Scontro tra Due Destini

Dove mi trovo? Da quanto tempo ho dormito?

Toshiro si era appena svegliato e gli sembrava di aver dormito per giorni, addirittura mesi. Come se nella sua vita ci fosse stato un buco, una voragine che si era aperta nel bel mezzo della sua esistenza. Aprì gli occhi, la prima cosa che vide fu un bianco soffitto, girò la testa a destra e a sinistra, le uniche cose che vedeva erano un comodino alla sua destra e una finestra alla sua sinistra; probabilmente si trovava al primo piano di una specie di casa. Si tolse le coperte di dosso e lentamente si alzò, si mise seduto sul letto per qualche secondo.

Come ho fatto ad arrivare qui?

Non sapeva, o forse non si ricordava il perchè e il come fosse in quella stanza. Si alzò e aprì la finestra, si affacciò e tutto quello che vide fu una prateria. Non aveva mai visto quel luogo, stette qualche minuto con i gomiti sul davanzale cercando di ricordare che posto fosse.
Niente, non riusciva a ricordare.
D'un tratto poi sentì bussare alla porta. Il cuore gli sussultò, come quando si è presi di sorpresa, ma lui non lo era stato aveva ben avvertito che stava arrivando qualcuno, ma la cosa strana non fu quella... dopo i colpi dati alla porta, non percepì più nessuno.

Si voltò, tornò nella stanza e chiuse la finestra, e si diresse verso la porta. L'aprì, e proprio come aveva previsto non c'era nessuno ad aspettarlo, né tanto meno a tendergli un imboscata; si ricordava bene che era un fuggitivo del Fulmine. Richiuse dietro di se l'uscio e si avvicinò al comodino iniziando a frugare nei cassetti per qualche indizio che gli spiegasse il motivo per cui lui si trovava lì.

Niente. E non so neanche dove mi trovo...

Uscì dalla stanza. La sua, era l'ultima stanza del corridoio in cui adesso si trovava. Davanti a una dozzina di metri vi erano delle scale che sembravano portare al piano di sotto. Percorrendo il passaggio che portava alle scale, sia a destra che a sinistra vi erano delle altre stanze, porbabilmente si trovava in una fati specie di locanda. Né un rumore né alcuna presenza di chakra nell'aria facevano pensare che ci fosse qualcuno.
Una volta giù vide che vi era un grande androne, con un bancone subito a sinistra delle scale e tanti tavolini sparsi qua e la. Uscì dalla locanda.
L'immenso paesaggio esterno lo lasciò colpito della sua maestosità, una grande prateria nel bel mezzo dell'estate, probabilmente, ovunque vi erano fiori sbocciati e un aria calda faceva da contorno a quel bel paesaggio.

Cos'è questo rumore?

Il buon udito del ragazzo gli fece sentire che non molto distante vi era una qualche tipo di fonte d'acqua. Senza pensarci due volte iniziò a dirigersi verso di esso. Dove c'è acqua c'è vita. Di sicuro avrebbe trovato qualcuno che poteva dirgli in che posto si trovava. Prima di partire però si tolse il coprifronte, non sapeva chi avrebbe potuto incontrare. Meglio prevenire che curare, una parte della sua filosofia di vita.
100 metri più in la finalmente lo raggiunse. Ma sfortunatamente non vi era nessuno, eccetto una persona, dall'altra parte del fiume sdraiata per terra che si riposava.

Be che posso fare... andiamo da quello, sembra l'unico qui....

Lentamente si avvicinava, e l'altro che sembrava a Toshiro stesse dormendo si alzò e lo guardò. Egli rimase fermo, poi d'un tratto, quando i due si trovarono a circa 10 metri di distanza l'altro gli rivolse la parola.

Ehi tu. Non possiedi alcun coprifronte, ma possiedi il portakunai. Mi fa pensare che non sei un ninja appartenente a qualche villaggio. Non ho nulla contro di te, ma voglio solo sfidarti, per misurare la tua forza. Che ne dici di un duello? Il primo che va k.o. ha perso! Niente interruzioni!"

Eh? Un duello? A una sola condizione: dimmi dove mi trovo!

Bé meglio di niente...

Bene che il duello abbia inizio!

Era tanto che non combatteva, doveva impegnarsi se voleva vincere, e soprattutto se voleva sapere dove si trovava!
Con un balzo all'indietro si allontanò ulteriormente dal suo avversario, arrivando dall'altra parte del fiume. Una volta arrivato dall'altra parte penso a un modo su come poteva fronteggiare l'avversario.

Penso sia più prudente un approccio dalla lunga distanza, e se devo proprio avvicinarmi manderò le mie copie, voglio evitare ferite inutile per il mio viaggio. Cominciamo con qualcosa di leggero per testare la forza del mio avversario...

Raiton - Bushin no Jutsu!

Una volta eseguiti i sigilli l'energia elettrica presente nell'aria attorno a lui si condensò formando un paio di copie elettriche, identiche in tutto e per tutto a lui, solo leggermente... esplosive! Il compito della tecnica era quello di creare copie che avrebbero tentato un attacco per poi esplodere e riversare sull'avversario le scoppiettanti saette fulminee di cui erano composte. Prima di partire all'attacco le copie, disponendo dell'equipaggiamento di Toshiro bevvero entrambe il tonico della forza di cui erano munite per poi precipitarsi all'attacco.

Una volta arrivate vicino all'avversario una copia cercò di sferrare un calcio rotante rasoterra alle gambe dell'avversario, mentre l'altra un gancio allo stomaco. Dopo di che sarebbero esplose, cercando di ferire l'avversario.

Nel mentre il ragazzo creò nelle sue mani degli aghi paralizzanti che scagliò al nemico, sarebbero dovuti arrivare dopo l'esplosione delle copie.

Se è riuscito a schivare questi attacchi è deve essere davvero forte; ora però non voglio rimanere scoperto a lungo. Ancora un paio di mosse e darò la mossa al nemico, vediamo cosa è capace di fare...

Toshiro mise le mani nel portakunai ed estrasse un sigillo bomba e un uchiha shuriken, li combinò insieme e li scagliò entrambi verso il nemico. Inseguito creò delle copie illusorie di se stesso per e lanciò un fumogeno per terra, e quindi nella coltre di fumo, che sarebbe dovuto durare il tempo necessario per non far capire all'avversario chi era quello vero, si scambio di posto con le copie. Infine, ancora nella coltre fumogena, evocò un drago di tuono abbastanza potente da proteggerlo da qualche attacco. A questo punto quindi la coltre svanì rivelando al nemico una serie di Toshiro e un drago di tuono posto davanti a loro.

L'avversario era riuscito a colpire le copie elettriche prima che arrivassero a lui, però non aveva tenuto conto del loro lato "distruttivo", infatti una volta colpite le saette di cui erano composte si diressero verso di lui a grande velocità. Nel mentre però stavano arrivando anche i suoi attacchi. Egli creò delle copie, erano dei Kage Bushin, di sicuro. Una delle due estrè una carta bomba e un kunai e combinadole come aveva fatto Toshiro qualche attimo prima le scagliò contro il drago di tuono.

Hum... astuto... vuole distruggermi le difese!

Prima che arrivasse il kumai-bomba il ragazzo fece qualche balzo indietro per non essere ferito dalla successiva esplosione. Le copie illusorie si mossero di conseguenza. L'altra copia invece era avviata verso il giovane che era pronto a qualsiasi evenienza. Stava arrivando era vicina... ad un tratto estrè dei kunai e li lanciò verso di lui...

Ahaha... pensi davvero di prendermi? ... Eh?! Ma che?!

AAAAAHHH!!

I kunai che aveva visto si erano conficcati nella fronte del ragazzo. Il dolore che provava era enorme, indescrivibile. Poi d'un tratto svanì, non vi era alcun segno sulla fronte del giovane. Cosa era successo? Che fosse stata qualche arte illusoria. Il giovane adesso però non riusciva a muoversi, era immobilizzato dal terrore. La sua copertura poi era anche svanita, le illusioni che aveva creato per confondersi erano sparite, forse per colpa della tecnica. Tutto quello che poteva fare adesso era quello di creare qualche Kage Bushin e mandarli all'attacco.

Kage-Bushin no jutsu!

Il ragazzo creò due copie di se stesso donandogli una discreta quantità di chakra. Entrambe le copie estrassero il tonico della destrezza e della velocità e lo bevvero, la loro pelle iniziò quasi a cambiar colore, andando da un pallido rosa a un rosso scolorito. Sembrava che stessero quasi per esplodere. Andando a zig zag e scambiandosi fra di esse durante il tragitto si diressero con velocità estrema verso il nemico, la prima, la più distante, arrivata a circa 7 metri dal nemico aprì la bocca ed emise degli ultrasuoni che avrebbero indebolito il nemico per la tecnica successiva, l'altra a 5 metri dall'altro shinobi utilizzò una tecnica che avrebbe fatto molti danni se andata a segno, soprattutto da quella distanza. Dopo gli attacchi entrambe si ritirarono nei pressi di Toshiro per supportarlo in caso di attacco nemico.