, questo non lo posso proprio tollerare. Tieni qua, questa è una foto dell'uomo di cui dovrai sbarazzartene.

    Lo shinobi afferrò le foto per poi scrutare il proprio bersaglio sfoggiando un sorrisetto beffardo.

    Perfetto Tsuchikage-sama, porterò a termine la missione in men che non si dica.

    Ti ho affiancato un uomo per questa missione, non posso lasciarti andare da solo. Lui ti sta già aspettando al cancello SUD di Iwa. Detto questo ti puoi anche congedare e incominciare la tua missione, mi raccomando non voglio fallimenti.

    Kariya pose una mano al petto per poi chinarsi, in segno di rispetto nei confronti della massima autorità di Iwa, per poi porre i documenti identificativi del suo bersaglio all'interno della giubba chunin e dirigersi verso il cancello sud del villaggio.

    * Sul serio ci ha affidato un compagno per una missione del genere ?! Da quando Black Mamba necessita di qualcuno per sterminare un obiettivo ? *

    * Siamo in guerra, non possiamo permetterci di fallire. Inoltre una mano in più non può che farci comodo. Credo tu abbia notato l'espressione seriosa di Raito-sama, non credo che questa missione sarà una passeggiata. *

    * Tsk, non passare dalla sua parte. Comunque sia ormai è fatta no ? Quindi vediamo com'è il tipo che ci hanno assegnato e speriamo che non ci ostacoli. *

    Lo shinobi si avviò velocemente verso la sua destinazione. Dopo alcuni minuti notò in lontananza la sagoma di un individuo appostato al muro con le braccia incrociate. Kariya a quel punto affrettò il passo in modo da giungere lì in pochi istanti. Era frettoloso di iniziare la sua missione, dato che era da parecchio che non affrontava un arduo incarico.



     
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