Invasione Konoha: Amare Foglie di Tè

Non possiamo permetterci altre distrazioni.
La nostra offensiva si era rivelata inefficace per l'80% di essa. I nostri attacchi non erano andati a segno per la maggior parte del tempo, incapaci di calcolare le reali abilità dei nostri avversari diversi passi falsi ci avevano condotto ad una strategia tutt'altro che efficace, ma che anzi, sembrava averci messo con le spalle al muro. Per la prima volta, dubitai delle mie capacità analitiche e strategiche, per la prima volta dopo tanti anni dubitai di me stesso.
Ho messo in pericolo la mia squadra, i miei ragazzi, il mio villaggio.. Tutto perchè credevo di essere abbastanza bravo nelle strategie..
I miei compagni si erano fidati di me, eppure li avevo delusi. Nonostante non avessi tempo per rammaricarmi in una tale situazione, dove il senju stava per venir colpito dall'ultimo colpo di una combo fulminea da parte del più piccolo di loro, vedendolo aggredito dal nostro avversario mi venne in mente come un fulmine a cielo sereno la figura di Sirio.
Aoi... QUANDO SMETTERAI DI NON SALVARE LE PERSONE ACCANTO A TE?
Il mio sharingan intercettò la linea d'azione che Shirou stava intraprendendo. Fissai il suo volto per diversi attimi, il suo sguardo sembrava emettere una strana luce
Lo vuole salvare ma.. È troppo lento.. Ha bisogno d'aiuto! Quella luce nei suoi occhi..
Sciolsì l'illusione, lasciando intontito l'avversario vittima di quest'ultimo, per poi con una velocità quasi innaturale, il mio braccio si estese lungo la schiena, afferrando un kunai lungo la coscia
Quella è... La Volontà ardente di Konoha..
VAI, SHIROU!
Uriah prese il giovane Shirou per un braccio, lanciandolo velocemente verso l'avversario che stava avanzando dritto verso Radin. Durante il tragitto del mio compagno, offrì la gamba sulla quale lo shinobi della foglia si poggiò per dargli un ulteriore scarica di velocità attraverso un calcio volante che aiutò Shirou, il quale spedito come un fulmine cercò di piombare a velocità supersonica con una famosissima tecnica del villaggio.
KONOHA TOUNYUU!
Mi lanciai di getto, in cerca di aiutare il mio compagno nell'azione di parare il colpo diretto verso Radin, il tempo mi diede l'impressione di rallentare, fino a quando il mio corpo si trovava a pochissimi centimetri da
Konoha...
Fuuu...c'è mancato un soffio...tutto bene Radin?
Sono al limite… Uno, massimo due attacchi di questa portata ed io sarò fuori dai giochi…
Cercari di recuperare il morale dei miei compagni, mentre ci sistemavamo pronti a far valere la nostra offensiva in modo più incisivo, questa volta.
Questa è Konoha, teneteci ben d'occhio... Adesso tocca di nuovo a noi ragazzi. Tutti assieme, MOSTRIAMOGLI COSA VOGLIA DIRE AVERE A CHE FARE CON LA FOGLIA!
FORZA!
BEN DETTO! Ma questa volta...SI FA SUL SERIO!
Sentì il chakra fluire come le spire di un vulcano, mentre il mio sharingan si incendiava più che mai.
Che la Volontà ardente sia con noi..
Il caposquadra si avventò direttamente contro il giovane che protese l'ultima offensiva, quest'ultimo infatti si era liberato dal nostro blocco di squadra, tornando alla propria posizione.
Bene, a questo punto credo che mi occuperò personalmente del bastardo abile con le illusioni.. Radin, Shirou, lascio l'altro pezzente nelle vostre mani..
Preparatevi, dopo di me...! Io mi occupo di quello con la bandana, ma da quel momento sarà tutto nelel vostre mani, non potrò aiutarvi.
Ricevuto...Forza Radin, tocca a noi!
La mano destra vibrava di rabbia e frustrazione. Mi era ancora inconcepibile l'aver messo a repentaglio la vita dei miei compagni di squadra. Avevo fallito per la prima volta l'esatta analisi del combattimento. Un gesto leggero come un respiro portò la mano sulla maschera Anbu sul mio volto coprendone metà in gesto di concentrazione. Il mio sharingan brillò con ferocia. Era come raggiungere un successivo stato mentale. Sarei dovuto diventare un automa in quel combattimento, un assassino degno di questo nome. Degno di come mi sentivo, di come credevo di essere.
Sirio, ogni volta che uso questa spada...
Con un rapido scatto, una volta che Uriah lasciò andare il proprio Genjutsu contro il piccoletto che avrebbe potuto crearci un po' di problemi, mi portai a pochi metri dal tizio con la benda nell'occhio. Ci aveva dato riprova di non essere molto abile con le schivate, avrei approfittato di ciò per potergli procurare quanto più danno possibile e in pochi attimi, una volta poggiata la mano sull'elsa della mia Zangetsu, sentì il chakra Raiton scorrere come un flusso d'acqua lungo tutta la lama. Sfoderando con forza l'arma, la quale aveva cominciato a brillare e ad emettere diverse scariche elettriche, era il momento d'agire.
Ti sento vicino.
Scagliai un primo fendente verso l'alto, nella speranza di colpire con forza la spalla sinistra del mio avversario. Il trascinare quella furia elettrica a pochi centimetri dal terreno, aveva provocato dietro di se l'ascesa di una consistente massa polverosa. Mentre squadravo con il mio sharingan i possibili movimenti del mio avversario, non persi tempo a concatenare una rotazione del busto che trascinò con rabbia la spada, volendo ferire il busto nemico con un fendente orizzontale preciso e netto, condito dall'energia fulminea del mio chakra.
Finiamo tutto questo, con l'ultimo colpo...
Violentemente, tentai un affondo diretto alla coscia destra avversaria, volendo provocare ingenti danni da paralisi.
Con una veloce serie di capriole indietreggiai per 8 metri, per poi posizionarmi vicino a Radin e agli altri 2 componenti del team ad una distanza di 3 metri.
Nel mentre i ragazzi sembravano aver svolto le proprie offensive e strategie, ritrovandoci contro il nemico in uno schema molto offensivo.
Preparatevi, ora non ci andranno leggeri...
Radin si è difeso con la tecnica che gli avevo detto di usare per intrappolare i due minori, quando erano nel Gen.. Una mossa astuta, ormai abbiamo capito che mireranno a lui, volendolo mettere K.O... Abbiamo ancora una speranza, non demordiamo, ragazzi miei!

Per poter proteggere qualcosa di caro, le guerre vengono combattute. Finchè esisteranno i sentimenti che legano le persone tra loro, ci saranno sempre sentimenti che le allontaneranno. Fin quando il sistema degli shinobi non sparirà, questo demone chiamato "Odio" non sparirà, rendendolo appetibile a chi la fuori vuole approfittarne.
Essere uno shinobi vuol dire confrontare quest'odio ogni giorno della propria vita. Perchè finché esisteranno gli Shinobi.. Non può esistere la vera pace tra gli uomini.
Radin... io..

Questa volta sembrava che la fortuna ci stesse baciando.
La strategia era andata a segno, i nostri colpi portati a termine e riuscimmo a tirare un breve sospiro di sollievo. Il corpo di Radin giaceva ancora lontano da noi, ma sembrava che nessuno ci si volesse avvicinare, per il momento.
Dobbiamo comunque velocizzare i tempi..
Mantenendo i miei occhi ben puntati verso i due avversari catturati nelle illusioni, concentravo costantemente le mie energie per focalizzare al meglio la realtà che controllava la mente dei miei nemici.
Il loro corpo, fatto sottile come un foglio di carta stracciato, cominciava a prendere fuoco nel surreale mondo dello sharingan, dove tutto era rosso e nulla era definito. Un oblio circoscritto dove la luce dimenticava la sua stessa provenienza e le coscienze che vi entravano vedevano il proprio corpo andare in fiamme da una soggettiva esterna alla propria. Il dolore era, però, come fosse vero. Rimaneva poco tempo, ancora il tempo di un offensiva e il Genjutsu sarebbe terminato, lasciando i due liberi di combattere a piena potenza..
Shirou.. Uriah.. Resistete ve ne prego.. Cercate di eliminarne un altro..
Durante la concentrazione però, il il ragazzino diede di matto cercando di risvegliare i due suoi compagni colpiti a pieno dall'illusione. Senza una guida, sembrava come sperduto nel campo di battaglia e soverchiato dalla rabbia, si scagliò ad alta velocità contro il giovane Chunin della foglia.
Cristo, questa non ci voleva, non lui!
CAZZO!! ATTENZIONE!!
Una grande carica si diresse verso Shirou, il quale non poté fare altro che subire il colpo in pieno, cercando di limitare i danni al minimo..
Se solo mi muovo per difenderlo qui salta tutta la copertura.. E poi quell'omino è cosi fottutamente veloce..
Dopo l'ultimo colpo portato sul nostro compagno, Cercai Uriah con lo sguardo in modo da scambiarci un'occhiata d'intesa, ed una volta accertati delle condizioni precarie di Shirou, tentammo di riorganizzarci.
Mentre Itachi continua ad usare le sue illusioni io e te attacchiamo il vecchio, pensi di farcela?
Spiegò il comandante al giovane chunin, reo solo di non conoscere la verità su ciò che l'ha portato fin qui.
Perfetto, allora lasciate il vecchio a me, Kindred, inizio io, conto su di te!
Tentai di supportarli moralmente, in modo da stimolarli a fare del loro meglio.
Mi dispiace non potervi aiutare adesso... Conto sulla vostra offensiva ragazzi miei, la mia vita e quella di Radin è nelle vostre mani, in questo momento. Non deludedeci.
Il prossimo turno darò tutto me stesso e chiuderemo questa faccenda ridicola una volta per tutte..
Con una grande combinazione di attacchi, Shirou sperimentò la propria potenza tentando un colpo al crociato del vecchio uomo, il quale se avesse subito il colpo si sarebbe risvegliato dall'illusione con un grande dolore alla gamba, che lo avrebbe sicuramente penalizzato. Un ulteriore combo di colpi si concluse, infine, con Uriah il quale tentò di intrappolare il ragazzino che era rimasto fuori da ogni illusione fino a quel momento. Nonostante la stazza, era quello più pericoloso fisicamente tra i 4, era meglio tenerlo a bada.
Grandi cosi.. Se le cose dovessero andare nel verso giusto, vi ritrovereste soli contro quel vecchio bastardo, e magari sarebbe già uno di meno.. Me la sento..
NOI SIAMO KONOHA, ADESSO DIMOSTRIAMOGLIELO E RECUPERIAMO IL NOSTRO COMPAGNO, TORNANDO VITTORIOSI A CASA!
Sento che torneremo più vivi che mai..