Missione Evento 🔥 Circu Dimir

Ero da poco partito da quella struttura maledetta lasciandomi alle spalle solo morte e distruzione. Non avevo più niente da dare lì, non avevo più niente da dare a Monti Cimitero. Nemmeno un motivo per rimanere, niente di niente. Meglio spostarsi appunto, perchè starci mi avrebbe esposto a inutili rischi. E ora dove sarei andato a finire? Beh, di scelta ne avevo in gran numero e una chi più chi meno valeva l'altra, fatta eccezione ovviamente per un insensato e rischioso ritorno a Kumo o in una qualsiasi delle nazioni da essa controllate.

Non è importante il dove vado ora... E' più importante il come ci vado...Devo prendere la cosa in totale tranquillità e serenità... Un passo alla volta... Adesso la cosa migliore da fare, e forse anche l'unica, è quella di evitare le nazioni principali... Magari il Paese delle Cascate potrebbe anche andare bene... Già... Non so perchè ma quel posto mi ispira qualcosa di familiare... Chissà perchè...

Schiarita la mente da pensieri di carattere logistico scelsi di aumentare il passo, deciso a raggiungere la mia destinazione entro la fine della giornata, così da poter passare la notte lì e muovermi più nel concreto domani. Per fortuna quella mattina era una bellissima giornata e non c'era un filo di vento, così potei avanzare e percorrere metà del mio percorso in totale tranquillità, concedendomi anche una lunga sosta per rifocillarmi rilassarmi, ripartendo fresco come una rosa nel primissimo pomeriggio. Percorrevo spensierato quelle fitte foreste nel quale era avvolta la quasi totalità del paese evitando le strade principali. Quel silenzio che aleggiava nell'aria mi sembrava quasi surreale infatti, quasi inquietante. Mai avrei pensato che sarebbe stato portatore di un cattivo presagio, di un evento che mi sarei indubbiamente ricordato per un lungo periodo.

Madonna santa... - era passata una mezzora circa dalla mia partenza - Certo che incomincia a fare un caldo boia qui... Ed è come se l'aria fosse... Non so... Più secca...

Era strano. E' vero, c'era sole, ed è vero, era una giornata calda, ma non di certo a questi livelli. E la situazione da quel momento in poi non fece che peggiorare. L'aria si faceva sempre più rarefatta e irrespirabile così come il caldo che raggiunse livelli tali da seccare la vegetazione intorno a me. A peggiorare la cosa ci si mise il fatto che se io mi azzardavo a cercare di aumentare la velocità per cercare di uscire da quella cappa sudavo e faticavo esponenzialmente di più, il che mi portava a vivere una situazione che definirla catartica era poco.

Ma guarda te... - alla mia destra avevo il mare (che potevo vedere da un piccolo dirupo), alle mie spalle sterpaglie oramai secche che incominciavano una inevitabile autocombustione - Persino l'acqua sembra che stia incominciando a bollire... Che cazzo sta succedendo?? - in lontananza vidi delle imbarcazioni arrivare a tutta velocità sulla riva, riva nella quale era era già attraccato qualcuno - Sembra che ci sia un bell'afflusso di gente qua... Perché penso stia per scatenarsi un vero troiaio? Ma sopratutto, perché vedo un miscuglio di ninja e persone comuni nelle imbarcazioni e in riva? - in tutto questo c'era gente che passava a pochi metri da me ma che mi ignorava bellamente, come se la loro attenzione fosse attirata da ben altro. Mi fu ben chiaro che dovevo capirci qualcosa di più, cercare di capirci qualcosa magari origliando da un profilo più distaccato i discorsi dei "marinai". Ciò che sentii furono frasi del tipo "Oh mio dio, non è possibile che esista una cosa del genere", "Dobbiamo muoverci a raggiungere gli altri con i rinforzi o sarà troppo tardi" sino a "E' gigantesco e potentissimo! Serviranno ben più di qualche forcone o un paio di Kunai! Svelti!".

Non può esistere una cosa del genere... E' gigantesco... Se una tale mole di gente si sta muovendo e se i discorsi sono tutti analoghi significa che c'è qualcosa o qualcuno verso cui stanno andando...

Decisi a quel punto di scendere e di mischiarmi alla gente andando nella loro stessa direzione. Dopo poco tempo mi si parò di fronte agli occhi l'oggetto dei discorsi che avevo sentito, un colosso di dimensioni abnormi che giaceva in mezzo ad un mare di lava al centro di un terreno distrutto e ridotto in macerie. Un essere che sarà stato alto almeno una cinquantina di metri e che guardavo sbigottito dal basso verso l'alto a una ventina di metri di distanza.

Ah... Ecco spiegato tutto... Ed ecco anche il perchè di tutto quel caldo... E' colpa sua...

Attorno a me insperatamente una quantità indefinibile di persone stava cercando di attaccarlo. Chi con tecniche di qualsiasi elemento, chi con armi da ninja chi con oggetti di fortuna. Tutti, indistintamente, stavano andando contro il gigante. E io cosa dovevo fare? Far finta di niente e darmela alle gambe? Non avrebbe avuto molto senso la cosa, anche perchè per scappare avrei dovuto dargli le spalle e per quanto fosse in "inferiorità" numerica il rischio che potesse attaccare chiunque c'era eccome, e in quel chiunque c'ero pure io.

Fanculo!!!

Mi ero deciso ad unirmi alle danze, e per farlo non badai a fronzoli aprendo subito il rubinetto al massimo della potenza. Attivai l'eremitica e subito dopo senza indugiare oltre composi ad una velocità allucinante una numerosa quantità di sigilli. Dopo aver concluso la composizione attorno al mio corpo si formò una sottile aura di energia elettrica ad alto voltaggio che si disgregò librandosi nell'aria sino a formare tre enormi lance composte da fulmini. Quella era la più potente tecnica Raiton di cui disponevo. Le saette si librarono per qualche istante in area ma non appena protesi la mano in avanti scattarono tutte quante a gran velocità in avanti andando a colpire l'essere intento a immettere versi assordanti e contrattaccare agli attacchi che gli arrivavano contro.

E' possibile che sia talmente grande da non avere la bencheminima capacità di difendersi dagli attacchi?? Sembra quasi ancorato al terreno... Sta incassando tutto senza schivare limitandosi al solo attaccare... Mmm...

Meglio approfittarne e rincarare la dose nel dubbio. Avanzai quindi di una tredicina di metri e questa volta dopo aver composto un numero minore di sigilli allargai le braccia a mò di crocifisso creando attorno alle mie mani due sfere di chakra raiton dal quale pochi istanti dopo uscirono in gran numero delle mini saette composte dallo stesso elemento andando ad incocciarsi sia sul bestione che su qualsiasi individuo fosse nel raggio d'azione della mia tecnica.

E anche questo è andato... - pensai indietreggiando di otto metri mentre estraevo dal fodero le Kiba.

Dopo essermi fermato in un lembo di terra ancora integro le piantai entrambe a terra e le stesse rilasciarono in un'area di quindici metri che mi vedevano come epicentro una scarica che elettrifico tutto e tutti. Successivamente, sempre tenendole ben salde sul manico, le sollevai a terra dandole modo di rilasciare verso l'alto a ciascuna arma una seconda scarica ben più forte della prima. A quel punto dal cielo incominciano a cadere una serie di fulmini che andarono a colpire chiunque (colosso compreso) era stato elettrificato poco prima. Ero si riuscito per l'ennesima volta a colpirlo, ma nonostante tutto il mio "avversario" mostrava indifferenza e non presentava alcun segno di cedimento.

Io e il mio talento innato nel ficcarmi nei casini... Dannazione...

Mollai le spade che sino a quel momento avevo tenuto in mano, ma queste invece di cadere presero a librare nell'aria posizionandosi ai lati della mia testa e puntando di fronte a me. Mentre la mano sinistra la chiusi a pugno la destra la tenni aperta richiamando l'arma che stava da quel lato nella mia mano. In questa concentrandomi infusi del chakra fuuton prima di lasciarla di nuovo alla sua nuova vita.

Non ti piacciono gli attacchi a distanza vedo... Vediamo se questo è più di tuo gradimento...

La spada potenziata scattò subito avanti e evitando abilmente qualsiasi ostacolo trovasse di fronte a lei. Il suo obbiettivo infatti era uno e uno soltanto. Manco a dirlo lo presi in pieno, e tanto per cambiare, per l'ennesima volta non notai nessuna reazione. L'arma si conficco nella sua pelle coriacea come se nulla fosse e uscì fuori pochi istanti dopo ritornando a me senza l'aura di chakra fuuton ma con in compenso qualche rigolo di sangue sulla lama.

Un, due tre, sono nella merda, alè!