🔥 Missione Evento

È... È incredibile..
L'enorme bestia che si palesava di fronte tutta la nostra sezione di ninja sembrava essersi solamente infastidita dagli attacchi provocati dal nostro fronte. Le ferite riportate sulla pelle del Demone, nonostante le mie fiamme nere avessero causato alcuni danni, vennero spente dallo stesso fuoco che circondava l'essere per poi cauterizzare parzialmente le ferite riportate.
Ha la pelle più dura di quanto pensassi.. E sono rimasto a corto di chakra.. Ne ho fatto un uso sconsiderato..
Intanto, ogni secondo che passava sempre più shinobi venivano sbattuti in aria, mangiati o schiacciati dalle sue enormi zampe.. E poi, toccò a noi.
L'essere si voltò lanciando un urlo talmente portentoso che fui costretto a tapparmi le orecchie dal gran rumore. Ero molto vicino a lui, tanto che le mie orecchie stesse non riuscirono a reggere l'urto, sanguinando una dopo l'altra. Ma non fu quello il problema maggiore.
Oh Santa Kaguya!
I miei piedi sentirono la terra sotto di essi staccarsi, l'onda d'urto aveva creato una forza tale che ammassi di detriti erano finiti in ogni dove, ed anche io fui scaraventato a diverse decine di metri, prima di atterrare con la schiena su un grosso tronco d'albero posto non troppo distante dalla mia posizione.
Alberi, qui? Con questo caldo... Dev'essere un Jutsu..
Ancora a terra, con il fianco lancinante, cercai di alzare lo sguardo per comprendere dove fossi e su cosa fossi atterrato, ed intorno a me come una piccola foresta sembrò essere stata rasa al suolo.
Solo uno shinobi della foglia molto potente avrebbe potuto creare tutto questo.. Devo fare attenzione al mio Enton una volta trovato.. Spero solo sia ancora vivo..
Mi alzai, mantenendo il braccio destro sul mio fianco per il gran dolore provato
Credo proprio di essermi rotto una costola, con l'atterraggio su quella fronda.. Ringrazio l'Enton che mi ha aiutato leggermente..
Mentre zoppicano alla vana ricerca del mio compagno, vidi un cumulo di foglie, massi e detriti muoversi, comprendendo ci fosse ancora qualcuno vivo, laggiù.
Mi avvicinai, e rimuovendo accuratamente l'enton sulla mia mano destra e sinistra, tolsi i detriti ad uno ad uno per trovare uno shinobi abbastanza confuso dalla situazione, il quale inizialmente non perse tempo a farsi rimettere in piedi, per poi guardarmi un po' attonito per via delle fiamme nere intorno a me.
Bentornato tra noi, sta tranquillo, queste fiamme non ti faranno nulla, sono solo una protezione contro.. Quel coso li.
Ero in una brutta situazione... Menom
L'interruzione brusca del ragazzo mi fece capire che la bestia, purtroppo, non aveva ancora finito con noi. In piedi sulle zampe posteriori, lanciò un urlo per poi atterrare a piena potenza scatenando una breve scossa sismica, la quale causò l'eruzione in diversi punti nel terreno di lava incandescente. Anche tra me e lo shinobi della foglia si creò un piccolo vulcano, e non fui abbastanza rapido da togliere il piede e rimanere ustionato lungo tutto il polpaccio.
CHE CAZZO DI DOLORE
Il mio nuovo compagno atterrò, dopo essere schizzato in aria, su un fiore appena sbocciato dal nulla
Ma chi è, Mandrake?
Mentre io, dolorante, cercai di rimettermi in piedi e mettermi d'accordo su una breve strategia, vedendo che le nostre condizioni non erano comunque ottimali.
Io e lo shinobi della foglia cominciammo a correre verso il mostro, egli aggrappandosi ad esso conficcando la lama di una speciale spada che portava con se, una sorta di tridente blu molto particolare mentre io mi limitai a sfoderare due fendenti fendente immettendo quanta più forza fisica riuscissi a tenere. Successivamente, arrivato li su, compose un paio di sigilli e dell'acqua grigiastra sembrò piovere dal cielo
Sembra.. Sembra olio..
Tornando vicino a me, mi diede conferma.
SONO PRONTO!
Bene, non vedo l'ora di iniziare..
MOKUTON: GRANDE FORESTA CADENTE!
Mentre la sua foresta cresceva e cresceva, attorcigliando tutto un arto del mostro imbevuto dall'olio della pioggia oleosa, io concentrai il mio chakra, pronto per la successiva parte della strategia.
... AMATERASU
Mirando all'albero, grazie al grande innesco dell'olio creato dallo shinobi della foglia, una grande esplosione di fiamme nere giunse ai danni della bestia, incendiando anche l'albero e provocando quanto più danno possibile alla bestia.
SI! SEMBRA CHE CE L'ABBIAMO FATT- AH, CAZZO!
Mi piegai in ginocchio dal dolore, l'occhio mi sembrava esplodere, il mio sharingan si disattivò, ed ogni cellula del mio corpo faceva un male cane. Il mio Enton no seishin sparì, e con esso la mia limitata difesa portata sul campo.
Sto morendo.. Sto morendo dal dolore.. Mi rimane solo una manciata di chakra per reggermi in piedi.. Tutto questo Amaterasu, non sono abituato.. Lo sforzo è stato immondo..
Riferì al mio compagno di stare bene, nonostante fosse palese la menzogna.
L'importante è uccidere quella bestia maledetta..

Braccio sinistro andato.. Fegato distrutto.. ferite multiple lungo tutto il corpo..
Il sudore si mischiava al sangue e alla polvere, dove il mio corpo ricoperto di ferite e ustioni barcollava a destra e a sinistra. I miei occhi erano tornati "normali", il mio sharingan non era più usabile. Il mio chakra era al minimo, la situazione del mio corpo al limite del tragicomico. Un grosso ramo degli alberi del mio compagno shinobi mi era entrato come una scheggia all'interno del busto, mettendo fuori gioco il fegato e il naturale processo che compiva, lasciandomi in pochi minuti un colorito giallognolo sulla pelle e varie emorragie interne che sfociavano dalla bocca. Le ustioni avevano colpito principalmente la parte sinistra del mio corpo, dove lungo il braccio diverse croste sanguinolente rosso sangue avevano squamato la mia pelle, ed altre parti in cui il muscolo era vivo e danzava, ad ogni mio accesso di movimento.
Non mi resta molto tempo.. Devo.. Posso.. Ancora fargli qualcosa..
Con il sangue colante lungo ogni mia ferita, iniziai una lunga camminata sui 10 metri che mi separavano dalla bestia, la quale si dimenava e prendeva contro un altra moltitudine di shinobi nelle varie parti dell'arena che la circondava..
Non so che fine abbia fatto il mio compagno.. Io.. Non riesco quasi a muovermi..
I rumori si erano ovattati, sentivo poco, e nulla, dopo l'ultimo attacco della bestia nei nostri confronti. Il Konohano non rientrava nel mio (piccolo) cono visivo, e il mio corpo non poteva più fare altro, se non tentare un ultimo attacco fisico, prima di cedere definitivamente. La volontà mi manteneva in piedi, solo quella.
Quegli occhi.. Sono più terrificanti dei miei..
Scrutai la bestia che espirava vapore dalle narici, attraverso le lunghe zanne che aveva.
La spada rumoreggiava sul terreno lasciandosi dietro filamenta di polvere che lente si ammassavano nel terriccio rovinato dal fuoco e dalla furia di quella battaglia. Alzai al cielo la mia mano, espirando, e colpendo con tre, forti fendenti un dito della bestia di fronte a me. Ogni fendente rimbombava nelle mie ossa che sentivo fragili, colpo dopo colpo.
MALEDETTO BASTARDO, VA VIA DA QUESTO POSTO!...