Aveva riflettuto molto durante quei mesi decidendo, infine, di tornare al villaggio.
Si trovava bene ad essere un ninja "Inesistente", ad non avere un'identità fissa, in pratica poteva fare ciò che voleva senza che nessuno potesse dirgli niente... Pensava che fosse una sorta di ricompensa per aver sofferto così tanto durante la sua "vita precedente", un modo per svoltare...
L'unica cosa che voleva riavere indietro era il suo amico Mashu: aveva scoperto della sua vittoria su Uriah, tutti i mukenin ne parlavano, ma non c'era nessuno che sapesse cos'era successo a Mashu dopo...
Un giorno, per puro caso, venne a sapere del suo ritorno a Konoha e, spinto dalla voglia di rivederlo, decise di tornare indietro.
Cambiò il suo nome in quello di "Uriah Uchiha", pensava che l'unico modo che avesse per "accettare" completamente il suo passato era quello di farlo suo.. E cosa c'era di meglio di cambiare la sua identità?
Ebbe alcuni
problemi con il suo clan: alcuni, infatti, lo avevano confuso con lo stesso mukenin da cui aveva preso il nome, rimase molto male di quell'atteggiamento tanto che pensò di rifuggire dal villaggio, fortunatamente Tonou, il capo clan, riuscì a fargli cambiare idea ed reintegrarlo all'interno della comunità.
Successivamente riuscì ad incontrare finalmente Mashu proprio prima di un
duello organizzato da Tonou e lo stesso Shinmen contro un altro membro del clan, Aoi Uchiha.
Alla fine dello scontro fu invitato da Mashu ad entrare nel corpo degli anbu dove, dopo un lungo ed estenuante
addestramento, ottenne la maschera e l'identità di Kindred.
Dopo essere stato assegnato ad un team ed aver concluso la loro prima
missione si ritrovò di nuovo ad essere minacciato, questa volta dall'organizzazione, fondata da "Uriah il traditore", che punta ad ottenere il potere delle innate, soprattutto le abilità oculari come lo sharingan e le sue potentissime potenzialità.
Dopo esser riuscito a leggere la stele degli Uchiha decise di trapiantarsi gli occhi appena ritrovati della sorella e, probabilmente solo grazie ad essi, riuscì ad imparare una potentissima tecnica segreta del suo clan:
lo Tsukuyomi.
Potendo sfruttare appieno il potere dei suoi occhi fece
una missione dove scoprì il passato dei suoi compagni di team, tutti legati tra di loro dalla maledetta organizzazione di mukenin.
Alla fine della missione venne eletto come "capo team" essendo, secondo i suoi compagni, l'esempio vivente di una persona che ha fatto del suo passato un'arma e non un punto di debolezza.