Giorni di un futuro passato

[Iwa] L ~

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    LEGENDA:Narrato
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    Parlato Hikaru
    Parlato Interrogato
    Rue Ryuzaki ルエ 竜崎

    ThLGQ1Q

    CJMaGYY
    Nome: Rue

    Cognome: Ryuzaki

    Villaggio: Iwagakure no Sato 1cHYI7G

    Età: 19

    Grado: Tokubetsu Jōnin

    Sezione: Interrogatore

    Energia: Viola

    LINK MINISCHEDA - LINK SCHEDA


    ❖ Giorni di un Futuro Passato ❖

    Guardavo stranito l'edificio. Davvero saremmo entrati lì dentro? Non mi aspettavo chissà che, ma di certo Iwa poteva utilizzare dei rifugi migliori per poter discutere di faccende serie..
    Mentre varcavo l'entrata mi guardai attorno, quasi preoccupato che la costruzione mi cadesse addosso. Mentre riabbassavo al testa fui tentato dall'alzarla nuovamente appena mi sentii della polvere cadere sui capelli.. Ma senza avere paura mi fidai di Hikaru e continuai a seguirlo.
    Mentre camminavo su quell'umido pavimento in pietra non potevo non pensare alla storia di questo vecchio edificio..
    O i ninja di Iwa hanno scelto di usare una struttura abbandonata o effettivamente la usano da così tanto che il tempo ha fatto il suo corso alterando il suo aspetto fino a quello che possiede tutt'oggi..
    Ma dalle impressioni visive la mia attenzione si spostò su alcuni strani suoni che udii poco a poco mentre seguivo Hikaru..
    Questi rumori.. no.. sono delle urla.. le urla di una persona..
    Che...?
    No.. Meglio aspettare.. Non penso che Hikaru mi stia nascondendo qualcosa..
    Così rimasi in silenzio, salendo pian piano le scale per due piani interi, con questo strano sottofondo che si univa al suono dei miei passi sui gradini. Man mano che salivamo, quelle urla erano udibili sempre meglio, a confermare la mia teoria per cui Hikaru mi stesse portando proprio da questa persona.. Un uomo ferito? Un uomo sotto tortura? L'avrei scoperto a breve..
    Premendo lievemente il palmo su una porta di legno, il mio compagno mi permise di entrare in una piccola stanza.
    Davanti a me due persone: il primo era un uomo, seduto dietro ad un piccolo tavolo, vestito con uniforme grigia e con uno strano taglio di capelli che li lasciava un unico ciuffo a mo' di spina in testa; l'altro, in piedi, era un uomo con un'età simile a quella del tizio seduto, con una folta chioma spinosa in testa e con una barba bruna a coprire la parte inferiore del volto.
    Mi chiedevo chi dei due stesse urlando.. sempre se non c'era una terza persona nella stanza..
    Vedendomi entrare l'uomo seduto iniziò a squadrarmi con gli occhi; l'altro stava per fare lo stesso, ma vedendo Hikaru entrare con me, prese subito il proprio equipaggiamento e uscì dalla stanza..
    Che persona strana..
    Allora Hikaru.. Perchè mi hai fatto venire qui? ..e cosa centra questo tizio?
    Questo sacco di letame della peggior qualità è stato fortunatamente intercettato al confine con il paese del ferro, più precisamente a Yatagarasu, poche ore fa... Sono a conoscenza del fatto che la tua meta era quella ma una serie di inaspettati imprevisti ha radicalmente cambiato i piani...
    Imprevisti?
    L'imprevisto è l'idiota che hai davanti... Stava cercando di piazzare dei particolari ordigni esplosivi in una struttura scolastico-ludica frequentata prettamente da bambini... Capisci da solo che se fosse riuscito a portare a termine un simile atto terroristico avrebbe creato un incidente diplomatico di notevoli dimensioni...
    Ahhh.. Questi pazzi.. Ce ne sono troppi in giro..
    Mentre Hikaru mi parlava non potevo non fissare la causa di tutti i nostri problemi.. Il suo sguardo ostile si rifletteva su di me, quasi a cercare di farmi perdere la pazienza.. Ma senza distrarmi continuai ad ascoltare il mio compagno iwano..
    Con la conseguenza che Iwa e il Paese degli Uccelli sarebbero entrati in conflitto contro il Paese del ferro, covo di continui problemi, e chiunque lo appoggi... Non possiamo permetterci un rischio di tale portata... Questa volta siamo stati fortunati ma non credo che lo saremo per sempre... Ad ogni modo tu mi saresti servito a Yatagarasu sostanzialmente per la stessa tipologia di compito che ti sto affidando ora... Come avrai probabilmente capito non sei qui per niente... Ho chiesto alla tua Tsuchikage il miglior Interrogatore di cui disponeva, e mi ritrovo te... Ora fammi vedere che sai fare... Sorprendimi... Interrogalo tu e cerca di ottenere qualcosa perchè noi davvero non ne stiamo cavando piede da troppo tempo ormai...
    Non ci sono problemi.. dopotutto l'interrogatorio è il mio lavoro.. Avrei solo una richiesta da farti: a Iwa ho sempre lavorato da solo per questo genere di cose, non che mi vergogni ad essere fissato da te, ma avere altre persone oltre agli interrogati nella stessa stanza con me, mi deconcentra alquanto.. Spero tu mi capisca..
    Lo fissai sorridente, aspettando che se ne andasse.. e così fece.
    Eccomi nella stanza, faccia a faccia con un criminale di cui non sapevo neanche il nome.. Ma non quello non era affatto importante.
    Iniziamo.. Devo ''presentarmi''...
    Bene bene bene.. Ora siamo soli. Probabilmente non mi temi affatto.. Un po' ti capisco.. O coloro che ti hanno catturato sono degli incapaci oppure tu sei un osso duro a nascondere le informazioni.. Ma non è rilevante.. Io ho il mio stile personale di interrogatorio.. Mi piacerebbe conoscere il nome di chi interrogo, giusto per avere più.. confidenza.. Ma dato che Hikaru non me l'ha detto:
    A) Non lo sa neanche lui
    B) Non è importante

    Mentre proseguivo con il mio monologo, lo fissavo sempre più intensamente negli occhi. Avevo bisogno di capire in che modo entrare nella sua testa, e le parole dovevano testare il suo carattere. Aveva paura? Mi temeva? Non gli fregava nulla di ciò che stavo dicendo? Solo gli occhi me lo potevano dire.. Con la bocca si può mentire, ma con lo sguardo no...
    Mmm.. Sì.. Ti chiamerò Idiota! Ti ho sentito prima, lo sai? Sentivo le tue urla rimbombare per tutto l'edificio.. Quel tizio che stava nella stanza con te ti ha torturato.. E ti sei anche ostinato a non rispondere.. Quasi mi commuoverebbe un ninja che per il bene del proprio villaggio si fa torturare, ma da un idiota come te l'unica motivazione potrebbero essere i soldi.. Chi ti ha assoldato per quell'attacco terroristico?
    Ma non ricevetti alcuna risposta.. Forse solo un ghigno sorridente..
    Ah, già.. non bastano questo tipo di domande.. L'interrogatore che c'era prima ha usato mezzi fisici, dico bene? Dovevano essere proprio quelli la causa delle tue urla strazianti.. Per tua fortuna.. o sfortuna.. io non amo questo genere di metodi.. La cosa che odio di più negli interrogatori è sentire le urla assordanti degli idioti come te.. Siete proprio dei masochisti..
    Piuttosto amo entrare direttamente nella tua mente, come ho già fatto pochi secondi fa..

    Mentre parlavo con il ninja avevo già composto i sigilli per una delle più forti tecniche interrogatorie esistenti: la Sala delle Torture..
    Eh? Che sta succedendo?
    Ah, allora sai parlare?
    Con questo genjutsu avevo trasportato sia me che l'idiota in una dimensione illusoria costituita da una grande gabbia posizionata in uno spazio vuoto e buio. Mentre io mi trovavo in piedi al centro della gabbia, davanti a me era presente il mio bersaglio, legato completamente da una serie di catene a coprire braccia, gambe e collo.
    Il dolore che sentirai qui sarà reale.. In più non devo neanche sporcarmi le mani.. Allora.. perchè stavi piazzando quelle bombe?
    Eheh.. Chi lo sa..
    Il bello di questo posto è che potrò devastare il tuo corpo infinite volte, finchè la tua mente non cederà.. Tu non morirai, ma mi pregherai di farlo.. VIA!
    Controllando i meccanismi che regolavano le catene, iniziai a stringere sempre di più le sue gambe: la pressione diventava sempre più forte, il colorito della sua pelle diventava sempre più scuro, vedevo le dita dei suoi piedi diventare rosse quasi per scoppiare e nel mentre le sue urla rimbombavano nel vuoto eterno della Sala delle Torture.
    AAAAAAAAAAAAAAAAH!!!! BASTARDOOOOO!!!
    Fa male, eh? Adesso rispondi.. Perchè stavi piazzando quelle bombe? Che cos'hai in mente?
    Io.. Volevo.. nah, me lo sono dimenticato ahaha
    Certo che sei proprio un'idiota..
    Aumentai maggiormente la pressione delle catene e nonostante le sue urla continuai fino a che il metallo non gli fratturò le ossa di entrambi gli arti inferiori: il sangue schizzò per la stanza e vidi perfino parte del femore uscire dalle catene.
    AAAAAAHHH BASTA BASTA
    Non tratto più con te..
    Le catene iniziarono a stringersi anche intorno al collo, strozzandolo e premendo sempre di più attorno alla trachea. Le sue labbra diventavano blu, il suo volto diventava rosso, ramificazioni di capillari si evidenziavano esponenzialmente sulla sclera dei suoi occhi. Era emozionante, quasi sadico da parte mia, provocare tanta sofferenza nella mente di un criminale.
    Se questo fosse reale probabilmente moriresti dissanguato.. Ma possiamo continuare per ore e ore, divertente no?
    Rilasciai la presa delle catene attorno al suo collo per permettergli di parlare..
    Allora: perchè lo hai fatto? Qualcuno ti ha pagato per farlo?
    Lavoro per.. per una persona..
    E' troppo poco..
    Per. chi. lavori. Rispondi!
    Continuai la tortura per quasi un'ora, annullando le ferite e ripetendo tutto daccapo per fargli riprovare nuovamente il dolore e le sofferenze dell'interrogatorio.
    Per essere un'idiota è veramente abile nel non parlare.. Forse è la prima persona a causarmi così tanti fastidi..
    Mi iniziava a far male la testa.. Anche per me era stancante, soprattutto l'usare una tecnica così potente per un tempo così prolungato.
    Rilasciai momentaneamente l'illusione della Sala delle Torture per iniziare una piccola pausa di qualche minuto..
    Rifletti su ciò che mi risponderai.. Tra poco riprendiamo..
    ''il migliore interrogatore a disposizione della Tsuchikage'', eh? Spero vivamente di non deludere nessuno.. Per ora sono riuscito solo a sapere che non ha ideato lui l'attacco terroristico, ma che lavora per qualcuno.. Non basta.. Devo continuare la tortura!


    ❖ Riepilogo di Fine Post ❖

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    gtiTOEc

     
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