Votes taken by Zolf J. Kimble

  1. .

    Mr.Hide



    Narrato
    Parlato Kabuto
    Pensato Kabuto
    Parlato Urie
    Parlato Nishio
    Parlato Karui



    Tutto sembrò andare come previsto, ogni attacco di Kabuto e Tabris raggiunse l'obiettivo, nonostante Karui cercasse con tutte le sue forze di evitare la disfatta: così, in tempo che sembrò estremamente breve, lo scontro si concluse. L'avversario era steso a terra, con la faccia sul terreno, ansimante e incapace di muoversi coperto com'era di ferite. Kabuto intanto aspettò che Tabris tornasse da lui, e lentamente cercò di riprendere fiato: dinnanzi a lui non c'era più un nemico capace di combattere, quindi finalmente sentì di potersi riposare almeno per qualche minuto, prima di legare Karui e riportarlo al villaggio. Proprio Karui cercava invano di rialzarsi: in maniera quasi pietosa cercò più volte di farsi forza con le braccia, nel tentativo di rimettersi in piedi, ma ogni volta che ci provava inevitabilmente finiva di nuovo per terra. Ci provò per due o tre volte, digrignando i denti e sbarrando gli occhi per il dolore, finchè dopo l'ultimo tentativo chiuse gli occhi e sembrò perdere i sensi

    Sembra svenuto.. Non è il caso di tergiversare, questo è il momento per legarlo e portarlo al villaggio. Ci potremo tutti riposare una volta arrivati li!

    A quel pensiero, Kabuto quasi scattò in avanti allungando le mani verso il corpo esanime di Karui, venendo interrotto però da qualcosa di totalmente inaspettato: alle sue spalle si levò un urlo di donna, incredibilmente potente e acuto, prolungato ed assordante. Un urlo talmente forte da non sembrare neanche prodotto da un essere umano, quanto piuttosto da due pezzi di metallo sfregati insistentemente l'uno sull'altro: la testa di Kabuto stava per scoppiare, le orecchie iniziarono persino a fargli male e in quella situazione, distraendosi, non potè vedere che Karui aveva messo mano al porta-kunai e ne aveva tirato fuori un oggetto. Fu un attimo, e il criminale lanciò davanti a se una palla luce, accecando Kabuto che purtroppo non potè far altro che osservare la luce con occhi sbarrati: per pochi istanti quasi tutti i sensi del giovane di Oto vennero obnubilati, portandolo a non vedere e non sentire niente, finchè tutto intorno a se sembrò tornare lentamente alla normalità, apparte le urla assordanti che continuavano a trapanargli i timpani

    Karui.. dove diavolo è Karui?!

    Ovviamente Karui era fuggito, e Kabuto non rimaneva altro da fare che inseguirlo, ancora una volta: ma quelle urla sembravano essere causate da qualcosa di terribile, e nella sua mente si era creata una piccola scintilla di preoccupazione. Si girò verso Nishio e Urie, urlando nel tentativo di sovrastare le urla

    Voi restate qui e cercate di capire costa sta succedendo! Io inseguirò Karui! Se non torno in breve tempo... non preoccupatevi per me, e mettetevi alle sue costole!

    Detto questo Kabuto si girò in direzione del bosco, dove pensava che Karui potesse essersi diretto, e si allontanò senza riuscire a sentire le risposte dei suoi sottoposti: passò meno di un minuto e finalmente non sentì più le urla provenienti dal set, ma soprattutto intravide la schiena di Karui, che era accasciato malamente sul tronco spezzato di un albero. Senza pensare troppo all'effetto sorpresa, Kabuto lo aggirò e gli tagliò la strada, rendendosi però conto che era una mossa del tutto inutile: Karui era sfinito, e non sembrava neanche capace di rialzarsi. Il suo volto era madido di sudore, sotto gli occhi aveva delle vorse scure ed evidenti, e lentamente alzò uno sguardo triste e rabbioso verso il suo interlocutore

    ...perchè?? ...non dovevi essere QUI!!...

    La sua voce era impastata, sembrava gli si fosse del tutto azzerata la salivazione e che ogni parola gli costasse una fatica immensa

    Se lo catturassi metterei fine alle sue pene.. chiudiamola qui, forza!

    Prima che Kabuto potesse toccarlo però, il corpo di Karui iniziò a tremare come preso da spasmi violenti, mentre la sua pelle si copriva degli stessi tatuaggi che già aveva visto, con la differenza che questa volta sembrarono unirsi facendo brillare il suo corpo di uno strano colore rosso scuro, mentre ogni parte di lui si deformava in qualcosa di disgustoso da osservare. Sollevò il braccio destro verso Kabuto, ora enorme e irriconoscibile come un normale braccio umano, e da uno strano foro all'altezza del polso generò una possente sfera di aria compressa: in un secondo Kabuto fu spazzato via, incapace di rispondere ad un attacco così potente, finendo così per perdere i sensi

    Lo shinobi di Oto riaprì gli occhi e si alzò di scatto, osservandosi intorno con furia e facendo respiri sempre più affannosi: pochi secondi e fitte lancinanti lo percorsero per tutto il corpo, portandolo a piegarsi in avanti e a vomitare quel poco che aveva mangiato nell'ultima giornata. Dopo essersi asciugato gli angoli della bocca ed essersi rimessi malamente in piedi, il ragazzo potè accertarsi del fatto che Karui era sfuggito per l'ennesima volta

    Cosa diavolo ha fatto al suo corpo?! Quel potere sembrava quasi lo stesse.. divorando, non saprei come altro definirlo. Prima avrei potuto reagire, ero abbastanza vicino è vero, ma potevo difendermi.. Ma in quel momento il suo aspetto e il suo chakra, mi hanno disgustato, al punto che mi sono paralizzato.. Che io sia dannato per questo..

    Kabuto si strinse il naso fra indice e pollice, cercando di ragionare a mente fredda: gli balzò così in mente che aveva lasciato Nishio e Urie al set, dove qualcosa di terribile doveva star accadendo dato le urla che si erano scatenate. Quasi controvoglia Kabuto si girò in direzione del set, e si avviò verso di esso alla velocità che le sue gambe esauste gli permettevano: gli ci volle quasi il doppio del tempo che all'andata, ma una volta giunto lì il ragazzo non sentì urla e non vide nulla di strano, anche se i membri della troupe sembravano tutti scuri in volto, alcuni addirittura avevano il volto rigato dalle lacrime. Un po spaesato, Kabuto cercò con lo sguardo in mezzo a quella marea di persone, trovando infine Urie e Nishio che si guardavano intorno a loro volta

    Ragazzi, sono qui!

    Nishio e Urie sentita la voce di Kabuto accorsero verso di lui, e quando furono abbastanza vicini si accasciò a terra, osservandoli esausto: entrambi avevano ovviamente già capito che Karui fosse scappato, ed ebbero la decenza di non porre subito domande a riguardo

    Che cosa è successo?! Perchè si respira quest'aria pesante? Karui ha fatto del male a qualcuno?

    Urie scosse la testa, con uno sguardo afflitto che fino a quel momento Kabuto non gli aveva mai visto in volto

    Questioni di Idol, dubito capiresti!

    Tsk, sii più gentile Urie! Comunque Kabuto, per farla breve Tsu, l'attrice, è stata presa in ostaggio dalla sua truccatrice, che si è scoperto fosse un ex componente della loro band di Idol. Siamo dovuti intervenire tutti, o ci sarebbe scappato il morto. E comunque, Urie, dallo a Kabuto!

    Urie sbuffò, evidentemente irritato dal tono seccante di Nishio, ma senza fare storie estrasse una strana pergamena dal suo porta-kunai, porgendola a Kabuto che intanto si era messo seduto sull'erba

    Questa è la pergamena che era caduta a Karui.. ne sono certo, ricordo che mi era caduto l'occhio mentre stavamo combattendo. Chissà che contiene..

    I tre si guardarono fra di loro, consapevoli che era rimasta una sola cosa da fare: raccogliere i propri oggetti e tornare al villaggio. D'altronde tutto quel casino era iniziato per caso, e ora avevano ben due rapporti da dare alla kokage, uno sicuramente più importante dell'altro. Si congedarono così poche ore dopo dal set, giusto il tempo perchè tutti loro si riposassero per poter tornare ad Oto in maniera più serena, e lentamente si incamminarono verso il villaggio

    Erano davanti alla porta della Kokage, Kabuto teneva stretto nella mano destra il rotolo caduto a Karui e prima di bussare guardò negli occhi Nishio e Urie

    Questa volta ci è sfuggito, ma con questo.. faremo in modo che la prossima battaglia sia l'ultima!

    /////////////////////////////////////////////////







    Nome : Kabuto Fuji
    Villaggio : Oto
    Energia : Rossa
    Grado : Special Jonin
    Mini scheda : Qui





  2. .

    Scacco!



    Narrato
    Parlato Kabuto
    Pensato Kabuto
    Parlato Urie
    Parlato Nishio



    Kabuto aguzzò la vista più che potè, riuscendo a scorgere con suo grande stupore in maniera chiara la sagoma dell'uomo che aveva avvertito: si trattava di Karui. Inavvertitamente tutti e tre gli shinobi di Oto sobbalzarono, mentre il criminale si rese conto della loro presenza solo in quel momento, quasi pietrificandosi sul posto

    E pensare che lo immaginavo già lontano da qui.. Siamo nei guai, ci sono troppe persone per combattere agevolmente, potrebbero esserci feriti fra i civili, o peggio!

    La squadra di Kabuto e Karui restarono fermi per alcuni secondi, tutti e quattro scrutandosi l'un l'altro cercando di capire quale potesse essere la prossima mossa da fare: molto probabilmente Karui non si aspettava di essere scoperto proprio lì, e non aveva idea di come muoversi sul set per poter scappare con facilità. Allo stesso modo però, Kabuto e i suoi compagni erano bloccati in una situazione realmente scomoda: ciò che però colpì il ragazzo di Oto fu un particolare sul volto del malvivente. Rispetto alla volta precedente in cui si erano scontrati, Karui non presentava alcun segno nero sul volto, come se quei tatuaggi che erano stati visti la volta scorsa fossero del tutto spariti

    Vuol dire che quei segni erano frutto di una tecnica.. o qualcosa del genere?! Magari si era dipinto il volto per qualche motivo anche se, no, non può essere. Siamo stati sotto la pioggia e abbiamo anche combattuto, fossero stati dei simboli disegnati in qualche modo si sarebbero cancellati prima. Ma come devo prendere questa cosa, è una notizia buona o no?!

    La tensione sembrò culminare nel momento in cui Karui fu preso dal panico: il ragazzo sbarrò gli occhi, come se avesse realizzato realmente solo in quel momento di trovarsi di fronte ai suoi nemici, quindi si guardò intorno convulsamente per poi afferrare un Kunai e lanciarlo con veemenza proprio contro Kabuto. Il giovane si vide arrivare l'arma a pochi centimetri dal volto, quando riuscì abilmente a schivarla: di per se si era trattato di un lancio eseguito abbastanza male, ma fu sufficiente per distrarre lui e i suoi compagni, che così poterono solo vedere Karui che si allontanava di fretta in mezzo ad una folla urlante. Tutti infatti si erano resi conto che qualcosa non andava, e il lancio del Kunai sembrava aver chiarito la situazione: la troupe sembrava come un gigantesco animale dalle molte teste che si dimenava, riempiendo il campo visivo dei ninja di Oto in maniera seccante ed impedendo loro a tratti di vedere in che direzione si stesse dirigendo Karui

    Non lasciate che faccia del male a qualcuno sul set, dobbiamo catturarlo il più velocemente possibile e senza danni collaterali!

    Nishio e Urie sembrarono aver compreso le parole del loro caposquadra, così accelerarono in mezzo alla folla nel tentativo di approcciare Karui in uno scontro corpo a corpo, l'opzione migliore con tutta quella gente presente, però il criminale fece ciò che tutti avevano temuto fin dall'inizio: si diresse a perdifiato verso gli attori che stavano girando una scena, cercando di prendere la idol. Per fortuna però, i ninja di Konoha non vennero meno alla loro guardia, e con una velocità encomiabile si pararono fra Karui e la loro protetta, evitando che potesse essere presa in ostaggio. Il giovane manigoldo indietreggiò stupito da quello che si era trovato di fronte, ma senza esitare oltre si lanciò verso l'unica persona ancora presente nelle sue vicinanze, un ragazzo dai capelli rossi, afferrandolo per le spalle e stringendolo in una morsa: ora Karui aveva un ostaggio, il che lo rendeva molto più pericoloso. Contemporaneamente all'accaduto, una donna dai capelli argentei balzò nell'area, lasciando per un momento di stucco Kabuto, il quale pensò immediatamente ad un'attrice che nel chaos si era fiondata nel posto sbagliato, ma si rese presto conto che quella persona che aveva di fronte era a tutti gli effetti una shinobi, probabilmente un membro del gruppo di Konoha lì in missione

    Tutto ciò non doveva accadere.. Ora dovremmo patteggiare con lui?! Io potrei usare un genjutsu, ma se non sto attento quel ragazzo potrebbe rimetterci la vita.. Cacchio non eravamo pronti per una situazione simile, e poi questi di Konoha che faranno?

    Kabuto lanciò uno sguardo veloce intorno a se, assicurandosi che Urie e Nishio fossero di fianco a lui e che l'area fosse sgombera: er loro fortuna buona parte della troupe si era ritirata nell'albergo che faceva da scenografia, e uno dei due shinobi della foglia aveva portato la Idol al sicuro con se, lasciando sul campo soltanto sette interpreti: i tre shinobi di Oto, due shinobi di Konoha, Karui ed il suo ostaggio. Kabuto aveva tutta l'intenzione di approcciare verbalmente Karui, senza aspettare di capire come i ninja di Konoha volessero intervenire, ma a scombinare le sue intenzioni ci pensò l'ostaggio stesso: il ragazzo dai capelli rossi infatti non rimase fermo e buono a lasciare che Karui disponesse di lui a suo piacimento, ma iniziò ad urlare e dimenarsi, scalciando e cercando di dare delle gomitate all'uomo che lo stava trattenendo. Tutto quell'agitarsi portò Karui a perdere la concentrazione sugli altri ninja, lasciando così un'apertura ad uno dei due ninja di Konoha, che si fiondò al salvataggio dell'ostaggio: avvenne in pochi secondi, ed il ragazzo dai capelli rossi venne salvato dalle grinfie di Karui che si ritrovò spaesato alla mercè dei suoi avversari

    Tocca a noi, Urie, Nishio, fate da supporto a me e a quella donna di Konoha!

    Kabuto era intenzionato a sfruttare quell'occasione d'oro: Nishio e Urie erano sicuramente più consapevoli delle capacità di Karui rispetto a quella donna, però era fondamentale che qualcuno facesse da retroguardia, e preferiva fossero loro due a coprire quel ruolo. Il giovane shinobi di Oto modulò il chakra nel suo corpo richiamando a se le sue capacità innate, e sentì così il suo fedele Tabris uscire da sotto i vestiti: il serpente bluastro girò velocemente la testa verso il suo padrone, sibilando di contentezza, per poi concentrarsi sul nemico che ormai conosceva, osservando con disprezza quella persona che di lì a poco avrebbe attaccato. Kabuto si rivolse sottovoce al suo serpente, così da non farsi sentire da nessuno apparte lui

    Mordilo e avvelenalo, questo scontro deve concludersi in fretta!

    Karui distava da Kabuto più o meno cinque metri, e Tabris che aveva perfettamente afferrato gli ordini del suo padrone strisciò in fretta sul suolo dirigendosi verso il criminale: si allungò prima verso la gamba destra di Karui, cercando di morderne il piede con tutta la forza che aveva, poi facendo uscire del veleno dalle sue zanne tentò di inerpicarsi sul corpo dell'uomo, così da cercare di morderne il polso destro, iniettando così il veleno in una zona che ne avrebbe permesso una facile diffusione

    Tocca a me, devo fare in modo che Karui non sprigioni la stessa forza con la quale ci ha affrontati sulla riva del fiume, altrimenti saranno davvero guai!

    Guardami Karui, perchè questo è il momento in cui i nostri scontri finiranno. Tecnica dell'oscurità!

    Kabuto usò una sostanziosa quantità di chakra nel tentativo di gettare il suo avversario in un genjutsu: grazie ad esso, se Karui ne fosse caduto vittima, le sue capacità combattive sarebbero state ampiamente debilitate, a beneficio di tutti nel tentativo di catturarlo senza causare danni alla zona o ai civili.Con la coda dell'occhio Kabuto osservò la donna di Konoha: non poteva fare a meno di chiedersi cosa avrebbe fatto per entrare nello scontro, e se sarebbe stata o meno all'altezza del suo avversario.



    CITAZIONE

    Riepilogo Kabuto
    Riepilogo Tabris


    CITAZIONE
    Azione gratuita 1: Attivazione innata
    HebitonA questo livello dell'innata si riusciranno ad allungare braccia, busto, gambe e lingua, ad un costo di 5 unità di chakra
    Braccia: 5m Max e Gambe: 2m Max (Che diventeranno estremamente flessibili e snodabili)
    Busto: 3m Max (Lo si potrà allungare e diverrà snodabile come un serpente)
    Lingua: 2m Max (Con possibilità di usarla come arto prensile per afferrare/sollevare oggetti e armi da lancio, ma potrà essere utilizzata anche per attaccare il nemico con la stessa usata come una frusta. Danno: 2-4). Sarà possible utilizzare la flessibilità del proprio corpo sia in modo offensivo che non offensivo (per usufruire di queste abilità bisognerà pagare 5 unità di chakra ed allungare una parte del corpo che sia coinvolta nell'azione): utilizzando un'attacco semplice sarà possibile immobilizzare un arto dell'avversario il quale dovrà avere forza pari quella dell'utilizzatore per potersi liberare (l'utilizzatore avrà un bonus di +1). Snodando la parte del copro coinvolta (costo 5 punti chakra e un'azione gratuita più un ulteriore costo a seconda del livello della tecnica da cui ci si libera) ed utilizzando un'azione non offensiva si potrà invece liberarsi più facilmente delle prese avversarie, bisognerà usarne una di livello pari a quella da cui ci si vuole liberare, senza dover fare riferimento al proprio punteggio di forza (il costo sarà 5 punti chakra per tecniche di energia bianca e salirà di 5 punti per ogni energia superiore, quindi diverrà 10 per tecniche di energia gialla ecc). Questa abilità funzionerà al massimo contro tecniche di livello B.
    Da questo livello in poi sarà possibile assimilare i veleni creati dall'utente stesso per poi iniettarli nel corpo del nemico tramite alcuni jutsu dell'innata (sarà specificato nella descrizione della tecnica se lo si può fare): assimilare un veleno costerà 1 azione gratuita e dovrà essere fatto prima di compiere l'attacco; una volta sferrato il veleno scomparirà dal corpo dell'utilizzatore e dovrà essere assimilato nuovamente.
    [Costo di attivazione: 14; mantenimento: 8 x turno]


    Azione di movimento 1 : Tabris percorre i 5 metri che lo separano da Karui

    Azione offensiva 1 - Attacco semplice : Tabris tenta di mordere la gamba destra di Karui 2-4

    Azione gratuita 2 - Attivazione Skill animale Lv4:
    Skill Lv4Skills: Il serpente sarà in grado di sferrare attacchi avvelenati, mordendo l'avversario.
    L'efficacia del veleno varierà a seconda delle abilità Fisico/chimiche dell'evocazione.
    Lv.1: 1 Slot Danno per 1 turno.
    Lv.2: 1 Slot Danno per 2 turni.
    Lv.3: 2 Slot Danni per 2 turni.
    Lv.4: 3 Slot Danni per 2 turni.
    [Dare più colpi ad un'avversario non cumulerà il veleno aumentandone l'effetto. Solo quando l'effetto è finito si potrà avvelenarlo nuovamente.]
    [Consumo: 20 attivazione + 10 mantenimento]


    Azione offensiva 2 - Attacco semplice: Tabris cerca di mordere il polso destro di Karui2-4

    Azione offensiva 3 - Tecnica energia Rossa
    Tecnica dell'oscuritàTecnica dell'Oscurità (Kokuangyo no Jutsu)
    Tipo: Genjutsu
    Posizione delle Mani: Tigre
    Livello: A
    Descrizione: Si crea una grandissima illusione, dove la vista dei ninja si oscura, rendendo l’ambiente totalmente nero agli occhi del ninja. Usata immediatamente prima di un attacco renderà questo molto più difficile da contrastare in quanto non si potrà utilizzare la vista e quindi si subirà una penalità ai riflessi di 1 punto. Questo rende più facile attaccare il ninja che cade sotto questa illusione. Alternativamente la si potrà usare per rendere più difficoltosa l'offensiva avversaria, infatti se rimarrà attiva durante il turno dell'avversario (subendo anche un solo slot danno il genjutsu si disattiverà automaticamente), questi farà fatica ad individuare la posizione esatta dell'avversario. Lo sforzo necessario per contrastare questo effetto farà si che sia scalata un'azione base tra quelle disponibili. Ninja in possesso di abilità oculari se colpiti dall'illusione ne subiranno i pieni effetti.
    Consumo: 30 attivazione; 10 mantenimento per massimo 3 turni
    Richiede: Zen 3; Intellettive 3; Volontà 3
    Costo: 70 Exp
    Energia: Rossa



    Chakra consumato : 14+30=44
    Chakra consumato :20
    Chakra rimasto/Posseduto : 136/180
    Chakra rimasto/Posseduto : 80/100
    Ferite subite ://
    Ferite subite ://
    Condizioni psico-fisiche : Determinato, analitico
    Posizione pg : davanti a Karui, a cinque metri da lui
    Posizione pg : addosso a Karui, intorno al suo braccio
    Armi rimaste/possedute :
    Porta Kunai BasePorta-Kunai [Base]
    [Prima sacca]
    Tasca 1: (5/8) Kunai [4] - Pietra Lunare [1], (15/15) Shuriken [2] - Campanelli [4]
    Tasca 2: (0/15) Makibishi, (15/15) Spiedi
    [Seconda sacca]
    Tasca 3: (2/2) Palla di luce, (1/4) Sigillo esplosivo, (2/2) Fumogeni [Sfera esoergonica]
    Tasca 4: (10/10m) Filo di Nylon, (4/5m) Bende


    Porta MedicinaliPorta-Medicinali
    Tasca 1: (0/5) Auto iniettori - Iniettori
    Tasca 2: (0/3) Tonici e (0/3) Unguenti
    Tasca 3: (0/8) Farmaci Comuni (Lozioni;Creme; Pasticche/Pillole/Infusi)
    Tasca 4: (0/3) Nebulizzatori e Bombe Nebulizzanti
    Tasca 5: (4/8) Provette [2 Provette contenenti Alien/ 2 Provette contenenti Ripley ]
    Protesi dentale
    Arcata superiore
    Dente destro : // -- Dente sinistro : //
    Arcata Inferiore
    Dente destro : // -- Dente sinistro : //

    Per quanto riguarda gli attacchi semplici di Tabris , questi hanno velocità pari a (7+7)/2=7 con danno probabile di 2-4 più il danno del veleno. Il jutsu di Kabuto è invece eseguito con Volontà e Intuito pari a 4. Dovendo essere il genjutsu attivo durante il turno di Byakko , Karui subirebbe un malus di -1 ai riflessi per il primo attacco subito

    CITAZIONE
    Azioni gratuite: 7 / Usate =2
    Azioni Offensive:
    Azioni Base: 3 / Usate = 3
    Azioni Disponibili: 2 Tecniche di diversa Energia - 3 Attacchi Semplici / Usate = 2 attacchi semplici , 1 Jutsu
    Azioni Non Offensive:
    Azioni Base/Disponibili: 2 Tecniche di diversa Energia - 3 Difese Semplici, 2 Lanci Oggetti (che non arrechino danni) / Usate = 0







    Nome : Kabuto Fuji
    Villaggio : Oto
    Energia : Rossa
    Grado : Special Jonin
    Mini scheda : Qui





  3. .

    Un solo cielo, un solo destino



    Narrato
    Parlato Kabuto
    Pensato Kabuto



    Gli attacchi di Kabuto e del suo serpente avevano nuovamente colpito appieno la pelle del mostro, ma questa volta accade qualcosa di diverso, qualcosa che accese la speranza negli occhi del giovane shinobi: le scaglie enormi che coprivano la spessa pelle della creatura andarono a frantumarsi, man mano che i suoi jutsu le colpivano.

    Si, ce la possiamo fare, possiamo abbattere questo mostro!

    La creatura iniziò ad ululare, muovendo la testa all'impazzata urlando verso un cielo che non gli avrebbe dato alcuna risposta: al contrario dalla terra arrivavano a centinaia gli attacchi degli shinobi di tutti i villaggi, centinaia e centinaia di ninja tutti riuniti per la stessa causa, una causa più grande di loro che richiedeva una ferma coesione. Kabuto, dalla testa di Kyodaija, guardò intorno a se ninja di Oto e Konoha combinare le loro tecniche fuuton e katon per attaccare la creatura, ninja di kiri e di kumo usare insieme il suiton e il raiton e ninja di Iwa che proteggevano chiunque grazie al doton. Per un momento fugace gli occhi del ragazzo si appannarono: erano lacrime di gioia, una gioia quasi incontenibile nel rendersi conto di come esseri tanto belligeranti come gli shinobi potevano comunque unirsi di fronte ad un pericolo schiacciante

    C'è speranza per questo mondo, devo poterci credere, dopo oggi posso farlo..

    La contentezza di Kabuto però venne interrotta bruscamente, quando la bestia sembrò riprendersi dal dolore che l'aveva scossa e paralizzata iniziando a muoversi bruscamente, come un cane che cerca di scrollarsi di dosso l'acqua dal pelo: i movimenti della bestia erano sconnessi, muoveva la coda e le gambe senza uno schema schiacciando qualsiasi cosa e sollevando roccia e magma in gran quantità spazzando via qualsiasi ninja cercasse di difendersi. Kabuto riusciva a malapena a tenersi in piedi sulla testa di Kyodaija, il quale allo stesso identico modo non riusciva a muoversi dalla posizione in cui si trovava, a causa delle vibrazioni del terreno simili a degli scossoni causati da un terremoto: il titano ad un certo punto ruotò quasi di 360 gradi, portandosi con la testa in direzione dei ninja intorno a Kabuto, poi abbassò la testa con le sue sei corna maestose e splendenti, e con esse arò decine e decine di metri di terreno. Il giovane shinobi di Oto non potè far altro se non aggrapparsi alla testa del suo serpente, ed entrambi furono spazzati via da quel poderoso attacco: il ninja di Oto riaprì gli occhi dolorante, accarezzando la testa di Kyodaija che sibilava e muoveva furioso il suo corpo, mentre intorno a loro tantissimi ninja ancora una volta cercavano di esprimere il loro dolore. Ma nessuno ebbe il tempo di poter fare qualcosa di sensato, perchè immediatamente la creatura attaccò: iniziando a sbattere i piedi per terra generò un numeri indefinito di detriti rocciosi e ad ogni pestata sul terreno, parte di quei detriti volavano come proiettili verso i poveri shinobi ancora atterrati

    Kyodaija attento!

    Kabuto potè appena avvisare la sua evocazione, ma entrambi vennero investiti dalla pioggia di pietre bollenti ritrovandosi distesi al suolo, ad una quindicina di metri dalle gambe anteriori della creatura. Kabuto si rialzò, aggrappandosi alla testa del suo serpente che allo stesso modo si erse sul suo lunghissimo corpo, sibilando verso il titano: intanto, intorno a loro, gli shinobi colpiti non si erano dati per vinti, e tutti quelli che ne avevano le forze si erano rialzati per sferrare un ultimo attacco alla creatura. Da quella posizione sopraelevata Kabuto si sentì forte, galvanizzato dall'energie di tutti i presenti e, urlando caricò nuovamente il nemico. Il suo serpente percorse la distanza che lo separava dal mostro e, urlando diede una possente testata alla creatura: intanto Kabuto saltò dalla testa di Kyodaija e, deciso a non risparmiare chakra, scelse di usare una tecnica suiton contro il mostro.

    Soffio dello squalo!

    Intorno a lui si generò una grossa quantità di acqua, la quale prendendo la forma di uno squalo si schiantò contro la gamba del mostro: Kabuto cadde al suolo, esausto per aver utilizzato una tecnica dell'arte dell'acqua in condizioni così sfavorevoli, però non aveva ancora finito. Si piegò sul terreno, sentendo il calore della roccia, poi aprì la bocca e da essa uscirono una moltitudine di serpenti muniti di lame. Questa onda di rettili attraversò le rocce e il magma e si andò a scontrare col piede del mostro, sbattendo e lacerando, facendo quanti più danni potevano: intorno a Kabuto ormai le ovazioni degli shinobi trionfanti si facevano sempre più alte, e con esse anche la fiducia del ragazzo cresceva




    Nome : Kabuto Fuji
    Villaggio : Oto
    Energia : Rossa
    Grado : Special Jonin
    Mini scheda : Qui





  4. .

    Rialzarsi, sempre e comunque



    Narrato
    Parlato Kabuto
    Pensato Kabuto
    Parlato Ninja misterioso di Oto



    Kabuto sentiva sensazioni contrastanti: il corpo gli bruciava violentemente, la schiena pungeva e la testa sembrava svuotarsi in un turbinio vuoto di nero assoluto, ma tutto il suo corpo sentiva ogni tanto dei brividi freddi, come se qualcuno lo stesse toccando con del ghiaccio per pochi secondi, per poi lasciarlo nuovamente in preda alle fiamme dell'inferno. Gradualmente, con uno sforzo che gli apparve titanico, il giovane riaprì gli occhi aprendo così un varco su quella pesante oscurità che gli era calata addosso: la vista era palesemente appannata, le membra erano pesanti e i suoi ricordi si riaffacciarono nella mente come una lampadina che s'accendeva all'improvviso

    Dannazione, quel mostro ci ha attaccati e sono svenuto... Di nuovo! Sono davvero patetico accidenti ma, chi diavolo mi avrà salvato sta volta?! e dove mi trovo ?!

    Un macigno d'ansia piombò sul petto di Kabuto, il quale non riusciva a mettere a fuoco il posto in cui si trovava, ma che era certissimo di non trovarsi in un campo medico, dato che sopra la sua testa non c'era una tenda e sotto la sua schiena non c'era neanche un lettino da campo. Sforzandosi più che poteva il giovane sollevò quantomeno il busto, mettendosi seduto, poi si strofinò gli occhi con vigore e finalmente riuscì a mettere a fuoco l'ambiente circostante: vide che di lato a se c'era un macigno enorme, e che probabilmente quella posizione non era molto distante dall'area in cui si combatteva col mostro, anzi sembrava proprio la stessa zona. Ma la cosa che maggiormente stupì Kabuto fu il profilo di una shinobi poco distante da lui, che accovacciata sul limitare del macigno osservava qualcosa al di là di esso, dando le spalle al ragazzo

    Eh... Ehi! Chi sei tu e dove mi hai portato?!

    Quelle parole uscirono a fatica dalla gola del ragazzo che in maniera del tutto improvvisa iniziò a tossire fino a farsi lacrimare gli occhi: per tutta risposta la shinobi si girò. Kabuto ebbe la conferma che fosse una donna dalla sua silhouette, ma il volto di lei era coperto da una maschera alquanto particolare: era di colore totalmente viola con degli inserti neri, gli occhi erano due piccolissime fessure, la bocca somigliava a quella di un demone con i denti ricurvi verso l'esterno ed infine, sulla fronte, era inciso il simbolo di Oto

    Sei una shinobi di Oto?! Lo sono anche io, a.. aspetta!

    Kabuto cercò freneticamente il suo coprifronte, così da dimostrare alla donna di appartenere allo stesso villaggio, ma si accorse di non averlo più sulla fronte, finchè non fu proprio la donna a porgerglielo con un gesto veloce: Kabuto lo prese e chiudendo gli occhi poggiò la fronte sulla placca di metallo, riuscendo a malapena a trattenere la voglia di urlare i suoi ringraziamenti, poi per andare sul sicuro lo ripose nel suo porta kunai, così da non perderlo nuovamente. Fatto questo Kabuto osservò nuovamente la donna, sentendo che anche gli occhi di lei si erano posati su di lui, e notò che oltre alla maschera anche il resto del suo abbigliamento era particolare: non portava vesti comuni o giubbe da chunin, ma quella sembrava piuttosto una sorta di tunica unica atta ad attutire gli impatti

    Forse è solo la mia immaginazione, ma quelle mi sembrano le vesti di un anbu.. Ma dubito di poterle porre una domanda simile, anche se ci avessi preso dubito che mi risponderebbe..

    Mentre Kabuto si domandava su cosa potesse o non potesse chiedere alla donna, fu proprio lei ad interromperlo

    Sei svenuto da mezz'ora ragazzo, ti ho trovato sul campo di battaglia e quando mi sono resa conto che eri vivo ti ho portato qui. Non siamo lontani dalla creatura, questo enorme masso qui ci protegge, ma distiamo dal mostro si e no ad una trentina di metri, quindi potremmo essere colpiti da un momento all'altro!

    Detto questo la donna si spostò di nuovo verso il bordo del macigno, probabilmente cercando di capire che cosa il mostro stesse facendo.

    Io non so davvero come ringraziarti! E.. vorrei chiederti tante cose, ad esempio se hai salvato certi ninja che conosco. Ma al momento è più importante che io continui a combattere contro quella mostruosità!

    Kabuto cercò di alzarsi ma una fitta lancinante alla schiena lo costrinse nuovamente per terra, e gemendo finì per attirare la donna che si fiondò su di lui, facendolo stendere forzatamente per terra tenendo una mano lungo la spina dorsale ed una poggiata sul petto. Il ragazzo respirò affannosamente, capendo che anche questa volta i danni che aveva subito erano più di quelli che credeva

    Non sei messo malissimo, potrei rimetterti apposto in un'oretta così potrai tornare a combattere come desideri!

    La donna iniziò ad emanare un chakra curativo dalle mani, che in pochissimi secondi finì per far già sentire meglio il ragazzo, che però d'istinto allontanò le mani della donna rinunciando a quella fantastica sensazione di benessere: in quell'istante, anche se non poteva vedere il volto dietro la maschera, Kabuto capì di aver sconvolto la shinobi

    Tu sei in perfetta salute, è chiaro che puoi fare molto più di me! Questa per me sarebbe già la terza volta contro quella creatura.. sono già stato abbattuto due volte. Quindi, se vuoi usare il tuo chakra, usalo per comattere al posto mio! Io me la caverò..

    Kabuto disse quelle parole con un tono gravissimo, consapevole del peso di quello che diceva: rimanere li senza forze poteva anche significare la sua morte, ma in quella situazione il giovane capiva che l'obiettivo di tutti doveva essere la distruzione di quella creatura, e la vita di Kabuto era poca cosa in confronto ad un obiettivo così grande. Improvvisamente però la donna schiaffeggiò Kabuto, lasciandolo di stucco

    Sei solo un ragazzino per aver detto una cosa simile! Pensi davvero che io possa lasciarti qui a morire?! Se vuoi gettare la tua vita puoi farlo, ma non se io sono nei paraggi. E non perchè sei un ninja di Oto o perchè questa è una situazione disperata in cui servono tutti i ninja possibili... Ma perchè non accetto che qualcuno rinunci alla sua vita in maniera così facile!

    Dicendo questo la donna ricominciò a curare Kabuto, che non potè fare altro se non accettare quelle cure: le parole della donna erano state chiare, schiette, ed anche più che comprensibile. Se Kabuto si sarebbe potuto alzare dopo quelle cure, allora avrebbe dato tutto se stesso per non renderle vane. Ci volle più o meno un'oretta, durante la quale la donna chiese a Kabuto di fare silenzio, facendo calare fra i due un'atmosfera tesa, interrotta spesso dalle urla del mostro e degli shinobi circostanti. Quando finalmente il trattamento finì, Kabuto riuscì praticamente a saltare in piedi pieno di energie

    Posso combattere, posso farcela!

    Grazie, davvero. Farò di tutto per non rendere vano il tuo lavoro!

    Kabuto si inchinò e si avviò verso il bordo del masso, così da poter tornare a combattere, quando la voce della donna lo bloccò, rotta dall'emozione

    Siamo qui da neanche un giorno, eppure ho già visto morire due miei amici, senza poter fare niente per loro. Questo mostro va fermato, bisogna fargliela pagare! Ma non deve costare altre vite, mi hai capito ragazzo?!

    Kabuto si girò e annuì: non avrebbe buttato la sua vita, avrebbe dato battaglia a quella creatura e avrebbe fatto di tutto per non morire. Guardò davanti a se e vide quel titano incandescente mentre si dimenava, mandando all'aria centinaia di ninja: la gamba più vicina era quella posteriore sinistra, e Kabuto aveva intenzione di farla crollare. Concentrò il suo chakra sentendo le sue abilità innate rinvenire, si morse il pollice ed evocò uno dei suoi serpenti giganti, Kyodaija, ritrovandosi improvvisamente sollevato di parecchi metri dal terreno, sulla testa della sua creatura.

    Sono qui per abbatterti mostro! Kyodaija, forza!

    Il serpente gigantesco ruggì con forza scuotendo l'aria e con un balzo coprì almeno quindici metri, per poi allungare tutto il suo corpo verso il mostro puntando a mordergli la gamba: quando le sue zanne affondarono nella carne della creatura, Kabuto decise di attaccare per conto suo

    Vorrei usare una tecnica suiton, ma fa troppo caldo, userei un sacco di chakra per generare anche pochissima acqua!

    Arte del vento: proiettili di vuoto!

    Inalò moltissima aria e sparò una moltitudine di piccoli proiettili di aria compressa che andarono ad impattare con forza sulla pelle del mostro, producendo numerosi bang che però non sembrarono portare particolari danni al nemico. Non contento, Kabuto spalancò la bocca e usò la tecnica del serpente ammaliatore, con la quale sputò un grosso serpente la cui testa andò ad impattare con violenza sullo stesso punto su cui avevano impattato i proiettili sperando che finalmente la scaglia si rompesse




    Nome : Kabuto Fuji
    Villaggio : Oto
    Energia : Rossa
    Grado : Special Jonin
    Mini scheda : Qui





  5. .

    Una faccia, una razza



    Narrato
    Parlato Kabuto
    Pensato Kabuto
    Parlato Medico di Konoha



    Un calore insopportabile, urla ovunque ed il rumore di passi e pietre che si spaccavano, poi un dolore lancinante e all'improvviso Kabuto aprì gli occhi balzando quasi in piedi, come se fosse appena uscito dall'acqua dopo una lunga sessione in apnea: il giovane aveva la testa che gli rimbombava, come se un tamburo da guerra gli suonasse nel cranio. La vista era sfocata e tutto il corpo era pesante come un macigno, rendendogli impossibile muoversi ed anche capire dove si trovasse

    L'ultimo ricordo è.. si, quel mostro gigante che ci attacca e io che soccombo. Ne sono certo, non avevo più le forze per muovermi e sono svenuto..

    Per calmare la mente il giovane chiuse gli occhi e piegò la testa, ponendo le mani a conchetta davanti alla bocca e al naso, respirando lentamente e con un ritmo lento, così da riprendere possesso delle sue capacità intellettive e della sua calma, al fine di capire dove si trovasse. Gli ci volle un minuto abbondante, ma quando riaprì gli occhi ebbe modo di capire dove si trovava: era su un lettino in mezzo a tanti altri, tantissime persone intorno a lui correvano e urlavano ordini e richieste, ovunque poteva sentire puzza di sangue, medicinali e cenere, inoltre sulla pelle aveva chiara quella sensazione di calore che aveva avuto in precedenza, mentre si avvicinava al luogo in cui si trovava la titanica creatura sputafuoco.

    Si direbbe un campo medico. Qualcuno deve avermi trovato sul campo di battaglia svenuto, e deve avermi portato qui.. Chissà a che villaggio apparteneva..

    Lo shinobi di Oto girò la testa in tutte le direzioni cercando di attirare l'attenzione di qualche medico, ma tutti erano affaccendati con feriti evidentemente più gravi di lui: gli venne naturale osservarsi il corpo, notando che aveva la gamba destra del pantalone del tutto strappata e che aveva una fasciatura che andava dal ginocchio alla caviglia, inoltre anche tutto il busto e le braccia erano fasciate, ma per sua fortuna non vide ferite gravi o irrecuperabili, quantomeno alla sua vista

    Non dovrei dirlo ma ho avuto una fortuna sfacciata, potrebbe non ricapitarmi!

    Strinse i pugni cercando di misurare quanta forza gli fosse rimasta, e per un momento si ritrovò piegato in due dal dolore: anche solo quel semplice sforzo muscolare gli procurò fitte in tutto il busto e lungo le braccia. Cercò di non lacrimare, ma non potè evitare di gemere e fu proprio in quel momento che qualcuno gli si fermò di fianco, interrompendo bruscamente la sua corsa.

    Ehi ehi ehi, ma da quanto sei sveglio giovanotto?! Eh.. Ehi voi, pensate a quell'amputazione più avanti, io ora mi occupo di questo!

    Kabuto alzò lo sguardo e vide un uomo di mezza età, rasato e con un pizzetto grigio: portava dei guanti in lattice puliti e sulla manica della spalla destra campeggiava il coprifronte di Konoha. Per un istante il ragazzo ripensò ai ninja di Konoha che conobbe durante l'attacco del mostro di ghiaccio, ed anche a quelli con cui aveva combattuto gli schiavisti nell'isola al largo delle coste di Kiri. Gli vennero in mente i suoi compagni tutti, e si chiese quante delle persone a cui aveva pensato avessero combattuto contro quella creatura, e se tutti esattamente come lui avevano avuto la fortuna di risvegliarsi vivi e vegeti dopo essere stati brutalmente sconfitti.

    Ragazzo, guardami negli occhi, devo capire se ci sei!

    Il ninja di Konoha iniziò a schioccare le dita a pochi centimetri dalle orecchie di Kabuto, distraendolo dai suoi pensieri e portandolo a guardare torvo lo shinobi sconosciuto.

    Si... si ci sono, non c'è bisogno di trattarmi così!

    Pff, come se avessi tempo da perdere con lamentele simili! Ora, come ti chiami e quanti anni hai, cosa facevi prima di svenire e rispondi a queste domande mentre segui il mio dito!

    Kabuto si ritrovò il dito del presunto medico di fronte al naso, per poi vederlo muoversi lentamente a destra e sinistra, fino a i limiti del suo campo visivo: per quanto si ritrovasse seccato da un atteggiamento così brusco, capiva la necessità di una tale fretta, quindi ubbidì rispondendo a tutte le domande e osservandoil dito senza muovere la testa, ma solo gli occhi

    Il mio nome è Kabuto, ho diciassette anni e prima di finire qui stavo combattendo contro quella mostruosità che stanno affrontando tutti.. Piuttosto, da quant'è che sono qui?!

    L'uomo degnò a malapena Kabuto di uno sguardo, girò intorno al suo lettino e prese un blocco di fogli appeso ai piedi della struttura metallica, annotò qualcosa e poi si piegò prendendo qualcosa che Kabuto inizialmente non riconobbe, ma che poi identificò essere il suo coprifronte. L'uomo glielo porse di fretta, poi ripose il blocco dove l'aveva preso e poggiò le mani sul lettino, guardando dritto negli occhi il suo paziente

    Sei qui da mezz'ora, e prima che tu me lo chieda, no non so chi ti abbia portato qui. Inoltre... cavolo sei un ragazzino, so già cosa vuoi chiedermi. Non posso perdere tempo cercando i nomi di amici e parenti vari, mi spiace. Quando tutto questo sarà finito potrai accertarti delle loro vite al tuo villaggio!

    Le parole del medico spiazzarono Kabuto, che proprio pochi istanti prima stava per chiedergli esattamente ciò che lui pensava: si rabbuiò momentaneamente, ma anche questa volta non potè fare a meno di comprendere la situazione, quindi alzò nuovamente lo sguardo verso il medico, convinto di quello che stava per dire

    Voglio tornare a combattere!

    L'uomo di fronte al giovane sogghignò, poi si grattò la pelata e si avvicinò afferrando con delicatezza le braccia di Kabuto e manipolandole, causandogli ogni tanto delle fitte di dolore

    Voi giovani volete sempre.. correre. Hai avuto fortuna, non sei particolarmente messo male. Tieni, inghiotti questa e fra due ore tornerò a controllarti!

    Kabuto mandò giù la pillola che gli era stata appena data: aveva un sapore strano, simile a quello della paprika e si ritrovò improvvisamente a tossire convulsamente, finchè non riuscì di nuovo a respirare come si deve. In quel momento si rese conto che il medico era già scappato via, dandogli le spalle per andare ad aiutare altrove

    Voglio essere utile anche io.. per questo tornerò a combattere!

    Kabuto si stese, chiuse gli occhi e lentamente calò in un sonno piombigno: quando ormai era perso nel mondo dei sogni, una mano che lo scuoteva fece riemergere il ragazzo nel mondo della veglia. Intorno a Kabuto c'era lo stesso chaos di prima, ed il calore non aveva accennato a calare, eppure qualcosa era diverso. Quasi d'istinto il ragazzo saltò giù dal lettino e si stiracchiò, notando come si sentisse quasi tornato a nuovo: qualche articolazione gli doleva, e si sentiva un pò a corto di chakra, eppure rispetto a quando si era svegliato poco prima stava nettamente meglio. Di fianco a lui lo stesso medico che l'aveva visitato prima sorrideva, poi indicò una direzione alle sue spalle.

    Siamo ad un paio di kilometri dal campo di battaglia, in quella direzione. Se hai intenzione di combattere ragazzino.. cerca di non farti ammazzare!

    Kabuto afferrò in pieno il concetto e si inchinò più che poteva di fronte a quell'uomo che, in breve tempo, aveva acquistato tutto il suo rispetto: senza dire altro il giovane raccolse il suo armamentario e scappò nella direzione indicatagli, lasciandosi alle spalle il campo medico. Lungo il tragitto notò come la natura stava risentendo del calore ancora più di prima, con piccoli incendi che prendevano vita un pò ovunque e la fauna che scappava da quella desolazione desertica. Intorno a lui decine di ninja di muovevano in tutte le direzioni : c'era chi come lui tornava al campo di battaglia, ma anche chi veniva trasportato verso il campo medico, e spesso in condizioni a dir poco pessime

    Quante morti.. e per cosa?! Che diavolo può volere quel mostro o chiunque lo controlla?!

    La rabbia si impadronì del ragazzo che accelerò più che poteva, finchè nuovamente non si stagliò all'orizzonte lo spettacolo del mostro che affrontava centinaia di ninja: questa volta la creatura sembrava leggermente più in difficoltà, aveva delle ferite aperte abbastanza evidenti, eppure la sua figura titanica si stagliava all'orizzonte, possente e incrollabile.

    Ti butterò giù questa volta!

    Kabuto discese nuovamente in quella valle infernale, saltando da una roccia all'altra, evitando lava e fiammate, osservando come intorno a lui tutti si stessero impegnando con tutte le loro forze per abbattere quell'immensa creatura. Quando fu ad una quindicina di metri dal mostro estrasse un kunai ed una carta bomba, lanciandoli verso la gamba anteriore sinistra, quella a cui si era avvicinato maggiormente. Era consapevole di come non fosse al pieno delle forze, e allo stesso modo di come non lo dovesse essere neanche la sua evocazione, quindi preferì non utilizzare la sua abilità innata. Quando la carta bomba esplose fragorosamente, il giovane non attese neanche che la nube di polvere si diradasse: distese le braccia orizzontalmente e dopo aver percorso una decina di metri utilizzò la tecnica dell'onda tagliente. Una possente folata di aria compressa colpì la pelle spessa del mostro, facendo più danni alla roccia circostante che alle sue scaglie

    Ora basta. Rasengan!

    Kabuto generò un rasengan nella mano destra e si lanciò verso la gamba della creatura, sperando che la sa tecnica riuscisse quantomeno ad aprire una piccola ferita su quella pelle mostruosa




    Nome : Kabuto Fuji
    Villaggio : Oto
    Energia : Rossa
    Grado : Special Jonin
    Mini scheda : Qui







    Edited by Zolf J. Kimble - 16/12/2018, 14:44
  6. .

    Strenua resistenza



    Narrato
    Parlato Kabuto
    Pensato Kabuto



    Gli attacchi erano andati tutti a segno, in maniera più che ovvia contando la stazza del mostro, eppure Kabuto era certo che gli sforzi fatti fossero infinitesimali rispetto a ciò che necessitava quella creatura per essere abbattuta definitivamente.
    Anche quando affrontai quel mostro di ghiaccio ebbi l'impressione che i miei sforzi fossero inutili.. però questa volta posso fare qualcosa in più, questa volta posso contribuire maggiormente ad una causa comune!
    Anche se il suo jutsu sembrava non aver causato particolari danni alla gamba della creatura, questa si girò proprio nella direzione da cui era venuto l'attacco: ogni piccolo spostamento di quel gigantesco mostro creava delle vere e proprie scosse telluriche, e il suo sguardo fiammeggiante rivolto in quella direzione fu in grado di far congelare sul posto molti degli shinobi che stavano combattendo.
    Non.. non posso credere sul serio che abbia sentito il mio jutsu e che abbia intenzione di attaccarci.. NON SCHERZIAMO!
    Kabuto non stava provando panico, aveva fiducia nella sua forza e nelle sue capacità e sapeva che se anche fosse stato attaccato, in un modo o nell'altro se la sarebbe cavata: ciò che lo preoccupava fu la moltitudine di gente che lo circondava in quel momento e che, con ogni probabilità, sarebbe stata spazzata via da un eventuale attacco insieme a lui. Senza dare tempo al giovane di pensare il titanico mostro emise un ruggito possente, capace di scuotere la terra e muovere l'aria come il vento di un tornado: il verso della creatura era terrificante, impossibile da paragonare a qualsiasi verso animale esistente, eppure Kabuto ebbe la sensazione di trovarsi di fronte ad un gigantesco predatore, un animale bramoso di sangue pronto a balzare sulla preda per distruggerla e fare scempio delle sue carni. Dopo il ruggito il mostro sollevo con una velocità inaspettata la zampa anteriore sinistra e, con essa, si produsse in una terribile spazzata con la quale mirava a colpire la zona in cui si trovava Kabuto.
    Non posso scappare nè difendermi, nessuno qui ne è in grado ne altrimenti lo avrebbero già fatto!
    Tutti salvatevi come potete, non cadete nella lava!
    Le parole del ragazzo si persero in una miriade di urla e richiami, la folla intorno a lui era totalmente andata nel panico vedendo la zampa mastodontica farsi largo lungo la roccia, puntando proprio a quella zona: Kabuto ebbe a malapena il tempo di proteggersi il volto per evitare danni agli occhi o ad altre parti sensibili, e in pochi secondi fu sbalzato via con una forza tremenda insieme a decine di altre persone intorno a lui. Quando Kabuto riaprì gli occhi si rese conto di aver subito diverse contusioni e che era stato lanciato per almeno una dozzina di metri, ed esattamente lo stesso destino era capitato al suo serpente che giaceva agonizzante a pochi metri da lui.
    Ehi, ehi tutto bene?! Puoi ancora combattere forza!
    Il gigantesco serpente a tre teste degnò a malapena di uno sguardo il suo padrone, per poi concentrarsi nuovamente sulla gigantesca creatura che ora si ergeva unicamente sulle zampe posteriori, proiettando sotto di lei un'ombra titanica, talmente grande da dare l'impressione che Dio stesso avesse deciso di oscurare il sole. Kabuto se ne rese conto e sbarrò gli occhi esterefatto: rimase fermo, pietrificato dalla consapevolezza che scappare come i ninja intorno a lui era quasi del tutto inutile, così attese di comprendere la prossima mossa del mostro, il quale non si fece attendere. Stagliatosi ormai alto nel cielo, la creatura ricadde con tutta la forza che aveva sul terreno sottostante, mentre le sue zampe si coloravano di un bagliore rosso intenso simile a quello delle sue corna: nel preciso istante dell'impatto un'onda concentrica si disperse a 360° su tutto il cmapo di battaglia, e dal terreno fratturato zampillarono torri di lava ovunque si potesse osservare.
    Sotto di me!
    Kabuto ebbe giusto il tempo di rendersi conto della vibrazione del terreno sotto di lui, ma questo non bastò ad evitargli di essere spazzato in aria da una colonna di lava insieme alla sua evocazione: il calore bruciò la maglia del ragazzo e ne ustionò la pelle della schiena, che si lacerò con violenza al momento dell' impatto col suolo. Il giovane trattene un grido e si dimenò per terra, dolorante com'era per le ferite appena subite: passarono dei minuti e finalmente Kabuto riuscì quantomeno a mettersi in ginocchio, sbavando leggermente per la fatica.
    A guardarlo.. sembra che non gli stiamo facendo neanche il solletico. Questo mi fa davvero arrabbiare!
    Il ragazzo si alzò titubante, osservò il serpente gigante affianco a lui che a fatica faceva lo stesso ed insieme si concentrarono sul titanico mostro, che ora non dava loro le spalle: le corna della creatura avevano un che di ipnotico per Kabuto, con quel bagliore rosso che colorava l'ambiente con un tono quasi orrorifico
    Ehi.. Non è ancora finita!!
    Kabuto urlò con tutto il fiato che aveva in corpo e insieme alla sua evocazione corse verso la creatura: rallentando il passo lasciò che fosse il suo serpente a scagliarsi per primo contro la gamba sinistra del mostro, puntandola prima con una possente testata e in seguto colpendola con una frustata di coda. L'evocazione di Kabuto era evidentemente ferita, e non avrebbe resistito ancora allungo, ma nonostante la situazione avversa aveva dato il massimo per il suo padrone, e di questo il ragazzo fu più che grato. Intanto Kabuto era arrivato a pochi metri dalla gamba della creatura e, cariando quando più chakra poteva nella mano destra, creò un rasengan: la luce azzurra del chakra illuminò tutta la piccola area circostante, come a purificare la zona da quel rosso mortifero generato dalla creatura. Poi, senza esitazioni, il ragazzo si lanciò all'attacco, scagliando il suo jutsu alla base del piede della creatura
    Spero che questo tu lo senta, lo spero davvero!!




    Nome : Kabuto Fuji
    Villaggio : Oto
    Energia : Rossa
    Grado : Special Jonin
    Mini scheda : Qui





  7. .

    I'm all fired up



    Narrato
    Parlato Kabuto
    Pensato Kabuto
    Parlato ninja di Konoha



    Kabuto si stava dirigendo a passo spedito verso Oto, stanco dopo quattro giorni interminabili di lavoro tedioso: l'ultima missione, assolutamente indegna per uno special jonin, era consistita nel tentativo di pacificazione fra due famiglie benestanti al confine con Konoha. In buona sostanza la contesa poggiava le basi sul desiderio comune di un appezzamento di terra e, dato che le due famiglie avevano iniziato ad assoldare persone poco raccomandabili per convincere i rivali a desistere, gli abitanti del paesino vittime di quella contesa si erano rivolti a Oto: fu così che Kabuto si era ritrovato costretto a mandare K.o. criminali da quattro soldi e a mettere un po di sale in zucca nella testa dei rispettivi capifamiglie, i quali alla fine si dimostrarono così immaturi da commettere entrambi gesta dalla tale gravità che Kabuto non potè fare altro che farli arrestare, con buona pace delle due famiglie che si ritrovarono così a rinunciare all'appezzamento di terra tanto desiderato. Che seccatura, mi sarei dovuto insospettire riguardo questa missione fin dal momento in cui mi hanno avvisato che vi avrei partecipato da solo.. Cavolo non è così che migliorerò le mie capacità! Il giovane si stava pentendo di aver accettato l'incarico, non che avesse molta scelta ovviamente, però sapeva di aver praticamente sprecato quasi un'intera settimana nella quale non si era allenato e nella quale non aveva fatto ovviamente progressi nelle ricerche in cui poneva interesse. Quando sarò al villaggio farò una ramanzina a Urie, Nishio e Linlin. Avevano capito tutto e si sono defilati con le scuse più assurde. E farò una ramanzina anche a Yoroi e Akado quando torneranno dalle loro missioni! Non c'entrano niente in questo caso ma almeno così mi farò due risate.. A quel pensiero il volto di Kabuto si illuminò con un sorriso: anche in quei momenti di sconforto passeggeri, pensare ai suoi amici era un vero toccasana

    Malgrado fosse inverno però, qualcosa che non era il freddo tediava ulteriormente il giovane shinobi: un caldo asfissiante. Kabuto era partito per la missione vestito di tutto punto per il gelido inverno che era ormai arrivato, vestendosi con la sua giacca più pesante e utilizzando la sua adorata sciarpa azzurra, eppure in quel momento il ragazzo stava letteralmente sudando per il caldo. La cosa più assurda fu che Kabuto si rese conto di questo cambio di temperatura in pochissimi minuti, e man mano che il tempo avanzava lo faceva anche la temeperatura stessa, così che fu costretto quasi a spogliarsi rimanendo vestito unicamente con una sottile maglietta interna. Esausto per il caldo Kabuto si fermò in una piccola radura, appena al di fuori di un piccolo agglomerato di case, probabilmente i possedimenti di un gruppo di agricoltori: non per niente il giovane stava correndo in mezzo a delle risaie, fonte di sostentamento per buona parte dei coltivatori di Oto. La sensazione del caldo era così forte che Kabuto sentiva l'aria mancare e non finì qui: poco dopo essersi fermato tutta la natura intorno a lui sembrò subire a sua volta il cambio repentino nel clima, l'acqua divenne caldissima e le coltivazioni sembrarono bruciarsi lentamente, come mangiate da un fuoco invisibile. Da piccole tane sbucarono i vari animali che abitavano quelle risaie, come rane e serpenti, e tutti indistintamente sembravano decisi a scappare da qualcosa, senza preoccuparsi minimamente di chi fosse preda e chi predatore. Tutto questo non è normale.. non mi troverò mica in genjutsu?! I dubbi del ragazzo però vennero presto interrotti da delle urla, provenienti dall'agglomerato di case: preoccuato che qualcosa di grave stesse accadendo, Kabuto corse pronto alla battaglia, solo per ritrovarsi di fronte ad uno scenario assurdo. Gli abitanti della zona stavano scappando, chi urlando, chi piangendo e chi in un dignitoso silenzio, tutti sembravano decisia scappare di li nella direzione opposta dalla quale Kabuto stesso veniva: la cosa che saltò all'occhio dello shinobi non furono tanto gli abitanti che scappavano, quanto la compagine di ninja, tutti di villaggi diversi, che si trovavano in quel piccolo paesino. Per un momento la mente del giovane cadde in un baratro di disperazione, pensando che un'invasione di Otosu larga scala si stesse attuando in quel momento, ma la voce di una persona che gli si era affiancata di fretta lo distolse da quell'incubo. Sei uno shinobi di Oto eh! Bene, mi sembri confuso ma non c'è tempo per spiegare, limitati a seguirci, capirai cosa sta accadendo quando lo vedrai con i tuoi occhi!

    Ehi, ehi ma che fate qui?! La domanda di Kabuto cadde nel vuoto, confondendosi con le urla di terrore man mano che la temperatura continuava ad alzarsi: il ninja che aveva rivolto la parola a Kabuto, che si trattava per forza di un ninja di Konoha dato il suo coprifronte, era sparito nella folla, mentre tutti gli shinobi sembravano raggrupparsi verso l'uscita del paesino, per dirigersi nella direzione opposta rispetto alla popolazione. Non stanno andando ad Oto... ma che diavolo sta succedendo, e poi chi sta causando questo dannato caldo ?! I dubbi stavano mangiando la mente del giovane, quando un ricordo si illuminò nella sua mente, una situazione simile che aveva vissuto non troppo tempo prima: solo che quella volta non fu il caldo asfissiante a creare problemi al mondo intero, erano le zanne di un'era glaciale inaspettata che fecero unire tutti i ninja sotto un'unica bandiera. Una stuazione simile?! No, non ci credo.. però se non seguo questi shinobi non capirò di certo cosa stia accadendo, e non ho certamente di tornare ad Oto per capire meglio la situazione.. Cazzo! Kabuto raccolse tutta la sua determinazione e iniziò a seguire gli shinobi degli altri villaggi, tenendosi ad una certa distanza da tutti, quasi per osservare le loro mosse da lontanto: potè notare con grande stupore che a nessuno sembrava interessare il compagno che aveva di fianco, tutti sembravano concentrati su qualcosa di diverso, qualcosa che ancora dovevano vedere. Spero che non sia così.. spero che non sia così! Corsero per un bel pò, osservando man mano il paesaggio che cambiava: la terra sembrava bruciata, l'acqua ribolliva e la vegetazione stava prendendo fuoco, esattamente come il cielo era privo di nuvole e aveva preso un colore rossastro. All'orizzonte Kabuto infine notò la causa di tanto scompiglio: una figura a dir poco mastodontica si ergeva in mezzo ad una fossa di magma e pietre fuse, circondata da centinaia e centinaia di ninja provenienti da nazioni e villaggi diversi. La creatura appariva come qualcosa di diverso da qualsiasi animale Kabuto avesse mai visto, impossibile da descrivere se non come un gigantesco quadrupede squamoso fornito di sei corna gigantesche di un colore rosso luminescente, quasi come se fossero incandscenti: intorno al mostro tutto sembrava toccare temperature pazzesche, con la pietra nuda che si carbonizzava e sbuffi di lava che si alzavano da crepe nel terreno

    Questo è.. è come l'ultima volta con quel mostro di ghiaccio.. Ma questa volta mi sembra un inferno ancora peggiore. Come diavolo dovremmo affrontare una creatura del genere? Il cuore del ragazzo titubò momentaneamente, pensando a quanto potesse essere insignificante la sua forza di fronte ad una simile creatura, ma poi i suoi occhi si spostarono da ciò che era maggiormente visibile, muovendosi sulla moltitudine di ninja che circondavano il mostro: ninja di Konoha, di Oto, di Kiri e in generale di tutti i villaggi, tutti quanti erano accorsi lì e tutti quanti stavano combattendo al meglio delle loro possibilità. Ovunque si sentivano urla di ordini, nomi di tecniche e feriti che chiedevano assistenza medica: per l'ennesima volta il mondo si era unito contro una minaccia comune, e anche chi si sentiva debole era accorso lì, così da poter dare il suo sostegno. Istintivamente Kabuto sorrise: se i ninja erano ancora capaci di unirsi in momenti simili, forse non tutto era perduto. Bene.. Non devo essere da meno, tutto il mondo degli shinobi avrà la meglio anche contro questa minaccia! Rinvigorito, Kabuto corse a perdifiato verso una delle gambe della creatura, portandosi ad una ventina di metri dalla gamba posteriore destra e posizionandosi su un piccolo isolotto di pietra, circondato dal magma bollente. Chiunque sia nelle vicinanze si allontani! Tecnica dell'evocazione! Kabuto si morse un pollice e dopo aver composto i sigilli evocò il suo serpente gigante più possente, il serpente a tre teste: l'evocazione sibilò e si dimenò in preda al panico, colto di sorpresa dalla vista del mostro titanico e dal calore della zona. Attaccalo! Tutte e tre le teste del serpente sibilarono con furia verso Kabuto, contrariate per essere state evocate in quelle condizioni, ma nonostante ciò obbedirono scagliandosi contro la gamba del mostro: una delle teste assestò una possente testata all'arto nemico, mentre un'altra scattò in avanti per azzannare la carne del nemico. Intanto, ai piedi della creatura, Kabuto aveva coinvogliato il suo chakra per utilizzare la sua tecnica fuuton più possente Arte del vento: singola bufera di vuoto! Con tutta l'aria che aveva in corpo, il giovane shinobi di Oto scagliò la sua tecnica alla base del piede nemico, causando un turbine di distruzione che coinvolse tutto l'ambiente circostante all'area dell'attacco: immediatamente notò che le scaglie del mostro sembravano a malapena aver risentito del colpo




    Nome : Kabuto Fuji
    Villaggio : Oto
    Energia : Rossa
    Grado : Special Jonin
    Mini scheda : Qui


    Mi scuso se posto in un giorno di festa quando potevo postare ieri, ma il giorno migliore per me era proprio oggi :fiore:



  8. .

    Commedia di equivoci



    Narrato
    Parlato Kabuto
    Pensato Kabuto
    Parlato Urie
    Parlato Nishio
    Parlato Kenta
    Parlato inserviente



    Kabuto e Tabris si erano scagliati furiosamente contro il nuovo avversario, sicuramente senza trattenere la loro forza, è vero, eppure per un istante il giovane special jonin di Oto ebbe l'impressione che il ragazzo che aveva di fronte fosse sorpreso: qualcosa nella loro breve conversazione era riuscito a distogliere l'attenzione del nuovo nemico che, così, non riuscì ad evitare nessuno degli attacchi a lui diretti. Qualcosa non quadrava e quindi Kabuto si fermò, osservando il giovane che lentamente si rialzava, e contenstualmente fermò Nishio e Urie alzando una mano, consapevole che i due compagni al contrario di lui erano pronti a chiudere lo scontro fornendogli supporto. Ho detto che l'avrei arrestato, che si sia fermato per questo? Magari Karui l'ha imbrogliato in qualche modo, e quindi non si aspettava di star commettendo un crimine. Però è inverosimile, prima ci ha attaccati con una certa foga.. Non abbiamo tempo, ma voglio sentire ciò che ha da dire! Kabuto si morse il labbro, stizzito dalla situazione: nella sua mente era ormai chiaro che fosse troppo tardi per trovare e catturare Karui, ma se quel ragazzo era davvero un suo sottoposto allora avrebbero potuto trarre vantaggio dalla situazione. KARUI???..Chi è Karui??? Con questa frase il ragazzo raggelò l'aria, immobilizzando sul posto tutta la squadradi Oto: non mentiva, era fin troppo chiaro che quel giovane con cui avevano iniziato uno scontro non stava mentendo, era davvero troppo confuso nel pronunciare quel nome per mentire. Kabuto istintivamente congiunse le mani davanti alla bocca e si piegò sulle gambe, trattenendo nella sua testa una sequela di insulti rivolti a se stesso e a quel ragazzo. Siamo cascatin in un equivoco. Porca ... Ma che cacchio ci fa questo ragazzino qui e perchè diavolo ci ha attaccati?! Intanto alle sue spalle, Nishio e Urie reagivano in maniera diversa alla rivelazione: Urie calciando un sasso nelle vicinanze, e Nishio cercando di soffocare una risata mentre puliva le lenti da vista. Kabuto si rialzò cercando di mantenere la calma: in fin dei conti pensò, era meglio così, d'altronde Urie non stava ragionando, tutti e tre erano stanchi e Karui si era mostrato più forte del previsto, quindi uno scontro fra di loro poteva avere esiti inaspettati ed infausti. Allora, mi pare di capire che ci sia stato un malinteso... Kabuto sollevò il coprifronte che portava legato al collo, mettendolo bene in vista. Noi tre siamo ninja di Oto. Tornavamo da una missione e per puro caso abbiamo incrociato un mukenin, la cui cattura sarebbe un nostro compito prioritario. Quindi abbiamo deviato e ci siamo messi al suo inseguimento. Ad un certo l'abbiamo perso e poi tu ci hai ... attaccati, quindi abbiamo pensato che fossi un suo sottoposto! L'ultima parte della spiegazione venne espressa con un tono abbastanza stizzito: non che il ragazzo potesse stare antipatico a Kabuto così, a pelle, ma obiettivamente erano stati attaccati senza alcun motivo, e la cosa non gli era ancora andata giù

    Finito il riassunto, il giovane scoppiò in una fragorosa risata, lasciando di stucco Kabuto e Urie, mentre Nishio questa volta non riuscì a trattenersi e iniziò a ridere anche lui, arrivando quasi alle lacrime. Nishio.. eddai.. ...NONONOOO!.. scusate voi!!... pensavo foste gli idioti che perseguitano Tsu-pyon!! Tsu-pyon ?! Quel nome non diceva niente a Kabuto, assolutamente niente, eppure adesso era tutto più chiaro: evidentemente quel giovane stava facendo da guardia del corpo, e le loro strade si sono incrociate nel momento sbagliato. Intanto, con un rapido sguardo, Kabuto notò che Urie era diventato leggermente rosso sentendo quel nome, incuriosendo non poco il suo caposquadra. Ci volle un minuto abbondante perchè le risate si fermassero, e così tutta la matassa potè essere sbrogliata al meglio. ..qui vicino stanno girando un film...e un gruppo di Stalker stà perseguitano Tsu-pyon... la protagonista... e io e i miei compagni siamo stati assunti per difenderla... Mentre concludeva la frase il suo volto si deformò in una smorfia, finchè non incrociò lo sguardo con quello di Kabuto, facendo intendere tutto ciò che stava pensando: se il gruppo di Oto stava cercando un mukenin che scappava in quella direzione, allora era plausibile che per quell'ora fosse giunto sul set e che, forse, poteva creare dei problemi. Lui potrebbe essere sul set, lo avete capito anche voi. Se volete mi potete seguire fin li! Urie si illuminò alla richiesta, Nishio si ritrovò a sbuffare pesantemente mentre Kabuto, sorridendo, fece un cenno di intesa con la testa: se Karui si fosse trovato sul set, questa volta non l'avrebbero lasciato scappare. Il tragitto fu abbastanza breve, tanto che Kabuto non potè perdere tempo a dare informazioni su Karui alla guardia di Tsu. Spero solo che se è arrivato li non sia riuscito a prendere ostaggi. Sarebbe davvero problematico catturarlo in quel caso... Sbucati fuori dal limitare della foresta, il gruppo si ritrovò di fronte una distesa di gente, camper, telecamere e qualsiasi cosa potesse avere a che fare con il mondo del cinema: c'era fermento, un'aria tesa, tutti correvano e urlavano ordini creando un caos di parole incomprensibile. Siamo arrivati tardi, avrà già agito! I set cinematografici sono sempre così, non ti scaldare.. Capitano. Urie sembrava particolarmente sicuro di se e infatti, insieme alla guardia del corpo, si incamminò senza problemi in mezzo a quella folla: Kabuto e Nishio si guardarono l'uno con l'altro, perplessi per quell'uscita sfrontata di Urie, ma non potendo fare molto per capire si limitarono ad inoltrarsi anche loro in quel marasma di gente. Si affiancarono a Urie e osservandoli il ragazzo con cui avevano combattuto precedentemente si scusò, affermando di non essersi presentato a causa della foga del momento, e che si chiamava Kenta. Scusaci tu, siamo stati poco educati anche noi. Io sono Kabuto e i miei compaesani si chiamano Nishio e Urie! . Ad un certo punto Kenta si fermò e fece segno di aspettare al gruppetto di Oto, poi si avvicinò ad un altro ragazzo iniziando a sussurrargli qualcosa nell'orecchio, indicando verso un punto: Kabuto ruotò leggermente lo sguardo e capì che Kenta stava indicando una donna, vestita con un Kimono dalla rara bruttezza, che con tutta probabilità si trattava di un'attrice. Certo che fare da guardia in un simile casino non deve essere facile.. Senza dubbio. Eppure sono sicuro che la produzione avrà sganciato un sacco di soldi per un lavoro simile! Magari capitasse qualche missione simile anche a noi, qualche soldo in più non mi dispiacerebbe! Kabuto sbuffò sorridendo, contento di come l'aria si fosse alleggerita: per fortuna Urie sembrava perso in un altro mondo, e lui e Nishio ora potevano stare più tranquilli.

    Passarono pochi minuti e Kenta si rifece vivo, spiegando al gruppo che nessuno che corrispondesse alla descrizione di Kenta si era visto sul set. Forse si è reso conto del set e, piuttosto che confondere le tracce, ha preferito girarci attorno così da non farsi vedere da nessuno. Che ne dici, capitano? Cavolo.. speravo che almeno qualcuno l'avesse visto.. Probabilmente hai ragione Nishio. Comunque, Kenta ti siamo grati per il tuo aiuto. Ora che sappiamo che Karui non ha avuto nulla a che fare con voi non c'è motivo per restare, ci rimetteremo in marcia da subito! Il gruppo salutò Kenta, e lentamente cercarono di incamminarsi fuori dalla radura, passando per un labirinto di Camper, camerini, operatori cinematografici e macchinari costosi. Percorsi una cinquantina di metri però, l'attenzione di tutti e tre si spostò su quello che aveva l'aria di essere un camper adibito a camerino: ciò che aveva catturato l'attenzione dei ninja fu il fatto che il camerino fosse totalmente distrutto. All'esterno vi erano addirittura pezzi di mobilia in frantumi e buona parte dei vetri che componevano le finestre erano invece a pezzi sul suolo. Come se non bastasse, sulla parte c'era una scritta a lettere cubitali "PUTTANA", cosa che rendeva chiaro un atto di vandalismo nei confronti di una delle attrici, con tutta probabilità: intanto, per fortuna, due uomini stavano raccogliendo i frammenti di mobilia e li buttavano, mentre un altro uomo cercava di lavare la scritta diffamatoria. Mentre i tre cercavano di superare l'ingombro senza dare fastidio a nessuno, Nishio si fermò dopo aver prodotto un sono CRACK con un passo e, abbassandosi, notò di aver schiacciato un portafoto, spaccandone il vetro: sollevandola Nishio estrasse la foto per evitare che venisse rovinata dai vetri rotti, e così Kabuto e Urie poterono notare un volto familiare. La fotografia infatti ritraeva tre donne, vestite come delle idol, di cui una era palesemente uguale alla donna che avevano visto recitare poco prima, la stessa donna che Kenta stava indicando. Urie osservando la foto divenne paonazzo, cosa che venne subito notata tanto da Kabuto quanto da Nishio, i quali però non poterono chiedere nulla dato che furono bloccati da uno degli uomini che stava pulendo quel disastro. Perdonatemi, quella foto che avete in mano è la copertina del primo singolo delle Cherry Boom, non potete tenerlo! Nishio gli porse la foto senza fare storie. Scusatemi, non volevo essere brusco, ma questa foto è importante per Tsubasa. Questo è il trio di Idol con cui ha debuttato! Detto ciò l'uomo si allontanò, continuando il suo lavoro e lasciando Kabuto e Nishio con le loro domande: chi era Tsubasa ?! L'unico che sembrava non avere problemi a capire il tutto era Urie, ma prima che potessero chiedergli qualcosa, tutti e tre in un istante si girarono verso un set poco distante: non sapevano come, ma avevano avuto tutti e tre la netta impressione qualcosa fosse sbucata all'improvviso da dietro di esso.



    //////////////////////////////////////







    Nome : Kabuto Fuji
    Villaggio : Oto
    Energia : Rossa
    Grado : Special Jonin
    Mini scheda : Qui





  9. .

    Il quinto incomodo



    Narrato
    Parlato Kabuto
    Pensato Kabuto
    Parlato Urie
    Parlato Nishio
    Parlato avversario misterioso (Kenta)



    Tabris era riuscito anche questa volta a battere Karui in velocità, riuscendo ascalare il corpo del suo avversario senza essere fermato ed infine mordendolo al collo per ben due volte. Ottimo Tabris, così si fa! Il ninjutsu di Kabuto però non seguì lo stesso risultato: con una sveltezza quasi inaspettata Karui riuscì ad evitare la combinazione di colpi d'aria compressa, lasciando semplicemente che fosse il terreno a subirne le conseguenze venendo divelto violentemente. Kabuto rimase abbattuto nel notare come il suo avversario fosse tanto migliorato, al punto da riuscire ad evitare i suoi ninjutsu, proprio l'arte ninja in cui eccelleva: ora ne aveva la piena conferma, dal loro ultimo scontro il mukenin era migliorato, e anche di parecchio. Che sia dovuto a quei segni neri che ha sul volto? Non ricordo avesse tatuaggi simili l'ultima volta. Forse è un jutsu.. Ma ora non saprei che farmene di analizzarli, dovrò passare ad usare i miei genjutsu, e chiudere lo scontro grazie a Tabris, Urie e Nishio! Osservò i suoi due sottoposti, entrambi perfettamente concentrati su Karui, e appena prima che potesse muovere un passo verso il suo avversario, questi saltò su un ramo e repentinamente passò alla controffensiva: Karui inspirò vistosamente, per poi sputare una miriade di proiettili d'aria nella direzione di Kabuto. Lenti! Il giovane cercò di schivare la selva di proiettili quasi passando loro in mezzo, saltando a mezz'aria e piegandosi acrobaticamente man mano che questi gli passavano affianco, distruggendo il terreno alle sue spalle: esattamente come prima quindi i ninjutsu di Karui non si dimostrarono temibili per Kabuto, che però si accorse con rammarico che nuovamente quella altro non era se non una tattica per fuggire

    Appena dopo l'attacco Karui era balzato giù dal ramo, schizzando nella direzione opposta rispetto al gruppo e, in effetti, eludendo del tutto la guardia di Urie e Nishio. Mentre il gruppo si era nuovamente rimesso all'inseguimento proprio Urie aveva uno sguardo truce in volto, sguardo che si incupiva maggiormente ogni volta in cui si posava su Nishio. Kabuto colse subito il problema: nella sua smania di catturare Karui, Urie si stava facendo trasportare dalla rabbia, e in quel momento probabilmente stava accusando Nishio nella sua testa. Urie, è inutile che guardi torvo Nishio in continuazione. Entrambi dovevate coprirmi mentre combattevo con Karui, se è fuggito di nuovo è anche colpa tua! Urie e Nishio strabuzzarono gli occhi, entrambi stupiti per motivi diversi: Urie fu colpito dalle parole di Kabuto, soprattutto poichè era consapevole che fossero veritiere, mentre Nishio si stupì della durezza del tono del suo caposquadra. Non posso gestire oltre la situazione.. Spero solo che Urie abbia capito che deve darsi una calmata... All'improvviso dal sottobosco Kabuto avvertì una presenza, una flebile fluttuazione di chakra ed un bagliore, così spuntarono fra i rami degli alberi delle sfere di fuoco di piccole dimensioni, tutte dirette verso di lui. Katon?! e poi questa velocità.. Non riesco a schivarle! Tecnica del Serpente Ammaliatore. Saltando a mezz'aria Kabuto usò un jutsu con il quale sputò dalla bocca un unico serpente di grosse dimensioni, il quale si schiantò con le palle di fuoco incendiandosi, ma evitandogli di essere colpito anche solo di striscio.

    Ancora prima che chiunque potesse capire da dove fosse partito l'attacco, una voce rivelò la posizione, e poi il volto, di colui che aveva cercato di colpire Kabuto: si trattava di una persona dall'aspetto assolutamente bizzarro, e senza ombra di dubbio non si trattava di Karui. ..NON VI VERGOGNATE A PRENDERVELA CON UNA RAGAZZINA??.. Il ragazzo urlò a squarciagola verso il trio di Oto che, al momento, era abbastanza confuso sul da farsi. Tutto quel chaos, e l'arrivo di un avversario inaspettato, fecero confondere non poco Kabuto, il quale non aveva idea se la persona che aveva davanti fosse o meno un sottoposto di Karui, ma di una cosa era certo: era stato lui ad attaccare per primo, quindi non si sarebbe fatto scrupoli a difendersi. Intanto l'avversario sguainò un Kunai e con esso si avventò proprio su Kabuto, cercando di infilzarlo al petto. Dopo aver visto gli attacchi di Karui un'offensiva simile mi sembra come un video al rallentatore... Con spavalderia il ragazzo si difese dal Kunai afferrando il braccio avversario e bloccando l'attacco, per poi fissarlo dritto negli occhi. Non so chi tu sia e di cosa tu stia parlando, ma hai sbagliato ad attaccarmi! A quel punto Kabuto si staccò e di fianco a lui si affacciò Tabris, che con un repentino scattò puntò a mordere la caviglia destra del nemico, per avvelenarlo, poi una volta che il piccolo rettile tornò indietro scalando il corpo del suo padrone, Kabuto si piegò sul terreno e spalancò la bocca, rigurgitando una moltitudine incredibile di serpenti. Formazione dei diecimila serpenti. Una volta che concluse il suo attacco Kabuto si rimise in piedi, osservando la moltitudine di rettili squamosi che si dirigevano verso l'avversario. Spero che non ci intralcerai oltre, o dovremo arrestarti insieme a Karui!

    CITAZIONE
    Riepilogo Kabuto
    Riepilogo Tabris


    CITAZIONE
    Azione gratuita 1: Mantenimento innataLivello 3 Energia Rossa
    A questo livello dell'innata si riusciranno ad allungare braccia, busto, gambe e lingua, ad un costo di 5 unità di chakra
    Braccia: 5m Max e Gambe: 2m Max (Che diventeranno estremamente flessibili e snodabili)
    Busto: 3m Max (Lo si potrà allungare e diverrà snodabile come un serpente)
    Lingua: 2m Max (Con possibilità di usarla come arto prensile per afferrare/sollevare oggetti e armi da lancio, ma potrà essere utilizzata anche per attaccare il nemico con la stessa usata come una frusta. Danno: 2-4). Sarà possible utilizzare la flessibilità del proprio corpo sia in modo offensivo che non offensivo (per usufruire di queste abilità bisognerà pagare 5 unità di chakra ed allungare una parte del corpo che sia coinvolta nell'azione): utilizzando un'attacco semplice sarà possibile immobilizzare un arto dell'avversario il quale dovrà avere forza pari quella dell'utilizzatore per potersi liberare (l'utilizzatore avrà un bonus di +1). Snodando la parte del copro coinvolta (costo 5 punti chakra e un'azione gratuita più un ulteriore costo a seconda del livello della tecnica da cui ci si libera) ed utilizzando un'azione non offensiva si potrà invece liberarsi più facilmente delle prese avversarie, bisognerà usarne una di livello pari a quella da cui ci si vuole liberare, senza dover fare riferimento al proprio punteggio di forza (il costo sarà 5 punti chakra per tecniche di energia bianca e salirà di 5 punti per ogni energia superiore, quindi diverrà 10 per tecniche di energia gialla ecc). Questa abilità funzionerà al massimo contro tecniche di livello B.
    Da questo livello in poi sarà possibile assimilare i veleni creati dall'utente stesso per poi iniettarli nel corpo del nemico tramite alcuni jutsu dell'innata (sarà specificato nella descrizione della tecnica se lo si può fare): assimilare un veleno costerà 1 azione gratuita e dovrà essere fatto prima di compiere l'attacco; una volta sferrato il veleno scomparirà dal corpo dell'utilizzatore e dovrà essere assimilato nuovamente.
    [Costo di attivazione: 14; mantenimento: 8 x turno]


    Azione gratuita 2: Mantenimento Skill Lv3Skills: Il serpente sarà in grado di sferrare attacchi avvelenati, mordendo l'avversario.
    L'efficacia del veleno varierà a seconda delle abilità Fisico/chimiche dell'evocazione.
    Lv.1: 1 Slot Danno per 1 turno.
    Lv.2: 1 Slot Danno per 2 turni.
    Lv.3: 2 Slot Danni per 2 turni.
    Lv.4: 3 Slot Danni per 2 turni.
    [Dare più colpi ad un'avversario non cumulerà il veleno aumentandone l'effetto. Solo quando l'effetto è finito si potrà avvelenarlo nuovamente.]
    [Consumo: 20 attivazione + 10 mantenimento]


    Azione non offensiva 1 - : Difesa tramite Tecnica energia RossaTecnica del Serpente Ammaliatore (Hebitsukai no Jutsu)
    Tipo: Ninjutsu
    Si farà fuoriuscire un grsoos serpente dalla propria bocca che guizzerà velocemente contro il bersaglio per colpirlo, il danno di questo attacco è prevalentemente contundente (a men che non si possegga la Spada Del Boa Leggendario, in questo caso sarà tagliente in quanto si potrà far fuoriuscire una parte della lama dalla bocca del serpente).
    Danno: 3-6 (4-6 se si usa la Spada Del Boa Leggendario)
    Consumo: 30
    [Richiede: “Hebiton Liv.3”]

    Azione non offensiva 2 - Parata semplice: Kabuto para il kunai afferrando il braccio avversario e fermando l'attacco
    Azione offensiva 1 - Attacco semplice : Tabris cerca di mordere la caviglia destra del nemico
    Azione offensiva 2 -Tecnica energia RossaFormazione dei diecimila serpenti (Formation of Ten Thousand Snakes - Mandara no Jin)
    Tipo: Ninjutsu
    Livello: B
    Descrizione: L'utilizzatore vomiterà dalla propria bocca diecimila serpenti, i quali come un'onda si ammasseranno cadendo addosso ai nemici. In tale attimo ognuno di essi farà uscire dalla propria bocca una lama, ferendo ulteriormente chi subirà questo attacco. L'ondata di serpenti avrà una larghezza di 10m e una lunghezza di 15m. L'attacco avrà un bonus di +1 alla velocità e si potranno colpire massimo 2 avversari, se nell'area d'azione della tecnica.
    Danno: 3-7
    Consumo: 35
    [Richiede: “Hebiton Liv.3”]


    Chakra consumato : 8+30+35= 73
    Chakra consumato : 10
    Chakra Rimasto/Posseduto : 63/180
    Chakra Rimasto/Posseduto : 70/100
    Ferite subite :// [8 punti ferita nei turni precedenti]
    Ferite subite : //
    Condizioni psico-fisiche: Confuso, arrabbiato
    Condizioni psico-fisiche: Indifferente
    Posizione pg: di fronte al nuovo nemico
    Posizione pg: di fronte al nuovo nemico
    Distanza dall'avversario : meno di un metro
    Distanza dall'avversario : meno di un metro
    Armi rimaste possedute:
    Porta-KunaiPorta-Kunai [Base]
    [Prima sacca]
    Tasca 1: (7/8) Kunai [6] - Pietra Lunare [1], (15/15) Shuriken [2] - Campanelli [4]
    Tasca 2: (0/15) Makibishi, (15/15) Spiedi
    [Seconda sacca]
    Tasca 3: (2/2) Palla di luce, (3/4) Sigillo esplosivo, (2/2) Fumogeni [Sfera esoergonica]
    Tasca 4: (10/10m) Filo di Nylon, (4/5m) Bende


    Porta Medicinali
    Porta-Medicinali
    Tasca 1: (0/5) Auto iniettori - Iniettori
    Tasca 2: (0/3) Tonici e (0/3) Unguenti
    Tasca 3: (0/8) Farmaci Comuni (Lozioni;Creme; Pasticche/Pillole/Infusi)
    Tasca 4: (0/3) Nebulizzatori e Bombe Nebulizzanti
    Tasca 5: (4/8) Provette [2 Provette contenenti Alien/ 2 Provette contenenti Ripley ]


    Protesi dentaleProtesi dentale
    Arcata superiore
    Dente destro : // -- Dente sinistro : //
    Arcata Inferiore
    Dente destro : // -- Dente sinistro : //

    In fase difensiva riesco a parare il ninjutsu in quanto il mio calcolo difensivo equivale a (6+6)/2=6, allo stesso modo paro l'attacco semplice avversario avendo un calolo di parata superiore, cioè (6+3)/2=4,5

    In fase offensiva l'attacco di Tabris ha valore pari a (7+7)/2=7 con un danno probabile di 2-4 più il danno del veleno . Il mio ninjutsu invece ha valore (6+7)/2=6,5 con un danno probabile di 3-7. Il bonus assegnato è intrinseco alla tecnica







    Nome : Kabuto Fuji
    Villaggio : Oto
    Energia : Rossa
    Grado : Special Jonin
    Mini scheda : Qui


    Mi scuso per il ritardo, purtroppo una banale febbre invernale mi ha messo K.O. e sto ancora cercando di riprendermi. In compenso, mi è piaciuta questa occasione in cui ho potuto far fare al mio pg la parte del tipo cazzuto che para tutti gli attacchi nemici :asd:



  10. .

    Fare un passo in avanti per scoprire di essere indietro



    Narrato
    Parlato Kabuto
    Pensato Kabuto
    Parlato Urie
    Parlato Nishio



    Karui dava le spalle al team di Kabuto, glaciale nella sua posizione, senza dare a vedere nessuna emozione tramite le movenze del corpo: era estremamente calmo, probabilmente, a differenza di Kabuto e compagni, che al contrario erano particolarmente agitati. Questo scontro può davvero finire male se non stiamo attenti... Spero che Urie non diventi troppo avventato, o pagheremo tutti per un suo errore! La concentrazione del giovane si ruppe quando finalmente il criminale si girò verso di loro, togliendosi il cappuccio con un unico ed elegante movimento: un ghigno si rivelò sul volto di Karui e, all'improvviso, dei marchi neri simili a tatuaggi sembrarono formarsi sul suo volto, allungandosi dalla linea del mento destra fino all'occhio sinistro. L'aura del criminale sembrò cambiare, da tranquillo com'era all'improvviso apparve minaccioso, come una fiera pronta ad azzannare la preda al collo, tant'è che Kabuto indietreggiò di un passo quasi istintivamente: non era paura quella che stava provando, ma timore per un potere che non capiva appieno, se non per il fatto che fosse indubbiamente pericoloso. Non si lascerà catturare... l'avrei dovuto immaginare!

    In un solo istante, ancor prima che Kabuto potesse impartire qualche ordine al resto della squadra, Karui generò dinnanzi ai suoi piedi un grosso spuntone di pietra il quale si staccò con velocità dal terreno puntanto direttamente al petto dello shinobi di Oto. Non è un attacco ad area, ce l'ha solo con me?! Per quanto l'attacco fosse stato improvviso non fu però abbastanza veloce, così Kabuto con un semplice scarto laterale riuscì ad evitare la lancia di pietra che l'avrebbe trafitto da parte a parte: con uno sguardo fugace incrociò gli occhi con Nishio e Urie, ed entrambi fecero un cenno di assenso, indicando a Kabuto che erano concentrati a prenti a collaborare durante lo scontro. Conosco Karui meglio di loro, per questo motivo devo essere io a mettermi sulla prima linea. Spero solo che basti il loro supporto per chiudere lo scontro senza problemi... L'offensiva del mukenin però non si era ancora fermata e, con uno scattò che stupì Kabuto, Karui accorciò le distanze arrivando ad un palmo dal suo avversario: gli occhi dei due si incontrarono per un momento, e Kabuto ebbe nuovamente modo di osservare il disgusto che contraeva il volto di Karui. Era evidente ormai che per qualche motivo Karui provasse una sorta di ribrezzo nel vedere Kabuto, ma il giovane non sapeva il perchè, e tantomeno in un momento simile aveva il tempo per porsi una simile domanda: Karui infatti, con una grande agilità riuscì a sferrare due poderosi pugni al petto di Kabuto. La velocità dei colpi fu tale che il ragazzo riuscì a malapena a d avvicinare le braccia in difesa, senza però ottenere alcun risultato: i due cazzotti che avevano impattato malamente sul suo sterno, lasciarono momentaneamente Kabuto senza fiato, piegato in due dal dolore e dalla sorpresa. Ne sono sicuro ormai, è diventato più forte, cazzo!

    Lo scambio di colpi si interruppe bruscamente: quando Karui vide Kabuto piegato in due, piuttosto che continuare a combattere si girò repentinamente e cercò nuovament di fuggire. In quel frangente Nishio si avvicinò a Kabuto, chiedendogli se avesse qualche osso rotto, mentre Urie, concentrato com'era sulla missione, non si lasciò sfuggire la ghiotta occasione che gli si stava presentando di fronte. Mai dare le spalle ad un nemico! Detto ciò si lanciò all'inseguimento, senza curarsi delle condizioni del suo caposquadra. Kabuto, ti ha del tutto sopraffatto con quel colpo. Non avevi detto di averlo dominato l'ultima volta?! Karui è migliorato.. dobbiamo stare attenti, e non perdiamo di vista Urie o si farà ammazzare! Nishio si passò una mano sul volto, evidentemente seccato dalla situazione, ma non perse tempo a rispondere e, dopo aver aiutato Kabuto a rialzarsi, i due si mossero sulla scia degli altri due shinobi. Ci volle poco perchè raggiungessero nuovamente Urie, il quale stava perfettamente alle calcagna di Karui. Urie! Non ora! Arte del cristallo: Suriken esagonale gigante! Urie formò un giganteso shuriken di cristallo rosa, e con forza lo scagliò in linea retta verso Karui: le tecniche di Urie, ma più in generale i jutsu appartenenti all'arte del cristallo erano tutti particolarmente distruttivi, e Kabuto ne era ben consapevole, ma la conferma gli arrivò nuovamente in quel momento, quando lo shuriken fece strage degli alberi che incontrava sul suo cammino finchè per poco non colpì in pieno Karui, per poi schiantarsi violentemente al suolo frantumandolo. Per loro fortuna, però, Karui nella schivata era caduto per terra, perdendo il ritmo e permettendo quindi ai suoi inseguitori di circondarlo. Urie ghignava contento, mostrando forse per la prima volta quell'espressione, mentre Nishio osservava preoccupato la situazione: dall'alto della sua esperienza infatti aveva capito che la situazione stava sfuggendo dalle mani di Kabuto. Devo davvero, davvero parlare con Urie. Ma non è questo il momento... Tabris! Kabuto attivò la sua abilità innata, sentendo il chakra che scorreva vivido dentro di lui, e allungando il braccio in direzione del suo avversario fece uscire dalla manica della giacca Tabris, il suo fedele compagno: il rettile sibilò infastidito per il freddo pungente, ritraendo leggermente la testa mentre con la coda dell'occhio osservava il suo padrone, sicuramente contrariato per essere stato costretto a combattere in una situazione per lui così fastidiosa, però non si tirò indietro e scattò verso Karui. Fra il rettile e il criminale c'erano più o meno cinque metri, che Tabris percorse in fretta col muoversi sinuoso del suo corpo, quasi come a confondere tutti sulla traiettoria che avrebbe preso. L'ultima volta non ha apprezzato il veleno di Tabris, vediamo che ne pensa ora! Il serpente aprì le fauci mostrando il veleno che gli colava dalle zanne, poi appena fu a portata del nemico si lanciò verso di lui per scalarne il corpo girandovi intorno come una trottola impazzita, per poi cercare di morderlo due volte al collo. Finita la sua offensiva il serpente si allontanò di due metri, strisciando nell'erba per poi appallottolarsi osservando con furia e soddisfazione il suo nemico: intanto Kabuto non rimase con le mani in mano, e dalla distanza decise di colpire Karui con un possente jutsu. Sarà anche migliorato, ma è in grado di schivare i miei ninjutsu ?! Singola bufera di vuoto! Kabuto balzò indietro e sputò un grande proiettile di aria compressa, distruggendo parte del terreno che aveva sotto i piedi, poi grazie alla spinta del primo attacco potendo rimanere ancora in aria concluse la tecnica lanciando dei fendenti di aria compressa verso Karui

    Kabuto atterrò osservando Nishio e Urie, entrambi contrariati per non essere stati chiamati in causa dal loro caposquadra, ma era necessario: era evidente che Karui alla prima occasione avrebbe cercato di darsela a gambe, quindi loro due avrebbero dovuto coprire le spalle a Kabuto, che intanto doveva tentare di mandare K.O. il suo avversario. Se sarà riuscito a cavarsela con questo, bè mi toccherà usare i genjutsu!




    Nome : Kabuto Fuji
    Villaggio : Oto
    Energia : Rossa
    Grado : Special Jonin
    Mini scheda : Qui


    Allora , per prima cosa ti ringrazio wep per quello che mi hai detto a proposito della missione che mi sono inventato, anni di film e serie poliziesche hanno dato i loro frutti :fiori: Mi scuso anche per non aver rispettato a pieno la traccia , è stata una svista che cercherò di non ripetere
    Per quel che riguarda la battaglia, il motivo per cui attivo l'innata solo dopo la fase difensiva è puramente ruolistico : l'hebiton non concede nulla a livello difensivo, neanche in tecniche, dunque ho pensato fosse quasi sciocco far attivare l'innata per difendersi. Al contrario, essendoci lo stacco ruolistico dell'inseguimento ho trovato più azzeccato attivarla prima della mia fase offensiva. Infine, non utilizzo il supporto dei miei compagni per un motivo semplice: non sono portato per scontri corpo a corpo e, anzi, nonostante sia una missione di LvC mi stai mettendo molto in difficoltà :asd:



  11. .

    Inseguendo un fantasma



    Narrato
    Parlato Kabuto
    Pensato Kabuto
    Parlato Urie
    Parlato Nishio



    La foresta era tinta dei tipici colori autunnali, il cielo plumbeo non lasciava filtrare molta luce ma le foglie apparivano comunque splendide agli occhi di Kabuto. Quantomeno abbiamo fatto altra esperienza come gruppo.. Nonostante mancasse ci mancasse un membro, ma tant'è, è stata una missione davvero noiosa! Il giovane shinobi, alla guida di due terzi della sua nuova squadra, si era recato insieme a loro al limitare del paese del suono pochi giorni prima, per una missione urgente che necessitava proprio di quel team: infatti si sospettava la presenza di Karui, l'uomo che la squadra di Kabuto aveva il compito di cercare

    Per la precisione, tre giorni prima Kabuto e il suo team furono incaricati di andare ad indagare la sparizione di due cadaveri da un obitorio, entrambi appartenenti a due shinobi di Oto morti apparentemente in una rissa in un locale della zona. I due shinobi non erano ancora stati sepolti in quanti i familiari, che abitavano nelle vicinanze, avevano espresso il desiderio di vedere le spoglie dei loro cari, quindi i due cadaveri erano stati messi al fresco nella clinica di zona. La notte seguente, però, i loro cadaveri sparirono dall'obitorio: la squadra di Kabuto fu interpellata perchè un testimone diede la descrizione del presunto "rapitore" e sembrava corrispondere con quella di Karui. Con molta titubanza, data la natura del crimina, e senza un membro per via di una febbre invernale, Kabuto, Urie e Nishio si mossero verso il paesino sul confine per indagare. Alla fine tutto si risolse in un giorno solo, con la scoperta che il rapitore era un uomo a cui i due shinobi dovevano molti soldi, e che erano stati avvelenati da lui e poi coinvolti in una rissa per mascherare il fatto: il criminale inoltre non era Karui e non aveva legami con lui, semplicemente aveva i capelli tinti di un blu oltremare

    Kabuto, ti vedo pensieroso, hai avvertito qualcosa? Nishio distolse il giovane dai suoi pensieri, ponendo una domanda tutto sommato leggera. Mh, se io avessi avvertito una presenza ora, come minimo tu l'avresti dovuta avvertire prima di me! Gli scappò una risata, pensando a come rilassato fosse il suo rapporto con Nishio: rispettava quel ragazzo non solo per la sua età, quanto per la sua personalità e le sue capacità. Era stato proprio Nishio infatti a individuare l'assassino il giorno precedente, grazie ad un'ottima intuizione scaturita dalle indagini svolte. Purtroppo però Urie non si scioglie affatto.. Gli occhi di Kabuto si posarono sul più giovane della squadra, che durante il tragitto non aveva emesso un suono, tranne qualche sbuffo di noia quando lui e Nishio parlavano. Urie, cosa hai pensato durante questa missione?! Kabuto sperava di riuscire a coinvolgere Urie nella conversazione, almeno per farsi un'idea di come stesse vivendo in quel nuovo team. Una missione di poco conto, di questo passo non otterremo risultati degni! Il tono del ragazzo risultò asettico, annoiato, ma Kabuto sapeva bene che aveva semplicemente espresso ciò che pensava, purtroppo. Cercò lo sguardo di Nishio per avere manforte, ma l'uomo scosse la testa, consapevole che anche quella volta non avrebbero potuto fare molto per far crescere Urie. Va bene.. comunque, qui nelle vicinanze dovrebbe esserci un ruscello, dirigiamoci li per bere un pò d'acqua e riposarci!

    Il ruscello di cui parlava Kabuto fece deviare il team dal percorso prestabilito, ma si trattava comunque di una deviazione di pochi minuti quindi accettarono tutti senza proteste: il trio arrivò sulla riva ciottolosa, osservando quel magnifico scorcio di natura che circondava il ruscello di acqua cristallina. Per fortuna posti del genere non vengono contaminati dalla civilizzazione. Ottima idea, caposquadra! Lo sa che non deve chiamarmi così... Kabuto arrossì leggermente, ma prima che potesse correggere la precedente affermazione Nishio lo interruppe, avvicinandosi a lui. Kabuto, devi essere un capitano forte per noi, lo sai.. soprattutto per Urie. Lascia che io ti chiami caposquadra ogni tanto, quel ragazzo ha bisogno di capire che può trarre qualcosa dalle nostre parole, e lo farà se ci rispetta! Kabuto osservò gli occhi di Nishio attraverso le spesse lenti da vista, cercando quasi di individuare tutta quell'intelligenza che si nascondeva nella testa di quell'uomo, poi annuì e insieme raggiunsero Urie, che intanto si era piegato verso l'acqua per bere. I due si unirono al compagno e si sedettero sulla riva, godendosi qualche minuto di riposo, finchè Nishio non scattò in piedi, arricciando il naso e guardandosi intorno. Arriva qualcuno! Kabuto e Urie si misero in guardia e, immediatamente, dal lato opposto del ruscello si fece avanti una figura incappucciata: chiunque fosse, non sembrò notare i tre, tant'è che si tolse il cappuccio con nonchalance e, dopo aver sbadigliato scompostamente ed essersi stiracchiato la schiena, si avvicinò al corso d'acqua per rinfrescarsi il volto

    In quel preciso momento il sangue si gelò nelle vene di Kabuto, che con una forza immane si trattenne dall'urlare vedendo la scena che aveva di fronte: l'uomo che avevano di fronte, ignaro della situazione, altri non era che Karui. Oltre a Kabuto anche Urie e Nishio si erano resi conto di chi fosse, avendolo riconosciuto dalla descrizione ricevuta. Il trio rimase in silenzio, senza muovere un passo, mentre Karui lentamente alzò la testa, probabilmente avvertendo la presenza degli shinobi intorno a lui, così il suo sguardo si incrociò con quello di Kabuto. Cosa fa qui?.. No, No! Non conta, ora dobbiamo catturarlo! Nessuno disse nulla, semplicemente tutti si gettarono a capofitto nella battaglia: Kabuto ed il suo team si approcciarono verso Karui cercando di tagliargli le vie di fuga, ma l'uomo rispose con una difesa che lasciò di sasso. Con un unico, poderoso pugno verso il suolo, Karui creò una moltitudine di frammenti di roccia che colpirono e dispersero i tre shinobi di Oto: quel frangente fu abbastanza per permettergli di fuggire, lasciando il team a mordergli la coda. Urie fu il primo a rialzarsi, osservando nella direzione in cui Karui fuggiva, poi Nishio e Kabuto lo seguirono a ruota. Dobbiamo inseguirlo, è il nostro compito, la nostra squadra è stata creata per questo! Nishio sembrava titubante, ma questa volta Urie fu il più veloce a rispondere, mentre uno strano sorriso si disegnava sul suo volto. Se lo cattureremo otterremo una enorme quantità di meriti... Andiamo, seguitemi! Senza aspettare alcuna risposta, Urie si lanciò all'inseguimento, di fronte agli sguardi sbigottiti di Kabuto e Nishio. La cosa non mi piace, ma ci tocca seguirlo, andiamo Kabuto! Non doveva andare così...

    L'inseguimento di Karui fu sfiancante e serrato, durando un giorno nel quale il team seguì le sue tracce verso il paese del fuoco: l'inseguito tese trappole e depistaggi, mentre gli inseguitori fecero il loro meglio per tenerlo sempre sotto tracciamento. Ma mentre lo inseguivano l'ansia in Kabuto crebbe, al punto da divenire visibile anche per il resto della squadra. Cosa ti turba, caposquadra?! Dicendo questo lanciò un'occhiata a Urie, che non sembrava particolarmente interessato allo stato d'animo di Kabuto. Karui.. quando ci ha visto non ha esitato a scappare, però... Ho avuto l'impressione che sia diventato più forte. Ci toccherà fare attenzione, le nostre informazioni potrebbero essere incomplete. Capito.. Urie!? Il giovanissimo shinobi volse momentaneamente lo sguardo verso Kabuto, per poi concentrarsi di nuovo sulla strada. Si... ma non me lo farò sfuggire, sappiatelo! Poco dopo quello scambio di opinioni, avvenne ciò che di peggio potesse esserci per un gruppo di inseguitori: la pioggia. Una fitta pioggia calò su di loro, costringendoli a rallentare e confondendo le tracce lasciate sul suolo e gli odori: non ci volle molto, e così la squadra perse le tracce di Karui

    Il trio si era fermato da pochi minuti in una radura divenuta fangosa a causa della pioggia, e mentre Nishio scandagliava i dintorni col suo fiuto, Kabuto provava ad avvertire il chakra di Karui nelle vicinanze. Niente, non riesco a percepirlo.. Nishio? Nishio scosse la testa, sconsolato, ma improvvisamente intervenne Urie. Io e l'ho, seguite me! Il ragazzo era sudato, e dava l'apparenza di aver fatto uno sforzo enorme, ma al contempo era sicuro di ciò che diceva. Avrà espanso al massimo il suo raggio di rilevamento del chakra. Si tratta davvero di un ragazzo promettente! Il gruppo tornò ad inseguire Karui, mentre Urie faceva un grande sforzo per tenerlo sempre sotto controllo. Da quel momento passarono almeno due giorni, all'interno dei quali tutti e tre gli shinobi di Oto furono più volte sul punto di perdere le speranze, convinti di aver perso le tracce del fuggitivo, solo per ritrovarle poco dopo: quell'altalena emotiva finì, quando dopo almeno 72 ore dall'inizio dell'inseguimento, Karui sembrò fermarsi in una radura di pini, permettendo al gruppo di raggiungerlo

    I tre gli arrivarono alle spalle, esausti, col fiatone e sporchi di fango ed erba: il criminale era avvolto in un mantello col cappuccio, e non accennava a dire niente e tantomeno a girarsi verso di loro. Kabuto osservò Nishio e Urie, notando quanto fossero stanchi. Siamo esausti.. Ma lo sarà anche lui! Karui, ora verrai con noi al villaggio!

    //////////////////////////






    Nome : Kabuto Fuji
    Villaggio : Oto
    Energia : Rossa
    Grado : Special Jonin
    Mini scheda : Qui





  12. .


    CITAZIONE

    Narrato
    Parlato Kabuto
    Pensato Kabuto
    Parlato Consigliere
    Parlato Nishio
    Parlato Urie
    Parlato Charlotte


    Gli ultimi rettili che Kabuto aveva sguinzagliato contro il nemico si stavano ritirando, scomparendo e lasciando nuovamente libero il campo di battaglia: la tecnica aveva portato seri danni a tutta la stanza, con candele ormai del tutto spente e distrutte, candelabri tagliati in più parti e alcuni pezzi di mobilia frantumati, si salvavano infatti poche cose da quella marmaglia di frammenti di legno e pietra. Non si sta muovendo? Aggrottò la fronte osservando il vecchio, coperto di ferite e immobile, posto sulle ginocchia a prendere fiato: in quell'istante Kabuto ebbe modo di vedere tutti gli anni che gravavano sulle spalle del vecchio ninja che, ormai senza energie e probabilmente anche a corto di chakra, riusciva a malapena a rantolare, facendo dei grossi respiri che espandevano la cassa toracica vistosamente, anche se coperta dai vestiti. Quasi mi dispiace per lui... Lo sguardo del ragazzo si rabbuiò, pensando a quello che aveva detto il consigliere durante lo scontro: era vero che la sua ambizione l'aveva accecato, portandolo a non apprezzare l'importante carica che già ricopriva da molto tempo, ma allo stesso modo si rattristò nel riuscire a capire perfettamente le sue motivazioni. L'anziano d'altronde avrebbe potuto meritare il posto di Kage, se davvero il suo aiuto era stato così importante negli anni, quindi il suo risentimento poteva anche essere giustificato se visto sotto la giusta luce. Però lui avrebbe dovuto affrontare il suo malumore.. i suoi sentimenti negativi non avrebbero dovuto prevalere in questo modo. Si è lasciato trasportare dalle emozioni, dalla rabbia.. non siamo bestie, dovremmo ragionare e agire di conseguenza, cercando soprattutto di non creare astio e risentimenti.. Un po confuso dai suoi sentimenti contrastanti, il giovane si girò osservando la stanza con un occhio più attento: anche se apparentemente aveva vinto lo scontro, infatti, rimaneva il problema che non sapeva come uscire dalla casa, non aveva idea di dove fosse il resto del suo team e soprattutto doveva ancora trovare i rotoli rubati dalla Cascata, che ormai era ovvio fossero in possesso del vecchio consigliere. Quel momento di distrazione, per niente tipico di Kabuto, portò ad un'apertura inaspettata per l'anziano shinobi, il quale raccogliendo le ultime energie si produsse in una potente sfera di fuoco diretta verso il suo nemico. Kabuto ebbe appena il tempo di girarsi, rendendosi conto istintivamente dell'attacco imminente, senza poter fare niente per difendersi: era stato troppo lento a reagire, e quindi era impossibile per lui schivare l'attacco, e allo stesso modo non aveva il tempo di utilizzare un jutsu per difendersi. Se mi colpisce direttamente con questa tecnica... potrebbe ribaltare le sorti dello scontro e scappare.. DANNAZIONE!! Incapace di reagire, il ragazzo si fece scappare un urlo di rabbia, e quando ormai sentiva il calore della fiamma accarezzargli la pelle, qualcosa apparve all'improvviso, spazzando via la palla di fuoco e rivelandosi essere una persona, seguita da altre due. Ragazzi... Kabuto cadde al suolo, ossrvando i suoi tre sottoposti giunti per salvarlo al momento propizio: in mezzo ai tre c'era Urie, il cui braccio destro era avvolto in una sorta di lancia costituita da un brillante cristallo rosa, lasciando intravedere l'arto all'interno. Siamo arrivati appena in tempo eh.. Nishiki si aggiustò gli occhiali sogghignando, mentre Urie sbuffava come al suo solito, anche in una situazione del genere. Ma come siete arrivati qui? Ero convinto che questa stanza non avesse più neanche un'entrata... Questo è un argomento per dopo, e allo stesso modo più tardi mi prenderò cura delle tue ferite. Ora dobbiamo vedercela con questo vecchio, vero ragazzi?! Charlotte sembrò per la prima volta sicura di se e combattiva agli occhi di Kabuto, che di certo non l'aveva scelta per il team a causa delle sue abilità in battaglia: inoltre Nishio e Urie non sembrarono affatto indispettirsi per il tono della ragazza, anzi, tutti e due annuirono con il sorriso sul volto, pronti ad affrontare la battaglia. Kabuto sorrise nascondendo la bocca dietro la mano destra, per non farsi vedere dai suoi sottoposti. Forse mi sono preoccupato troppo per la creazione di questo team, loro sono già degli splendidi ninja! Il consigliere si rimise lantamente in piedi, respirando a fatica e con le gambe tremolanti: era di per se uno spettacolo pietoso, ma aveva già dimostrato di essere infido e pericoloso, quindi era un bene che i tre non lo prendessero alla leggera. Dopo un attimo di indecisione, i quattro shinobi scattarono all'attacco: il vecchio estrasse un kunai, tenendosi sulla difensiva, mentre Urie e Nihshio corsero verso di lui, seguiti a ruota da Charlotte che intanto aveva afferrato quattro kunai, due per mano. Appena prima di impattare contro di lui, la formazione si ruppe, con Nishio e Urie che si spostarono in direzioni opposte mentre Charlotto compì un balzo indietro, mentre lanciava i kunai verso il vecchio. Li sta usando per distrarlo! L'anziano, con qualche problema, parò tutti i kunai usando quello che aveva in mano, senza rendersi conto però che Nishio si era portato alle sue spalle: prima ancora di poter reagire, Nishio colpì l'uomo nell'incavo del ginocchio destro, costringendolo quasi steso al suolo e per finire la combinazione lo colpì duramente al volto con un pugno ben assestato, per poi allontanarsi. A pochi metri di distanza intanto Urie aveva preparato il suo attacco: creando una sorta di ruota in cristallo, il ragazzo vi si era posto al centro ed aveva iniziato a ruotare con gran velocità, spaccando la roccia sulla quale passava. L'attacco fu velocissimo e travolse l'anziano, mandandolo all'aria al punto che sbattè con forza sul soffitto, per poi ricadere al suolo: a quel punto i tre shinobi estrassero tutti delle armi e circondarono l'uomo, ormai sconfitto. Voi non capite...Quel ragazzino sarà la rovina del nostro villaggio! Kabuto intanto si era alzato, conscio che la battaglia poteva definirsi conclusa questa volta, e si avvicinò lentamente al gruppo per interrogare il nemico: quelle parole però furono le ultime che udirono, infatti a quel punto l'anziano svenne. Diavolo.. avrei voluto interrogarlo subito per sapere la posizione dei rotoli. Poco importa, lo porteremo alla cascata e la lo interrogheremo. Comunque.. Il giovane si gratto la guancia, un po imbarazzato per ciò che doveva dire. Vi devo la vita! E dopo quello che mi avete fatto vedere, sono ancora più contento di avervi scelto per questo team. Soprattuto di te Urie, anche se non lo dimostrerai so per certo che sei felice di quello che ti sto dicendo! Urie sbuffò nuovamente, voltandosi da un'altra parte leggermente rosso in volto. Piuttosto, Nishio, come mi avete trovato? Io ti avevo perso di vista poco dopo essere entrato in casa... Kabuto, guarda in fondo alla stanza! Urie interruppe la conversazione indicando qualcosa sul fondo della stanza, a malapena illuminata dalle ultime candele rimaste. Mh.. li c'era una sedia prima... ma ora ci sono dei rotoli!? Kabuto corse verso gli oggetti identificati da Urie, li prese delicatamente in mano e notò che sul legno della pergamena erano incisi i simboli del villaggio della cascata. Ora mi è tutto chiaro ... sono sicuro che qui ci fosse una sedia fino a poco fa.. ma era un'illusione! Quindi se saliremo sopra... Il ragazzo si alzò, si tolse lo zaino dalle spalle e vi mise all'interno i rotoli appena trovati, poi si girò verso la sua squadra puntando un pollice in alto. Missione compiuta! Charlotte, Urie e Nishio sembrarono sollevati e senza aggiungere altro si misero nuovamente a lavoro: legarono il vecchio e Urie lo prese sulle spalle e tutti e quattro si diressero verso l'uscita della casa, guidati da Nishio. Quindi, come vi stavo dicendo, come mi avete trovato?! Ah, be quando mi hai perso di vista io mi sono incontrato con Charlotte e Urie. Ti abbiamo cercato ovunque, senza però riuscirci. Poi ad un certo punto abbiamo avvertito delle scosse e dei rumori provenire da sotto al suolo. Devi ringraziare Charlotte se abbiamo trovato l'entrata nascosta per la stanza sotterranea Mi avete trovato così in fretta in una casa così grande?! Grande ? Che intendi Kabuto? è una catacapecchia... Quando emersero dal tunnel sotterraneoe imboccarono i corridoi della casa, Kabuto ebbe modo di capire lo stupore di Charlotte, confermando quello che aveva pensato poco prima: la sua impressione, cioè che la casa fosse enorme e labirintica, altro non era che una visione distorta causata da un'illusione del vecchio. Probabilmente combattendo contro di lui non aveva più potuto mantenere attiva quella illusione, e quindi il resto della squadra ne aveva beneficiato potendo vedere le reali sembianze dell'abitazione. I quattro ucirono dall'ingresso principale, notando senza troppo stupore che il sole ormai era calato da un pezzo. Ci accampiamo? Tu ce la fai a muoverti Kabuto? In effetti, magari se ci fermassimo potrei curarti! No, posso camminare tranquillamente, ho consumato molto chakra ma non ho subito particolari ferite.. Quantomeno nel fisico.. ma una bella dormita mi rimetterà apposto la mente! Quindi andiamo il più in fretta possibile al villaggio della Cascata. Quando arriveremo penso che avremo anche il tempo di mangiare qualcosa e farci una bella dormita! Il resto del team annuì e insieme si diressero verso il villaggio da cui erano arrivati quel pomeriggio: il ritorn fu quasi ovviamente molto silenzioso. I quattro infatti erano stanchi e vigili, sia perchè non avevano conferme che l'anziano avesse agito da solo, e quindi temevano eventuali imboscate, sia perchè erano consci che se il vecchio si fosse svegliato senza che se ne accorgessero, avrebbe potuto creare qualche problema. Il ritorno comunque fu breve, e appena vennero avvistati dalle guardie di confine i quattro shinobi di Oto vennero scortati alle prigioni del villaggio, per consegnare il prigioniero. All'inizio il direttore del carcere si infuriò con loro vedendo che portavano in spalla il consigliere, ma quando spiegarono la situazione e mostrarono i rotoli, non potè fare altro che accettare la consegna del prigioniero, ancora svenuto e quindi incapace di resistere all'incarcerazione. Quasi mi dispiace per lui.. vedendolo così sembra solo un semplice anziano.. I rotoli vennero consegnati a dei ninja mandati dal Kage, che non ricevette la squadra, e così il gruppo fu libero e dopo aver chiesto consiglio, si diressero ad una piccola pensione in cui alloggiare per la notte: nel giro di un'ora si ritrovarono insieme ad un tavolo, con le rispettive cene di fronte, mentre Kabuto raccontava a tutti di ciò che aveva detto il consigliere durante lo scontro. Quindi tutto quello che ha fatto... era solo invidioso della posizione di kage Charlotte sembrò rammaricata dalla conclusione che lei stessa aveva tratto dalla storia, metre Urie congiunse le mani e chiuse gli occhi, esprimendo la sua idea in tono pacato, quasi freddo. La verità è che lui davvero meritava quel posto, se la meritocrazia fosse il metro di giudizio sempre utilizzato. Ma in questo caso ha dovuto ingoiare un boccone amaro che lo ha portato a fare una scelta sconsiderata Nishio si piegò sulla sedia, osservando il soffitto con noncuranza. Urie, scalare le gerarchie non è la parte più importante della vita. Sicuramente quell'uomo desiderava il potere, ma per quel che abbiamo visto non aveva la stoffa di un kage. Dico bene, capitano?! Kabuto notò che Nishio l'aveva chiamato apposta capitano: le sue prossime parole sarebbero state importanti, soprattutto per un ragazzo problematico come Urie. Nishio ha ragione. Diventare un Kage significa dover fare il bene del villaggio, significa avere alle proprie dipendenze la vita di tutti e, per questo, bisogna mettere la propria persona in prima linea. Quel vecchio per il suo solo egoismo ha messo in pericolo il villaggio, oltre a danneggiarne l'immagine gravemente, soprattutto agli occhi di Oto, dato che abbiamo scoperto i retroscena di ciò che è accaduto. Il giovane kage invece... non ha esperienza , è certo, e forse non è neanche un grande combattente. Ma non ha esitato a mettersi in gioco, chiedendoci con tanta passione e umiltà di aiutare il villaggio. Urie, certe volte si è più forti a chiedere aiuto, che a decidere di rimanere soli.. L'ultima frase mise fine alla breve discussione su quanto era accaduto, ed il gruppo andò a dormire, per essere pronti l'indomani mattina a partire alla volta del Suono: la missione era andata per il meglio e la squadra sembrava unita, ma il giovane Kabuto non poteva fare a meno di ripensare a quanto fosse grande l'avidità umana, e a come il ninja dell'Akatsuki che aveva affrontato tempo prima avesse ragione.



    [QUOTE]
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    Nome : Kabuto Fuji
    Villaggio : Oto
    Energia : Rossa
    Grado : Special Jonin
    Mini scheda : Qui


    Allora come hai notato ho dato unicamente ad Uria una abilità innata . Il vecchio non l'ho fatto malmenare esageratamente, d'altronde era un vecchio alla fine di una battaglia , colpirlo con altro sarebbe stato a mio avviso del tutto irrealistico. Spero di aver fatto un buon post :fiore:
  13. .


    CITAZIONE

    Narrato
    Parlato Kabuto
    Pensato Kabuto
    Parlato Consigliere
    Anbu illusorio


    Le ultime candele si illuminarono, mostrando l'uomo che si celava nell'ombra in fondo alla stanza. Tu... perchè ci sei tu qui?! La sorpresa portò Kabuto a non riferirsi all'uomo in maniera rispettosa come aveva fatto fino a quel pomeriggio, poichè la persona che aveva di fronte altri non era che il segretario del kage della cascata: l'anziano però appariva diverso rispetto a come l'aveva conosciuto. Quando aveva incontrato l'uomo a palazzo, questi era piegato dalla vecchiaia, sembrava fragile e pronto a spezzarsi da un momento all'altro, come un vecchio ramoscello che resisteva al vento con tutte le sue forze, senza riuscirci. Ora davanti a lui c'era sì un uomo anziano, con la pelle del volto segnata dalle rughe dell'età, ma si trattava quasi di un'altra persona, non più pegata in avanti, tremolante e debole, ma dritta, con le spalle ben aperte e lo sguardo perso nel vuoto, ma vivo, come se qualcosa ardesse in lui. Persino il vestiario era cambiato, passando da una larga tunica che impediva i movimenti a dei vestiti più corti, quasi da shinobi. Ci avrà raggiunti per aiutarci?... Ma non pensavo potesse darci una mano, non credo neanche che sia uno shinobi. E poi come ci è arrivato qui? Io avrò vagato almeno per mezz'ora in questa maledetta casa prima di raggiungere questa stanza sotterranea, come ha fatto lui ad essere qui ad attendermi senza neanche essermi passato vicino? E con Urie e Nishio come la metto?! Loro due non avevano avvertito presenze intorno a noi.. lui non poteva essere già nella casa ad attenderci.. Spezzando i suoi pensieri e facendolo leggermente sobbalzare, l'uomo invece di rispondere alla domanda posta iniziò a parlare, senza guardare direttamente Kabuto ma vagando con lo sguardo lungo le pareti della stanza. Mai sentito parlare di meritocrazia? La sua voce era roca, stanca, come se avesse ripetuto quella domanda migliaia di volte e arrivato a quel punto non ne potesse più di ripeterla: in particolare, Kabuto notò come il consigliere aveva messo enfasi nella parola meritocrazia, come se volesse darle una particolare importanza. Meritocrazia?... Possibile che questo vecchio abbia perso la ragione? Non rispose a quella domanda, anche perchè ebbe l'impressione che non fosse rivolta a lui: piuttosto sembrava che l'uomo avesse bisogno di parlare, di iniziare una sorta di monologo con quella domanda, quindi Kabuto aspettò semplicemente che il discorso continuasse. Il consigliere osservava il vuoto, mentre la luce danzante delle candele gli illuminava il volto a tratti e le rughe facevano si che la sua faccia sembrasse quasi non umana, ma come un disegno fatto su carta, con le ombreggiature rimarcate il più possibile: quella figura ferma, quasi innaturale, agitò Kabuto, il quale aveva l'impressione che nulla di buono sarebbe scaturito da quella situazione. Sembra che in questo mondo proprio non esista. Finalmente l'uomo ricominciò a parlare, ma questa volta il suo modo di esprimersi tradì prepotentemente un sentimento che probabilmente covava dentro di se: il più totale e assoluto risentimento nei confronti di qualcuno. Dicendo quelle parole strinse le sue mani ossute e digrignò evidentemente i denti, mentre il sopracciglio destro si inarcò: Kabuto fece due passi indietro, non tanto perchè fosse spaventato dall'uomo, ma perchè non si capacitava di cosa volesse fare, e questa cosa lo metteva in allerta. L'anziano era passato da una sorta di apatia ad una rabbia prepotente, ma controllata, il tutto senza dare spiegazioni di sorta e blaterando solo due piccole frasi di cui Kabuto non capiva il senso. Hai capito come sei finito qua? La domanda spiazzò il ninja del suono, come un fulmine a ciel sereno l'anziano sembrò finalmente voler sciogliere qualche nodo riguardo a quella misteriosa situazione, ma d'altronde che ne poteva sapere lui, pensò Kabuto. Mica è uno dei criminali.. che ne sa lui di questo posto... Aprì la bocca pensando ad una risposta da dare, ma la verità è che non aveva idea di ciò che poteva dire: l'uomo faceva domande che non potevano avere risposta, e Kabuto iniziava a capire che la persona che aveva di fronte forse non era dalla sua parte, forse fin dall'inizio. Il giovane digrignò i denti, frustrato dal non avere risposte a ciò che stava accadendo, su dove fossero i suoi sottoposti, su cosa fosse quella casa e sul perchè l'anziano si trovava davanti a lui: in un lampo nella sua mente ripercorse gli ultimi anni, i suoi duri allenamenti e la sua volontà di sapere sempre tutto, di conoscere le risposte alle sue domande. Questo lo frustrò ancora di più, rendendosi conto di come in quel momento non avesse modo di trovare nessuna risposta a qualsiasi tipo di domanda. E' dal momento in cui vi ho mostrato la mappa che siete finiti all'interno del mio genjutsu. Uno ad uno capitolerete: tu ed il tuo team. Sono riuscito a condurre te qua e ad isolarti, con gli altri presumo sarà molto più semplice essendo loro tuoi subordinati. Kabuto sbarrò gli occhi, furibondo: non solo l'uomo li aveva traditi fin dall'inizio, ma lui, proprio lui che voleva diventare un esperto nelle arti illusorie, era stato fregato da un anziano con un trucco che sembrava essere architettato da un ragazzino alle prime armi. L'anziano era riuscito a imbrogliare tutti fin dall'inizio, e nella mente di Kabuto si accavallarono molteplici domande: e se tutta la missione fosse stata una trappola ordita dalla cascata?! E se lui stesse mentendo?! I suoi sottoposti erano davvero ancora vivi, o l'anziano li aveva uccisi e nascondeva il fatto a Kabuto per procurargli maggiore disperazione?! No, l'ultima opzione non è possibile.. io mi fido di loro, non possono essere stati sconfitti da questo vecchietto, e non lo sarò neanche io! Ci ha voluti dividere perchè pensa che così saremo prede più facili, e ha preso di mira me per primo probabilmente perchè sono il caposquadra, e sperava così di creare panico nel team. Dimostrerò che si sbaglia! Mosse un solo passo verso l'avversario, quando questi mosse di scatto la testa fissandolo per la prima volta negli occhi, poi allungando un'indice verso di lui disse. se vuoi la finiamo subito! NO! Capì subito ciò che stava per accadere, ma non fece in tempo a premonirsi dall'attacco avversario, finendo così intrappolato nelle sue spire: l'uomo sparì dal suo campo visivo, così come la stanza, mentre un turbinio di foglie ruotò intorno a lui impedendogli di vedervi attraverso, finchè queste non si diradarono, mostrando al ragazzo uno scenario del tutto nuovo. La sua mente si chiese per un momento dove si trovasse, perchè fosse lì e per quale motivo non si ricordasse come fosse arrivato in quel posto, ma presto tutto il contesto fittizio dell'illusione si cotruì nella sua mente, ingannandolo. Di fronte a Kabuto c'erano centinaia di corpi distesi al suolo, dilaniati e martoriati, ustionati , squartati e sventrati, un tripudio di ferite orrorifiche che lui sperava di non subire mai nella vita: ai suoi piedi, proprio di fronte a lui, c'erano diversi corpi che poteva riconoscere alla perfezione. Si trattava dei suoi amici, Yoroi e Akado, i suoi genitori, i suoi mentori Keidan e Sannyuu, Kogami e anche i suoi sottoposti: tutti i loro corpi erano accatastati, fumanti per aver preso fuoco, emanando un distinto odore di sangue rappreso e bile. La maggior parte di loro aveva uno o più arti mancanti, in cima alla pila di corpi era presente quello di Nishio, sventrato, con le interiora esposte agli uccelli che se ne cibavano allegramente, gracchiando. Kabuto cadde sulle ginocchia, singhiozzando e piangendo: ricordò chiaramente tutto quello che era accaduto. Lui che si fidava dei ninja di Konoha, facendo amicizia con lo shinobi che aveva incontrati all'isola prigione, e che dava loro l'invito per entrare liberamente nel villaggio: poi il chaos, un'invasione di Oto su larga scala, con tutto l'esercito della foglia che si riversava per le strade, burciando, uccidendo, rubando e stuprando, mentre lui nel panico cercava di arginare la distruzione imminente. Fra le fiamme cercò di guidare tutti, non solo i suoi sottoposti ma tutte le persone che amava, finchè senza che lui se ne rendesse conto, tutti tranne lui furono catturati: fra gli aguzzini non c'erano solo i ninja di Konoha, c'era anche Karui, sghignazzante. Risparmiarono Kabuto, ma in compenso fecero scempio dei corpi dei suoi cari: Akado, che fino all'ultimo si ribellò più di tutti, venne squartato e svuotato delle sue interiora, mentre gli arti venivano tagliati, ed infine il suo cranio veniva schiacciato dal piede di Karui. I ricordi sconquassarono Kabuto che non potè trattenere un conato di vomito. Alle sue spalle comparvero degli anbu con i simboli del suono, e uno di loro gli si avvicinò, ammanettandolo. Con la tua ingenuità, hai portato alla morte di molti e alla distruzione de villaggio, ora verrai punito. Kabuto non controbattè, consapevole di meritare una punizione per ciò che aveva fatto. La scena cambiò all'improvviso: ora il ragazzo si trovava nelle sale delle torture del villaggio, le stesse in cui si era allenato con Sannyuu. Era legato ad una sedia da tempo, non ricordava neanche lui quanto, e i suoi aguzzini lo torturavano giornalmente, strappandogli le unghie, cavandogli gli occhi e strappandogli la lingua, poi curandolo e ripetendo tutto d'accapo. Una cosa si ripeteva in continuo, però: i torturatori gli ripetevano in continuazione che non era colpa di altri la morte del villaggio, ma solo e soltanto della sua ingenuità, perchè lui nonostante fosse uno shinobi aveva fatto l'errore di fidarsi di sconosciuti e gente di altri villaggi



    CITAZIONE

    Riepilogo Kabuto


    Chakra consumato : 0
    Chakra rimasto/posseduto: 180/180
    Ferite subite: 6 danni spicologici
    Condizioni psico-fisiche: nel panico, intrappolato in un genjutsu
    Posizione pg: di fronte al vecchio, dandogli le spalle
    Armi rimaste/possedute:
    - Tanto ( 2 colpi sferrati ) [gamba destra]
    - Corno da guerra [legato alla cintura]
    - Auricolare
    CITAZIONE
    Porta-Kunai [Base]
    [Prima sacca]
    Tasca 1: (7/8) Kunai [6] - Pietra Lunare [1], (15/15) Shuriken [2] - Campanelli [4]
    Tasca 2: (0/15) Makibishi, (15/15) Spiedi
    [Seconda sacca]
    Tasca 3: (2/2) Palla di luce, (3/4) Sigillo esplosivo, (2/2) Fumogeni [Sfera esoergonica]
    Tasca 4: (10/10m) Filo di Nylon, (4/5m) Bende

    Zaino
    [Prima tasca]
    Slot 1: (3/3) Shuriken del Vento Demoniaco, oppure (0/6) Uchiha shuriken
    Slot 2: (0/10m ) di Corda, (3/3) Fumogeni [Carbone x3], (2/2) Palla di luce [Carbone x2]
    Slot 3: (0/20m) nylon, (1/3) Carte Bomba. [Ofuda x1]
    [Seconda tasca]
    Slot 4: (1/8) Kunai, (0/10) Spiedi.
    Slot 5: (0/10) Shuriken, (0/20) Makibishi.

    Porta-Medicinali
    Tasca 1: (0/5) Auto iniettori - Iniettori
    Tasca 2: (0/3) Tonici e (0/3) Unguenti
    Tasca 3: (0/8) Farmaci Comuni (Lozioni;Creme; Pasticche/Pillole/Infusi)
    Tasca 4: (0/3) Nebulizzatori e Bombe Nebulizzanti
    Tasca 5: (4/8) Provette [2 Provette contenenti Alien/ 2 Provette contenenti Ripley ]
    Protesi dentale
    Arcata superiore
    Dente destro : // -- Dente sinistro : //
    Arcata Inferiore
    Dente destro : // -- Dente sinistro : //


    Nome : Kabuto Fuji
    Villaggio : Oto
    Energia : Rossa
    Grado : Special Jonin
    Mini scheda : Qui

    Allora per quel che riguarda il genjutsu , non posso uscirne avendo valori di intuito e volontà inferiori, quindi vi rimango intrappolato per il momento

    Light, ti diverti a mettere qualcuno a cui piace usare i genjutsu, dentro un genjutsu vero ? :asd:

  14. .


    CITAZIONE

    Narrato
    Parlato Kabuto
    Pensato Kabuto
    Parlato Charlotte
    Parlato Nishio
    Parlato Urie


    Kabuto osservò Nishio un'ultima volta, ancora stupito dall'affermazione di fiducia nei suoi confronti, per poi tornare a concentrarsi sul casolare che stavano tenendo di guardia in quel momento: le luci che si erano spente poco prima non erano un buon segno, comunque la si vedeva. C'era effettivamente un piccola possibilità che i criminali fossero semplicemente andati a dormire, ma era ben consapevole che quella altro non era se non una vana speranza: le probabilità più alte erano che i criminali si fossero resi conto di essere spiati, e che quindi avevano spento le luci per non essere osservati dall'esterno, oppure che si stessero preparando a fuggire dal luogo. In entrambi i casi, il team di Kabuto doveva fare incredibilmente attenzione alla prossima mossa, poichè ne dipendeva la riuscita della missione. Se entriamo all'improvviso, senza osservare per bene la situazione, potremmo finire con l'afferrare solo un pugno di mosche. Magari noi saremo dentro e loro saranno già fuori a godersi l'aria della libertà. Allo stesso modo, se irrompiamo alla cieca e loro ci hanno notati potremmo finire in una trappola. Che diavolo, in qualsiasi modo la metto, noi siamo in svantaggio... Si grattò la fronte, ansioso per le scelte che doveva prendere: fintanto che il capitano Keidan dava ordini alla squadra, Kabuto si era sempre trovato bene nell'eseguire le direttive ricevute, ma ora che toccava a lui dare ordini in una situazione rischiosa, la mente si era offuscata con mille pensieri di fallimento. Facendolo trasalire, la mano di Nishio si appoggiò sulla sua spalla, e il sempai osservò Kabuto con uno sguardo comprensivo. Non temere per la squadra, siamo tutti shinobi apposto, quindi fidati di noi Abbozzò un sorriso, e Kabuto riuscì a calmarsi e a pensare a qualcosa di sensato. Hai ragione, scusami. Per prima cosa, Nishio, potresti controllare con le tue capacità se qualcuno si è nascosto nei dintorni? Lo farei anche io, ma il mio raggio d'azione per rilevare il chakra al momento è abbastanza piccolo... Nishiki non si perse in chiacchiere, chiuse gli occhi e concentrò il chakra, cercando presenze estranee nei dintorni: il silenzio della foresta era interrotto unicamente dai versi di qualche animale selvaggio e del ruscello poco distante, e Kabuto era sicuro quantomeno di non udire esseri umani nelle vicinanze. Passarono pochi istanti e Nishiki aprì gli occhi, per poi rivolgersi a Kabuto, arricciando ogni tanto il naso. Non ho avvertito presenze qui vicino col chakra, inoltre non fiuto niente e di solito il mio naso nelle brevi distanze non sbaglia! Buono a sapersi. A questo punto chiedo a Urie di fare una ricerca simile alla tua, se anche lui non rileva niente allora andremo al passo successivo. Kabuto si portò la mano destra all'orecchio, tastando l'auricolare che indossava, identico a quello che usava anche il resto della squadra. Fortuna che all'epoca acquistai questi aggeggi con Yoroi e Akado, non hanno un raggio ampio ma sicuramente è meglio di niente. Facendo attenzione a non alzare la voce, e a non distogliere lo sgaurdo dalla casa, Kabuto contattò Urie. Urie, se sei in ascolto, vorrei che tu eseguissi una ricerca col chakra per assicurarti che nessuno vi stia spiando da lontano! Dall'altro capo non arrivò risposta, e Kabuto iniziò ad agitarsi: la situazione però gli imponeva silenzio e calma, quindi cercò di non fare rumore e si trattenne dall'urlare dentro l'auricolare. Ma che diavolo sta facendo Urie?! Non era passato neanche un minuto, ma era già esausto di attendere la risposta del suo sottoposto e decise così di fare il giro della casa per vedere in che condizioni fosse la coppia, quando con tono atono, finalmente, Urie si fece sentire. Non ho avvertito nessuno nei dintorni capitano. Io e Charlotte attendiamo istruzioni, passo e chiudo.. Del tutto spazientito, Kabuto tamburellò con le dita su di un tronco che aveva di fronte, alternando la sua attenzione fra la casa e Nishio, quasi in cerca di uno spunto da parte del sottoposto sul da farsi. Vabbe, quantomeno ha eseguito i miei ordini. Nishio, non puoi cercare delle presenze specifiche nella casa vero? Il sempai scosse la testa, aggiustandosi gli occhiali sul naso col medio della mano destra. A voler essere precisi, potrei anche farlo, ma c'è il rischio che uno dei criminali sia un sensitivo come me e che avverta la mia ricerca. O magari il mio radar potrebbe essere bloccato da una barriera. La prima opzione mi preoccupa di più, già le ricerche attuate da me e Urie sono state rischiose, a mio avviso. Kabuto si morse il labbro, consapevole che arrivati a quel punto non restava molto da fare, se non irrompere nella casa: nell'impossibilità di sapere quante persone si trovassero nell'abitazione, la squadra non poteva di certo tergiversare all'esterno nella speranza che prima o poi i criminali sarebbero venuti fuori, così a malincuore decise di impartire l'ordine al team. Riattivò l'auricolare e parlò sottovoce, facendo sì che però anche Nishio potesse sentirlo. Urie, Charlotte, è venuto il momento di introdurci nell'abitazione. Io e Nishio entreremo dalla porta sul retro che stiamo tenendo d'occhio, voi due entrate dall'ingresso principale. Fate ben attenzione a non attivare trappole. La casa non è molto grande, come entreremo riuniamoci e cerchiamo la refurtiva e i ladri! Chiusa la comunicazione guardò Nishio, si fecero un cenno di assenso ed entrambi scattarono verso la porta: in pochi secondi si affiancarono all'entrata, Kabuto con una mano sul pomello e Nishio armato con due Kunai. Si osservarono, entrambi con uno sguardo teso, Kabuto prese un grosso respiro e rapidamente spalancò la porta lasciando entrare per primo il suo sottoposto, seguendolo a ruota dopo essersi guardato alle spalle. Ciò che entrambi videro non fu niente di atteso, infatti di fronte ai due shinobi non si presentò una piccola abitazione diroccata come appariva dall'interno, bensì poterono osservare un dedalo di corridoi che si dipanavano su un'ampissima area. Ma che diavolo.. Nishio, ma questa casa non era minuscola?! Kabuto iniziò a girare su se stesso, infastidito e preoccupato, con la sensazione di essere caduto in una trappola perfettamente organizzata. Vero, questa casa è più grande all'interno... Forse si tratta di una tecnica spaziotemporale, come la tecnica del richiamo. Non ci rimane che cercare... anche se a guardare queste sedie, preferirei sedermi. Kabuto vide Nishio accarezzare quasi ipnotizzato l'imbottitura di una stupenda sedia appoggiata alla parete del corridoio, come se la stanchezza avesse avuto il sopravvento sul ragazzo. Dai non scherziamo.. intanto adesso non dobbiamo solo cercare i rotoli, ma dobbiamo anche capire dove sono Charlotte e Urie. Kabuto cercò di accendere il microfono per contattare i due shinobi, ma qualcosa sembrava interferire con il corretto funzionamento dell'apparecchio, quindi spazientito se lo strappò di dosso e lo ripose nello zaino che portava sulle spalle. URIE, CHARLOTTE!! Urlò a squarciagola, sperando di ottenere una risposta: era consapevole che così anche il nemico lo avrebbe sentito, ma quella situazione stava volgendosi in maniera del tutto inaspettata, e avrebbe preferito che l'intero team si riunisse. Nishio, che intanto si era comodamente messo a sedere con le gambe incrociate, fece spallucce verso il suo capitano. Sono adulti, se la caveranno. Noi dobbiamo cercare i rotoli, e quando li troveremo cercheremo anche loro due. Magari loro raggiungono l'obiettivo anche prima di noi.. Confuso, Kabuto fece cenno di sì e si incamminò lungo il corridoio, senza aspettare che Nishio si alzasse per seguirlo: imboccato il corridoio, sbucò in una grande stanza quadrata, dominata al centro da quello che sembrava essere un pilastro portante. La luce, stranamente, era accesa e permetteva di osservare l'arredo sfarzoso della stanza: alle pareti erano appesi quelli che sembravano antichi arazzi, rappresentanti scene di guerra fra clan rivali, scene rappresentate a loro volta su dei vasi smaltati posti in diversi punti della stanza. Intorno alla colonna erano messe in mostra delle vecchie armi arrugginite, fra cui spade, lance e un caratteristico mazzafrusto. Chiunque possieda questo luogo, apprezza la roba antica.. Però non vedo traccia dei rotoli. Questa ricerca sarà lunga e noiosa mi sa.. Si guardò intorno, notando che la stanza si diramava in due corridoi laterali, e decise di prendere quello destro. Se trovassi il perimetro della casa, potrei studiare la struttura con un moto concentrico.. Il corridoio, stranamente, era totalmente buio e senza delle finestre che potessero far filtrare la luce lunare all'interno: per fortuna però era un corridoio corto e alla sua sinistra Kabuto notò una porta, che prontamente aprì. Questa dava ad uno stanzone enorme, talmente grande da non sembrare neanche la stanza di una casa normale ma piuttosto il cortile di una reggia, non fosse stato per il tetto che impediva di osservare il cielo: l'enorme locale era illuminato, ed anche qui erano presenti più e più oggetti di valore appartenenti all'antichità. Charlotte, Urie, siete qui?! Nessuna risposta arrivò alla domanda, così il ragazzo si girò per chiedere consiglio a Nishio, notando che però non era alle sue spalle: Kabuto sbiancò, pensando alla possibilità di aver perso di vista il suo sottoposto, magari in un'imboscata silenziosa tesa dal nemico. Senza fiatare tornò sui suoi passi correndo, attraversando il corridoio buio, la stanza col pilastro portante e l'ingresso con la sedia imbottita: ma Nishio non era lì, e non vi era traccia del suo passaggio. Il panico assalì Kabuto che iniziò a guardarsi intimorito intorno a se, quando preso da un raptus iniziò a correre: corse a più non posso per almeno venti minuti, attarversando stanze e corridoi, aprendo porte sbattendole e urlando il nome dei suoi compagni scomparsi, sperando di incontrare loro o quantomeno i rotoli. Destra e sinistra, dritto, destra, sinistra, sinistra, indietro e di nuovo destra, Kabuto prese ogni direzione possibile nel tentativo di indagare l'abitazione, al punto tale che alla fine non seppe neanche lui dove fosse finito: in mezzo ad un corridoio buio il ragazzo si appoggiò ad una parete, scivolando per terra seduto, sudato e col fiatone. Un brivido gelido lo percorse al pensiero di aver fatto catturare i suoi sottoposti e di aver fallito la missione, un brivido che lo fece nuovamente scattare in piedi e correre alla porta seguente: aprendola, ebbe l'impressione di rivedere la stanza con il pilastro al centro. Rincuorato dalla vista familiare decise di uscire dalla casa, per vedere se Nishio e gli altri fossero usciti a loro volta, ma quando uscì dalla stanza imboccando il corridoio, dinanzi a lui non vide l'ingresso da cui era entrato, bensì una stanza del tutto differente. Questa casa... questa casa si è portata via i miei compagni e sta cercando di farmi impazzire! Si girò di scatto, cercando di tornare indietro, ma imboccando un corridoio totalmente buio, andò a sbattere di faccia contro qualcosa, cadendo al suolo con un possente tonfo: Kabuto cercò di capire che stesse succedendo, ma il cuore batteva a mille, la testa era come chiusa in una morsa dolorosa e gli occhi erano appannati dal sudore. Nel buio, il ragazzo si era schiantato contro qualcosa che non sembrava essere un muro, ma non riusciva a capire di che si trattasse



    //////


    Nome : Kabuto Fuji
    Villaggio : Oto
    Energia : Rossa
    Grado : Special Jonin
    Mini scheda : Qui


    Allora, torno dopo mesi e mesi e, beh, spero di non aver perso la mano :grat:
  15. .


    CITAZIONE

    Narrato
    Parlato Kabuto
    Pensato Kabuto
    Parlato Shibuki
    Parlato Charlotte
    Parlato Nishio
    Parlato Urie
    Parlato Segretario
    Parlanto anziana


    Il gruppo si stava dirigendo lentamente verso il limitare della cittadina che costituiva il villaggio della cascata: di fronte a loro si stagliava una sorta di anello costutuito da palazzine di ogni genere, con al centro un laghetto occupato quasi interamente da un enorme albero, le cui fronde facevano ombra a buona parte della città. Un luogo immerso totalmente nella natura e nell'acqua. Il nome del villaggio cade a fagiolo.. Kabuto osservò i componenti della sua squadra, cercando di capire quanto fossero stanchi, ma ad una veloce occhiata non gli sermbrò di notare nulla di particolare, quindi si voltò nuovamente in direzione del villaggio e continuò a camminare. Quando i quattro shinobi arrivarono vicini ad i primi palazzi, Urie si fermò di botto. Kabuto, ma tu sai dov'è il palazzo del Kage vero? Il tono del ragazzo era evidentemente seccato, ma la domanda si rivelò più che sensata: Kabuto, infatti, non aveva idea di com'era fatto quel villaggio e tantomeno di dove si trovasse il palazzo in cui risiedeva il kage. Oh, beh, ad essere pienamente sincero, speravo che qualcuno di voi già lo sapesse.. Il giovane caposquadra abbozzò un sorriso imbarazzato, causando qualche risata strozzata da parte di Charlotte e Nishio, mentre Urie spostava il suo sguardo altrove, come infastidito da quel siparietto tragicomico. Accidenti, apparte Charlotte che sembra tranquilla, Urie e Nishio mi daranno problemi.. Comunque non penso che ci siano problemi, ci orienteremo e mal che vada chiederemo a qualche abitante di fornirci indicazioni! Il ragazzo quindi si girò e tornò ad incamminarsi lungo la via che aveva di fronte, aguzzando l'udito per capire se i suoi sottoposti lo stessero seguendo: per sua fortuna, non lo abbandonarono ad una camminata solitaria. Man mano che la squadra si addentrava nelle vie della città, tutti notarono come le strutture che componevano il villaggio fossero dignitose: l'architettura non era di certo fra le più moderne, ma allo stesso tempo le palazzine non apparivano fatiscenti o reduci da qualche sorta di battaglia. Sinceramente mi aspettavo di peggio da un villaggio anche più piccolo di Oto. Ci sono zone del nostro paese dove sembra che ci sia stata una battaglia pochi istanti prima.. Il pensiero rammaricò per un momento Kabuto, che non potè fare a meno di ricordare le parole del mukenin di Alba. Prima o poi tutti desideriamo di più... forse non aveva poi così torto.. D'istinto il ragazzo si fermò, cercando di calmare il turbinio di pensieri nella sua mente, senza così rendersi conto che la sua squadra si era posta intorno a lui con fare dubbioso. Kabuto, tutto bene? Forse ci siamo persi e dobbiamo chiedere indicazioni come dicevi tu prima! Il ragazzo si rese conto della sciocchezza che aveva fatto, e cercò subito di ricomporsi indicando una coppia di anziane che passava di li. Avete ragione, mi ero fermato proprio per cercare qualcuno a cui chiedere! Quindi, chiediamo a loro! Oh giovani, cosa volete da una coppia di anziane signore?! Una delle due vecchiette, accortasi del gruppo che veniva loro incontro, aveva preso la parola per prima con tono sicuro, nonostante la chiara età avanzata. Signora siamo degli shinobi di un altro villaggio, dovremmo dirigerci alla residenza del kokage per degli affari riguardanti il vostro paese! La signora osservò intensamente Kabuto negli occhi, imbarazzando non poco il ragazzo, finchè non si decise a rispondere, alzando lentamente il bastone che teneva nella mano destra. Vedete quell'albero gigante che sovrasta il villaggio? Il palazzo del kage è alla base del tronco. Quasi ogni via porta al laghetto al centro della cittadina, quindi non potete sbagliarvi! La coppia di anziane a quel puntò si congedò, camminando lentamente nella direzione da cui era venuto il team di Kabuto. Bene, allora dirigiamoci verso l'albero! La squadra si mosse uniformemente per la destinazione, seguendo sempre lo stesso stradone che avevano intrapreso per primo, vedendo l'albero ingrandirsi ad ogni passo che facevano: allo stesso modo, le strade si riempivano di gente, gente che osservava i ninja di Oto con sguardo curioso ed indagatorio, al punto che gli shinobi non poterono non accorgersene, sentendosi tutti, chi più chi meno, a disagio. Perchè ci stanno guardando?! Charlotte espresse ad alta voce quello che pensavano tutti li, senza però dirlo ad alta voce. Non me lo spiego, noi comunque non dobbiamo dare problemi, andiamo avanti senza curarci di loro... Siamo degli intrusi! Nishio esordì così dopo il suo lungo silenzio, riposizionandosi gli occhiali sul naso mentre parlava. Siamo ninja di una paese straniero, i nostri coprifronte lo confermano. Quello della cascata è un villaggio piccolo, non sono abituati a vedere shinobi di altre nazioni e, di solito, la presenza di certe persone sul territorio non è mai buon segno... Nishio pronunciò le ultime parole con un tono più grave, facendo salire un brivido lungo la schiena di Kabuto e facendo calare un silenzio teso nella squadra, con Charlotte che sembrò evidentemente turbata e Urie che si faceva i fatti suoi, come dall'inizio. Non ha torto, non ci avevo pensato solo perchè non ho vissuto questa situazione... Dovremo svolgere un buon lavoro, o saranno guai per questa gente, ne sono certo! Il team arrivò di fronte alla residenza del Kage quando ormai il sole era quasi calato del tutto, lanciando degli ultimi raggi di luce rossa sul mondo: la struttura era in legno, con un tetto spiovente composto da delle piastrelle color verde rame. In se il palazzo non era più grande di una magione di grosse dimensioni, non era simile al palazzo dell'Hokage, che Kabuto vide tempo addietro rimanendo stupito per la sua grandezza. D'altronde non si tratta di un paese ricchissimo, dovrò ricordarlo per non fare gaffe.. I quattro salirono una scalinata in pietra che portava all'ingresso della struttura, dove trovarono un signore anziano ad aspettarli. Sono il segretario del Kage, prego seguitemi, vi aspetta nella sala principale! L'uomo non si attardò in convenevoli, lasciando gli shinobi leggermente stupiti: nonostante il primo impatto, però, i quattro si ritrovarono costretti a seguire l'uomo, che senza dare loro alcun credito aveva iniziato a muoversi all'interno del palazzo. In meno di un minuti il gruppo si ritrovò di fronte ad una stanza con la porta scorrevole e, una volta aperta dal segretario, ebbero modo di vedere il kage del villaggio. Ma è giovanissimo! Kabuto rimase stupito dal vedere il capovillaggio della cascata: si trattava infatti di un ragazzo assurdamente giovane per la carica che ricopriva, talmente giovane che forse aveva la stessa età di Kabuto stesso. Forse qui la carica è data per discendenza?! Cosa può aver fatto un ragazzo così giovane per divenire Kage? Nonostante i suoi dubbi, Kabuto non espresse parole di disappunto e si limitò ad inginocchiarsi insieme al suo team, aspettando che il capovillaggio prendesse parola. Bene, grazie per essere venuti. Il mio nome è Shibuki e sono il capo villaggio. Ho richiesto l'aiuto di voi shinobi, perchè settimana scorsa sono stati sottratti dei rotoli molto preziosi dalla cassaforte del palazzo. Abbiamo motivo di credere, dati i metodi usati in azione, che il ladro sia proprio uno shinobi. Diciamo anzi che ne siamo sicuri. Il ragazzo fece una pausa, come se stesse pensando a qualcosa riafforato all'improvviso nella sua mente. Questo ragazzo porta addosso un peso indicibile... per la sua età è troppo da sopportare, mi chiedo come faccia! Inoltre, qualcosa non mi torna. Ha detto che i rotoli sono stati rubati una settimana fa, ma ci hanno avvisato al massimo tre giorni fa. Se questi rotoli erano così importanti è assurdo che non ce l'abbiano comunicato prima... Kabuto pensò di intromettersi nel discorso del kage, così da esporre i suoi dubbi, ma decise di mordersi la lingua. Si trova già in difficoltà a chiedere aiuto a ninja stranieri... non posso aumentare l'imbarazzo facendo domande simili. Se non ci hanno chiamato prima avranno avuto i loro motivi, non è affar mio sapere il perchè al momento! Lo shinobi di Oto si girò leggermente per osservare i suoi sottoposti, notando che per fortuna nessuno aveva intenzione di parlare: almeno finchè Urie non prese la parola alzando la mano. Noi siamo stati avvisati del furto a malapena tre giorni fa. Perchè un tale ritardo se questi rotoli sono così cari al villaggio? Urie!! Potevi almeno usare un tono gentile per porre una domanda simile... quando usciremo di qui mi sentirai! Il kage, che sembrò parecchio in imbarazzo per la domanda posta, non si tirò indietro dal dare una risposta di senso compiuto. Beh, data la vicinanza e i servizi precedentemente offerti, i primi ad essere stati interpellati sono stati i konohani. Questi però non mi hanno dato la loro disponibilità, quindi ho subito deciso di chiamare voi. Le parole del Kage si infilarono come un pugnale nel cuore di tutti e quattro gli shinobi di Oto, che all'improvviso si resero conto di essere semplicemente la seconda scelta, dopo Konoha. Urie distolse lo sguardo, carlotte si massaggiò una tempia con la mano osservando il suolo e Nishio trattene una risata mentre puliva le lenti degli occhiali con la manica della maglia. Kabuto, dal canto suo, cercòdi mantenere una certa freddezza in quanto caposquadra, nonostante i suoi pensieri fossero tutto tranne che freddi. Hanno prima chiamato i ninja di Konoha eh.. quindi non valiamo quanto loro... ora come ora vorrei alzarmi e andarmene, ma a quel punto confermeremmo le loro idee, dannazione! Sapete, questi rotoli vengono tramandati di generazione in generazione da tutti i capi del villaggio, non posso permettere che vengano smarriti, sopratutto se sono io ad aver in mano le redini del paese... Il ragazzo, che già dall'inizio del colloquio si era presentato con uno sguardo grave, acuì maggiormente la tristezza nella sua voce e nel suo modo di porsi. Mh, ci tiene davvero.. a questa età deve preoccuparsi di simili cose, e non può fare che affidarsi a ninja di un altro villaggio. Deve provare una frustrazione immensa, non c'è dubbio. In piccolo, sento di essere vicino alla sua situazione: non so se sarò un buon caposquadra, ma in un modo o nell'altro ci devo provare... Oltre voi, il mio segretario e le guardie, nessuno è a conoscenza di quello che sta accadendo e così dovrà rimanere. Molti erano interdetti quando sono succeduto io a mio padre; molti affermavano che non sarei stato in grado di governare.. Oh, ce lo sta dicendo chiaramente, si sta aprendo con noi in un modo che non mi sarei mai aspettato. Se ci parla in questo modo, seconda scelta o meno, non me la sento davvero di deludere le aspettative di una persona del genere! ma voglio dimostrare che non è così. Che si sbagliano. Durante dei giri di pattuglia sono stati individuati dei movimenti sospetti ad ovest del villaggio, nella foresta. In un casale apparentemente disabitato, sono state viste delle luci; dovrebbe essersi rifugiato lì... Non sembra molto furbo essendosi nascosto proprio nei pressi della zona derubata, ma fate attenzione. Confido in voi. Prima che la squadra si congedasse, Nishio prese la parola. Potremmo conoscere il contenuto dei rotoli? Sarebbe utile per la missione, senza alcun dubbio! Domanda più che pertinente, bravo Nishio! In quel momento intervenne il segretario del Kage, probabilmente per risparmiare al ragazzo altre seccature, dopo che si era aperto con così tanto ardore al gruppo. Mi dispiace ma quei rotoli contengono informazioni segrete. Non possiamo dirvelo, ciò che è importante per voi è sapere che quei rotoli ci servono. Vi prego di seguirmi, lasciamo la stanza del Kage! L'anziano lasciò il lato del suo signore, passando in mezzo ai ninja ed uscendo dalla stanza: tutti si alzarono abbastanza in fretta, tranne Kabuto, che non poteva distogliere lo sguardo dal capovillaggio. Questo ragazzo.. merita tutto il mio rispetto. Sta cercando di fare il massimo per il suo paese, per quelli che sono i suoi poteri. La squadra dovrà svolgere il lavoro alla perfezione! Lo shinobi chinò il capo ed uscì dalla stanza, seguendo l'anziano ed il resto della squadra, che intanto si erano radunati di fronte alle scale di pietra antistanti all'ingresso del palazzo. Bene è arrivato. A proposito di ciò che ha detto il Kage, vi è chiara la posizione del casale vero? Più o meno, forse delle indicazioni più precise ci farebbero comodo, ma ci accontenteremo se necessario. L'uomo infilò la mano in una sacca che portava a spalla, tirandone fuori una mappa che posò al suolo in mezzo al gruppo, poi puntò il suo indice ossuto su di un punto della mappa. Dovete dirigervi qui. Saprete di essere nel posto giusto se avrete alle vostre spalle un caratteristico ruscello, in zona non ce ne sono altri! Detto questo l'uomo arrotolò la mappa, chinò il capo e si congedò rientrando a palazzo. Siamo soli... ci allontaneremo da qui, e poi parlerò al resto della squadra!Avete sentito quello che ci è stato detto. Dato il ritardo della chiamata è già tanto se troveremo i criminali nel posto in cui sono stati avvistati, quindi non perderemo tempo e ci dirigeremo subito al casolare. Quando vi arriveremo nelle vicinanze ci fermeremo e organizzeremo un piano! Sia chiaro, abbiamo fretta ma non dobbiamo buttarci nelle fauci del nemico, quindi quando lo ordino ci fermeremo. L'ultima cosa che vogliamo è essere attaccati mentre formuliamo una tattica... I componenti del team sbuffarono, ma quando Kabuto si girò per correre fuori dal villaggio lo seguirono, senza obiettare. Forse sono stato troppo duro, ma dopo l'insubordinazione di Urie e le parole di quel giovane capovillaggio... devo far andare bene questa missione! Il gruppo corse in mezzo alla natura incontaminata per almeno un'oretta, con il sole ormai calato e la penombra a farla da padrona: quando videro in lontananza il ruscello di cui il segretario aveva parlato, Kabuto alzò il pugno chiuso per indicare alla squadra di fermarsi, così i quattro shinobi si misero in cerchio, oer conferire tra loro. Ci divideremo in due coppie, io andrò con Nishio, Urie e Charlotte, voi due andrete insieme. A questo proposito.. Kabuto fece una pausa, ponderando bene le parole da usare. Spero Urie che sarai più discreto . Il modo in cui ti sei rivolto al Kage.. la tua domanda l'abbiamo pensata tutti, ma hai messo in difficoltà chi ci stava chiedendo aiuto con umiltà! Urie non disse nulla, ma invece di distogliere lo sguardo fissò Kabuto negli occhi. Bene! La motivazione delle coppie è presto detta. Abbiamo a che fare con un numero imprecisato di criminali e con un casolare di cui non conosciamo il numero di uscite. Ci posizioneremo ai due lati opposti del luogo, così da vedere se più criminali fuggiranno in direzioni differenti. Nishio e Urie, voi due siete fondamentali! Se i criminali dovessero allontanarsi troppo dovrete ritrovarli, guidando me o Charlotte da loro. Per il resto, avete libertà d'azione, se vi sentite esageratamente in pericolo non abbiate scrupoli con i malviventi, anche se potresye ucciderli. So che è duro da dire, ma le vostre vite valgono di più! Ora andiamo! I tre sottoposti annuirono e tutti si mossero senza continuare alcun discorso: la missione si dirigeva al suo climax, ed erano obiettivamente tutti tesi. Superato il ruscello i quattro shinobi videro il casolare, una vecchia struttura in legno abbastanza diroccata, con tanto di tronco d'albero conficcato nel tetto: dalla loro posizione potevano vedere due finestre sul lato della casa ed una di fianco a quella che pareva essere la porta d'ingresso. La luce era accesa, ma non si vedevano ombre proiettate verso l'esterno. Che fortuna, sono ancora qui! In quel momento le luci si spensero, facendo sobbalzare tutti. Già, la fortuna pare durare poco.. Urie, Charlotte andate verso il retro della casa, io e Nishio andremo verso l'ingresso. Buona fortuna! Charlotte e Urie non si fecero ripetere gli ordini due volte e si incamminarono nella boscaglia verso il punto designato, mentre Kabuto e Nishio fecero altrettanto, posizionandosi dietro un tronco caduto ad una decina di metri dalla porta d'ingresso. Nishio, prima che le cose si complichino, a proposito di ieri sera... No! Kabuto rimase interdetto dalla risposta del ragazzo, non riuscendo a ribattere. Devo chiederti scusa. Ieri vi ho testato, volevo vedere come reagivate ad una provocazione tanto palese. Tu e Charlotte mi avete stupito positivamente, mentre Urie mi sembra che l'abbia presa abbastanza male. Tranquillo, conosco la sua storia personale, so di aver toccato un punto delicato per lui, alla fine della missione gli chiederò scusa. Comunque, Kabuto, quel che conta è che mi fido di averti come capitano. Hai deciso di avere in team un ozioso come me... sappi che se questa missione andrà per il meglio, ti racconterò il perchè del mio modo di fare! Nishio sorrise, tranquillizzando Kabuto. Oh... forse mi stavo agitando per niente... Grazie, Nishio



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    Nome : Kabuto Fuji
    Villaggio : Oto
    Energia : Rossa
    Grado : Special Jonin
    Mini scheda : Qui


    Spero di essermi corretto rispetto ai problemi del post precedente. Mi scuso per l'immenso ritardo, ma ho avuto dei seri problemi in real :sisi:
75 replies since 1/11/2011
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