Giorni di un futuro passato

[Iwa] L ~

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    LEGENDA:Narrato
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    Parlato Tsuchikage
    Rue Ryuzaki ルエ 竜崎

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    CJMaGYY
    Nome: Rue

    Cognome: Ryuzaki

    Villaggio: Iwagakure no Sato 1cHYI7G

    Età: 19

    Grado: Tokubetsu Jōnin

    Sezione: Interrogatore

    Energia: Viola

    LINK MINISCHEDA


    ❖ Giorni di un Futuro Passato ❖

    Erano passata quasi una settimana dal giorno in cui avevo lasciato il Corpo Anbu di Iwagakure no Sato. Molti miei colleghi non riuscivano ancora a concepire la motivazione della mia decisione, non che io lo abbia fatto nel dettaglio, fatto sta che non mi avevano neanche chiesto di restituire la maschera Anbu datami in dotazione all'inizio della mia carriera.. Forse riconoscevano il mio valore di ninja e speravano ancora in un mio cambio di idea, o forse mi stavo sopravvalutando io stesso e semplicemente una maschera in meno o in più per loro era completamente indifferente...
    L'esperienza in quella divisione aveva completamente stravolto la mia vita.. e sebbene ne ero uscito, tutto non era tornato come prima.. Mio padre era morto, ucciso dalle mie stesse mani; mio fratello mi detestava e non potevo più vivere a casa mia, tanto da essere stato costretto a trovare una nuova casa in cui abitare... Mi ero creato una nuova vita, una vita solitaria, e ciò significava che per andare avanti non mi restava che ricominciare tutto da zero.
    Fortunatamente i soldi guadagnati missione dopo missione mi bastavano per procurarmi da mangiare e vivere agiatamente, e ora che non dovevo più fare l'interrogatore per conto degli anbu ero libero di fare quello che volevo.. Ovviamente non perdevo il mio tempo a dormire, ma lo utilizzavo pienamente per allenarmi e sviluppare le mie capacità da shinobi.
    Avevo speso l'intera giornata fuori dalle mura del villaggio per testare le mie nuove tecniche con l'Argilla Esplosiva.. Sarebbe stato troppo pericoloso farlo all'interno del villaggio, tanto che avrei potuto ferire involontariamente qualcuno con le varie esplosioni generate.
    Si.. è questo il potere di cui ho bisogno.. il potere che mi permetterà di cambiare le cose...
    O perlomeno lo pensavo.. Ero così affaticato che per diversi minuti rimasi fermo ad ansimare osservando con un mezzo sorriso stampato sul volto tutti i crateri che avevo creato intorno alle mura del villaggio.. Speravo solamente di non aver infastidito troppo gli abitanti durante il mio addestramento.
    Si era fatta sera e la cosa migliore da fare era tornare a dormire nella mia abitazione; il troppo allenarmi avrebbe potuto solo danneggiarmi..
    Tornato a casa mi tolsi le scarpe e iniziai a levarmi ogni tipo di equipaggiamento che avevo ancora addosso.. Ad un certo punto però sentii un rumore provenire dall'entrata della mia abitazione.. Estrassi un kunai dal mio borsello e mi avvicinai con la massima cautela alla porta.. Sapevo benissimo di cosa erano capaci gli Anbu, nonostante fossero ninja di Iwa non avrebbero di certo esitato a eliminare un qualunque contrasto, anche un proprio compaesano..
    Arrivato all'uscio aprii di scatto la porta ma con mia grande sorpresa non c'era nessuno; guardando in più punti non trovai nulla che potesse sembrare un intruso, tanto che mi rassegnai al fatto che, forse, mi stavo immaginando tutto e stavo perdendo il mio tempo inutilmente.
    Forse la stanchezza mi sta giocando brutti scherzi..
    Fatta la doccia entrai in camera mia per mettermi il pigiama. Sorrisi. Dormire su un letto era quasi una novità per me.. Fin da piccolo ero abituato a dormire sul tetto della mia abitazione, fissando le stelle, e nonostante le continue lamentele di mio padre finivo per non usare mai il mio letto.. perfino il cuscino era uno sconosciuto per me.. Ma adesso tutto è cambiato.
    Accendendo una luce notai però qualcosa sul mio cuscino.
    Mh?
    Era una lettera. E a giudicare dal sigillo impresso sembrava essere proprio una missiva della Tsuchikage.
    Allora non mi ero immaginato quel tonfo..
    Senza perdere altro tempo a rimuginare sul mio intruso, aprii la busta e iniziai a leggere la lettera. Mi sarei dovuto presentare l'indomani mattina nell'ufficio del capo villaggio, l'unica cosa strana è che mi intimava di essere da solo accertandomi così che nessuno mi avrebbe seguito. Così tante precauzioni per qualcosa di sicuro importante. Ma non badai ad altri pensieri, che mi infilai sotto le coperte e chiusi gli occhi per poi addormentarmi...
    *Driiin!!!*
    Con l'assordante suono della mia sveglia mi alzai subito da letto. Il riposo di quella notte non era stato uno dei migliori, non lo pensavo per il fatto che avessi avuto sotto la schiena un materasso anzichè delle tegole di un tetto, bensì mi tormentava il messaggio del kage così tanto che più volte mi svegliai durante la notte.. Ma adesso sono le sette e mezza e avevo soltanto mezz'ora per mangiare e prepararmi e un'altra mezz'ora per arrivare alla magione del kage.
    E così feci. Prendendo tutto quello di cui necessitavo per svolgere una missione, mi infilai la mia armatura e feci scorte sufficienti di argilla riempendo le mie due sacche. Sul mio comodino avevo ancora la mia maschera Anbu.
    La fissai per qualche secondo. Non sono più quella persona.
    Uscendo di casa mi diressi verso il grande palazzo della Tsuchikage. Non presi la via principale proprio per evitare di incontrare altre persone, al contrario, presi le vie secondarie e meno frequentate assicurandomi ogni 10m che non ci fosse nessuno nelle vicinanze a pedinarmi. Perfino davanti alla porta del suo ufficio rimasi in allerta controllando che non ci fossero individui sospetti; iniziavo quasi a pensare che tutte queste precauzioni fossero esagerate..
    Dopo che bussai la tsuchikage mi permise di entrare: nella stanza era presente una poltrona color amaranto a poco più di mezzo metro dalla scrivania.
    Meglio chiudere la porta..
    Aldilà del tavolo c'era lei, Yoruichi Senton, la donna che aveva preso il potere di Iwa negli ultimi mesi e che se fino a quel momento si mostrava indifferente a noi ninja, quasi ignorandoci ogni volta che venivamo a fare rapporto, adesso la vedevo per la prima volta sbuffare. Mi incuriosiva il suo comportamento, ma ancor di più il motivo di tutto quello che mi stava facendo fare.
    Rue, ti ringrazio per esserti presentato qui nonostante la mia missiva anomala. Spero sia riuscito a venire qui senza essere notato.
    Sono certo che nessuno mi ha seguito. Ho controllato più volte.
    ..e adesso dimmi perchè mi hai convocato con tutta questa urgenza..
    Ho bisogno che tu mi faccia un favore personale. Devi recarti a Yatagarasu.
    ''Yatagarasu''? Mai sentito..
    Non posso dirti di preciso dove si trova questa cittadina perchè non voglio dare riferimenti spaziali a nessuno. Sappi solo che si trova nel Paese degli Uccelli. Preparati a partire subito alla volta del Paese degli Uccelli dunque. Una volta arrivato al valico di confine con la nostra nazione cerca la vedetta che ha il compito di vigilare sul transito di mezzi e persone e presentati facendo presente che ti trovi lì per mio conto. Riceverai ulteriori istruzioni da loro. Ho bisogno di te e delle tue potenzialità per risolvere una questione importante. Vuoi farmi questo favore?
    Ancora il Paese degli Uccelli? Potrebbe trattarsi di qualche tentativo di ribellarsi al dominio del nostro villaggio? Non mi resta che scoprirlo direttamente sul posto...
    Nessuna obiezione. Lo farò con piacere.
    Molto bene... Allora va pure... Ti ringrazio...
    Mentre ero in procinto di chiudere la porta dell'ufficio, delle parole inaspettate mi bloccarono:
    Ah Rue... Dimenticavo... E' stato un piacere conoscerti...
    ..Che?
    Non riuscivo a comprendere il significato della sua frase. Sembrava quasi che non l'avrei più rivista, e se così fosse stato chi sarebbe scomparso?.. lei ..o io? Rimuginando su queste ipotesi azzardate mi resi conto che stavo fissando il kage, mantenendo la porta ancora semiaperta. Feci un secondo cenno di saluto e mi congedai.
    Avendo fatto parte del team di assalto del Paese degli Uccelli, ricordavo benissimo la strada da percorrere per arrivarci.. L'unico problema sarebbe stato quello di Yatagarasu, un villaggio di cui non avevo mai sentito parlare. La prima giornata di missione trascorse in maniera tranquilla e lenta; stare soli e non comunicare con nessuno faceva sembrare il tempo statico.. E il paesaggio sempre uguale non semplificava le cose. Per arrivare alla mia destinazione avrei dovuto muovermi verso sud-ovest, una cosa semplice, se non fosse per il fatto che c'erano montagne su montagne da attraversare.
    Nonostante la mia rapidità nel muovermi persi diverse ore nello scalare i monti, senza contare che la maggior parte delle volte non usavo neanche il chakra per non sprecare inutilmente le mie energie.
    Altra cosa irritante era l'aria.. Tutta quell'umidità mi dava parecchio fastidio..
    Probabilmente pioverà tra oggi e domani.. Anche le nuvole nell'orizzonte non mi ispirano molta fiducia.. Spero solo che tutto questo non mi faccia rallentare..
    Nascosto all'interno di una caverna ai piedi di una delle tante montagne lì presenti, passai così la notte.. Un fuoco acceso da me stesso mi permise di non sentire freddo e mi diede anche l'opportunità di cuocere qualche animale catturato durante il tragitto..
    Ed ecco che cominciava un nuovo giorno.
    Si.. oggi pioverà..
    Dissi fra me e me. L'umidità era sempre più accentuata, tanto che poche ore dopo la mia partenza dal cielo iniziò a cadere qualche goccia d'acqua. Non diedi molta importanza alla pioggia, o almeno lo pensai fino a quando quel tranquillo piovigginare non si trasformò in un vero e proprio nubifragio.
    Non avendo nulla per coprirmi, secondo dopo secondo mi bagnavo sempre di più e tra il vento e l'acqua che mi andava negli occhi, non c'era molta scelta: dovevo trovare un riparo e sostare fino al termine del diluvio.
    Quello.. quello potrebbe essere un buon riparo.
    Dopo qualche minuto di cammino a zonzo trovai un chiosco abbandonato; fortunatamente era ancora in buone condizioni e l'acqua non trapelava dalla veranda. Un colpo di fortuna sì, ma significava comunque che avrei perso delle ore inutilmente..
    Vicino a me avevo dei rami, che non potevo affatto accedere come avevo fatto la sera prima poichè erano tutti bagnati. Utilizzai così un ninjutsu, la Palla di Fuoco Suprema, per velocizzare il tutto e accendere subito un fuoco con cui riscaldarmi e asciugare i vestiti.
    La carne che avevo cotto ieri l'ho finita tutta.. fortuna che ho portato del cibo da casa..
    In pochi bocconi divorai qualche pezzo di pane che avevo nello zaino, dopodichè mi stesi per terra cercando di riposare.
    Passò più o meno un'ora e mezza e finalmente smise di piovere.
    E' ora di ripartire..
    Mi rivestii e ripartii subito. Questa volta avrei dovuto imprimere il chakra sulle suole dei miei stivali, sia per non scivolare sul terreno bagnato, sia per potermi muovere più velocemente e recuperare il tempo perso...


    ❖ Riepilogo di Fine Post ❖

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    gtiTOEc

     
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