Missione Konoha: Nulla di personale

Che situazione, veramente di merda...
Doveva essere una semplice missione, dopo tutto. Così come ormai era prassi da un paio di mesi a questa parte, il Sarutobi non faceva altro che scaricare badili pieni di sterco agli Uchiha e alla sezione Anbu. Immaginavo che nella sua testa io fossi il principe tra tutti i bastardi che gli ronzavano in torno.
Pochi giorni prima infatti venni richiamato al Palazzo dell'Hokage tramite l'immancabile Chunin pronto a bussare alle mie porte. Era una metà mattina soleggiata, mi ero svegliato da poche ore e la breve sessione di allenamento mattutino si era conclusa qualche minuto prima. Mentre sorseggiavo il mio caldo caffe, ricevetti la notifica di una missione di lv. C.
Soddisfare le richieste di un contadino per una manciata di briganti.. Che faccia tosta..
Accartocciai la ricevuta, lanciandola senza prestare attenzione nel cestino posto a pochi metri da me, mentre richiudevo lentamente la porta finendo il caffe e preparandomi alla partenza.
Pensavo ai miei vecchi compagni di Team, giusto qualche giorno fa.
Considerando che Mya*Nell'esame Specializzazione, Mya è diventata da Compagna di team a compagna di Vita di Aoi. verrà a vivere con me tra un paio di giorni credo che lei non prenderà lentamente più parte alle missioni.. Dovrei avvisarla quanto prima di questa mia partenza, non vorrei preoccuparmene.
Lentamente svolsi la doccia di rito, e venivo purificato dalla fatica da quella meravigliosa acqua quasi bollente mi assortivo sempre più all'interno dei pensieri.
Mah, Gaku sembra essere sparito in realtà.. Non vorrei avesse preso strade abbastanza particolari.. O peggio..
Non era comunque un qualcosa che mi preoccupava particolarmente, la situazione di Gaku. Era da sempre stato un ragazzo abbastanza sveglio, per quanto molto strambo.
bene, ci siamo..
Ritrovato insieme ad altri due shinobi della foglia che non avevo mai visto prima, non rimasi affatto sorpreso dalla scelta dell'Hokage. Tra l'altro, doveva essere una missione abbastanza semplice, mi avrebbe tolto 2, massimo 3 giorni di tempo.
Piacere, sono Myamoto.
Ed io Fuzaraki!
I due giovani sembravano ancora dei Chunin, l'atteggiamento positivo e i vispi capelli azzurri molto particolari di Myamoto ne tratteggiavano una fisionomia molto asciutta. Lo sguardo era deciso e sicuro di se, non mi aveva lasciato una brutta impressione.
L'altro presentava un piccolo tatuaggio sul petto, anche lui di fisionomia molto simile a quello che probabilmente era il suo ex compagno di Accademia. Probabilmente facevano parte di un team, visto la loquacità che ardeva tra i due, rendendo il silenzio un lontano ricordo.
Sarà un piacere lavorare con voi, ragazzi.
Cercai di essere quanto più tranquillo e disponibile possibile, nonostante non vedevo l'ora di portare a compimento quella assurda richiesta del Kage.
Partimmo tutti e tre alla volta del Sud facendo prima una rapida sosta in armeria per completare l'equipaggiamento. Avremmo raggiunto il villaggio in circa 1 e mezzo giorno di cammino, riuscendo ad accamparci direttamente in qualche locanda lungo la strada già mappata.

\\ Presente - Ore 16.50 del pomeriggio.

Dopo aver parlato con il capo villaggio dei contadini, eravamo riusciti ad ottenere tutte le informazioni necessarie per poter cogliere di sorpresa i banditi.
Eccoli li..
Ci trovavamo in una delle campagne non ancora colpite. A quanto sembrava, i banditi facevano razzie su 2 o 3 accampamenti per giorno, completamente non curanti di farsi vedere o meno.
Come biasimarli, basta essere minimamente abili e pericolosi e le periferie non possono neanche permettersi di pagare una richiesta di soccorso in loro aiuto, soprattutto in situazione di crisi come questa.. Evidentemente si sentono al sicuro.. Dobbiamo coglierli in flagrante..
Mentre i quattro si avvicinavano al contadino di turno che già dalle prime ore dell'alba stava zappando la terra col proprio sudore della fronte, uno di loro cominciò ad attaccare briga.
Io.. Io non posso stare a guardare! MALEDIZIONE! LI DEVO FERMARE!
Fuzaraki, ci farai saltare la copertura!
Non dandomi completamente ascolto, il ragazzino saltò fuori dalla copertura che eravamo riusciti a recuperare, lanciandosi alla volta dei 4 banditi che, voltandosi di colpo, sembravano leggermente sorpresi e per nulla spaventati.
Mentre Fuzaraki correva velocemente contro di loro, notai il coprifronte di uno sporgere dalla toga che ne copriva le vesti.
Questi non sono banditi... Questi sono...
Il mio compagno, in preda alla follia di voler difendere a spada tratta il povero contadino, venne colpito con freddezza da un largo fendente di Katana che ne squarciò il petto.
Sono Mukenin!
Io e Myamoto ci lanciammo all'attacco, dovevamo pur fare qualcosa per evitare il peggio.
Una volta giunto sul posto in meno di pochi secondi, mi ritrovai a combattere contro un rossiccio dai lunghi capelli.
Che situazione, veramente di merda...
So bene che non volete morire, farete meglio a seguirci senza fare opposizione.
Di tutta risposta, il giovane Mukenin sembrò quasi infastidito dalle mie parole, e velocemente sparì all'interno del terreno.
Uno dei trucchi più vecchi del mondo..
Il cambio di vento alle mie spalle me ne indicò la direzione, ma l'ombra fece anche il suo corso, stupendomi.
Un gigantesco disco di roccia venne prelevato dall'entroterra facendo ombra a metà della campagna.
È decisamente una tecnica pericolosa, ma quel disco pesa troppo, prima che verrà lanciato..
Con un rapido movimento laterale mi portai fuori dal range dell'area una volta letto il leggero movimento del mio avversario, tentando di evitare la tecnica in pieno.
Di questo passo sarà una passeggiata levarmeli tutti di torno.. Dovrebbero piuttosto unire le forze, per mettermi in difficoltà.
Mentre cercavo di porre fine alla distanza tra me e lui attraverso uno scatto, dalla sua bocca fuoriuscì un potentissimo getto d'acqua che drasticamente colpì il terreno, innalzando un'onda di fango che viaggiava nella mia direzione.
È Veloce, ma mai abbastanza..
Approfittando dello scatto nella sua direzione, compii un balzo per tentare di evitare la tecnica del giovane Mukenin, una volta atterrato sperando di essere indenne continuai la mia corsa per giungergli a pochissimi metri di distanza.
Estrassi la mia fedelissima Zangetsu, componendo una combo di 3 fendenti lungo tutto il corpo avversario, cercando di destabilizzarlo.
Mi allontanai poi di poco più di 8 metri, volendomi accertare delle condizioni del mio nemico.
Se hai qualche asso nella manica ti prego di giocarlo adesso, mi stai facendo perdere tempo..
Spero che gli altri due ce la stiano facendo a tenere duro.. Una volta tolto di mezzo questo mi occuperò anche di tutti e tre gli altri.

Stupidi ragazzini! Ma cosa vi salta in mente!
Una volta diramato il muro di fumo che circondava il capannone, notai che al centro vi erano rimasti tre bimbi molto spaventati, i quali sembravano aver perso il senso dell'orientamento. Erano gli stessi tre bambini che ci seguirono nei giorni precedenti, incuriositi dai nostri allenamenti. Una volta sceso dal tetto e rivelatomi disattivando la tecnica, continuai a rimproverarli essendo fuori di me e come risultato il trio di teppistelli iniziò un pianto ininterrotto fino al ritorno al piccolo paesello, distante da noi una manciata di minuti.
Adesso dovremo ricominciare tutto da capo, maledizione. Questi bambini mi faranno uscire pazzo, se continueranno così.
La prossima volta che vi vedo combinare guai non sarò così apprensivo, va bene?
Cos'è successo, capitano?
Visto il baccano emesso dai tre bambini, anche i ragazzi con me in missione si erano svegliati ed erano accorsi alla mia posizione, destabilizzati dal sonno interrotto di colpo.
Hanno fatto saltare le trappole e sono andato a vedere. Fossi stato subito aggressivo, non sarebbero qui a piagnucolare.
Una volta sistemata la questione, tornammo a dormire io e i miei subordinati, ripetendo l'indomani la solita prassi tra allenamento e ripiazzamento delle trappole.
Durante uno sparring tra i due giovani Konohani, con il mio occhio riuscì a rilevare la posizione degli stessi 3 bambini della notte precedente, nonostante fossero leggermente più lontani rispetto a quanto si avvicinassero di solito.
Ma allora sono proprio recidivi..
Mi rivoltai ad osservare i miei neo studenti provare qualche combo di taijutsu, quando un pensiero mi passò per la mente.
Li ho minacciati.. Eppure sono sempre qui. Il fatto che siano più distanti è sinonimo di paura, eppure non hanno marciato indietro.. E se..
Mi venne un dubbio in quel momento, il quale mi fece sobbalzare non poco. C'era in gioco la vita dei miei studenti, possibile che..
Possibile che siano stati mandati qui? Ci osservano durante i combattimenti.. Potrebbero non essere caduti nelle trappole piazzate ma.. Le avrebbero potute testare! Se quei bambini fossero.. Questo è un villaggio davvero molto povero, chiunque si venderebbe.. specialmente un bambino.. Forse mi sbaglio ma.. Potrebbero collaborare con i Mukenin! Tutto filerebbe liscio!
Mi voltai alla ricerca di quei visi apparentemente innocenti, non trovandone più le sagome.
Forse sto solo sognando troppo...
Mi diedi uno scossone alla testa, tornando a concentrarmi sugli addestramenti quotidiani.


\\ Ore 00.30 - La notte dopo

L'ennesimo rumore, un ulteriore trappola, mi fece sobbalzare nel mio sonno. Questa volta, a quell'orario, c'era di guardia il giovane Fuzaraki.
Capitano..
Si, lo so.. Fuzaraki, sei di guardia. Porterò Myamoto con me,cerca di proteggere il villaggio. Per qualsiasi problema, lancia un segnale verso il cielo attraverso qualche Jutsu. Conosci la palla di fuoco suprema?
Certamente capitano..
Usala come fosse il tuo ultimo bengala in mezzo all'oceano.. Myamoto, svegliati. Dobbiamo andar-
Cos'era quello?
Un'altra esplosione?
Sibilò Myamoto, ancora con gli occhi chiusi per il risveglio traumatico.
Dobbiamo dividerci.. E vedere cosa comporta quest'esplosione. Giuro che se sono nuovamente quei bambini li rinchiudo in una cella per il resto della missione.
Una volta presa la decisione, Fuzaraki rimase di vedetta nella locanda, posizionandosi sul tetto per una visione migliore e per poter lanciare la suddetta tecnica in caso di pericolo. Myamoto e il sottoscritto presero le strade opposte, l'uno verso la rispettiva trappola scattata.
In bocca al lupo, shinobi della foglia.
Separandoci, cominciai a correre a più non posso, per poter sbrigare il tutto e tornare quanto prima in soccorso dei miei studenti.
Forse non è stata la cosa migliore da fare.. Ma devo avere fiducia nei miei ragazzi.. Ce la possono fare!
Arrivato sulla zona, rimasi quasi stupito dal non vedere uno dei tre mocciosi. No, al loro posto rimaneva fiero sulla sua posizione uno dei quattro mukenin che dovevamo neutralizzare, tutto solo, ma con un aria particolare.
Da l'impressione che mi stesse aspettando..
Un giovane dai capelli chiari, impossibili da individuare, dalle cui mani spuntavano delle pericolose falci legate da un sistema di catene simile a quello in mio possesso.
Non proferimmo parola, le nostre lame cominciarono a scontrarsi nel buio della notte e alla luce fioca della luna, coperta da un ammasso di nubi temporalesce che portarono sul campo di combattimento una leggera quantità di acqua. Le scintille si facevano sempre più rumorose, una schivata di qua, una schivata di la e poi contrattacco.
La sua abilità di spadaccino è davvero notevole, ciò nonostante, ha delle lacune facilmente localizzabili..
La pioggia batteva sempre più forte, inumidiva la spada e l'abbigliamento si faceva sempre più pesante. Sentivo di avere sempre meno tempo a disposizione.
Il carico che dava ad ogni colpo il suo avversario, infatti, lasciava una finestra di pochi attimi di secondo nei quali sarebbe stato possibile reagire.
Un grande fendente dall'alto mi prese quasi alla sprovvista e deflettendo l'arma discendente riuscì a procurarmi un piccolo taglietto sulla guancia sinistra.
Lo allontanai con una spazzata, tornando alla posizione iniziale, tuttavia sentivo che qualcosa non stesse andando per il verso giusto.
Cos'è questa sensazione..
D'un tratto, il cono visivo cominciò a stringersi, rendendomi temporaneamente cieco nella zona periferica.
È un veleno.. Il bastardo ha ricoperto la lama di veleno..
Riuscì difficilmente a parare qualche altro colpo, ero totalmente sulla difensiva. Ciò mi costo molto in termini di tempo, ogni secondo era prezioso per poter salvare la vita ai miei ragazzi, ai miei studenti.
Non posso perdere altro tempo, devo muovermi..
Anf..
Attraverso il mio occhio, cercai di intrappolare il mio avversario in un potente genjutsu, in modo da rallentarlo e riuscire a portare un colpo decisivo, che mise a terra, agonizzante, il bastardo.
Adesso ti sistemo per bene, e torneremo insieme al campo..
Composi una manciata di sigilli e colpì il mio avversario con un Fuinjutsu paralizzante e con un grande sforzo, cercai di caricarmelo sulle spalle, bloccandone ulteriore movimenti grazie alla Kusari legata al mio braccio. Fu una sfacchinata, nonostante i pochi metri che mi separavano dalla locanda, perchè tra la pioggia ed il peso del tizio, le mie gambe dovevo utilizzare il chakra per mantenere salda la posizione sui tetti delle case, evitando di scivolare ogni due passi.
Al mio ritorno, notai una grande quantità di chakra fulmine venir scaricata in cielo.
Chakra Fulmine?.. Avevo detto a Fuzaraki di utilizzare una palla di fuoco, non ricordavo conoscesse quell'elemento..
Con una serie di salti, giunsi sul tetto, scaraventando il corpo avversario sulle tegole e apprestandomi a capire che chi avesse lanciato il segnale fu Myamoto, non Fuzaraki.
Perchè sei stato tu, Myamoto? Come fai ad essere già qui?
Notavo solo il mio studente di spalle, mentre non riuscivo a vedere il giovane Fuzaraki.
D'un tratto, il chunin di fronte a me si voltò di tre quarti col volto, mostrandomi lacrime di dolore profondo, miste alla pioggia battente.
Maestro.. *voce strozzata*
Un lampo mostrò la scena effettiva.
Il corpo di Fuzaraki giaceva inerme, ricoperto di sangue, di fronte al mio studente.
Sbarrai gli occhi, non volevo crederci.
Maestro.. Perchè tutto questo.. Ho provato a inseguirlo.. Ma è fuggito.. *voce strozzata*
D'istinto abbracciai il ragazzo ancora in vita, portandolo a coprirsi gli occhi da quell'orribile vista.
Fuzaraki.. Non è possibile..
Stretto a me, cercai di confortare Myamoto con parole che era impossibile trovare.
Gli chiesi di aspettare.
Tutta quella situazione, la morte del mio giovane studente mi procurò un dolore che non ricordavo nemmeno fosse possibile. I miei muscoli si tirarono, diventando tesi come corde di violino. Sentivo la rabbia e il sangue ribollire all'interno del mio corpo.
Fossero stati altri tempi, l'intero villaggio sarebbe stato raso al suolo dalle mie fiamme. Dovevo controllarmi, dovevo proteggerli.
Mi voltai lentamente, avanzando verso il corpo del Mukenin sconfitto pochi minuti prima.
Raccolta tutta l'energia esplosiva del mio corpo, scaricai un cazzotto sul volto avversario così violentemente da catapultarlo nella zona vicino Myamoto, rompendo una quantità considerevole di tegole e rimanendo tramortito.