Missione Konoha - Ricognizione

...Siamo solo noi?
Uriah non poté fare a meno di sospirare amareggiato, erano giorni che andava avanti quella storia... In qualità di "capo" aveva deciso di organizzare degli allenamenti giornalieri: voleva scoprire fin quanto poteva far spingere i suoi compagni, in particolar modo l'assassino Hisaki che, dopo l'ultima missione, si era rifiutato categoricamente di riutilizzare il mokuton. Secondo Uriah era un peccato non sfruttare quel "dono" per cui aveva tanto sofferto, considerando pure che missione dopo missione si trovavano ad affrontare individui con capacità sempre più potenti e particolari.
Eh già.
Hisaki, senza maschera, si trovava al centro della stanza, già con la katana in mano. Non sembrava per niente entusiasta di passare tutto quel tempo insieme ad Uriah, aveva capito qual'era il suo obbiettivo durante quelle sessioni di allenamento e non intendeva cedere alla tentazione di sfruttare quella maledizione.
Sozui è ancora in missione, è arrivato giusto prima l'ultimo rapporto...
L'anbu estrasse un piccolo rotolo dalla borsa e lo consegnò all'Uchiha, sapeva che il suo amico nonché compagno Sozui era un ottimo cacciatore e per questo era stato scelto per una strana missione di ricerca in solitaria, ma non erano stati informati di altri dettagli. Pure quel rapporto non era molto d'aiuto: Sozui parlava in maniera molto generale senza rivelare il luogo in cui si trovava e per quanto tempo ancora sarebbe stato impegnato...
Che sia stato modificato? Lo conosco ed è mooolto dettagliato in quello che scrive.
Mmh, capito... Shikiomi invece? Ancora impegnata con il clan?
Esatto, mi è sembrata molto stressata l'ultima volta che l'ho vista.
Cominciò a compiere qualche affondo con la katana riscaldandosi per l'allenamento che sarebbe cominciato a bene.
Povera, non la invidio proprio.
Da una parte Uriah capiva l'amica, già solo essere a capo di un team voleva dire scrivere dei rapporti, organizzare allenamenti e tenere sotto controllo ciò che il resto del gruppo faceva... Non riusciva ad immaginare come poteva essere una vita con tutte quelle responsabilità aumentate esponenzialmente, soprattutto ad una giovane età come la loro!
Il pensiero non poté non spostarsi su Tonou, giovanissimo capo del clan Uchiha ma sparito inspiegabilmente da mesi. Essendo un ninja di alto livello non era di certo nuovo ad un comportamento del genere, era già sparito per settimane senza che nessuno sapesse nulla a causa di qualche missione "segreta", ma quella volta era strano... Neanche gli "anziani" sembravano riuscire più a controllare quella situazione: serviva una figura di riferimento all'interno di un clan e di certo non erano loro.
Non che ad Uriah interessasse più di tanto, era già impegnato per tutta la storia dell'organizzazione mukenin e l'ultima cosa a cui voleva pensare erano i guai in cui si era sicuramente cacciato il capoclan. Tanto ci sarebbe stato sicuramente qualcun altro a pensarci, no?
Va beh, cominciamo?
Estrasse anche lui la katana portandosi a pochi metri di distanza dal suo avversario, si sentiva stranamente speranzoso quel giorno riguardo a quell'allenamento, magari sarebbe riuscito a tirare fuori qualcosa dalla gabbia in cui il compagno si era rinchiuso e da cui piano piano stava riuscendo ad uscire.


Non ce la faccio più, quei maledetti vecchi mi stanno veramente facendo girare i coglioni! Sono giorni che continuano a discutere tra di loro sull'organizzazione di una cerimonia per una ragazzino che ha appena sbloccato questi occhi di merda! Non fanno altro che litigare!!
Uriah non poté non scoppiare a ridere sentendo lo sfogo dell'amico Haru, la sua visita pomeridiana era diventata ormai di routine. Ogni giorno veniva a trovarlo per raccontargli degli ultimi avvenimenti del consiglio di cui, ormai, era diventato un membro effettivo.
Proprio non ti invidio... Ma perché non te ne vai?
Era una domanda che gli era venuta spesso in mente durante quelle settimane e che non aveva ancora ricevuto una risposta seria, l'amico si limitava a fare delle battute e lasciar cadere il discorso.
Facile, quei vecchi del consiglio hanno bisogno di gente come noi, loro hanno già passato la fase "attiva", non sanno come funzionano le cose adesso e ragionano con decenni alle spalle. Noi invece siamo il futuro che avanza, sappiamo come si evolve la società, come rapportarci con gli eventi senza farci prendere dal panico per qualche cambiamento...
Uriah guardò in maniera traversa il compagno, era strano sentirlo parlare così seriamente. Ci doveva essere sicuramente qualcos'altro sotto, non poteva essere la vera motivazione... Per lui sembrava una tortura, non un piacere!
E poi... Beh, come potrebbero fare senza un giovane bello ed intelligente come me? Sarebbero persi!
L'Uchiha scoppiò in una risata che interruppe il clima pesante che si era creato negli ultimi istanti. Tra di loro era così: passavano da un argomento leggero ad uno più pesante in una maniera molto spontanea.
Facciamo finta che ci creda... Ma nessuno si è fatto sentire all'interno del consiglio? A sentire quello che dici sembra chissà cosa succeda là dentro.
Haru guardò il compagno con uno sguardo molto esplicativo ed Uriah capì molto bene il senso di tale gesto: il consiglio era un organo consultivo all'interno del clan, la decisione finale di solito la aveva il capoclan stesso, ma ora come ora aveva assunto anche una sorta di potere decisionale e quindi tutto restava in stallo. A sentire Haru per colpa della parte anziana del gruppo, probabilmente gli stessi avrebbero replicato che la causa era da attribuire ai "giovani incapaci".
"La verità sta nel mezzo", no?
Quella situazione stava diventando abbastanza pesante all'interno dello stesso clan, non solo tra i membri del consiglio. Era capitato che dei nuclei familiari avessero interrotto i rapporti a causa di divergenze decisionali.
E' proprio per questo che esiste la figura del capoclan, poi uno giovane come Tonou è perfetto in un clima del genere.
Ho deciso, indagherò sulla scomparsa di Tonou. Almeno la smetterei di lamentarti ogni giorno...
Quella affermazione stupì sia se stesso sia Haru: non si era mai interessato del consiglio e di tutto ciò che esso comportava, come mai quella decisione?
Sei sicuro? Non è urgente, starà sicuramente bene.. E poi hai altre cose da fare, no?!
No, tranquillo... Tanto Hisaki non vuole praticamente allenarsi con me, stare qualche giorno lontani ci farà solo che bene.
Detto ciò andò diretto in cucina per prendersi un po' d'acqua e portarla anche al suo amico... Stava per andare a cacciarsi di nuovo in qualche guaio, se lo sentiva...


Questo è tutto ciò che ho trovato.
Una decina di fogli vennero posati sul tavolo dall'anbu che Uriah aveva interrogato per quella sua piccola ricerca. Lo aveva visto un paio di volte insieme a Shikiomi ed aveva pensato di sfruttare la sua amicizia per ottenere un favore.
Grazie mille Shay, si vede che passi molto tempo qua dentro...
Si trovavano all'interno di una delle sale del centro stazionamento anbu dedicate alla raccolta di libri e documenti che spaziavano da rapporti di missione, ricerche su qualche tipo di innata e fascicoli su alcuni individui tra cui, come ebbe modo di accertarsi durante la lettura, i capi dei maggiori clan del villaggio. Per prevenire qualsiasi problema gli anbu avevano compiuto delle ricerche, più o meno approfondite, su tutte le figure più importanti di Konoha.
Mi piace scoprire cose nuove e rimanere informato, ci sono un sacco di ninja strani in circolazione...
Sembrò ricordare un piccolo aneddoto divertente che cominciò a raccontare immediatamente
Per esempio, sapevi che alla nuvola esiste un'abilità che permette all'utilizzatore di possedere delle "anime" all'interno di sé e sfruttarle in battaglia? Vengono racchiuse all'interno di alcune maschere dietro la schiena e... Tranquillo, già la conosco... Ho avuto a che fare con un mukenin del genere
L'anbu sembrò essere particolarmente sorpreso da quella notizia, di certo perché non era comune incontrare dei ninja con quelle capacità ed uscirne illesi.
Oh, allora in caso di guerra ci servirai!
Mmh? Che vuoi dire?
Non capì quell'ultima affermazione, da quel che sapeva non c'era il pericolo di una guerra. Se ci fosse stato Mashu non avrebbe esitato a comunicarglielo per prepararlo, non lo avrebbe di certo mandato a morire senza prima preparazione (o forse si? )
Non lo sai? Kumo avanza... Hanno conquistato anche il paese delle terme ed ora si trovano lungo i nostri confini. Non sono pericolosi, ma potrebbero diventarlo da un momento all'altro... Scosse le spalle Le altezze gli danno alla testa... Chi li capisce è bravo...
Uriah ascoltò tutto molto attentamente ma non riusciva a far quadrare la situazione. Fino a poco tempo prima i Kumiani erano stati dei nemici, ma da quel che sapeva era stata firmata una tregua tra i due grandi paesi. Come si spiegava allora la mossa della nuvola?
Eppure abbiamo siglato un accordo di pace...
Come ti ho detto: chi li capisce è bravo... Ora devo andare Kindred, ci sentiamo. Salutami Shikiomi!
Sovrappensiero si limitò ad alzare la mano ed accompagnare il gesto con un cenno della testa. Ecco perché odiava venire al centro di stazionamento se non per allenamenti o missioni: si trovava sempre qualcosa da fare.
Ed ora come faccio ad indagare su Tonou senza pensare a questo? Ci mancherebbe solo una guerra... I ninja di Kumo sono formidabili, molto forti e ben addestrati. Le loro capacità con il chakra raiton è veramente insuperabile.
Ripensando al combattimento contro quel ninja che usava le maschere - denominato "lo schifoso" anche a causa dell'evocazione di quell'enorme verme - sentì un brivido lungo la schiena. Ninja come quello erano delle macchine da guerra, individui con la possibilità di effettuare combattimenti multipli senza sforzi. Un vero incubo.
Da quel che so la Raikage è giovane. Strano il fato: dalla nostra parte sparisce un giovane capoclan e dall'altra compare una kage agguerrita, forte e vincente... Le due guerre che hanno effettuato sono state dei successi. Sarà per la propaganda che hanno alimentato, ma boh... Di certo non si può stare tranquilli.
Cercò di concentrarsi sulle scartoffie riguardo a Tonou senza successo. Neppure a dire che ci fossero chissà quante informazioni, erano solo alcune note riguardo le attività. Nulla che potesse aiutarlo nella ricerca del capoclan.
Il pensiero di Kumo poi non sembrava volersene andare: continuava a tornargli in mente ed inquietarlo. Non riusciva a stare tranquillo, i confini con la nuvola si erano azzerati e, inversamente, i rischi per Konoha erano aumentati esponenzialmente.
Che cosa avevano in mente?
Forse Shay ha ragione, o almeno spero... Non possiamo prevederli, sono dei matti...
Con quel pensiero che ancora gli occupava la mente lasciò l'edificio degli anbu in direzione della casa. Forse aveva solamente bisogno di un po' di riposo e rilassarsi.
Dopotutto aveva altre cose a cui pensare...

Proprio mentre Uriah stava per lasciare definitivamente l'edifico un fischio attirò la sua attenzione distogliendolo dai pensieri riguardo alla recente invasione di Kumo.
Mmh? Ed ora che succede?
Alzò la testa e notò immediatamente Mashu che, affacciato da una finestra, si sbracciava per fargli segno di avvicinarsi.
Giusto in tempo, sali!
E ti pareva... Ora mi vuole vedere il grande capo in persona. Prima o poi riuscirò ad avere una giornata tranquilla?
Arrivo subito!
Con dei piccoli balzi scalò velocemente l'edificio portandosi sulla sua sommità.
Si soffermò per qualche istante sulla visuale che quel luogo offriva del villaggio. A volte invidiava Mashu per il ruolo che ricopriva: aveva molte cose da fare, certo, però si poteva godere anche dei paesaggi come quello... E poteva avere e fare praticamente qualunque cosa volesse!
Non appena entrò all'interno dell'ufficio notò che era stranamente affollato: oltre allo stesso "Ginshikon", in piedi dietro la scrivania, c'erano anche Hisaki e due anbu che non aveva mai visto.
E' tutto così strano, pure lui non sembra al massimo della forma..
Guardò attentamente il viso dell'amico notando con una punta di tristezza le occhiaie che si erano formate sotto gli occhi. Doveva avere avuto a che fare con qualcosa di veramente grosso... Ed Uriah aveva anche un'idea di che cosa si trattasse...
Improvvisamente gli passò completamente l'invidia che provava nei suoi confronti. Venne tutto sostituito da un mix di tristezza per la vita dell'amico e compassione per la mole di lavoro che lo travolgeva quotidianamente...
Kidred eccoti!
Prendendo parola distolse Uriah dai suoi pensieri facendolo tornare nell'ufficio. Dopotutto erano stati convocati quattro anbu da Mashu in persona. Tutto quello voleva dire solo una cosa... Missione!
Kindred e Riku, voi vi conoscete...
Spostò lo sguardo verso gli altri due ninja e, proprio in quel momento, Uriah notò che alle spalle di uno di loro si nascondeva un cane ninja.
Un Inuzuka...! Che bello, non sono mai riuscito ad andare in missione con uno di loro!
Sono degli assassini...
Quindi spostò nuovamente lo sguardo su Uriah ed il suo compagno per poi indicare il ragazzo con il cane.
Loro invece sono: Kagimasu, un inseguitore e..
Spostò l'indice sull'altro ragazzo, l'unico che indossava la maschera.
Kikimasu, un interrogatore. Mi spiace non potervi mandare con le vostre solite squadre, ma siete stati divisi, quindi per queso giro farete gruppo voi quattro.
Uriah posò lo sguardo sui due "nuovi arrivati" per poi spostarlo su Riku. Sperava vivamente di riuscire a non litigare anche senza Shikiomi e Torou: avevano due caratteri molto forti che avrebbero potuto portarli molto facilmente a discutere, soprattutto in quel momento in cui già c'erano delle tensioni.
Tranquillo, hai assemblato una bella squadra.
Osservò con particolare attenzione il cane pensando a tutte ciò che aveva letto riguardo alle straordinarie capacità di fiuto che quegli animali avevano. Mashu era sempre stato bravo a costruire delle squadre, beccava sempre le persone con le capacità perfette per l'incarico che dovevano svolgere.
E fatalità ci sono sempre io in mezzo...
Kumo è tornata ad essere una minaccia...
Interruppe il suo silenzio con un'affermazione molto forte. Si vedeva chiaramente quanto fosse preoccupato: si passò una mano prima sul viso e poi tra i lunghi capelli argentei per poi guardare con uno sguardo fermo i quattro anbu.
Ha invaso il paese delle Terme e l'ha fatto velocemente e in maniera molto efficace.
Uriah scosse la testa nascondendo il sorriso dietro la maschera che ancora indossava. Era sicurissimo che Kumo sarebbe diventato un SUO problema.
Non devo più venire qua durante il mio tempo libero. Finisce sempre male... L'avrei dovuto immaginare.
Pare che una squadra scelta abbia attaccato il fulcro del villaggio e poi delle squadre di supporto abbiano fatto il resto. Non sappiamo molto altro purtroppo.
Seguendo il discorso Uriah continuava ad annuire. Sapeva bene che quel villaggio era una grande forza militare, sicuramente avrebbero fatto bene a seguire il loro esempio per un'eventuale guerra...
Non devo stare certo a parlarvi delle conseguenze di questo gesto, dovremo rafforzare i confini e non di poco.
Cominciò a picchiettare il dito sul tavolo aumentando leggermente la tensione all'interno della stanza. Nessuno di loro era tranquillo, neanche lo stesso Mashu.
Voglio quindi che voi andiate in ricognizione lungo tutto il confine con le Terme e setacciate ogni porzione di terra possibile, ogni anfratto, qualsiasi cosa che possa rivelare la presenza di ninja nemici all'interno dei nostri confini o minacce particolari. Addentratevi anche nei loro territori se lo ritenete necessario
I quattro anbu fecero un cenno di assenso con la testa, avevano già capito la difficoltà della missione e le responsabilità che avrebbero dovuto assumersi. Kumo era diventata pericolosa, mandare una squadra ai confini era il minimo.
Se avessi dovuto decidere io avrei mandato dei ninja a stabilirsi vicino i confini, creare qualche "insediamento" potrebbe essere utile. Mmh.. Magari ci sta pensando e noi siamo solo un modo per arginare velocemente il problema...
Il capo degli anbu si buttò sulla sedia. La sua stanchezza era evidente, di solito non si lasciava cadere a peso morto dietro la sua scrivania. Era sempre un tipo molto composto, o almeno cercava di apparire tale.
Tra di voi non ci sono medici, non dovrebbero servire e non voglio causare un caso diplomatico con Kumo, quindi evitate di fare sciocchezze...abbiamo già abbastanza grattacapi in questo periodo...
Quello era abbastanza ovvio. Nessuno voleva scatenare una guerra prima ancora di sapere le vere intenzioni della nuvola. Non avrebbero di certo dovuto uccidere degli innocenti, sarebbe stato veramente un grosso problema.
Non preoccuparti... Dopotutto siamo addestrati proprio per non lasciare tracce!
Con quelle parole tentò di risollevare un po' l'animo dell'amico, non sembrava molto convinto riguardo a quella missione. Sapeva bene che ci sarebbero potuti essere dei problemi e, forse, anche una parola di conforto avrebbe potuto essergli utile.
Kindred tu sarai a capo della squadra, se non avete altre domande potete andare.
Bene, pure a capo del team... Di bene in meglio.
Si trattenne dal sospirare, doveva apparire "forte" agli occhi del resto del team e, soprattutto, di Mashu. Sapeva bene che aveva molte altre cose per la mente e non voleva dargli altri pensieri.
Solo una cosa... Se incontrassimo dei ninja di Kumo cosa dovremmo fare? Li uccidiamo e li portiamo qua?
Se siete in territorio nemico vi ritirate, se li trovate dentro i nostri confini...li fate sparire senza lasciare tracce...
In mezzo a quel clima di tensione gli venne da sorridere ripensando a quando aveva portato in quello stesso ufficio il cadavere di un mukenin e Mashu si era arrabbiato.
Speriamo che non ricapiti ancora!
Bene, ho capito... Faremo del nostro meglio!
I quattro piegarono quasi contemporaneamente la testa per salutare il capo anbu e, subito dopo, abbandonarono l'ufficio lasciandolo ai suoi pensieri... Chissà se si fidava completamente di quel team che aveva appena assemblato, se riusciva a restare tranquillo.
Uriah, in testa al gruppo, camminava attraverso i corridoi dell'edificio cercando di giungere il più in fretta possibile alla sua destinazione. Anche se cercava di rimanere calmo non lo era per niente: quando si trattava del suo team era un conto, sapeva praticamente tutto su di loro. Ma con quei due nuovi arrivati cosa sarebbe potuto succedere...?
Eccoci qua...
Si fermò soltanto quando raggiunsero il terrazzo dell'edificio, di solito era inutilizzato ma dopo aver visto la splendida visuale che aveva Mashu dal suo ufficio pensò che in quel momento potesse essere positivo cominciare quella missione con un bel ricordo nella mente.
Come intendi procedere capo?
Riku, che nel frattempo aveva indossato la maschera, marcò in una maniera abbastanza strana l'ultima parola. Come se gli desse fastidio quel suo ruolo. Forse non voleva essere "sottomesso" e, ipoteticamente, dover mostrare a tutti il mokuton in seguito ad un suo ordine.
Beh... Evitò di rispondere alla provocazione del compagno rivolgendosi soltanto ai due "nuovi arrivati" Prima di tutto vorrei conoscere le vostre abilità. Oltre a tutto ciò che riguarda la vostra specializzazione in cos'altro siete bravi?
Io e Shiko siamo bravi nei taijutsu! Quando ci capita un nemico sotto le mani - o gli artigli - non ne esce vivo!
In seguito a quella rapida e decisa esclamazione anche il cane Shiko abbaiò, come a voler rafforzare il concetto appena espresso dal suo padrone.
Capito, ci farà comodo. Tu invece?
Si girò verso l'altro anbu, l'interrogatore.
Oh, non ti potrà rispondere. Soffre di mutismo.
Uriah rimase a bocca aperta, non immaginava che esistessero dei ninja con delle disabilità... Sopratutto una così grave come quella! Come riusciva a far cadere gli avversari nei genjutsu senza la componente vocale? Era difficilissimo!
Oh... Capito, mi dispiace.
Kikimaru portò la mano davanti a se per poi farle compiere un rapido movimento orizzontale, come a voler dire "lascia stare".
Per tua fortuna io e lui ci conosciamo bene... Ti posso dire che è uno dei più bravi nell'estrapolare informazioni agli avversari, ma se la cava abbastanza bene anche con i ninjutsu.
Uriah annuì, quel tipo sembrava molto simile a lui. Gli sarebbe piaciuto vedere le sue capacità in azione durante un combattimento.
Beh, penso che siamo tutti pronti, no? I dettagli della missione li vedremo strada facendo. Cominciamo ad andare!
Senza neppure aspettare il consenso dei suoi compagni Uriah si gettò dal terrazzo e, dopo aver volato per metri e metri, atterrò in una maniera molto aggraziata sul terreno.
Speriamo bene per questa missione... Mi preoccupa Riku, sembra che qualcosa si sia "rotto"...
Con quel pensiero in mente l'Uchiha ed il resto del gruppo si incamminarono in direzione dei confini nord di Konoha.

Il tempo durante il viaggio trascorse velocemente e con molta tranquillità. Dopo che si organizzarono ed analizzarono tutte le informazioni in loro possesso sull'invasione di Kumo nessuno di loro aprì di nuovo la bocca: non sembravano essere intenzionati a parlare, forse per la poca confidenza che avevano: non erano un gruppo di "amici"...
Eccoci qua!
Una guarnigione... E' come se mi avesse letto nel pensiero...!
Dopo svariate ore di viaggio i quattro raggiunsero finalmente la loro destinazione: una vecchia fattoria abbandonata. Naturalmente l'aspetto estetico di tutto quel complesso non era il massimo, ma almeno sembrava essere efficiente. Un gran numero di ninja, dei chunin forse, si aggiravano all'interno ed all'esterno degli edifici: molti di loro stavano accanto a dei civili cercando di tranquillizzarli, mentre altri tenevano dei fascicoli tra le mani riempendoli tramite delle domande ai "rifugiati".
Sembra che ci sia un po' di confusione. Affidare tutto questo ad un gruppo di chunin inesperti non è stata una bella idea.
E' anche per questo che siamo qua... Vediamo di scoprire chi comanda qua dentro.
Uriah non ebbe neppure il tempo di chiedere informazioni a qualcuno che un ninja gli si avvicinò a passo svelto: era un po' più grande degli altri, dimostrava circa vent'anni, ma sembrava essere ugualmente spaventato da quella situazione.
Anbu... Sono Kaito Renji, chunin a capo della difesa del confine.
Io sono Kindred, anbu assassino e capo del team. Qui con me ci sono Riku, assassino, Kagimasu, cacciatore e Kikimasu, interrogatore. Siamo stati mandati per controllare il confine.
Man mano che presentava i suoi compagni li indicava anche con la mano.
Oh, bene... Spero che con voi qua i miei colleghi si tranquillizzeranno un po'.
Uriah vide cambiare l'espressione del chunin: dopo quella breve presentazione sembrava essere molto sollevato. Si poteva dire lo stesso riguardo ai pochi ninja che si trovavano fuori dagli edifici, si erano fermati a guardare quell'incontro e molti dei loro visi si erano illuminati con alcuni sorrisi.
Come avete organizzato l'arrivo dei civili? Ci sono dei feriti?
Abbiamo un gruppo che sta cercando di schedare i civili, ma non è facile.. Molti di loro preferiscono dare delle false identità per paura di dover tornare alle Terme. Fortunatamente non ci sono dei feriti, soltanto delle persone terrorizzate.
Nel mentre che Uriah ed il resto del gruppo cercavano di ottenere delle informazioni riguardo all'invasione Kaito cominciò a fargli fare un piccolo giro del campo: la struttura principale ospitava le dimore dei ninja e le due stanze che sarebbero andate a disposizione degli anbu; il fienile era stato occupato dai civili, non c'erano letti a disposizione quindi erano costretti a dormire su dei sacchi a pelo di fortuna; infine la stalla era diventata una specie di armeria/infermiera, fortunatamente ancora inutilizzata.
Ho capito, grazie Kaito. Ora ce la vediamo noi.
Il ragazzo annuì e, dopo averli ringraziati, lasciò il gruppo di anbu dirigendosi verso l'edificio principale. Immediatamente tutti i ninja che avevano osservato la scena da dietro le finestre andarono ad assalire di domande il povero chunin.
Poverini, chissà come devono essere spaventati
Kikimasu nel sentire l'amico dire quelle cose fece dei gesti con la mani subito tradotti dall'Inuzuka.
Dice che dovremmo andare a dare una mano in giro, vedere degli anbu aggirarsi per il campo potrebbe tirargli su il morale...!
Uriah annuì, non poteva che essere d'accordo, dopotutto l'operazione di pattuglia del confine sarebbe cominciata soltanto il giorno dopo.
Va bene, ci vediamo direttamente qua fuori alle 8.00 di domattina allora... Buon lavoro!
Con quelle parole il piccolo gruppo si divise: Kikimasu ed il compagno andarono subito in direzione del fienile, l'edificio pieno di civili. Sicuramente la presenza di un'interrogatore sarebbe stato molto utile là dentro: se c'era veramente qualcuno in preda di una crisi isterica avrebbe potuto calmarlo velocemente.
Riku ed Uriah invece rimasero fermi in giardino per un po'. Nessuno dei due sembrava avere intenzione di rompere il ghiaccio...
...
Andiamo.
Neppure aspettò una risposta da parte del compagno: cominciò a dirigersi a passo svelto verso l'edificio principale.
Uff...
Chiedendosi ancora cosa avrebbe potuto fare per recuperare quel rapporto, Uriah seguì il compagno. Era di certo ancora molto arrabbiato e lui non poteva fare niente altro che assecondarlo, se solo avesse provato a farlo tornare sui suoi passi si sarebbe alterato ancora di più!
Non appena i due entrarono all'interno del "quartier generale" tutti i chunin lì presenti si girarono nella loro direzione: molti di loro sembravano appena usciti dall'accademia - non dimostravano proprio il loro grado! - altri invece erano più grandi e "maturi", l'unica cosa che li accomunava era l'insicurezza nei loro occhi.
Non sembravano aver preso molto bene tutta quella pressione.
Oh, volete vedere le vostre stanze?
Kaito sbucò da dietro una pila di scartoffie: era l'unico a non aver interrotto le sue faccende con l'arrivo degli anbu diventando addirittura più carico e determinato di prima.
No, in verità vorrei aiutare un po'. Ho visto che c'è un po' di confusione, sicuramente potremmo essere utili in qualche modo.
Il viso di Kaito si illuminò con un sorriso non appena sentì quelle parole: di certo una persona con un po' di esperienza alle spalle gli avrebbe fatto solo che comodo!
Oh si, vieni pure...
Gli fece segno di avvicinarsi alla sua scrivania (un vecchio tavolo da pranzo) ricoperta di fogli ammassati quasi casualmente.
Allora, vediamo... Questi sono i turni che abbiamo organizzato per la notte, questo è l'inventario del cibo e delle armi e questo è l'ultima schedatura che abbiamo fatto dei civili...
Man mano che andava avanti con il discorso prendeva anche dei fogli e li passava ad Uriah.
Tranquillo. Una cosa per volta... Riku, potresti venire un attimo?
Prese tutte le schede che riguardavano l'inventario ed i civili e le diede al compagno.
Potresti portare questa lista a Kagimasu e Kikimasu? Digli di ripetere la schedatura e di ottenere il massimo delle informazioni possibili, chiunque sembri possedere un addestramento ninja deve essere rispedito immediatamente oltre il confine. Se ci sono problemi verrò a farlo io personalmente. Quando hai fatto vai anche nel magazzino e controlla che sia tutto presente come segnato là sopra, non vorrei che qualcuno durante la notte si sia intrufolato per rubare qualche arma...
L'assassino non fece altro che un leggero cenno di assenso con la testa.
Certo, vado subito... Capo...
Ancora una volta marcò con la solita ironia il termine ed Uriah non poté fare altro che lasciarlo andare: non poteva mettersi a litigare con il compagno davanti a tutti quei ninja, doveva sembrare che avesse tutto sotto controllo.
Mi girerà la testa per pensare a tutte queste cose... Ora capisco Mashu.
Seguendo con lo sguardo Riku lasciare l'edificio, non poté non notare che tutti i chunin lì intorno avevano cominciato a sorridere ed avevano ripreso le loro faccende. Anche solo vedere qualcuno prendere in mano la situazione in quel modo gli era stato d'aiuto!
Bene, ora vediamo questi turni... C'è qualcuno di voi appartenente al clan Inuzuka o Aburame? Oppure qualcuno che conosce l'ultra illustrazione animale...
Qualche mano si alzò ed i diretti interessati si presentarono subito davanti la scrivania dietro la quale Uriah, quasi inconsciamente, si era seduto.
Allora...
Ci sarà un bel po' di lavoro da fare...


Non capisco come faccia Mashu a sopportare qualcosa del genere ogni giorno...
Non appena entrò all'interno della stanza, Uriah si tolse la maschera e la gettò sul letto, quindi si lanciò senza forze accanto ad essa. Era sfinito, essere sotto pressione in quel modo per tutto il pomeriggio non era stato facile. Si era sentito più volte sul punto di mandare tutto all'aria, lasciare che se la vedessero da soli, ma non se l'era sentita: un po' perché Mashu contava su di lui - gli aveva affidato la guida di un team sapendo bene che avrebbe dovuto "aiutare" anche nel campo - e pure perché non aveva intenzione di apparire come un perdente... Aveva sopportato ben altro durante la sua breve vita, non sarebbe stato quel problema a farlo "crollare".
Chissà se Riku verrà a dormire...
Durante l'organizzazione dei turni era stato ben attento a non mettere nessuno di loro quattro in lista: se tutto fosse andato bene sarebbero stati là solamente qualche giorno e non voleva che il gruppo facesse troppo affidamento su di loro. Anche Kaito sembrava averlo capito: nel frattempo che Uriah sistemava le varie scartoffie, infatti, lui cercava di stare il più attento possibile. Tutto ciò che vedeva in quei giorni gli sarebbe stato utile per il futuro.
Forse tutta questa vicinanza non fa per lui...
Anche se quei ninja erano stati molto disponibili era stato impossibile trovare delle stanze per ognuno di loro. L'edificio possedeva soltanto tre camere al piano superiore: due di esse erano state consegnate agli anbu, l'altra invece - molto più grande delle altre - era stata occupata da un folto gruppo di chunin e riempita di coperte o sacchi a pelo. Il resto dei ninja dormiva nel piano inferiore, nelle stesse condizioni dei colleghi nel resto dell'edificio. Le due stanze che erano state concesse agli anbu prevedevano che si dividessero in gruppi da due: lui e Riku; Kagemasu e Kikimasu. Naturalmente l'assassino non si era fatto ancora vedere, sicuramente avrebbe passato la notte fuori.
Contento lui... Io ho bisogno di riposarmi, domani sarà una giornata lunga..
Spostò la maschera su un vecchio comodino per poi mettersi comodo sulla "sua" metà del letto.
Dopo una manciata di secondi già stava dormendo.


Un lieve cigolio gli disturbò il sonno: immediatamente aprì gli occhi attivando lo sharingan per guardarsi intorno, in quelle situazioni non si era mai troppo sicuri, neppure mentre si dormiva.
Dopo qualche istante finalmente riuscì a vedere la fonte di tale rumore: Hisaki era entrato dalla porta della stanza, non indossava la maschera e sembrava... Strano...
Oh, sei tu..
Lentamente si tirò su, fissava il nuovo arrivato con i suoi occhi rosso fuoco: non poteva essere certo che fosse veramente lui, sarebbe potuto essere un nemico camuffato.
Si, ti volevo dire che mi dispiace...
Ti dispiace?!
No, non poteva essere veramente lui.. Non avrebbe mai detto quelle cose!
Lentamente Uriah si avvicinò al comodino: era sicuro di aver lasciato là l'equipaggiamento e nel caso di un attacco improvviso avrebbe avuto bisogno di qualche arma.
Non renderla più difficile di quello che non è già... Ed ora fatti da parte, voglio riposare...
Quindi, con la stessa nonchalance con cui aveva agito fino a quel momento, si tolse la maglietta e si buttò a peso morto sul letto.
Anche se sapeva quanto potesse essere pericoloso Uriah non riusciva a concentrarsi, qualcosa gli faceva capire che era tutto apposto... Che poteva fidarsi di lui!
Oh...
Guardò con un'insolita attenzione il corpo del compagno: il petto era ricoperto di cicatrici, così come buona parte dell'addome. Non riusciva a distogliere lo sguardo, era così... Bello!
Anche lui si allenava molto e con il tempo aveva visto parte degli addominali comparire, ma quello era assolutamente perfetto! Né troppo gracile né troppo muscoloso, il massimo che.. Ma che cazzo mi prende!? Basta!
Nel mentre che gli occhi variavano di colore e si rimetteva giù sdraiato a letto vedeva il compagno fissarlo spudoratamente.
Uriah... Ora che siamo soli finalmente posso farlo...
Lentamente il ragazzo cominciò ad avvicinare il viso a quello del compagno, teneva le palpebre socchiuse mentre schiudeva leggermente le labbra.
Stava cercando di.... Baciarmi?!!
Quella fu la goccia che fece traboccare il vaso: prese un kunai dalla sacca accanto a sé e con un movimento veloce trafisse il petto del compagno.
Non era lui. Non poteva essere lui.
NO...! NO!! FERMO... BASTA BASTA!


Si alzò di scatto dal letto.
Un sogno... Soltanto un banale sogno...
Si guardò intorno: la stanza, illuminata dai primi raggi di sole, era vuota, esattamente come l'aveva lasciata la sera prima. Durante quella serata non era entrato nessuno.
Non è possibile... A me non piace Hisaki...! A me non piacciono gli uomini!!
Lentamente si alzò dal letto e, mentre continuava a ripensare a tutti i dettagli di quello che poteva essere tranquillamente definito "incubo", prese la maschera e l'equipaggiamento preparandosi per una nuova giornata lavorativa.
Forse era soltanto un modo per farmi capire che mi manca quel rapporto di amicizia... Che mi manca un amico in una situazione come questa!... Si, sicuramente... DEVE essere così...
A passi svelti abbandonò la stanza: una parte dei chunin era già all'opera, stavano girando per l'edificio con scartoffie in mano e molti di loro chiamavano Kaito, forse in cerca di un consiglio.
A casa ne parlerò con Haru, o forse anche con Shikiomi... Qualcosa insegneranno a quegli interrogatori, magari riesce a leggermi la mente...
Con quel pensiero nella testa cominciò a bussare con forza alla porta della stanza di Kagimasu e Kikimasu.
E' tempo di andare. Ci vediamo tra cinque minuti in cortile, non fatemi aspettare.
Quindi si lanciò giù dalle scale salutando con un cenno della mano tutti i ninja che incontrava. Dopo una sola giornata l'umore generale era cambiato: non si vedevano più persone vagare senza meta per il campo, oppure sorvegliare terrorizzate i confini. Di certo c'era ancora molta strada da fare, ma quello era un grande passo.
Non devo pensarci, devo concentrarmi sulla missione...
Salutando con un ultimo cenno anche Kaito - si trovava già dietro la "scrivania" e sembrava preso ad organizzare qualche cosa con un gruppo di altri tre chunin - uscì fuori dall'edificio.
Buongiorno capo.
Non appena arrivò fuori in cortile si ritrovò davanti Riku che, apparso da chissà dove, lo guardò con il suo solito sguardo penetrante.
Inutile dire che a quel contatto così diretto dopo quel "sogno" Uriah non reagì bene: fece un verso con la bocca - una sorta di "Giorno" - per poi girarsi immediatamente dall'altra parte. Era veramente in imbarazzo...
Fortunatamente l'arrivo del resto del gruppo interruppe quel momento permettendo al ragazzo di riprendersi.
Buongiornooo!! Ehi Kindred, volevi buttare giù quella porta oggi? Luna storta?
Fece l'occhiolino all'anbu mentre il cane rafforzava il concetto appena espresso con un abbaio non molto amichevole.
No, ho soltanto preso sul serio questa missione... Cosa che dovresti fare anche tu, penso...
L'interrogatore diede una botta al compagno per poi fargli alcuni gesti con le mani. Uriah non ebbe bisogno di traduzioni per capire che gli stava dicendo di scusarsi per quella mancanza di rispetto.
Tranquillo, non c'è bisogno di scuse. Siamo anbu, cerchiamo di mettere da parte le cose personali...
Quelle parole suonarono più come un incitamento per se stesso e Riku: non potevano interrompere così bruscamente i rapporti per motivazioni talmente stupide.
Ricorda... Concentrati sulla missione, lascia stare il resto...
Dopo qualche secondo di estremo silenzio riprese a parlare, questa volta senza prendersela con i suoi compagni di team, ma spiegando i piani per quella giornata.
Non ci divideremo: non sappiamo che tipo di ninja ha messo Kumo sul confine, potremmo incontrare delle squadre oppure dei ninja di alto livello. Meglio non rischiare... Il campo si trova nell'estremo ovest del confine, partiremo da qui fino a raggiungere l'altra estremità per poi tornare indietro, così almeno avremo la possibilità di vedere la situazione in due momenti diversi della giornata.
Nel mentre che spiegava il piano indicava anche le parti del confine di cui stava parlando.
Cosa ne pensate? Qualche idea migliore?
Aspettò qualche secondo che uno degli altri alzasse la mano, era certo che quel piano avesse molte falle e che qualsiasi consiglio sarebbe stato utile, sapeva che probabilmente sarebbe stato meglio dividere il gruppo, ma qualcosa gli diceva che rimanere da solo con Riku non sarebbe stata una buona idea, non dopo quella notte...
Beh, allora penso che possiamo cominciare. Andiamo!


La mattinata passò molto velocemente, la prima parte del confine sembrava essere stata già controllata - probabilmente dai chunin della guarnigione - quindi non incontrarono alcun problema: né trappole né tanto meno civili abbandonati, tutti quelli che erano fuggiti si dovevano trovare già all'interno del campo.
All'incirca dopo aver superato la metà del confine le cose diventarono più strane: numerose colonne di fumo facevano capolino dalla foresta. Potevano essere semplicemente dei villaggi distrutti oppure, opzione più problematica, degli accampamenti militari.
Di certo non potevano permettersi di inoltrarsi così a fondo all'interno del territorio nemico mentre il sole era ancora alto e, dopo aver ragionato un po', i quattro - o tre, vista la mancanza di partecipazione di Riku - decisero che dovevano essere dei villaggi. Dopotutto se fossero stati veramente dei campi ci sarebbero stati dei controlli, così come stavano facendo loro in quel momento.
Anche grazie all'Inuzuka riuscirono ad avere la conferma che oltre a loro non c'era nessun altro lungo il confine: il suo fiuto era incredibile, soprattutto quando combinato assieme a quello del cane.
Okay, siamo arrivati alla fine.
Il confine con le Terme terminava su uno strapiombo verso il mare e, fatalità, i quattro arrivarono proprio quando il sole stava ormai tramontando.
Mentre con lo sguardo seguivano il calare del sole dietro l'orizzonte, i quattro ripresero un po' di fiato: pattugliare completamente il confine per ben due volte in una sola giornata non era proprio una passeggiata!
Uriah più volte lanciò degli sguardi all'amico assassino, sentiva dentro di sé il bisogno di chiarire farsi sempre più forte, ma non riusciva a capire proprio come fare!
Shiko, hai visto che bello?
Il clane abbaiò tutto eccitato, doveva proprio piacergli quel tramonto.
Andiamo, sbrighiamoci a tornare. Non voglio arrivare troppo tardi al campo.
Interrompendo quel momento sdolcinato, Uriah fece segno agli altri di ripartire. Aumentarono il passo rispetto all'andata: sia perché ormai avevano già chiare le parti più pericolose sia perché grazie a Kagimasu non sarebbero potuti cadere in delle imboscate.
Ragazzi... Guardate là!
Proprio quando ormai mancava poco all'arrivo il cacciatore indicò un punto in mezzo alle ombre degli alberi, esattamente lungo il confine.: due figure si aggiravano in maniera abbastanza sospetta.
Preparatevi... Andiamo a vedere chi sono...
Mettendo mano sull'elsa della katana Uriah, in testa al gruppo, cominciò a camminare lentamente in direzione delle ombre. Non aveva intenzione di farsi scoprire, se fossero stati dei nemici sarebbe stato fondamentale l'effetto sorpresa!

Cercando di mantenersi un po' lontani i quattro provarono a seguire quelle due strane figure cercando di scoprire dove erano dirette.
Sfortunatamente l'inseguimento durò ben poco: gli stranieri si accorsero subito della presenza degli anbu - che avessero un sensitivo con loro? - ed accelerarono il passo puntando verso il confine.
Andiamo..! Non dobbiamo perderci questa occasione.
Uriah fece segno agli altri di aumentare la velocità e, benché i loro passi fossero più rapidi e decisi, le due figure si persero tra gli alberi delle Terme.
Cazzo... Gli abbiamo dato troppa precedenza, dovevamo tenerci più vicini...
Sospirò e, portandosi sul limite del confine, diede un'occhiata al resto della foresta: gli alberi erano numerosi e le loro chiome erano molto folte, un nascondiglio ideale in caso di inseguimento.
Kagemasu, voi due riuscite a sentire qualche odore? Sono ancora qua vicino?
L'anbu attese qualche secondo prima di rispondere, non voleva dare delle informazioni errate a causa della fretta.
No, sento qualche cosa... Ma è molto debole. Si possono essere già allontanati oppure potrebbero aver nascosto il loro odore...
Uriah guardò in una maniera abbastanza interrogativa il cacciatore, esisteva veramente un modo per confondere l'olfatto di un Inuzuka?
Esistono delle tecniche per farlo... Se le conoscono significa che non sono proprio dei ninja alle prime armi.
Va bene, grazie mille...
Guardò il compagno anbu con molta indecisione, non sapeva veramente che cosa fare. Di certo non potevano inseguirli, Mashu gli aveva detto di muoversi con molta cautela lungo il confine... Avrebbero potuto scatenare una guerra!
Okay, venite qua. Dobbiamo organizzarci.
Il resto del gruppo si avvicinò ad Uriah formando un cerchio: dalle espressioni che esprimevano nei loro sguardi sembravano tutti - tranne Riku, ovviamente - molto interessati a quello che stava per dirgli.
Cosa hai intenzione di fare? Li inseguiamo? Forse possiamo ancora raggiungerli...!
Shiko, il cane di Kagemasu, ringhiò in maniera abbastanza minacciosa. Sembrava riprodurre la stessa energia che aveva messo il suo padrone nella sua affermazione. Era incredibile quanto quei due fossero legati tra loro!
No, non facciamo cazzate. Rimarremo qua tutta la notte, faremo dei turni di guardia... In coppie da due, naturalmente.
Cercò di evitare di guardare il compagno assassino, non voleva andare di nuovo in imbarazzo.
Perché non riesco a mettere da parte quel sogno...? C'è qualcosa di più importante adesso...!
Ma... Siamo in quattro e loro sono solamente due, anche se fossero dei ninja non potrebb-
Fu Kikimasu ad interrompere il discorso dell'anbu: con dei rapidissimi movimenti delle mani azzittì il compagno che, solamente dopo qualche secondo, annuì e sospirò. Sembrava più "annoiato" che arrabbiato per quella interruzione.
Beh, hai ragione...
Cosa ha detto?
L'Inuzuka scosse la testa, sembrò accorgersi soltanto in quel momento che il resto dei compagni non riusciva a capire completamente ciò che Kikimasu diceva.
Ha detto che potrebbero esserci delle squadre di Kumo lungo il confine e potrebbe essere troppo pericoloso.
Esattamente, Ginshikon è stato molto chiaro: non vogliamo un incidente diplomatico.
I quattro annuirono contemporaneamente, anche lo stesso Riku che fino a quel momento non aveva dato segni di interesse per tutta quella situazione.
Bene, penso che ora sia tutto chiaro... Ora mangiamo e poi cominceremo i turni.
Kagemasu e Shiko andarono a caccia di alcune piccole bestie seguendo lo straordinario fiuto che i due avevano a disposizione, così come Kikimasu che si unì a loro solo per fargli da scorta. I tre lasciarono Riku e Uriah da soli, come per prepararli inconsapevolmente al turno di guardia che avrebbero dovuto affrontare di lì a breve.
Tu rimani qua... Vado a prendere un po' di frutta.
Quell'improvvisa "apertura" scosse leggermente l'altro anbu che nei primi istanti si limitò a balbettare qualche parola quindi, riprendendo il controllo sulla propria bocca, tentò di fermare il compagno.
Non puoi andare da solo ed io non posso muovermi da qua, dobbiamo esserci nel caso in cui Kagemasu e Kikimasu tornassero prima.. Ci dovremo accontentare di quello che porteranno loro.
Quella frase così schietta e diretta concluse la conversazione con Riku che, da quel momento, si appostò sopra la cima di un albero cominciando a perlustrare il territorio circostante: non sembrava essere interessato a colui che fino tempo prima avrebbe tranquillamente chiamato "amico".
L'ho trattato come lui sta facendo con me da giorni... Non ho sbagliato... No...
Mentre il dubbio sul suo operato lo attanagliava il tempo passò: il resto del gruppo tornò con un paio di conigli selvatici molto più grandi della norma che attirarono giù dall'albero anche l'altro assassino.
Fu Uriah a scuoiare i due animali ed ad accendere il fuoco, sia perché quella era stata una sua decisione e sia perché voleva tenersi impegnato per non dover riflettere riguardo a quello che era successo poco prima con Riku. Cucinando quei conigli non correvano alcun rischio: il fumo si sarebbe confuso con quello che saliva oltre il confine.
E chi si aspettava che anche la caccia sarebbe stata utile...
Per minimizzare le già piccola possibilità di essere scoperti l'anbu spense il fuoco non appena ebbero finito di cenare. Non si poteva mai essere completamente sicuri.
Bene, cominciamo pure con i turni. Svegliateci tra qualche ora...

Non appena Uriah chiuse gli occhi cadde in un sonno profondo e, immediatamente, una figura a lui ben conosciuta gli si parò davanti: Hisaki lo osservava con il suo
solito sguardo magnetico e con i capelli bianchi che riflettevano la tenue luce lunare... Era veramente bello, forse anche di più di quanto non lo fosse già nella realtà.
Pensi che questo sia il modo giusto di agire? Ignorandomi o trattandomi male...
Uriah aveva già capito che quello era un sogno, era abbastanza scontato. Tuttavia aveva voglia di sentire ciò che il suo compagno voleva dirgli o, per essere più precisi, ciò che il suo subconscio voleva comunicargli quindi incrociò le braccia cominciando ad ascoltare quel piccolo discorso.
Sai benissimo il motivo per cui ho deciso di cederti il posto di capo team. Tu dovresti insegnarmi come superare il mio passato, come sei riuscito a fare te...
L'espressione dell'assassino divenne molto più triste, sembrava essere veramente dispiaciuto dal fallimento del suo compagno.
Ormai mi conosci da diversi mesi. Sto aspettando che tu faccia il primo passo, mi stupisco che tu non l'abbia già capito...
Uriah rimase a bocca aperta dallo stupore: sapeva che quello non era altro che una parte di se stesso a dirglielo, che non era reale... Ma era comunque molto inquietante!
Forse ha ragione, però...
Dovrei parlarti...? Mi diresti di smetterla, penso di conoscerti abbastanza bene...
Sei sicuro? Fidati di me, pensi che reagirei in quel malo modo soltanto perché.. Beh, tu sei spaventato dal riallacciare i rapporti con me..
Il viso del ragazzo si fece più duro: lo sguardo si assottigliò così come la bocca. Fu in quel momento che Uriah, anche se veramente confuso e stupito dalle parole di quell'Hasaki, notò delle piccole ed adorabili fossette sulle sue guance.
Cosa sta dicendo...??
No, ti sbagli.. Non ho paura di parlare con te!
Il ragazzo scoppiò in una risata volutamente molto forzata, come se stesse prendendo in giro il suo interlocutore.
Sappiamo tutti e due che provi qualcosa per me...
Dopo che pronunciò quelle parole il ragazzo scomparve nel nulla lasciando Uriah da solo con i suoi dubbi ed incertezze..
No... Non è vero! Lui per me è solo un amico... Solo un amico!!

Kindred... Sveglia, ora tocca a voi!
Kagemasu si trovava accanto al compagno anbu e, scuotendolo leggermente, cercò di svegliarlo. Non si aspettava che avesse un sonno così profondo!
Dopo una decina di secondi Uriah finalmente aprì gli occhi, si guardò intorno e, con uno scatto fulmineo, si tirò su in piedi. Tutti gli anbu - compreso il cane! - lo stavano guardando molto stranamente, come se avesse detto o fatto qualcosa di imbarazzante.
Che c'è...? Ho dormito troppo?
No, è solo che... Era chiaro come il cacciatore stesse tentando di trattenere una risata Continuavi a ripetere un nome.. "Hisaki, Hisaki... No, non farmi questo.."
Oh... Merda.
Spostò immediatamente lo sguardo sull'altro assassino: era indecifrabile.
Si, beh... Ora andate a dormire, sarete sicuramente stanchi.
I due anbu annuirono e, mentre Kikimasu faceva segno al compagno di smetterla di ridere, gli assassini scalarono degli alberi per avere più chiara la visuale del territorio circostante.
Le prime ore del turno di guardia passarono nel silenzio più totale, anche gli animali sembravano essere andati a dormire. Solo quando Uriah cominciava a pensare che quella notte sarebbe passata senza alcun chiarimento, Riku si girò nella sua direzione: dai suoi occhi si poteva capire che anche lui stava avendo alcuni pensieri per la testa.
Allora... Hisaki, eh? Per caso devi dirmi qualcosa?
Uriah si ritrovò completamente spiazzato: non si aspettava quella presa di posizione così improvvisa, dopotutto aveva sempre pensato che avrebbe dovuto fare lui la prima mossa.
Io...
Non sapeva cosa dirgli: il brusco modo in cui si era interrotto quel sogno ed il ritorno dei dubbi sulla sua attrazione verso il compagno lo stavano mettendo in seria difficoltà. Cominciò a sentire il battito cardiaco aumentare e le mani bagnarsi di sudore: non era mai stato così in ansia...
Come l'avrebbe presa Riku? Sarebbe veramente rimasto tranquillo come sperava...? E poi... Doveva dirgli anche ciò che pensava di provare...?
No, non posso sbilanciarmi così tanto. Devo prima parlarne con Haru e Shikiomi...
Beh, ecco... Mi dispiace, non ho capito quello che stavi cercando di dirmi.
Lo sguardo del compagno divenne interrogativo, stava aspettando di vedere dove sarebbe andato a finire con quel discorso.
Uff, speriamo bene...
Stringendo i pugni per darsi coraggio e combattere l'ansia continuò il suo discorso.
Quando sono andato al comando del nostro team sapevo che avevo un compito da svolgere, soprattutto con te... Avevi bisogno di qualcuno che ti aiutasse nel gestire il tuo mokuton, che ti stesse vicino mentre affrontavi i fantasmi del tuo passato.
Deglutì evitando di guardarlo negli occhi, stava cercando di arrivare fino in fondo cercando di essere il più chiaro possibile. Non voleva fraintendimenti, non voleva perdere del tutto il suo amico...!
Io.. L'ho fatto nel modo peggiore in assoluto! Ho capito che qualcosa non andava soltanto quando hai smesso di parlarmi, ma ho reagito male... Non dovevo essere così aggressivo...
Sospirò profondamente cominciando a rilassarsi, non credeva di esser riuscito a dire finalmente quelle cose... In fondo aveva capito già da tempo quale era il vero problema, prima ancora che smettesse di rivolgergli la parola.
Ma non ho voluto intervenire... Ho lasciato degenerare la situazione...
I secondi che intervallarono quell'ultima frase con la risposta di Riku sembrarono durare un'eternità... La tensione era ancora alle stelle.
Ho capito... Accetto le tue scuse.
In quel momento Uriha sentì un'incontenibile gioia esplodergli dentro. Certo, non si era sbilanciato in dichiarazioni o grandi ringraziamenti, ma sapeva bene che anche lui era stato male in quegli ultimi giorni...
Grazie..
Quelle furono le uniche parole che i due pronunciarono per il resto della serata: non perché ancora arrabbiati o offesi l'uno con l'altro, ma perché non volevano rovinare quel bellissimo momento che erano riusciti a creare.

Bene ragazzi, durante la notte non ci sono stati altri avvistamenti quindi possiamo stare tranquilli che questa parte di confine per ora è libera.
Uriah si trovava insieme al resto del team intorno alle ceneri del fuoco del giorno prima: stava cercando di illustrare loro le attività che aveva programmato per quella giornata. Anche se durante la sera nessuno si era fatto vedere era ancora concreta la possibilità di un'altra infiltrazione da parte dei Kumiani, civili o ninja.
Per prima cosa torneremo al campo per vedere se ci sono stati nuovi arrivi, in caso li andremo ad interrogare. Se così non fosse allora penso che dovremmo informare Kaito di ciò che abbiamo visto in modo da fargli aumentare ancora la sicurezza, magari potrebbe anche spostare i civili in qualche villaggio vicino nel mentre che c'è questa allerta..
Tutti, compreso Riku, annuirono facendogli segno di continuare.
Dopo aver sistemato il campo ci toccherà continuare con il giro di ispezione lungo il confine. Ho visto che ci sono anche degli Aburame tra quei chunin, potremmo portaceli dietro e fargli piazzare qualche insetto in alcuni punti strategici e... AIUTO! AIUTOOO!!
Improvvisamente un gruppo di ragazzini spaventati uscì fuori dalla boscaglia cominciando a piangere e, dopo aver saggiamente evitato le braci ancora bollenti, corsero ad abbracciare gli anbu...
C-Cosa succede?!
Non attaccarti..! Stai tranquillo, non piangere.!!
Oddio, no!! Shiko, non essere aggressivo. Sono dei ragazzini ch- Ehi! Smettila di toccarmi là, non vorrai mica che... Ahia! Fa male se tieni così stretto.. Oh!!
Mentre anche Uriah e Kikimasu tentavano di staccarsi da dosso i bambini terrorizzati, un'esplosione di fumo sorprese nuovamente i quattro che, nel caos che si era creato, non si accorsero che i ragazzini si erano staccati ed avevano cominciato a correre via.
Dove andate?! E' pericoloso!!!
Qualche secondo dopo, quando il fumo si fu finalmente diradato, i quattro si accorsero di essere stati lasciati soli: non c'era più traccia - o odore - dei bambini. Sembravano spariti nel nulla!
Cosa diavolo è...
La mia roba! Mi hanno rubato tutte le armi!!
Anche a me.... CAZZO! Maledetti, se li prendo giuro che...
....Non farai nulla per ora. Cerchiamo di mantenere la calma.
Anche Uriah era stato derubato completamente dal suo equipaggiamento: erano riusciti a sfilare persino le Hinotama che teneva legate in vita!
Maledizione...
Dobbiamo partire subito e...
Per l'ennesima volta in pochissimo tempo Uriah venne interrotto da qualcosa di completamente inaspettato: il suono dell'allarme della guarnigione riecheggiò per tutta la foresta.
Questo... Il campo!
Si... Kagemasu, Kikimasu voi andrete all'inseguimento di quei ragazzini: se li trovate cercate di indagare chi sono e perché l'hanno fatto. Quindi raggiungeteci alla guarnigione... Io e Riku andremo a vedere cosa è successo.
I due anbu annuirono e, con uno scatto, se ne andarono alla ricerca dei bambini. Avevano un disperato bisogno del loro equipaggiamento durante uno scontro!
Andiamo. Prepariamoci al peggio...
Uriah e Riku, quindi, cominciarono a correre nella direzione del campo dei chunin.
Speriamo non sia successo niente di grave... Non siamo nelle condizioni di combattere senza le nostre armi!

Che cosa sta succedendo..?!
La situazione alla guarnigione era completamente fuori controllo: numerosissimi civili si erano riversati fuori dai loro edifici, probabilmente perché spaventati per il suono dell'allarme, ed altrettanti chunin stavano cercando di calmarli e tenere sotto controllo tutto quel caos.
Non mi sembrano sotto attacco, dobbiamo scoprire il motivo di tutto questo...
Si, c'è qualcosa di strano.
Non appena Riku finì di pronunciare quella frase, Kaito, il chunin a capo del campo, apparve davanti ai due anbu: sembrava essere estremamente sollevato vedendoli. Quello doveva essere il suo primo incarico importante ed assistere quasi impotente a tutto quello non doveva essere semplice, si doveva sentire un fallito...!
K-Kindred... Grazie al cielo siete qua...!
Uriah appoggiò una mano sulla spalla del chunin scuotendolo un pochettino, sembrava sul punto di piangere!!
Forza, non lasciarti andare. Scopriremo cosa è successo....
Con la coda dell'occhio vide uno strano movimento alla sua destra, come se ci fosse qualcuno che stesse cercando di passare inosservato. Cercando di non allarmare ancora di più il chunin fece un segno al compagno che, lentamente, cominciò a guardarsi intorno.
Ora però voglio che tu mi dica tutto ciò che sai...Perché è partito l'allarme? Siete stati attaccati??
Kaito scosse la testa, man mano che i secondi passavano stava riprendendo la sicurezza che aveva dimostrato nei giorni prima... Era veramente forte, aveva soltanto bisogno di "farsi le ossa".
No, niente di tutto questo... Abbiamo disposto le difese che ci hai consigliato e non è stato rilevato nulla.
Uriah annuì, era proprio ciò che aveva temuto: non erano stati attaccati dall'esterno! Tra la grande massa di civili si dovevano essere intrufolati dei ninja, pronti a colpire nel momento più opportuno.
Dobbiamo tenere gli occhi aperti...
Okay, grazie... Ora ci pensiamo noi, tu torna dai tuoi compagni. Informate immediatamente il villaggio e cercate di calmare tutti questi civili, ma atten- Kindred, ho trovato qualcosa.
L'anbu indicò un punto in mezzo alla folla: un gruppo di tre persone si muovevano in una maniera fin troppo coordinata e precisa, non erano assolutamente dei civili in preda al panico... C'era qualcosa di più sotto.
Si, devono essere decisamente loro.
Va bene, Kaito vai pure. Dai il massimo, si risolverà tutto.
Detto questo Riku quasi tirò per un braccio Uriah che, dopo aver saluto con un ultimo gesto della mano il chunin, cominciò a seguire il compagno in mezzo alla folla. Anche se i ninja sembravano essersi motivati dopo l'arrivo dei due anbu la folla di civili continuava ad occupare il campo, neanche le urla e gli ordini di Kaito riuscirono a fare molto all'inizio: quelle persone erano terrorizzate, non volevano di certo tornare tra le mani del villaggio che aveva distrutto le loro vite!
Riesci a vederli ancora? Dove sono diretti?
Nel mentre che correvano e spingevano via le persone che ostacolavano il loro cammino stavano cercando di non perdere di vista quel gruppo di sospettati, era l'unico indizio che potevano seguire in quel momento.
Si, penso che stiano andando verso l'armeria...
Maledizione... Dobbiamo sbrigarci! LARGO! FATECI PASSARE!
Cercando di farsi strada tra la folla Uriah tentò di accelerare il passo. Non poteva andare al massimo sia perché non voleva che quegli individui facessero altrettanto mettendo in pericolo l'incolumità dei civili, sia perché non voleva ferirli lui stesso..!
Questo proprio non ci voleva...
Nel mentre che correva non riusciva a non pensare a come erano stati fregati. Avevano avuto tutto davanti i loro occhi! I bambini avevano avuto lo scopo di dividerli ed indebolirli rubandogli le armi, quindi i ninja che erano nascosti da chissà quanto nel campo erano usciti fuori allo scoperto.
Siamo stati così stupidi... Come abbiamo fatto a non accorgerci di tre ninja all'interno del campo??
Kin, non li vedo più. Penso che siano entrati nell'armeria...!
Kin?! Maledizione, dobbiamo impedirgli di stare là dentro per troppo tempo. Potrebbero far saltare tutto con dei sigilli esplosivi...
Anche se cercarono di raggiungere l'edificio il più velocemente possibile quando i due entrarono non c'era più traccia di arma: avevano preso tutto!
Mentre Uriah cercava tra gli scaffali nella speranza di trovare qualcosa per rifornire il suo equipaggiamento, Riku salì sopra il tetto dell'armeria cercando con lo sguardo quei ladri. Ormai non c'erano più altri dubbi, dovevano essere stati loro a far azionare l'allarme. Ma con che scopo? Stavano cercando di distrarli? Era un altro diversivo??
Devo avvertire gli altri... Potrebbero essere in pericolo...
Li ho trovati, si stanno dirigendo verso il confine.
Andiamo!
Mentre i due ricominciarono a seguire i tre invasori, Uriah si portò una mano all'orecchio attivando la ricetrasmittente e cominciò a spiegare la situazione sperando che il resto della squadra lo sentisse: non aveva idea di dove si potessero trovare in quel momento, ma sperava con tutto il cuore che quel messaggio gli arrivasse.
Attenzione!!
Cos..?!
Non ebbero neppure il tempo di rendersi contro che uno strano meccanismo si era attivato al loro passaggio: diversi kunai volarono nella loro direzione colpendoli in pieno e causandogli diversi tagli su tutto il corpo. Fortunatamente non vennero feriti in modo grave, ma fu veramente molto fastidioso continuare ad inseguire i tre individui con tutti quei tagli superficiali.
Dobbiamo rimanere concentrati, saremo in inferiorità numerica e non avremo neanche le nostre armi...
Nel mentre che Uriah pronunciava quelle parole i suoi occhi variavano di colore e comparivano le tipiche tre tomoe: non aveva intenzione di cadere in un'altra trappola, non quando si trovavano all'interno di un paese ostile.
Ce la faremo.
Lo sguardo del compagno esprimeva un sentimento sincero, credeva veramente in ciò che gli stava dicendo!
Uriah era rimasto veramente sbalorditivo come il piccolo discorso di prima aveva cambiato l'umore del suo amico. Era passato dal chiamarlo "capo" ad utilizzare un soprannome..!!!
"Kin"... C'è qualcos'altro sotto?
Guarda là.
Indicò con la mano il gruppo di invasori. I tre si erano fermati nel bel mezzo della foresta permettendo così ai due anbu di poter vedere finalmente i loro volti: erano due maschi insieme ad una ragazza che, per come si atteggiava, sembrava essere a capo del team.
Aaaah che palle...dannati anbu! Quegli altri incompetenti devono aver ritardato il diversivo..
Quegli altri? Vuol dire che non hanno lavorato da soli?
Scambiò uno sguardo veloce con Riku: sembrava avere le sue stesse preoccupazioni, avrebbero dovuto avvertire immediatamente il campo della presenza di altri intrusi, ma di certo non potevano utilizzare le ricetrasmittenti in quel momento!
...Poco male...Luio ci pensi te?
Il ragazzo alla sua sinistra, quello che stava masticando una gomma da quando si erano fermati, fece esplodere una bolla proprio davanti il suo viso.
It will be a pleasure...
Mmh..?
Ma parla come mangi!!
Riku fece segno ad Uriah di prepararsi, dovevano aspettarsi di tutto.
Attento, stanno arrivando...
Sfera di gomma!!
Improvvisamente una gigantesca bolla di gomma da masticare si staccò dal ninja in direzione dei due anbu, anche se si trattava di una sfera molto grande era anche estremamente veloce. Dovevano reagire subito!
Ci penso io!
Si parò davanti il suo compagno e, dopo aver composto i sigilli ed essersi portato la mano alla bocca, lanciò delle sfere di fuoco che annullarono l'offensiva avversaria facendo esplodere la gomma.
Kin.. Non ora, attento!
Concentrò una discreta quantità di chakra raiton nel braccio e diede vita ad un cane formato totalmente di elettricità: l'animale si lanciò contro un gigantesco drago acquatico generato dagli altri due avversari mordendogli il collo.
L'esplosione che ne derivò fu un magnifico miscuglio di colori, numerosissime particelle d'acqua cariche elettricamente che scendevano lentamente verso la terra. Una scena che in qualsiasi altra situazione avrebbe tenuto Uriah fisso con gli occhi al cielo, ma in quel momento non poteva permettersi di perdere la concentrazione neanche per un secondo.
Devo stare attento a non sprecare troppo chakra, ma senza delle armi non so come faremo...
In quel momento la ragazza scattò nella direzione dei due e, dopo aver evitato con una abile schivata Uriah, provò a colpire Riku con quella strana arma che teneva tra le mani.
Attento!
Uriah si girò di scatto alle sue spalle e rimase letteralmente a bocca aperta: dalla mano dell'assassino era fuoriuscita una quantità di legno che aveva preso la forma di uno scudo...
Di legno...!
Riku...!!
Aveva usato il mokuton!
Lui.. L'ha fatto veramente...?!!
Nel mentre che la donna si allontanava, Riku guardò il compagno: aveva un'espressione compiaciuta, come se si fosse liberato di un peso.
Tu... Cosa hai fatto?!
Ho usato il mokuton.. Come mi avevi detto...
Uriah si portò una mano sul viso e sganciò la parte dell'agnella rimanendo soltanto con il lupo che gli copriva il viso. In quel modo riuscì a mostrare al compagno una parte del sorriso che gli era venuto guardandolo usare quella sua capacità... Era stato soltanto a lui che era riuscito a farlo!!
Sei stato bravissimo..!
Ancora una volta, se non fossero stati in combattimento avrebbe sicuramente abbracciato il compagno per la gioia. Anche se aveva seri dubbi che glielo avrebbe permesso..
Okay... Vediamo se riesco ancora riesco a fare questo...
L'assassino chiuse gli occhi e dalle sue mani cominciarono a fuoriuscire dei pezzi di legno che cominciavano a prendere forma e modellarsi man mano che uscivano... Sembravano delle spade... Delle vere e proprie spade!!
"Ancora"...?! Non sembra essere la sua prima volta. Chissà cosa gli hanno fatto fare da piccolo...
Ecco a te, ora possiamo combattere.
Gli passò una delle due katane che aveva appena modellato: non erano perfette, presentavano molte imperfezioni sia sulla impugnatura che sull'elsa, ma sembravano essere abbastanza affilate da provocare dei danni come un'arma vera e propria.
...Grazie, seguimi e preparati ad attaccare.
Puntò la katana verso i propri avversari preparandosi ad attaccare.
Ragazzi mi dispiace avervi fatto aspettare, ora cominciamo a divertirci veramente.
Detto questo si lanciò nella direzione dei tre ninja. Teneva ben salda nella mano destra la spada, con l'altra invece cominciava già a comporre dei sigilli: erano in inferiorità numerica, l'unico modo per vincere era quello di portare più attacchi nello stesso momento. In quel modo non avrebbero permesso agli avversari di aiutarsi tra loro.
Prima lui...
Sperando che Riku lo avesse seguito provò a colpire con un fendente il ragazzo che aveva utilizzato quella strana tecnica con la gomma per poi, quindi, buttarsi sulla sua destra posizionandosi davanti agli altri due ninja lasciando così campo libero per l'assassino.
E...Ora!
Mantenendo l'ultimo sigillo che aveva composto fece fuoriuscire una fitta nube di cenere dalla bocca. Avrebbe aspettato qualche istante per far diradare bene la nube, quindi avrebbe fatto esplodere tutto tramite una scintilla generata dalla bocca.
Dovrei averli presi entrambi!
Dopo di questo Riku si sarebbe portato davanti all'avversario della gomma ed avrebbe provato a colpirlo con una delle tecniche più caratteristiche degli assassini: avrebbe lasciato una serie di immagini residue dietro di sé e, arrivato ad un paio di metri dal ragazzo, avrebbe provato a colpirlo con un fendente dopo aver saltato. Quindi avrebbe tentato di ferirlo nuovamente con un semplice affondo al busto.
Ora tocca a me...
Dopo aver composto i sigilli con la mano libera si portò la stessa alla bocca e, mirando alla ragazza, provò a colpirla con la tecnica tipica del suo clan. Fatto ciò si sarebbe ritirato insieme a Riku nelle retrovie aspettando di vedere i risultati dell'attacco e preparandosi alla risposta degli avversari.
Dobbiamo cercare di farli fuori uno per uno.
Uriah annuì, era assolutamente d'accordo con l'amico.
Speriamo che anche gli altri stiano arrivando, abbiamo bisogno di ribaltare questa situazione...

La strategia dei due anbu andò a buon fine: i ragazzi del gruppo caddero a terra privi di sensi e ricoperti di ferite, erano evidentemente impossibilitati a continuare il combattimento...!
Che razza di idioti incapaci..!
L'unica che dimostrava una grandissima resistenza era la ragazza che, ancora in piedi, si trovava tra i due compagni a terra mentre li guardava con molta preoccupazione.
Non posso lasciarvi qui...
Approfittando del momento di calma che l'ultimo attacco di Uriah aveva creato, caricò i due sulle spalle e prese il sacco delle armi che avevano lasciato a terra quindi, tremando dalla rabbia, cominciò ad urlare infuriata contro i Konohani.
COME SE VE NE FACESTE QUALCOSA DI TUTTE QUESTE ARMI!! SCHIFOSI SHINOBI DELLE GRANDI NAZIONI!! ALTRO CHE ASILO AI CIVILI DELLE TERME, VOI FATE LO STESSO GIOCO DI KUMO!!
La ragazza accompagnò quell'ultimo sfogo con uno strano movimento: tirò un lembo della sua mazza mostrando nel suo interno un rotolo ricoperto di sigilli. Uriah e Riku, che erano stati impassibili fino a quel momento, si lanciarono uno sguardo carico di preoccupazione: non sapevano cosa aspettarsi da una che, guidata dalla furia del momento, avrebbe potuto utilizzare qualunque tipo di tecnica...
Preparati..!
BRUCIATE ALL'INFERNO!!
Improvvisamente dal rotolo fuoriuscì un gigantesco drago di fuoco che, dopo aver volteggiato per qualche istante nell'aria, si lanciò nella direzione dei due anbu.
Riku..!!
L'assassino non se lo fece ripetere due volte: buttò a terra la katana per comporre dei sigilli e, poco prima che il gigantesco drago li colpisse, una cupola di legno apparve davanti ai due interrompendo appena in tempo la tecnica avversaria.
Dove è andata?
Dall'esplosione causata dal drago di fuoco si era generata una fitta coltre di fumo che impediva quasi completamente la visione di ciò che li circondava. Sfortunatamente neanche tramite lo sharingan si riusciva a vedere qualcosa: non c'erano segni di chakra in giro, niente che potesse suggerirgli la presenza di quella ragazza.
Non vedo nulla..
Cazzo... Non la lascerò scappare.
Riku si avvicinò di corsa ad un albero e lo scalò con pochi e veloci balzi. Da quella posizione rialzata riusciva a vedere una gran parte della foresta e, se tutto fosse andato bene, sarebbe stato in grado di individuare dove si era diretta la ragazza.
Dopo qualche secondo di attesa, quando ormai la nube si era completamente diradata, Riku tornò sul terreno e fece segno al compagno di seguirlo.
Li ho trovati, stanno andando verso l'entroterra..
Andiamo, non possiamo lasciare quelle armi in mano a quei pazzi.
Nel mentre che i due stavano inseguendo i fuggitivi Uriah non poté non pensare a ciò che aveva detto poco prima.. Facevano lo stesso gioco di Kumo? Cosa voleva dire?
Di certo la nuvola non era stata clemente con la gente delle terme, conosceva le storie che giravano su di loro, su quanto fossero spietati e ben addestrati... Loro di Konoha non erano così: avevano un cuore!
Aveva visto bene come erano stati trattati i civili nella guarnigione: molti di loro erano spaventati e spaesati ed i chunin passavano praticamente tutto il giorno a cercare di supportarli e tirarli su di morale. Forse era stata anche quella troppa "umanità" a non fargli individuare i tre ninja in mezzo alla folla di civili.
Beh, poi è sempre meglio non generalizzare...Ma non vorrei mai avere nulla a che fare con i Kumiani...
E, proprio in quel momento, realizzò che si erano inoltrati troppo nel territorio delle Terme. Inseguire quella ragazza era importante, certo.. Ma non potevano permettersi un caso diplomatico, dopotutto le parole di Mashu ancora risuonavano forte nelle sue orecchie..
Riku...
Non ora, abbiamo un problema..
Gli fece segno di rimanere in silenzio ed avvicinarsi quindi, non appena Uriah gli si posizionò accanto, indicò un punto lontano nel bosco. Ci volle una manciata di secondi prima che anche l'altro anbu si accorgesse di quello che stava succedendo: un gruppo di shinobi aveva interrotto la fuga della ragazza e, da quel che si poteva vedere, sembravano essere proprio dei Kumiani!
Si, un grosso problema...
Uriah scosse la testa mantenendo sempre lo sguardo fisso sul piccolo gruppo a qualche decina di metri di distanza.
Teoricamente i rapporti con Kumo dovrebbero essere distesi, potremmo permetterci di uscire allo scoperto... Ma hanno invaso le Terme e prima ancora il paese della Brina. Hanno mire espansionistiche e non possiamo sapere se hanno già messo gli occhi sulla foglia...
Strinse forte il pugno con la mano destra cercando di non lasciarsi andare in un urlo di rabbia: avevano combattuto tanto per cosa? Arrendersi davanti ai primi ninja che si erano trovati davanti?
Stiamo regalando delle armi a Kumo...
Uff, non possiamo neanche rischiare di camuffarci, uscire allo scoperto, prendere le armi e scappare via con il kamui o altro... Siamo troppo stanchi a causa del combattimento..
Dopo un ultimo profondo sospiro si girò nella direzione del compagno che stava ancora fissando il gruppo di ninja.
Tu cosa ne pensi?
Mmh.. No, non dovremmo intervenire, è troppo pericoloso. Una volta tornati al villaggio potremo riprendere di nuovo delle armi.
Uriah annuì, felice che anche l'amico la pensasse allo stesso modo. Era a capo del team, ma questo non voleva dire che non poteva sentire ciò che i suoi compagni di squadra pensavano...
Beh.. E' per questo che avevamo "litigato".
Allora andiamo, ci sarà sicuramente molto da fare al campo...
Anche se a malincuore i due si girarono abbandonando definitivamente i ladri e le loro armi tra le mani dei ninja di Kumo.

Kindred, Riku!
Appena furono tornati all'interno del campo Kagemasu e Kikimasu si lanciarono nella loro direzione: erano felicissimi di rivederli sani e salvi! L'unico che mancava all'appello era il cane del cacciatore, era rimasto a ringhiare ai quattro ladruncoli fatti prigionieri un po' più lontano...
Abbiamo sentito quello che è successo, come è andata? Che fine hanno fatto?
Uriah gli fece segno di calmarsi, anche se capiva che stava parlando anche per Kikimasu che, impossibilitato a fare un discorso fluente, osservava i due nuovi arrivati molto incuriosito e preoccupato.
Li hanno presi i Kumiani, se ne occuperanno loro. Non abbiamo neanche avuto modo di riprendere le armi...
Aspettò qualche istante per far assimilare la notizia ai due.
Vedo che siete riusciti a catturare quei bambini, li avete già interrogati? Avete trovato quello che ci hanno rubato?
I due anbu annuirono e subito il cacciatore ricominciò a parlare.
Si, ma... Non abbiamo scoperto ancora molto. Se vuoi puoi andarci a parlare.
Uriah sospirò, l'unica nota positiva di quella giornata era stata la cattura di quei ragazzini ed ancora non erano riusciti a farli parlare? Kikimasu era un interrogatore, come potevano pensare che lui potesse essere più persuasivo?
Se vuoi li posso minacciare io...
Si girò nella direzione di Riku a bocca aperta e, dopo pochi istanti, scosse velocemente la testa.
Nono! Ci penserò io...
Detto ciò lasciò il resto del team e si avvicinò lentamente ai bambini sostituendosi al cane. Ottenere qualche informazione non sarebbe stata di certo facile...!