Missione Konoha: Nebbia di Morte

Partecipanti: Uggi e Pandemon

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    Kazemaru Shimura
    17 anni
    Sp. Jonin - Energia Blu
    Konoha Team
    Clan Shimura
    png

    Kazemaru:[Parlato - Pensato]

    Konoha: Uggi
    Konoha: Akira Notoshi
    Quanto si stava sviluppando all'interno del villaggio della Foglia aveva portato Kazemaru a maturare delle scelte rischiose, che avrebbero potuto metterlo in una posizione alquanto scomoda. Era indubbio per lui che chi avesse in mano la direzione del Villaggio stava prendendo scelte in modo azzardato e contro-producente per Konoha stessa. I rapporti delle missioni e gli ordini di cui riusciva ad entrare in possesso tramite sotterfugi vari, gli permisero di avere una visione d'insieme della situazione, che stava andando sempre più peggiorando.
    Il suo muoversi nell'ombra gli sembrò ora qualcosa di essenziale, che avrebbe dovuto mettere al servizio non più della Radice solamente, me per un bene superiore.
    La decisione presa gli avrebbe potuto far pendere sul collo una condanna di tradimento se fosse stato scoperto, ma ora come ora, non aveva scelta, era l'unico modo che avesse di agire, giusto o sbagliato che fosse. Utilizzando la sua abilità nel travestirsi, reperì un'uniforme carceraria e si recò nel carcere del Paese del Fuoco nel cuore della notte. Aveva a lungo esaminato i profili di diversi criminali che erano stati rinchiusi li dentro prima di entrare in azione e ne aveva trovato uno che faceva al caso suo.
    Avanzando nei corridoi e passando inosservato tra le guardie, Kazemaru si addentrò nella priogione, passando da settore a settore arrivando infine alla cella che aveva puntato. Un uomo dalla grossa corporatura era steso sulla sua brandina, rivolto di spalle alle sbarre. Era solo, nessun compagno di cella, uno dei motivi per cui aveva scelto lui. Bussando con le nocche ad una delle sbarre attirò la sua attenzione.
    Eh? Che succede?
    Sei tu Akira Notoshi, giusto?
    L'uomo si alzò dalla brandina e si avvicinò a lui, con l'aria alquanto seccata per essere stato disturbato dal suo riposo pomeridiano.
    Si e allora?
    Kazemaru tirò fuori dalla manica della veste un kunai e l'uomo si tirò indietro, muovendo qualche passo per allonantarsi dalle sbarre.
    Hey hey...che intenzioni hai?
    L'uomo temette per la propria vita, ma le intenzioni di Kazemaru erano ben altre. Con la punta del kunai forzò la serratura della cella, fino a romperla. L'uomo rimase quasi di stucco nel vedere che una guardia aveva forzato la cella per aprirla.
    Non sei una guardia?!
    Evidentemente no...muoviti
    Spostandosi e facendogli spazio, gli fece cenno di uscire dalla cella, cosa che fece con una certa riluttanza. Puntandogli il kunai alla schiena, lo costrinse a camminare davanti a lui, mentre a sottovoce gli spiegava come sarebbero andate le cose.
    Si può sapere cosa vuoi?
    Ti farò uscire di qui
    Stai dicendo che mi farai evadere?? Perché mai dovresti farlo? Chi cavolo ti manda??
    L'uomo iniziò a fare sempre più domande, a cui Kazemaru non aveva la minima intenzione di rispondere.
    Sta zitto...ritieniti fortunato di avere una buona stella
    Uno dopo l'altro i due passarono i vari posti di blocco, evitando la presenza delle guardie. Kazemaru si era imparato a memoria ttti i cambi di turno e li dove era impossibile evitare le guardie, ci avrebbero pensato i suoi serpenti a crare un diversivo strisciante.
    Una volta fuori, l'uomo avvertì una gioia immensa nel respirare l'aria pulita della libertà.
    Ahhhh!! Meraviglioso... si voltò verso il suo benefattore, con aria contenta e motivata Allora? Mi dici chi ti ha mandato a liberarmi?
    Prosegui verso Ovest...lo scoprirai per la strada. Ricordati di tenere la bocca chiusa con chiunque su questa faccenda...o te ne torni immediatamente dentro
    L'uomo alzò le mani Capito capito...Bene...allora vado...
    Kazemaru non aspetto oltre, andandosene senza accusare i ringraziamenti dell'uomo
    Hey..stavo ancora parlando...Ahhh...che tipo...
    Voltandosi anche lui iniziò ad incamminarsi nella direzione opposta allo shinobi, dirigendosi li dove gli era stato detto. Un'azione del genere sarebbe stata inspiegabile da chiunque avesse visto Kazemaru compiere un atto del genere, ma lui aveva una giusta motivazione per tutto ciò.
    Speriamo vada tutto bene...ora il secondo passo...
    Dileguatosi nella foresta, fece velocemente ritorno a Konoha, dove l'allarme della fuga del prigioniero era già diventata pubblica tra le forze dell'ordine del Villaggio. Ciò che doveva fare era manipolare ancora di più la notizia e fare in modo che giungesse alla persona giusta. Compilando un rotolo missione, iscrisse tutti i dati della fuga, omettendo ovviamente la sua partecipazione e intestò la missiva all'Hokage, sollecitandolo a inviare qualcuno di particolare per catturarlo. Il suggerimento fu quello di Mashu Shinmen, non solo perché era un ninja inseguitore, ma anche perché la sua esperienza gli avrebbero permesso di recuperare quanto prima il criminale. Inondò la missiva di motivi per cui dovesse essere Mashu solamente a prendere parte alla missione, così da garantirne un successo del 100%.
    Il piano funzionò egregiamente e l'ordine venne inviato allo shinobi. Se non fosse stato così tutto sarebbe probabilmente sfumato o forse avrebbe trovato qualche altro modo per modificare la situazione a suo vantaggio.
    Ricevuta la notizia della partenza del compagno, non gli restava che partire anche lui, così da dare finalmente un senso a tutto questo.

    Scheda (Mini) - Riepilogo
    Pandemon@Mp
    Appunti di uno Studio chiamato Vita

     
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19 replies since 20/11/2017, 09:30   382 views
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