Missione Evento 🔥 Circu Dimir

circu #3

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    LEGENDA

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    Nome utente: circu
    Mp: @circu
    Nome Pg: Circu Dimir
    Status Pg: Mukenin Kumo
    Energia: Viola
    Grado: Mukenin Lv A / Jonin
    Età: 20




    RIEPILOGO





    - E' sottinteso che nei movimenti che faccio durante il post nel combattimento vado ad evitare la lava rimanendo sulla terra ferma. Non potendo chiaramente calcolare una variazione di metri nel fare quel tipo di movimenti ho considerato gli spostamenti come lineari.

    - Forse se mi metto d'impegno riesco a finire tutto il chakra in un solo turno... :yao:

    - Il titolo della missione è sbagliato Blu... Questa che sto facendo è la "Missione #3" e non la 2 :soso:





    Fare ciò che deve essere fatto non può farti felice,
    ma ti farà grande.

    ATTO III - PARTE I






    Che accidenti lo ripeto a fare? Tanto il copione è sempre e solo lo stesso. Io vado dal mostro, io attacco il mostro, il mostro mostro attacca me e bum, alla seconda ondata di attacchi cado puntualmente a terra privo di energie. L'ho fatto per due volte, e in entrambe le occasioni il copione era sempre lo stesso. La sola e unica cosa che differiva tra i due "tentativi" era che nel secondo non mi ero limitato a mettere in pericolo la sola mia vita, ma lo avevo fatto con Gaṅgā prima e con Sobek poi (i miei coccodrilli "da evocazione"). Per fortuna non erano morti per causa mia ma ero riuscito o a liberarli prima o a svenire prima che potesse capitargli qualcosa (causandone l'ovvia e conseguente sparizione dal terreno). Ora cosa avrei potuto fare? Nulla, se non accettare l'inevitabile continuando a farmi prendere in pieno sino a che non ci avessi lasciato le penne. Che mera fine, che cosa incredibilmente umiliante per me. Davvero sarei finito in un modo così incredibilmente anonimo? Forse si. Anche se a onor del vero una piccola speranza di sopravvivenza ce l'avevo, piccola speranza rappresentata da quei buoni samaritani che mi raccattavano semi morente dal campo di battaglia per portarmi da qualche parte per fornirmi assistenza medica e rimettermi in sesto.

    Mmmh... - riaprivo gli occhi con estrema fatica. Sentivo la testa che mi pulsava a gran velocità emanare un calore non indifferente e ogni singolo osso del mio corpo dolorante. Ad apertura oculare completata la vista non era nitida ma leggermente sfuocata. Vedevo scuro di fronte a me e ai miei lati, tutto tranne una figura umana che mi si poneva davanti in ginocchio - Dove sono... Sono... Sono ancora sul campo di battaglia? Sembra... Di si... Non è l'ospedale da campo dove sono stato prima... Decisamente... - gradualmente recuperai la vista e incominciai a guardarmi intorno per cercare di capire dove fossi, ignorando bellamente chi mi stava appunto di fronte. A quel punto provai ad alzarmi, ahimè inutilmente, sia per via dei dolori sia perchè fui prontamente bloccato e ancorato al terreno.

    Vuoi farti ammazzare ragazzo? Sta fermo qui... - era una ragazza, ed era bellissima. Era alta, presumibilmente sulla trentina, con dei lunghissimi capelli bianco-argentei e una carnagione pallida. Se ne stava lì a fissarmi seriosa con i suoi occhioni rosso rubino con l'indice della mano destra di fronte alle labbra per indurmi a stare zitto - Non devi muoverti perchè non sei in condizioni... E sopratutto non ti devi alzare e far vedere perchè il masso sul quale poggia la tua schiena è l'unica cosa che ci separa e che ci occulta dalla vista del mostro...

    Siamo ancora sul campo di battaglia dunque... Ma che ci faccio qui? E tu chi sei? Perchè sei qui?

    Chi io sia non è importante... Sto combattendo esattamente come te contro quell'essere... Per un niente sono riuscito a salvarti dalla zampa che stava per calare come una sentenza sopra il tuo corpo e sono riuscita a portarti qui sfruttando la confusione che regna sovrana qui intorno...

    Molto piacere... Bel racconto... Ma non è una risposta alla domanda di cosa io ci faccia qui seduto e del perchè tu sia qui di fronte a me...

    Ma insomma... Vuoi essere salvato o vuoi crepare? Se ti ho salvato è perchè non ti volevo morto... E se ti ho portato qui e non all'ospedale è perchè evidentemente non serve... Non ci arrivi da solo??

    Sei un medico immagino... Dato che sei qui da sola...

    Sei sveglio vedo... - nel mentre che mi rispondeva cominciò ad attivare dei Jutsu di natura medica sul mio corpo.

    Bene... Già che io sono sveglio e già che te sei appunto un medico fa alla svelta a rimettermi in sesto che mi stanno girando i coglioni a elica contro quell'essere... Voglio andare lì al più presto a fargli il culo porco cazzo...

    Piccolo ragazzino impertinente che non sei altro... Adesso mi hai stufato... - il suo tono si fece più deciso e scontroso - Mettiamo subito le cose in chiaro... Non me lo fa fare nessuno a salvarti il culo.... Non sono pagata per farlo e non ho nemmeno interesse a farlo... Potrei lasciarti qui a crepare se è questo che vuoi... Semplicemente non lo faccio perchè mi serve che più persone possibili possano combattere perchè nemmeno io come chiunque sta combattendo voglio morire qui... Però tu non vali più degli altri... Qui sei soltanto un numero... Un numero che non fa la differenza tra la vittoria e la sconfitta... - dure parole, ma con un fondo di verità. Un atto dovuto, una conseguenza che sono andato a cercarmi in maniera piuttosto palese - Ma la cosa più importante è che devi stare zitto e buono... E moderare il linguaggio... Non tollero che nessuno si rivolga a me con quella presunzione e quelle stesse parole che stai usando tu...

    Ma che bel peperino che abbiamo qui... Va bene va bene... Faccio il cucciolo e sto zitto e buono come vuole lei... - non mi rispose ma mi lanciò un'occhiata tutt'altro che benevola.

    Da lì in poi non ci fu molto da annotare, se non che la mia crocerossina di turno si diede molto da fare per rimettermi in sesto nel minor tempo possibile spingendosi oltre ogni limite, limiti difficilmente concepibili dalla mente umana. Le sue capacità curative raggiunsero il loro apice dopo a malapena un'ora di tempo (un'ora faccio notare, esattamente un terzo rispetto alle cure che mi erano state apportate all'ospedale da campo) ero già in uno stato di forma tale da potermi permettere sia di reggermi in piedi senza particolari conseguenze che volendo anche di combattere visto che mi sembrava anche che fosse stata ripristinata la mia riserva di chakra. Titubai però. La osservai e mi soffermai sul fissarle il viso.

    Stai... Stai sanguinando...

    Si affrettò a tamponare il liquido rossastro che gli colava dal naso, evidentemente per indurmi a non dare peso alla cosa.

    Non ti preoccupare... Non è niente... Soffro solo di epistassi... Niente di importante...

    Si certo... Epistassi... - probabilmente non voleva darmi un pensiero, o più verosimilmente il suo orgoglio non la portava a confessarmi il fatto che la causa scatenate di quella perdita era lo sforzo sovrumano al quale si era sottoposta per curarmi in men che non si dica.

    Meglio lasciar stare e far finta di niente... - pensai mentre mi alzai in piedi sgranchendomi le dita e ruotando di 180 gradi in direzione del mostro - Facciamo così... Curati questa tua epistassi e stattene qua tranquilla... Sono sicuro che ti si presenterà l'occasione di aiutare qualcun'altra... O chissà... Magari mi sarai utile una seconda volta per salvarmi nuovamente...

    Non attesi una sua risposta né tantomeno un suo qualsivoglia cenno. Mi limitai ad incamminarmi e procedere imperterrito in linea retta per andare contro il nemico che distava da me una trentina di metri. Dopo due avevo attivato l'abilità innata, dopo quattro mi ero fermato per evocare sul campo Gaṅgā, dopo sei mi ero fermato una seconda volta per potermi concentrare e attivare la seconda modalità più potente del Rancore: la formazione dei fili a corto raggio. Quella strana modalità constava nell'incanalare tutto il mio chakra nei fili che componevano il mio corpo così da dargli vita trasformandomi in un mostro abnorme con braccia allungate, volto sfigurato e una discreta quantità degli stessi fili che si ergevano alle mie spalle rivelando le maschere collegate ai cuori vento e fuoco, le quali si posizionarono in linea d'aria all'altezza della mia testa (una alla destra e una alla sinistra). E fu proprio a loro che mi rivolsi.

    Ragazze mie... Sapete già perchè siete lì... A voi l'onore di aprire le danze...

    Non mi stavo rivolgendo ad entrambe perchè ero impazzito. Lo stavo facendo perchè l'attacco che volevo venisse lanciato era un attacco combinato, un attacco composto da due elementi: il fuoco e il vento. Osservai prima una fiammata cilindrica partire alla mia sinistra in direzione frontale e poi una folata di vento della stessa forma congiungersi ad essa aumentandone il volume ma sopratutto la velocità. Quel selvaggio ventò infuocato partì spedito incocciando sulla corazza del mostro, segnata oramai da una quantità indefinibile di attacchi.

    Bene... Bene... Continuate così!!! Avanti! Non fermatevi!!!

    Quella tipologia di tecniche mi consumava uno sproposito di chakra è vero, ma chi se ne frega, non era quella la sede per badare a questa tipologia di dettagli. Dopo essere avanzato di altri quattro metri (portandomi quindi a venti) la maschera Katon sputò una piccola palla di fuoco verso il basso che esplose impattando al terreno e generando una fiammata che si propagò velocemente in avanti. Quasi istantaneamente alla generazione della massa infuocata la maschera fuuton andò a rimorchio con un tifone che con un funzionamento analogo alla tecnica lanciata poco prima aumentò sia la forza che la velocità della sorella d'armi.

    Bene... Bene... BENEEEE!!! Gaṅgā tocca a te ora!

    Non aspettava altro che il mio via libera, manco a dirlo. Non badò a spese, attivò "tempestivamente" il suo che non fecero altro che caricare in misura sempre più maggiore il coccodrillo che sfrutto questa condizione per sfruttare una palla di chakra raion da lanciare. Non contento a quel punto Gaṅgā volle porre un punto esclamativo su quella lunga e all'apparenza interminabile serie di attacchi correndo a gran velocità per andare a colpire una zampa di un mostro con una "spallata" per poi tornare nuovamente al mio fianco.





    Edited by circu - 19/12/2018, 01:04
     
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