Uriah Uchiha

Konoha

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    Uriah Uchiha
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    Energia: Rossa
    Grado: Anbu Assassino (Kindred
    Descrizione: Quando Uriah indossa la maschera assume lo pseudonimo di Kindred.
    Il termine "Kindred" può essere tradotto come "parenti" o "legami": Uriah decise di non mettere da parte ciò che aveva passato, la propria famiglia, ma scelse di difendere il villaggio utilizzando gli insegnamenti che l'esperienza gli aveva dato per crescere e migliorare.
    Kindred è inoltre la manifestazione della morte: ogni sua azione ha lo scopo di uccidere la propria preda.
    La figura di Kindred inoltre è molto dualistica: può portare la morte o con azioni veloci ed indolori alle persone che, indifferentemente da ciò che hanno fatto in vita, accettano la loro condanna senza opporsi, oppure con azioni lunghe e dolorose a coloro che, sempre indifferentemente dalle loro gesta in vita, rifiutano la condanna e provano a scappare da essa..
    Ma nessuno può sfuggire alla morte..
    )
    Villaggio: Konoha
    Età: 16
    Altezza: 1.80
    Segni particolari: Lunga cicatrice sulla guancia destra













    Storia:




    Jack non aveva mai avuto una vita facile.
    All'età di 10 anni i genitori vennero brutalmente uccisi da un traditore di Konoha, appartenente al suo stesso clan: gli Uchiha. Ricordava molto bene il momento in cui la sorella lo aveva informato dell'accaduto, era stato molto attento ma, comunque, non era riuscito a capire il significato di quelle parole.. Uccisi? Morti?
    Era impossibile che mamma e papà fossero morti, loro erano potentissimi! Li aveva visti una volta in azione, quando era ancora più piccolo, un ninja cattivo - forse lo stesso che ora li aveva uccisi- aveva provato a fargli del male ed era stato messo in fuga dai suoi genitori.
    No, non era possibile che loro fossero morti.
    O almeno questo era il pensiero di un bambino diventato improvvisamente orfano.
    Con il tempo sia Jack che Meki riuscirono a superare il trauma: lui cominciò ad allenarsi per diventare un ninja e lei si specializzò come ninja medico.
    La vita sembrò cominciare a scorrere normalmente: Jack si fece degli amici in accademia e durante le missioni (tra cui Mashu Shinmen); insieme affrontarono numerose avventure, aiutandosi nei momenti del bisogno come dei veri compagni e stringendo forti legami.
    Ma questo clima di serenità era destinato a finire...
    Uriah, il mukenin che aveva ucciso rovinato la vita di Jack, era tornato.
    Lentamente cominciò ad entrare nella vita quotidiana del ragazzo, diceva di volerlo addestrare per renderlo più forte come un vero "sensei".
    Jack non poté fare altro che accettare questa situazione covando in sé il desidero di vendetta e sfruttando i consigli del mukenin per diventare più forte.. Un giorno lo avrebbe ucciso.
    Uriah, comunque, voleva solamente gli occhi del ragazzo: il potere del Kamui che, probabilmente già tempo prima, il mukenin aveva individuato era molto raro nel clan.. Un evento quasi unico che la mente malata di Uriah non si sarebbe fatto sfuggire.
    Dopo tutto quel tempo passato ad essere soggiogato dal mukenin decise di essere pronto: lasciò il villaggio di nascosto, pronto a combattere contro Uriah... Ma fallì miseramente.
    Venne ridotto in fin di vita, tanto che ci vollero numerosi mesi per tornare in salute. Probabilmente era passato troppo tempo, infatti al villaggio ormai tutti lo credevano morto.
    Le reazioni alla notizia del suo decesso non tardarono ad arrivare: Meki scappò dal villaggio, lasciando il fidanzato ed i suoi amici per provare a sconfiggere il Mukenin, ma purtroppo venne uccisa dall'incredibile potere che questo aveva ottenuto dai suoi studi.
    La vendetta, infine, fu realizzata da Mashu che, spinto dalla furia omicida lasciò Konoha ed uccise l'Uchiha traditore.








    Aveva riflettuto molto durante quei mesi decidendo, infine, di tornare al villaggio.
    Si trovava bene ad essere un ninja "Inesistente", ad non avere un'identità fissa, in pratica poteva fare ciò che voleva senza che nessuno potesse dirgli niente... Pensava che fosse una sorta di ricompensa per aver sofferto così tanto durante la sua "vita precedente", un modo per svoltare...
    L'unica cosa che voleva riavere indietro era il suo amico Mashu: aveva scoperto della sua vittoria su Uriah, tutti i mukenin ne parlavano, ma non c'era nessuno che sapesse cos'era successo a Mashu dopo...
    Un giorno, per puro caso, venne a sapere del suo ritorno a Konoha e, spinto dalla voglia di rivederlo, decise di tornare indietro.
    Cambiò il suo nome in quello di "Uriah Uchiha", pensava che l'unico modo che avesse per "accettare" completamente il suo passato era quello di farlo suo.. E cosa c'era di meglio di cambiare la sua identità?
    Ebbe alcuni problemi con il suo clan: alcuni, infatti, lo avevano confuso con lo stesso mukenin da cui aveva preso il nome, rimase molto male di quell'atteggiamento tanto che pensò di rifuggire dal villaggio, fortunatamente Tonou, il capo clan, riuscì a fargli cambiare idea ed reintegrarlo all'interno della comunità.
    Successivamente riuscì ad incontrare finalmente Mashu proprio prima di un duello organizzato da Tonou e lo stesso Shinmen contro un altro membro del clan, Aoi Uchiha.
    Alla fine dello scontro fu invitato da Mashu ad entrare nel corpo degli anbu dove, dopo un lungo ed estenuante addestramento, ottenne la maschera e l'identità di Kindred.
    Dopo essere stato assegnato ad un team ed aver concluso la loro prima missione si ritrovò di nuovo ad essere minacciato, questa volta dall'organizzazione, fondata da "Uriah il traditore", che punta ad ottenere il potere delle innate, soprattutto le abilità oculari come lo sharingan e le sue potentissime potenzialità.
    Dopo esser riuscito a leggere la stele degli Uchiha decise di trapiantarsi gli occhi appena ritrovati della sorella e, probabilmente solo grazie ad essi, riuscì ad imparare una potentissima tecnica segreta del suo clan: lo Tsukuyomi.
    Potendo sfruttare appieno il potere dei suoi occhi fece una missione dove scoprì il passato dei suoi compagni di team, tutti legati tra di loro dalla maledetta organizzazione di mukenin.
    Alla fine della missione venne eletto come "capo team" essendo, secondo i suoi compagni, l'esempio vivente di una persona che ha fatto del suo passato un'arma e non un punto di debolezza.










    Attività Svolte::
    Jack:
    I. Missione Lv. D - La missione sbagliata!
    II. Missione Lv. C - Una strana figlia
    III. Missione Lv. C - Gorakubu
    IV. Missione Lv. C - Tutto ebbe inizio
    V. Missione Lv. C - Il costruttore di bambine
    VI. Missione Lv. B - Quello che il fuoco non divora
    VII. Missione Lv. B - Colui che danzava per gli imperatori

    Uriah:
    VIII. Missione Lv. C - Occhi verso il futuro
    IX. Duello - Occhi di Sangue
    X. Esame Specializzazione Assassino
    XI. Missione Lv. B - Minaccia Sconosciuta
    XII. Esame Segreta: Tsukuyomi
    XII. Missione Lv. B - Taberu no o'nna
    XIII. Missione Lv. B - Ricognizione



    •Book fotografico:


    Edited by Galding56 - 1/11/2018, 01:18
     
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    Nome: Hisao Uchiha
    Energia: Blu
    Grado: Jonin
    Età: 42 Deceduto
    Segni Particolari: //
    Storia:

    Fin da giovane Hisao si era dimostrato molto abile negli allenamenti tanto da essere promosso al rango di jonin all'età di 16 anni.
    Amava il suo lavoro, lo faceva sentire "utile" per il villaggio, ed aveva ottenuto una posizione influente anche all'interno del clan.
    L'unica persona che riuscì a distoglierlo dalle attività di ninja fu sua moglie, Ayako.. I due si erano conosciuti in quanto membri dello stesso team e da quel momento, ma sopratutto dopo la nascita dei loro figli, divennero inseparabili.
    Hisao, quindi, decise di abbandonare il lavoro sul "campo" andando a ricoprire ruoli più sicuri che gli permettevano di restare nel villaggio e vicino alla propria famiglia.
    Venne ucciso durante un incursione nel villaggio da parte del mukenin Uriah Uchiha che, colpendo sia lui che la moglie di sorpresa e tramite tecniche mai viste, riuscì a mettere fine alle loro vite.
    L'unico rimpianto della sua vita fu quello di non aver potuto vedere i figli crescere.









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    Nome: Ayako Uchiha
    Energia: Verde
    Grado: Chunin
    Età: 40 Deceduta
    Segni Particolari: //
    Storia:

    A differenza del marito Hisao, Ayako non era mai stata molto interessata nel diventare una kunoichi, venne obbligata dai genitori in quanto per loro "una donna doveva sapersi difendere".
    Pur avendoli odiati fu costretta a ringraziarli quando, all'età di 14 anni, incontrò colui che successivamente divenne suo marito proprio all'interno del team in cui era stata inserita.
    Quando rimase incinta decise di abbandonare completamente il proprio lavoro dedicandosi solamente ai suoi figli Meki e Jack.
    Morì per mano di Uriah insieme al marito che, pur essendo molto forte, non riuscì a sconfiggere le tecniche inventate dal mukenin.









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    Nome: Meki Uchiha
    Energia: Rossa
    Grado: Ninja Medico
    Età: 20 Deceduta
    Segni Particolari: //
    Storia:


    Fin dall'infanzia dimostrò di essere molto interessata nelle arti del combattimento richiamando l'attenzione del padre che l'addestrò personalmente. Quando arrivò il momento di decidere che tipo di specializzazione prendere, però, non scelse niente che aveva a che fare con i combattimenti, ma puntò alla specializzazione medica.
    Meki, infatti, pur essendo stata sempre la "prima della classe" non era arrogante: amava il prossimo e voleva sempre aiutare chi la circondava, anche se, a volte, diventava troppo "oppressiva".
    Provava un amore incondizionato per il fratello Jack che, sopratutto dopo la morte dei genitori, era visto come un bambino da proteggere anche se, con l'età e con le esperienze che stava cominciando a compiere, stava crescendo.
    In tutta la sua vita si innamorò soltanto una volta, forse a causa della giovane età oppure dell'innocenza che, dopotutto, apparteneva al suo carattere. Amava profondamente il suo ragazzo Haru tanto che, pur essendo molto giovani, stavano pensando di sposarsi e diventare una vera famiglia.
    Pur provando un fortissimo sentimento nei confronti di questo ragazzo Meki considerava la famiglia come il valore più importante quindi, nel momento in cui Jack fu disperso e dato per morto, non pensò due volte a partire per salvarlo. Fu proprio a seguito di questa sua scelta che morì per mano dello stesso assassino dei suoi genitori.






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    Nome: Haru Uchiha/ Miyu
    Energia: Blu
    Grado: Anbu Assassino
    Età: 21
    Segni Particolari: //
    Storia:

    Haru non era mai stato eccezionale, si era sempre mantenuto nella norma e, forse, era proprio questo che aveva attirato Meki, la sua ragazza. Erano una coppia perfetta.
    Anche se spesso si trovava fuori in missione i due riuscivano ad essere molto affiatati, addirittura stavano pensando di sposarsi.
    Dopo la morte di Meki entrò in un periodo di forte depressione in cui abbandonò completamente il proprio lavoro ritirandosi in casa. Fu solo grazie all'aiuto di Uriah e dalla forza che i due riuscivano a darsi a vicenda che tornò alla normalità.
    Dice sempre che ha avuto soltanto un grande amore nella propria vita e che non tornerà mai ad amare un'altra donna.







    Mukenin


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    Nome: Uriah Uchiha
    Energia: Blu
    Grado: Mukenin
    Età: 25 Deceduto
    Segni Particolari: //
    Storia:

    A differenza della maggior parte dei giovani shinobi interessati negli allenamenti e nei combattimenti Uriah preferiva lo studio. Era sempre stato affascinato dalle tecniche e delle abilità innate dei propri compagni e, sopratutto, dallo sharingan che lui stesso possedeva.
    Fin da quando lo aveva sbloccato la prima volta si era recato alla stele degli Uchiha dove, secondo la leggenda, erano scritte tutte le abilità che quegli occhi gli conferivano ma, sfortunatamente, non riuscì a leggerla completamente e, in quella piccola parte che fu in grado di interpretare, non c'era niente di nuovo.
    Pur mettendo da parte gli allenamenti divenne col tempo un abile utilizzatore dei genjutsu e ninjutsu, studiandone continuamente dei nuovi. I genitori, però, non condividevano questa sua scelta: vedevano in lui un futuro jonin e volevano che si esercitasse di più anche nell'arte del combattimento corpo a corpo.
    Uriah, a seguito di un forte litigio con loro, ebbe un momento di rabbia improvvisa e, utilizzando una delle numerose tecniche che aveva sviluppato, finì per ucciderli.
    Sconvolto per il proprio gesto fuggì dal villaggio rifugiandosi nel paese delle onde dove, dopo aver metabolizzato l'omicidio dei genitori, continuò i suoi studi sulle innate e (ri)fondò una piccola organizzazione di mukenin proprio con questo scopo (ne aveva già avuto una durante la sua permanenza a Konoha ma non erano stati ben visti dalle autorità).
    Soffrendo di depressione, sentendosi solo ed abbandonato addirittura dai propri "compagni" che avevano cominciato a perdere il primo obbiettivo dell'organizzazione, decise di tornare nel proprio villaggio sotto copertura per continuare l'analisi della stele degli Uchiha e lo studio dello sharingan.
    Durante quegli anni incontrò un ragazzino, Jack, che aveva qualcosa che lo intrigava.. Se fosse cresciuto bene sarebbe diventato un ninja fortissimo ed i suoi occhi sarebbero diventati tra i più potenti in circolazione.. Non poteva perdersi quella opportunità!
    Uccise i suoi genitori traumatizzando il ragazzo e, tramite un apposito sigillo creato per l'occasione, riuscì a rimanere in contatto continuo con lui. Doveva indirizzarlo sulla "giusta via".
    Dopo anni Jack decise di andare dal mukenin per vendicarsi di tutti i torti che gli aveva arrecato. Sfortunatamente i suoi occhi, che nel frattempo avevano sbloccato anche il potere del "kamui", erano diventati obsoleti per Uriah. Durante le sue ricerche, infatti, era riuscito a trovarne di ancora più potenti e se li era trapiantati!
    Durante la "battaglia finale" decise di risparmiare la vita di Jack poiché in fondo, dopo tutto quel tempo passato "insieme", gli si era affezionato.
    Uccise la sorella del ragazzo, Meki, che era venuta a vendicarlo, ma, poco tempo dopo, morì in combattimento contro Mashu Shinmen, venuto anch'esso per vendicare l'amico creduto morto.
    Pur essendo stato un uomo dal carattere dispotico e dalle azioni facilmente fraintendibili viene ricordato da chi lo ha conosciuto come uno straordinario studioso delle tecniche ninja che, se solo non fossero state rivelate ad una cerchia ristretta di individui, avrebbero potuto essere molto utili a gli shinobi di tutto il mondo.










    Edited by Galding56 - 1/11/2018, 01:16
     
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1 replies since 31/12/2013, 22:40   682 views
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