Missione Konoha: ...legno marcio

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    Radon Senju (¬Light L•)


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    A nord di Konoha stà succedendo qualcosa di strano!
    Tanto strano che l'Hokage invierà te a investigare.
    La scelta ricadrà su di te per un motivo semplicissimo:
    La donna
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    che è venuta a chiedervi aiuto dice di aver visto "gli alberi camminare" distruggendo (e uccidendo) tutto quello che incrociavano!
    Il kage quindi sospetta che ci sia dietro un mukenin appartenente al clan Senju ( quondi probabilmente un tuo lontano parente)
    Partirai, insieme alla donna, verso il luogo indicatoti,
    Giunti nei pressi di un lago inizierai a vedere i segni della distruzione.
    Cercherai delle tracce, qualsiasi cosa possa aiutarti a comprendere dove si trovi il ninja traditore, ma non troverai nulla!!
    Ormai è quasi notte e la donna ( che si chiama Shizuka) ti offrirà ospitalità!
    La donna è in realtà una sacerdotessa ( una Miko) in un tempio che sorge sul lago
    3450_01
    Accetterai!
    Giunti al tempio noterai che è semi deserto, la donna ti spiegherà che molti che vivevano li sono fuggiti quando sono iniziati gli incidenti "degli alberi pellegrini"
    Dopo una cena frugale andrai a riposarti nella piccola stanza per gli ospiti... ma prima che tu possa prender sonno sentirai bussare alla porta.
    Termina qui il post!




    CITAZIONE
    Forse te l'ho già scritto, ma te lo ripeto:

    Mi piacerebbe che mi dessi il maggior numero di suggerimenti possibili per sviluppare la tua storia come vorresti:
    Posti da visitare, gente da incontrare, ecc... QUALSIASI COSA che mi permetta di rendere le missioni, non solo più divertenti sia per me che per te, ma anche che ti permettano di sviluppare la TUA, non smetterò mai di sottolinearlo, storia.
    Mandami un MP con tutte le tue idee e vedrò di utilizzare i tuoi spunti per evolvere la trama "generale" del TUO personaggio






    Edited by white eye princess - 8/7/2018, 17:16
     
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    EVENTI MISTERIOSI
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    Qualcuno che abbia a che fare con Radin ed il clan?




    Legenda testo:

    Narrato
    Pensato
    Parlato





    A velocità moderata il ragazzo si stava muovendo verso l’ufficio dell’ Hoakge. Non aveva idea di quello che stesse succedendo, ma essendo stato chiamato nell’ufficio della massima autorità non aveva altre scelte se non rispondere alla chiamata.

    Non vedo l’ora di scoprire qualcosa!

    Era stranamente ansioso di scoprire cosa fosse stato chiamato a fare, era fermo da qualche tempo lavorativamente parlando: rientrare in azione era un’ idea che lo garbava.

    La strada è ancora lunga, ma piano piano ce la farò!

    Pensava alla sua prossima promozione di grado: era, da poco, stato promosso al grado di Chunin, ma pensava già al prossimo “livello”.
    L’ufficio del Kage era sempre più vicino e Radin non poteva fare altro che domandarsi quale potesse essere il motivo di tale convocazione.

    Che si abbiano nuovamente tracce di quel bandito?


    riferito a questa e a questa missione

    Stava parlando sempre di lui, lui che era scappato una volta in missione, lui che era scappato nuovamente dopo l’incontro al torneo chunin. Lui che sembrava essere irraggiungibile per il Senju: ogni volta che ce l’aveva in pugno, andava storto qualcosa lasciandogli quindi la possibilità di fuga.

    Una promessa è una promessa, sarai mio!

    I pensieri verso questo nemico di Konoha erano andati piano piano diradandosi con il passare dei giorni, ma ogni tanto circolavano per la sua testa, in modo tale non fargli dimenticare le promesse fatte.
    Era finalmente dentro l’enorme palazzo rosso, si diresse quindi verso l’ufficio che ormai conosceva a memoria. Dopo aver bussato alla porta ed aver ricevuto il segnale, il chunin varcò la soglia che divideva stanza e corridoio e con stupore notò di non essere il solo all’interno di quell’ambiente.
    Oltre logicamente, all’Hokage, vi era una donna. Molto bella. Dei lunghi capelli raccolti in una coda, scendevano lungo la sua schiena e oscillavano fluidamente mentre questa si girò per vedere chi stesse entrando. Dei grandi occhi marroni fissavano il ragazzo, cercando quasi di riporre in lui qualche speranza, come se sarebbe dovuto essere il salvatore. Salvatore di cosa?
    Non si persero in convenevoli e subito venne spiegata la situazione al giovane: degli strani avvenimenti erano accaduti nei pressi di Konoha, era stata la donna a richiedere aiuto. Perché tra tutti Radin però? Il motivo fu presto noto: la donna disse di aver visto degli alberi muoversi, portando caos e distruzione su tutto ciò che incrociavano.

    Alberi muoversi?

    Il ragazzo non poté che non essere strabiliato. Il primo pensiero che gli passò per la testa fu lo stesso che evidentemente aveva sfiorato la testa dell’ Hokage.

    Un Senju? Possibile?

    Cercò di fare mente locale sul suo clan, ma da quello che sapeva gli unici rimasti della sua stirpe erano Radin ed il padre. Questo era quanto affermava però quest’ultimo.

    Che mi abbia nascosto qualcosa?

    Inutile dire che anche l’Hokage fu della stessa idea, confermando i sospetti e sostenendo di aver chiamato il ragazzo proprio perché anch’egli pensava si potesse trattare di un Senju. Chi sarebbe stato più adatto di Radin, se le parole della donne fossero state vere?
    Dopo che anche Akira confermò i sospetti del giovane, per un momento egli non seppe cosa pensare. Un’ ipotesi che gli balenò in testa, oltre quella già fatta, fu la possibilità che qualcuno si fosse impossessato e trapiantato delle cellule di Hashirama. Era una storia, questa, che si era protratta negli anni. Una terza opzione fu quella invece che fossero tutti caduti vittima di un genjutsu.

    Che qualcuno si sia trapiantato il Mokuton… può risultare ancora credibile come faccenda, ma alla storia dell’arte oculare credo io stesso poco. Non è però da scartare nessuna ipotesi.

    Con massima urgenza si misero quindi in viaggio i due, con destinazione una sorta di lago. Erano lì che erano accaduti i fatti e lì che il ragazzo avrebbe dovuto cominciare ad investigare.
    Il viaggio fu piuttosto silenzioso: nonostante Radin di suo fosse una persona socievole e solare, il fatto che il padre avrebbe potuto nascondergli qualcosa lo turbava. Non poco.

    Possibile che sia veramente così?

    Non vedeva l’ora di far luce su questo argomento.
    Con la donna non si persero in convenevoli e andarono diretti verso il lago. Le uniche parole che si scambiarono furono informazioni riguardanti nomi e via discorrendo.
    Shizuka. Questo era il suo nome.

    Un bel nome, per una ragazza altrettanto bella

    Non potè che non pensare il ragazzo, gli venne assolutamente in maniera spontanea. Complimento che però si tenne per sé, non voleva risultare inappropriato e tantomeno voleva mettere in imbarazzo la giovane.
    Lungo il tragitto gli alberi andavano diradandosi, finché non vi fu qualche accenno di combattimento: vegetazione spezzata e armi da lancio conficcate su questa. Gocce di sangue a contornare il macabro scenario che cominciava ad essere sempre più limpido: era lì che si erano svolti i decantati fatti.

    Così sembra che realmente sia accaduto quanto raccontato.

    Non posso che darti ragione…

    Disse guardando la giovane, palesemente inorridita da tali scenari

    Per un momento devo ammettere di aver dubitato delle tue parole… Mi sembrava una faccenda alquanto strana, ma devo purtroppo rimangiarmi tutto.

    Lei sembrò da una parte sollevata, visto evidentemente l’appoggio del chunin, ma al contempo non riusciva a non esprimere paura per ciò che aveva visto.
    Dopo aver continuato il tragitto per qualche minuto, i due erano finalmente giunti al lago dove tutto sembrava essersi svolto.

    Che casino…

    Le scene che si presentarono davanti furono le stesse dei minuti prima, ma esponenzialmente ingigantite.
    Devasto ovunque si girassero. Il Senju rimase colpito da ciò che lo circondava, ma non era sicuramente qualcosa che non aveva mai visto e tantomeno avrebbe potuto aspettarsi di incontrare durante la sua vita da shinobi.
    Un senso di rabbia affiorò sulla pelle del giovane

    Giuro che se ci sta qualcuno dietro…

    Il pensare che qualcuno con la nobile arte del Mokuton, del primo Hokage, tramandata di generazione in generazione, avrebbe potuto usarla per creare devasto e scompiglio, lo faceva inorridire.

    Non infangherai il mio clan.

    Un senso di appartenenza lo pervase. Con la pelle d’oca e la testa rivolta altrove, strinse l’impugnatura della Garianto, come se prima o poi sarebbe diventato strumento di giustizia.
    Era affezionato all’arma e non aveva intenzione di separarsene, anzi.
    Ritornò con la mente sulla missione, cominciando scrupolosamente a cercare traccia di qualcosa. Qualche indizio.
    Delle impronte di scarpe sul terreno furono tra le prime cose che il ninja della foglia notò: decise quindi di dare una possibilità a tale indizio per seguirlo. Facendo attenzione a non cancellarne nessuna proseguì il cammino, quando notò che cominciarono a diradarsi prima per confondersi poi con un centinaio di altre impronte.

    Anche nel caso in cui fossero state le sue, adesso non è più possibile riconoscerle… Con tutta la gente che è scappata da questo posto, non sarà certo questo il modo adatto per trovarlo

    Speravo avesse lasciato delle tracce, ma con tutte quelle altre che ci sono in giro, è praticamente impossibile seguirle… sempre ammesso fossero state sue…

    Abbandonata quindi quella pista, il ragazzo provò a cercarne una seconda.
    Scrutando il terreno si mise ad osservare se da qualche parte in particolare ci fossero segni da cui partissero radici, il terreno fosse stato modificato o qualcosa di simile.
    Si guardò nuovamente intorno, partendo da dove aveva cominciato prima con le orme.
    Niente. Niente che potesse aiutarlo. Non si diede però per vinto, continuando quindi la sua ricerca nei pressi del lago, da dove sembrava ci fosse una sorta di disboscamento, ma ancora una volta sembrava aver fatto un buco nell’acqua.
    Le ricerche si protrassero nel tempo, la ragazza seguiva passo passo il giovane che ogni tanto le spiegava cosa stesse facendo.
    Il sole cominciò a tramontare e tra le turbe dei due, Shizuka propose a Radin di fermarsi nella sua dimora. Non era assolutamente distante dalla loro posizione attuale, in quanto si trovava sul villaggio che si affacciava appunto sull’acqua.

    Mhhh…

    In un primo momento si mostrò piuttosto titubante: la sua idea era quella di riuscire ad individuare qualcosa che potesse evidenziare una strada il prima possibile, prima ancora che soggiungesse la notte. I piani non erano stati rispettati e aveva voglia comunque di continuare con le sue ricerche.

    Non saprei…

    Espresse quindi il suo essere perplesso. Aggiungendo la menzione che in tutto ciò sarebbe potuto esser stato coinvolto suo clan non poteva che renderlo desidero di andare a fondo.

    Più tempo aspettiamo e più sarà facile al nemico allontanarsi. E sarà inoltre sempre più distante…

    Con una mano si grattava la nuca, le sembrava allo stesso tempo però scortese rifiutare la proposta della donna.
    Questa lo incitò ad accettare l’offerta, spingendo sul fatto che lei sarebbe comunque andata a dormire nella sua casa e che il buio non avrebbe aiutato le ricerche.

    Se non sono riuscito a trovare nulla durante il giorno, effettivamente sarà dura che io ci riesca durante la notte

    In effetti… Credo tu abbia ragione

    La fissò dritta negli occhi. Fu contenta che Radin sposò il suo pensiero.
    Senza protrarsi oltre, i due si mossero quindi verso casa. Casa che in realtà tale non era: in lontananza il Senju cominciò a scrutare una sorta di costruzione, quando non notò definitivamente che in realtà stavano dirigendosi verso un tempio.

    Quindi, non è una semplice cittadina…

    Vedendo la faccia leggermente sorpresa del ragazzo, Shizuka si fece avanti, spiegando quindi di essere una sacerdotessa. Non che vi fosse nulla di male nei pensieri del giovane, ma tale notizia non era stata fin adesso menzionata e non si aspettava quindi di finire in un tempio.

    Domattina mi alzerò all’alba per andare a controllare meglio la situazione. Spero di notare qualcosa che non ho visto oggi.

    La donna annuì, prima di riferire che avrebbe preso parte alla perlustrazione.
    Arrivati al posto, i due entrarono. Il silenzio contornava l’ambiente, accompagnato il tutto da una onnipresente presenza di nulla.

    Non ci sta più quasi nessuno…

    Immagino che non sia stata facile

    Il ragazzo provò ad immedesimarsi nella situazione all’interno della quale si era trovata la giovane poco tempo prima. Questa spiegò immediatamente come si fossero sviluppati i fatti: in quella fatidica notte, le immagini non furono di certo le solite. Degli alberi, a detta della sacerdotessa, portavano terrore e desolazione tra i fuggiaschi; questi cercavano di mettersi tutti in salvo, in quell’ambiente che era la notte scorsa l’esatto opposto di adesso. Il cortile del tempio era pieno di sacerdoti, sacerdotesse e di abitanti della struttura che scappavano in cerca di un luogo sicuro.
    Con il calare della notte nessuno si faceva vedere in giro dopo i fatti accaduti, si era quindi stabilito una sorta di coprifuoco. Chi mai, dopo aver avuto il coraggio ed essere rimasto, sarebbe uscito la notte?
    A terminare quella stancante giornata, la cena. In un ambiente così sobrio non poteva che essere servita una cena altrettanto semplice: qualche portata per riempire la pancia dei commensali.

    Che luogo…

    Non sapeva bene come definire quell’ameno posto, gli sembrava fuori luogo utilizzare l’aggettivo che gli veniva in mente: “triste”.
    Sapeva che qualcuno aveva qui lasciato e rischiato la vita poco tempo prima, ma essendo abituato alle strade affollate e piene di gente di Konoha non poteva che pensare ad altro.
    Una sedia faceva da appendiabiti ai vestiti del ragazzo in quella piccola stanza all’interno della quale era stato accompagnato; avrebbe alloggiato lì durante la notte. Delle lanterne con un lieve fuoco erano le uniche fonti d’illuminazione all’interno della stanza, atte a risaltare la tinteggiatura rosa delle pareti.

    Speriamo che domani andrà meglio.

    Con gli occhi fissi sulla Garianto poggiò il posteriore sul materasso e la testa sul muro, ricordandosi di quando la ricevette in dono dall’ Hoakge. Con la testa immersa nei pensieri che tutto il giorno lo avevano tempestato, portò una palpebra verso l’altra chiudendo pian piano gli occhi, prima di riaprirli di sobbalzo. Un rumore legnoso soprese Radin *toc toc* che si apprestò quindi ad aprire la porta.

    Adesso chi sarà…


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    Radon Senju (¬Light L•)


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    Quando aprirai la porta ti troverai di fronte Shizuka.
    La donna indossa un semplice
    Yukata kimono leggero di cotone bianco e, sopratutto sembrerà a disagio ..T..ti ho svegliato??... perdonami!...
    È..è solo che... ( sospiro)... da quando è iniziato tutto questo io.. io ho...PAURA!..gli alberi che prendono vita e..e che...
    inizierà a piangere ...sarei fuggita pure io..m..ma non sapevo dove andare..e ..e poi QUI ci sono dei bambini...ORFANI... e.. e non potevo abbandonarli... ti abbraccerà ..GRAZIE di essere qui!!... alzerà la testa ( è più bassa di te!!) per guardarti negli occhi per poi baciarti in bocca.
    Quando le vostre bocche si separeranno lei ti sussurrerà, in lacrime, ...perdonami...
    In quel momento inizierai a sentirti debole.
    Col bacio la donna ti ha fatto ingoiare "qualcosa", un veleno, che ora ti stà intontendo.
    ..PERDONAMII!!...
    MI HANNO COSTRETTA!!
    dalle ombre del corridoio appariranno degli uomini, dei ninja mascherati

    Uno di loro afferrerà Shizuka per un braccio per poi trascinarla malamente verso di sè per poi puntarle un kunai alla gola ..sei stata brava
    ... sacerdotessa!!...

    Lei urlerà terrorizzata e questo ti farà acquisire un pò di lucidità!
    Affronta i ninja!
    Niente scheda riassuntiva, il combattimento è solo ruolistica.
    I tuoi avversari sono 6, compreso quello che tiene in ostaggio la donna.
    Sconfiggili!!
    La droga ti rallenta, ma anche così non avrai grandi problemi a vincere.
    Ma nuovi avversari stanno arrivando.
    Liberata la donna inizierete a correre per i corridoi, ma il veleno inizierà a indebolirsi e farai sempre più fatica.
    Vi nascondetete nel tempio maggiore, dietro l'altare.
    Al centro della sala c'è un altarino hiyoshi_taisha_mikoshi
    Dovrai sederti.
    La donna in lacrime ti spiegherà che l'hanno costretta!
    Quando sono iniziati gli "incidenti" quei mukenin si erano introdotti nel tempio e avevano preso in ostaggio i bambini, obbligandola a tutta quella messinscena per portare lì LUI!
    I ninja traditori avevano specificato che volevano qualcuno con la capacità di controllare il legno.. e lei aveva suggerito al kage che solo uno col Mokuton poteva capire e fermare quello che stava succedendo!
    ( puoi farla parlare liberamente)
    Per fortuna il veleno stà perdendo effetto e tu inizierai a sentirti un pochino meglio.
    IL post termina quando verrete scoperti da un gruppo di mukenin.




    CITAZIONE
    Un buon inizio!
    Mi piace che, mentre ti rechi in ufficio dell'Hokage fai ipotesi, ricollegandoti a missioni precedenti.
    Anche la descrizione che dai di Shizuka mi ha colpita!

    Voto: 7,2






    Edited by white eye princess - 6/7/2018, 17:05
     
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    ODI ET AMO
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    Radin, "tradito", perderà la fiducia in Shizuka?




    Legenda testo:

    Narrato
    Pensato Radin
    Parlato Radin
    Parlato Shizuka
    Parlato Bandito




    Con la testa più nel mondo dei sogni piuttosto che nella parte reale, Radin si mosse verso la porta.

    Sarà Shizu…

    nell’aprire la porta cominciò ad intravedere un bianco kimono, la sua previsione non poteva quindi che essere giusta.
    I mori capelli della ragazza spiccavano su quell’abito bianco fatto di un soffice tessuto. Il Senju la guardava leggermente dall’alto, data la loro leggera differenza di statura. In tutto quel tempo trascorso insieme non gli era ancora capitato di vederla così da vicino: una rara bellezza era a pochi passi dal suo volto e non poteva che risentirne la pressione. Una vampata improvvisa di calore risalì per tutto il corpo, ne risentì ovunque. Le mani cominciarono a sudare, le guance a prendere fuoco così come quasi tutto il resto del volto. Un naso leggermente all’insù puntava il volto del chunin, così come facevano gli occhi della stessa.

    ..T..ti ho svegliato??... perdonami!..

    Pronunciò la donna con voce, per lo meno in quel momento, angelica. Sarà stata l’emozione del trovarsi così vicino ad una donna, sarà stata l’emozione di stare così vicino ad una bellissima ragazza, ma Radin non riuscì a trattenere lo stupore. Tutto ciò che passava per la mente del ragazzo era in questo momento filtrato dalla sua visione

    N…no!! –non riuscì a trattenere un balbettio- tranquilla mi ero appena poggiato sul letto!

    È..è solo che... –sospirò

    Sembrava come se stesse trattenendo qualcosa..

    ... da quando è iniziato tutto questo io.. io ho...PAURA! !

    Sembrava che avesse la necessità di sfogarsi, di liberarsi di tutta quanta la tensione accumulata per ciò che era successo.
    Radin ne fu sorpreso: con la donna non aveva legato molto dato il suo coinvolgimento emotivo all’interno della missione, ma lei aveva deciso lo stesso di confiderasi e ciò non poteva che renderlo contento. Nei suoi ideali vi era quello di fare del bene, sempre. Che si trattasse di una missione al servizio di Konoha o che si trattasse di rallegrare qualcuno.
    Sorrise con tutta la tranquillità che avrebbe voluto trasmetterle, per poggiarle successivamente una mano sulla spalla.
    Non gli sembrava il caso di dire nulla in quella circostanza, gli sembrò più giusto invece confortarla fisicamente.

    ..gli alberi che prendono vita e..e che...


    Il Senju strine la mano sulla sua spalla, per farle sentire che era lì. Era vicino.
    Il tepore che provava su tutte le membra era andando lentamente svanendo, più passava il tempo e più si metteva a suo agio, atto a consolarla. Nonostante ciò il cuore continuava a battergli forte.

    ...sarei fuggita pure io..m..ma non sapevo dove andare..e ..e

    Lo so… -si fece avanti- è una situazione assurda. Ma ti giuro –pronunciò portandosi sul cuore la mano sinistra, quella che non stava sulla spalla di Shizuka- che questa faccenda la risolveremo. Non lascerò che facciano del male a te e chi ti sta intorno

    Si sentiva tanto uno di quei suepreroi che venivano mostrati nei film, ma ciò non vuol dire che stesse scherzando.
    Gli sguardi si incrociarono

    poi QUI ci sono dei bambini...ORFANI... e.. e non potevo abbandonarli...

    Fino ad ora Radin non ne aveva visto nessuno, ma non si domandò il perché, poiché troppo concentrato su di lei.
    Era nel panico più totale la giovane, sembrava un fiume in piena di emozioni; come se non bastasse le lacrime cominciarono a scendere dai suoi occhi.
    Strinse a sé il chunin. I due corpi erano talmente tanto attaccati che sicuramente la ragazza avrebbe potuto sentire i battiti accelerati dell’altro.
    Senza staccare le braccia dal copro, la testa dapprima poggiata sul robusto petto di Radin, fissava adesso negli occhi quest’altro.
    Occhi lucidi, iridi rosse per le lacrime versate. Uno sguardo pieno di paura, che sembrava non risiedesse solo nelle parole appena pronunciate. Occhi che tremavano, come se sapessero cosa stesse per accadere, ma altro non potevano fare.

    E’ stupenda

    Nonostante avesse percepito l’insicurezza di quello sguardo, non poteva far altro che pensare a che effetto lei gli stesse provocando. Il seno di Shizuka pigiava forte sull’addome di Radin, che non poté non risentirne; soffice faceva pressione dal bianco kimono. Il Senju non riusciva più a trattenersi e, per nascondere reazioni non dettate dalla sua mente, provò a prendere le distanze.
    La sacerdotessa non glielo permise: premette i due copri l’uno verso l’altro, per avvicinare poi lentamente il suo viso a quello del konohano. Saliva per raggiungere le labbra del giovane, che perse ogni freno inibitorio lasciando le cose al loro corso. Anch’egli avvicinò il viso, notando particolari sulla compagna che fin’ora non aveva visto: delle piccolissime lentiggini contornavano le guance, ora rosse dall’emozione. Un profumo che sapeva di qualche bel fiore –o almeno così sembrava di odorare a Radin- proveniva dal corpo della sacerdotessa.
    La mano che prima era rimasta schiacciata dall’imponente petto della donna, adesso si spostò sul viso di essa. Così fece anche l’altra. La testa del Senju girava ed i due copri si univano. Il chunin le mordeva le labbra e lei, in preda alla passione, lasciava fare; così almeno era quello che pensava lui. Il bacio divenne sempre meno intenso, fin quando Radin non si staccò. La presa sul viso di Shizuka si fece più fiacca, le gambe sembravano non sorreggere più il corpo.

    Che sta succedendo?

    Non riusciva a darsi spiegazioni. Guardò intorno a sé e sembrava che tutto stesse ruotando. L’emozione del momento? No di certo.
    Il viso di Shizuka, incrociato dallo sguardo del chunin, in quel momento valse più di mille parole. Nonostante sembrasse mortificata, era palese che fosse colpevole di quello che stava accadendo.

    ..PERDONAMII!!...
    MI HANNO COSTRETTA!!


    …sei stata brava
    ... sacerdotessa!!...


    Dalle spalle di questa, delle ombre si palesarono per trarla a se. Radin non riuscì a dire una parola

    Perché...l’hai fatto…

    Ciò che aveva scambiato come passione non era altro in realtà che un’ esca per drogarlo, si sentiva tradito.
    Mentre stava per cadere a terra, un acuto fuoriuscì dalla gola della sacerdotessa, gola sulla quale premeva un kunai affilato.
    Una botta d’adrenalina pervase tutto il ragazzo, che non cedette. Non era stata solo un’esca, così voleva credere: doveva farsi forza.
    I banditi che erano andati incontro al konohano per bloccarlo nel momento di debolezza, ma vedendo questo riprendersi, gli rifilarono un calcio nella bocca dello stomaco e un altro dritto alla spalla.
    Vacillò.
    Non si diede per vinto: afferrando con le mani entrambe le gambe dei due uomini, con tutta la forza che possedeva in quel momento le portò in alto. In aria, il più possibile. L’altro appoggio dei due, data la rotazione, venne a mancare e caddero entrambi sbattendo la nuca sul terreno. La presa del kunai si fece più lieve mentre gli altri shinobi si facevano avanti. Prima che arrivassero, Radin fece qualche passo indietro e allungò la mano verso la Garianto: stringendo l’elsa si preparò allo scontro. Un ninja fece partire un fendente che il Senju parò, ma non senza qualche difficoltà. Nell’incrociarsi, le lame strisciarono l’una sull’altra. Il veleno scorreva nelle vene del ragazzo, che dovette portare entrambe le mani sull’elsa della spada, per non venire sopraffatto dalla forza avversaria. Il secondo bandito portò invece un low-kick alla gamba sinistra del chunin che, incassato il colpo, si abbassò leggermente. Il corridoio piccolo giocava a vantaggio del konohano, che in questo modo non avrebbe potuto essere sopraffatto da un’ingente superiorità numerica.
    Chinatosi un poco, fece scorrere la Garianto verso sinistra, facendo uscire dalla traiettoria designata la katana nemica che mancò dunque il bersaglio; accovacciatosi, Radin fece perno sul piede destro e mise in atto una rotazione con l’altra gamba distesa. Colpì entrambi gli appoggi dei nemici, che caddero anch’essi al cospetto del Senju.
    Più si muoveva e più sentiva che il veleno entrava in circolo, indebolendo il suo corpo. A fare da antidoto però, in quel momento, entrava in gioco tutta l’adrenalina.Il viso spaventato di Shizuka era tutto ciò per cui lottava adesso.
    A terra quindi altri due banditi, Radin si fiondò verso gli altri, ma non con il corpo: infuse il suo chakra nella spada occhi di drago e come solito questa prese vita.
    Due draghi si allungarono e si protrassero verso i nemici: uno passò a fianco della testa della donna, atto a far fuori il mukenin che prima le stava puntando il kunai alla gola; l’altro si diresse invece verso l’ultimo rimasto. Entrambi andarono a segno mettendo immediatamente fuori gioco gli avversari.

    Vieni con me!

    Allungò la mano verso la sacerdotessa che, spaventata, non esitò a stringerla

    Non è stata colpa tua

    Lo so…

    Cercava di non farle sentire il peso del “tradimento”, avrà avuto i suoi motivi e sicuramente li avrebbe svelati a breve al ragazzo.
    Scapparono da quel luogo insieme, in cerca di uno più sicuro: in lontananza si sentivano passi e voci di altri mukenin che stavano arrivando. Con il fiatone Radin, che conosceva poco e nulla il posto, guidava lei sapendo che a breve si sarebbero dovuti fermare. Tutto quel movimento stava affaticando troppo il corpo non ancora pulito del ragazzo, che ne stava indubbiamente risentendo.
    Giunsero quindi in una sala più grande, al centro della quale vi era riposto un altarino.
    Si misero perciò dietro a questo e tra il fiatone dei due, il Senju si sedette tirando giù anche la compagna. Se ne sarebbero stati nascosti per un po'.
    La guardò con un misto tra compassione e delusione: sapeva che qualcosa più grande di lei l’aveva costretta a mentire, ma si domandava comunque il perché l’avesse fatto. Sotto quello sguardo Shizuka non poté ancora una volta trattenere le lacrime: si sentiva, giustamente, in colpa.
    Radin la strinse a se, per poi lasciarla andare.

    M..mi dispiace

    Pronunciò tra un singhiozzo e l’altro.

    NON AVEVO ALTRA SCELTA!

    Immaginavo…

    Non ho mentito su nulla fino ad adesso!! Però…

    Mi devi dire ancora qualcosa…

    Lentamente il giovane si stava riprendendo, il veleno sembrava stesse perdendo effetto

    Quando è cominciato tutto il trambusto… quei mukenin si sono intrufolati all’interno del tempio, prendendo in ostaggio i bambini!!

    Era qualcosa di più che degli alberi pellegrini

    Se avessi voluto rivederli vivi…

    Radin le prese nuovamente la mano, accarezzandola

    Avrei dovuto portare qui qualcuno con il Mokuton!!

    Riusciva ad intravedere nel suo sguardo i sensi di colpa

    Sistemeremo tutto

    Coloro che prima li stavano cercando, erano adesso sempre più vicini, i passi sempre più forti e frequenti.
    Portandosi l’idice davanti le labbra, con una mano disse di fare silenzio alla ragazza, mentre con l’altra le asciugò le lacrime che incessanti continuarono a scendere dal suo volto.
    I passi si erano fermati: erano adesso circondati da un gruppo di mukenin.

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    Altra "carne da cannone" (saranno in 4) il cui unico punto forte è il numero.
    Shizuka sembrerà terrorizzata, tanto da aggrapparsi a te con tutte le sue forze.
    Questo ti limiterà nei movimenti, ma anche così riuscirai a difenderti senza grossi problemi, quando l'ultimo dei ninja traditori cadrà a terrà però succederà qualcosa:
    Il pavimento e le pareti (in legno) della stanza inizieranno a tremare, per poi deformarsi!
    Una moltitudine di Rozze mani fatte di legno si formeranno da ogni angolo e cercheranno di colpirti o afferrarti.
    Proverai a difenderti, ma non ci riuscirai, quindi trascinerai la sacerdotessa fuori dalla sala e inizierete a correre per i corridoi.
    Nuove mani si formeranno lungo il corridoio nel tentativo di fermarvi, ma sono lente e impacciate, tanto che più di una volta colpiranno e stritoleranno i mukenin che si trovano sulla tua strada, ironicamente aiutandoti.
    Siete quasi usciti dal tempio quando un muro di legno si formerà di fronte a voi bloccandovi.
    E maleducato andarsene in questo modo!!
    Molto maleducato!
    Alle vostre spalle apparirà un gruppo molto numeroso di Ninja mascherati ....Eppure siamo stati gentili con lui!!
    ...Già!!... che si aprirà in due ali per far passare due uomini identici!

    Sengoku-Basara-4-Sumeragi_2015_01-21-15_033



    ...Forse dovevamo trattarlo come il suo predecessore TETSUYA!!
    ...Forse!... di sicuro con la schiena spezzata non sarebbe riuscito a fuggire KATSUYA!!!
    Possiamo sempre rimediare!!!
    Ricordati che il capo lo vuole VIVO!!!
    Lo sò TETSUYA!!... Ma VIVO...
    ...Non significa "intero"!!!! i due uomini inizieranno a ridere in simultanea per poi interrompersi sempre in perfetta sincronia per poi sputare (sempre assieme!) ..LAVA!
    CITAZIONE
    Arte della Lava: Tecnica dell'Apparizione Fusa (Yōton: Yōkai no Jutsu)
    Tipo: Hijutsu
    Posizioni delle mani: Cane - Orso - Tigre - Bue - Topo - Gallo
    Livello: B
    Descrizione: Dopo aver composto i sigilli l'utilizzatore sputerà in aria una gigantesca massa di lava incandescente, che avrà un estensione di 10m e ricadrà al suolo bruciando tutto ciò che incontra. Colpirà un massimo di 3 nemici, anche alleati se si trovano sulla strada. Se una persona venisse colpita da questa tecnica subirebbe delle forti ustioni di 3°.
    [Danno: 3-6 + ustione di 3°]
    [Consumo: 32]
    [Richiede “Arte della Lava Lv.3”]

    Valore attacco 4

    Difenditi e attacca.
    NON hai malus (il veleno ha perso effetto)
    Sei ancora nel tempio
    in una stanza tutta in legno di 10 metri di lato.
    other-japanese-indoor-tea-house-japan-bamboo-garden-hdr-wallpaper
    I tuoi avversari sono SOLO i 2 gemelli, gli altri ninja non interverranno! (anche perchè alcuni di loro saranno coinvolti nell' attacco!)
    Shizuka è al tuo fianco, Devi pensare a difendere pure lei (se esegui una schivata basta che dici che la "porti con te" usando una solo azione)
    La lava toccando il pavimento e i muri inizierà, lentamente a bruciarli e piccoli focolai inizieranno a formarsi attorno a voi, ma sono piccoli e, al momento ininfluenti!




    CITAZIONE
    Ottimo!
    Il combattimento contro i mukenin è emozionante:
    La tua fatica, le difficoltà causate dal veleno e dal fatto che sei in inferiorità numerica:
    Tutto reso molto bene!
    Anche i tuoi dubbi verso Shizuka ( mi è piaciuto come gli hai fatto spiegare perchè lo ha fatto)
    Bravo!

    Voto: 7,6




     
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    Katsuya & Tetsuya
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    Cosa sanno questi due e a chi si staranno riferendo?




    Legenda testo:

    Narrato
    Pensato Radin
    Parlato Radin
    Parlato Katsuya
    Parlato Tetsuya





    Il loro nascondiglio non era rimasto tale tanto a lungo dato che i banditi li avevano scoperti in pochissimo tempo. Fortunatamente quei pochi minuti erano bastati a far riprendere il ragazzo, nuovamente circondato da nemici, ma in numero minore rispetto quelli di prima: si trovava infatti accerchiato da quattro mukenin.
    Ancora una volta accanto a sé vi era Shizuka terrorizzata dalla situazione, Radin non poteva tirarsi indietro, specialmente dopo quelle parole riferitele poco prima. Si alzò e tirò il petto all’infuori, sicuro che le cose si sarebbero sviluppate per il meglio: non poteva lasciare la sacerdotessa alle grinfie di nessuno, se non le sue.
    I banditi avversari non sembravano molti sicuri di sé, aspettavano la prima mossa del Senju prima di compiere il loro attacco. Probabilmente avevano visto cosa era accaduto ai compagni affrontati poco prima e avevano il timore di fare la stessa fine

    Così sarà.

    Poche volte era stato così fiducioso, ma tale coraggio era iniettato dalla volontà del fuoco di Konoha che in questo caso si manifestò nel desiderio di proteggere la ragazza.
    Con ancora una volga la Garianto impugnata tra le mani, carico nuovamente di adrenalina, sferrò lui il primo attacco: si mosse in direzione del nemico posizionato alla sua sinistra; gli altri tre erano disposti invece due davanti a Radin ed uno alla sua destra, come a formare la metà di un esagono.
    Fatti i primi due passi, qualcosa gli impedì di continuare la sua avanzata

    Ma che diavolo?!

    Si girò e vide che a fare resistenza ai movimenti del giovane era non altro che il braccio di Shizuka: dal terrore nei suoi occhi lasciava intendere che non voleva separarsi dal konohano, neanche per un secondo, neanche di un metro. La situazione aveva del paradossale: prima lei aveva dato lui in pasto ai leoni, adesso cerca di difendersi da questi con il suo aiuto.
    Per girarsi Radin aveva commesso però un grave errore: stava ora dando le spalle agli avversari. Con il sorriso osservava la sacerdotessa con il fine di tranquillizzarla, ma questa non faceva altrettanto, anzi. Vide che i suoi occhi vennero pervasi ancor più di paura, prima ancora che riuscisse ad aprire la bocca per avvertire il chunin dell’imminente pericolo; Radin riuscì a capire cosa stesse succedendo.
    Fece quindi un passo verso la donna, con per allontanarsi dal mukenin, ma non bastò: la lama della katana di questo trafisse i suoi vestiti, lasciandogli un superficiale taglio sulla schiena.
    Fece finta di non patire il dolore davanti gli occhi della compagna, ciò data anche la profondità del taglio gli riuscì piuttosto semplicemente.

    Tranquilla

    In qualche modo riuscì anche a parlare.
    Afferratole quindi nuovamente il braccio, la invitò con un leggero strattone, a seguire i suoi movimenti: iniziò quindi a lascarsi trasportare.
    Per prima cosa Radin si girò verso l’avversario che l’aveva colpito e, allungando una lama della sua spada, fece sì che questa si attorcigliò all’altra arma per bloccarne i movimenti. La tattica si sviluppò per il meglio e quindi una delle tre punte della spada si conficcò nella spalla del nemico che cadde a terra pervaso dal dolore. Gli altri tre, nonostante il loro compagno si fosse accasciato, stavano fermi a guardare la scena ed i suoi sviluppi.

    A volte…l’attacco è la miglior difesa!

    Radin rinfoderò quindi nella fodera dietro la schiena la Garianto, distese poi la mano facendo partire un grande getto d’acqua che bersagliò altri due banditi: presi in pieno dall’onda vennero sbalzati contro le pareti della stanza. Non rimaneva quindi che l’ultimo, che sembrava aspettare inerme la sua fine: il kunai che sorreggeva tremava come una foglia investita dal vento e quando il konohano accennò l’attacco, sembrò quasi non opporre resistenza. Tirando con il braccio la donna a sé, Radin fece un passo in avanti con il piede sinistro, incrociò poi davanti quello destro e richiamò nuovamente la gamba sinistra per portare un high-kick al volto avversario. Era tutto finito. Si girò verso Shizuka, impressionata dalle abilità del ninja: la abbracciò, stringendola forte a sé.
    Era da poco che la conosceva, ma tutto quello che stavano passando insieme faceva sì che i sui sentimenti verso di lei si amplificassero, provando qualcosa di irrazionale.
    Le sorprese quella notte però sembrarono susseguirsi a non finire, dato che durante l’abbraccio qualcosa accadde: il terreno loro sottostante cominciò a vacillare, come un terremoto. Non fu però un semplice movimento sismico: dalle pareti legnose cominciarono a fuoriuscire delle mani di legno.
    le prime a dilungarsi dalla parete erano già vicine al Senju, che estraendo nuovamente la Spada Occhi di Drago provò a difendersi quanto riusciva: tagliò la prima, schivò la seconda e parò la terza, ma cominciavano a diventare indubbiamente troppe. Li avrebbero sovrastati di lì a poco.
    I due si guardarono e senza dire nulla, cominciarono a correre: come in un film horror quelle “cose” iniziarono ad inseguire i due, provando a bloccarli.
    Percorsero la strada dell’andata al contrario, facendosi spazio tra tutti quanti gli ostacoli che si presentavano. Speravano di essere scappati dal pericolo, ma queste cominciarono a sorgere anche dalle pareti del corridoio

    Dobbiamo necessariamente andare fuori da questo posto!!

    Girarono l’angolo

    Cazzo!

    Altri mukenin incombevano verso di loro: dietro erano seguiti dalle mani, davanti avevano dei nemici.

    Se torniamo indietro non ne usciremo

    Con l’intendo di sfondare quindi la barricata che gli si stava per prostrare davanti, Radin corse in bocca ai nemici portando con se Shizuka, un risvolto inaspettato li favorì: le mani che dalle parteti incessantemente sbucavano andarono a colpire coloro che sarebbero dovuti essere i loro alleati.

    Sfruttiamolo!

    Si riferiva alla breccia formatasi nel muro di uomini.

    Salta!!!

    Saltando evitarono a terra i corpi dei nemici e proseguirono per la loro destinazione.
    Dalla distanza il Senju intravedeva una stanza, anch’essa principalmente in legno, che dava sul cortile esterno illuminato dalla luce lunare.

    Ci siamo!!!

    Con qualcuno ancora alle calcagna, oltre che le mani, erano praticamente giunti alla loro destinazione.
    Stavano per varcare la soglia della porta che li divideva della libertà, ma un grosso muro di legno si frappose tra questa e loro.

    NON E’ POSSIBILE!

    Istintivamente Radin si girò, portando Shizuka dietro di se. Adesso lei dava le spalle alla lastra. Le prese la mano e gliela strinse forte.
    Tutti i banditi che fino a poco fa stavano dietro loro, li avevano quindi raggiunti: stavano metaforicamente in gabbia e non ci stava molto che potessero fare. La testa della donna faceva capolino dal braccio del Senju, per scrutare la situazione: certamente non era delle migliori.
    I mukenin erano tutti mascherati, come non volessero farsi riconoscere, ma aspettavano ad attaccare.
    Nonostante fossero in superiorità numerica non mossero inizialmente un passo.

    E’ maleducato andarsene in questo modo!!

    Molto maleducato!

    Due voce si fecero sentire da dietro la folla, che si aprì improvvisamente creando due grupponi e lasciando uno spazio centrale.

    ...Eppure siamo stati gentili con lui!!

    ...Già!!...

    Due uomini identici si fecero avanti, si trattava probabilmente di una coppia di gemelli. Inquietante.
    Di un biondo molto chiaro, tendente anzi all’albino, erano le chiome dei due. Uno aveva i capelli raccolti, l’altro sciolti e lunghi lungo le spalle. Entrambi avevano con se un ventaglio.

    Chi sono questi adesso?

    Con voce bassa riferendosi a Shizuka.

    ...Forse dovevamo trattarlo come il suo predecessore TETSUYA!!

    Ma che diamine?!

    Non aveva la più pallida idea a chi si stesse riferendo: da quello che sapeva lui, del suo clan erano rimasti Radin, suo padre e nessun’altro.

    ...Forse!... di sicuro con la schiena spezzata non sarebbe riuscito a fuggire KATSUYA!!!

    DI COSA STATE PARLANDO!

    Possiamo sempre rimediare!!!

    Ricordati che il capo lo vuole VIVO!!!

    Lo sò TETSUYA!!... Ma VIVO...

    ...Non significa "intero"!!!!

    Non lo considerarono minimamente anzi, continuarono a parlare di lui come carne da macello. Ciò non poteva che non infastidirlo.
    Finito di arieggiarsi però questi sembrarono compiere la loro mossa: dopo una risata isterica, come quelle dei cattivi nei film, si mossero in contemporanea per sputare nei confronti dei fuggiaschi un getto lavico.

    ATTENTA!

    facendo cura che la donna rimanesse alle sue spalle con il braccio sinistro, compose con il destro velocemente tre sigilli per rispondere all’attacco nemico. Per contrastare la lava che arrivava verso di loro, Radin provò con il suiton: sputò immediatamente un grande detto d’acqua dalla bocca che, toccata terra a pochi passi dai suoi piedi, si espanse in un’onda.
    I due sarebbero stati protetti, anche se altra lava si sarebbe espansa per il resto della sala.

    STAI DIETRO DI ME!

    Preso quindi coraggio, con la nebbia leggermente annebbiata dalle parole dei due, Radin ricorse nuovamente al suiton: inalata l’aria, espulse dal proprio corpo un potente getto d’acqua anche questa volta. Il chakra prese forma di un serpente e si diresse proprio verso i gemelli con l’intento di impattarsi contro di questi.

    Non posso usare il mokuton, sarei troppo svantaggiato!

    Successivamente ricorse ad un’altra tecnica: componendo i sigilli, modellò il chakra dandogli forma di un drago che, sputati dei proiettili di doton, avrebbe dovuto colpire il biondo con i capelli sciolti.
    Infine mise la mani alla tasca dei sigilli esplosivi per tirare fuori una bomba carta, ma Shizuka non glielo permise: da dietro, vedendo il sigillo esplosivo, bloccò la mano del ragazzo.

    Troppo rischioso… E’ tutto legno e la lava usata da quei due... sta già avendo effetto!

    ripensò a quello che stava per fare considerando anche i principi d'incendio ai suoi lati; prese così la spada occhi di drago e facendole allungare le lame, diresse queste verso il secondo fratello.

    Sarete miei!

    Le lame, da tre direzioni diverse, provarono a colpire quindi il bandito con i capelli raccolti.

    Che sapete voi di me?!

    I pensieri erano tutti rivolti verso le parole dette precedentemente dai nemici.

    RIEPILOGO



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    Radon Senju (¬Light L•)


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    Il vapore creato dalla tua difesa riempirà la stanza e confonderà i tuoi avversari Stai Attento TETSUYA!!! NON DEVI DIRMELO KATSUYA!.. che subiranno in pieno il tuoi attacchi!
    (Katsuya 9 punti ferita/ Tetsuya 11 punti ferita)
    A ogni tuo attacco urleranno e, cosa inquietante, entrambi! (anche quando colpisci uno solo di loro!)
    ...Ecco cosa succede a essere gentili!!! ...ORA non lo saremo più!!! e nel dirlo quello con i capelli sciolti dopo un piccolo salto sputerà una fiammata verso di te
    CITAZIONE
    Arte del Fuoco: Proiettili di Fuoco Volanti (Katon: Hiendan)
    Tipo: Ninjutsu
    Posizione delle mani: Nessuna
    Livello: C
    Descrizione: Ottimo attacco per le brevi distanze, che prevedere di essere vicino al nemico (massimo 3 metri) e a quel punto compiere un balzo indietro ed in volo esalare un fiammata dalla bocca che colpirà il nemico.
    Consumo: 14
    Danno: 2-4
    Richiede: Palla di fuoco suprema: corporee 2; Destrezza 4
    Costo: 45 Exp
    Energia: Verde
    (Valore attacco 4)

    mentre il fratello farà una cosa simile: solo che dalla sua bocca sputerà un grosso "ago" di terra

    CITAZIONE
    Violenti Aghi di Terra (Retsudo Tenshin)
    Tipo: Ninjutsu
    Posizione delle mani: Serpente
    Livello: B
    Descrizione: Dopo aver composto il sigillo del serpente da terra spunterà un'enorme ago di terra, lungo 2 metri e mezzo e largo 1 che si dirigerà con violenza contro l'avversario che se colpito in pieno subirà un malus di -1 alla forza per un turno.
    Consumo: 35
    Richiede: Chakra Doton; Zen 4
    Danno: 3-6
    Costo: 100 Ex
    Energia: Rossa
    (valore attacco 4)





    CITAZIONE
    Parte ruolata ottima!
    Il combattimento con "la carne da cannone", la descrizione da "film Horror" delle braccia che spuntano da ogni dove, l'arrivo dei due gemelli.
    La tua difesa mi è piaciuta, ammetto che non avevo pensato avresti usato una tecnica di tipo SUITON, ma è stato geniale e, sopratutto "coerente"
    Pure l'attacco è "pensato" e intelligente.

    Voto: 7,8






    Edited by white eye princess - 9/7/2018, 13:30
     
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    Garianto: Spada Occhi di Drago
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    La spada prende vita!




    Legenda testo:

    Narrato
    Pensato Radin
    Parlato Radin
    Parlato Katsuya
    Parlato Tetsuya



    I nemici caddero sotto i colpi del nemico.

    Bene così!

    Il dolore provocato loro non poteva che essere motivo di soddisfazione nel giovane, che stava quindi riuscendo nel suo intento. Un particolare durante la lotta destò però l’interesse del ragazzo, che si rivolse quindi alla compagna:

    Ehi, hai sentito?

    Dando un occhiata veloce al suo volto, per capire se avesse inteso a cosa si riferisse, capì che i due non stavano viaggiando sulla stessa lunghezza d’onda.

    Ogni volta che ho colpito anche solo uno di quei due tipi, sembrava risentirne anche l’altro!

    Era evidente che non ci avesse fatto caso.

    Quando ho colpito Tatsuya, ha urlato di dolore anche Katsuya e viceversa!!

    Non può essere una mera coincidenza.

    Tutto bagnato Radin si mise ad osservare le mosse successive dei due mukenin. Il vapore nella stanza, causato dal contatto dell’acqua alla lava, rendeva l’ambiente simile ad un forno.

    CHE CALDO!

    La stanza era completamente piena d’acqua sotto forma di stato gassoso.

    Attenta adesso, che probabilmente proveranno a contrattaccare.

    Stai Attento TETSUYA!!!

    NON DEVI DIRMELO KATSUYA!..

    Stavano litigando come fossero proprio fratelli.

    ...Ecco cosa succede a essere gentili!!!

    ...ORA non lo saremo più!!!

    Sembravano essersi resi conto di aver sottovalutato l’avversario facendo gli spavaldi, ma sembrava non avessero perso la voglia di continuare ad atteggiarsi.
    Mossero quindi dei passi in avanti sotto l’occhio vigile del chunin: erano pronti a sferrare il loro attacco.

    Rimani dietro di me e fai TUTTO quello che faccio io, rimarrai illesa.

    Avrebbe dovuto proteggerla ad ogni costo!

    Devo sconfiggervi, sapere chi siete e cosa volete da me!

    Con le gocce di sudore che gli scendevano lungo il volto tenne stretto a se la donna, pronto per compiere la propria mossa, mentre nell’altra mano teneva salda la Spada Occhi di Drago.

    Sono pronto!

    Il primo a muoversi fu l’uomo con i capelli biondi sciolti: balzando all’indietro esalò una potente fiammata che il ragazzo prontamente vide partire. Facendo leva con entrambe le gambe si spostò alla sua sinistra. Dovette faticare leggermente di più di una schivata normale poiché dovette prendersi carico anche di Shizuka, che fortunatamente non fu molto d’intralcio.
    Altre fiamme in quella stanza non facevano che aumentare il sudore che usciva dalla pelle del giovane.

    Se continuano ad usare mosse di fuoco, andrà a finire che verremo carbonizzati!!

    I pensieri si erano spostati in quel momento su altri fattori che si sarebbero ripercuotere negativamente sui presenti. Non ci pensò troppo però poiché vide che stava arrivando anche l’altro nemico: composti velocemente dei sigilli, questo secondo sfruttò il chakra doton e fece partire verso Radin uno spuntone.
    Il Senju prese quindi nuovamente in mano la situazione e, infuso il chakra nella spada che stringeva nella sua mano, richiamò i dragoni che risiedevano in essa.
    Due animali celesti presero forma ed incrociandosi andarono a bloccare l’avanzata dell’ago, che cadde a terra frantumandosi.

    Brava così

    Parlava con la Garianto, come fosse sua amica.

    Le lame si girarono verso il chunin, che chinò la testa come a dire “grazie”.

    Non deconcentriamoci!

    Gli sembrava di rivivere quei momenti all’interno della stanza dell’Hokage, quando per la prima volta la spada si rivelò a lui, scegliendolo come padrone.

    ATTACCATE ORA!

    Prima che i nemici potessero capire cosa stesse succedendo, Radin diede l’ordine alle creature di colpire l’ultimo ad aver attaccato. Si portassero quindi verso di questo e con due morsi provarono a prenderlo un drago sulla spalla ed un drago sulla gamba.
    Staccò poi la mano con cui teneva stretta Shizuka e da questa fece partire un’ondata d’acqua diretta al secondo nemico.

    Dovrebbe finire in fondo alla sala…

    Le fiamme ancora ardevano lentamente intorno a lui, cercò quindi di porvi rimedio: espulsa una grande massa d’acqua sotto i suoi piedi, la direzionò verso il ninja con i capelli raccolti che aveva subito precedentemente i colpi dei draghi.
    Il fluido si spostò quindi ai piedi di questo.

    Se va tutto bene, dovrebbe lui sbattere contro il soffitto per ricadere a terra e lacuna attenuare le fiamme che stanno divampando….. Speriamo bene!!

    Attese quindi gli esiti dell’offensiva, tenendo stretto dietro a lui Shizuka.

    Forse ci siamo, non temere

    RIEPILOGO



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    CITAZIONE
    Di nuovo i gemelli subiranno i tuoi colpi ed, di nuovo, si lamenteranno in contemporanea.
    BASTA!!!!
    ...NE TROVEREMO UN ALTRO !! e, in contemporanea, lanceranno i loro ventagli verso di te
    CITAZIONE
    considerarli shuriken giganti, inoltre considerarli un unico attacco...
    (Valore attacco 3,5)

    poi sputeranno un ENORME massa di lava
    CITAZIONE
    Arte della Lava: Tecnica dell'Apparizione Fusa: Criniera Fluente (Yōton: Yōkai no Jutsu: Ryūmon)
    Tipo: Hijutsu
    Posizioni delle mani: Gallo
    Livello: A
    Descrizione: Dopo aver composto i sigilli l'utilizzatore sputerà in aria una gigantesca massa di lava incandescente. La massa di lava avrà un estensione di 15m e ricadrà al suolo bruciando tutto ciò che incontra, colpendo un massimo di 5 nemici, anche alleati se si trovano sulla strada. La temperatura di questa tecnica sarà tale da conferirgli un colore giallo chiaro. Se si verrà colpiti si subiranno delle ustioni di 3° Prolungate su tutto il corpo.
    Data la temperatura di questo attacco, inoltre, una volta caduto al suolo genererà un forte nube di fumo e vapore che oscurerà la vista di chiunque si trovi nel raggio di 10m dal punto d'impatto della tecnica, provocando un malus di -1 ai riflessi per chiunque si trovi in quell'area, utilizzatore compreso (la nebbia durerà 2 turni e sarà inutile contro utilizzatori di Sharingan e Byakugan). La lava resterà poi presente sul terreno per 2 turni e se calpestata provocherà 1 slot danno a turno.
    [Il malus dei riflessi si sommerà a quello provocati dalle ustioni]
    [Consumo: 60]
    [Slot ferita ustione: 5-8 + Ustione di 3°]
    [Richiede “Arte della Lava Lv.4”]
    (Valore attacco 4)

    Lo sforzo di quell'attacco però farà cadere a terra privo di forza uno dei gemelli
    ...Stai bene Tetsuya???. ...pensa a catturare quei due pezzi di Me#@A Kazuya!!!..
    L'ultimo attacco colpirà i restanti mukenin mascherati e, sopratutto, il muro che blocca la via, aprendo una breccia.
    Difenditi.
    Decidi poi se rimanere a combattere ( i tuoi avversari sono al limite... Tetsuya 16 punti ferita KO, Kazuya 12 punti ferita) o fuggire attraverso il buco che il loro attacco ha causato.




    CITAZIONE
    Nulla da dire, a parte che sei stato velocissimo e hai comunque fatto un ottimo post.
    Di nuovo la tua strategia è buona, anche se inizi a risentire del grosso consumo di chakra iniziale!

    Voto: 7,8






    Edited by white eye princess - 9/7/2018, 13:30
     
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    FINE
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    Sarà riuscito Radin a terminare lo scontro?




    Legenda testo:

    Narrato
    Pensato Radin
    Parlato Radin
    Parlato Katsuya
    Parlato Tetsuya





    Il biondo finito alla fine della stanza sbatte contro la parete, mentre invece il secondo contro il tetto della sala: nuovamente avevano subito i colpi del ragazzo che, fiero di sé, sapeva di essere ad un passo dalla vittoria.
    Nuovamente, come la volta antecedente, urlarono l’uno ai colpi subiti dall'altro

    BASTA!!!!

    ...NE TROVEREMO UN ALTRO !!

    Un altro?

    Radin rimase perplesso da quella frase. Non sapeva a chi si stessero riferendo, ma tirò brevemente le somme: Shizuka era stata costretta a richiamare un Senju e ad attirarlo nel tempio, l’obbiettivo sarebbe stato quindi un altro del suo clan molto probabilmente.

    A CHI SI STANNO RIFERENDO!?

    Radin era a conoscenza che attualmente gli unici Senju ad esser erano rimasti lui e suo padre, quindi solo il pensiero che potessero torcergli un capello lo mandava su tutte le furie.

    UN ALTRO CHI!

    Altre informazioni sarebbero però essere state a lui celate.
    La voce del chunin sovrastò tutto il casino che vi era nella stanza e le onde sonore raggiunsero sicuramente i due gemelli, che però invece di rispondere ripartirono all'attacco lanciando i rispettivi ventagli.

    SHIZUKA!

    Si era leggermente distratto causa tutti i pensieri che gli stavano passando per la testa, ma vedendo l'incombente attacco tornò con la mente lucida sulle priorità: si girò facendo prima qualche passo verso la donna per sollevarla e poi, con lei tra le braccia, schivare le armi.
    La fissò negli occhi non più pieni di terrore, ma di speranza: le probabilità che i due ne sarebbero usciti nel migliore dei modi erano notevolmente aumentate rispetto a ciò che inizialmente sospettava.
    La ragazza stinse le braccia al collo del giovane e si lasciò trasportare tranquillamente; aveva ormai piena fiducia in lui.
    Con delicatezza si chinò e la fece rimettere in piedi dolcemente

    Continua a rimanere dietro di me

    Non vi fu altro tempo dato che i biondi ripartirono alla volta dei nemici: attaccati l’uno all'altro, ricorsero nuovamente all'arte della lava, ma questa volta non fu in maniera blanda come la prima. Espulsero quindi dal loro copro, tramite la bocca, una gran quantità di maga.
    L’insieme dei due getti entrò in risonanza e si sommarono quindi le due portate, andando a riempire pienamente la stanza; in men che non si dica Radin trovò davanti a se un’onda completamente di lava che, di colore giallo data la temperatura, avanzava devastando tutto sul suo percorso.

    CAZZO!

    Sapeva che non sarebbe riuscito a fermarla, ma non si diede per vinto: con il palmo della mano provò a ricorrere alla tecnica usata precedentemente e fece partire un misero gettò d’acqua. Misero rispetto l'onda nemica. A contatto con la lava, questa volta la tecnica suiton diventò immediatamente vapore, non riuscendo minimamente a contrastare l’avanzata dell’altro fluido. Compresa quindi la sua impotenza davanti al jutsu, si lasciò sopraffare per un motivo ben preciso: si girò, aprì le braccia, il suo mantello e spinse Shizuka a terra. Fece si che questa si mettesse in maniera accovacciata e le fece scudo con il suo corpo, mentre la lava bollente scorreva attorno a loro.

    Ti proteggerò

    Il mantello che indossava venne bruciato, la schiena rimase nuda ed ustionata. Dolorante.
    Il suo nobile intento venne però ripagato: la ragazza era rimasta, per la maggior parte, illesa. Il suo kimono si era rovinato leggermente, ma il suo corpo era rimasto praticamente senza segni, senza alcuna ferita.

    Sono felice che tu stia bene, ma è giunta ora di porre fine a questa storia. Rimani qui

    Quasi allo stremo, si girò verso gli avversari con una faccia sconvolta: non ne aveva più.

    Avete cominciato con me, passando poi per la mia famiglie e adesso rischiando anche per ferire Shizuka. Non hanno neanche avuto considerazione dei propri subordinati.

    Infatti a terra giacevano i corpi esausti dei nemici mascherati che avevano cercato di catturare i due, poiché rimasti coinvolti nel devastatane attacco. La visibilità nella stanza non era ottimale, dato il fumo nero causato dalla lava che aveva eroso tutto il legno; la puzza di bruciato sarebbe stata a breve insopportabile e soffocante per i presenti.

    E’ FINITA

    Incazzato, cominciò lentamente ad andare contro Katsuya. Passo dopo passo cercava, non volutamente, di incutere terrore nei confronti del mukenin notando piacevolmente che il supposto gemello fosse stremato a terra.
    La lava incandescente ancora bolliva ai piedi del giovane, che non sentiva neanche il dolore dato lo stato di arrabbiatura in cui si trovava.
    Una piacevole sensazione proveniva dalla schiena, rinfrescata dalla brezza proveniente dalla breccia creata dai nemici; fu quasi come un’ ancora di salvezza poiché cominciò inoltre a far uscire tutte le polveri ed il fumo dall'ambiente. Radin non l’aveva neanche notato il buco: giunto davanti al nemico sferrò prima un pugno diretto al volto con la poca forza rimanente e caricandolo il più possibile. Portò poi una mano verso l’alto, come volesse controllare qualcosa:

    VOLEVATE VEDERE L’ARTE DEL MOKUTON?

    Dal pavimento fuoriuscirono dei rami: dritti verso il copro nemico, andarono a cercare le membra di questo per trapassarlo e bloccarlo.

    è finita.

    Mi direte quello che voglio sapere.

    Allo stremo delle forze, terminò quindi l’attacco.

    RIEPILOGO



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    CITAZIONE
    Anche il secondo gemello crollerà a terra dopo aver subito il tuo attacco.
    Ora che hai strada libera tu e Shizuka deciderete sul da farsi
    I bambini!!..
    Dobbiamo liberarli!!
    e senza aspettare una tua risposta inizierà a correre.
    Inseguila.
    Noterai che ogni tanto dal pavimento e dalle pareti usciranno delle mani di legno, ma sembreranno apparire a caso ... come se cercasse di catturati "alla cieca" senza riuscirci.
    Arriverete davanti a una porta da cui sentirete arrivare dei mugugnii:
    Dentro la stanza ci sono i bambini!
    Proverai ad aprirla ma ci riuscirei solo usando il Mokuton (solo ruolistico)
    La cosa sembrerà "risvegliare" il palazzo.
    Braccia di legno inizieranno ad attaccarti con insistenza con maggiore precisione.
    Uno di quegli attacchi, anche mancandoti, colpirà la parete sfondando la!.
    Oltre la breccia c'è l'acqua del lago.
    Le braccia di colpo smetteranno di attaccarti e aprofitterai di quella pausa:
    Utilizzando la tua innata "creerai" un paio di barche su cui farai salire Shizuka e i bambini.
    Stai per salire pure tu quando..
    Vuoi salvare i bambini??... sempre NOBILI voi SENJU!!!
    Ti voltarai e, nel corridoio, vedrai dei Mukenin che trasportano a spalle il palanchino che avevi visto nel tempio.
    La voce giunge proprio da lì dentro.
    ... hai un grande potere...ma se rimani a Konoha lo spiegherai!...unisciti a me!!.. potremmo fare grandi cose!!!
    Rispondigli.
    Il palazzo poi vibrerà, facendoti cadere in acqua.
    Cercherai di raggiungere una delle barche... quando una gigantesca mano di legno uscirà dall'acqua, ribaltando un paio di barche.... per poi abbattersi sulle altre.
    Poi il palazzo si muoverà!
    Dall'acqua emergerà una gigantesca statua di Budda con il tempio sulla schiena, che, camminando sulle mani, inizierà a muoversi verso la costa.
    giphy


    Non hai tempo do capire cosa stà succedendo, devi soccorrere i bambini e la sacerdotessa.
    Lo aiuterai a raggiungere la riva.
    Quando sarete tutti in salvo vedrai, sulla riva opposta, la statua/tempio arrivare sulla terra ferma e, dopo essersi alzata in piedi, camminare verso nord, distruggendo tutto quello che c'è sul suo cammino.
    Sarai tentato di seguirla, ma i bambini e Shizuka hanno la precedenza.
    La sacerdotessa ti indicherà la via per un villaggio poco lontano.
    Il post termina quando arriverete al paesino e alcuni dei loro abitanti vi accorgeranno.




    CITAZIONE
    Hai deciso di combattere!
    Sulla parte difensiva non ho nulla da dire: hai scelto di subire il danno per proteggere Shizuka, cosa che mi è piaciuta!
    Anche quella offensiva è ben fatta:
    La tua decisione di usare il Mokuton ora rende Tutto il duello più "epico" e drammatico, oltre che "in linea" con quello che hai fatto fin'ora!

    Voto: 7,8




     
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    Il tempio errante
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    Un sorpresa dopo l'altra per Radin!




    Legenda testo:

    Narrato
    Pensato Radin
    Parlato Radin
    Parlato Shizuka
    Parlato ???


    I rami trafissero le membra dell’ultimo nemico rimasto e adesso, oltre alla lava, quella stanza era contornata da schizzi di sangue dei corpi dei ninja. In piedi erano rimasti solamente Radin, molto affaticato dallo scontro e Shizuka, sollevata dal lieto fine della battaglia, ma allo stesso tempo ancora sconvolta.
    Il Senju ancora non aveva riacquisito il senno e si diresse verso il corpo di Katsuya, intento ad interrogarlo su ciò che sapesse.

    Ora mi dirai TUTTO!



    Con gli occhi osservava che non si muovesse: di energia per combattere ne era rimasta poca, il chunin non si sarebbe potuto certamente distrarre; sembrava quasi essersi dimenticato della ragazza che stava con lui, le sue mire come appena detto erano per il mukenin.
    Se qualcuno fosse entrato in questo momento nella stanza, non avrebbe sicuramente visto qualcosa di molto gradevole, soprattutto considerando il Senju che si avvicinava minaccioso al nemico.

    Tu…



    Nessuno vi era, giunti a questo punto, a frapporsi tra Radin ed il mukenin. Quasi nessuno.
    Il chunin di Konoha aveva praticamente raggiunto colui che avrebbe potuto interrogare, ma l’unica persona che era interna all’ambiente fece in modo tale che ciò non avvenne.
    In tutto quel silenzio che la notte portava, alle spalle del ragazzo Shizuka si ricordò di un qualcosa che non poteva assolutamente essere un dettaglio. Non per lei.

    I bambini!!..



    Si girò immediatamente Radin, preso alla sprovvista dalle grida della fanciulla.

    Dobbiamo liberarli!!



    Senza neanche dare la possibilità allo shinobi di ragionare, i lunghi capelli mori cominciarono ad ondeggiare mossi dal vento, scoprendo tutto l’abito della donna. Si mise immediatamente a correre, sfruttando il varco che le si era aperto alle spalle

    Shizuka!!

    Sembrò non sentirlo. Forse non lo sentì realmente. Forse fece finta.
    Radin era piuttosto interdetto, con il busto porgeva verso il mukenin sdraiato per terra, mentre con la testa stava girato: cosa avrebbe dovuto fare? Finire il suo compito o correre dietro la sacerdotessa?
    Con la bocca leggermente aperta, respirava ancora affannosamente per riprendersi dallo scontro: le sopracciglia inarcuate all’ingiù verso il naso, erano chiaro segno di indecisione

    Che devo fare ora?!



    I dubbi regnavano sovrani, mentre il giovane vedeva la donna allontanarsi tra le luci della notte. I capelli lisci risplendevano lucentemente sotto l’illuminazione di stelle e luna.

    Le risposte che mi servono…potrei ottenerle solamente interrogando Katsuya…
    Che però non è neanche detto che però mi risponda…



    Si era girato per guardare il nemico

    Se non la seguo…



    Si girò invece verso lei

    Potrei perderla…per sempre…


    Era un qualcosa che prima del bacio non avrebbe fatto, si mise infatti ad andare dietro la giovane.
    Poche ore prima non gli sarebbe neanche passato per la testa di seguire così istintivamente una donna. La donna. Nonostante provasse ancora un poco di risentimento per lei dato che aveva provato a soggiogarlo, provava anche un qualcosa di irrazionale. Non sapeva spiegarselo.
    Saranno state le sue lacrime, la sua innocenza o il suo bel viso, ma un qualcosa aveva fatto scattare una scintilla in Radin.
    Ruotò il resto del copro e cercò di racimolare delle forze per poterla raggiungere. Tirò un bel sospiro e cominciò a correre.

    Andiamo!



    Eccolo lì, che stava nuovamente tornando indietro. Fortunatamente adesso lungo la sua strada non si sarebbero frapposti ostacoli, se non quelle mani che prima li stavano rincorrendo.

    Ancora queste “cose”??



    Durante il combattimento erano sparite, mentre adesso invece eccole lì pronte a seguire le loro orme. Sembravano però “stanche”: non riuscivano a stare al passo dei due, poco dopo che ognuna di esse fuoriusciva dalla parete cadeva a terra come non avesse abbastanza resistenza. “Cadevano a terra come corpi morti”.

    Possibile che…



    Fece dei brevi collegamenti

    …Quando Tetsuya e Katsuya erano ancora in forze, queste mi seguivano senza problemi… Che siano comandate da loro?



    L’arte della lava in possesso dei due creava però non pochi sospetti. Inoltre i due adesso sembravano inconsci.

    Non dovrebbero aver ancora ripreso conoscenza.



    Non poteva girarsi, e perchè era intento a riprendere Shizuka, e perché ormai era piuttosto lontano dalla stanza.
    Anche se stanco, non ci mise molto a raggiungere la ragazza: andava più veloce di lei nonostante avesse appena combattuto, ma era più allenato di lei. Probabilmente.
    Radin allungò una mano verso la donna, l’intento era di farle sentire che ci fosse senza però bloccare o rallentare la sua corsa; le toccò leggermente il fianco, poggiandovi la mano in maniera leggiadra come una foglia che d’autunno cade dall’albero. Lei si voltò, sorpresa guardò lo shinobi: i capelli rotearono, così come la sua testa e la parte superiore del busto, gli occhi leggermente spalancati e la bocca un poco aperta lasciavano intuire la sorpresa della sacerdotessa nel vederlo.
    Probabilmente senza controllare le sue espressioni facciali, o micro espressioni tanto furono piccoli i segni sul suo volto, espresse qualche segno di felicità per tornare poi a cercare la strada.
    Erano vicini. Perché? Perché si cominciavano a sentire mugugni e lamentele provenienti da dietro una porta. Erano solo bambini, probabilmente non ne avevano più di stare il dentro, chiusi in trappola.
    I due “salvatori” si fermarono quindi davanti la porta, Shizuka non esitò ad aprirla. O almeno ci provò: sembrava come bloccata da qualcosa.

    State dietro!



    Disse lei all’insegna di coloro che stavano dentro: non voleva che la causa di tale blocco potesse essere loro che spingevano su di questa. Riprovò nuovamente, ma ancora nulla.

    Scusa



    Disse Radin poggiando una mano sulla porta e l’altra sulla ragazza, provando ad allontanarla da questa.

    Lasciami provare.



    Gli fece spazio. Il primo tentativo non poté che provare a muovere la maniglia, magari con un po’ più di forza rispetto alla sacerdotessa. Nulla. Provò quindi, poggiando una mano sulla maniglia ed una sulla parte alta della porta, a forzarla: facendo leva sui piedi spinse, spinse e ancora una volta spinse. Nulla.

    Scusami, lasciami un poco di spazio.



    Fece cenno alla ragazza di mettersi lungo il corridoio: voleva buttare giù la porta e ci provò quindi una volta con un calcio, ma dopo aver fatto nuovamente un buco nell’acqua ci provò con la spalla.
    Fece qualche passo indietro, considerando anche ciò che gli potesse permettere di fare il corridoio, strinse le mani l’una dentro l’altra e caricò tutto voltato sul fianco.
    I risultato non fu altro che un’enorme dolore che si pervase, partendo dalla spalla, per tutto il busto; considerando anche che aveva appena combattuto, il corpo indolenzito ne risentì maggiormente

    Oddio…



    Con una mano si toccò la spalla, come a massaggiarla.

    Non è semplicemente bloccata… Altrimenti sarebbe già per terra.



    Pensò al volo ad un’altra soluzione

    Forse…



    Componendo dei sigilli e poggiate le mani nel terreno fece fuoriuscire da questo delle radici. Le punte affilate di legno si andarono ad infilare nella porta che, dopo una forte resistenza, cedette alla portanza del Mokuton.

    Veloci!!!



    Non aveva intenzione di passare un minuto di più in quel tempio.
    I bambini riabbracciarono tutti la donna che, contenta di vederli in salvo, sorrise entusiasta.
    Per un momento Radin si mise ad osservarla compiaciuto, non pensò a nulla se non alla sua dolcezza e semplice bellezza.
    Il dolce momento venne però improvvisamente interrotto: erano passati pochi momenti da quando Radin aveva utilizzato il Mokuton ed ecco che nuovamente le “mani” di quel palazzo presero ancora vita. Si concentrarono tutte sul Senju, forse fortunatamente, evitando bambini e sacerdotessa.
    Sembravano aver ripreso vita e consistenza: non erano più quelle fiacche mani che avevano provato, a fine scontro, a catturare il konohano; erano bensì quelle che lo avevano intrappolato all’interno della stanza con l’altarino.

    ANCORA!!



    I pensieri furono immediatamente rivolti a Tetsuya e Ktasuya.

    Che si siano ripresi?!



    Non poteva essere però una semplice coincidenza la rivitalizzazione di queste non appena dopo l’utilizzo dell’arte del legno.
    Così, come prima, Radin ne schivò un paio prima di cominciare a venire sopraffatto mentre inermi ed impotenti Shizuka ed i bambini, rifugiatisi dietro di lei, guardavano la scena ed imploravano le mani di non far nulla di male al ragazzo.
    Gli attacchi si facevano sempre più insistenti e potenti, ma fortunatamente sembravano anche meno precisi; sembrava quasi che cercassero di fargli esclusivamente del male piuttosto che provare ad intrappolarlo. Fortuna volle che uno di questi palmi, mancando la testa del giovane, aprì una breccia alla sue spalle.
    L’impatto provò un forte trambusto, il Senju splancò gli occhi


    Se mi avesse preso…



    Immaginò solamente quello che sarebbe successo; la cosa più vicina a raffigurare quella scena può essere un uovo che cade per terra da una discreta altezza andandosi a distruggere sul terreno.
    Tempo però per pensare a quello che sarebbe potuto accadere non ve ne era.

    MUOVIAMOCI!



    Facendo cenno con il dito, indicò la breccia alle sue spalle, invitando i ragazzi ad oltrepassarla mentre lui intratteneva “i nemici”. Uno dopo l’altro passarono prima i bambini e poi i ragazzi: si fermarono però subito dopo dato che il lago che circondava il tempio bloccava loro la strada.

    Usate queste!



    Radin fece ricorso nuovamente al Mokuton: con grande velocità realizzo cosa sarebbe stata la cosa igliore da fare e riuscì ad immaginarsi una via di fuga tramite delle barche; sfoggiò quindi l’Arte del legno,- con la A maiuscola in questo caso-, per creare delle imbarcazioni.
    Ricurve sul fondo, poggiavano sull’acqua e tutti vi salirono, prima su una e poi sull’altra.
    Shizuka stava in una barca, Radin stava per prendere posto sull’altra ed i bambini si erano divisi tra le due.
    Il ragazzo porse poi alla donna dei pezzi di legno a forma di pagaglia.

    Andiamo!



    Vuoi salvare i bambini??... sempre NOBILI voi SENJU!!!



    Con un piede dentro la barchetta e l’altro fuori il Senju, chiamato in causa, si voltò per vedere di chi fosse la voce.
    I mukenin avevano nuovamente raggiunto lo shinobi, trasportando con loro l’altarino della stanza iniziale.
    In un primo momento il giovane si chiese di chi fosse stata la domanda, ma la risposta gli arrivò proprio quando dall’interno del palanchino, qualcuno continuò a rivolgersi al ragazzo.

    ... hai un grande potere...ma se rimani a Konoha lo sprecherai!...unisciti a me!!.. potremmo fare grandi cose!!!



    CHI SEI!


    Nessuna risposta arrivò

    NON AVRO’ MAI NULLA A CHE FARE CON GENTE COME VOI!



    riferendosi ai banditi.
    Una vena di rabbia sorse in lui, ripensando agli avvenimenti accaduti poco prima.

    E VI AVVERTO, PROVATE SOLO A TORCERE UN CAPELLO A LORO O…



    prese un attimo di respiro, il pensiero che stava per esprimere gli faceva quasi perdere il controllo di se stesse

    …ALLA MIA FAMIGLIA E…



    …e una sorta di terremoto catapultò Radin nel lago

    CHE SUCCEDE ORA?!



    Sotto l’acqua, il chunin riusciva ad intravedere la parte ricurva delle imbarcazioni, cercò quindi di raggiungerle dato che si erano allontanate con le onde.
    Era quasi arrivato: poggiò da sotto una mano sul lato della barca, per aggrapparsi e salire, ma prima che tutto ciò accadde un’ennesima mano impedì il tutto. Dal fondale, ancora una di quelle mani di legno, si mosse contro le barche finendo con il ribaltarle.

    BASTA!


    Ne aveva piena la testa di tutta questa situazione, ma non aveva tempo per lamentarsi: tutti qaunti erano caduti nel lago e rischiavano adesso di affogare. Radin riuscì a tirare fuori la testa dal pelo dell’acqua, per capire dove si trovassero tutti quanti e chi avesse più bisogno di aiuto: si guardava intorno per valutare il più velocemente possibile la situazione.

    Dove vado?



    Venne spostato da un’onda forte

    Ma cosa …?



    Stava in un lago: com’era possibile che un’onda così forte lo spostasse?
    Dopo il primo strano avvenimento, un secondo ne accadde: una grossa ombra incombette sopra la testa di tutti. Da cos’era improvvisamente causata? Dal tempio. Tutto il tempio aveva preso vita e aveva cominciato a muoversi.
    Radin non disse nulla, era una situazione talmente surreale che non seppe cosa pensare.
    Da dentro l’acqua il Senju osservò la parte sottostate al tempio: un’ inquietante faccia del Buddha ricopriva e spuntava dal pavimento sottostante la costruzione. Uno spettacolo terribile. Non tanto perché il volto del Buddha fosse brutto, quanto per le dimensioni di questo, sommate alla vicinanza alla quale si trovavano e tutta la situazione nella quale erano finiti. L’insieme di tutti questi ingredienti rendeva il tutto terrificante e sicuramente incredibile.
    Altro tempo però per osservare tutto quello che stesse accadendo non ve ne erano dato che i bambini e SHIZUKA erano in difficoltà.
    Nuovamente il Senju ricorse al mokuton: dal fondale fece fuoriuscire una struttura di legno che, leggermente concava, avrebbe trattenuto e raccolto tutti quanti. Dei piccoli e numerosi buchi su questa, permettevano invece lo scolo dell’acqua, impedendo però ai ragazzi di passarvi oltre.
    Accertatosi nuovamente che stessero tutti bene, Radin riprese le imbarcazioni e raggiunsero quindi tutti la riva, aiutati anche dalle leggere onde dello spostamento del tempio.
    Stravolti si buttarono sulla terraferma per riposarsi.
    Mentre tutti cercavano di riprendere contatto con la realtà, la testa di Radin non poteva che essere rivolta altrove

    Chi era...che sapeva e sopratutto cosa voleva da me?



    Stava indubbiamente riferendosi alla voce misteriosa

    Speriamo siano finite le sorprese...



    Seduto, Radin osservava in silenzio la struttura allontanarsi: avrebbe voluto fare qualcosa, ma i ragazzi e LA ragazza, in quel momento veniva prima.
    Racimolate le forze, sotto il consiglio della sacerdotessa si misero tutti in moto verso un paesino lì vicino; i bambini avevano bisogno di riposo dopo quell’avventura che nessuno dovrebbe mai vivere. Tantomeno un bambino.
    Il viaggio non fu lungo, ma ci volle comunque del tempo dato il passo lento impiegato dal gruppo.
    Fortunatamente al loro arrivo, gli abitanti gli prestarono soccorso senza esitazione, vedendo tutti quei giovani stanchi e sconsolati. Sembrava quasi essere giunto il termine dell’avventura.
    Radin abbracciò Shizuka, contento che stesse bene. Gli fece sentire tutto il suo affetto e la fece capacitare che stessero tutti bene

    Che sia davvero finita?



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    Radon Senju (¬Light L•)


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    CITAZIONE
    Arrivati al piccolo villaggio di contadini un uomo, nel vedervi si avvicinerà a voi in modo minaccioso:
    All' orizzonte ancora si vede l'enorme statua/tempio camminare verso nord e voi arrivate dalla sua direzione, è normale che sia diffidente.
    Vi prego!!...non vogliamo farvi del male!!...s..siamo appena fuggiti dal... la donna si girerà verso quella che era casa sua (e che ora si allontana distruggendo il paesaggio) ..e...e.. crollerà a terra priva di forze.
    L'esperienza è stata troppo per lei e ora che l'adrenalina è "scemata" lei si ritrova svuotata.
    L'uomo si avvicinerà sospetto, "minacciandoti" con la falce che stringe in mano.
    Non vuoi combattere, ma, per difenderti, creerai un arma col legno (anche qualcosa di piccolo), cosa che sorprenderà il contadino Sei ....come Hanako-San!!
    Abbasserà la sua "arma" e ti guarderà con un espressione ora comprensiva ...Siete feriti!!! ...Venite!!... e vi indicherà la strada ...La vecchia Noda Obaa-San è un ottima guaritrice... e la sua zuppa è la migliore del villaggio! Prenderai in braccio Shizuka e, preceduto dai bambini, seguirai l'uomo verso l'abitato.
    Mentre cammini lei si riprenderà C..cosa??...!!!... e, arrossendo cercherà di "scendere" P..posso camminare da SOLA!!... ma, appena appoggia i piedi atterra le ginocchia le cederanno, obbligandoti a riprenderla tra le braccia, cosa che imbarazzerà parecchio lei ..G..grazie!!!.... per..per tutto !!...
    Tutti gli abitanti del villaggio stanno osservando l'incredibile spettacolo del colosso che si allontana e, quando gli passerete accanto solo alcuni vi guarderanno incuriositi.
    Arriverete a una capanna dove verrete accolti da una vecchia dal viso "simpatico" che, senza dire nulla vi farà accomodare.
    Mentre la donna curerà i feriti (oltre a te alcuni bambini sono rimasti feriti durante la fuga, nulla di grave) un anziano porterà una grossa pentola nella stanza per poi iniziare a distribuire zuppa calda a tutti!
    Shizuka si è addormentata, e i bambini sono al sicuro, tu guarderai da una finestra e vedrai la statua/tempio che continua a camminare verso l'orizzonte, vorresti seguirla, ma il combattimento e la fuga è stata dura e faticosa, inoltre quella frase del contadino ti ha incuriosito:
    "Sei come Hanako-San!"
    Lo vedrai seduto in un angolo, intento a fasciare la caviglia di uno degli orfani.
    Ti avvicinerai e gli chiederai CHI è Hanako-San!
    Lui si alzerà e ti dirà di seguirlo.
    Fuori dalla casa, continuando a camminare verso il bosco, inizierà a parlare ....Molto tempo fà arrivò al villaggio un uomo, un ninja... era ferito gravemente e una famiglia di contadini lo accolse in casa loro, dove lo curarono e lo nutrirono.
    Quando le sue ferite guarirono decise di rimanere qui!
    Si sposò ed ebbe dei figli, che a loro volta si sposarono ed ebbero figli ......

    Arriverete a una piccola costruzione mezza coperta di edera Hanako-San è la bis-bis-bis- bis nipote di quel ninja... e aprirà la porta ..e come il suo antenato faceva sbocciare i fiori anche d'inverno.... all' interno c'è un armatura ..con inciso su uno degli spallacci il simbolo dei Senju!
    ...Sono due anni che è sparita!...poi, qualche giorno fà, dei mercanti ci hanno detto che nel bosco accanto al lago "gli alberi avevano iniziato a camminare"... pensavamo che fosse lei... ma ci sbagliavamo!!! e ti guarderà (..capirai che pensa che eri tu a far "camminare gli alberi")
    Se vuoi spiegagli cosa è successo (se lo fai puoi farlo parlare liberamente) poi tornerete al villaggio.
    IMPORTANTE:
    Chiederai all' uomo se ci saranno altri "discendenti dei Senju" al villaggio e lui ti risponderà che in vita c'era solo Hanako... ma tempo addietro molti di loro erano andati via.
    Ormai il sole stà tramontando (e il Budda di legno è sparito oltre le colline all' orizzonte) e tu sei più stanco di quanto penserai!
    Tornato nella casa troverai tutti i bambini addormentati, e Shizuka intenta ad accarezzare la testa di uno di loro che le si è addormentato con la testa appoggiata sulle gambe.
    Ti lascio carta bianca! (....)

    Il post termina quando ti sveglierai il mattino dopo, il sole non è ancora sorto e tutto il villaggio è ancora immerso nel sonno... e tu, sentendoti molto meglio, deciderai che è ora di seguire la statua/tempio e avere le risposte che cerchi.




    CITAZIONE
    La scena in cui vuoi interrogare Katsuya è "giusta", nel senso che è quello che mi aspettavo!:
    Vuoi delle risposte, lui potrebbe dartele... peccato che Shizuka abbia altre priorità!
    Tutto il post è fatto bene, la tua stanchezza e i tuoi dubbi su quello che stà succedendo:
    Mi sono piaciute le tue ipotesi sul legame tra i gemelli e le braccia di legno.


    Voto: 7,8






    Edited by white eye princess - 15/7/2018, 23:02
     
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    Hanako-San
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    A chi si rieferisce il signore?




    Legenda testo:

    Narrato
    Pensato Radin
    Parlato Radin
    Parlato Shizuka
    Parlato Vecchietto



    Vedendo arrivare i bambini insieme ai due ragazzi, i cittadini di quel piccolo paesino non si fecero attendere, giungendo immediatamente in soccorso. Finalmente un clima di felicità sembrava stesse incombendo sul gruppo, che ne aveva passate sicuramente molte, partendo dai bambini per arrivare ai due più grandi.
    Non tutti però preso bene l’arrivo dei giovani: in lontananza tra i vari signori che stavano consolando i bambini, minaccioso si faceva spazio un uomo. Non fece in tempo neanche a dire nulla, che si notò che le sue intenzioni erano chiare e limpide: si faceva sempre più vicino con una mano, chiusa a pugno, poggiata sull’anca e l’altra che in aria si agitava facendo cenno di scacciare i visitatori.
    Capite le intenzioni, Shizuka cercò di intervenire immediatamente, per fermare sul nascere ogni possibile fraintendimento

    Vi prego!!...non vogliamo farvi del male!!...s..siamo appena fuggiti dal..



    con le poche forze rimastele e probabilmente anche l’ansia, si girò verso il tempio indicandolo

    e… e…



    senza riuscire a dire altro, si sentì mancare.
    Radin la stava osservando mentre parlava, non poté a fare a meno di notare che le stessero venendo meno le energie.

    Shizuka!



    Fece qualche passo in avanti verso di lei, per evitare che cadesse bruscamente a terra. Immediatamente le fu accanto e protese le braccia fermò la caduta. La strinse a se.

    tutta questa situazione deve averla sconvolta…



    Le spostò i capelli dal volto visibilmente stanco, che cercava di rimanere sveglio, ma non ci riusciva.
    Nel mentre il cittadino continuava ad avanzare e Radin notò che la mano che agitava in aria non era vuota, bensì teneva una falce, che non auspicava assolutamente buone intenzioni da parte di questo.

    Non siamo in cerca di guai…



    Disse il Senju con aria pacata, indicando anche il copri fronte di Konoha; a nulla servirono però le sue parole dato che il villeggiante continuava ad avvicinarsi con fare minaccioso. Sicuramente questo non incuteva timore al chunin, che però avrebbe assolutamente preferito evitare altri tipi di scocciature.

    Ci manca solo questa



    Per evidenziare le sue intenzioni non cattive, ricorse al Mokuton non appena il “nemico” fu a debita distanza: concentrato il chakra nella mano, richiamò a se Doton e Suiton per andare a formare uno scudo di legno, grazie al quale sarebbe riuscito senza dubbio a difendersi; si creò dalla sua mano, andandosi ad espandere per prendere la forma simile a quella di un cappello di un fungo.
    Due anelli si legarono attorno al braccio del Senju, in modo tale da lasciare a Radin la mano libera, questi erano a loro volta collegati alla parte concava dello scudo, che proteggeva i due ragazzi.
    Facendo attenzione che la donna non rimanesse scoperta, il Senju si preparò all’impatto, che sembrò però tardare ad arrivare.

    Che fine ha fatto?



    Il contadino era ormai vicino e se le sue intenzioni fossero state veritiere, avrebbe già dovuto colpire la protezione. Con la testa il Senju fece quindi capolino per monitorare la situazione, ma qualcosa gli fece spalancare gli occhi.
    La falce giaceva a terra, la bocca dell’uomo tra il silenzio di tutti stava spalancata così come gli occhi; sembrava fosse accaduto un miracolo

    Sei ....come Hanako-San!!



    Pronunciò stupefatto il contadino. Il konohano sfilò lo scudo, per poi poggiarlo a terra

    Hanako-San?



    Non aveva la minima idea di chi fosse questo nome

    A chi si sta riferendo?



    improvvisamente i suoi comportamenti mutarono e da ostili quali erano, cambiarono nell’esatto opposto.

    Che diamine?


    Non riusciva assolutamente a capacitarsi di quello che era appena successo, ma almeno ne fu sollevato: all’orizzonte sembrava che non si sarebbero più prospettati pericoli.

    …Siete feriti!!! ...Venite!!...



    Si voltò per aprirgli la strada alle sue spalle.


    ...La vecchia Noda Obaa-San è un ottima guaritrice... e la sua zuppa è la migliore del villaggio!


    Per quant’è grande…



    Non poté che accettare volentieri il konohano, sospettoso che ci fosse qualcosa in attesa di svilupparsi

    Poco fa per poco non voleva colpirmi con una falce ed ora che mi invita a cena… Ci sta qualcosa che non so… Scommetto che avrà modo di rivelacela.



    Dopo quei giorni di inferno, i bambini non potevano che essere contenti di ricevere un pasto caldo per riempire le loro pance ed essere ospitati per riposare le loro membra.

    Dai, andiamo tutti



    Radin non se lo fece ripetere due volte. Quindi il gruppo si incamminò lungo la via: il giovane si fece forza per portare tra le sue braccia la sacerdotessa, mentre i ragazzi seguivano spediti l’ospitante.

    Avranno fame e saranno stanchi…



    Pensò per un attimo a tutto quello che avevano passato, rabbrividì.

    Come fa ad esistere certa gente al mondo…



    C..cosa??...!!!..



    Mh?



    Il chunin spostò lo sguardo dai ragazzini alla donzella che portava in braccio: sembrava come in una favola, il principe azzurro che portava tra le sue braccia la principessa appena liberata.
    Aperti gli occhi, Shizuka incrociò in un primo momento lo sguardo di Radin; i suoi grandi occhi spalancati, colti dalla sorpresa, sfuggirono immediatamente a quelli del konohano. Un leggero pallore si manifestò sulle guance e provò quindi a divincolarsi muovendosi in tutte le direzioni.

    P..posso camminare da SOLA!!...



    Aspetta!!



    Non ci fu modo di trattenerla poiché in men che non si dica scese dalle braccia del giovane per proseguire la strada con le sue gambe. Gambe che però, non appena caricarono il peso del resto del corpo, cedettero nuovamente come prima e nuovamente Radin stava lì a sorreggerla. Stava per cadere con a faccia avanti, non avrebbe fatto in tempo neanche a mettere le mani avanti per pararsi: queste penzolavano all’indietro perché avevano appena cercato di staccarsi dal corpo del chunin inconsce dell’imminente caduta. Allungando repentinamente la mano, il Senju la afferrò però proprio una delle due braccia e facendo forza per non venire trasportato anch’egli giù, resse la sacerdotessa.

    Dove pensi di andare?



    Le sorrise e ridendo gli pose la domanda retorica. Non esitò quindi a riprenderla tra le sue braccia e lei non poté che lasciar fare. A nessuno dei due sembrava dispiacere, a Radin sicuramente no e si faceva volentieri carico dello sforzo.
    Durante il tragitto, non ci fu un momento in cui Shizuka guardò in faccia Radin: l’imbarazzo era evidentemente troppo, ma ciò non le impedì di ringraziare il compagno

    ..G..grazie!!!.... per..per tutto !!...



    Figurati



    Sorrise nuovamente il chunin, sorriso che probabilmente la ragazza non era riuscita a vedere essendo girata dalla parte opposta, ma avrebbe potuto ugualmente percepirlo dal tono con cui aveva risposto.
    A fare da contorno tutti gli abitanti del villaggio osservavano all’orizzonte il tempo che errante vagava per il Paese del Fuoco. La sua destinazione? Per ora sconosciuta.
    Il chunin si rese conto di quello che stesse accadendo dato che il suo gruppo era l’unico ad andare controcorrente e a guardare dalla parte opposta. Con aria strana sempre questi, al passare del Senju e degli altri, si mettevano poi a fissarli, come se c’entrassero con quello che stava accadendo. Come dargli torto.


    Mi sento in soggezione



    Capiva di aver tutti gli occhi puntati su di se e ciò non lo metteva sicuramente a proprio agio.
    La casa in cui sarebbero stati tutti quanti ospitati sembrava essere l’ultima del villaggio: si trovarono davanti una capanna vecchio stile e sulla soglia della porta, ad accoglierli all’arrivo vi era un simpatica nonnina.

    Lei sarà “Noda Obaa” di cui ci hanno parlato prima…



    Mano a mano tutti quanti entrarono all’interno della casa: nonostante questa non fosse molto grande, aver un tetto sotto cui dormire era sicuramente un sollievo. L’arredamento molto classico con mobili in legno e qualche foto sparsa per la casa rendevano l’ambiente confortevole; ognuno cercò una sistemazione e non appena tutti trovarono il loro posto, la signora non esitò a medicare le ferite di colore che aveva attorno.
    Diede ovviamente la precedenza ai ragazzini che, tralasciata qualche lamentela di dolore, furono molto bravi.

    Che coraggio questi bambini…



    Adesso che si trovavano lì dentro e stavano seduti, erano tornati a scherzare e ridere tra di loro, come quasi fosse successo nulla. Tra una disinfettazione e qualche fasciatura, la cena venne portata in tavola. In tavola per modo di dire dato che stavano tutti quanti sparpagliati tra il salone e la cucina.
    La tanto acclamata zuppa venne quindi servita e gustata da tutti gli ospiti, che dovettero dare ragione alle voci di corridoio che la proclamavano come zuppa migliore del villaggio.
    Tra un cucchiaio e l’altro

    Beh, ho assaggiato solo questa…però sarà sicuramente più buona delle altre!



    Un leggero sapore di salvia prendeva forma nella bocca del giovane, accompagnato dalle morbide patate e qualche tocco sparso di pesce per rendere completo il sapore

    Delizioso!



    Nonostante il Senju non fosse un amante delle zuppe.

    Delicata e saporita!



    Nella ciotola non rimase nulla, neanche una goccia di quella deliziosa zuppa; Radin se l’era talmente gustata che era stato l’ultimo a finire di mangiarla, mentre tutti gli altri avevano già consumato tutto e restituiti i propri piatti.
    La giornata, infinita, sembrava quindi giunta finalmente al termine: tra un bisbigliare e l’altro quasi tutti i ragazzi avevano preso sonno de insieme a questi anche Shizuka. Quasi tutti dato che qualcuno era rimasto ferito durante la fuga e stava vedendo adesso le sue ferite venire medicate.
    Radin rimase a fissare la scena e perché era ammirato dall’amore con cui l’anziano curava le ferite del ragazzo, fasciandogli la caviglia, e perché le parole pronunciate da questo prima erano rimaste ancora impresse nella sua mente.

    Hanako-San?



    Aveva più volte provato a fare mente locale, cercando di sforzarsi di ricordare quel nome, se fosse collegato a qualcosa. Nulla però affiorava nella sua mente.

    Forse…



    Si mise in attesa: non appena il signore avrebbe finito di fasciare la caviglia del bambino, Radin si sarebbe mosso per chiedere più informazioni a riguardo. Così fu.
    Passo dopo passo faceva attenzione a dove poggiasse i piedi, su quel parquet che scricchiolava cercava di pesare il meno possibile ed evitare così di svegliare tutti quanti. Si mise alle spalle del signore, che contemplava il cielo al di fuori della finestra; così fece anche Radin.

    E’ incredibile



    Pensava guardando in alto. Ogni giorno passato nella grande capitale quale Konoha, gli faceva perdere un poco la bellezza della natura incontaminata. Guardando le stelle si rese conto di quanto l’umanità tendesse a rovinare tutti i paesaggi.
    Accortosi di non essere solo, il signore ruotò leggermente la testa, mettendosi a guardare il Senju con la coda dell’occhio; come in attesa della domanda che sapeva gli sarebbe stata posta.

    Vede…



    Bisbigliando

    Prima quando ho utilizzato il Moluton, è rimasto sconvolto



    Nonostante dormisse a casa sua, il chunin non si sentiva ancora in tale confidenza da potergli dare del tu.

    E ha nominato anche un certo Hanako San…



    Chinò leggermente la testa, sembrò aver capito

    Non sono riuscito a levarmi dalla testa il suo nome…



    Senza dire nulla, lasciando un filo di sorpresa in quel momento, si alzò dalla sedia dove stava seduto e con la mano fece cenno al giovane di seguirlo. Silenziosamente uscirono e si incominciarono ad incamminare verso un bosco.

    Dove mi sta portando??



    ....Molto tempo fa arrivò al villaggio un uomo, un ninja... era ferito gravemente e una famiglia di contadini lo accolse in casa loro, dove lo curarono e lo nutrirono.
    Quando le sue ferite guarirono decise di rimanere qui!
    Si sposò ed ebbe dei figli, che a loro volta si sposarono ed ebbero figli ......



    Radin silente ascoltava la storia che gli stava venendo raccontata, senza farsi molte domande: sapeva che queste non avrebbero avuto riposta.
    Tra il buio che cominciava ad incombere, all’interno della foresta un qualcosa sembrava ergersi; sembrava come una piccola costruzione, ma dalla distanza alla quale si trovavano adesso i due non era possibile distinguere bene i suoi contorni.
    Il vecchietto sembrava fosse diretto proprio in quella direzione e non poteva certo essere un caso che la notte i due avessero incontrato una struttura all’interno del bosco.
    Dopo un lungo silenzio

    Hanako-San è la bis-bis-bis- bis nipote di quel ninja...



    Cominciò a dire nel mentre in cui si avvicinavano a quella costruzione. Da più vicino sembrava una sorta di tempietto, dal quale il signore cominciò a togliere le erbacce che si erano arrampicate sopra esso.

    Sarà da molto che nessuno viene qui…



    Da dietro l’edera, spuntò una maniglia: le piantacce che si erano insediato sopra avevano nascosto bene persino la maniglia.
    Tirata questa, con grande stupore Radin rimase in silenzio ad osservare quello che gli si prostrò davanti: un armatura dei Senju, o così pensava dato il simbolo del clan inciso su essa.
    Rimase per un momento spiazzato, non si sarebbe immaginato che qualcuno del suo clan sarebbe potuto appartenere a tale villaggio, o che almeno ci avesse qualcosa a che fare con questo.

    ..e come il suo antenato faceva sbocciare i fiori anche d'inverno...

    Il chunin cominciò a collegare

    Pensa che sia un suo parente…


    ...Sono due anni che è sparita!...poi, qualche giorno fa, dei mercanti ci hanno detto che nel bosco accanto al lago "gli alberi avevano iniziato a camminare"... pensavamo che fosse lei... ma ci sbagliavamo!!!



    Si voltò verso il giovane e ciò non fece che confermare quello che poco prima il ragazzo aveva pensato.

    Nonostante anche io, come Hanako, possegga tale abilità… Non sono stato io la causa del vagabondare di quegli alberi e azni, ancora devo ben capire chi in realtà abbia a che fare con tutto ciò.



    Distolse lo sguardo dall’armatura, spostando gli occhi verso il basso. Si sentiva mortificato per l’utilizzo improprio che qualcuno aveva fatto del Mokuton.

    E’ iniziato tutto quando questa mattina, la ragazza che era con me, è arrivato nell’ufficio dell’Hokage chiedendo di essere aiutata. Sosteneva, e non posso che darle torto arrivati a questo punto, di aver visto degli alberi muoversi; l’Hokage, conoscendo la mia abilità del Mokuton, mi ha affidato quindi questo compito.
    Da lì…



    Non sapeva bene come continuare, non voleva che gli venisse affibbiata una complicità con il Buddha, scomparso all’orizzonte.

    …sono successi una serie di eventi e, dopo esser stato attaccato da mukenin gemelli nel tempio ed essere riuscito a scappare…questo ha preso vita.



    Senza dire altro terminò il racconto di quello che era successo e tra la stanchezza di entrambi, cominciarono a tornare a casa; il sole stava ormai calando.

    Chi l’avrebbe mai detto che parte del clan Senju avesse vissuto qui…
    Sono stati qui per così tanto tempo che…



    …E’ rimasto ancora qualcuno qui al villaggio del mio clan?



    Non che io sappia…



    Pronunciò contemplando il cielo

    L’ultima rimasta era Hanako-San, gli altri avevano già lasciato il villaggio tempo prima…



    Non aggiunsero altro lungo la strada che li portava a casa. Il vecchio stava probabilmente pensando a che fine potesse aver fatto la ragazza Senju, il ragazzo invece stava avendo dei pensieri piuttosto cupi

    In questo villaggio quindi di vivevano dei Senju…



    Sperava che quello che stava pensando non fosse altro che una coincidenza, ma durante la missione niente si era rivelato essere tale

    …ed è stata proprio Shizuka a portarmi qua



    Scosse la testa.
    Non accettava la realtà di questa possibilità; tra un dubbio e l’altro i due erano arrivati ed entrati a casa, quella casa che avevano lasciato nel silenzio e così la ritrovavano. Tutti dormivano ad eccezione di Shizuka, che resasi conto dell’assenza dei due uomini, aspettava il loro rientro.
    Tutti i pensieri nella mente del chunin vennero meno quando incrociò lo sguardo della giovane che con la mano accarezzava la testa la testa di uno dei bambini. La scena trasmetteva una tale dolcezza che Radin non fu più in grado di pensare male di lei, le si mise di fianco sul letto dove erano stesi.
    Quando il Senju si avvicniò, lei le fece prima un poco di spazio facendo attenzione a non svegliare il dormiente, poi imbarazzata girò la testa dall’altra parte. Forse si sentiva ancora in colpa per quello che era successo, ma al konohano non importava più.
    Dopo aver guardato la sacerdotessa ed aver sorriso per il suo comportamento, si mise a fissare la parte della stanza, in attesa che lei si ammorbidisse.
    Non ci volle molto affinchè riuscì nel suo intento: Shizuka, dopo aver sciolto i propri nodi, si lasciò andare appoggiando la testa sulla spalla del giovane. Non che l’imbarazzo fosse andato via, come si poteva notare dallo sguardo che cercava di fuggire il più lontano possibile, ma si era fatta coraggio per ricambiare le attenzioni mostrate dal Senju. Data la vicinanza, probabilmente lei riusciva a percepire il battito cardiaco del ragazzo, molto accelerato per l’emozione. La mente era in subbuglio, lasciava che l’istino lo guidasse. Pose quindi una mano sui capelli della ragazza e cominciò ad accarezzarla con molta dolcezza. Lui accarezzava lei, che a sua volta accarezzava il bambino: una catena.
    Poco dopo. La mano di Shizuka che accarezzava il bambino smise di farlo: era stata ingabbiata dall’altra mano di Radin, che la stringeva forte.
    La situazione evolse da lì in poi rapidamente e carezza dopo carezza sfociò in un bacio: i due ragazzi si stavano fissando intensamente negli occhi , mentre avvicinavano le teste lentamente e con il fiato corto. Il Senju poteva sentire sul viso il calore della ragazza, probabilmente lo stesso era per lei, tutto finché non sfociò nel tanto atteso bacio.
    Emozioni fortissime, mai provate, pervadevano il corpo del ragazzo, felice di quel momento che lasciva piacevolmente correre.
    Con i denti Radin mordeva le labbra di Shizuka che, sorridendo, lasciava fare per ricambiare poi; le mani si stringevano sempre più forte e quella che prima stava invece accarezzando i capelli della sacerdotessa stava adesso facendo su e giù sulla guancia, calda come il resto del corpo per l’emozione.
    Dopo un intenso bacio i due si staccarono e sorridenti si guardarono: erano più affiatati che mai.
    Shizuka aveva finito di accarezzare il bambino, adesso come l’altra mano, si stringeva forte con Raidn.
    Poggiata la guancia sulla spalla del ragazzo, si addormentò e così anche il Senju con la testa poggiata al muro, stringendo forse a se la donna.
    Con la mente ancora in subbuglio per tutto ciò che era appena accaduto, la testa cominciò a viaggiare tra i sogni.
    Sogni che vennero però interrotti nel mezzo della notte: stranamente il ragazzo si svegliò dal nulla, senza alcuna apparente ragione. Si sentiva riposato, ma qualcosa in cuor suo lo turbava, non ci volle molto a capire di cosa si stesse pensando: con la testa rivolta verso l’orizzonte,

    Devo scoprire cosa succede



    La voglia di andare a fondo a tutta quella faccenda lo fece dormire giusto il necessario per riprendere le forze ed intraprendere poi il viaggio.
    Facendo attenzione quindi a non svegliare Shizuka si alzò dal letto e si preparò per poi uscire. Varcò la soglia non prima però di aver scritto un bigliettino indirizzato alla donna.
    Poche parole:

    Devo scoprire cosa è successo. Aspettami qui, tornerò.



    Si incamminò quindi alla volta del tempio errante.

    Caratteri: 19.227





    © code


    Innanzitutto ti ringrazio per la missione, mi è piaciuta molto e non vedo l'ora di continuare. Detto questo il post potrebbe contenere errori di qualsiasi genere e non essere dei migliori. Me ne scuso così come anche per l'attesa, ma purtroppo sono molto impegnato ultimamente e ho trovato pochissimo tempo. :fiore:
     
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    Missione Konoha: ...Legno.marcio..

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    Radon Senju (¬Light L•)


    Fine prima parte:
    CITAZIONE
    Come ti ho anticipato nell'mp, la trama di questa missione si è dimostrata più complessa del previsto, quindi ho deciso di dividerla in due parti.




    CITAZIONE
    Quando ti ho scritto che ti lasciavo carta bianca mi aspettavo una scena romantica... ma NON COSÌ ROMANTICA!!!!♥♥♥
    Bellissima, dolce ed emozionante!
    Ma tutto il post è ben fatto!
    I tuoi ragionamenti, come reagisci alla notizia che ci sono altri Senju, la tua voglia di risposte, i tuoi dubbi (...nulla è un caso...) un ottimo post è pure io non vedo l'ora di continuare questa storia!!
    La missione ( prima parte) è terminata!

    Ricompense: 25 Ppe - 24 Exp - 600 Ryo.
    Chiedi gli aggiornamenti




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