Missione Kiri: Acque Color Sangue [Tartaruga]

Partecipanti: Vanny.S

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    Missione Kiri: Acque Color Sangue



    Missione Liv D


    Utenti partecipanti: Vannys




    È passata circa una settimana da quando sei stato promosso a genin, in questa prima parte voglio che tu mi faccia vedere se, ed se si in che modo, la tua vita è cambiata da quando sei diventato ninja di Kiri. Verso le 10 di mattina riceverai la visita di un corvo messaggero che si poserà vicino a te, alla zampa porterà un messaggio

    Shuya, sei convocato nel mio ufficio per le 10.30
    Il Mizukage



    Ti recherai celermente dal tuo capovillaggio il quale, una volta bussato, ti inviterà subito ad entrare, la porta sarà aperta da una giovane donna

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    che si metterà appartata in un angolo senza intervenire nella conversazione. Il Kage sarà alla sua scrivania e sembrerà non fare niente in particolare se non aspettare te. Noterai avvicinandoti che sulla scrivania sarà posato una specie di registro contabile

    Shuya, ben arrivato, tutto bene? Ottimo...Conosci la Ciurma Insanguinata? Si trattava se non lo sai, di un manipolo di pirati sanguinari e senza scrupoli che hanno imperversato per anni lungo le coste del mare ad ovest di Kiri, rubando sia a noi che alle nazioni confinanti. Recentemente li abbiamo sgominati e non ti nascondo che volgiamo recuperare ciò che è nostro...con in più un piccolo indennizzo. Purtroppo l'ubicazione esatta del tesoro era nota solo al capitano, che ha pensato bene di non farsi catturare vivo, tuttavia siamo riusciti ad estrarre un po' di informazioni dai suoi uomini...prima di giustiziarli. Sappiamo che il tesoro dovrebbe essere da qualche parte sulle coste del Paese del Vortice, voglio quindi che tu ti rechi là e ti incontri con un nostro ninja già mandato sul posto. Il suo nome è Shuei Yuma

    Ti passerà una foto

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    e dopo ti passerà 250 ryo per le spese [quelli non consumati andranno persi]. Fai le spese e chiudi il post quando stai per salire sulla barca che ti porterà a destinazione [libera descrizione della cosa]




    Per dubbi chiedi pure :fiore:
     
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    1. La Prima Missione
    "SBAM".
    -Ma che diavolo! Cos'è questo casino!?!
    Shuya vide il suo dolce sonno interrotto da un frastuono scatenato dalla porta di casa, e di conseguenza andò a lavarsi così da ufficializzare la sua sveglia.Quando finalmente l'acqua gettata sul viso iniziò a fare effetto si tolse in fretta il suo ridicolo pigiama, ricevuto da qualche parente, e si diresse alle scale con estrema calma.
    -YAWN!
    -Sono appena le 9, forse riuscirò a fare colazione in orario con qualcosa appena preparato...
    Davanti al giovane si presentò una cucina ancora apparecchiata, dove le uniche forme di vita erano Tali: impegnata a pulire, e Tsukihi, una delle due sorelline di Shuya.
    -Fratellone, è strano vederti già in piedi, cosa ti porta fuori dal tuo habitat naturale?
    La ragazzina indossava uno yukata rosa con un tema a fiori bianchi, sui fianchi aveva legata una fascia gialla per tenerlo aderente al corpo, ed i suoi capelli, neri come quelli del fratello, erano legati in una treccia che scendeva per la sua spalla sinistra.
    -Dovresti immaginarlo, chi è la mina vagante che ha sbattuto la porta distruggendo la pace della mia anima?
    La giovane sorrise prima di rispondere.
    -Ovviamente è colpa di nostra sorella Karen.
    Karen era la sorella gemella di Tsukihi, anche lei 14 anni, ma caratterizzata da una sportività innata e da un energia inesauribile.
    -Non è normale che ogni mattina corra per tutto il villaggio solo per tenersi in allenamento, perchè nessuno apprezza la pace del sonno?
    Tali, che aveva sentito tutto, si stava avvicinando sorridendo con una sostanziosa colazione sul vassoio; dopo essersela ritrovata davanti, Shuya ringraziò e si tuffò nei piatti che formavano il pasto.
    -Allora caro il mio ninja, come è andata la tua prima settimana da Genin? Sei riuscito a salvare il mondo?
    Il ragazzo, prima di rispondere, finì un piattino contenente dai fagiolini gialli, dopodiché iniziò a guardare la sorella.
    -Devo dirti la verità? Non so se sia davvero cambiato molto, non ho avuto missioni e nemmeno incarichi particolari. Forse devono solo notarmi, ma spero lo facciano in fretta dato che voglio dare il massimo per il villaggio.
    Dopo aver detto ciò si rimise a mangiare, però con volto pensieroso.
    -In realtà qualcosa l'ho notata... In un certo senso il villaggio nota il mio essere ninja. Quando prima chiedevo a qualcuno col viso preoccupato, se volesse una mano, mi liquidavano velocemente, mentre adesso, dopo aver visto il coprifronte, trovano in me una qualche qualità e si lasciano aiutare col sorriso... Va bé, tanto li aiuto sempre con piacere.
    Verso le 10 la situazione a casa Kiriyama era tranquilla: Shuya era davanti al caminetto a leggere, Tali stava pulendo e Tsukihi si stava limando le unghie sul divano dietro al fratello, ma un ticchettio interruppe la pace...
    Alla finestra un corvo messaggero cercava di farsi notare e la sorellina lo fece entrare, l'uccello si avvicinò al Genin mettendo in mostra la zampetta con un messaggio allegato, dopo averlo recuperato il ninja lo lesse nella mente.
    -Allora...Shuya, sei convocato nel mio ufficio per le 10.30...Il Mizukage.
    Il ragazzo guardò l'orologio e lesse l'ora, poi riguardò il biglietto..."SBAM"...Un ombra si lanciò fuori di casa sbattendo la porta.
    Il ninja attraversò il villaggio noncurante e ciò gli permise di essere in orario davanti al palazzo del Mizukage, con qualche goccia di sudore, ma comunque in orario.
    Un leggero velo di nebbia copriva la cima del pietroso ed imponente edificio nel quale Shuya stava per entrare.
    Giunto davanti la porta dell'ufficio del Mizukage, il neo-Genin cercò di aggiustare un po' il suo completo.
    -Uff! Bene, questa sarà probabilmente la mia prima missione, è giusto apparire al meglio...
    Dopo solo un paio di colpi alla porta, quella si aprì. Davanti a Shuya si trovava la ragazza mandata dal Mizukage per aprirgli: era giovane e bella, aveva capelli cremisi ed occhi verde brillante, il suo vestito bordeaux le calzava a pennello e valorizzava il fisico atletico. Il Genin si sentì irretito.
    -Chi sarà mai questa ragazza, l'assistente del Mizukage? Quel suo piccolo neo sotto la bocca la rende ancor più attraente di quanto non sia... è davvero fortunato il capo del nostro villaggio...
    Senza parole lei si spostò per far avvicinare il ninja al Kage che sembrava aspettare solo lui. Shuya non lo aveva mai visto così da vicino, quindi cercò di scrutarlo con cura: lo sguardo era burbero e la linea degli occhi era allungata, portava una fascia sulla fronte che copriva parte dei tatuaggi ed i capelli svettavano dalla nuca in una lunga coda di cavallo rosso sangue; il suo vestiario non aveva nulla di particolare essendo semplicemente un kimono nero.
    -Questo è il momento in cui scoprirò perchè sono stato chiamato...Quella ragazza si è appartata come per non disturbare ed il Mizukage non ha ancora detto nulla...forse vuole che mi avvicini a lui.
    Durante il breve cammino il ragazzo posò l'occhio sulla scrivania.
    -Mmmmm...Quei fogli pieni di calcoli devono essere un qualche registro di spese, ne vedo molti quando mamma porta il lavoro a casa, chissà se il mio compito sarà legato a quello o semplicemente sono arrivato nel momento del conteggio spese.
    -Shuya, ben arrivato, tutto bene? Ottimo...Conosci la Ciurma Insanguinata? Si trattava se non lo sai, di un manipolo di pirati sanguinari e senza scrupoli che hanno imperversato per anni lungo le coste del mare ad ovest di Kiri, rubando sia a noi che alle nazioni confinanti. Recentemente li abbiamo sgominati e non ti nascondo che volgiamo recuperare ciò che è nostro...con in più un piccolo indennizzo. Purtroppo l'ubicazione esatta del tesoro era nota solo al capitano, che ha pensato bene di non farsi catturare vivo, tuttavia siamo riusciti ad estrarre un po' di informazioni dai suoi uomini...prima di giustiziarli. Sappiamo che il tesoro dovrebbe essere da qualche parte sulle coste del Paese del Vortice, voglio quindi che tu ti rechi là e ti incontri con un nostro ninja già mandato sul posto. Il suo nome è Shuei Yuma.
    Il Mizukage dal suo posto allungò una foto sotto gli occhi di Shuya. Anche se l'istantanea era in bianco e nero, il giovane impresse nella sua mente il volto del ninja alleato: un ragazzo dall'aria un po' sbruffona e dai capelli corti e chiari, si notava sopratutto l'abbigliamento particolare che però aveva stile, come i pantaloni militari, la giacca monocromatica con interni decorati o la sciarpa scura che gli copriva il collo.
    -Quindi è questo il mio compagno per la prima missione ufficiale, se il capo ritiene che abbia bisogno di qualcuno me lo farò andare bene, basta che non sia un piantagrane...Però gli orecchini non sono niente male.
    Dopo aver ricevuto anche i soldi per le spese di missione, Kiriyama si allontanò salutando. Arrivato all'emporio commerciale si trovò davanti il solito venditore che con le mani incrociate che aspettava le richieste dei clienti.
    -Salve ragazzo, devi acquistare qualcosa?
    -Bè sì, dovrei comprare alcune cose per la missione, precisamente mi servirebbero 10 spiedi ed un Tantō. Dovrebbero essere 250 ryo precisi.
    -Esatto ragazzo.
    -Bene ecco a lei.
    Avvenuto lo scambio di merce e moneta il Genin si allontanò.
    Shuya si stava recando tranquillamente verso al porto per prendere la barca, quella che l'avrebbe portato al Paese del Vortice, ma una manata sulla spalla lo fermò.
    -Heilà fratellone.
    Girandosi vide una ragazzina grondante di sudore in un'antiestetica tuta gialla e nera.
    -Ciao Karen...Hai già finito la tua sessione di jogging?
    -Si, stavo giusto tornando a casa per farmi una doccia.
    Shuya notava che la sorella, per la corsa, si era legata i capelli in una coda che partiva dal lato destro della testa.
    -Perfetto, allora avvisa che sto partendo per una missione nel Paese del Vortice e mi assenterò per un po'.
    -Ricevuto! Allora ci vediamo...Impegnati mi raccomando!
    In un lampo giallo Karen sparì.
    -Quella ragazza...Come fa ad essere così esagitata...
    E con la calma che lo rappresentava ricominciò a camminare.
    Il porto era ormai davanti a lui, l'odore tipico gli entrava nelle narici ,e le orecchie erano colme del gracchiare dei gabbiani, la frenesia dei marinai lo trascinava. Dovette chiedere a diverse persone per trovare la sua barca, e nel mentre, osservava l'orizzonte coperto di nebbia.I marinai che fermava si mostravano tutti gentili a dispetto del loro aspetto e lo indirizzarono alla giusta nave che si trovava proprio in mezzo al porto grigio. L'architettura del posto era semplice, un lungo ponte in pietra con vari moli che partono dal principale, un semplice porto che però si distingueva nella dimensione, infatti la quantità di navi era altissima, così come il rischio di perdersi, ma tutto ciò affascinava ancor di più Shuya che era arrivato a destinazione.
    -Mmmmm...Carina.
    Shuya era di fronte ad una nave di grandezza media, le vele portavano il simbolo di Kiri ed il legno scuro dello scafo ispirava un senso di inaffondabilità, l'asse per salire era abbassato ed il ragazzo pensò bene di muoversi.
    -Dai è ora di partire.
     
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    Missione Liv D


    Utenti partecipanti:Vanny.S




    Un marinaio ti adocchierà subito, capendo che sei il ninja che deve essere portato a destinazione

    Sali, siamo pronti a salpare per il Paese del Vortice!

    Il viaggio durerà fino alla mattina presto del giorno dopo [hai libertà d'azione sia di muovere i marinai della nave], finchè non sbarcherai in un porticciolo di un villaggio di poco conto. Dopo un primo momento in cui non capirai bene cosa fare verrai preso sotto braccio da un tipo ammantato di scuro...sul momento non lo riconoscerai, ma poi capirai che si tratta del tuo collega in incognito

    Non è saggio presentarsi così spavaldi, levati il coprifronte o capiranno tutti chi sei! - farai come ti dice - Seguimi, mentre ti aspettavo ho trovato un contatto che ci porterà dove vogliamo

    Il ninja di Kiri ti porterà in una locanda malfamata poco distante, un posto lercio e che puzza di alcolici a basso costo. T irenderai conto che l'intero villaggio è poco più di un covo di taglia gole...da lì il suggerimento del tuo senpai, che si allontanerà da te ed andrà a parlottare con un tipo poco distante

    Anime_Warrior_by_chaotixwolf-1

    ma tu non sentirai cosa dicono a causa del trambusto. Ad un certo punto un uomo, evidentemente alticcio, ti urterà e cercherà di attaccare bottone e sarà piuttosto invadente. Cercherai di tenerlo a bada senza usare la violenza [puoi farlo parlare ed agire] e dopo pochi scambi di battute con te se ne andrà. Shuei tornerà accompagnato dall'uomo con cui aveva parlato

    Quel tizio ci porterà dove penso si trovi il tesoro, partiamo dopo pranzo....Comunque il mio nome è Shuei Yuma, tu? - rispondi - Ascolta Shuya, dovrai fare quello che ti dico, intesi? Bene, come hai capito nessuno sa che siamo ninja di Kiri. Dobbiam otenerlo segreto a tutti i costi. Andiamo ad attendere la nostra guida fuori città

    Attenderete l'ora di pranzo [in questo tempo puoi porre due domande al tuo compagno, fammele via mp e ti risponderò] e finalmente il tizio si farà vivo. Shuei ti metterà la mano sulla spalla come a volerti ricordare le raccomandazioni fatte al mattino

    Venite, la grotta del Dio del Mare si trova a est. Dovremmo arrivare nel pomeriggio

    Concludi qua il post.

    Missione Kiri: Acque Color Sangue



    Missione Liv C


    Utenti partecipanti:Vanny.S




    Post ben fatto e godibile, hai sfruttato bene il margine che ti ho dato sulla prima parte del post. Sulla parte in cui sei stato convocato dal Kage avresti potuto fare un pochino meglio, per esempio spezzando il parlato del Mizukage con un po' di pensato. Questa è una cosa che vale in generale quando ci sono lunghi parlati da parte di pg/png, serve a dare un tocco di personalità e far si che il narrato non sia una semplice lista che cose che vengono dette/fatte

    Voto: 7.3


    Libertà di descrivere il viaggio, non pretendo una cronaca dettagliatissima, ma nemmeno una riga in croce sul viaggio. Per il resto chiedi pure se hai dubbi

    PS: Ti ho aggiunto in scheda le armi comprate
     
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    Shuya Kiriyama
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    2. La Città dei Pirati
    Shuya rimaneva un po' impalato di fronte alla nave per il viaggio, in attesa di una qualche spinta morale quando: un omone con barba lunga, cappello marinaresco e maglione infeltrito, fece un cenno per attirare l'attenzione.
    -Sali, siamo pronti a salpare per il Paese del Vortice!
    -Bene, allora le indicazioni erano giuste. Sarà meglio che non li faccia attendere.
    -Ok, stavo giusto arrivando!
    Lo disse a voce alta così da farsi sentire per bene, e mentre parlava già stava marciando sulla piattaforma atta alla salita.
    Gli scricchiolii accompagnavano ogni suo passo sulla nave, fino al suo arrivo di fronte al marinaio che l'aveva invitato a salire.
    -Ciao ragazzo! Questa è la nave che ti porterà a destinazione, il viaggio non è particolarmente lungo e sulla nave troverai qualcosa da fare. Sul ponte oltre ad i marinai ci sono un paio di persone che hanno chiesto un passaggio, mentre sottocoperta ci sono le stanze ed una sorta di zona ristoro per i marinai.
    -Sa per caso dirmi a che ora è previsto l'arrivo?
    -Bè, se nulla ci rallenta domani all'alba saremo arrivati.
    -Ottimo.
    -Quasi quasi faccio un giro per la nave, in fin dei conti devo trovare qualcosa da fare fino a domani...
    Guardandosi attorno trovava un clima allegro e marinaresco, la nave era appena partita ed i pochi individui all'aperto si stavano dando da fare. Un paio di marinai controllavano le vele e le adattavano alle condizioni del tempo, mentre il capitano, affiancato dal suo vice, era al timone; tutti gli altri dovevano essere sottocoperta.
    -Ma quello lì cosa sta facendo? Sembra molto impegnato.
    Shuya stava guardando un giovane uomo seduto a poppa: il tale aveva dei fogli tra le mani, un cappello bislacco e stava guardando verso il cielo.
    -Già che son qui ad annoiarmi posso provare a fare conoscenza.
    Avvicinandosi la figura diventava più nitida: il cappello da vicino era ancor più brutto, gli abiti erano insoliti e pieni di cerniere, ed il suo sguardo era perso tra le nuvole.
    -Hey ciao! vedevo che eri così attento al cielo e mi chiedevo cosa stessi scrivendo su quegli appunti.
    Le pagine del quaderno dello straniero erano piene di numeri confusi. Shuya attese la risposta per un minuto e pensando di non essere stato sentito, rivolse ancora la parola allo strambo signore.
    -Scusa...Mi senti? ...Perchè guard...
    -Shhhhhhh. Non interrompermi. Sono nel bel mezzo di calcoli importanti.
    Il ninja rimase un po stranito.
    -Ma questo qui è proprio strano. Adesso mi avvicino di soppiatto e leggo cosa sta facendo...
    Sul foglio del tale, Shuya vide una massa di appunti sui gabbiani visti, sulle piume perse da questi e sulle loro abitudini.
    -Bah... Meglio andarsene, voglio godermi un po' la brezza marina.
    Appoggiato al parapetto, il Genin osservava le onde tagliate dalla nave, la vista era monotona ma carina, e la nebbia di Kiri ormai era stata lasciata alle spalle.
    Giunta la sera, tutti si stavano rintanando per evitare il gelo del mare notturno. La stiva si era riempita di persone, e da un tavolo appartato, partivano schiamazzi e grosse risate. Il ragazzo, incuriosito, si avvicino abbastanza da poter vedere che cosa li divertiva tanto.
    -Ma quelli sono dadi? Per caso stanno giocando d'azzardo? Ecco il perché del casino, erano esaltati dal gioco.
    Le grandi mani dell'equipaggio scuotevano un bicchiere contenente i dadi, e ad ogni lancio cominciavano gli schiamazzi. Il posto era illuminato solamente da 4 lampade ad olio posizionate agli angoli della stanza, la luce soffusa rendeva l'atmosfera amichevole, mentre alcuni inservienti portavano a chi era a bordo una tiepida zuppa di verdure per cena.
    -Uff..
    Dopo il pasto, Shuya si era messo in un piccolo letto-cuccia per sfruttare ogni ora della notte ,ma il beccheggio della nave continuava a sballottarlo e tirarlo fuori dal mondo dei sogni.
    -Quelle storie sul cullare del mare rilassante sono solo fandonie...Mi sta salendo su la zuppa...
    Dopo qualche ora di noie però il sonno arrivò.
    Un campanaccio portuale avvisava che la nave era arrivata, e lo stesso suono risvegliò il ninja.
    -Che nottataccia, non dormirò mai più su una barca.
    Mentre pensava questo, si stava lavando il viso in un catino accanto al suo letto, e si preparava per cominciare la missione. Il villaggio davanti agli occhi di Shuya si presentava come un luogo senza nulla da offrire, il tutto era sviluppato intorno al porto, ed una buona quantità di edifici vicini tra loro gli concedevano l'appellativo di cittadina. Il ninja stava cominciando a muovere i primi passi sulla terraferma dopo aver salutato i marinai dietro di lui.
    -Sono arrivato, ma adesso dove dovrei andare? Non ho ricevuto indicazioni sul da farsi una volta qui...E sinceramente non ricordo più tanto bene il volto del mio compagno...
    E mentre il giovane si guardava intorno un po' sperduto un tizio ben coperto lo cominciò a tirare prendendogli il braccio.
    -Ma cos... E tu cosa vuoi?
    Il tale non rispose e continuava imperterrito nella marcia.
    -Mmmmm, quei capelli...Quell'abito che spunta.... Non sarà mica...
    -Non è saggio presentarsi così spavaldi, levati il coprifronte o capiranno tutti chi sei!
    Shuya, avendo capito che si trattava dell'altro ninja di Kiri, si tolse subito il coprifronte e lo ritirò in modo da nasconderlo alla vista.
    -Seguimi, mentre ti aspettavo ho trovato un contatto che ci porterà dove vogliamo.
    -Sarà meglio fare ciò che dice, sembra sapere il fatto suo.
    I due camminarono fino ad una locanda, il posto era marciscente, ed il legno col quale era costruita mostrava i segni del tempo, barili rovesciati la circondavano ed alcuni clienti avevano scelto il terreno circostante come letto. Il ninja si stava avvicinando coprendosi il naso.
    -Che puzza! Appena arrivato non mi ero accorto del vero volto di questo posto. Tutto ciò sembra uscito da uno di quei racconti pirateschi... La chiameranno libertà ma secondo me sono solo odoracci...
    All'interno del locale l'olezzo era moltiplicato, il ninja era appoggiato ad una colonna rovinata, e poco più avanti, il senpai Shuei, stava confabulando con uno sconosciuto.
    -Non riesco a capire di cosa stanno parlando, le urla nel locale coprono ogni altro suono.
    Grosse caraffe sbattevano sui tavoli e spillavano parte del contenuto, ogni cosa in quel posto doveva essere unta e appiccicosa. Pur vedendo il labiale dell'uomo con cui parlava Yuma, la voce era impercettibile, così Shuya provava ad analizzare meglio l'uomo. Aveva un volto molto serioso e dei lineamenti aggraziati, per nulla in linea col luogo, i capelli castani coprivano parte del viso e da una sciarpa color cuoio spuntava la bocca atta a parlare, gli abiti della stessa tinta della sciarpa gli davano un aria piratesca, avvalorata da una sciabola legata alla vita.
    Durante questa analisi però, qualcosa aveva distratto il ninja.
    -Hey tu! togliti di qui!
    Un omaccione era appena andato addosso al ragazzo facendo cadere parte del liquido che aveva nella caraffa.
    -Perchè non ti togli dai piedi. *HIC* Non vedi che sto passando *HIC*
    L'uomo, abbastanza ubriaco, singhiozzava ed emanava un fetore di alcool dalla bocca che faceva storcere il naso a Kiriyama, il quale cercava di evitare il contatto diretto con quella fogna.
    -Vedi di toglierti tu, non sono certo qui per fare discussione con un ubriacone.
    Shuya non stava guardando il piantagrane, ma il suo viso era visibilmente infastidito e la fronte era leggermente corrugata, nel mentre provava a non toccare la canottiera sudata e sporca d'alcool di quel tizio.
    -Tu sei troppo spavaldo per i miei gusti *HIC* Non sai di cosa sono capace *HIC*
    Dalla bocca gli scendeva parte del liquido che aveva ingurgitato, il quale scorreva lungo il viso rugoso, passando per le guance rasate male, fino alla barba nera, lunga e riccioluta.
    -Senti, non sono il tipo che fa queste discussioni...Vatti a bere qualcosa e lasciami in pace.
    -Ah! La metti cosi e? *HIC*
    L'uomo si portò la mano alla cinta cercando un qualcosa che probabilmente non trovava.
    -Dove diavolo ho messo la pistola? Bah... Chi se ne frega *HIC* Ci vediamo fortunello *HIC*
    E dopo queste parole si allontanò sbandando a destra e a mancina.
    -Quel tizio ci porterà dove penso si trovi il tesoro, partiamo dopo pranzo....Comunque il mio nome è Shuei Yuma, tu?
    Senza che il ninja se ne accorgesse, il suo senpai era tornato accompagnato da quello che doveva essere l'informatore
    -Io sono Shuya Kiriyama.
    -Ascolta Shuya, dovrai fare quello che ti dico, intesi?
    Il ragazzo annuì.
    -Bene, come hai capito nessuno sa che siamo ninja di Kiri. Dobbiamo tenerlo segreto a tutti i costi. Andiamo ad attendere la nostra guida fuori città.
    Usciti dal locale e passati per la città senza destare sospetti, i due arrivarono ad uno spiazzo erboso che si trovava al termine della strada principale del villaggio, il giovane Genin era seduto su un muretto semi-caduto e guardava verso il suo compagno.
    -Già che stiamo aspettando, sapresti per caso darmi qualche informazione in più sulla Ciurma Insanguinata?
    -Il loro capo si faceva chiamare "Occhio di Corvo" ed era noto per la sua crudeltà, non era solito fare prigionieri e si dice che fosse solito tagliare la lingua a chi non sapeva stare al suo posto.
    Sentendo che le parole erano quasi bisbigliate, Shuya aguzzò l'orecchio in direzione di Shuei.
    -I membri della ciurma erano tutti combattenti temibili ed erano specializzati nel combattimento con la spada.
    -Dovevano essere parecchio pericolosi...
    -Come prova di devozione una volta entrati nella ciurma si facevano tagliare il mignolo della mano sinistra e lo consegnavano al loro Capitano come pegno di fedeltà.
    Il Genin, deglutì a fatica la saliva che aveva in bocca mentre ascoltava la storia, e rimase in silenzio fino a quando non ebbe un'altra domanda per il senpai. Questa volta anche lui parlò a bassa voce.
    -Ed il loro tesoro a quanto dovrebbe ammontare?
    I suoi occhi si fecero grandi aspettando una risposta.
    -Chi lo sa...probabilmente una fortuna, considerando che le loro scorribande sono durate per ben dieci anni.
    -Se è davvero così grande questo bottino mi chiedo come faremo a portarlo a Kiri.
    Da un punto non troppo lontano, una figura si stava muovendo verso loro, quando fu abbastanza vicina fu chiaro che si trattava del tale con cui parlava Shuei alla taverna. Shuya si sentì toccare la spalla, e voltatosi, vide il viso serio dell'altro ninja, e lo interpretò come un monito.
    -Venite, la grotta del Dio del Mare si trova a est. Dovremmo arrivare nel pomeriggio.
    Lo sconosciuto parlò e i due furono pronti a partire illuminati dal sole di mezzogiorno.
     
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    Seguirete la vostra guida lungo il sentiero che percorre la scogliera rocciosa rientrando a tratti nell'entroterra.
    Hai la faccia pulita del bravo ragazzo, dico bene Shuya? - rispondi - Cosa fanno i tuoi per vivere, sono ninja anche loro? - gli risponderai e lui sarà curioso - Parlami un po' di loro
    Ingannerà un po' il tempo parlando di te, ma per il resto il tuo compagno sarà taciturno, intento a sorvegliare la vostra guida
    Questa gente è inaffidabile, ricordalo - dirà piano
    Ci metterete un po' a causa del terreno accidentato ma alla fine verso le 17 arriverete in vista di una baia, al cui centro si distingue una formazione rocciosa piuttosto massiccia da cui si intravede un'apertura
    Quella è la Grotta del Dio del Mare...ora che vi ci ho portato è tempo che ci salutiamo. Però prima voglio quanto mi spetta! - il ragazzo parlerà in modo deciso
    Calma...prima voglio vederla da vicino, erano questi i patti - Shunei sarà irremovibile
    Controvoglia il ragazzo vi guiderà, quasi vi fosse costretto.Descrivi come arriverete alla grotta che però non sembrerà avere tracce evidenti di tesoro..solo resti di attività poco lecite



    Dentro ci saranno vari antri simili a quello, altri invece saranno vuoti. Sembrerà un buco nell'acqua finchè Shuei non vi farà cenno di guardare [in questo frangente puoi farlo parlare]. Al suo tocco quella che sembrava un parete di solida roccia lascerà intravedere un passaggio segreto piuttosto buoi che scende in profondità
    Dobbiamo inoltrarci...
    Sei pazzo! Potrebbe esserci qualcuno...pirati per esempio!
    Sciocchezze, qua l'unico pirata sei tu
    Il ragazzo farà per scappare via, ma il tuo collega sarà più veloce di lui e lo colpirà alle gambe facendolo cadere per poi afferrarlo per i capelli, capisci che vuole fargli del male. Scegli che cosa fare, se dare man forte al tuo compagno o al contrario cercando di fermarlo [puoi anche fare l'indifferente e lasciarlo fare]. Descrivi che cosa fai vedendo la scena e chiudi qua il post.

    Missione Kiri: Acque Color Sangue



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    Post eccellente hai gestito bene gli spazi che ti avevo concesso, rendendo piacevole la lettura. Cerca solo di non rendere troppo bruschi i passaggi tra una scena e la successiva. Ultimo appunto, nell'ambientazione di Naruto non esistono le armi da fuoco ;)

    Voto: 7.6


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    3. Il Luogo di Riposo del Tesoro
    I tre si stavano muovendo già da un po' verso il luogo dove riposava la fortuna della Ciurma Insanguinata. Il terreno sotto i loro piedi ogni tanto cambiava, a tratti si trovavano su di uno strato umido di terriccio, con ciuffi d'erba qua e là, ed a tratti, su di un miscuglio tra varie sabbie, che si trovava all'incrocio tra spiaggia ed entroterra. Il percorso che stavano percorrendo era subordinato alla conformazione della costa, infatti per fiancchegiare i roccioni granitici che indicavano la via, i cambi di strada da fare erano diversi.
    Tra i passi faticosi però, il silenzio si ruppe.
    -Hai la faccia pulita del bravo ragazzo, dico bene Shuya?
    Shuei si stava rivolgendo all'altro ninja, che fino ad allora era stato in silenzio godendosi la natura intorno a lui.
    -Bè sì, o almeno mi impegno per esserlo.
    Il giovane aveva risposto senza pensarci troppo, lo aveva fatto in maniera abbastanza naturale, e poi aspettava che qualcuno aprisse un discorso.
    -Cosa fanno i tuoi per vivere, sono ninja anche loro?
    Era ormai nato un dialogo che avrebbe portato delle parole nella foresta silenziosa.
    -No, in realtà fanno lavori abbastanza inusuali. Mio padre si occupava del trasporto di merci importanti tra i paesi, mentre mia madre è una sorta di scrittrice.
    -Raramente qualcuno mi ha chiesto dei miei genitori...Io stesso non adoro parlarne e cerco di tenere nascoste le loro occupazioni. Le parole mi sono uscite come spinte da volontà propria,sarà la voglia di una conversazione.
    Lo sguardo del senpai era leggermente cambiato, come se fosse pronto a sentire tutto ciò che Shuya aveva da raccontare.
    -Parlami un po' di loro.
    -A questo punto non posso lasciarlo a bocca asciutta.
    -Allora, come ho già detto il lavoro di mio padre è fare arrivare sane salve spedizioni importanti, più precisamente, lui organizzava trasporti speciali e ultra sicuri. Mia madre invece è una scrittrice di teatro, gira spesso per mettere in scena i suoi spettacoli.
    -Non me la sento di parlargli del rapimento di mio padre, è ancora presto, al massimo dopo che questa missione sarà finita...Non vorrei poi che quel pirata ci stesse sentendo.
    La conversazione non durò a lungo ed i passi tornarono a farsi sentire sul terreno che "scricchiava" come se fosse fatto di zucchero.
    -Questa gente è inaffidabile, ricordalo.
    La voce di Shuei non era più quella usata per la conversazione, aveva parlato con un tono più basso, tale da non farsi sentire.
    -Non ha davvero alcuni fiducia nella gente di quest'isola, non che io la pensi troppo diversamente, sopratutto dopo l'incontro con quell'ubriacone, ma da questo a odiarli tutti... Bah, probabilmente avrà i suoi motivi.
    Il ragazzo per dare comunque una sorta di risposta annuì al suo interlocutore.
    I passi in quella zona si erano fatti pesanti, erano ormai ore che camminavano e Shuya non aveva idea di quanta strada mancasse.
    -Uff, questo territorio sta rendendo il cammino faticoso e difficile, certo, il paesaggio tropicale è suggestivo, ma per il resto questi ambienti monotoni mi stanno dando noia.
    Il sole era sulla strada per tuffarsi nel mare, ed i tre, dopo aver costeggiato a lungo la scogliera, si trovavano in una baia circondata dal verde. Alla vista, il mare sembrava tingersi di un colore sempre più roseo, mentre il cielo si colorava di un arancio intenso, coperto qua e là di nuvole che parevano strappi bluastri. In mezzo a quel paesaggio saltava subito all'occhio una grotta rocciosa, come un passaggio verso l'interno del pietrone che occupava gran parte della baia.
    -Quella è la Grotta del Dio del Mare...ora che vi ci ho portato è tempo che ci salutiamo. Però prima voglio quanto mi spetta!
    La voce dell'uomo era quella di qualcuno che non scende a compromessi, e ce l'aveva direttamente coi ninja di Kiri.
    -Calma...prima voglio vederla da vicino, erano questi i patti.
    Shuei rispose con non meno decisione del pirata, il quale, anche se controvoglia, si piegò al suo volere.
    -Ammiro la decisione di Shuei, sa bene come farsi rispettare. Sono sicuro che il suo carattere si è formato grazie a dei trascorsi duri, apprezzo come riesca comunque a mantenere un buon rapporto con chi gli è alleato.
    Guidati dal pirata contrariato, i ninja stavano scendendo dal punto sopraelevato in cui si trovavano. Dalla discesa di roccia che stavano percorrendo, ogni tanto cadevano piccoli sassi staccati dal loro peso, che andavano a conficcarsi nella sabbia morbida ed umida. Trovatisi in mezzo alla baia, stavano percorrendo i passi più facili del loro cammino, la sabbia morbida veniva schiacciata sotto le loro suole, ed i membri di una famiglia di granchi, che aveva avvertito gli intrusi, si erano allontanati velocemente fianco a fianco. Già dall'esterno si notava come la grotta era illuminata dai raggi solari che si infiltravano attraverso dei fori scavati dall'acqua, che però non raggiungevano davvero ogni angolo della costruzione naturale.
    -Wow, rimpiango di non essermi ai mosso dal mio villaggio, il mio amore per casa mia mi ha fatto essere cieco nei confronti di altre bellezze naturali.
    Mentre il naso di Shuya era all'insù, distratto da ciò che vedeva, si erano tutti già addentrati in quel luogo dedicato al Dio del Mare, e quando se ne rese conto, solo una parola gli passo per la testa:
    -Vuota.
    Ed effettivamente così sembrava, qualche barile rotto e un paio di teschi non cambiavano le carte in tavola, quasi tutti gli antri di quella caverna parevano vuoti.
    -Possibile che sia stato un viaggio inutile? Non pretendo che il tesoro sia a portata di mano, ma qui non ci sono tracce nemmeno di un ryo... Forse è meglio girare ancora, è stupido farsi idee superficiali.
    Tra le gocce penzolanti dal soffitto e il terreno irregolare, gli occhi dei "cerca-tesori" analizzavano ogni anfratto.
    -Hey voi! Venite qui!
    La voce di Shuei echeggiava tra i cunicoli, ed aveva attirato gli altri due. Con un movimento elegante della mano del senpai, quello che sembrava un masso inamovibile era diventato un angusto passaggio verso l'ignoto.
    -Bingo! La sua esperienza ci ha sbloccati, davvero un grande osservatore...
    Yuma continuava a guardare i due davanti a lui.
    -Dobbiamo inoltrarci...
    Il volto dello sconosciuto si fece scuro.
    -Sei pazzo! Potrebbe esserci qualcuno...pirati per esempio!
    -Sciocchezze, qua l'unico pirata sei tu.
    L'uomo sentitosi all'angolo, e forse già pronto, tentò la fuga. Sfortunatamente per lui, le capacità ed i riflessi superiori di Shuei lo portarono in una situazione abbastanza scomoda. In un battito di ciglio il pirata si era ritrovato in ginocchio dopo un colpo diretto alle gambe, e prostrato col viso verso il ninja che gli teneva alta la testa tirandolo per i capelli.
    Shuya sussultò vedendo la scena inaspettata.
    -Il volto del senpai non nasconde interpretazioni, se non intervengo quel poveraccio finirà male, è solo un piratucolo da strapazzo, non riuscirebbe a far male a nessuno, neppure lui merita questo.
    Il giovane Genin scattò fino ai due ponendo la mano sul braccio del suo superiore, dopodiché iniziò a guardarlo in faccia con un viso calmo e rilassato, così da far intendere le sue intenzioni pacifiche.
    -Non ho idea della reazione che avrà, sembra davvero intento a darle a questo qui, dovrò scegliere bene le mie parole.
    Dopo un paio di secondi cominciò a parlare.

    -Non è necessario arrivare a ciò, questo qui non ha spina dorsale, e poi non mi fido di portarmi dietro un pirata in un posto così pericoloso, direi di lasciarlo andare a nascondersi. Non peso abbia altro da offrirci.
     
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    Il tuo collega sarà un po' stupito nel vedere che gli hai fermato la mano e farà una faccia un po' adirata, quasi come se prendesse la cosa come un mancanza di rispetto. Vedendo poi il tuo volto e che non hai intenzione di attaccare briga si rabbonirà un po'
    Hai un bel coraggio a parlarmi in modo così schietto...ammiro il tuo coraggio, ma toccami un'altra volta senza permesso e ti faccio passare un brutto quarto d'ora
    Il volto sereno che aveva fino a pochi minuti prima è sparito ed ora ne mostra uno piuttosto duro
    allora, nullità - strattonerà malamente la vostra guida - Portaci giù...o vuoi mandare all'aria quanto di buono fatto dal mio collega?
    I-io...vi porterò giù, si...ma mi lasci andare...
    Shuei lo lascerà andare ed il giovane si rimetterà in piedi e vi farà strada con fare sottomesso, noterai che ti guarderà per un istante ma non capirai bene se lo abbia fatto per ringraziarti o altro. La scala che si trova dietro la porta segreta sarà buia e stretta tanto che avrete bisogno di un po' di luce per orientarvi, il luogo emana un'atmosfera tetra. Scenderete per alcuni minuti e dalle pareti comincerà a grondare acqua
    Siamo quasi arrivati...Dio ci aiuti, questo posto...
    Zitto! Mi hai stufato con tutte le tu chiacchiere
    Voglio vedere cosa pensa il tuo pg e come si relaziona con la situazione in cui si trova.
    Proprio quando il tuo senpai avrà finito di parlare arriverete in una stanza piuttosto grande, il ragazzo che vi accompagna troverà alcune torce ed accenderà la luce usando la sua fiaccola. La stanza e piuttosto grande [circa 20 metri di diametro] ed al centro, posto su un supporto di roccia, si trova uni scrigno che trabocca letteralmente di gemme e preziosi
    Fantastico...
    Sembra fatta, ma le cose si complicheranno improvvisamente...voltandoti vedrai infatti il tuo senpai riverso a terra, qualcuno lo ha colpito con forza alla testa [voglio che tu mi rena bene questa scena]
    Ahahah, idiota! Pensavi veramente che fossi uno smidollato?! - ti guarderà - Ragazzo...lo vuoi un po' d'oro? Su prendilo, è tuo!
    Il ragazzo, che ora avrà un'espressione in volto da far venire i brividi proverà a corromperti, tu però (ovviamene) rifiuterai
    Peggio per te...
    Il malvivente allora tirerà fuori un tantō, e dopo esserti venuto addosso proverà a colpirti con un fendente al collo
    CITAZIONE
    Attacco semplice: Valore 2 - Danno 2-3

    Fatto ciò indietreggerà portandosi a due metri da te.
    Difenditi e contrattacca [fammi il riepilogo]

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    Buon post, anche se non al livello di quello precedente. Ho notato un po' di involuzione nello scritto...come se le varie parti del narrato non legassero bene tra loro, cerca di curare bene il passaggio narrato/pensato in modo da rendere piacevole la lettura (a tale scopo ti consiglio sempre di rileggere il post per vedere queste cose). Avrei voluto vedere anche un po' più di tocco personale, ti sei limitato a fare un post a tratti un po' piatto...cerca di far venire fuori il carattere del tuo pg in modo un po' più marcato

    Voto: 7


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    Edited by Roby 1 - 1/2/2016, 21:14
     
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    4. Pirates vs Ninjas
    Shuya era in grande soggezione, aveva compiuto una decisione dalla quale non poteva tirarsi indietro; una goccia di sudore si era accumulata sulla sua tempia.
    -Ho fatto la mia scelta, ho seguito il mio spirito, ma allora come mai mi sento così sotto pressione? Forse temo il giudizio del senpai ?
    Il ragazzo deglutì rumorosamente, ma rimase con lo sguardo fisso sul ninja che teneva ancora il pirata per i capelli.
    Accorgendosi della situazione, il volto di Yuma si era tinto di stupore, ma non in modo benevolo, ed il tutto sembrava stesse peggiorando quando si accorse di dove si trovava la mano del Genin.
    -Quello sguardo...sembra infuriato, sopratutto dopo aver visto che l'ho fermato direttamente. Devo andare fino in fondo però, non sono un fifone.
    A dispetto di ciò che pensava il giovane, Shuei ammorbidì lo sguardo. Forse aver visto il ninja, comportarsi come il bravo ragazzo dei film, lo aveva calmato.
    -Hai un bel coraggio a parlarmi in modo così schietto...ammiro il tuo coraggio, ma toccami un'altra volta senza permesso e ti faccio passare un brutto quarto d'ora.
    Kiriyama annuì copiosamente guardando dritto in faccia il senpai, nel suo sguardo si poteva intravedere un briciolo di sollievo.
    -Meno male, sono contento di averlo convinto senza che la situazione uscisse dai binari. Non imparerò mai a non intromettermi, ma forse sono fatto così e basta. Credo che ognuno, anche questo piratucolo, abbia diritto ad una possibilità.
    Dopo aver terminato il piccolo conflitto di opinione con il suo sottoposto, il ninja a capo della spedizione, aveva iniziato a guardare con viso truce, il pirata che se ne stava lì impalato senza muovere un muscolo.
    -Allora, nullità.
    Sembrava tornato alla situazione di poco prima, però con una minor violenza.
    -Portaci giù...o vuoi mandare all'aria quanto di buono fatto dal mio collega?
    Shuya sembrava allietato, l'aver portato la discussione a livelli più o meno normali, gli aveva concesso la calma a cui ambiva.
    -I-io...vi porterò giù, si...ma mi lasci andare...
    -Beh, adesso è molto meglio, almeno Yuma non ha più intenti violenti, e sembra anche essersi dimenticato del tentativo di fuga di questo qui. Non voglio diventare il protettore dei pirati ma in quel momento mi sembrava la cosa più giusta da fare, pur non conoscendolo, la sua fuga mi sembrava quella di un uomo impaurito.
    L'informatore si alzò in piedi un po' stentante e col fare di un cane bastonato. Si stava rimettendo in cammino seguendo la richiesta appena ricevuta, il suo sguardo però, per un battito di ciglio, aveva incrociato quello del ninja alle prime armi, il quale se n'era accorto.
    -Mmmmm, non sono sicuro di quegli occhi. Non mi sembra uno sguardo rivolto a chi ti ha appena evitato una dolorosa punizione, ma forse sono io che vivo nel mio mondo, probabilmente era il semplice sguardo di un pirata...Di certo non sono famosi per le loro occhiate gentili.
    I tre si stavano iniziando a muovere all'interno del passaggio segreto. In vista del buio pesto che sembrava inghiottire ogni cosa, il gruppetto aveva preventivamente acceso una fiaccola che il pirata teneva in mano, in quanto primo della fila. La scalinata che scendeva verso il profondo rimaneva spaventosa, la luce riusciva a malapena a mostrare la via, il tutto era peggiorato delle figure raccapriccianti che nascevano dal gioco di ombre tra il fuoco ed i muschi sulle pareti. Ad un certo punto della discesa, per la grande umidità, il soffitto cominciò a far cadere gocce d'acqua; tutto ciò aveva fatto gonfiare notevolmente i capelli di Shuya, il quale tentava ti tenerli giù passandosi più volte mano, inoltre, il Genin aveva incominciato a strofinarsi le braccia, così da scaldare un po' le parti del corpo che si erano rabbrividite per le precipitazioni artificiali.
    -Questo freddo e questa acqua calcarea che sgocciola mi stanno incominciando ad infastidire. Anche se possiedo il chakra dell'acqua non credo di dovermi trovare bene anche in queste situazioni...penso.
    -Siamo quasi arrivati...Dio ci aiuti, questo posto...
    Il pirata aveva parlato in maniera esitante.
    -Zitto! Mi hai stufato con tutte le tue chiacchiere.
    -L'aria è ancora tesa, e la situazione non è delle migliori. Mi sento davvero bloccato, e questa scala angusta peggiora le sensazioni...Mi piacerebbe dire qualcosa, tornare a fare un discorso come quello nel bosco... magari parlare di quanto sia pulita l'aria a Kiri o di come l'ultimo inverno è sempre quello più freddo degli ultimi 50 anni, insomma, qualcosa che ci faccia uscire da questa situazione irrequieta.
    Quasi inaspettatamente, la discesa claustrofobica finì ed i tre si ritrovarono in una stanza nella quale non si distinguevano i lati per colpa dell'oscurità. La guida si stava occupando di illuminare il locale con delle torce trovate in loco, mentre Kiriyama si sforzava per esaminare il contenuto della stanza appena visibile.
    -Diavolo! Vedo poco e niente, la missione è stata un successo o no? Torneremo a casa con le tasche piene di monete d'oro oppure porteremo solamente la sabbia che abbiamo nelle scarpe?
    Le fonti di luce erano tutte accese e quando anche l'ultima fu piazzata nel proprio sostegno si ebbe una visione chiara della stanza...ma sopratutto del suo contenuto.
    -Fantastico...
    -Quindi era tutto vero...
    Pensava Shuya grattandosi la testa con gli occhi sbarrati.
    -Quello è un vero e proprio forziere piratesco...Come quelli dei racconti sulle isole del tesoro.
    Proprio al centro della stanza c'era un piccolo podio di pietra come per rendere visibile ciò che vi era al di sopra, il quale in realtà era già parecchio appariscente. Il forziere splendeva come di luce propria, il legno di cui era fatto era però marciscente, di un colore verdastro, e le decorazioni che in passato dovevano essere brillanti erano ormai rovinate... ma tutto ciò passava in secondo piano. La scena era completamente occupata da gemme e gingilli che spuntavano dalla cassa, luccichii che riflettevano la luce delle torce e tingevano il soffitto di stelle dorate.
    -Shuei hai visto? Avevi ragione, qui c'è un ben di Dio, riempiremo le casse del villaggio.
    Ma quando il giovane si voltò non vide ciò che si aspettava, non vide un ninja burbero che aveva ripreso il sorriso di fronte ad un tesoro, quello che si trovava davanti era che non avrebbe mai voluto.
    -Co-cosa ci fa il senpai lì a t-terra?
    Il viso del giovane si fece un attimo pallido, di fronte a lui sdraiato supino sulla roccia umida c'era un corpo, quello di Yuma, che non accennava a muoversi.
    -Non può essere... Non è accaduto ciò.
    La vista si appannò per poi tornare normale, le gocce calcaree avevano creato una patina bianca sulla schiena del ninja svenuto, era ovvio che avesse perso i sensi a seguito di un forte colpo.
    -Come vorrei che fosse solo uno sbaglio, un piccolo errore, una roccia caduta dall'alto... Ma i miei occhi non stanno mentendo.
    Il pirata se ne stava lì in piedi, compiaciuto, guardava per terra verso colui che prima lo aveva in pugno ed adesso era sul pavimento svenuto. Non era chiaro con cosa l'avesse colpito, ma l'arma più orribile che aveva indosso era quel sorriso a 32 denti rivolto verso il corpo che sembrava inanimato.
    -Ahahah, idiota! Pensavi veramente che fossi uno smidollato?!
    Il volto soddisfatto adesso era rivolto verso Shuya.
    -Ragazzo...lo vuoi un po' d'oro? Su prendilo, è tuo!
    -Non può parlare seriamente, si rende conto di quello che ha fatto???
    Il grande sorriso del pirata non aveva accennato a svanire, con una mano si copriva parte del volto ed un occhio, mentre l'altro, che rimaneva spalancato, fissava Kiriyama.
    -MA NON TI VERGOGNI?!? COME PUOI TRADIRE LA FIDUCIA DI CHI TI HA DATO UNA POSSIBILITÀ?!? NON ACCETTERÒ MAI QUEST'ORO, E MEN CHE MENO SCENDERÒ A PATTI CON TE!!
    -Peggio per te...
    Il Genin si stava inferocendo, mai una sua gentilezza era stata ripagata con un torto. La pressione nel sangue stava aumentando, era andato contro un suo superiore per qualcosa di inutile...una causa persa.
    Nel frattempo, indispettito per la risposta negativa, il traditore era pronto ad avventarsi anche sul giovane ninja. Preso il tanto che aveva addosso, il malfattore iniziò a correre verso il ragazzo con l'arma sguainata e l'intento di colpirlo.
    -Quindi è così che deve andare? Non lascerò che tu la passi liscia... E di certo questa volta non sarò più caritatevole.
    Shuya sputò a terra e si preparò all'attacco avversario.
    Con un movimento rapido ma preciso, il giovane schivò il colpo diretto alla sua gola e si rimise nella posizione di attacco, nel frattempo il suo avversario aveva indietreggiato di un paio di metri.
    -Questo è il mio primo vero scontro, sono in terra straniera e non ho possibilità di essere aiutato, la riuscita della missione a questo punto dipende da me.
    Il ragazzo capendo ciò iniziò a pensare ad una possibile strategia.
    -In questa stanza il mio velo di nebbia dovrebbe essere utilissimo per coprire i miei movimenti, a quel punto posso semplicemente colpirlo da dove non si aspetta.
    Kiriyama si mosse con alcuni saltelli all'indietro fino a percorrere 3 metri.
    -La distanza dovrebbe bastare, non mi resta che creare la copertura...
    Un banco di nebbia biancastro si andò a creare nella stanza, tutto ciò sembrava reso facilitato dalla naturale umidità sotterranea.
    -È arrivato il momento dell'attacco, con questa nebbia non dovrebbe vederlo arrivare facilmente.
    Il Genin di Kiri tirò fuori un kunai e lo scagliò con forza verso il petto dell'avversario. Finita l'azione, per evitare di essere scovato, si mosse in modo da trovarsi al lato destro del nemico, sempre alla stessa distanza.
     
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    Il tuo avversario verrà colpito dal tuo attacco ed in un primo momento disorientato dal tuo diversivo del velo di nebbia
    Dove sei! Fatti vedere lurido marmocchio!
    Si muverà un po' a casaccio, ma poi ti scoverà
    Ora preparati a soffrire...
    Parlerà con un tono da squilibrato...eppure prima era riuscito a nascondere bene la sua vera indole
    Muhahaha! Muori!
    Si farà sotto per poi tentare un affondo allo stomaco con la sua lama
    [Valore: 2 ; Danno: 2-3]
    In seguito si allontanerà in modo da prendere una breve rincorsa, per poi tentare di colpirti in varie parti del corpo
    --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
    Danza Selvaggia Circolare
    Tipo: Taijutsu
    Posizione delle mani: Nessuno
    Livello: D
    Descrizione: Utilizzando il proprio Tanto si scatterà verso l'avversario per colpirlo diverse volte al petto, le braccia e le gambe provocando diversi profondi tagli che se non curati nel turno successivo provocheranno un sanguinamento tale da provocare 1 ulteriore slot ferita.
    Consumo: 8
    Danno: 1-3
    Richiede: Tanto; Forza 3; Velocità 2
    Costo: 30 Exp
    Energia: Gialla
    [Valore: 2]
    --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
    Il nemico è a 1 metro da te, mentre il tuo senpai è sempre a terra [non lo vedrai però a causa del velo di nebbia]

    Status avversario



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    Bel post, mi è piaciuto di più di quello precedente sopratutto perchè in esso si riesce a cogliere il carattere del tuo pg. Continua così. Non sono tanto convinto dalla strategia che hai usato...usando il velo di nebbia a quel modo nemmeno tu dovresti essere in grado di vedere troppo bene dove si trova il tuo avversario.

    Voto: 7.2


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    Edited by Roby 1 - 6/2/2016, 20:47
     
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    5. Nessuna esclusione di colpi
    Il kunai che Shuya aveva lanciato sibilò durante il volo, tagliando la nebbia fitta che rapidamente tornava a posto. Il ragazzo si era già spostato nel tentativo di ritardare l'offensiva nemica e possibilmente pensare ad una strategia più complessa di un lancio di kunai.
    -La nebbia non eviterà a lungo lo scontro, farò meglio a trovare un modo per sbattere al tappeto questo tipaccio. Non ho ancora scordato il suo tradimento e ben presto si pentirà di ciò che ha fatto.
    Il giovane pensava in mezzo a quella nebbia soffice e nel frattempo il pirata si stava muovendo in maniera scomposta alla sua ricerca.
    -Appena mi scoverà subirò un attacco ed a quel punto, se ce la farò ad evitarlo, avrò tutto il tempo per un'offensiva.
    Il manto di fronte a lui sembrava muoversi, come se spinto.
    -Sta per trovarmi! Bé era ovvio che sarebbe successo, non mi spetta che vedere se il suo prossimo attacco sarà debole come il precedente o se riuscirà a farmi tirar fuori le mie capacità post-allenamento.
    -Dove sei! Fatti vedere lurido marmocchio!
    -Si è fatto rabbioso. Deve essere un bravo attore, quando era in ginocchio non mi pareva pronto a fare una carneficina, mentre adesso da l'impressione di un killer.
    Altra nebbia veniva mossa, ma adesso l'ombra nemica era vicina, anzi, aveva trovato il giovane Genin.
    -Ora preparati a soffrire...
    Ad un metro dal viso, quell'uomo sembrava impazzito, una iena che si sta avventando sulla preda, uno sciacallo che pregusta il suo pasto.
    -Chi è quest'essere? è possibile che mi abbia ingannato fino a questo punto? La sua voce è totalmente cambiata, le sue parole sembrano versi animaleschi....
    Con la breve distanza che vi era tra i due la nebbia aveva perso utilità. Era quasi nata un'arena dentro l'altra: uno spazio di pochi metri che conteneva i combattenti; contornato da mura bianche inconsistenti, quel luogo era diventato il fulcro della grotta, il luogo della sfida.
    -E adesso cosa vorrà fare con quel sorriso maniacale? Si butterà ancora senza esitazione verso di me?
    -Muhahaha! Muori!
    Per un qualche presentimento psicologico o per una pseudo lettura mentale, Shuya aveva capito il nemico che si trovava davanti: uno uomo, o meglio, una bestia che punta a distruggere ciò che ha di fronte usando il Tanto quasi fosse un'estensione del suo corpo, quasi fosse un artiglio. Il pirata aveva tentato un violento affondo allo stomaco dell'adolescente. La rapidità con cui il colpo fu sferrato lasciò esterrefatto il giovane che lo subì interamente, pur avendolo in un certo senso preveduto.
    -Auch! Mi ha colpito in pieno! Se prima non ero sicuro delle sue intenzioni adesso so come comportarmi.
    Negli occhi grigiastri del Genin si rifletteva lo sguardo di quel pirata: un giullare vendicativo col sorriso stampato, che arretrava pronto al prossimo attacco.
    -Cosa mi riserverà adesso? Farò meglio a stare attento questa volta, se la sua sete di sangue cresce i suoi attacchi saranno solo più violenti...Poco male, tanto non ho intenzione di perdere.
    Terminata la rincorsa il traditore si stava lanciando verso l'adolescente. Gli attacchi portati col suo fedele Tanto puntavano a dilaniare arti e petto in maniera ripetuta. La natura schematica e precisa dell'attacco portarono Shuya a pensare che si trattasse di una vera e propria tecnica.
    -Questa volta non mi lascio cogliere impreparato.
    Detto fatto. Con rapidi e ripetuti movimenti, Kiriyama era riuscito ad evitare ogni colpo che gli veniva inferto, fermandosi infine in maniera calma e leggiadra.
    -Ti sei divertito a colpirmi...Questo dannato taglio brucia. Prepararti a subire la mia vendetta, preparati ad affrontare la mia determinazione. Questa nebbia non mi serve più, il chakra lo userò per colpirti duramente.
    Il ninja aveva tenuto chiuse le palpebre per qualche attimo aspettando che la nebbia si dissolvesse, quasi come se si stesse liberando da un peso, e quando le iridi argentee furono di nuovo visibili, una nuova luce traspariva da esse. Dopo aver assunto la posizione d'attacco, due copie acquatiche nacquero ai suoi fianchi, le guardò entrambe come se avesse avuto una comunicazione telepatica, dopodiché entrambe si mossero per giungere ai fianchi del pirata.
    -Alla copia di destra ho passato parte del mio chakra, a questo punto dovrebbe essere in grado di effettuare una tecnica, spero che la strategia funzioni.
    Fortunatamente per il Genin di Kiri, dalla bocca della copia da lui eletta, partì un getto a forma di cono diretto completamente verso l'avversario.
    -Il mio Mizu Bushin si trova ad un metro dal suo bersaglio che non penso sia riuscito a schivare il ninjutsu, e approfittando di questo suo momento di impreparazione mi lancerò io all'attacco.
    Come da strategia, il giovane tirò fuori il Tanto da poco comprato tenuto legato intorno alla caviglia.
    -Non ho mai usato un arma del genere, spero di ritrovarmi nell'utilizzo.
    Il peso ridotto della lama non rendeva difficili i movimenti di Shuya che, tenendola al meglio che poteva, con la parte tagliente verso l'esterno, si era già lanciato contro il nemico. La distanza da percorrere era breve e dopo un paio di passi era già di fronte al nemico. Con estrema risolutezza aveva cercato di colpirlo all'addome, in modo da infliggergli un colpo simile a quello ricevuto.
    Dopo aver ritirato la sua arma, Kiriyama si era allontanato insieme alle sue copie tentando di confondersi con esse fino ad arrivare a quasi cinque metri dal pirata.
    -Devo muovermi ignorando il dolore della ferita perché potrebbe capire qual'è il vero me, e finché esiste una possibilità di confonderlo la sfrutterò. Però..... quanto è figo il mio Tanto?!? Sono sicuro che se avessi avuto una Katana o qualcosa del genere lo avrei sminuzzato come la verdura da Ramen.

     
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    Il tuo avversario verrà colpito in pieno dai tuoi colpi. Pur essendo un malvivente non sembra essere troppo robusto ed infatti i tuoi colpi basteranno a mandarlo KO, stremato cadrà quindi a terra. Hai tempo per andar dal tuo senpai e prenderti cura di lui, Shuei ci metterà qualche secondo a riprendersi in quanto la ferita alla testa è piuttosto profonda e sanguinerà un poco [niente di esagerato comunque]
    Hai messo fuori gioco quel bastardo..bravo Shuya...ora però dobbiamo legarlo o scapperà
    Si alzerà a fatica, ma ci riuscirà da solo. Vi avvicinerete al bandito che nel frattempo sembra aver ripreso i sensi
    Non pensate che sia finita qua! la follia nei suoi occhi sembrerà aver raggiunto l'apice - Non potete arrestare la marea. Verrete travolti tutti quanti, stupidi! Ahahah
    Lo vedrete portare una mano alla tasca ed estrarre una specie di iniettore che senza esitazione conficcherà nel suo collo. Dopo pochi istanti comincerà a schiumare dalla bocca e ad essere sconvolto da convulsioni. In breve il suo corpo si farà rigido ed i suoi occhi sbarrati, fissi in una espressione agghiacciante. L'uomo ha preferito togliersi la vita piuttosto che essere catturato e la cosa sarà resa ancora più criptica dalle sue parole che non capirete [libero di fare supposizioni, ma la marea a cui si riferisce si dimostrerà non essere quella della zona in cui vi trovate...forse era una metafora]
    Idiota...bhe un criminale in meno sulla faccia della terra
    Osservando il cadavere noterete prò un dettaglio particolare, sul palmo della mano sinistra infatti porta uno strano tatuaggio

    uroboro-pic


    che nessuno di voi due avrà mai visto. La missione sembra comunque terminata. Preleverete il forziere e salirete nuovamente le scale, dopo di che uscirete dalla grotta del Dio del Mare
    Aspetta qui
    Senza darti ulteriori spiegazioni Shuei salirà su di un'altura vicina, accenderà un fuoco e vi butterà dentro qualcosa...subito si leverà una piccola colonna di fumo colore rosso
    Grazie a questo segnale arriverà presto una barca battente bandiera Kiriana...sali col forziere e fatti portare al villaggio. Io non ho ancora finito qua - ti lascerà tempo per replicare - Hai fatto un ottimo lavoro, Shuya. Diventerai un buon ninja
    Detto ciò se ne andrà, tornando da dove siete venuti. Dopo circa un'ora vedrai in lontananza una barca ed una volta in vicinanza si fermerà lasciando scendere una scialuppa [è la barca di cui ti parlava il senpai]. Da qui in poi hai carta bianca. Torna dal Mizukage e fai rapporto [ometti il parlato del kage, fai solo rapporto]. Chiusura a piacere.



    Missione Kiri: Acque Color Sangue



    Missione Liv C


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    Ben fatto, hai reso bene la follia che sembra pervadere il tuo avversario. Un consiglio...per confondersi tra le proprie copie bisoga usare un qualche accorgimento per non farsi vedere, farlo così in bella vista non è troppo utile. Ma per adesso va comunque bene, avrai modo di imparare queste cose col tempo ;)

    Voto: 7.3


    Per dubbi contattami in privato :fiore:


    Edited by Roby 1 - 12/2/2016, 12:05
     
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    6. Chi era davvero?
    Shuya aveva visto realizzata quella stessa strategia che fino a poco prima era dedito a pensare. Con sua sorpresa ogni colpo era andato a segno, un successo.
    -Fiuuuu...
    -È finita, ce l'ho fatta.
    Il corpo dell'avversario cadde a terra svenuto e senza forze, come un peso lasciato su un piedistallo di piume.
    Dalla posizione di combattimento a ginocchia basse, Kiriyama tornò ad una più comoda posizione eretta. Dopo essersi controllato il leggero taglio sul petto cercò di riordinare i pensieri.
    -Diavolo! In una situazione normale uno strappo del genere mi avrebbe portato ad una sgridata...Fortunatamente ho la scusa della missione.
    Solo dopo averlo visto con la coda dell'occhio, tra uno sproloquio mentale e l'altro, il ninja si accorse di Shuei ancora a terra privo di sensi.
    -Mi ero dimenticato di lui. Eppure tutto ciò era partito proprio da questo. Penso di essermi gasato troppo per il successo.
    Il Genin dopo aver raggiunto velocemente il suo senpai si inchinò al suo fianco controllando la situazione.
    -Non sembra malmesso però rimane la ferita sulla testa...e sanguina. Ho sentito di persone andare in coma per urti anche leggeri, e se fosse questo il caso?
    Shuya si stava preoccupando e si guardava intorno in cerca di qualcosa di cui nemmeno lui sapeva la natura. In realtà la ferita, pur se sanguinante, non aveva arrecato gran danno al corpo temprato di Yuma che già muoveva alcuni muscoli.
    -Hai messo fuori gioco quel bastardo..bravo Shuya...ora però dobbiamo legarlo o scapperà.
    Non ancora alzato e già era tornato al lavoro, ligio al dovere come poche persone incontrate dal giovane.
    -Non ci credo che appena ripreso già si dia da fare. Io pensavo che la mia sorellina, che ogni giorno percorre svariati chilometri per allenamento, fosse un esempio di risolutezza, ma anche lui non scherza.
    Il giovane si affiancherà alla sua guida in quella missione ed entrambi faranno per avvicinarsi al fuorilegge ancora KO. Il corpo del pirata però, emetteva spasmi quasi impercettibili che culminarono col suo risveglio.
    -Non pensate che sia finita qua!
    Lo sguardo malsano che lo aveva contraddistinto da dopo il suo tradimento era tornato sul suo viso. Un volto di pura e straordinaria follia che trasmette solo brividi.
    -Non potete arrestare la marea. Verrete travolti tutti quanti, stupidi! Ahahah
    -Cosa diavolo gli è preso? come può essere già in piedi? e sopratutto di cosa sta parlando?!?
    Mentre queste domande passavano per la testa di Kiriyama il folle era già all'opera, pronto al suo ultimo atto come messaggero di qualcosa ignoto a coloro che aveva di fronte. Col solito grande e spaventoso sorriso, che non nascondeva alcun dente, quella figura maligna aveva tirato fuori una siringa piena di liquido da una delle sue tasche. Ogni goccia del fluido contenuto finì nel collo del pazzo, che iniettandosela senza ripensamenti voleva terminare la sua stessa vita.
    -E adesso cosa vuole fare??? Non sarà per caso un'iniezione letale?
    Anche Shuya fu convinto della sua supposizione quando dalla bocca follemente felice del pirata cominciarono ad uscire bava e schiuma, quasi fosse un cane idrofobo. Il tutto peggiorò quando anche le pupille furono girate e gli spasmi epilettici si fecero intensi, per poi scomparire con la morte del suicida.
    -Ed il tutto termina con la morte. Non avevo mai assistito ad una scena così orribile.Mi sento come se un briciolo di quella pazzia mi fosse attaccato addosso, anche se sarà solo un'impressione a causa della situazione fuori dalle righe. Rimango comunque esterrefatto dalla sua convinzione e dal fatto che ha preferito morire piuttosto che farsi prendere. E poi quelle parole, erano davvero strane, sembravano quasi un mantra di una qualche setta.
    Il Genin continuava a guardare quel cadavere che seppur senza vita aveva ancora uno sguardo vivido, il quale lasciava comprendere la natura di quell'individuo quando era ancora vivo. Davanti a quest'immagine il ragazzo pensava a qualcosa che aveva sentito oppure letto in qualche libro sparso per casa sua.
    -Ho letto che la differenza tra un folle ed un morto è il calore del loro sangue...Ma qui questa affermazione non sembra valere.
    -Idiota...bhe un criminale in meno sulla faccia della terra.
    Shuei riuscì a mandare avanti la situazione che stava stagnando con una semplice frase, ed entrambi si mossero per analizzare meglio il corpo. Di tutto il cadavere solo un elemento attirò l'attenzione dei due, un tatuaggio che quel tale portava sul palmo della mano. Il tatuaggio rappresentava come una sorta di serpente che si mordeva la coda, il tutto tinto di rosso carminio.
    -Questo tatuaggio è davvero strano. Dato il tipo non penso sia un qualcosa derivante da un amore giovanile, né sembrerebbe un semplice abbellimento. Deve essere qualcosa più profondo, dopo le parole dette potrei credere si tratti davvero del simbolo di un qualche gruppo segreto. C'è comunque qualcosa di quel disegno che mi fa incuriosire, ma non riesco a collegarlo a nulla che io abbia mai visto, anche se il serpente che si mangia la coda deve significare qualcosa.
    Dopo le congetture e gli approfondimenti i ninja si alzarono per terminare la missione, portando all'esterno il grande baule colmo di ricchezze piratesche.
    Lungo la salita umida l'unico pensiero di Shuya era legato al peso della cassa, un vero macigno sulle spalle dei due.
    -Ma come fa lui a non mostrare stanchezza, questo coso peserà un quintale. Per quando arriverò su sarò più basso di qualche centimetro.
    Il ragazzo si accorse di quanto è vero ciò che dicono sul ritorno,cioè che sembra sempre più corto dell'andata. Infatti, seppur con un gran peso in aggiunta alla salita, la scalinata verso l'esterno sembrò più breve.
    Il poco sole che traspariva all'interno della grotta fu un toccasana per la mente di Kiriyama, gli antri scuri non facevano proprio per lui. Superato anche il grande ingresso del luogo dedicato al Dio del Mare, col pavimento pieno di pozzanghere di acqua salata, la baia li accolse con l'ultimo spiraglio di sole della sera, quello che verso le 18 chiude la giornata, ed in questo caso anche la missione.
    -Questa vista tropicale mi rapisce, sarei ben contento di farmi una bella dormitina sotto una palma.
    Quando la cassa fu posata Yuma parlò al suo sottoposto.
    -Aspetta qui.
    Incuriosito, il Genin si mise a guardarlo mentre si inerpicava in un punto abbastanza alto di quella baia, come se volesse fare da vedetta o qualcosa del genere. Al contrario, macchinando un po' con arbusti e pagliericcio, il senpai accese un fuocherello nel quale butto un qualcosa in aggiunta.
    -Cosa starà facendo? Se il fuoco non è per accamparci allora a cosa serve?
    La risposta fu immediata e visiva, l'oggetto gettato generò una denso fumo rosso di certo visibile da molto lontano.
    -Grazie a questo segnale arriverà presto una barca battente bandiera Kiriana...sali col forziere e fatti portare al villaggio. Io non ho ancora finito qua.
    -Quindi è qui che le nostre strade si separeranno...Le mie ultime parole dovranno essere perlomeno d'effetto.
    E così guardando il suo superiore con il pollice in bella mostra il giovane parlò.
    -Grazie di tutto, difficilmente mi scorderò di lei.
    -Hai fatto un ottimo lavoro, Shuya. Diventerai un buon ninja.
    Le parole lo raggiunsero e lo colpirono molto forte, si sentiva davvero fiero di se stesso, ed orgoglioso di essere un ninja;e mentre Shuei si allontanava per strade già percorse da loro in precedenza, il ninja pensava all'impatto su di lui di quella giornata.
    -E così la mia prima missione è quasi conclusa, mi restano solo le faccende burocratiche ma quella roba si fa tranquillamente. Fino adesso non sono mai stato davvero sicuro nel profondo di cosa volesse dire per me essere ninja: forse una ricerca di me stesso, un decisione casuale o altri vaghi motivi. Le parole di Yuma però le vedo come una spinta... Magari ho davvero scelto il giusto percorso.
    I pensieri sparirono in fretta nella noia dell'attesa. Per passatempo il Genin tentò il lancio dei ciottoli nel mare, ma le onde fermavano i saltelli, così passò altro tempo a colpire una noce di cocco pendente da una palma lì vicino, ma anche questo fu fallimentare. Terminati i modi per svagarsi in quell'aspettare decise di sedersi accanto al fuoco, ravvivarlo un po', e guardare il cielo che si stava tingendo dei colori della notte, e che mostrava le sue stelle.
    Il calore del falò lo tenne sveglio in modo che, un'ora dopo, lui si accorgesse dell'avvicinarsi della nave descritta dal suo senpai. Vedendola galleggiare in lontananza gli sembrava quasi un dei giocattoli che vengono messi nella vasca ai più piccoli. Quando fu vicina però, la visione si trasformò in un dipinto, uno di quegli ukiyo-e di cui era tappezzata casa sua.
    -Quella scialuppa che hanno lasciato deve essere per me, mi conviene avvicinarmi e non perdere questo passaggio.
    Caricato il forziere ricolmo non gli rimase che raggiungere la barca in mezzo alla baia. Una volta a bordo si accorse di come fosse ancor più tranquilla della nave di andata. Meno gente e meno marinai bonaccioni.
    -Con questa tranquillità potrei pensare di buttarmi subito in cabina, non ho una gran fame e sopratutto questa stanchezza mi fa passare ogni desiderio. Voglio proprio farmi una dormita, tanto alla fine non digerirei nulla anche se mangiassi... Mi ricordo bene il viaggio di andata.
    Aggirandosi sottocoperta si avvicinò ad un signore con l'aria fiera e sicura, una folta barba ma degli occhi vitrei persi in pensieri illeggibili.
    -Quasi mi dispiace disturbarlo ma ho necessità di una letto.
    -Scusi, avrei bisogno di un posto dove dormire, saprebbe dirmi dove potrei mettermi?
    Sussultò ma poi rispose.
    -Oh bè, più avanti c'è una cabina semi aperta con un lume accesso, stai pure là.
    -Grazie, e scusi del disturbo.
    Il marinaio fece solo un cenno.
    La cabina non era spaziosa ma conteneva tutto il necessario, che per Shuya in quel momento era il letto.
    -Guardandomi attorno non mi pare una stanza non assegnata, non vorrei che fosse di quel signore...Ma con quello sguardo non penso l'avrebbe usata stanotte. In fondo ognuno ha i suoi pensieri per la testa, ed io ho molte cose da rielaborare prima di dormire.
    Ed effettivamente quella notte Kiriyama fece un sorta di resoconto mentale in modo da avere le idee ordinate per il rapporto dal Mizukage. Sarebbe dovuto essere il più preciso possibile, così da fare una bella figura dopo il suo primo incarico.
    A svegliarlo furono sempre i campanacci portuari. Sceso dalla barca venne trascinato dalla frenesia dei moli, tante formiche che caricavano e scaricavano, non si era mai sentito a casa come in quel momento.
    -Non ti accorgi di quanto ti manca casa tua finché non ti allontani... Che frase fatta e stereotipata, mi stupisco di averla anche solo pensata.
    Marciando tranquillamente il Genin si ricordò di tirare fuori il suo coprifronte che precedentemente aveva nascosto, dopo averlo lustrato un po' (più per vanto che per sporcizia) se lo legò al braccio, dato che sulla fronte interferiva con la frangia che portava fieramente.
    -Adesso che ci penso è mattina. Potrei incontrare Ka...
    Un pacca violentissima lo colpì.
    -Ciao fratellone!
    -Ciao Karen...Che bello vederti...
    Disse con aria stizzita.
    -Beh allora? Come è andata la tua grande e prima missione? Ossa rotte?
    -In realtà no, un leggero taglio. Tranquilla, non è nulla in confronto alle botte che mi dai quando testi le tue capacità su di me.
    -Visto??? E tu che ti sei sempre opposto, adesso sei un ninja, queste cose per te dovranno essere ordinaria amministrazione.
    -Sarà. Già che ci sei però, quando finisci la tua corsa, puoi andare a casa e dire che sono tornato? Almeno troverò qualcosa da mangiare, e magari a tavola vi racconterò tutto.
    -Dal sudore sulla sua fronte deve essere vicina al suo limite, sono sicuro che non rifiuterà.
    -Ti dico sì solo perché ho quasi finito, ma non abituarti ad avermi come messaggera.
    -Quanto conosco i miei polli...
    -Grazie mille sorellina. Allora a dopo.
    Disse con un aria di finta innocenza. Subito dopo, con la sua tuta gialla a bande nere, Karen partì. Sembrava quasi un ape.
    -Basta contrattempi, farò meglio a recarmi dal Kage.
    Non ci volle davvero molto, Shuya conosceva bene Kiri, e sfruttando qualche strada secondaria arrivò velocemente al palazzo. All'interno era tutto tranquillo e nulla gli impedì di raggiungere l'ufficio. Dopo aver chiesto permesso ed essere entrato proferì senza indugi, spiegando per filo e per segno i fatti accaduti in missione, col beneficio dell'attenzione del Mizukage. Spiegò anche che il tesoro lo aveva lasciato in mano ai ninja di Kiri mandati al porto proprio dallo stesso Capo del Villaggio. Venne così liquidato e sciolto dalla sua missione finalmente conclusa.
    -Ufficialmente terminata!
    Kiriyama ripensava, e nel frattempo si pentiva della promessa fatta alla sorella che lo avrebbe costretto a raccontare tutto di nuovo.
    -Che pizza!
    Ma ormai era sulla strada di casa, e il pensiero di una bella mangiata gli dava forza; ma alla fine, nel profondo, lui era contento di rivivere anche solo nel pensiero quell'esperienza.
     
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    Buon post, non ci sono particolari errori da rimarcare. Potevi forse usare un po' di più il parlato nella prima parte, dicendo a voce alta alcune cose invece che pensarle...ma per va comunque abbastanza bene.

    Voto: 7.4


    7.3+7.6+7+7.2+7.3+7.4/6=7.3

    Ricevi quindi: 22 ppe; 18pex; 380 ryo

    Puoi richiedere l'aggiornamento scheda


    Edited by Roby 1 - 16/2/2016, 18:57
     
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