Missione Kiri: Into the Wild

Partecipante: Vanvarus

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    Missione Kiri: Into the Wild


    Utente/i partecipantie/: Vanvarus
    Pg partecipante: Gaho Yuki


    Sei stato da pochi giorni promosso al rango di Genin di Kiri e la tua vita ha preso una nuova piega. così come la tua sensei ti aveva anticipato e come tu stesso avevo capito. Tuttavia non sarai solo in questo tuo cammino in quanto sia Yume che Masu ti hanno raggiunto lungo la tua nuova strada.
    Una mattina verrai convocato nell'ufficio del Mizukage, la missiova ti sarà consegnata da un chunin la cui descrizione lascio a tuo piacimento e puoi anche muoverlo/farlo parlare (puoi trovare un'idea di com'è il suo ufficio qua). Il capovillaggio ti attenderà assieme a Yume, che è già sul posto. A quanto pare ha convocato anche lui per il tuo stesso motivo. Bene, ci siete entrambi...intanto comincio con il congratularmi con voi per la recente promozione a Genin, ma non voglio annoiarvi troppo con i convenevoli. Immagino sarete impazienti di cominciare subito, dico bene? L'uomo pare poco avvezzo ai convenevoli e sembra essere un uomo molto diretto, uno che raramente si perde in convenevoli inutili. Visto che siete entrambi promettenti sono sicuro che potrete intraprendere una missione facile facile da soli, senza la supervisione di un caposquadra. Vi sentite pronti? Dopo il vostro assenso il Mizukage continuerà a parlare, dondolandosi sulla propria sedia. A nord dell'isola come saprete c'è un parco naturale, il guardiano mi ha richiesto di inviare qualcuno per risolvere alcuni problemi. Voi dovrete andare e sentire cosa c'è che non va ed intervenire di conseguenza.
    Il Mizukage ti darà 300 ryo da spendere in equipaggiamenti (i soldi non spesi andranno persi). Preparati per la partenza e termina il post che sei pronto a partire.

    Per qualsiasi dubbio riguardo alla traccia contattatami via mp. :fiore:

    Missione Kiri: Into the Wild


    Utente/i partecipantie/: Vanvarus
    Pg partecipante: Gaho Yuki



    La prima parte del post sei libero di spaziare sulla vita del tuo pg e far vedere un po' se e come la sua vita è cambiata dalla promozione. Per quanto riguarda poi il colloquio con il Mizukage spero di averti dato sufficienti spunti. Ricordati quello che ti ho detto durante l'accademia, non è una situazione poi così diversa da quando parlavi con la sensei. Se hai dei dubbi chiedimi pure



    Contatto: @Roby
     
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    Gaho - Pensiero di Gaho - Yume - Masu - Mizukage - Chunin


    Sinistro. Destro. Sinistro. Mezza piroetta e spazzata bassa. Salto all'indietro e lancio di due shuriken con la mano destra. Gaho sudava copiosamente, mentre sferrava l'ennesima serie di attacchi, interrottasi con un sonoro schiocco provocato dal metallo che si conficca nel legno. Al termine della sequenza, il giovane Genin si appoggiò sull'erba, esausto. Da diverse ore non dava tregua a quel manichino da allenamento, sforzandosi ogni volta di accelerare i suoi movimenti e di imprimervi una forza crescente. Dal giorno del suo esame, Gaho non ne aveva passato neanche uno senza dedicarsi ai suoi allenamenti. Sebbene la sconfitta infertagli da Gai durante il suo esame di fine accademia gli bruciasse un po', non era quello il motivo per cui aveva dedicato anima e corpo, in quei giorni, a migliorare le sue capacità: ora era un ninja di Kiri a tutti gli effetti, ed a breve sarebbe stato chiamato dal suo villaggio per portare a compimento la sua prima missione. Non si sarebbe mai perdonato se ne avesse tradito la fiducia proprio in quella occasione, specialmente se la colpa del fallimento fosse ricaduta sull'inadeguatezza delle sue abilità. Per questo, Gaho aveva dedicato gran parte di quelle giornate di relativa quiete cercando di rinforzare le capacità in cui si era rivelato più carente, in primis la forza: a che serve essere così veloce da colpire l'avversario, si era detto, se dopo tanta fatica non si riusciva neppure a scalfirlo?

    Sebbene Gaho fosse un ragazzo molto coscienzioso, non era così sciocco da dedicare tutta la sua vita al lavoro. Sapeva, infatti, che dopo questa breve pausa il dovere l'avrebbe portato sempre più spesso lontano da casa, e quei giorni sarebbero stati gli ultimi della sua vecchia vita. A soffrire più di tutti della sua assenza, lo sapeva, sarebbe stata sua madre. Probabilmente non l'avrebbe dato a vedere per non gravare ulteriormente sul figlio, ma Gaho vedeva i suoi occhi tristi quando i loro sguardi si incrociavano, perciò cercava di non saltare mai la cena in famiglia così da dedicare quel lasso di tempo ai suoi genitori.
    La sua famiglia, poi, non era l'unica a meritare le sue attenzioni: nei giorni seguenti, la sua ragazza Yume ed il suo amico Masu avevano entrambi dimostrato di che pasta erano fatti superando il loro esame di fine accademia. Gaho era stato presente, come loro avevano fatto con lui, incitandoli e gioendo dei loro successi. Una volta che tutti e tre ebbero indossato il loro coprifronte, festeggiarono con una passeggiata pomeridiana nel centro cittadino, dedicandosi ad assaggiare tutti i piatti più strani che gli capitarono sotto tiro, finchè non si imbatterono in un gruppo di girovaghi itineranti che avevano allestito una serie di attrazioni, a tempo limitato, da provare per una modica cifra. In una di queste bancarelle Gaho era anche riuscito a vincere, colpendo con delle palle un certo numero di barattoli posti ad una certa distanza, un morbido pupazzo raffigurante una balena sorridente dagli occhi tondi, che regalò a Yume. Questa, contentissima, strinse forte il pupazzo in un abbraccio immergendovi la testa, per poi ringraziarlo con un bacio ed un sorriso.
    I tre ragazzi si goderono la serata spensierata, imboccando la strada del ritorno quando ormai era imbrunito da un po'. Ebbero modo di scherzare e divertirsi come avevano fatto per tutto l'anno, ma verso la fine della serata il terzetto fù investito da un po' di malinconia: chissà quando avrebbero passato un'altra serata come quella, tutti e tre insieme, specialmente se fossero finiti in squadre differenti, come era molto probabile sarebbe successo. Fu Masu, all'apparenza il meno emotivo tra i tre, a palesare questo pensiero per primo, sebbene fosse già nella mente di tutti. Come aveva fatto poco tempo prima con Gaho, fu Yume a consolarli, dicendo loro che la fine dell'accademia non sarebbe certamente stata la fine della loro amicizia, e che avrebbero sfruttato ogni momento utile per passarlo tutti e tre insieme. Per la prima volta, però, Yume mostrò ai suoi amici le sue debolezze: sarà perchè ora che erano tutti e tre Genin l'eventualità si era fatta più concreta, oppure perchè tra Yume e Gaho era nato qualcosa di più profondo rispetto alla loro amicizia, la giovane kunoichi non riuscì a trattenere un rivolo di lacrime dopo aver pronunciato quelle parole, e cercò il petto del suo ragazzo per nascondervi la faccia. Tocco a Gaho, questa volta, essere forte, e dopo aver stretto Yume con il braccio sinistro ed aver abbracciato per il collo Masu con il destro, parlò:
    "Forza ragazzi... oggi è un giorno di festa! Siamo diventati tutti e tre Genin della Nebbia! Che ne dite di fare un giuramento, come dei veri ninja? Giuriamo che, non importa quanto difficile la missione che ci troveremo ad affrontare, nè con quali compagni lo faremo, noi torneremo sempre qui al villaggio VIVI e passeremo la nostra prima serata libera passeggiando per il villaggio come abbiamo fatto oggi... sarà il nostro rito di buon augurio! Ci state?"
    I tre giurarono, sulla loro vita e sul loro credo, stipulando così il primo voto della loro nuova vita da ninja e rafforzando ulteriormente il loro legame.

    Dopo aver preso fiato, Gaho si rialzò per recuperare gli shuriken che aveva conficcato nel manichino, quando un ninja con il coprifronte del villaggio lo interruppe. Gaho non l'aveva mai visto, ma dalla giubba che indossava evinse che doveva essere quantomeno un chunin. Aveva un viso abbastanza anonimo, senza dettagli che richiamassero particolarmente l'attenzione: capelli corti neri, occhi castani, un naso nè particolarmente piccolo nè tantomeno importante, con un leggero accenno all'insù, un viso asciutto ed una bocca sottile. Fisicamente, all'apparenza non sembrava avere una muscolatura particolamente vigorosa, ma dalle grosse vene che Gaho vide sporgergli dalla parte delle braccia non coperte dalla maglia evinse che il ninja sconosciuto dovesse essere in realtà dodato di un fisico scolpito e funzionale. Questo recava nella mano destra una missiva, che si presentava sotto forma di busta gialla sigillata.
    "Gaho Yuki! Ho per te questo messaggio, leggilo ed esegui quanto scritto con la massima urgenza!"
    A quanto pare il ninja lo conosceva, ma Gaho pensò che suo malgrado non avrebbe avuto il piacere di fare altrettanto, vista la maleducazione col quale questo si era rivolto a lui, senza nemmeno presentarsi. Gaho era un ragazzo profondamente rispettoso, ma sentendosi punto sul vivo da quel comportamento decise di ricambiarlo: non rivolse subito l'attenzione al suo interlocutore, bensì si girò, finì di recuperare con cura i due shuriken dal manichino, li ripose nel suo portakunai e solo dopo si rivolse al ninja sconosciuto:
    "Si, Signore... Mi scusi, con chi ho il piacere di parlare?"
    Il fare di Gaho ebbe l'effetto di far innervosire il suo interlocutore, che fumante di rabbia iniziò a digrignare i denti:
    "Il mio nome non è importante! Sono un chunin e sono stato incaricato di consegnarti questa lettera! Tieni!"
    Gaho vide odio nel suo sguardo, e ciò fece emergere ricordi dolorosi che credeva appartenere al passato. Aveva passato un anno piacevole perchè era riuscito a farsi conoscere ed apprezzare dai suoi compagni di classe, e si era quasi dimenticato che per il resto del villaggio lui era ancora nient'altro che un demone... avrebbe dovuto fare di più che diventare ninja per conquistare anche loro.
    Gaho prese la busta e la aprì, rivelando una lettera al suo interno. Era una convocazione nell'ufficio del Mizukage, con effetto immediato. Non vi erano altri dettagli in merito. Gaho fece per chiedere ulteriori spiegazioni al chunin che gli aveva consegnato la missiva, ma questi era gia sparito dopo avergliela consegnata.

    Ancora con la lettera in mano, Gaho si guardò le mani e si annusò le ascelle: era tutto sporco, sudato e puzzava. Sicuramente il messaggio richiamava all'urgenza, ma non poteva certamente presentarsi dinanzi al capo del villaggio in quello stato! Si fiondò in casa, facendosi una rapida ma tonificante doccia, si cambiò i vestiti e si precipitò verso l'ufficio del Mizukage.
    L'ufficio del Mizukage si trovava in un imponente edificio in muratura situato al centro del villaggio. Gaho non vi era mai stato prima, ma era impossibile non conoscere quell'imponente costruzione se si abitava a Kiri. All'ingresso della residenza, il giovane ninja mostrò la lettera di convocazione alle guardie all'ingresso, così gli fu concesso di recarsi presso l'ufficio del capovillaggio. Quando vi fece ingresso, trovò già il capovillaggio ad attenderlo, ma fu parecchio sorpreso di trovarvi anche il suo amico Masu, che lo accolse con un ghigno come di chi non sta nella pelle per quello che sta per accadere.
    Gaho fu felice di vedere un viso conosciuto, visto che con ogni probabilità Masu sarebbe stato il suo compagno nella missione di cui presto avrebbe appreso ulteriori dettagli, ma dovette ammettere di aver provato un po' di delusione per non essere stato affiancato a Yume. Si sentì un po' in colpa per quello che provava, ma non potè negare a sè stesso che avrebbe sopportato più facilmente la lontananza dal suo amico che dalla sua ragazza. A dirla tutta, però, nei giorni precedenti aveva pensato diffusamente a come avrebbe gestito una situazione in cui si fosse trovato a scegliere tra l'incolumità di Yume ed il successo della missione, non riuscendo a venirne a capo, perciò una parte di sè fu in realtà sollevata di non trovarla in quella stanza... Ancora avvolto nei suoi pensieri, Gaho sorrise tiepidamente di rimando a Masu, prendendo posto accanto a lui ed irrigidendosi in un saluto militare.
    "Buongiorno Signore! Genin Gaho Yuki a rapporto!"
    Davanti ai suoi occhi, Gaho vide un uomo di mezza età, dai capelli rossi mediamente lunghi raccolti in una coda e dai lineamenti del viso abbastanza decisi. Indossava una lungo kimono nero, che lasciava intravedere una muscolatura definita e possente.
    "Bene, ci siete entrambi...intanto comincio con il congratularmi con voi per la recente promozione a Genin, ma non voglio annoiarvi troppo con i convenevoli. Immagino sarete impazienti di cominciare subito, dico bene?"
    I due ragazzi risposero con un breve cenno della testa
    Bè... diretto è stato diretto... certo non uno che ama dilungarsi in lunghe conversazioni o convenevoli...
    Il Mizukage continuò a parlare, mentre era seduto su una sedia, sulla quale si dondolava.
    "Visto che siete entrambi promettenti sono sicuro che potrete intraprendere una missione facile facile da soli, senza la supervisione di un caposquadra. Vi sentite pronti?"
    I due risposero in coro con un cenno di assenso. Tuttavia Gaho non potè non rimanere perplesso del fatto che una missione venisse affidata a due Genin alle prime armi. Per come la vedeva lui, vi erano due ipotesi: o la missione era davvero facile facile, tanto da non voler scomodare un chunin... oppure il villaggio doveva essere in carenza di personale da assegnare. In entrambi i casi, sulle loro spalle pesava una responsabilità ancora maggiore.
    "A nord dell'isola come saprete c'è un parco naturale, il guardiano mi ha richiesto di inviare qualcuno per risolvere alcuni problemi. Voi dovrete andare e sentire cosa c'è che non va ed intervenire di conseguenza."
    La prima reazione di Gaho fu "tutto qui?". Si aspettava qualche dettaglio in più per affrontare la sua prima missione, tantopiù che non aveva nemmeno una guida. Che genere di problemi poteva mai trovarsi ad affrontare il guardiano di un parco naturale? Problemi con gli animali o di altra natura? ... In ogni caso non si incalza il Mizukage tempestandolo di domande, perciò i due ragazzi si fecero bastare quel poco che gli venne detto. Prima di congedarsi, Gaho ricevette una modesta somma di 300 Ryo da spendere in equipaggiamento prima di partire, dopodichè lui e Masu si irrigidirono ancora una volta in un saluto militare e lasciarono l'ufficio.

    "Wow sono così eccitato! Stiamo per partire per la nostra prima missione!"
    Gaho continuò a camminare, mentre lasciavano la residenza del Mizukage, rispondendo al suo amico ma non condividendo il suo stesso entusiasmo:
    "Si... Non voglio essere il solito negativo, ma non ti sembra un po' strano che alla nostra prima missione in assoluto veniamo già abbandonati a noi stessi? E poi... non ci è stato detto praticamente nulla di quello che ci aspetta. Poteva farci comodo per capire come prepararci al meglio..."
    "Si, hai ragione... sei il solito pessimista! Hai sentito il Mizukage! E' una missione facile facile, e poi se ci ha mandati da soli è perchè siamo i Genin più promettenti del villaggio della Nebbia!"
    Gaho avrebbe voluto sottolineare che il Mizukage non aveva detto "i più promettenti"... ma Masu era così infervorato che non aveva senso smontare il suo entusiasmo. Tuttavia continuava a non essere totalmente tranquillo.
    "Sarà... comunque dobbiamo andare a prepararci. Io passo da casa a prendere il mio equipaggiamento, e poi dall'emporio per acquistare qualcosa che potrebbe essere utile per la missione. Se hai qualche soldo da parte, ti consiglio di comprare un auricolare radio, che potrebbe farci molto comodo per comunicare. Io farò lo stesso! Ci vediamo tra un'ora alla porta nord del villaggio, va bene?"
    Dopo che Masu ebbe acconsentito, i due si separarono. Per prima cosa, Gaho si recò all'emporio. Non aveva molto tempo, così si precipitò ad acquistare ciò che gli serviva senza tanti convenevoli. Per prima cosa prese un Auricolare Radio, pregando che Masu facesse altrettanto o sarebbe stata una spesa inutile. Dopodichè, non avendo idea di cosa sarebbe stato chiamato a fare per conto del parco naturale, ritenne potesse essere utile un cannocchiale per avere una idea più chiara del territorio circostante. Si apprestò a pagare, dopodichè ripose nella tasca l'auricolare e legò in vita il cannocchiale. La tappa successiva fu casa sua, dove salì in camera per recuperare lo zaino ed ultimare i preparativi per la partenza. Vedendolo scapicollarsi, sua madre che era in casa aveva già capito cosa stesse succedendo. Una volta che fu sceso dalla sua stanza, prima di congedarsi dal figlio, che nel frattempo gli aveva accennato che sarebbe partito per il nord dell'isola, gli schioccò un bacio sulla guancia e gli diede un fagotto con il pranzo per lui e per Masu. Nel suo piccolo, era il suo modo per stare vicina al figlio in quella tappa così importante della sua vita.
    Gaho imbracciò lo zaino, pronto alla partenza. Aveva ancora tempo, anzi in realtà aveva fatto di tutto proprio per guadagnarsi quel tempo. Corse in direzione di casa di Yume, che non era distante da casa sua, e la trovò, come faceva di sovente, sul tetto intenta ad esercitarsi nel flauto traverso. La raggiunse sul tetto con un solo salto, segno che le sue abilità corporee erano molto migliorate, ed anche lei vedendolo così attrezzato capì in un attimo cosa stava succedendo. Smise di suonare, e si rabbuiò per un attimo. I due si baciarono intensamente, e per qualche minuto nessuno disse nulla. Fu lei, poi, a rompere il silenzio:
    "Ricordati il giuramento che abbiamo fatto... Non rischiare se non è necessario, e torna da me..."
    Gaho rispose baciandola di nuovo, e stringendola per la vita, dopodichè le disse di stare tranquilla e si sforzò di salutarla con un sorriso che infondesse sicurezza, sebbene anche per lui fosse dura lasciarla. Dopodichè si incamminò verso la porta nord, dove Masu lo aspettava, mentre Yume continuò a guardarlo finchè la sua sagoma non scomparve alla vista.

    CITAZIONE
    Pagamento Emporio
    Auricolare Radio 200 Ryo
    Cannocchiale 100 Ryo
    Tot = 300 ryo

    Oggetti: Collana di caucciù con Dente di Squalo; Auricolare Radio; Cannocchiale
    Equipaggiamenti:
    [SPOILER]Porta-Kunai [Base]
    [Prima sacca]
    Tasca 1: (2/8 Kunai, (6/15) Shuriken<-oppure-> 4 Uchiha Shuriken<
    Tasca 2: (10/15) Makibishi, (0/15) Spiedi
    [Seconda sacca]
    Tasca 3: (0/2) Palla di luce, (1/4) Sigillo esplosivo, (2/2) Fumogeni
    Tasca 4: (5/10m) Filo di Nylon, (3/5m) Bende

    Zaino
    [Prima tasca]
    Slot 1: (0/3) Shuriken del Vento Demoniaco, oppure (0/6) Uchiha shuriken
    Slot 2: (5/10m ) di Corda, (0/3) Fumogeni, (0/2) Palla di luce.
    Slot 3: (0/20m) nylon, (0/3) Carte Bomba.
    [Seconda tasca]
    Slot 4: (0/8) Kunai, (0/10) Spiedi.
    Slot 5: (0/10) Shuriken, (0/20) Makibishi.



    Note:
    1)Come da MP, abbiamo chiarito che ti riferivi a Masu anzichè Yume per la missione, così ho direttamente fatto finta che ci fosse lui in ufficio anzichè lei.
    2)Non sapevo se l'auricolare andasse acquistato anche per un npg, e siccome non avevo soldi per comprarlo ad entrambi nel dubbio l'ho preso (tanto mi tornerà sicuramente utile più avanti) usando l'escamotage di suggerire anche a lui di prenderlo, rimettendo così a te la decisione
     
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    Mi scuso per il ritardo nella traccia, mi ero proprio dimenticato :fiore:


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    Utente/i partecipantie/: Vanvarus
    Pg partecipante: Gaho Yuki


    Il viaggio durerà un giorno ed arriverete infatti a sera verso le 20 senza particolari problemi. Il Paese dell'Acqua è un posto parecchio umido e la nebbia non manca quasi mai, tieni conto di questi fattori se ti capiterà di descrivere il paesaggio. Sul cammino non ci sono insediamenti particolarmente grandi, tuttavia troverai facilmente dei punti dove riposarti o ristorarti. Per il resto hai mano libera (contattami pure se vuoi delle delucidazioni). Sul luogo dell'incontro che vi è stato comunicato troverete un uomo intento ad intagliare un pezzo di legno con il suo coltello. Nel vedervi sorriderà e vi si farà incontro rimettendo a posto la lama. Noterai che l'uomo ha difficoltà a camminare perchè ha un tutore alla gamba. Forse si è rotto una caviglia, chi sa.Buonasera, attendevo con trepidazione il vostro arrivo. Spero non abbiate trovato intoppi. - rispondigli - Ottimo. Mi devo scusare per l'insolita richiesta che vi sto per fare...di certo voi ninja sarete abituati a ben altri incarichi, ma non ho saputo a chi altri rivolgermi. Prima di spiegarvi vi farà cenno di seguirlo all'interno di una baita che si trova in vista. Una volta che vi sarete accomodati ad un tavolo di legno che si trova all'interno di una stanza spartana e funzionale (descrivi pure il resto attenendoti a quanto ti ho detto) l'uomo si siederà davanti a voi dopo avervi offerto una ciotola di zuppa. Innanzitutto mi presento, mi chiamo Yotaro e sono il guardiano di questo parco naturale. Recentemente un giovane orso si è fatto sempre più vicino al limitare del parco...temo che presto o tardi potrebbe varcare i limiti e sconfinare nei territori circostanti, creando problemi agli abitanti della zona. La normativa purtroppo è molto severa a riguardo. Se ciò accadesse l'animale rischia l'abbattimento e non voglio che ciò accada. Purtroppo come vedete ho una gamba malmessa e non posso fare da solo quello che dovrei...quindi ho chiamato Kiri per avere supporto. Chiederai lumi e quindi il guardiano ti dirà di più Il parco è delimitato da una recinzione che però è insufficiente a contenere un orso. Ho chiamato una squadra per sistemarla, ma si rifiutano di lavorare in presenza di specifiche garanzie...visto il mio stato precario la vostra presenza è indispensabile. In definitiva dovrete fare la guardia ai lavoratori che sistemeranno la recinzione, impedendo a l'orso di sconfinare. L'ora si è fatta tarda, vai a letto e termina il post (puoi ovviamente fare le tue considerazione sulla cosa).

    Per qualsiasi dubbio riguardo alla traccia contattatami via mp. :fiore:

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    Utente/i partecipantie/: Vanvarus
    Pg partecipante: Gaho Yuki



    Allora, il post è piacevole e fai un buon uso dei tuoi png in modo da rendere meno scontato e più articolato il tuo post. Non c'era molto altro su cui lavorare, ma resta comunque buono

    Voto: 7.5

    Missione Kiri: Into the Wild


    Utente/i partecipantie/: Vanvarus
    Pg partecipante: Gaho Yuki



    Se hai dei dubbi chiedimi pure :beer:



    Contatto: @Roby


    Edited by Roby 1 - 18/6/2018, 16:58
     
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  4. Vanvarus
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    hahaha tranquillo, sei perdonato :rofl:

    ps: mi sono permesso di editare solo per inserire il nuovo code :)


    Gaho Yuki

    34ynwk2


    CITAZIONE
    Legenda:
    Gaho
    Masu
    Yotaro

    Dopo aver salutato Yume, Gaho si diresse presso la porta nord di Kiri, dove aveva stabilito di incontrarsi con il suo compagno di viaggio. Vi arrivò con qualche minuto di anticipo, ancora un po' giù di morale per essersi dovuto congedare dalla sua ragazza senza particolare preavviso. Il giovane Genin non aveva molta esperienza in questioni amorose, tuttavia intuì che non esisteva alcuna tecnica al mondo che potesse alleviare il dolore di doversi allontanare da chi si vuol bene, anzi con tutta probabilità un maggiore preavviso si sarebbe tradotto in una maggiore agonia per entrambi. Non ebbe modo di indugiare troppo sui suoi pensieri, comunque, perchè poco dopo vide Masu che giungeva all'orizzonte, inforcando uno zaino così voluminoso che sembrava camminare alle sue spalle, anzichè venirne trasportato. Un ragazzo comune della sua età ne sarebbe stato schiacciato, o quantomeno affaticato, ma Masu, che era tanto robusto quanto forte, sembrava non accorgersi nemmeno di trasportarlo.
    "Masu... dovremmo star via solo qualche giorno, non starai un po' esagerando? Sembra quasi tu stia traslocando...
    Masu gli rispose con un sorriso un po' ebete:
    "hehehe... Non riuscivo a decidermi su cosa portare, e poi così sono pronto per ogni evenienza! Guarda, ho cambi per ogni condizione atmosferica... e qualche scorta alimentare, non si sa mai..." disse, scaricando dalle spalle l'enorme zaino con l'intento di aprirlo davanti a Gaho. Quest'ultimo lo fermò con un rapido gesto, rispondendogli a sua volta:
    "Masu lascia stare... non mi interessa quanta roba hai portato, purchè non ci rallenti durante il viaggio...", anche se era certo che quello non sarebbe stato un problema. "Piuttosto..." disse mentre cominciava a mettersi in marcia, "dimmi che mi hai ascoltato ed hai preso l'auricolare radio come ti avevo suggerito..."
    Masu si rimise lo zaino in spalla, raggiungendo il compagno e mettendosi in marcia a sua volta:
    "Si, stai tranquillo! Non era per niente a buon mercato, comunque! Ho dato fondo a tutti i miei risparmi, e spero ne valga la pena perchè mi ci sarei pagato abbastanza ramen per un mese intero!"
    Gaho sbuffò avvilito. A quanto pare il suo compagno non riusciva a distrarsi dal cibo nemmeno in missione. Decise di non dirgli del pasto che sua madre aveva preparato per loro, o avrebbe certamente insistito per dar subito fondo alle scorte. Avrebbe, piuttosto, aspettato di fare una sosta, così gli avrebbe anche fatto una sorpresa.

    Il viaggio dei due ragazzi proseguì senza particolari rallentamenti. Da una stima che Gaho aveva fatto all'inizio del viaggio, contava di giungere a destinazione in giornata, se avessero mantenuto un passo decente e non avessero esagerato con le pause. Per entrambi era la prima volta in cui abbandonavano le immediate vicinanze del villaggio, oltretutto senza una guida, perciò decisero di non rischiare senza motivo e seguirono la strada principale che portava a nord.
    Sulle prime la strada che si trovarono a percorrere era meglio del previsto, persino lastricata, e di tanto in tanto veniva attraversata in entrambi i sensi da viandanti e commercianti, quest'ultimi spesso a bordo di un carretto su cui trasportavano le loro merci. Il meteo era uggioso, come al solito nel Paese dell'Acqua, ma la nebbia non era particolarmente fitta, tanto che i due Genin poterono godersi il panorama e trascorrere il tempo più piacevolmente. Il percorso costeggiava un accenno di catena montuosa, discretamente alta e caratterizzata da vette dolci ed ondulate. All'apice, anche le cime più alte erano ormai libere dai ghiacci, segno che l'inverno aveva ormai definitivamente ceduto il passo alla primavera, mentre i loro dorsi erano caratterizzati da tonalità di un verde sempre più acceso man mano che l'altitudine diminuiva. Diversi torrenti di piccole dimensioni prendevano vita dai rilievi, confluendo a valle in un fiume più importante, che qualche kilometro più avanti incrociava il loro percorso, venendo superato da un ponticello.
    Alla loro destra, una fitta boscaglia si estendeva già qualche centinaio di metri più in là della strada, e facendo un po' di attenzione si poteva udire l'operoso brusio di uccelli ed animali, specialmente quest'ultimi i quali dovevano ormai essersi perlopiù ripresi dal letargo invernale.
    "Speriamo di non imbatterci in un orso..." disse ad un certo punto Gaho, rendendosi conto che quello doveva essere il periodo dell'anno in cui gli orsi erano probabilmente più pericolosi, in quanto affamati dopo essersi risvegliati.
    "Ma va, che dici! Ce l'hanno detto anche a lezione, che gli orsi evitano i sentieri ed i centri abitati, perchè vogliono stare alla larga dall'uomo tanto quanto lui vuole stare alla larga da loro."
    "Sarà... comunque conviene restare prudenti e non allontanarsi troppo dalla strada, e non spargiamo cibo in giro quando ci fermiamo a riposare..."

    Dopo qualche ora, i due ninja raggiunsero un villaggio di piccole dimensioni, perlopiù occupato da anziani e pescatori di fiume. Dopo di esso, la strada sembrava peggiorare decisamente, riducendosi ad un sentiero in terra battuta, lasciando presagire che non si sarebbero imbattuti in altri centri abitati come quello per chissà quanto. Inoltre, anche la situazione meteorologica sembrava peggiorare, con una nebbia che si faceva via via più fitta, perciò i due Genin approfittarono della situazione e del fatto che Masu minacciava di svenire dalla fame per fare una pausa e pranzare. Fu allora che Gaho tirò fuori dallo zaino il fagotto con il pranzo preparatogli dalla madre, e decise di prendersi gioco di Masu fingendo che fosse solo per sè. Aprendolo, rivelò focacce farcite, palle di riso e spuntini al formaggio, e quando vide Masu che lo guardava ostentatamente con la bava alla bocca non resistette, scoppiandogli a ridere in faccia.
    "Guarda che sono anche per te, scemo!" gli disse Gaho, sbellicandosi fino alle lacrime.
    I due si concessero una mezz'ora di pausa, consumando allegramente il loro pranzo, per poi rimettersi in marcia.

    Il resto del viaggio fu privo di eventi degni di nota. L'infittirsi della nebbia, anche dovuto al raffreddamento delle temperature pomeridiane, privò i ragazzi di continuare a godere del panorama come avevano fatto durante la mattinata, portandoli anzi a prestar maggiore attenzione nel seguire il sentiero, pena smarrirsi chissà dove. Come avevano previsto, non si imbatterono in altri insediamenti strutturati, giusto in qualche casa che qui e là si affacciava sul loro percorso. Approfittarono di un crocevia per un'altra pausa, questa volta più preve, e per fare il punto della situazione. Iniziava ad imbrunire, sebbene le giornate avessero già incominciato ad allungarsi, ed anche se Gaho aveva stimato di arrivare a destinazione prima del tramonto, il peggioramento delle condizioni atmosferiche aveva costretto i due ninja ad un rallentamento non preventivato. Tuttavia, non era niente di grave, e con un po' di fortuna ed un altro piccolo sforzo sarebbero comunque arrivati a destinazione prima di essere costretti a cercare un rifugio. A nessuno dei due l'idea di una notte all'addiaccio faceva impazzire, così spinsero per aumentare l'andatura. Arrivarono nel luogo prestabilito che era già imbrunito da un po', presumibilmente attorno alle 20:00. Questo era un piccolo ponte di legno, che permetteva di superare un altrettanto modesto fiumiciattolo che attraversava il sentiero principale. Subito prima, un crocevia permetteva di seguire un altro sentiero, segnalato da un cartello direzionale, che costeggiava invece il fiume. Affianco ad esso, Gaho intravide un uomo intento ad intagliare un pezzo di legno con un coltello. Guardandolo più attentamente, egli notò altri particolari che emergevano via via dalla nebbia: costui era un uomo sulla trentina, anche se il viso glabro salvo per la presenza di un pizzetto sul mento lasciava pensare che potesse essere più giovane. Aveva un colore dei capelli certamente non comune, che attirava l'attenzione per via di un rosso tendente al viola, ed indossava una giubba da lavoro con le bretelle ed una fascia annodata attorno alla fronte.
    Quando l'uomo si accorse del sopraggiungere dei due ninja, gli sorrise e ripose la lama, facendosi loro incontro. Gaho notò un particolare che gli era sfuggito, ovvero che l'uomo aveva una andatura claudicante ed indossava un tutore alla gamba, probabilmente conseguenza di una frattura alla caviglia.
    "Buonasera, attendevo con trepidazione il vostro arrivo. Spero non abbiate trovato intoppi."
    "Buonasera, spero non ci stesse aspettando da troppo tempo. Salvo per un po' di nebbia, è stato un viaggio tranquillo."
    "Ottimo. Mi devo scusare per l'insolita richiesta che vi sto per fare...di certo voi ninja sarete abituati a ben altri incarichi, ma non ho saputo a chi altri rivolgermi. "
    L'uomo fece cenno ai due ragazzi di seguirlo, superando il ponte e puntando ad una baita che, ora che si erano avvicinati, era visibile attraverso la nebbia. La costruzione era discretamente grande comparata con quelle che i due Genin avevano incontrato lungo la strada. Quando vi furono entrati, furono fatti accomodare ad un tavolo in legno, che occupava il centro della stanza. Gaho si dette un'occhiata intorno, rivelando una stanza dotata di poco mobilio all'infuori di quello essenziale. Oltre al tavolo, ubicato al centro della stanza e provvisto di una serie di cuscini tutt'attorno sul quale prendere posto, sulla parete di fronte a loro vi era una scarna parete cucina caratterizzata da un fornelletto a legna ed uno scaffale che fungeva da dispensa e da scola piatti. Alla loro destra, un altro scaffale semi aperto lasciava intravedere una notevole quantità di corde, trappole ed altro materiale probabilmente necessario a vivere in quell'habitat. Alla loro sinistra, una stufetta parzialmente piena di legna schioppettava rumorosamente, riscaldando l'ambiente circostante. Alle loro spalle, invece, una scala consentiva l'accesso al piano superiore, dove presumibilmente vi erano le camere da letto. Poco dopo essersi accomodati, l'uomo li raggiunse al tavolo con due piatti di zuppa calda, porgendogliela.
    I due ringraziarono l'uomo per l'accoglienza, dopodichè cominciarono a mangiare, mentre questo prese la parola:
    "Innanzitutto mi presento, mi chiamo Yotaro e sono il guardiano di questo parco naturale. Recentemente un giovane orso si è fatto sempre più vicino al limitare del parco...temo che presto o tardi potrebbe varcare i limiti e sconfinare nei territori circostanti, creando problemi agli abitanti della zona. La normativa purtroppo è molto severa a riguardo. Se ciò accadesse l'animale rischia l'abbattimento e non voglio che ciò accada. Purtroppo come vedete ho una gamba malmessa e non posso fare da solo quello che dovrei...quindi ho chiamato Kiri per avere supporto."
    Gaho smise di mangiare, mentre a Masu andò di traverso la zuppa. Era ufficiale: Gaho portava sfiga! Forse non era una spiegazione razionale, ma solo lui poteva passare un'intera giornata a preoccuparsi di un orso... per poi scoprire di doverci avere inesorabilmente a che fare. Anche se non era il suo primo pensiero in quel momento, Gaho si ricordò che in quel frangente loro due rappresentavano il glorioso Villaggio della Nebbia, e non ci avrebbero fatto una bella figura a mostrarsi spaventati da un orso davanti ad un cliente. Diede una gomitata a Masu, il quale si ricompose, mentre cominciò ad approfondire la questione con il committente:
    "Le chiedo scusa, non ci siamo ancora presentati. Io sono Gaho, lui è Masu e, come saprà, siamo due Genin del Villaggio di Kiri. La ringraziamo per l'ospitalità. Può entrare nel dettaglio sul tipo di supporto che le serve? Da come ne parla dubito voglia chiederci di scacciare l'animale...quindi cosa possiamo fare per lei?"
    "Il parco è delimitato da una recinzione che però è insufficiente a contenere un orso. Ho chiamato una squadra per sistemarla, ma si rifiutano di lavorare in presenza di specifiche garanzie...visto il mio stato precario la vostra presenza è indispensabile."
    Yotaro doveva essere un brav'uomo, pensò Gaho. Uno di quelli che ci tiene agli animali, e non vorrebbe fargli del male neppure se questi rappresentassero a loro volta una minaccia. Avrebbe potuto chiedergli di scacciare l'orso (e per loro fortuna non l'aveva fatto), fargli del male per indurlo ad andarsene, eppure si accontentava di una recinzione per tenere sia esso che il villaggio al sicuro.
    "Va bene, signor Yotaro. Può contare su di noi. Domani mattina cominceremo di buon'ora con il servizio di guardia, così che la recinzione sia pronta quanto prima!"

    I due ragazzi terminarono la cena, dopodichè siccome si era fatto piuttosto tardi fu fatto loro intuire che avrebbero potuto occupare una delle stanze da letto al piano superiore. La loro stanza era spartana come il resto della casa, ma presentava il mobilio essenziale. Un letto a castello, dotato di pesanti coperte di lana (evidentemente le notti dovevano essere piuttosto fredde, lì al limitare del bosco), un piccolo armadio che avrebbero dovuto dividere ed un lumino che illuminava il centro della stanza. Sul pianerottolo, un bagno dotato di doccia era accessibile ed andava condiviso con Yotaro, che occupava la stanza da letto di fronte alla loro.
    Gaho e Masu erano stanchi per il viaggio, perciò si ripulirono in bagno frettolosamente e, senza neanche disfare lo zaino, recuperarono il pijama e si infilarono a letto. Gaho prese il letto a castello, Masu invece che era più goffo prese quello più basso.
    "Un orso, Gaho... Un orso!!! Quei cosi sono enormi, possono sbranarti con una zampata!"
    Gaho rise amaramente: "Non doveva essere una missione <<facile facile>>?" disse, facendo il verso a Masu che in mattinata si era espresso sulla missione con tanta leggerezza. "...comunque, alla fine se siamo fortunati e prendiamo delle precauzioni potremmo anche riuscire a tenerlo a distanza... Una cosa è certa: prima cominciamo a fare la guardia, prima finiscono la recinzione e meno possibilità ci sono di avere a che fare con l'orso!"
    "Si, ma che facciamo se invece ci attacca??"
    "Te l'ho detto, prenderemo delle precauzioni. Ci penseremo poi... Intanto conviene dormire finchè possiamo. Domani sarà una giornata impegnativa."
    I due concordarono che era meglio raccogliere le forze, finchè potevano. Spensero il lumino ed entrambi si addormentarono di sasso nell'arco di pochi minuti.

    Oggetti: Collana di caucciù con Dente di Squalo; Auricolare Radio; Cannocchiale
    Equipaggiamenti:
    Porta-Kunai [Base]
    [Prima sacca]
    Tasca 1: (2/8 Kunai, (6/15) Shuriken<-oppure-> 4 Uchiha Shuriken<
    Tasca 2: (10/15) Makibishi, (0/15) Spiedi
    [Seconda sacca]
    Tasca 3: (0/2) Palla di luce, (1/4) Sigillo esplosivo, (2/2) Fumogeni
    Tasca 4: (5/10m) Filo di Nylon, (3/5m) Bende

    Zaino
    [Prima tasca]
    Slot 1: (0/3) Shuriken del Vento Demoniaco, oppure (0/6) Uchiha shuriken
    Slot 2: (5/10m ) di Corda, (0/3) Fumogeni, (0/2) Palla di luce.
    Slot 3: (0/20m) nylon, (0/3) Carte Bomba.
    [Seconda tasca]
    Slot 4: (0/8) Kunai, (0/10) Spiedi.
    Slot 5: (0/10) Shuriken, (0/20) Makibishi.







    Edited by Vanvarus - 20/6/2018, 22:30
     
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    Missione Kiri: Into the Wild


    Utente/i partecipantie/: Vanvarus
    Pg partecipante: Gaho Yuki


    Il mattino successivo vi sveglierete di buon'ora e verrete condotti sul luogo dei lavori da Yotaro, il quale sembrerà essere un po' teso per la vicenda. Al limitare del bosco noterete che è installata una rete piuttosto semplice e che in alcuni punti risulta sradicata in modo piuttosto brutale. Questa è opera sua...l'orso ha fame e si spinge in cerca di cibo sempre più lontano. Una settimana fa aveva praticamente forzato la recinzione e se non lo avessi spaventato sicuramente avrebbe fatto altri danni. Possibile che l'infortunio si avvenuto in quella circostanza. Nel frattempo cinque operai si avvicineranno a voi dopo che avrete finito di parlare, quello che sembra il responsabile sarà anche l'unico a parlare. Quindi questi due ninja dovrebbero essere la nostra guardia in caso di emergenza? Siamo sicuri che basteranno? Quella bestia è bella grossa... L'uomo e gli operai paiono ancora preoccupati quindi dovrai dire o fare qualcosa per tranquillizzarli (qua voglio vedere come ti comporti, quindi descrivimi come fai a farli stare tranquilli), ma alla fine riuscirai a fare breccia nel loro scetticismo. Dunque il tratto di rete che va sostituito è lungo e ci vorranno due giorni interi di lavoro, infatti più a monete ed a valle il terreno si fa troppo ripido e gli orsi non riescono a passare di lì. Organizzatevi e poi così cominciamo. Da quello che vedi la rete verrà sostituita con delle sbarre di ferro ben più robuste. Decidi un poco come sorvegliare la zona, in particolare voglio che tu mi dica in quale zona stazionerai maggiormente: quella più a nord, quella centrale o quella più a sud? La scelta potrebbe avere dei risvolti....ma non cambierà di molto le cose, quindi non agitarti troppo. Descrivi il primo giorno di lavori e termina il post a sera.


    Per qualsiasi dubbio riguardo alla traccia contattatami via mp. :fiore:

    Missione Kiri: Into the Wild


    Utente/i partecipantie/: Vanvarus
    Pg partecipante: Gaho Yuki



    Ti ho aggiornato anche la scheda con gli acquisti, che prima non lo avevo ancora fatto. Passando al post l'ho trovato ben curato nonostante il poco tempo che hai impiegato a postare. Mi sono piaciute le descrizioni che denotano una buona cura dei dettagli. Continuiamo

    Voto: 7.8

    Missione Kiri: Into the Wild


    Utente/i partecipantie/: Vanvarus
    Pg partecipante: Gaho Yuki



    Sono stato volutamente generico perchè non ho idea di quanto velocemente possano delle persone fare un lavoro del genere...fai comunque conto che il pezzo è piuttosto lungo ed a casa della veegtazione non puoi sorvegliare tutto il tratto...da lì la scelta di dove ti vuoi piazzare.



    Contatto: @Roby
     
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    PS: Perdona il nuovo cambio di code, sto facendo degli esperimenti ma questo credo sarà il definitivo :peace:
    PSS: Ho segnato la tecnica usata come se fosse il report di un combattimento: nel dubbio ho scalato il chakra, anche se trascorrendo una giornata intera non so se dovrebbe essere ripristinato o meno.

    Gaho Yuki

    Età: 14
    Rango: Genin
    Nazione: Kiri
    Energia: Gialla


    Link Scheda
    Link Mini Scheda
    Link @MP



    Legenda:
    GahoSogno di Gaho
    MasuPensiero di Gaho
    YotaroCapo degli operai




    CITAZIONE
    Era da un po' che Gaho era a guardia della recinzione, mentre un paio di operai erano a lavoro per rinforzarla. Cominciava a fare buio, ma i due continuavano a lavorare come muli, senza cenno di volersi fermare per la notte. Gaho sbuffò. Si annoiava. Masu si era allontanato qualche tempo prima, lasciandolo a svolgere il lavoro da solo. Aveva detto che la natura chiamava, e che ci avrebbe messo pochi minuti, così si era inoltrato nella boscaglia per un po' di intimità... ma ci stava mettendo decisamente troppo. Gaho provò anche a chiamarlo all'auricolare, ma lui non rispose. Iniziava a preoccuparsi, ma non poteva lasciare gli operai senza protezione... l'orso sarebbe potuto arrivare da un momento all'altro.
    Successe tutto in un attimo: dal punto in cui Masu si era inoltrato nella foresta provenne un ruggito assordante, che doveva essere stato emesso da un animale enorme. Gaho e gli operai si voltarono all'unisono, quest'ultimi lasciando cadere a terra i loro strumenti da lavoro. Un attimo dopo emerse un orso gigantesco, con la bocca insanguinata, che si esibì in un ruggito ancora più fragoroso, per poi iniziare a rugliare con la bava alla bocca.
    I due operai, abbandonata ogni remora, cominciarono a correre nella direzione opposta a quella di provenienza dell'orso, mentre Gaho rimase impietrito lì dov'era. Era terrorizzato. Con tutta probabilità, quello che il grizzly aveva sulla bocca era il sangue del suo amico. L'aveva sbranato, ne era sicuro, per questo non gli rispondeva all'auricolare. Doveva vendicarlo, o magari poteva ancora salvarlo. E poi doveva proteggere gli operai, era la sua missione. Eppure era paralizzato, non riusciva a muovere un solo muscolo.
    L'orso sbuffò ancora una volta, poi iniziò a caricare verso Gaho. Finalmente qualcosa dentro di lui si sbloccò, forse il puro spirito di sopravvivenza: afferrò due shuriken dal suo porta kunai, scagliandoli verso la bestia. Questi la presero in pieno, ma non scalfirono minimamente la sua pelle dura, così rimbalzarono finendo per terra mentre l'animale continuava la sua carica. Il panico si impadronì totalmente del povero Genin, che si voltò cominciando a scappare più velocemente che poteva. Cercò disperatamente un albero sul quale saltare, o qualsiasi cosa potesse offirgli riparo, ma senza successo. Provò quindi a correre con tutte le sue forze, ma apprese sulla sua pelle quanto potesse essere veloce un orso infuriato alla carica...
    Gaho voltava la testa sempre più spesso, ed ogni volta questo guadagnava terreno. Ormai poteva sentire il suo ruglio dietro al collo, sempre più vicino... ancora un attimo e l'avrebbe afferrato con la sua enorme zampa...

    Gaho si svegliò di soprassalto, emettendo un grido sommesso. Era nella baita di Yotaro, ancora nel letto a castello che aveva occupato per la notte. Aveva avuto un incubo, ma uno di quelli maledettamente reali: riusciva ancora a sentire l'alito dell'orso sul collo, che lo inseguiva per sbranarlo...
    Per fortuna, con il suo risveglio agitato non aveva svegliato Masu, che ancora riposava beatamente sotto uno spesso strato di coperte al piano inferiore del letto a castello. Dalla sua posizione, diede uno sguardo alla finestra, prendendo atto che i primi raggi solari cominciavano a spuntare all'orizzonte. Ormai era quasi l'alba, e presto i due ninja si sarebbero dovuti alzare in ogni caso, perciò Gaho ritenne che non valesse la pena di rimettersi a dormire. Non che ne avesse voglia, comunque. Decise di trascorrere quegli ultimi minuti steso sul letto, con gli occhi aperti, per riprendersi da quell'incubo spiacevole.
    Pochi minuti dopo, quando ormai la luce dell'alba si fece più pronunciata, si calò sul pavimento e svegliò Masu, non senza che questo facesse un po' di resistenza.
    "Ah... no... ancora qualche minuto..."
    "Svegliati Masu! E' l'alba, dobbiamo prepararci per prendere servizio!"
    Quando finalmente il suo compagno si decise ad alzarsi, i due si prepararono di tutto punto ed in breve tempo scesero al piano inferiore con i loro zaini in braccio. Furono ben felici di trovare sul tavolo una ciotola di latte e biscotti, ennesimo gesto di buona ospitalità, che consumarono rapidamente. Era latte di capra, molto fresco, probabilmente di recentissima mungitura.
    Poco dopo emerse Yotaro, che condusse i due ninja sul luogo dei lavori. L'uomo li portò al limitare del bosco, dove i due ragazzi notarono la presenza di una recinzione che apparentemente delimitava il parco naturale. Questa era di fattura piuttosto elementare, in quanto provvista unicamente di paletti metallici conficcati nel terreno ogni metro e mezzo circa, tra i quali si ergeva una rete metallica piuttosto leggera. Probabilmente, pensò Gaho, sarebbe stata sufficiente a tenere lontani piccoli animali, al massimo qualche lupo, ma certamente non avrebbe fermato un orso. A riprova di ciò, in alcuni punti questa risultava sradicata in maniera piuttosto brutale.
    Yotaro, che a Gaho era sembrato teso per tutto il tragitto, manifestò la sua preoccupazione:
    "Questa è opera sua...l'orso ha fame e si spinge in cerca di cibo sempre più lontano. Una settimana fa aveva praticamente forzato la recinzione e se non lo avessi spaventato sicuramente avrebbe fatto altri danni."
    Deve essere così che si è slogato quella caviglia... Che gran coraggio deve aver avuto per opporsi da solo ad un orso... Non come me, che ostento sicurezza, ma in realtà...
    Gaho decise di non chiedere a Yotaro ulteriori dettagli sulla questione, forse perchè troppo impegnato a vergognarsi di quella paura che inconsciamente provava.

    Nel frattempo, cinque operai si avvicinarono a loro. Appena Yotaro ebbe finito di parlare, quello che apparentemente era il responsabile si rivolse ai tre con aria scettica:
    "Quindi questi due ninja dovrebbero essere la nostra guardia in caso di emergenza? Siamo sicuri che basteranno? Quella bestia è bella grossa... "
    L'uomo non era vestito diversamente dai suoi colleghi. Indossava una tuta da lavoro, un casco di sicurezza e portava in cinta una borsa degli attrezzi. Con le sue parole, sembrava incarnare a pieno le sensazioni provate da tutta la squadra, ovvero una visibile preoccupazione che l'animale potesse attaccarli nel bel mezzo del lavoro.
    Gaho doveva inventarsi qualcosa per tranquillizzarli... ma come poteva tranquillizzare gli altri da qualcosa che lui stesso temeva?
    Complessivamente, il gruppetto di lavoratori gli sembrava composto da gente piuttosto semplice, che con un po' di fortuna non aveva mai visto dei ninja all'azione nè sapeva alcunchè delle loro tecniche. Probabilmente, con la giusta dose di intimidazione ed un po' di furbizia i due giovani Genin sarebbero riusciti ad impressionarli e, di conseguenza, a tranquillizzarli.
    Gaho aspettò che il responsabile terminasse di presentare le sue rimostranze, poi prese a fissarlo con occhi minacciosi. Senza staccargli gli occhi di dosso, estrasse un kunai e lo lanciò di scatto alla sua destra, verso il tronco di un albero che era ubicato una decina di metri più in là, centrandolo in pieno. Era il segno che tutti dovevano fare silenzio, che sarebbe stato lui a parlare. Lo fece con un tono profondo della voce, il più autorevole che riuscì ad ottenere per la sua giovane età:
    "Il Villaggio della Nebbia ha mandato noi per assicurare la vostra incolumità! Con noi qui non correte alcun rischio, potrete lavorare in sicurezza! Dici che due ninja di Kiri non sono abbastanza??? Che cosa hai da dire ora..."
    Scandì con forza l'ultima frase, dopodichè compose rapidamente i segni della pecora, del serpente e della tigre, essenziali per eseguire la Tecnica della Moltiplicazione. In un attimo evocò altre quattro copie illusorie di sè stesso, che apparvero improvvisamente di fronte ai cinque operai. Ovviamente erano copie illusorie, con tutti i loro evidenti limiti, ma Gaho scommise sul fatto che dei non avvezzi alle arti illusorie non avrebbero saputo riconoscerle tanto facilmente. Dopotutto, durante il suo esame di fine accademia il suo stesso avversario Gai ci mise un po' a distinguerle dall'originale.
    Masu osservò tutta la scena. Quando Gaho evocò delle copie illusorie per un attimo rimase interdetto, non capendo dove l'amico volesse andare a parare. Poi, per fortuna, si illuminò ed evocò a sua volta altre quattro copie di sè.
    In poco tempo, quello che apparve di fronte agli operai non erano più solo due giovani ninja, ma un piccolo esercito di combattenti.
    Ah... se sapessero che tutte queste copie valgono meno di un esercito di terracotta... Ci faremmo proprio una figuraccia.

    Gaho attese qualche secondo con le braccia conserte, imitato dalle sue copie, che quell'immagine facesse breccia nello scetticismo degli operai. Dopodichè fu ben attento a lasciarle dissolvere prima di riprendere la parola.
    "Bene... se non ci sono altre perplessità io inizierei. Sarebbe così gentile da illuminarci su come intendete procedere con i lavori?"
    "Dunque il tratto di rete che va sostituito è lungo e ci vorranno due giorni interi di lavoro, infatti più a monete ed a valle il terreno si fa troppo ripido e gli orsi non riescono a passare di lì. Organizzatevi e poi così cominciamo."
    "Ok. Dateci dieci minuti per supervisionare l'area."
    Gaho fece cenno a Masu di seguirlo, il quale dissolse anch'egli le sue copie. Dopodichè recuperò il kunai dall'albero, e si diresse verso il tratto centrale della recinzione, dove gli operai avevano accatastato il grosso dei loro attrezzi e buona parte dei materiali.
    "Dovevamo proprio ingannarli a quel modo? Mi sento un po' meschino..."
    Non credere che a me faccia piacere, ma purtroppo non c'era altro modo. Se non li avessimo rassicurati si sarebbero certamente rifiutati di lavorare, come hanno fatto fino ad ora... E più tempo ci mettiamo a finire la recinzione e più il rischio aumenta."
    "Si... forse hai ragione. Ma che facciamo se l'orso arriva sul serio? Certo lui non si spaventerà con delle copie... Dici che possiamo farcela a scacciarlo?"
    "Speriamo di non doverlo scoprire... Piuttosto, ora abbiamo un altro problema: dobbiamo controllare tre posti contemporaneamente, e noi siamo solo in due..."

    Il tratto centrale di recinzione era quello situato maggiormente in pianura. A prima vista, Gaho si sentì di concordare con gli operai: era quello in cui per l'orso sarebbe stato decisamente più facile passare, dunque doveva essere il primo ad essere riparato e rinforzato. Essendo il punto in cui la squadra avrebbe operato, doveva anche essere quello in cui certamente uno di loro due avrebbe dovuto fornire protezione. I due Genin si avvicinarono alla catasta di materiali che gli operai avevano raccolto vicino alla recinzione. Gaho cercava con lo sguardo qualcosa che potesse tornargli utile per risolvere quella situazione. Involontariamente, Masu inciampò su un cumulo di tubi di metallo appoggiati verticalmente ad una cassa di legno, che cadendo per terra andarono a sbattere tra di loro provocando un sordo rumore metallico che sembrò propagarsi per una distanza notevole. Fu allora che a Gaho venne un'idea:
    "Masu, aiutami a prendere un po' di questi tubi... ed anche una manciata di questa ferraglia..." disse indicando un mucchio di viti e vari materiali di scarto.
    "Che cosa hai in mente, Gaho?"
    "Presto lo vedrai!"
    I due raccolsero più tubi che poterono, misero nelle tasche un po' di ferri di varie dimensioni e dopodichè si dirisero verso il punto nord della recinzione da sistemare. Anche lì la rete risultava danneggiata in alcuni punti, segno che il passaggio dell'orso era sì meno probabile, ma non del tutto impossibile. Gaho gettò a terra i tubi, che erano cavi ma coperti ad una delle due estremità, i quali emisero ancora una volta un tonfo sordo. Dopodichè estrasse un kunai e tutto il filo di nylon che aveva. Prese un tubo ed iniziò ad impartire istruzioni al suo amico:
    "Per prima cosa, facciamo due buchi laterali ai tubi, in modo che possa passarci il filo di nylon. Come una collana, per capirci..." disse incidendo lateralmente il tubo vicino all'estremità aperta. "... dopodichè ci infiliamo dentro un po di pezzi di ferro...", disse prendendo una manciata di ferraglia dalla tasca ed inserendola all'interno del tubo. Dopodichè lo agitò, ed il rumore da esso prodotto ricordava quello di uno strumento musicale. "... infine facciamo passare il filo di nylon all'interno dei buchi, ed allineamo tanti di questi tubi fatti in questo modo. Dopodichè fissiamo questa specie di collana di tubi al punto della recinzione danneggiato, in modo che se l'orso dovesse provare a passare di qua, certamente spezzerà il filo facendoli cadere. Il rumore che produrranno sbattendo tra di loro, amplificato dai pezzi di ferro al loro interno, dovremmo riuscire a sentirlo anche se siamo da un'altra parte."
    Masu annuì ripetutamente, ma secondo Gaho non aveva capito un granchè della sua idea. Comunque sia, stava preparando i tubi nel modo giusto, e questo per lui era sufficiente. Pochi minuti dopo, la trappola elementare era pronta, ed i due ragazzi la fissarono alla recinzione. Certamente, un orso di grosse dimensioni non avrebbe prestato attenzione a non attivarla, perciò il piano poteva funzionare. Gaho si immaginò un orso che si muoveva furtivo, e l'immagine gli provocò un sorrisetto ebete che represse dopo qualche secondo.

    Dopo che ebbero finito di approntare la trappola rumorosa, Gaho e Masu si apprestarono a visionare il terzo ed ultimo punto, quello a sud. Questo non si discostava di molto dal punto a nord, era più impervio di quello centrale e di conseguenza era anche meno probabile che l'orso ci passasse. Gaho disse a Masu che sarebbe stato meglio dividersi, che sarebbe stato suo il compito di supervisionare quell'area, mentre lui avrebbe fatto da guardia a quella centrale.
    "Tu resta pure qui, io vado ad avvisare gli operai che possiamo iniziare, e supervisiono quell'area. Mi raccomando, accendi l'auricolare! Ogni 10 minuti facciamo una prova radio, ok? Se abbiamo un dubbio, contattiamoci e vediamo il da farsi, ok?"
    Dopo che Masu ebbe annuito, Gaho lo lasciò e tornò dagli operai, spiegandogli per sommi capi come avrebbero operato e che la prima area della recinzione ad essere riparata sarebbe stata quella centrale. Dopodichè prese posto con loro.

    Il resto della giornata procedette senza particolari intoppi. Le comunicazioni radio tra i due Genin procedettero in maniera costante e senza allarmi. Di tanto in tanto, Gaho passava a controllare la trappola che avevano piazzato a nord, trovandola intatta. A cadenza regolare, si arrampicava sull'albero più alto e dava un'occhiata all'area circostante con il suo cannocchiale, cercando di scrutare tracce dell'orso.
    Gli operai non erano dei cuori di leone, ma certamente sapevano il fatto loro per quel che riguardava le loro mansioni: lavoravano duramente, concedendosi solo brevi pause e mai tutti insieme, tanto che durante la giornata la rete assunse un aspetto sempre più rassicurante per quella che era la minaccia da cui doveva difenderli. Erano ligi al lavoro, o volevano solo finire il prima possibile? Poco cambiava, pensò Gaho, purchè facessero il lavoro in fretta e lo facessero a modo.
    Il lavoro di guardiano era noioso, quello era sicuro, ma poteva sempre andar peggio. In fin dei conti, l'orso non si era ancora visto e quello era un bene.
    Seppur lentamente, alla fine il giorno trascorse, e si fece sera.

    ________________________________________

    Azione non offensiva- Tecnica di energia bianca Tecnica della Moltiplicazione
    Tecnica della Moltiplicazione (Bunshin no Jutsu)
    Tipo: Ninjutsu
    Posizioni delle mani: Pecora - Serpente - Tigre
    Livello: E
    Descrizione Tecnica: Tecnica base indispensabile per la promozione all'accademia degli shinobi.La tecnica crea copie illusiorie che hanno lo scopo di confondere il nemico. Le copie possono mimare i movimenti dell'utilizzatore allo scopo di confondere,ma sono incapaci di portare a termine l'attacco.Se subiscono un attacco da parte dell'avversario queste copie si dissolvono immediatamente.
    Consumo: 2 x copia (numero max copie = destrezza + volontà + intelligenza + abilità zen)
    Energia: Bianca


    Chakra consumato: 8
    Chakra rimasto/posseduto: 32/40

    Oggetti: Collana di caucciù con Dente di Squalo; Auricolare Radio; Cannocchiale
    Equipaggiamenti:
    Porta-Kunai [Base]
    [Prima sacca]
    Tasca 1: (2/8 Kunai, (6/15) Shuriken<-oppure-> 4 Uchiha Shuriken<
    Tasca 2: (10/15) Makibishi, (0/15) Spiedi
    [Seconda sacca]
    Tasca 3: (0/2) Palla di luce, (1/4) Sigillo esplosivo, (2/2) Fumogeni
    Tasca 4: (0/10m) Filo di Nylon, (3/5m) Bende

    Zaino
    [Prima tasca]
    Slot 1: (0/3) Shuriken del Vento Demoniaco, oppure (0/6) Uchiha shuriken
    Slot 2: (5/10m ) di Corda, (0/3) Fumogeni, (0/2) Palla di luce.
    Slot 3: (0/20m) nylon, (0/3) Carte Bomba.
    [Seconda tasca]
    Slot 4: (0/8) Kunai, (0/10) Spiedi.
    Slot 5: (0/10) Shuriken, (0/20) Makibishi.





    Edited by Vanvarus - 21/6/2018, 18:54
     
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    Missione Kiri: Into the Wild


    Utente/i partecipantie/: Vanvarus
    Pg partecipante: Gaho Yuki


    Gli operai procederanno di buona lena a lavorare per montare la nuova recinzione. Tutto sembrerà procedere in modo positivo e senza intoppi. Verso mezzodì tuttavia sentirai che la tua trappola è scattata, segno che qualcosa è caduto nel tuo tranello. Ti muoverai con cautela verso la zona, supportato dal tuo amico Masu...gli altri invec esi terranno a distanza per via della potenziale pericolosità della cosa. In breve ti troverai davanti un orso di dimensioni enormi (niente occhi iniettati di sangue o sangue che gli gronda dalla bocca :asd:) che sembrerà piuttosto infastidito, per non dire incazzato per il trambusto che si è venuto a creare. Di fatti l'animale sarà in piedi sulle sue zampe e ad occhio e croce sembrerà alto non meno di tre metri. La situazione è delicata, devi cercare di allontanare l'animale, o quanto meno dare tempo ai lavoranti di allontanarsi...suggerirai quindi a Masu di radunare gli operai ed allontanarli fino ad un posto sicuro. Tu nel frattempo dovrai trovare il modo di trattenere il tuo avversario. Comincia il combattimento, da qui in poi fammi il riepilogo (il chakra consumato in precedenza considera di averlo recuperato).


    Per qualsiasi dubbio riguardo alla traccia contattatami via mp. :fiore:

    Missione Kiri: Into the Wild


    Utente/i partecipantie/: Vanvarus
    Pg partecipante: Gaho Yuki



    Bene bene, ti sei mosso in modo positivo, mi è piaciuto come ti sei organizzato ma anche come hai provato a convincere i lavoratori a rimanere. Hai scelto di rimanere in mezzo. Se tu avessi scelto invece di andare a nord dove hai messo la trappola ti saresti imbattuto subito nel tuo avverario che avrebbe cominciato...quindi si può dire che ti è andata bene :asd:

    Voto: 7.8

    Missione Kiri: Into the Wild


    Utente/i partecipantie/: Vanvarus
    Pg partecipante: Gaho Yuki



    Per adesso cerca di non usare attacchi letali che usinoi sigilli esplosivi, jutsu e tecniche vanno bene. Ricordati che sei in una zona protetta :soso:
    Per dubbi contattami pure in privato :beer:



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    Gaho Yuki

    Età: 14
    Rango: Genin
    Nazione: Kiri
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    Legenda:
    Gaho
    Masu
    Pensiero di Gaho



    Dopo che gli operai furono rassicurati sulla loro protezione e fu detto loro come i ninja intendevano procedere, questi iniziarono di buona lena i lavori sul tratto centrale di recinzione, quello tecnicamente più facilmente percorribile e quindi naturalmente più esposto al passaggio dell'orso. Gaho spiegò loro che lui avrebbe fatto da guardia al medesimo tratto, così da vegliare sempre su di loro, mentre il suo compagno avrebbe controllato il settore più a sud. Disse loro anche della trappola rumorosa che avevano piazzato nel tratto a nord, e visto che 7 paia di orecchie erano meglio di due intimò loro di prestare molta attenzione ai rumori circostanti, così da aumentare le possibilità di sentirla qualora venisse attivata.

    Il resto della mattinata procedette senza particolari intoppi. Le comunicazioni radio tra i due Genin procedettero in maniera costante e senza allarmi. Di tanto in tanto, Gaho passava a controllare la trappola che avevano piazzato a nord, trovandola intatta. A cadenza regolare, si arrampicava sull'albero più alto e dava un'occhiata all'area circostante con il suo cannocchiale, cercando di scrutare tracce dell'orso.
    Gli operai non erano dei cuori di leone, ma certamente sapevano il fatto loro per quel che riguardava le loro mansioni: lavoravano duramente, concedendosi solo brevi pause e mai tutti insieme, tanto che in poche ore la rete assunse un aspetto sempre più rassicurante per quella che era la minaccia da cui doveva difenderli. Erano ligi al lavoro, o volevano solo finire il prima possibile? Poco cambiava, pensò Gaho, purchè facessero il lavoro in fretta e lo facessero a modo.

    Il lavoro di guardiano era noioso, quello era sicuro, ma poteva sempre andar peggio. In fin dei conti, l'orso non si era ancora visto e quello era un bene. Purtroppo per loro, però, quella situazione di quiete non era destinata a durare.
    Era più o meno mezzogiorno, e Gaho aveva appena concluso positivamente l'ennesimo scambio di chiamate radio. Era da poco cominciata l'ora più calda della giornata, che combinatasi con l'umidità tipica del Paese dell'Acqua, in particolar modo nei mesi primaverili, si stava rivelando davvero persuasiva nel fiaccare l'efficacia del suo servizio di guardia, così il ragazzo cercò riparo all'ombra di un albero. Si era appena seduto, che distintamente sentì una serie di sordi rumori metallici provenire dal lato nord della recinzione. La trappola era scattata.
    Gaho non era stato l'unico a sentirla, infatti anche la squadra di operai aveva smesso di lavorare alla rete, ed aveva preso dapprima a guardare in quella direzione e successivamente nella sua.
    Pregando con tutto sè stesso che si fosse trattato di un falso allarme, contattò subito Masu tramite l'auricolare:
    "Masu, vieni subito da me alla recinzione centrale! La trappola è scattata!"
    "Eh? Cosa??? Arrivo subito!"
    Gaho corse subito incontro alla squadra di operai, intimandoli di non muoversi da li per nessun motivo, e disse loro che lui e Masu sarebbero andati a controllare. Giusto il tempo di terminare con le raccomandazioni che sopraggiunse il suo amico.
    "Eccoti. Bene, andiamo."

    I due si fiondarono verso il lato nord della recinzione, andando incontro al rumore prodotto dalla vibrazione dei tubi metallici, che ancora si propagava nell'area circostante, seppur attenuato. Masu era visibilmente agitato: aveva preso a sudare copiosamente, e sembrava stesse andando incontro al patibolo. Gaho non era da meno in termini di agitazione, ma si sforzava di mantenere una parvenza di calma per evitare che tutta la missione andasse in malora: fino ad ora era stato lui a prendere le decisioni tra i due, provando a sopperire alla mancanza di un Chunin, e se anche lui avesse cominciato a dare di matto avrebbero fallito nel loro compito principale, ovvero fornire protezione agli operai ed agli abitanti della zona.
    In breve tempo, i due videro infrangersi la speranza che si trattasse di un falso allarme: nelle vicinanze della recinzione si trovarono di fronte ad un orso enorme, oltretutto visibilmente infastidito dal rumore prodotto dalla loro trappola. Questo si era infatti alzato in piedi sulle due zampe posteriori, ergendosi per un'altezza di almeno tre metri, mostrando delle zanne enormi ed artigli molto affilati. Gaho provò una forte sensazione di dejavù vedendo l'animale, trovandovi delle grosse somiglianze con quello che gli era apparso in sogno la notte prima. Sangue a parte, per fortuna.
    Masu ora tremava visibilmente. Gaho capì che in quella situazione il suo amico era troppo agitato per pensare ed agire lucidamente, e rischiava solo di essergli di intralcio... e poi lui non voleva che le cose andassero come nel suo sogno. Inoltre, qualcuno doveva radunare gli operai e portarli in un posto sicuro.
    "Masu, ascoltami... raggiungi gli operai e portali da Yotaro. Trovate un posto sicuro e proteggili. Io mi occupo di questo bestione..."
    Le parole dell'amico fecero breccia nell'animo di Masu, che gli rispose con un moto di orgoglio:
    "Te lo puoi scordare che ti lascio qui da solo! Lo attacchiamo da due direzioni diverse, vedrai che lo stend....."
    "Stai zitto ed ascoltami! Lo so che mi vuoi aiutare, ma noi abbiamo una missione da compiere, ricordatelo! Sapevamo che una cosa del genere sarebbe potuta succedere... La priorità è proteggere gli operai... Devi fare in fretta, io proverò a rallentarlo..."
    Masu provò sincera ammirazione per il coraggio del suo amico, ma non si rassegnava al fatto che il suo sacrificio fosse l'unico modo per salvare la missione. Alla fine si arrese, accogliendo la sua richiesta, e temendo in cuor suo che fosse l'ultima.
    "Va bene... ma Gaho non fare stronzate! Ricordati la promessa, e non rischiare più del necessario... Non potrei più guardare in faccia Yume se ti capitasse qualcosa..."
    Gaho sorrise. Non intendeva sacrificarsi, ma avrebbe giocato tutte le sue carte per cercare di scacciarlo, o almeno guadagnare tempo.
    "Sta tranquillo... ora vai."

    Masu corse via, tornando indietro nella direzione opposta a quella in cui era apparso l'orso, puntando alla squadra di operai. Gaho pensò che, come prima cosa, avrebbe dovuto cercare di spostare l'attenzione dell'animale da un'altra parte. Non gli era sfuggito l'amore che Yotaro provava per gli animali: in fin dei conti, la vera ragione per cui voleva erigere quella recinzione era solo per evitare che l'orso venisse abbattuto dagli abitanti della zona. Per questo motivo, e perchè si trovava in un parco naturale che andava preservato, avrebbe almeno provato a scacciarlo senza ferirlo seriamente, e si era già deciso a non ricorrere ad esplosivi se non ne fosse stato costretto. Tra lui e l'animale vi erano all'incirca 6 metri di distanza, ed i due erano disposti frontalmente l'uno con l'altro. Per prima cosa il Genin, mantenendo la distanza che lo separava dalla bestia, percorse un quarto di circonferenza alla sua destra, per un totale di circa 9 metri, così da trovarsi perfettamente al suo fianco sinistro. In questo modo, sperava di indurla a puntare da un'altra parte e non coinvolgere gli operai. Dopodichè, decise di utilizzare una delle tecniche che aveva imparato in quei giorni di intenso allenamento che avevano preceduto quella missione, ovvero il Colpo del Ciclone. Rapidamente compose i simboli del Serpente, della Pecora, dell'Orso e dell'Uccello, dopodichè unì le mani. Concentrando il suo chakra nel braccio destro, lo vide con successo uscire da esso sotto forma di folata di vento.
    Dopo aver ultimato la sua tecnica, estrasse 3 shuriken da suo portakunai, impugnandoli con la mano destra. Dopodichè, puntando alla zampa sinistra dell'animale, li lanciò contemporaneamente focalizzando il suo attacco in un solo punto, all'altezza della coscia. Nel momento del lancio, intensificò la folata di vento fuoriuscente dal suo braccio, così da potenziare la velocità delle sue armi.
    Vediamo se va tutto come il mio sogno, oppure le cose prendono una piega diversa...
    Gaho non aspettò di vedere se i suoi shuriken avessero fatto breccia nella pelle dell'orso, e dopo il lancio si affrettò ad aumentare la sua distanza da esso, saltellando indietro per altri 9 metri e portandosi così a 15 metri di separazione.
    Il ninja portò a termine il suo attacco in pochi secondi, senza quasi prendere fiato. Per questo, quando ebbe ultimato, si trovo già con il fiato un po' corto, e decise di non investire ulteriore chakra per realizzare una tecnica difensiva. Tuttavia si aspettava che la normale reazione dell'animale, dopo aver incassato il suo attacco, sarebbe stata quella di puntargli contro in piena corsa, così decise di premunirsi ed estrasse 5 makibishi dal suo porta kunai, lanciandoli tra i 3 ed i 4 metri in avanti rispetto alla sua posizione. In questo modo, sperava che se l'orso avesse caricato in preda alla rabbia vi sarebbe finito sopra rallentando la sua corsa. Dopodichè, investì il tempo restante per dare una rapida occhiata all'ambiente circostante, alla ricerca di qualsiasi elemento che potesse dargli un qualche vantaggio nel proseguio del combattimento, oltre che per riprendere fiato

    _____________________________________

    Azione di movimento 1: Corsa a destra lungo la circonferenza della distanza tra Gaho e l'orso. Percorsa 1/4 di circonferenza per un totale di 9 metri circa [(2πR)/4]= 9,4m
    Azione offensiva - Tecnica di energia Gialla: Arte del Vento: Colpo del Ciclone (Fūton: Reppūshō) - Applicazione della folata di vento ai 3 shuriken, aumentandone di +1 la velocità.
    Arte del Vento: Colpo del Ciclone (Fūton: Reppūshō)[/color]
    Tipo: Ninjutsu
    Posizione delle mani: Serpente - Pecora - Orso - Uccello - Unire le mani
    Livello: D
    Descrizione: Il ninja crea un vortice di vento non molto potente emettendolo o dalla bocca o rilasciando il chakra ventoso dalle braccia. La folata di vento potrà essere usata per accellerare gli attacchi portati, concedendo un bonus di +1 sulla velocità.
    Con Abilità Tecnico Meccancihe Lv.1 la tecnica la si potrà usare in combinazione solo con gli shuriken
    Con Abilità Tecnico Meccancihe Lv.3 la tecnica potrà essere usare per potenziare sia shuriken che kunai.
    Con Abilità Tecnico Meccancihe Lv.5 la tecnica potrà essere usata anche per dare una spinta ad altri shinobi, così da essere catapultati contro gli avversari (potrà potenziare però solo attacchi semplici)
    Consumo: 10
    Richiede: Chakra Fuuton; Destrezza 3, Tecnico/Meccaniche Lv.1
    Costo: 45 Exp
    Energia: Gialla

    Azione Gratuita 1: Estrazione di 3 shuriken, impugnati nella mano destra.
    Azione offensiva - Attacco Semplice 1 - Lancio Multiplo Focalizzato: Lancio di 3 shuriken con la mano destra, puntando alla coscia della zampa sinistra dell'animale. Effetto di +1 al danno minimo e massimo degli shuriken. DANNO 2-3
    Azione di movimento 2: Saltelli all'indietro per 9 metri
    Azione Gratuita 2:Estrazione di 5 makibishi
    Azione non offensiva - Lancio di oggetti: Lancio dei 5 makibishi tra i 3 ed i 4 metri avanti rispetto alla posizione di Gaho

    Chakra consumato: 10 (Tecnica gialla)
    Chakra rimasto/posseduto: 30/40
    Danni fisici 0/15
    Danni psicologici //
    Condizioni psico-fisiche: //
    Armi rimaste/possedute:
    Equipaggiamenti:
    Porta-Kunai [Base]
    [Prima sacca]
    Tasca 1: (2/8 Kunai, (3/15) Shuriken<-oppure-> 4 Uchiha Shuriken<
    Tasca 2: (5/15) Makibishi, (0/15) Spiedi
    [Seconda sacca]
    Tasca 3: (0/2) Palla di luce, (1/4) Sigillo esplosivo, (2/2) Fumogeni
    Tasca 4: (0/10m) Filo di Nylon, (3/5m) Bende

    Zaino
    [Prima tasca]
    Slot 1: (0/3) Shuriken del Vento Demoniaco, oppure (0/6) Uchiha shuriken
    Slot 2: (5/10m ) di Corda, (0/3) Fumogeni, (0/2) Palla di luce.
    Slot 3: (0/20m) nylon, (0/3) Carte Bomba.
    [Seconda tasca]
    Slot 4: (0/8) Kunai, (0/10) Spiedi.
    Slot 5: (0/10) Shuriken, (0/20) Makibishi.

    Farmaci rimasti/posseduti: //
    Posizione del PG: Alla sinistra dell'animale, a 15 metri
    Distanza dall'avversario: 15 metri

    CALCOLI
    Attacco semplice 1 - [(3+1 + 3) / 2] = 3,5 DANNO 2-3
    Azione non offensiva - Lancio di oggetti - [(2 + 3) / 2] = 2,5

     
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    Utente/i partecipantie/: Vanvarus
    Pg partecipante: Gaho Yuki


    Il tuo attaco andrà a segno, ma trattandosi ovviamente di un animale di alcune centinaia di kg non sembrerà così efficace. In un primo momento l'orso ti osserverà, forse un po' dubbioso sulla tua iniziativa, tuttavia passerà rapidamente ad un atteggiamento più aggressivo, ruggendo con forza e caricandoti. WRAAAA!! Nel compiere questa operazione l'essere calpesterà i tuoi makibishi ferendosi ulteriormente, ma siccome sta viaggiando come un treno (:asd:) non sembrerà risentirne molto. Giunto a portata tenterà una goffa ma potente zampata.


    Attacco semplice: Zampata al busto - Valore 3.5; Danno 2-4


    Successivamente, perso l'interesse per te si dirigerà contro il confine centrale della riserva (quello dove lavoravano gli operai per intenderci), distante alcuni metri. Sembra seriamente intenzionato a superare la recinzione, devi trovare un modo per rallentarlo o quantomeno distogliere la sua attenzione. Organizzati ed agisci. Fammi ancora il riepilogo.



    CITAZIONE
    Status Avversario: Danni = 5



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    Utente/i partecipantie/: Vanvarus
    Pg partecipante: Gaho Yuki



    Buona strategia, questo post lo valuto prevalentemente in funzione di ciò in quanto è un post di combattimento. Probabilmente era più correto usare il colpo del ciclone dopo ave lanciato i kunai, però non essendo specificato nella tecnica può andare anche così

    Voto: 7.5

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    Gaho Yuki

    Età: 14
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    Legenda:
    Gaho
    Pensiero di Gaho
    Orso




    Il primo attacco di Gaho, il lancio focalizzato di tre shuriken diretti alla coscia sinistra dell'orso potenziati dal "Colpo del Ciclone", andò a segno. Vederli penetrare la carne dell'animale fu per lui un sollievo, perchè contribuiva a renderlo più reale e meno mostruoso, differentemente da come l'aveva immaginato nel suo sogno. Tuttavia, essendo l'animale provvisto di una mole di tutto rispetto e di certo non meno di qualche centinaio di kg, questo sembrò a stento accorgersi dell'attacco subito. Dopo aver seguito Gaho con aria dubbiosa mentre questo si spostava sul campo di battaglia e passava all'offensiva, una volta ferito diventò decisamente più aggressivo, ruggendo con forza e caricandolo rabbiosamente.
    "WRAAAA!!"
    Dannazione! L'ho fatto decisamente infuriare! Forse sarebbe stato meglio non attaccarlo... ora come lo fermo???
    Per sua fortuna, subito dopo aver portato il suo attacco, e nel mentre l'orso realizzava di essere stato ferito, Gaho aveva già provveduto a mettere quanta più distanza poteva dalla bestia, ed aspettandosi da un animale infuriato che questo lo caricasse senza tante mezze misure, aveva anche lanciato una manciata di makibishi tra di loro, nella speranza che questo ferendosi avrebbe rallentato o fermato la sua corsa. L'astuto ninja, però, non aveva fatto bene i conti con l'enorme massa dell'orso, e dell'inerzia con cui questo si era lanciato in corsa: seppur avesse calpestato in pieno i suoi makibishi, ferendosi ulteriormente, non accennò minimamente a fermarsi, ed anzì in un attimo si trovò a portata del giovane Genin, provando a colpirlo con una goffa ma potente zampata diretta al suo busto.

    Era trascorso qualche attimo tra il momento in cui Gaho aveva raggiunto la sua posizione finale e quella in cui la bestia l'aveva raggiunto. Egli aveva sfruttato questi pochi momenti per prendere fiato dopo il suo attacco, certo, ma anche per darsi un'occhiata intorno. Era una buona abitudine che aveva preso dai tempi dell'accademia, quella di studiare l'ambiente circostante per cercare di trarne vantaggio, sposando a pieno quanto sostenuto dal suo insegnante che questo fosse alla base per elaborare una strategia vincente e dominare il combattimento. Nel caso specifico, ora Gaho e l'animale stavano combattendo al limitare del bosco, in prossimità di una recinzione che lo separava dal parco naturale. Ad una rapida occhiata, notò subito che il terreno su cui poggiava i piedi era un sottobosco piuttosto comune, pieno non solo di foglie secche ma anche di rami e tronchi delle dimensioni più disparate. Non gli ci volle molto per individuare un ramo piuttosto spesso, lungo circa 70 cm, che giaceva un paio di metri alla sua destra e che avrebbe fatto al caso suo in caso di necessità. E la necessità arrivò molto presto.
    L'orso era sì un animale possente, ma agli occhi di Gaho apparve anche più veloce di quello che la sua mole lasciasse suggerire. Quando questo caricò la sua zampata, per quanto lui fosse stato in grado di seguirla con lo sguardo, seppe istintivamente che non sarebbe stato in grado di schivarla, o almeno non del tutto. Pararla, invece, era assolutamente fuori discussione viste le dimensioni del suo avversario.

    Si dice che l'addestramento altro non sia che l'immagazinamento di quante più nozioni possibili, per poi tirarle fuori ed applicarle al momento opportuno, mentre l'esperienza consista proprio nell'imparare a riconoscere in battaglia questo "momento opportuno" in cui potranno essere utili. Per quanto il primo possa essere intensificato, o migliorato, esso non sarà mai in grado di sopperire alla mancanza di esperienza, che può essere invece acquisita solo sul campo. Come si potrà facilmente immaginare, un giovane Genin ha ancora freschi a mente gli insegnamenti appresi durante il suo addestramento, ma è naturalmente carente nella loro messa in pratica. Non a caso, però, vi sono alcune abilità su cui, durante la formazione, si insiste maggiormente. C'è un motivo se queste vengono definite "base", e siano ritenute imprescindibili per superare l'accademia e diventare dei ninja: queste conoscenze basilari, prima o poi, accorreranno in loro soccorso in una situazione difficile, ma per assolvere a tale compito devono diventare dei veri e propri automatismi, pronti a riproporsi ogni qualvolta lo shinobi ne avverta la necessità. Una di queste è la "Tecnica della Sostituzione".

    Nel momento in cui l'orso sferrò la sua zampata, Gaho seppe istintivamente che non sarebbe stato in grado di schivarla, ma l'automatismo di una azione ripropostasi più e più volte durante il suo addestramento ebbe il sopravvento. Istintivamente, Gaho compose i segni della Tigre, dell'Orso, del Bue, del Cane e del Serpente, terminando la sequenza giusto un attimo prima il colpo lo raggiungesse. Una nuvoletta di fumo comparve dove un attimo prima vi era il ninja, ed il ramo precedentemente notato dal ragazzo si trovò al suo posto, incassando la zampata per lui. Il Genin si ritrovò pochi metri più in la, incredibilmente illeso e pronto al contrattacco. Ma l'orso, che probabilmente non doveva aver compreso cosa fosse successo, nè dove il suo avversario fosse finito, perse totalmente interesse per lui, dirigendosi verso il confine centrale della riserva.

    Gaho sbuffò di rabbia mista a disperazione. Le stava provando tutte per tenere l'animale lontano dagli operai, ed ora quello puntava proprio dove loro si trovavano fino a pochi minuti prima. Pregò che Masu non avesse perso tempo, ed avesse provveduto a metterli in salvo, ma non poteva esserne sicuro visto che tutto si era svolto davvero in fretta. Doveva cercare di guadagnare ancora un po' di tempo per il suo amico.
    Si tolse in fretta lo zaino, ma non prima di aver recuperato la sua corda. Non era molto lunga, solo 5 metri, ma Gaho se l'era portata più che altro per precauzione, e non pensava di doverla usare davvero. Mentre tirava fuori la corda, attivò il suo auricolare per avvertire Masu del pericolo:
    "Masu fai attenzione! L'orso sta venendo da voi!"

    Se ci fu risposta, Gaho non la sentì per la concitazione che caratterizzò i momenti successivi. Con la corda nella mano sinistra, egli si accovacciò verso il tronco al quale si era sostituito, che la zampata dell'orso aveva scagliato non lontano dai suoi piedi. La appoggiò per terra, dopodichè prese una delle due estremità e cominciò ad annodarla attorno al ramo. Ed ecco che in suo soccorso venne un'altra delle abilità basilari sul quale si era ampiamente esercitato in accademia.
    Ogni studente, in accademia, veniva ampiamente indottrinato su come liberarsi da ogni tipo di nodo. Sebbene questo potesse sembrare particolarmente difficoltoso, in realtà era piuttosto semplice una volta padroneggiata la tecnica: infatti, per ogni tipo di nodo vi era un modo molto semplice di scioglierlo, ma era impossibile apprenderlo senza imparare in primo luogo come fare il nodo stesso. Per questo Gaho aveva padroneggiato l'uso di un gran numero di nodi, imparando anche a distinguerli in funzione della loro efficacia.
    Quando il giovane Genin cominciò ad annodare la corda attorno al ramo, le sue mani si mossero automaticamente richiamando i gesti eseguiti più e più volte ed ormai impressi nella sua memoria procedurale. In un attimo realizzò un nodo molto semplice, ma anche molto efficace per quello che era il suo piano, data la sua caratteristica di non sciogliersi in alcun modo se sottoposto a trazione: "il Nodo Parlato". Questo era un intreccio molto comune, ed ampiamente utilizzato dai marinai per fissare i parabordi ai lati delle imbarcazioni.



    Dopo aver ultimato quel semplice nodo, Gaho prese l'altra estremità della corda ottenendo un cappio. Dopodichè, si infilò il ramo sotto l'ascella sinistra e prese la corda con la mano destra, accertandosi di tenerla ben tesa in prossimità dell'intreccio precedentemente creato. Il nodo parlato, infatti, era tanto resistente alla trazione quanto semplice da sciogliere, semplicemente allentando questa tensione.
    Quello che il ninja aveva in mente era un piano audace, ma non gli veniva in mente altro per rallentare quell'animale enorme. Con in mano quello che aveva approntato, corse dietro alla bestia cercando di raggiungerla. Una volta che questa fu a portata della sua corda, Gaho cominciò ad agitarla con la mano destra con dei moti oscillatori, dopodichè la lanciò mirando al collo dell'animale. Successivamente, cercò di incastrare il ramo annodato all'altra estremità nella biforcazione a V del tronco di un albero accanto al quale era passato mentre lo inseguiva.
    In sintesi, Gaho sperava di afferrare l'orso al volo prendendolo al collo con il cappio, dopodichè contava di fermare la sua corsa sfruttando la resistenza che il ramo avrebbe creato incastrandosi con l'albero al suo fianco.

    Era un piano pieno di incognite, Gaho lo sapeva, ma una situazione disperata richiedeva un'azione altrettanto disperata.

    _____________________________________________


    Azione non offensiva - Tecnica di Energia Bianca: Tecnica della Sostituzione. Sostituzione ad un ramo di 70 cm, situato 2 metri alla destra di Gaho.
    Tecnica della Sotituzione (Kawarimi no Jutsu)
    Tipo: Ninjutsu
    Posizioni delle mani: Tigre - Orso - Bue - Cane - Serpente
    Livello: E
    Descrizione Tecnica: Tecnica basilare indispensabile per la promozione all'accademia degli shinobi. Tecnica utilizzata per sostituirsi a un oggetto delle vicinanze grande almeno 1/3 del corpo dell'utilizzatore.Ha lo scopo di confondere l'avversario facendogli credere di aver portato a segno il colpo,dandovi così l'opportunità di contrattaccare.
    E' possibile sostituirsi a:
    - Copie reali dell'utilizzatore (quindi a kage bunshin)
    - Animali evocati dall'utilizzatore.
    - Oggetti grandi almeno 1/3 del corpo dell'utilizzatore.
    E' impossibile sostituirsi :
    - Copie illusorie dei ninja nemici.
    - Ninja nemici
    - Animali evocati da ninja nemici.
    Questa tecnica può essere usata in combattimento soltanto 3 volte e l'oggetto a cui ci si sostituisce deve essere entro un raggio di 5 metri. Ci si potrà sostituire solo ad attacchi semplici, ad armi (non leggendarie) e a taijutsu livello D. Non ci si potrà sostituire a ninjutsu, genjutsu o taijutsu di livello C o superiore.
    Consumo: 2
    Energia: Bianca

    Azione Gratuita 1: Estrazione della corda dallo zaino
    Azione Gratuita 2: Realizzazione del nodo parlato attorno al tronco e del cappio all'altra estremità della corda
    Azione di movimento 1: Corsa all'inseguimento dell'orso. Distanza imprecisata.
    Azione offensiva - Lancio di oggetti: Lancio della corda per intrappolare il collo dell'orso, ed incastro del ramo all'altra estremità nella biforcazione di un albero.

    Chakra consumato: 2 (Tecnica Bianca)
    Chakra rimasto/posseduto: 28/40
    Danni fisici 0/15
    Danni psicologici //
    Condizioni psico-fisiche: //
    Armi rimaste/possedute:
    Equipaggiamenti:
    Porta-Kunai [Base]
    [Prima sacca]
    Tasca 1: (2/8 Kunai, (3/15) Shuriken<-oppure-> 4 Uchiha Shuriken<
    Tasca 2: (5/15) Makibishi, (0/15) Spiedi
    [Seconda sacca]
    Tasca 3: (0/2) Palla di luce, (1/4) Sigillo esplosivo, (2/2) Fumogeni
    Tasca 4: (0/10m) Filo di Nylon, (3/5m) Bende

    Zaino
    [Prima tasca]
    Slot 1: (0/3) Shuriken del Vento Demoniaco, oppure (0/6) Uchiha shuriken
    Slot 2: (0/10m ) di Corda, (0/3) Fumogeni, (0/2) Palla di luce.
    Slot 3: (0/20m) nylon, (0/3) Carte Bomba.
    [Seconda tasca]
    Slot 4: (0/8) Kunai, (0/10) Spiedi.
    Slot 5: (0/10) Shuriken, (0/20) Makibishi.

    Farmaci rimasti/posseduti: //
    Posizione del PG: Alle spalle dell' animale
    Distanza dall'avversario: Circa 5 metri, la lunghezza della corda.

    CALCOLI
    Azione non offensiva - Tecnica della Sostituzione [(3 + 4) / 2] = 3,5 Schivata efficace.



    Note:
    1) Per la questione dei nodi, siccome è vero che la tecnica per sciogliere un nodo dipende dal nodo stesso, ho azzardato che se i ninja sono in grado di scioglierli evidentemente devono anche conoscerli. Ne ho scelto uno che si confacesse alla situazione, ma non fosse troppo complicato da risultare improbabile che il mio pg lo conoscesse.
    2) Come avevamo detto via MP, ho fatto una azione che fosse più vicina ad una ruolata che ad un post di combattimento, tralasciando i calcoli che in quel frangente non potevano essere applicati. Spero che l'azione sia chiara, e non risulti troppo irrealistica (ho giocato sul fatto che l'orso fosse di spalle, e che mi sono avvicinato fino a che il lancio non fosse più lungo di qualche metro)
    3) Ne approfitto per fare presente un piccolo errore nel regolamento. Nel regolamento calcoli, alla voce "Schivata tramite ninjutsu" il calcolo di riferimento è "Schivata tramite Taijutsu o Ninjutsu/Taijutsu = [(Velocità + Riflessi) / 2]" , mentre solo nella voce difesa è riportata la Destrezza al posto della velocità. Nella parte descrittiva all'interno dello stesso regolamento, invece, per eseguire una schivata tramite ninjutsu (e fa specifico riferimento alla sostituzione) dice di sostituire la velocità con la Destrezza. Nel mio caso è totalmente ininfluente, essendo i due valori allo stesso livello, ma siccome credo sia giusta la parte descrittiva volevo farti notare l'incongruenza.
     
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    Utente/i partecipantie/: Vanvarus
    Pg partecipante: Gaho Yuki


    L'orso verrà preso al lazo e data la velocità a cui si era lanciato si prenderà un bel contraccolpo e perderà l'equilibrio franando a terra in modo rovinoso. Visibilmente confuso lo vedrai rialzarsi e guardarsi intorno per capire cosa sia accaduto ed alla fine parrà rendersi conto di quella fastidiosa corda in cui è attorcigliato...quindi rialzandosi darà un forte strattone e riuscirà a spezzarla. Ruggirà e si alzerà ancora sulle zampe, tuttavia tutte questi ostacoli che ha incontrato sembrano averlo fatto desistere dal suo intento, quindi si lancerà a corsa verso il folto del bosco, sparendo nella vegetazione, non prima però di averti tirato un'altra zampata (non c'è bisogno di fare il riepilogo, basta solo che mi descrivi cosa fai e dire se prendi danno o meno).


    Attacco semplcie: Zampata - Valore 3.5; Danno 2-4


    La pace sembrerà essere tornata a regnare sovrana sulla zona, quindi gli operai si rimetteranno al lavoro con solerzia ed il resto della giornata filerà liscia. A sera Yotaro preparerà una cena abbondante per te e per gli altri. Saranno tutti impressionati dal modo in cui sei riuscito a destreggiarti con quell'essere enorme. Ti dobbiamo più di quello che pensi, Gaho. Non solo hai difeso gli operai, ma sei anche riuscito a farlo senza uccidere quella povera bestia. Non so proprio come ringraziarti. Anche gli altri lavoratori saranno entusiasti e non faranno che ringraziarti (puoi farli parlare).
    Il resto dei lavori termineranno all'indomani, senza ulteriori interruzioni. A metà pomeriggio gli operai si congederanno ed andranno via. Rimarrai solo con Masu e Yotaro, il quale avrà un regalo per voi...un ciondolo a forma di orso intagliato nel legno. So che come regalo è piuttosto misero, ti posso assicurare che hai la mia eterna gratitudine. Quello che hai fatto per il parco non ha valore! Congedati come meglio credi e termina il post che hai ripreso il viaggio (questo è il post di chiusura :beer:).



    Per qualsiasi dubbio riguardo alla traccia contattatami via mp. :fiore:

    Missione Kiri: Into the Wild


    Utente/i partecipantie/: Vanvarus
    Pg partecipante: Gaho Yuki



    Eccoci qua, mi sono preso un po di tempo per fare alcune valutazioni. Mi è piaciuto come hai cercato di risolvere il problema, questa è una missione particolare visto anche che è la prima e quindi direi che sei andato più che bene :soso:
    Voto: 7.7

    Missione Kiri: Into the Wild


    Utente/i partecipantie/: Vanvarus
    Pg partecipante: Gaho Yuki



    Per dubbi contattami pure in privato :beer:



    Contatto: @Roby
     
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    Gaho Yuki

    Età: 14
    Rango: Genin
    Nazione: Kiri
    Energia: Gialla


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    Link Mini Scheda
    Link @MP



    Legenda:
    GahoCapo degli operai
    MasuPensiero di Gaho
    Yotaro




    Gaho non poteva crederci. Quello di inseguire un orso infuriato, prenderlo al lazo con una corda e fermare il suo slancio facendolo impigliare in un albero era, da tutti i punti di vista, un piano rischioso e disperato. Eppure, con sommo stupore del suo stesso ideatore, si rivelò efficace: la corda lanciata dal ninja si agganciò al collo dell'animale, e dopo che questo ebbe percorso i pochi metri della sua lunghezza si tese completamente strattonandolo con forza, resistendo al suo impeto e minandone l'equilibrio, facendolo poi finire rovinosamente a terra. La bestia, visibilmente confusa, impiegò qualche attimo per rialzarsi e guardarsi intorno, per poi accorgersi solo dopo un po' della corda che lo tratteneva.

    Nel frattempo, vinto lo stupore, Gaho prese a correre incontro all'orso, che in quel momento era in procinto di rialzarsi ed era ancora legato all'albero. In un altro contesto ci avrebbe pensato due volte prima di avvicinarsi ad una belva infuriata, ma essa in quel momento era in difficoltà e lui doveva approfittarne, altrimenti si sarebbe certamente liberata vanificando la sua azione fortunata. Per sua sfortuna, l'animale era abbastanza intelligente e realizzò piuttosto in fretta della corda che lo vincolava, così per quando Gaho gli fu finalmente vicino si era ormai rialzato ed era riuscito a spezzarla dandole un forte strattone.
    In un attimo, il ninja capì di essere passato da una situazione vantaggiosa ad una di estremo svantaggio: ora che l'orso era libero, ed anzi aveva nuovamente assunto una posizione minacciosa alzandosi sulle zampe posteriori e prendendo a ruggirgli contro, si trovava in una posizione scomodamente vicina ai suoi letali artigli, che avrebbero potuto raggiungerlo in qualsiasi momento.
    Ed infatti la bestia attaccò, come qualsiasi animale dotato di istinto avrebbe fatto trovandosi inaspettatamente a portata del suo nemico, e lo fece nuovamente con una zampata diretta al corpo del Genin. L'attacco fu veloce come il precedente, e come era già accaduto Gaho realizzò immediatamente che non sarebbe stato in grado di schivarlo, peccato solo che questa volta non avrebbe potuto avvalersi dell'ambiente circostante a suo vantaggio. Non avendo avuto tempo di guardarsi intorno, infatti, poteva dire addio all'asso nella manica che l'avrebbe tirato ancora una volta fuori dai guai, la tecnica della sostituzione.

    Il ninja pensò che probabilmente non l'avrebbe schivato... ma certamente ci avrebbe provato.
    Gaho aveva fermato di getto la sua corsa appena vide l'orso liberarsi dal suo vincolo, a circa un paio di metri da esso. Quando questo si allungò verso di lui, caricando la sua potente zampata, aveva giusto fatto in tempo a recuperare l'equilibrio, per poi concentrare nuovamente la forza nelle gambe e saltare all'indietro. In un primo momento il ninja pensò di essersi dato uno slancio sufficiente, tale da tenerlo alla larga dall'attacco nemico, ma poi la belva allungò i suoi artigli raggiungendolo all'addome.
    Quando le unghie dell'animale tranciarono la sua veste, spillando il suo sangue, Gaho non sentì dolore, almeno in un primo momento. Per questo, non seppe immediatamente valutare la gravità della ferita riportata.
    Oddio... mi ha preso... Spero solo che non sia mortale... per favore, fa che non sia mortale...
    il Genin atterrò dal salto qualche metro più in la. Lo fece sulle sue gambe, e questo era già un buon segno. Istintivamente si portò la mano al ventre, mentre il dolore iniziava rapidamente a farsi sentire, riscontrando per sua fortuna che il danno subito era poco più di un graffio, e che ancora una volta se l'era cavata con poco.
    Accertatosi delle sue condizioni, il ninja si accinse ad assumere una posizione difensiva, approntandosi a proseguire il combattimento. L'orso, tuttavia, dopo tutta la resistenza riscontrata sembrava aver perso interesse per il parco naturale, ed il suo attacco sembrava più finalizzato ad allontanare il suo avversario piuttosto che per scopi offensivi. Sfruttando la distanza prodotta dalla schivata di Gaho, questo si lanciò in corsa nella direzione opposta puntando al folto del bosco. Il ragazzo lo vide infilarsi nella fitta vegetazione, inizialmente seguendone la posizione grazie al visibile oscillio delle piante al suo passaggio, per poi perderne inesorabilmente le tracce.


    Gaho rimase allerta per una decina di secondi, il tempo di accertarsi tramite i suoi sensi che l'animale aveva davvero deciso di allontanarsi. Dopodichè, anche l'adrenalina che l'aveva pervaso fino a quel momento si ritirò, ed il ninja cadde sulle ginocchia, stanco e tremante. Aveva combattuto con una bestia enorme da solo, uscendone a buon partito e riuscendo persino a non coinvolgere nessuno di coloro i quali era titolato a proteggere, il tutto senza nemmeno arrecare danni al parco naturale. Era molto più di quello che poteva sperare, lui che fino a poco prima aveva messo la sua vita a repentaglio anche solo per guadagnare un po' di tempo.
    Ora che il pericolo si allontanava, però, l'eroismo cedeva giustamente il posto ad un po' di spirito di autoconservazione, che spinse il giovane a meditare sugli enormi rischi che aveva corso per via delle sue decisioni a tratti sconsiderate.
    Dopo qualche minuto dedicato a sè stesso, Gaho si rialzò ed andò a recuperare il suo zaino, mentre avvertiva il suo amico Masu tramite l'auricolare che il pericolo era passato e potevano riunirsi tutti nella zona centrale della recinzione. Lo trovò lì ad aspettarlo, gli operai poco lontano. Appena lo vide, Masu gli corse incontro e lo sollevò con forza facendo presa con le sue robuste braccia all'altezza del bacino.
    "Ce l'hai fatta!!! Ed io che credevo saresti stato il suo spuntino! Hahaha, sto scherzando, ero sicuro che saresti tornato sano e salvo" disse il ninja, mentre lo celebrava calorosamente.
    Gaho, che sollevato dal suo amico premeva con la pancia ferita sul suo petto, si divincolava in preda al dolore cercando di liberarsi, sebbene contento delle attenzioni che gli venivano tributate.
    "Haia Masu attento! Mettimi giù, mi fai un male cane!". Una volta che fu liberato, riprese a parlare in tono scherzoso: "E comunque non è vero che scherzavi! Lo so che non avresti scommesso un ryo su di me!"
    I due scoppiarono a ridere, dopodichè furono raggiunti dagli operai che li circondarono per congratularsi con loro, ormai definitivamente tranquillizzati dalle loro capacità di difenderli.

    Ora che la minaccia dell'animale era stata allontanata, i lavori ripresero a pieno regime. Anche se era improbabile che l'orso tornasse alla carica dopo un lasso di tempo così breve, Masu si occupò di gran parte della sorveglianza finchè Gaho non si fu ripreso. Gia dopo poco, però, entrambi ripresero a fornire piena protezione al gruppo di operai, ed il resto della giornata passò rapido senza altri intoppi. A sera i lavori furono interrotti fino all'indomani, e sia i ninja che gli operai furono invitati da Yotaro che preparò una cena abbondante per tutti loro. Quando gli ospiti fecero il loro ingresso nella spartana camera da pranzo di Yotaro, furono piacevolmente assaliti da una moltitudine di odori di vario genere provenienti dalla tavola imbandita al centro della stanza, che per l'occasione era stata allungata mediante un arguto sistema di gancetti che consentiva la fuoriuscita alle due estremità di una estensione al piano di legno principale. Il guardiano non mancò di offrire loro prodotti tipici di quell'ambiente boschivo, in primis carne di cacciagione e funghi di ogni tipo, ma anche uno strano alimento che i due ninja non avevano mai visto prima, che a prima vista sembrò loro una specie di gelatina di colore giallo, ma al sapore ricordava quello della farina di mais.
    Era stata una giornata faticosa per tutti, ed ognuno di loro era incredibilmente affamato, perciò dopo una breve dose di convenevoli si raccolsero attorno alla tavola imbandita e dettero il via alle danze. Yotaro non aveva mancato di offrire loro anche notevoli quantità di vino, che furono prontamente attaccate dalla squadra di operai, così che in breve tempo l'atmosfera divenne molto più calda e giocosa, ma anche caotica e disordinata. Ovviamente i due Genin erano troppo giovani per indulgere ai piaceri dell'alchool, e da bravi ragazzi si erano tenuti alla larga da esso, tuttavia non poterono non rimanere coinvolti dall'aria di festa che pervadeva la casa del guardiano.
    Dopo che il gruppo cominciò a soddisfare il proprio appetito, si fece anche più propenso alla conversazione. Nessuno aveva potuto assistere allo scontro tra Gaho e l'orso, e tutti volevano sapere come avesse fatto a destreggiarsi da solo con quell'essere enorme. Per la prima volta nella sua vita, Gaho si trovava al centro dell'attenzione per qualcosa che non fosse la provenienza oscura delle abilità del suo clan, ed all'inizio ne fu un po' intimorito. Dopo un po', però, vedendo come tutti loro pendevano dalle sue labbra mentre raccontava i dettagli dello scontro con l'animale, cominciò a distendersi e si divertì ad arricchire la storia riempendola di particolari. Sentendosi come un cantastorie che racconta attorno al fuoco le gesta degli eroi di altri tempi, seppe anche introdurre un efficace momento di silenzio mentre raccontava la presa al lazo dell'orso... così che la platea proruppe in applausi e gridò il suo nome mentre descriveva loro come l'animale cadde rovinosamente a terra strattonato dalla sua corda. Il caposquadra, che doveva esserci andato un po' pesante col vino, si complimentò rumorosamente con il ninja, mentre dondolava la testa pericolosamente:
    "Sssai ragassso! Ti avevo sottovalutato! Mi sembravi un buoooono a nulla, invece hai un fegato grande così!" disse, mentre con le mani indicava un cerchio grande quanto un tronco di albero.
    Il resto della squadra gli fece eco, logiandolo a loro volta per il suo coraggio. Gaho rispondeva loro timidamente, minimizzando le sue azioni con degli umili ringraziamenti e scuotendo entrambe le mani con i palmi rivolti in avanti, come a voler sottolineare che non aveva fatto niente di particolare.
    " Ti dobbiamo più di quello che pensi, Gaho. Non solo hai difeso gli operai, ma sei anche riuscito a farlo senza uccidere quella povera bestia. Non so proprio come ringraziarti."
    Gaho arrossì, dopodichè rispose a Yotaro:
    "Oh bè... avevo capito quanto è importante per te questo parco naturale, e persino la vita di quell'orso... Non serve che mi ringrazi, è il mio lavoro e l'ho fatto con piacere."

    Dopo una giornata faticosa ed una cena abbondante, tutti loro erano decisamente distrutti e si abbandonarono ad un meritato riposo. Il giorno dopo i lavori ripresero nuovamente di primo mattino, ma fu chiaro che ormai erano a buon punto. Questi si svolsero senza ulteriori interruzioni, ed a metà pomeriggio la recinzione fu completata, per la gioia dell'intera squadra. Ultimato il loro compito, poco dopo la squadra di operai si congedò, lasciando i due ninja soli con Yotaro. Anche il loro compito era ultimato, ed era ormai giunto il momento dei saluti.
    "Finalmente la recinzione è ultimata. Ora il parco naturale ed il villaggio non corrono più alcun pericolo. Il nostro lavoro qui è finito..."
    Gaho e Masu videro Yotaro cercare qualcosa nelle tasche, dopodichè questo tirò fuori dei ciondoli a forma di orso intagliato nel legno, che porse loro:
    "So che come regalo è piuttosto misero, ti posso assicurare che hai la mia eterna gratitudine. Quello che hai fatto per il parco non ha valore!"
    Gaho indossò la collana, assieme al suo dente di squalo, dopodichè si rivolse a Yotaro:
    "Siamo noi che ringraziamo te, per la tua grande ospitalità nei nostri confronti e per la cura e la passione che metti nel parco naturale e nel tuo lavoro... Grazie di tutto amico, non mi dimenticherò di te! Abbi cura di questi animali... ed anche del mio amico orso se ti riesce! A presto!"

    I due ninja si incamminarono, zaini in spalla, verso casa. Fecero qualche centinaio di metri, dopodichè Gaho si fermò e si girò a guardare il parco naturale, ed il suggestivo paesaggio montano che lo caratterizzava, con i suoi boschi ed i suoi corsi d'acqua.
    "Che c'è, Gaho? non hai voglia di tornare a casa?"
    "Certo... solo che pensavo... Ce l'abbiamo fatta Masu, abbiamo completato la nostra prima missione. Siamo dei veri ninja!" I due si sorrisero soddisfatti. "Forza, andiamo. La nostra tradizione ci aspetta! Questa volta però andiamo a vedere una bella mostra o uno spettacolo..."
    "Non ci pensare nemmeno! Non mangio ramen da una settimana, voglio farmi una bella scorpacciata..."
    E mentre i due Genin si allontanavano all'orizzonte, discutendo di come avrebbero passato il loro tempo libero una volta al villaggio, il bosco li salutava con il suo incessante fruscio di foglie, il cinguettio degli uccelli ed il ruggito dei suoi predatori.

    _____________________________________

    Oggetti: Collana di caucciù con Dente di Squalo; Auricolare Radio; Cannocchiale
    Equipaggiamenti:
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    [Prima sacca]
    Tasca 1: (2/8 Kunai, (3/15) Shuriken<-oppure-> 4 Uchiha Shuriken<
    Tasca 2: (5/15) Makibishi, (0/15) Spiedi
    [Seconda sacca]
    Tasca 3: (0/2) Palla di luce, (1/4) Sigillo esplosivo, (2/2) Fumogeni
    Tasca 4: (0/10m) Filo di Nylon, (3/5m) Bende

    Zaino
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    [Seconda tasca]
    Slot 4: (0/8) Kunai, (0/10) Spiedi.
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    Ricompense: 23 ppe; 20 pex; 350 ryo

    Puoi richiedere l'aggiornamento scheda :beer:
     
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