Bijuu?! - [Tartaruga]

Stavo seguendo il terzetto che si spostava nelle vie cittadine senza levare gli occhi di dosso alla forza portante, tutto sembrava andare per il meglio, finchè la ragazza non si voltò attirata forse da qualcosa. Mi fermai di colpo e trattenni anche il respiro per paura che anche il minimo rumore potesse rivelare la mia presenza al nemico, ma non sembrò accadere niente di quello che temevo. La ragazza si avvicinò infatti alla jinchuriki e le sussurrò all'orecchio qualcosa che non riuscii a percepire, la cosa però mi incuriosì parecchio, tanto che cominciai a farmi delle domande

Che abbia notato qualcosa e sia corsa a riferirlo? Uhm...potrebbe essere, ma avrebbe avuto più senso comunicarlo al suo compagno di scorta piuttosto che alla ragazzina. Forse sto lavorando troppo con l'immaginazione

Non ci furono altri segnali strani e quindi continuai con l'inseguimento secondo il piano. I tre percorsero la via principale per alcune centinaia di metri fino ad arrivare ad un piccolo crocevia in cui presero una stradina laterale che ben presto ci condusse alla periferia del centro abitato, il che era un bene viste le mie intenzioni. Dopo alcuni minuti di cammino arrivammo in vista di una casetta posta in vicinanza di una piccola macchia di vegetazione con alberi di vario tipo e taglia. I tre puntarono dritti verso la casupola e vi entrarono, io invece mi andai a piazzare tra gli alberi in modo da passare il più possibile inosservato. Salii su un albero con le fronde sufficientemente fitte e trovai un punto da cui fosse possibile osservare bene l'obiettivo e mi misi in attesa

Cosa saranno venuti a fare qua? Che mi abbiano voluto condurre in un posto in cui far convergere dei rinforzi e scovarmi?

L'idea, pur non avendo dei reali fondamenti, mi lasciò un po' in ansia sicchè perlustrai con lo sguardo l'area limitrofa in cerca di possibili indizi della presenza di altri shinobi, ma non ne trovai, quindi scesi dall'albero e cominciai a picchiettare sul terreno

Ehi Zetsu...ci sei?! Dai fatti vedere!

Dopo alcuni istanti l'essere emerse dal terreno

Che c'è? Non avevi detto di stare nascosti?
Si ma questo posto mi piace poco, potrebbe essere un'imboscata. Perlustra la zona come sai fare tu, poi fammi sapere se trovi delle cose interessanti

Zetsu sparì nuovamente e non lo vidi per il resto della giornata. Un po' più tranquillo mi rimisi nella mia postazione ad osservare l'abitazione in cui si era rintanato il mio bersaglio. L'edificio era composto da due blocchi di fattezze e stili diversi, tanto che sembravano edificati in tempi diversi e poi aggiustati l'uno sull'altro. Per quanto mi sforzassi non riuscivo a vedere cosa avvenisse all'interno, e i tre non si fecero vedere per il resto della giornata, lasciandomi all'oscuro sulle loro attività. Aspettare senza sapere cosa stesse per accadere era snervante, quindi di tanto in tanto mi muovevo un po' per sgranchirmi le gambe ed approfittavo dell'occasione per mangiare qualche frutto che cresceva sugli alberi intorno o per cercare un posto all'ombra man mano che il sole girava andando ad illuminare zone che prima erano in penombra. Alla fine della giornata sentii una presenza comparire all'improvviso dietro di me

Ah bene, novità?
Tutto a posto, non c'è niente da segnalare, la mia presenza è rimasta inosservata
Ottimo. Ho ide ache la cosa andrà per le lunghe. Dobbiamo organizzarci
Facile, basta controllare l'abitazione giorno e notte. Io vado a nord, tu invece continua da questa parte
Ehi aspetta - fermai Zetsu giusto in tempo prima che si immergesse nel suolo - Ti sei dimenticato che "noi umani" dobbiamo dormire?
Ah già...che seccatura. Allora cosa vuoi fare?
Turni di guardia, stanotte la monti tu - notai lo sguardo ebete del mio compare - stanotte farai tu la guardia...ora hai capito?
Ok

Lasciai Zetsu alle sue mansioni e cercai un psto comodo dove appisolarmi. Il sottobosco era soffice e c'erano un gran numero di foglie che potevano essere usate per creare un giaciglio abbastanza confortevole, quindi cercai un posto ben nascosto e mi misi dormire

Ah dimenticavo - presi un foglietto di carta e mi appuntai delle cose utili per il giorno successivo - Uhm, dovrebbe essere tutto. Ora meglio dormire

Mi appisolai senza troppe difficoltà e dormii senza interruzioni fino alla mattina successiva, quando il chiarore dell'alba mi risvegliò dal mio torpore e mi trovai davanti la figura di Zetsu, che probabilmente stava per svegliarmi come le altre mattine. Mi stropicciai gli occhi e mi issai su un ramo vicino per osservare la situazione, a quel punto mi rammentai

Zetsu, tieni questo foglietto
Che cos'è?
Cose da mangiare che devi procurarti in paese
E perchè non ci vai tu? Io non ho bisogno di mangiare
Come vedi io sono impegnato a fare la guardia...e comunque se non mangio non posso fare il mio lavoro. Cerca solo di non farti notare, intrufolati nel magazzino di qualche ristorante e predi un po' di roba, per te non sarà certo un problema passare inosservato. E mi raccomando...non uccidere nessuno in paese, ok?

Zetsu mi osservò come se pensasse di essere stato raggirato in qualche modo, poi lo vidi sparire nel terreno. Mentre il sole saliva nel cielo e la temperatura saliva nella casa sembrava non ci fosse alcun movimento, tanto che stavo cominciando a pensare che se ne fossero andati di nascosto, la qual cosa pareva assurda visto che Zetsu era stato di guardia tutta la notte...ma con quel soggetto non si poteva dire. Alla fine la porta si aprì ed uscì la ragazza che non fece altro che andare in giro nel giardino

Bene...se ora uscisse anche l'altro lasciando la jinchuriki in casa da sola sarebbe l'occasione perfetta!

Ma così non fu. Dopo alcuni minuti, probabilmente necessari a controllare la sicurezza della zona e a prendere un po' d'aria la ragazza rientrò. Dopo alcune ore invece uscì il ragazzo e poi verso l'ora di pranzo tutti e tre insieme. Erano coscienziosi nel non lasciare mai da sola la ragazzina e si muovevano in modo assai coordinato, tenendosi sempre a poca distanza gli uni dagli altri. I tre non fecero altro che parlare e parlare seduti tranquillamente sull'erba, di tanto in tanto mi giungeva il suono di qualche risata allegra e spensierata. Nella scenetta non c'era ombra di tensione o pressione di sorta

Ostentano sicurezza - pensai addentando un panino imbottito rubato in paese - Che non si rensano conto del pericolo che corrono? Oppure sono dannatamente spavaldi?

Più in là, verso il primo pomeriggio, cominciarono a rimettere dentro le loro cose e a rincasare, in quel momento mi balenò un'idea

E se si fossero resi conto di essere seguiiti, ma non sapessere bene da chi? Forse temono che se mi accorgessi della presenza di qualche altro ninja me la filerei via...se volessi catturare qualcuno che mi pedina gli lascerei tutto il tempo che vuole, facendogli credere che tutto va secondo i suoi piani, e quando si facesse vedere farei scattare la trappola

Era un'idea un po' elaborata e difficile, se non impossibile, da provare, ma non potevo lasciare niente al caso. Se loro erano prudenti io lo sarei stato di più ed avrei atteso il momentio propizio, quello in cui veramente sarebbero stati vulnerabili. Loro non sapevano dove mi trovassi e questo era un grosso vantaggio per me. Vste le premesse mi armai di tutta la pazienza di cui ero capace, ma attendere era decisamente noioso e gli eventi di qualunque tipo si susseguivano con una lentezza esasperante. Il giorno passò monotono e così alla sera mi diedi il cambio con Zetsu ed andai a dormire dop oaver mangiato qualcosa. Al mattino le scenette del giorno precedente si ripeterono, infatti i tre uscirono di buon ora e si misero ad organizzare una specie di picnic, accendendo un fuocherello su cui disposero una griglia per arrostire un po' di carne, una volta che i preparativi furono ultimati stesero a terra un telo e si misero a mangiare godendosi la bella giornata ed il tempo sereno

Non ci posso credere...ma che diavolo fanno?!

L'apparente noncuranza delle loro azioni mi innervosiva non poco, ero quasi convinto che si tratatsse di una finta per farmi perdere la pazienza, quindi decisi di verificare, una buona volta la veridicità delle mie teorie. Con cautela feci qualche metro verso di loro, sempre ben nascosto dalle mie qualità di assassino per rendermi meglio conto della scena. Speravo di udire in modo più chiaro le loro parole, ma era troppo distanti, in compenso vedevo abbastanza bene i loro volti

Non sembra per niente una sceneggiata, possibile che siano semplicemnete in vacanza?!

Non ci credevo, eppure così sembrava. C'era una confidenza tra loro che non poteva essere finzione: la maniera in cui sorridevano, i gesti, gli sguardi di complicità...la maniera in cui addirittura scherzavano...era tutto veritiero e genuino. La scena era disarmante. Mi sarei aspettato un rapporto formale e professionale tra la jinchuriki e la sua scorta ed invece erano amici!

Amici... - sussurrai

C'era stato un tempo in cui anche io ne avevo avuti, anche se forse sarebbe stato più corretto parlare al singolare. Non me ne era mai fregato niente di essere popolare e non avevo mai fatti nulla per farmi piacere dagli altri e quindi mi ero ritrovato con un numero di amici che si contava sulle dita di una mano. Eppure all'epoca non ero triste, mi ero divertito un sacco così come ora quei tre stavano facendo...solo che il mio era solo il ricordo sbiadito di un periodo che non sarebbe mai più tornato. Mi scoprii ad essere un po' invidioso di loro tre e della loro beata ignoranza su quanto potesse essere crudele il mondo, poi presi a farmi domande su loro tre, in particolare la ragazzina

Non credo siano in missione, sembra piuttosto che stiano ingannanso il tempo...il che mi fa domandare...quella ragazzina, la jinchuriki...non ce l'ha una famiglia? Per quale ragione passa tutto questo tempo con degli sconosciuti?

Poi mi accorsi del mio errore. Non erano sconosciuti, ma amici. Il tipo di amici che si possono avere solo dopo anni di vicinanza, forse nel passato della jinchuriki non c'era poi tutta questa felicità come avevo creduto, e ripensai all'angoscia che avevo porvato la prima volta che avevo incrociato il suo sguardo.
Sciacciai i pensieri, inutili quando si ha un obiettivo ed uno solo da raggiungere, non importa a quale costo. Mi accorsi che mentre fantasticavo ed osservavo il bersaglio era passato un bel po' di tempo ed oramai stavano sistemando i piatti preparandosi a rientrare. Per il resto del pomeriggio non diedero alcun segnale, solo di tanto in tanto vedevo qualcuno di loro passare davanti alla finestra di sfuggita

Anche il secondo giorno è passato, che noia...non sta succedendo niente

Una volta che Zetsu mi diede il cambio andai di nuovo a riposarmi, ma dormii meno delle altre volte, tormentato com'ero dal sospetto che qualcosa mi sfuggisse, ma per quanto ci pensassi non mi veniva in mente niente se non quello che avevo visto in giornata. Mi convinsi che per il successo della missione era fondamentale tenere da parte le questioni personali ed i sentimentalismi, quindi chiusi gli occhi e non li aprii più finchè non presi sonno. Il terzo giorno "l'allegra comitiva" non si fece vedere quasi per niente, solo la ragazza più grande uscì un paio di volte a svolger equalche mansione minore come innaffiare le piante, oppure a predere una boccata d'aria. Verso il tardo pomeriggio invece la jinchuriki uscì con il ragazzo e si sedettero vicino ad un muricciolo a chiacchierare, ma ancora non capiii cosa stesseo dicendo e dopo una decina di minuti una voce li chiamò dentro, forse per cenare. Anche il quarto giorno trascorse senza imprevisti o eventi di sorta, la monotonia regnava sovrana nei dintorni dell'abitazione di periferia

Non c'è verso, non lasciano mai da sola questa maledetta jinchuriki! - pensavo mentr emettevo qualcosa sotto i denti - Se continuano di questo passo morirò di noia...forse è questo il loro piano

Al pomeriggio invece i tre uscirono tutti assieme portandosi dietro delle sedie pieghevoli e si misero attorno sd un tavolinetto di plastica con l'intezione di passare un po' di tempo, finchè uno di loro non tirò fuori un mazzo - Giocare a carte!? Non ci posso credere... - Dovetti appellarmi a tutta la mia forza d'animo per non gridare, uscire fuori e prenderli a schiaffi. La misura era colma, piuttosto che starmene a paedere tempo decisi che avrei impiegato il mio tempo in modo più produttivo...solo che non mi venne in mente niente di più utile che osservare le loro mosse, per quanto inutili, quindi alla fine rimasi lì dov'ero

Certo che ne hanno di pazienza per stare dietro a quella ragazzina e assecondarla in tuttio e per tutto

Guardando la sua scorta non potei fare a meno di pensare ai due shinobi come il fratello e la sorella maggiore della jinchuriki, tanta era la premura nei loro sguardi e nelle loro azioni, ma questo non aggiunse niente di che alla scena. Dopo un po' cominciai a pensare in che modo sfruttare la loro amicizia a mio vantaggio

Forse se la ragazzina fosse in pericolo perderebbero la calma e la lucidità. Vero è che non sarebbe un comportamento molto professionale da parte di una scorta, ma nemmeno tutta questa confidenza è normale e mi meravigliavo che i loro superiori accettino un comportamento tanto compromettente senz adire nulla

Dopo un numero interminabile di mani i tre rincasarono che le luci del pomeriggio avevano cominciato a proiettare ombre sempre più lunghe, dietro di me sentii scivolare furtivo il mio compare di missione

Questi qua stanno perdendo un sacco di tempo, tu hai visto qualcosa di strano?
No, nulla. Quando li sorveglio io dormono e basta...che spreco di tempo
Va bene, tieni comunque gli occhi...cioè stai in guardia

Lascia Zetsu a sorvegliare i bersaglio e andai finalemte a dormire, felice di impiegare meglio il mio tempo che a guardare dei marmocchi giocare a carte. Il riposo fu provvidenziale perchè fin dalle prime luci dell'alba percepii un certo fermento provenire dalla casa, dopo poco che mi ero alzato infatti i tre uscirino e si incamminarono verso l'uscita del centro abitato

Finalmente un po' di vita...Zetsu, stessa formazione dell'altra volta

Usai ancora il jutsu da assassino che sembrava fare proprio all'occasione e seguii da presso il jinchuriki che si allontanava dalle case sempre di più, dirigendosi verso le catene montuose alle spalle del villaggio. Il sentiero si fece sempre più stretto ed il paesaggio selvaggio ed incontaminato, la vegetazione risentiva del cambiamento di clima, che era diventato piacevolmente fresco a causa delle correnti che scendevano dalle pendici dei monti, lasciando posto a delle conifere dalle foglie aghiformi di un verde intenso e familiare. Quella parte di mondo somigliava abbastanza alle contrade vicino Kumo e per un attimo sentti aria di casa

Non è il momento di farsi prendere dai sentimentalismi, devo rimanere concentrato

Il pedinamento continuò per tutta la mattina e per buona parte della mattinata fin tanto che non si fermarono a lato del sentiero, pronti a gustarsi il pasto che si erano portati dietro. Mi guardai intorno: il posto era isolato e fuori mano, sicuramente il villaggio da cui eravamo partiti era distante abbastanza da non destare preoccupazioni e probabilmente lo stesso valeva per il prossimo lungo il cammino. Se avessi dovuto scommettere su un posto in cui effettuare un'imboscata avrei senza dubbio puntato su quello in cui i tre si erano incautamente fermati

Ehi, Zetsu! - sussurrai e l'essere spuntò dal terreno a pochissima distanza da me - Ora o mai più, è il momento di attaccare e rapire il jinchuriki, ma siamo in inferiorità numerica, quindi dovremo essere coordinati
Stai tranquillo, ho un piano

Non sapevo se essere sollevato o meno dalla cosa, ma non c'era tempo per discutere, quindi feci cenno con la testa che potava fare quello che credeva, quindi la creatura sparì di nuovo nel terreno per alcuni interminabili secondi. Il sentiero era immerso nella natura incontaminatam con rocce e alberi alti che incorniciavano la zona donandole un aspetto accogliente e rilassante, ma di lì a poco sarebbe probabilmente stato versato del sangue. Dal nulla Zetsu sbucò in mezzo a loro con un effetto che ebbe sicuramente un effetto scenico notevole. I tre furono colti di sorpresa dall'improvviso attacco ed in un primo momento subirono l'offensiva del mio compagno che puntò sul corpo a corpo per colpire nel modo più preciso ed efficace possibile i ninja della Roccia e in un primo momento la loro formazione fu come tagliata in due, me ben presto l'affiatamento li fece convergere ad una strategia comune e Zetsu si trovò ben presto in difficoltà. Capii che era il momento di agire prima che l'effetto sorpresa svanisse completamente, infatti l'efficacia con cui i nemici avevano reagito all'attacco improvviso li avrebbe potuti inconsciamente rendere più vulnerabili ad un ulteriore attacco, che era sicuramente l'ultima cosa che si potavano aspettare. Scavalcai la roccia dietro cui ero occultato e mi apprestai a prendere parte alla lotta

La ragazza si voltò verso di me, probabilmente individuando la mia presenza, a quel punto tirò due calci aiu suoi compari per farli spostare ed attirare la loro attenzione - Ruvida la ragazza - ed attese che mi avvicinassi. Quando fummo a circa 15 metri l'uno dall'altra unì i plmi delle mani ed il terreno sotto di me prese a tremare e sprofondare

Ma che diavolo stà succedendo!?

In men che non si dica nel terreno si creò un profondo buco, circa 15x15 ed assai profondo, tanto che sarebbe stato difficile riuscire a fuggire. In poche parole mi trovavo in un'arena da cui era difficile scappare

E brava la ragazza...
RAGAZZI SCAPPATE! CI PENSERO' IO A QUESTI!
Non credi di essere un tantino presuntuosa!?
Ma! Non puoi...
NIENTE MA! Sapevamo che prima o poi sarebbe potuto accadere qualcosa del genere, tu mi hai salvato una volta...e io ora salverò te...sappiamo perchè questi tizi sono qua!! ANDATE!!
O-ok...ci vediamo al prossimo villaggio Juno...Stai attenta...

Eravamo stati scoperti nonostante tutte le precauzioni e la cosa mi dava parecchio fastidio, significava che per tutto questo tempo si erano divertiti alle nostre spalle e la cosa mi faceva imbestiialire

Eikichi io inseguo quei due, provo a trattenerli, tu pensa a questa!
Con piacere...ora vai, non perdiamo altro tempo
Tu non vai da nessuna parte sottospecie di pianta!! - la ragazza compose dei sigilli, ma Zetsu fu più rapido di lei e sparì nel terreno prima che potesse scagliare contro di lui il suo jutsu - Cavolo...beh vorrà dire che tratterò te il più a lungo possibile!!

Zetsu da solo non poteva fare molto, il successo della missione dipendeva da quanto velocemente sarei riuscito a sbarazzarmi della seccatura che mi trovavo davanti e quanti danni avrei riportato nello scontro. Non era il momento di trattenersi, dovevo dare il massimo, quindi fin da subito concentrai il chakra nel mio petto, in modo che facesse da innesco alla pietra che portavo dentro di me. Il chakra fece da innesco e il mio corpo mutò rapidamente assumendo fattezze lupesche, oramai ero completamente padrone della mutazione e riuscivo a completarla in pochissimo tempo, lasciando molte volte di stucco i miei avversari. La ragazza non si fece pregare e cominciò a comporre dei sigilli e poi battè con decisione le mani al suolo ed al suo comando una colonna di roccia sbucò nelle mie vicinanze tentando di colpirmi, in risposta fec iun balzo laterale di 1 metro e tentai così d ievitare il colpo, a quel punto mi venne incontro, probabilmente tentando di capitalizzare un qualche effetto sorpresa dovuto al primo veloce attacco e mi scagliò contro degli shuriken in due successivi attacchi: il primo mirando con più shuriken in un unico punto del mio corpo ed il secondo invece puntando a colpire un'area più vasta. Gli attacchi però erano assai più lenti del precedente e quindi più facili da evitare

Che c'è...già a corto di strategie?!

La ragazza a quel punto estrasse un kunai e vi colelgò qualcosa, dall'esperienza che avevo dedussi si trattasse di un sigillo esplosivo, così quando me lo scagliò contromi mossi velocemente di 7 metri di lato, cercando di evitare sia la fiammata che l'onda d'urto, ma venendo comunque lambito da alcune schegge che si erano liberate dal suolo a causa dello scoppio. L'esplosione aveva fatto alzare un poco di polvere, ma io comunque tenni in considerazione la posizione della ragazza grazie allo sviluppato senso dell'olfatto che la trasformazione mi donava, così quando usò un nuovo jutsu contro di me sapevo già la direzione da cui esso proveniva e tentai una nuova schivata spingendomi di nuovo verso un lato, ma non era ancora finita perchè la kunoichi compose altri sigille e fece sprigionare dal suolo due muri di roccia per cercare di intrappolarmi, quindi cercai ancora di evitare il colpo saltando sul muro di roccia per poi scavalcarlo con una capriola per atterrare in una zona sicura. L'offensiva della mia avversaria sembrava esaurita

Non te la cavi per niente male, ma dovrai fare di più - mi fermai un istante mentre mi balenava nella mente un'idea, sorrisi beffardamente e preparai la mia trappola - Certo che siete dei sentimentali...vi ho visti mentre giocavate con quella ragazzina, sembrate molto legati...forse troppo. Cosa ne pensano i vistri suoperiori di un comportamento così poco professionale?

Lasciai alla ragazza il tempo per rispondere, poi cominciai ad attaccare. Per prima cosa sondai le sue capacità con un attacco di basso livello, concentrai infatti del chakra elettrico nella mia mano destra e dopo avere creato una sfera fatta di saette la scaglia contro di lei, fatto ciò mi spostai di 2 metri alla mia sinistra e e componendo gli appositi sigilli feci fuoriuscire dalla punta delle mie dita delle scariche elettriche che tramite il terreno si spostarono a gran velocità verso la kuoinchi della Roccia cercando di colpirla dal basso alle gambe, poi feci altri 2 metri a sinistra e scagliai un attacco più deciso. Concentrando una robusta dose di chakra Fulmine nella mia mano usai un jutsu che avevo appreso durante una missione a Konoha e scagliai un proiettile a forma di segugio fatto interaente di elettricità, mirando al petto. Ma non era finita.

Moltiplicazione suoperiore del corpo!

Creai due cloni, ad una certa distanza da me, circa 6 metri, uno alla mia destra ed uno alla mia sinistra con i quali avrei dato vita al mio piano

Forza, un diversivo... - fissai la ragazza per vedere la sua reazione per poi aggiungere con tono gelido - e poi andate da Zetsu ad aiutarlo a catturare la jinchuriki

Il clone tirò fuori un fumogeno e lo scagliò tra me e la ragazza in modo che oscurasse in parte la visuale, a quel punto i cloni si diressero verso la parete alle loro spalle cercando di scalarla con l'ausilio del chakra. Si tratava di un piccoilo azzardo. I sentimenti di amicizia che la mia avversaria nutriva per la jinchuriki erano forti, in base a quanti visto...quindi poteva anche essere che minacciare direttamente la sua sicurezza potesse in qualche modo farle perdere il controllo o quanto meno indurla a disperdere le sue forze su più fronti e quindi perdere di efficacia nel nostro scontro diretto

Rassegnati, la tua amica ha il destino segnato!

Cercando di sfruttare la copertura offerta dal fumogeno mi spostai di circa 5 metri e poi usai una semplice tecnica per celare la mia presenza ed attesi le mosse della mia avversaria

I nostri superiori? Non abbiamo superiori!

Il tono della ragazza sembrava sprezzante e mentre parlava uno strano alone violaceo avvolse il suo corpo, assumendo la foggia di deici code, era una strana trasformazione e gli effetti non sembravano esaurirsi unicamente alla parte estetica. Con abilità usò una tecnica katon per bloccare la mia sfera di tuono, in seguito tentò di schivare la mia successiva offensiva, ma senza riuscirci ed il suo corpo fu percorso da potenti scariche elettriche. Le mie parole di minaccia rivolte alla jinchuriki l'avevano resa furiosa, tant'è che attivò uno strano jutsu e si levò in volo portando la mano al suo portakunai, da cui estrasse alcuni spiedi. Il suo intento era evidentemente quello di neutralizzare le copie, ma avevo già sperimentato la bontà dei suoi attacchi a distanza ed avrebbe dovuto fare di meglio della volta scorsa per impenssierire le mi copie

Attenzione voialtri!

Avvisati dell'imminente pericolo le copie, vista la difficltà di schivare attacchi durante la scalata, estrassero la katana e usarono la lama per tentare di deflettere gli spiedi, ma non era finita...infatti la kunoichi applicò due carte bomba a due kunai e li scagliò verso una copia la quale, vista la difficoltà di evitare un simile attacco senza riportare il minimo danno fu travolta dall'esplosione e neutralizzata

Mi rimane però ancora un clone da sfruttare a mio vantaggio

Sviluppata questa parte di offensiva la donna rivolse le sue attenzioni su di me, infatti sfruttando un jutsu Doton utilizzò le pietre della parete che aveva colpito con l'esplosione per formare una vera e propria valanga diretta contro di me, istintivamente tentai di balzare fuori dal raggio della frana in maniera da non essere colpito, ma la manovrà non riuscì completamente ed infatti alcune rocce mi colpirono causandomi contusioni ed escoriazioni, poi la kunoichi compose dei sigilli e poggiò le mani al suolo. Dal terreno prese forma un grosso drago cinese, dalla forma sinuosa ed allungata, che la donna direzionò contro di me. Era un jutsu maestoso, tanto da suscitare in me un poco di compiacimento e mi domandai se sarei riuscito ad impararlo

Scemo, non mi pare certo il momento di soffermarsi su simili dettagli!

Caricai le gambe e sfruttando la maggiore velocità ed elasticità della trasformazione che avevo indotto mi mossi rapidamente di lato. Nella mia mente speravo di evitare completamente il colpo, ma anche stavolta non fu così...evidentemente il jutsu attavato dalla kunoichi della Roccia l'aveva resa più pericolosa nel combattimento usando i ninjutsu. Il drago colpì e si schiantò a pochissima distanza da me colpendomi di striscio al costato ed al fianco, causando delle discrete escoriazioni

Allora pensi ancora che la mia amica abbia il destino segnato?! Vedi di andare all'INFERNO!!
Brutta stronza...questa me la pa...

Ebbi come un improvviso e momentaneo mancamento, non so come fosse stato possibile, ma il jutsu che la ragazza mi aveva rivolto non si era esaurito dopo avermi mancato: il drago con un guizzo fulmineo mi colpì in pieno al petto e sentii come se le mie ossa si frantumassero sotto la pressione della roccia, il mio corpo fu scaraventato in là di alcuni metri e poi il drago si andò a schiantare contro la parete di roccia causando un frana che cominciò, roccia dopo roccia a seppellirmi inesorabilmente. In breve mi trovai completamente al buio, mi sentivo come se mi fosse passata di dosso una montagna, cosa che era quasi deltutto vera e mentre le forze mi venivano meno mi tornarono alla mente dei ricordi

Ero a casa mia, a Kumo. Non capivo cosa stesse succedendo...forse era la mia vita che mi passava davanti prima di morire...poi avvertii una presnza alle mie spalle e mi voltai di scatto, vedendo mio padre

Ti sei rammollito, figliolo. Ecco la verità...hai scoperto di non essere all'altezza e vuoi mollare, tipico di te
Ora ci risiamo…passa alle provocazioni
Ormai ti conosco, le tue sono solo accuse…tu in realtà non sai nulla
Ah si?! Bhe mi dispiace tanto signorino, ma ti conosco fin troppo bene. Tutti quello che hai raggiunto lo devi a me a tua madre, fosse stato per te avresti mollato subito…ce l’abbiamo messa tutta, ma la verità è che non hai spina dorsale
Che diritto hai di parlarmi così? Mi aveste fatto fare quello che volevo…
Non avresti combinato nulla. Invece noi ti abbiamo dato uno scopo, tu devi riportare il prestigio alla tua famiglia! È questo ciò che devi fare! Tutto il resto…entrare negli anbu di testa tua e le altre cose – fece una smorfia di disapprovazione – non contano nulla. Tu farai quello che vogliamo noi, punto!
Sono stanco del tuo egoismo! Non sarò più un pupazzo nelle tue mani!
Tu…non so più che fare con te… – la sua espressione trasudava disprezzo – tu non sei mio figlio

Sentivo dentro di me un dolore lacerante, in un attimo mi si era parata davanti la scena che avevo vissuto poco prima di andarmene dal villaggio...il momento in cui mio padre mi aveva ripudiato come figlio, il momento in cui mi ero reso conto che la mia vita e tutto quello che avevo fatto sino ad allora erano stati un fallimento. Provai sconforto e rabbia, le stesse emozioni che avevo provato allora ma più profondi. Lui non sapeva nulla di me, da un certo punto in poi aveva smesso di interessarsi a me come figlio e mi vedeva solo come un'opportunità...non vedeva i miei bisogni, non capiva le mie difficoltà. Pochi giorni prima al Raijinshu mi avevano sottoposto ad una visita "psicologica" che aveva avuto lo scopo di indagare sul comportamento insolito che avevo manifestato nell'ultimo periodo, in particolare sulla rabbia repressa che mi portavo dentro e che manifestavo nei momenti meno opportuni, offuscando la mia capacità di giudizio. Avevo provato a spiegare, a dire che non dipendeva da me ma dall'atteggiamento di mio padre nei miei confronti e dal sentirmi "usato", ma per il medico quelle spiegazioni non facevano altro che aggiungere ulteriore materiale alla sua indagine. A quanto pare i conflitti familiari irrisolti sono la maggiore causa di instabilità psicologica tra le persone...e così mi avevano congedato a tempo indeterminato, finchè non mi fossi "ripreso". Ma a mio padre tutto ciò non interessava e la cosa mi mandava in bestia eppure quell'ultimo rifiuto, che avrebbe dovuto scatenare ulteriormente la mia rabbia ebbe invece l'effetto di schiacciarmi. Mi sentivo sull'orlo di una crisi da cui non mi sarei mai ripreso, nella mia mente si affollavano ricordi infausti di un tempo che avevo creduto felice ma che ora mi sembrava solo l'anticamera di quello che vivevo in quel momento. Improvvisamente i ricordi felici a cui mi ero aggrappato per tirare avanti fino a quel momento erano diversi...in essi potevo, a mente fredda, riconoscere già le prime avvisaglie di cosa sarebbe successo con i miei

Sono mai stato felice...oppure la mia era solo un'illusione?

In quel momento ebbi come uno sbandamento, il buio per un istante si squarciò, lasciandiomi intravedere la kunoichi con cui stavo combattendo ed allora capii l'inganno...quella maledetta stronza doveva aver usato un genjutsu, ma la presa sulla mia mente era oramai troppo forte per potermene affrancare eppure dovevo liberarmi prima di venirne completamente distrutto. Feci forza a me stesso e mi procurai una ferita sufficiente affinchè il mio cervello si distraesse dall'illusione e tornasse alla realtà, la kunoichi si trovava ancora davanti a me, ma era atterrata ed ora si trovava ababstanza lontana da me

Brutta stronza...pensi di essere furba con i tuoi giochetti, non è così?! Bhe ti sbagli di grosso...

Mi aveva colpito dove ero più vulnerabile e la cosa mi mandava in bestia. L'avei abbattuta costi quel che costi e poi per vendetta mi sarei rifatto sulla sua piccola amica. Per prima cosa attivai il potere riugenerante della pietra e risanai una parte delle mie ferite, poi passai all'offensiva. Estrassi un fumogeno e lo gettai in modo che si frapponesse tra me e la mia nemica, quando la cortina ebbe fatto il suo dovere attivai la tecnica del mimetismo ed occultai la mia presenza muovendomi con cautela in modo da rivelare la mia presenza passado attraverso la cortina di fumo equando fui a 20 metri da lei richiamai una gran quantità di chakra nel mio petto ed emisi un profondo e potente ululato. Si trattava della tecncia più potente concessami dalla Pietra Gelel, un attacco che aveva il potere non solko di causare notevoli danni, ma anche di sotrdire l'avversario ed appannarne i riflessi anche solo se questo fosse stati colpito di striscio, l'occultamento garantitomi dal jutsu del mimetismo avrebbe dovuto garantirmi una discreta probabilità di successo. A quel punto la mia posizione fu rivelata, ma non era importante

Sarà la tua amica a pagare per la tua arroganza! Ti giuro che soffrirà le pene dell'inferno...

Avevo notato che faceva largo uso di tecnice Doton e che quindi usare tecniche di elemento fulmine poteva essere conveniente, quindi concentrai il chakra elettrico nelle mie mani e lo feci scorrere attraverso il terreno tentando di colpire la kunoichi alle gambe, infine creai una sfera fatta di elettricità tra le mie mani e dopo averla ben stabilizzata la scagliai al petto della mia nemica

La kunoichi fu colpita in pieno da tutti i miei attacchi, le scariche elettriche percorsero il suo corpo in modo tanto violento da causarle brusche convulsioni ed infine la ragazza crollò al suolo senza quasi emettere un lamento, ma non era ancora morta. Di tanto in tanto infatti il corpo subiva contrazioni simili a spasmi, ma non sarebbe durata molto...senza un'adeguata assistenza sarebbe quasi certamente morta. Mi avvicinai osservando la sua pelle chiazzata qua e là da bruciature causate dall'elettricità e pensai che fino a pochi secondi prima quel corpo martoriato aveva lottato fino allo spasmo...ma inutilmente. Ma non me ne fregava niente, la ragazza era solo un obiettivo che si era parato sulla mia strada, un ostacolo da abbattere, ma in mezzo a quelle constatazioni "professionali" erano emersi odio e desiderio di vendetta. Le missioni, già dagli ultimi tempi a Kumo, avevano come il potere di tirare fuori il peggio di me stesso facendomi provare emozioni meschine che di solito non mi appartenevano. In quel momento volevo farla pagare alla mia nemica...ucciderla non mi bastava, così mi chinai per parlarle all'orecchio

Non hai saputo fare di meglio...peccato. Ora a pagarne il prezzo sarà la tua piccola amica, te lo avevo promesso, no? E pensa che tutto questo è colpa tua - osservai il volto della kunoichi, era sofferente ma sembrava capire quello che dicevo - Ma non preoccuparti, farò in modo che la jinchuriki lo sappia

Risi tra me e me mentre la kunoichi di Iwa non riusciva a replicare, poi mi portai dietro di lei ed estrassi il rasoio dalla mia cintura ed affondai la lama affilata nel collo della ragazza aprendolo da un orecchio all'altro. Il sangue scarlatto fuoruscì dal taglio riversandosi sul terreno e formato una pozza sotto il copro della giovane, i cui capelli candidi si tinsero di una nota cremisi mentre il suo sguardo si spegneva per sempre. Era fatta, ora dovevo andare ad aiutare quell'ebete di Zetsu. Il pensiero di cosa stesse combinando mi metteva in agitazione. Mi arrampicai agilmente lungo la parete del buco in cui io e la mia avversaria avevamo combattuto, le pareti erano ripide, ma con l'ausilio del chakra non fu affatto difficile scalarla, sicchè in trenta secondi mi trovai nuovamente all'aria aperta, che respirai a pieni polmoni. Per risparmiare energie avevo già disattivato la trasformazione ed ero quindi tornato al mio aspetto

Da che parte erano andati?
Mi pare da quella parte
Ottimo – poggia la mano sulla spalla del clone ero indeciso se rilasciare il clone e riprendermi il chakra, ma alla fine lascia il jutsu ancora attivo
Lo scontro mi ha impegnato più di quello che credevo, ma per il poco chakra che gli ho donato posso ancora lasciarlo al suo posto, magari lo uso per un diversivo
Fammi strada!

Il clone mi guidò lungo il sentiero che si fece leggermente in salita e più stretto man mano che ci inoltravamo, cosicché dopo un centinaio di metri questo veniva quasi inghiottito dalla boscaglia circostante. In un simile contesto le tracce di lotta risultavano ben visibili: rami spezzati, terreno smosso...sembravano essere stati usati anche alcuni jutsu...e mano a mano che andavamo avanti le tracce diventavano sempre più evidenti: lo scontro sembrava diventato furioso

Questo sembra sangue...non penso che Zetsu ne abbia, quindi uno dei due è ferito

Da quel punto in poi però le tracce sparirono. Il sentiero non lasciava dubbi su che strada avessero preso, ma le ostilità parevano cessate

Forse i ninja di Iwa hanno preso del margine...spero solo che Zetsu non se li sia fatti scappare

Davanti e me per centinaia di metri la strada si faceva sinuosa nel paesaggio boschivo, e non c’era una visuale chiara per più di pochi metri senza che questa venisse interrotta da una svolta brusca. Alla fine il sentiero si fece più largo e giungemmo alla sommità di un crinale da cui si poteva vedere avanti per diverse centinaia di metri

Ma cosa cazzo...

La scena che mi si parò davanti era incredibile. Circa cento metri avanti e me la strada, gli alberi ed ogni altra cosa erano stati devastati e spazzati via da un furia immane, quasi come se una calamità naturale si fosse abbattuta sull’area facendo cadere alberi e cambiando in modo radicale l’aspetto superficiale del posto. Mi precipitai agra velocità nella desolazione, in corrispondenza di uno strano ammasso biancastro al centro della distesa. La cosa sembrava una poltiglia che richiamava una forma antropomorfa, estrassi la katana e smossi il corpo finchè dal volto martoriato fino all’inverosimile non riconobbi il mio compare

Ahi Ahi...ti sei fatto fregare. Che ti devo dire...meglio tu che io

Mi guardai intorno in cerca di altre tracce, ma tutto era stato devastato e cancellato da una furia poderosa. No era difficile immaginare che vi fosse lo zampino del jinchuriki

Che casino...l’avevo sottovalutata, e anche Zetsu ha fatto lo stesso errore. Temo che non rimanga altro da fare che tornare a fare rapporto – mi soffermai a pensare cosa mi sarebbe accaduto se fossi stato io ad inseguire la ragazzina – Con ogni probabilità sarei morto. Meglio tenerlo presente per il futuro

Mi soffermai ad osservare la desolazione, pensieroso su cosa avrei dovuto fare. Avendo perso le tracce e trovandomi in inferiorità numerica probabilmente la cosa migliore da fare era tornare al covo e fare rapporto, anche se ciò significava accettare il fallimento dello scopo primario della spedizione

Meglio che recuperi il corpo di questo vegetale, chi sa quali segreti può nascondere e certo non voglio dare ulteriori vantaggi a quelli di Iwa

Misi mano alla mia sacca e tirai fuori il rotolo per cadaveri e vi inserii il corpo del mio commilitone, richiamai il chakra del kage bushin e furtivamente mi incamminai lungo la via del ritorno. Ripercorsi per buona parte della giornata le terre montuose di quella contrada, con la sua vegetazione fitta e le catene montuose a fare da cornice ad un paesaggio selvaggio come all'andata non mi era parso. Quando mi venne fame mi inoltrai un po' nella vegetazione in cerca di un po' di cibo e mi nascosi fintanto che non lo ebbi consumato e recuperato un po' le energie, cominciavo a risentirmi più in forze ma ero ancora un po' indolenzito e laddove ero stato colpito dai jutsu Doton della mia defunta nemica la pelle si era lacerata un poco, quindi una volta trovato un ruscello la lavai per bene in modo che non si infettasse, poi tornai al sentiero e continuai la marcia. A fine giornata ritornai in vista del villaggio da cui mi ero partito, costeggia la casetta in cui i tre si erano appostati per ben 4 giorni - Accidenti a loro - e poi mi inoltrai nelle vie del paese

Forse è meglio se passo qua la notte, di sicuro ci metteranno un bel po' a scoprire cosa è successo, per la notte sarò tranquillo
Ehi amico! un ragazzo sulla ventina mi mise il bracci o attorno alle spelle con una confidenza che mi diede fastidio e cosa peggiore un altro tizio mi si mise a fianco dall'altra parte - Andiamo...non dirmi che ti sei dimenticato di me!? Così mi offendi...sono quello che hai minacciato qualche giorno fa
Vedo che la lezione non ti è bastata
Oh...invece si, stavolta sono in compagnia, li vedi quelli? indico altri tizi per un totale di 10 brutti ceffi - Grazie a loro te la farò pagare cara per l'affronto e le minacce. Ora se non ti dispiace seguici nel vicolo
Vedo che sei diventato più discreto dall'ultima volta
Oh si...e poi quello che voglio farti non posso mostrarlo in pubblico o arriverebbero le autorità. Ti aspetta un bel pestaggio mio caro e non pensare di uscirne intero...o vivo!
Che noia...un pivello come lui non può che accompagnarsi di altri pivelli. Che spreco di tempo

I tipi mi portarono in una zona periferica appartata e poi si misero in cerchio attorno a me, la mia vecchia conoscenza fuori dalla mia portata (per ora). I ceffi avevano tutta l'aria dei malavitosi incalliti, erano tutti piuttosto ben piazzati e presumibilmente non troppo veloci. Indossavano degli abiti stinti di colori alcuni scuri ed altri chiari, ma comunque tutti chiazzati di macchie qua e là - sangue? O forse sporcizia ed erano armati di spranghe di ferro, coltelli, bastoni di legno con alcuni chiodi posti all'estremità ed uno di loro anche un grosso martello. Di sfuggita un tipo più piccolino si mise dietro gli altri co fare furtivo

Andate, spezzategli le ossa, ma non uccidetelo...non subito!
10 contro 1 non è valido, vediamo di riequilibrare le cose

Composi i sigilli e creai 4 copie di me stesso in modo che a ciascuno toccassero 2 malviventi, il jutsu ebbe l'effetto di scatenare del panico tra gli assalitori che probabilmente si aspettavano una preda facile

Che storia è questa...ci avevi detto che era uno smidollato
Nemmeno io lo sapevo, ma siete comunque in netta superiorità, fate il vostro lavoro!

Io e le mie copie sguainammo in un sol gesto la spada che portavamo al fianco. Non erano state troppe le occasioni di testare l'arma che quel ricettatore mi aveva procurato e descritto come un pezzo raro, ma a questo avrei posto ben presto rimedio. La prima copia iniziò le ostilità, scagliandosi contro in paio di banditi ed il primo di loro si fece sorprendere con la guardia abbassata e quindi si trovò subito con la gola recisa di netto. Il compare, un tipo grassoccio e pelato, menò un paio di colpi che furono evitati facilmente e fu colpito all'addome da un ampio fendente orizzontale e si accasciò al suolo agonizzante. La seconda copia affrontò due tizi armati di catena e mazza chiodata che lavoravano in coppia: il primo di essi tentò di immobilizzare il mio clone con la catena mentre il secondo spiccò un salto e parò un fendente dall'alto verso il basso che fu evitato di un soffio, a quel punto il kage bushin scagliò un kunai alla gola dell'uomo con la catena e dopo aver schivato un secondo pesante affondo ferì il nemico alla gamba facendolo cadere in ginocchio per poi finirlo trafiggendolo. Il terzo clone tranciò di netto la giugulare di un bandito di quasi due metri muscoloso ma lento ed armato di mazza, poi si mise all'inseguimento di un fuggiasco che aveva pensato bene di fuggire. L'uomo, un tipo dall'aria viscida e dei baffetti spioventi ai lati della bocca era quasi scampato, ma poco prima di nascondersi in un vicolo fu raggiunto da svariati shuriken alla schiena e poi finito a colpi di spada. A quel punto accadde una cosa imprevista: il quarto clone, proprio sul più bello fu raggiunto alle spalle da una figura veloce che colpì in modo profondo al fianco causando la distruzione del kage bushin

A quanto pare abbiamo un esperto

Il tizio era quello che avevo viso prima nascondersi dietro gli altri, a vederlo bene si presentava come un ometto dai capelli grigi e la tunica marrone scolorita dai molti lavaggi, si capiva subito che non era un semplice bifolco come gli altri

Voi spalleggiatemi ed evitate che quei tizi mi circondino

Parlava in modo secco e perentorio, sicchè pensai che si potesse trattare del loro capo, tant'è che i superstiti si radunarono attorno a lui seguendo gli ordini e con questa formazione affrontarono il secondo clone: i banditi lo assalirono tutti assieme al solo scopo di nascondere alla vista della copia i movimenti veloci e precisi dell'anziano che sbucò d'improvviso da un punto cieco del kage bushin colpendolo di striscio alla gambe facendolo sparire in una nuvola di fumo

Ora mi sono stancato

Mi mossi isolandomi dai miei cloni residui e quando la formazione di fuorilegge fu a portata azionai il jutsu che serbavo per loro

Tuono!

Distesi le mani ai lati del mio corpo e partì una scarica di elettricità a 360 gradi che fulminò sul colpo gli sgherri, ma non riuscì ad abbattere l'anziano guerriero che pure rimase seriamente ferito

Dovevo aspettarmi un simile trucco da shinobi, sono stato uno sciocco a farmi sorprendere
Hai fatto fin troppo, vecchio

I due cloni residui lo attaccarono ai fianchi distraendolo quel tanto che bastava affinchè il mio affondo deciso squarciasse il ventre del vecchio come fosse carta - Seppuku!L'anziano malvivente stramazzò al suolo con un tonfo secco e sotto di lui il sangue sgorgava abbondantemente e formava una larga chiazza purpurea

E di quel verme che ne facciamo?

Un kage bushin ebbe l'accortezza di rammentarmi che era rimasto il banditello da due soli che aveva assoldato quegli sgherri per farmela pagare. Lo vidi rannicchiato in un angolo, tremante come una foglia mentre cercava inutilmente con lo sguardo una via di fuga, quando capì di non avere scampo e che mi ero ricordato di lui si buttò in ginocchio e si pisciò addosso

Ti prego, risparmiami! Io non sapevo che fossi così forte...ti giuro che sparirò e non mi farò più vedere!
Non ti sembra l'occasione giusta per provare QUEL jutsu?
Si, hai ragione

Composi i sigilli e mi misi in posizione, dalla mia mani destra scaturirono una moltitudine di saette che guizzavano furiose in ogni direzione, poi scattai verso l'uomo che intravedendo la sua morte gridò come un pazzo mentre la mia mano gli perforava la cassa toracica passandolo da parte a parte e facendo scempio degli organi che trovava sulla sua strada. Estrassi compiaciuto la mano dal petto dell'uomo, il cui viso si era come pietrificato in un'espressione di puro terrore

Basta ho perso fin troppo tempo, meglio trovare un posto dove dormire

Gettai in un cassonetto il mantello da viaggio imbrattato di sangue ed imboccai una serie di vicoli fino a sbucare nella via principale e mi mischiai alla folla. Il sole era abbondantemente tramontato e l'illuminazione era assegnata ad una serie di lampade poste ai lati della strada, appese ora a questo ora a quell'edificio e dopo circa 500 metri, sulla sinistra, un'insegna mi indicò la presenza di un albergo in cui alloggiare. Era un edificio piuttosto bello già dall'ingresso si notava una certa eleganza negli arredamenti, ordinai un camera all'uomo alla reception che mi guardò un po' storto per via dell'abbigliamento

Teniamo un certo decoro...i nostri clienti sono persone per bene
Si si...ho capito, voglio solo dormire e mangiare...a tal proposito...portatemi la cena in camera

Senza attendere risposta presi la chiave e mi andai a riposare dopo aver fatto un bagno confortevole. Al mattino mi alzai di buon ora pronto a ripartire, ma proprio quando mi stavo incamminando fuori dall'albergo feci un incontro inaspettato. Una donna assai avvenente, i capelli ramati ed un vestito scollato era piazzata davanti alla porta e quando mi vide fece un sorriso vezzoso

E questa che cosa vuole?!
Scusa, ti porterò via solo pochi minuti, da questa parte - e mi prese per la manica senza attendere risposta, ma visto che era assai carina la lascia fare. Il suo sguardo poi si fece serio - Ti ho visto ieri sera, con quei tizi

Mi irrigidii improvvisamente, la piega presa dal discorso era pericolosa e forse avrei covuto risolvere la cosa in maniera estrema, ma provai a glissare

Ieri sera?! Non capisco...
Risparmiami la scenetta...ma non temere, siamo dalla stessa parte
Ne dubito
Senti, quello di cui ho bisogno è un assassino...uno bravo. Faccio parte di una piccola organizzazione, sono una mukenin come te. Ti pagherò bene per i tuoi servizi
Non posso proprio, ho da fare...se capisci cosa intendo
Capisco...posso aspettare. Dimmi dove posso trovarti e...
No carina. Dimmi tu come posso contattare te, quando sarò libero mi farò vivo

La donna sembrò rattristirsi un attimo, poi mi fece il nome di una locanda a circa un giorno di cammino dal villaggio, lì avrei dovuto chiedere di Rangiku

Ho capito, ci vediamo lì - la donna si avvicinò un po' a me mettendomi un po' in imbarazzo per L'"intimità" che si era venuta a creare, cosa che non tardò a notare

Ti aspetterò con ansia

Ripresi la mia marcia e per tutta la giornata camminai lungo la strada principale, badando però bene ad evitare il posto di blocco in cui mi ero imbattuto all'andata e che tanto mi aveva fatto patire per colpa di quello stupido di Zetsu, nel frattempo ripensai all'incontro della mattina

Non avrei dovuto lasciarla avvicinare, stupido! Mi sono fatto intortare solo per via della sua bellezza...uff...non mi è sembrato niente di serio, forse è una cosa che si può risolvere facilmente
SHIORIIII!!! QUANTE CAZZO DI VOLTE TI HO DETTO CHE DEVI PARLARE COME SI DEVE

Era la simpatica mammina che all'andata aveva rimproverato la figlia per aver additato Zetsu, feci finta di nulla e passai alla svelta senza darle tempo di vedermi e così non mi notò per niente, anche perchè era troppo impegnata ad inseguire la figlia indisciplinata gridando come una pazza. La scena mi strappò una risata sincera e poi un sospiro di tristezza

Quella stronza di una kunoichi della Roccia...doveva proprio mettersi a scavare nella mia testa dico io!?

Riposai in un alloggio di fortuna, un capanno usato da qualche cacciatore durante la stagione degli uccelli migratori e riposai cercando di scacciare dalla mente i brutti pensieri: Da lì in poi il paesaggio si fece più familiare ed il giorno successivo misi piede per la prima volta dopo diversi giorni nel paesaggio brullo, spoglio e collinoso in cui si trovava il covo dell'organizzazione, non senza essere passato prima dal villaggio di cui la ragazza mi aveva parlato: sembrava un posto assolutamente normale, un paesello di medie dimensioni in cui i viaggiatori alloggiavano n una grande locanda sulla via principale, un edificio in pietra al centro di un ampio giardino curato in cui crescevano alberi dalle forme esotiche e dai profumi intensi. Arrivato all'ingresso del covo composi i sigilli e la porta si aprì lasciandomi passare e chiudendosi subito dietro di me. Feci appena in tempo a voltarmi che un ombra familiare mi si avvicinò

Allora, fatto? - feca una pausa - Dov'è il mio clone?
Accidenti mi ero scordato che ce ne sono parecchi di questi cosi
Me lo sono mangiato. Avevo fame - notai lo sguardo inespressivo del mio compare e capii che non aveva afferrato l'ironia - Ci siamo separati durante lo scontro con le guardie del corpo della jinchuriki, lui l'ha seguita ed è stato ammazzato
E così sono morto...Andiamo, spiegami cos'è successo.

Feci uscire il cadavere dello Zetsu dal rotolo pepr cadaveri, in modo da mostrargli i resti dello Zetsu che mi aveva accompagnato, un'immagine che valeva più di mille parole

Vedi tu cosa farci, magari è riciclabile in qualche modo...oppure puoi farci del concime
La jinchuriki?
Fuggita. Comunque secondo me avete un po' sottovalutato le capacità della mocciosa, quando sono arrivato sul luogo dello scontro aveva fatto tabula rasa - scossi la testa prevenendo la stoltezza dell'essere con cui parlavo - Ha devastato tutto, come se ci fosse passata una calamità naturale
Capisco.... - e sparì nel terreno
Lo sapevo, si è scordato il cadavere del clone, vorrà dire che lo porterò al laboratorio, qualcuno saprà cosa farci o al limite come sbarazzarsene

Tornai nella mia stanza, l'ombra furtiva del mio gatto emerse da sotto il letto e si piazzò davanti al tappeto su cui aveva precedentemente disposto il corpo di un topo, come a darmi una dorta di macabro regalo di bentornato

Si mi sei mancato anche tu

Gli grattai la testa, gli versai un po' di croccantini e poi mi sdraiai esausto sul letto