Missione Evento 🔥 Circu Dimir

Che accidenti lo ripeto a fare? Tanto il copione è sempre e solo lo stesso. Io vado dal mostro, io attacco il mostro, il mostro mostro attacca me e bum, alla seconda ondata di attacchi cado puntualmente a terra privo di energie. L'ho fatto per due volte, e in entrambe le occasioni il copione era sempre lo stesso. La sola e unica cosa che differiva tra i due "tentativi" era che nel secondo non mi ero limitato a mettere in pericolo la sola mia vita, ma lo avevo fatto con Gaṅgā prima e con Sobek poi (i miei coccodrilli "da evocazione"). Per fortuna non erano morti per causa mia ma ero riuscito o a liberarli prima o a svenire prima che potesse capitargli qualcosa (causandone l'ovvia e conseguente sparizione dal terreno). Ora cosa avrei potuto fare? Nulla, se non accettare l'inevitabile continuando a farmi prendere in pieno sino a che non ci avessi lasciato le penne. Che mera fine, che cosa incredibilmente umiliante per me. Davvero sarei finito in un modo così incredibilmente anonimo? Forse si. Anche se a onor del vero una piccola speranza di sopravvivenza ce l'avevo, piccola speranza rappresentata da quei buoni samaritani che mi raccattavano semi morente dal campo di battaglia per portarmi da qualche parte per fornirmi assistenza medica e rimettermi in sesto.

Mmmh... - riaprivo gli occhi con estrema fatica. Sentivo la testa che mi pulsava a gran velocità emanare un calore non indifferente e ogni singolo osso del mio corpo dolorante. Ad apertura oculare completata la vista non era nitida ma leggermente sfuocata. Vedevo scuro di fronte a me e ai miei lati, tutto tranne una figura umana che mi si poneva davanti in ginocchio - Dove sono... Sono... Sono ancora sul campo di battaglia? Sembra... Di si... Non è l'ospedale da campo dove sono stato prima... Decisamente... - gradualmente recuperai la vista e incominciai a guardarmi intorno per cercare di capire dove fossi, ignorando bellamente chi mi stava appunto di fronte. A quel punto provai ad alzarmi, ahimè inutilmente, sia per via dei dolori sia perchè fui prontamente bloccato e ancorato al terreno.

Vuoi farti ammazzare ragazzo? Sta fermo qui... - era una ragazza, ed era bellissima. Era alta, presumibilmente sulla trentina, con dei lunghissimi capelli bianco-argentei e una carnagione pallida. Se ne stava lì a fissarmi seriosa con i suoi occhioni rosso rubino con l'indice della mano destra di fronte alle labbra per indurmi a stare zitto - Non devi muoverti perchè non sei in condizioni... E sopratutto non ti devi alzare e far vedere perchè il masso sul quale poggia la tua schiena è l'unica cosa che ci separa e che ci occulta dalla vista del mostro...

Siamo ancora sul campo di battaglia dunque... Ma che ci faccio qui? E tu chi sei? Perchè sei qui?

Chi io sia non è importante... Sto combattendo esattamente come te contro quell'essere... Per un niente sono riuscito a salvarti dalla zampa che stava per calare come una sentenza sopra il tuo corpo e sono riuscita a portarti qui sfruttando la confusione che regna sovrana qui intorno...

Molto piacere... Bel racconto... Ma non è una risposta alla domanda di cosa io ci faccia qui seduto e del perchè tu sia qui di fronte a me...

Ma insomma... Vuoi essere salvato o vuoi crepare? Se ti ho salvato è perchè non ti volevo morto... E se ti ho portato qui e non all'ospedale è perchè evidentemente non serve... Non ci arrivi da solo??

Sei un medico immagino... Dato che sei qui da sola...

Sei sveglio vedo... - nel mentre che mi rispondeva cominciò ad attivare dei Jutsu di natura medica sul mio corpo.

Bene... Già che io sono sveglio e già che te sei appunto un medico fa alla svelta a rimettermi in sesto che mi stanno girando i coglioni a elica contro quell'essere... Voglio andare lì al più presto a fargli il culo porco cazzo...

Piccolo ragazzino impertinente che non sei altro... Adesso mi hai stufato... - il suo tono si fece più deciso e scontroso - Mettiamo subito le cose in chiaro... Non me lo fa fare nessuno a salvarti il culo.... Non sono pagata per farlo e non ho nemmeno interesse a farlo... Potrei lasciarti qui a crepare se è questo che vuoi... Semplicemente non lo faccio perchè mi serve che più persone possibili possano combattere perchè nemmeno io come chiunque sta combattendo voglio morire qui... Però tu non vali più degli altri... Qui sei soltanto un numero... Un numero che non fa la differenza tra la vittoria e la sconfitta... - dure parole, ma con un fondo di verità. Un atto dovuto, una conseguenza che sono andato a cercarmi in maniera piuttosto palese - Ma la cosa più importante è che devi stare zitto e buono... E moderare il linguaggio... Non tollero che nessuno si rivolga a me con quella presunzione e quelle stesse parole che stai usando tu...

Ma che bel peperino che abbiamo qui... Va bene va bene... Faccio il cucciolo e sto zitto e buono come vuole lei... - non mi rispose ma mi lanciò un'occhiata tutt'altro che benevola.

Da lì in poi non ci fu molto da annotare, se non che la mia crocerossina di turno si diede molto da fare per rimettermi in sesto nel minor tempo possibile spingendosi oltre ogni limite, limiti difficilmente concepibili dalla mente umana. Le sue capacità curative raggiunsero il loro apice dopo a malapena un'ora di tempo (un'ora faccio notare, esattamente un terzo rispetto alle cure che mi erano state apportate all'ospedale da campo) ero già in uno stato di forma tale da potermi permettere sia di reggermi in piedi senza particolari conseguenze che volendo anche di combattere visto che mi sembrava anche che fosse stata ripristinata la mia riserva di chakra. Titubai però. La osservai e mi soffermai sul fissarle il viso.

Stai... Stai sanguinando...

Si affrettò a tamponare il liquido rossastro che gli colava dal naso, evidentemente per indurmi a non dare peso alla cosa.

Non ti preoccupare... Non è niente... Soffro solo di epistassi... Niente di importante...

Si certo... Epistassi... - probabilmente non voleva darmi un pensiero, o più verosimilmente il suo orgoglio non la portava a confessarmi il fatto che la causa scatenate di quella perdita era lo sforzo sovrumano al quale si era sottoposta per curarmi in men che non si dica.

Meglio lasciar stare e far finta di niente... - pensai mentre mi alzai in piedi sgranchendomi le dita e ruotando di 180 gradi in direzione del mostro - Facciamo così... Curati questa tua epistassi e stattene qua tranquilla... Sono sicuro che ti si presenterà l'occasione di aiutare qualcun'altra... O chissà... Magari mi sarai utile una seconda volta per salvarmi nuovamente...

Non attesi una sua risposta né tantomeno un suo qualsivoglia cenno. Mi limitai ad incamminarmi e procedere imperterrito in linea retta per andare contro il nemico che distava da me una trentina di metri. Dopo due avevo attivato l'abilità innata, dopo quattro mi ero fermato per evocare sul campo Gaṅgā, dopo sei mi ero fermato una seconda volta per potermi concentrare e attivare la seconda modalità più potente del Rancore: la formazione dei fili a corto raggio. Quella strana modalità constava nell'incanalare tutto il mio chakra nei fili che componevano il mio corpo così da dargli vita trasformandomi in un mostro abnorme con braccia allungate, volto sfigurato e una discreta quantità degli stessi fili che si ergevano alle mie spalle rivelando le maschere collegate ai cuori vento e fuoco, le quali si posizionarono in linea d'aria all'altezza della mia testa (una alla destra e una alla sinistra). E fu proprio a loro che mi rivolsi.

Ragazze mie... Sapete già perchè siete lì... A voi l'onore di aprire le danze...

Non mi stavo rivolgendo ad entrambe perchè ero impazzito. Lo stavo facendo perchè l'attacco che volevo venisse lanciato era un attacco combinato, un attacco composto da due elementi: il fuoco e il vento. Osservai prima una fiammata cilindrica partire alla mia sinistra in direzione frontale e poi una folata di vento della stessa forma congiungersi ad essa aumentandone il volume ma sopratutto la velocità. Quel selvaggio ventò infuocato partì spedito incocciando sulla corazza del mostro, segnata oramai da una quantità indefinibile di attacchi.

Bene... Bene... Continuate così!!! Avanti! Non fermatevi!!!

Quella tipologia di tecniche mi consumava uno sproposito di chakra è vero, ma chi se ne frega, non era quella la sede per badare a questa tipologia di dettagli. Dopo essere avanzato di altri quattro metri (portandomi quindi a venti) la maschera Katon sputò una piccola palla di fuoco verso il basso che esplose impattando al terreno e generando una fiammata che si propagò velocemente in avanti. Quasi istantaneamente alla generazione della massa infuocata la maschera fuuton andò a rimorchio con un tifone che con un funzionamento analogo alla tecnica lanciata poco prima aumentò sia la forza che la velocità della sorella d'armi.

Bene... Bene... BENEEEE!!! Gaṅgā tocca a te ora!

Non aspettava altro che il mio via libera, manco a dirlo. Non badò a spese, attivò "tempestivamente" il suo che non fecero altro che caricare in misura sempre più maggiore il coccodrillo che sfrutto questa condizione per sfruttare una palla di chakra raion da lanciare. Non contento a quel punto Gaṅgā volle porre un punto esclamativo su quella lunga e all'apparenza interminabile serie di attacchi correndo a gran velocità per andare a colpire una zampa di un mostro con una "spallata" per poi tornare nuovamente al mio fianco.

Era oramai prossima alla fine, la bestia. A stento si reggeva in piedi, riportando sulla sua coriacea "pelle" gli innumerevoli segni degli attacchi ricevuti sia da me che dall'oceano di persone che imperterrite e senza mostrare segni di cedimento continuavano pure loro a fare lo stesso. Segni di cedimento che invece avevo avuto e che stavo avendo io, un pò forse perchè ero stanco ma più verosimilmente perchè non era da me essere lì a fare il buon samaritano, a stare insieme a persone che non conoscevo per fare qualcosa che non sentivo mia, che non sentivo riguardasse me. Eppure ero lì, ero lì insieme a tutti nonostante dentro di me continuassi a pormi dubbi e domande come fossero un mantra. E forse la risposta a tutto risiedeva appunto nel fatto che fossi lì, perchè alla fine della fiera ero una persona fortemente orgogliosa a cui non piace lasciare le cose a metà e a cui piace finire le cose che inizia. Non sono un dio, non sono un messia, non sono il salvatore di nessuno, ma non sono nemmeno un codardo che scappa lasciando le cose incompiute. Fare ciò che deve essere fatto non mi farà certo felice, ma mi renderà grande e maturo, e mi concederà un senso di pace e appagamento che possa nutrire il mio ego.

Le sto provando tutte... La modalità eremitica... La mia abilità innata... Da solo... In combinazione con i miei animali da richiamo... Ma con niente di tutto ciò sono riuscito a fare la differenza... E' troppo... Troppo forte perchè io possa fare qualcosa di realmente utile... Troppo forte perchè il mio contributo possa valere ai miei occhi più di quello degli altri... Eppure è lì lì sul punto di cedere... E' palesemente al suo limite... - in me regnava la confusione. E io, nonostante fossi trasformato in qualcosa di inumano mantenevo comunque un barlume di lucidità - Mmm... Boh... Potrei... Potrei provare a riattivare la modalità eremitica... E magari per risparmiare chakra potrei chiedere a Sobek... Si... Può starci... Ganga vieni q---....

Nemmeno il tempo di concludere il mio ragionamento che la bestia emmise un ruggito talmente assordante da indurmi a dover forzatamente tappare entrambe le mie orecchie con le mani. Quello però era solamente il preludio a qualcosa di non positivo, un gesto disperato e insperato per caricarsi prima di lanciare l'ennesimo e distruttivo nei confronti dell'esercito di fortuna. Parallelamente all'arrivo degli ultimi attacchi miei e di Gaṅgā e parallelamente al suo "grido" incominciò a sbattere vigorosamente le proprie zampe a terra smuovendo una vasta area intorno a lei con una forza tale da generare un terremoto di entità medio-bassa, ma sufficiente per far fuoriuscire un discreto numero di colonne di lava praticamente da ovunque riuscendo a colpire (manco a dirlo) sia me che il coccodrillo. Entrambi quando quella sorta di eruzione si concluse riportammo sul corpo evidenti segni di ustione di entità medio-grave.

Non sembra proprio risentire di alcun calo di energie... La sua forza e la potenza dei suoi attacchi non sembra proprio variare nonostante tutto...

Nè seguì un'altro, l'ennesimo urlo, sparato dritto dritto in faccia a me. Questa volta però i decibel aumentarono talmente tanto da rendere ininfluente il fatto che cercarsi di attenuarle la percezione sul mio corpo con l'uso delle mani. Quando le tolsi ecco la triste scoperta... Avevo tracce di sangue su entrambi i palmi delle mani.

Diamine... Deve avermi spaccato i timpani con quell'urlo... Sento i rumori tutti distorti... E fa male...

Tanto inferiore quanto succube dei suoi attacchi. Non potevo fare a meno di riceverli, esattamente come non potevo che accogliere con freddezza e rassegnazione tutti i danni che mi venivano inflitti.

Adesso.... Cosa si inventerà??

Vedendosi accerchiato dal mio lato con le truppe che si facevano più vicine a lui il gigante spazzò via tutte quelle persone con uno dei suoi arti anteriori come fossero delle inutili mosche. Chi si trovava nella traiettoria del suo braccio subì un numero di danni incredibilmente alto prendendolo in pieno (comportandone la conseguente e probabile morte), mentre chi era più distante (compreso me e il mio alleato) venne preso solamente di striscio subendo comunque danni, ma in una quantità tale da permetterci di rimanere in vita, doloranti ma in vita.

Non è ancora finita vedo...

A parlare era il mio animale eremita, Sobek. Lo avevo evocato subito dopo aver disattivato l'abilità innata ed aver ripreso il mio aspetto "naturale".

A quanto pare no... Non so per quanto ancora né avrà ma a quanto pare no... Purtroppo...

E immagino tu mi abbia chiamato per cercare di mischiare un pò le carte...

Esatto... Sto davvero cercando di provarle tutte... E a questo giro pensavo di provare con la modalità Ibrida... Prima che finisca il chakra... E prima che finisca di nuovo ko...

Il chakra non è un problema... La possiamo attivare a mie spese... Per quanto concerne il tuo stato di salute lì purtroppo non posso fare niente lo sai bene... Ho tante capacità ma quelle mediche non fanno parte di queste...

Non c'è problema... Se finirò al tappeto pregherò che qualcuno porti via il mio culo da qui come le altre due volte prima ti crepare...

Va bene... Libera Gaṅgā allora... Nel mentre ti salgo in spalla e attivo la modalità...

E così feci. Dopotutto era giusto e doveroso, come già avevo fatto precedentemente, tenere Gaṅgā fuori il più possibile cercando di non coinvolgerlo in questa battaglia oltre il dovuto. Stessa cosa che in fin dei conti sapevo benissimo di dover fare anche con Sobek.

Bene... Ora che ho di nuovo attiva la modalità eremitica ho guadagnato un pò di chakra... Direi che posso sfogarmi offensivamente senza pormi freni o quasi...

Dimmi cosa devo fare allora e lo faccio...

Eh... Bella domanda... Il problema è che per nostra sfida ci ritroviamo immersi nella lava... Non ne ho la certezza assoluta ma con un ambiente del genere le tecniche suiton sono inutili o comunque fortemente debilitate... E, se non ricordo male Sobek la tua tecnica più potente è proprio di quell'elemento... O ricordo male?

No no... Non ricordi male... Mmm... Tu lato elementi sei più versatile di me anche senza innata attiva... Potremo fare che tu vai di tecniche elementali e magari io entro a rimorchio sul finale con un pò di sana forza bruta...

Si... Direi che può starci... E' andata allora... Non perdiamo altro tempo!

Subito ad una velocità impressionante presi a comporre un gran n numero di sigilli. Dopo aver finito con l'ultimo attorno a me cominciarono ad apparire ad una ad una dieci lance di fulmini che libravano "leggiadre" come fossero dotate di vita propria. Al mio cenno con la mano destra le stesse scattarono in avanti diritte verso il mostro, colpendolo in pieno in una delle zampe anteriori.

Facciamo una visitina tra le tecniche suniane toh...

Tecnica appresa durante il mio ultimo scontro, elemento diverso ma comunque molto valido. Peccato solo che gli effetti secondari di tutte le mie tecniche non servissero praticamente a niente.

Sobek non badare al fatto che per attivare alcune tecniche mi devo spostare... Per quanto potenti alcune hanno una portata limitata...

Non ti preoccupare... Fai come se non ci fossi... Tanto sino a che non veniamo colpiti la modalità ibrida rimane valida...

Dovetti forzatamente avanzare di una decina di metri. Una volta fermatomi protesi le mani in avanti puntando tutte e dieci le dita verso il mostro. Dalla punta delle stesse si formarono delle sottilissime lame composte di chakra fuuton che con uno scatto degli arti superiori feci partire, prestando particolare attenzione a mirare nello stesso punto dove avevo appena colpito.

Ci siamo quasi... Ci siamo quasi... Forza...

Altro movimento (tre metri circa), altro cambio di elemento per l'attacco in arrivo, passando al raiton. Questa tecnica richiedeva a differenza della precedente la composizione di sigilli, ma in misura minore rispetto al primo (e più potente) attacco. Creai attorno alle mie mani due sfere cariche di elettricità dal quale incominciarono dopo pochi istanti a fuoriuscire rami di scariche elettriche che serpeggiarono nell'aria andando a colpire un pò ovunque. Non era possibile concentrare il tutto in un unico punto, ma nonostante tutto potevo ritenermi tranquillo perchè la potenza di ogni singola scarica non ne avrebbe risentito, mantenendo il danno finale invariato (per giunta potenziato passivamente dal chakra della natura, come gli altri due attacchi del resto).

Circu... Torno subito...

Senza nemmeno darmi il tempo di rispondergli Sobek si staccò dalla mia spalla scendendo a terra. Corse a gran velocità contro la bestia e con forza gli sferrò un pugno. Anche lui come me scelse di concentrarsi sempre sul medesimo punto, conscio del fatto che farlo avrebbe aumentato la percentuale di efficacia di tutti i nostri attacchi.

Bravo... - gli dissi con tono di gratitudine quando tornò di fianco a me - Ci vediamo al prossimo combattimento mio caro... - sapevo benissimo che di lì a poco sarei finito per la terza e forse ultima volta ko.