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    itachi_edo_tensei_by_syunpo-d6tlptd

    Gli occhi di un demone.


    Narrato - Parlato - Pensato - PNG2 - PNG3




    Uno, due, tre, quattro...
    Appostato poco sopra il piccolo mulino a vento, all'ombra di un Pino e nascosto dal sole che dietro di me crescente, stagliava la sua luce nascondendo la mia presenza.
    Facendo un veloce giro nella collina appostata poco dietro di me, cercai all'interno di alcune aiuole delle specifiche piante, simili a quelle di caffe, il cui principio attivo mi avrebbe permesso di mantenere la lucidità per le successive 6 ore. Non avendo dormito dovevo mantenere quanta più concentrazione possibile, altrimenti lo stress e la stanchezza avrebbero messo a repentaglio il mio piano di vendetta.
    Mentre masticavo lentamente, come Sirio mi aveva insegnato, quelle grandi foglie rugose, pensavo a come sarebbe stato possibile eliminarli uno per uno.
    Dovrò renderlo semplice come fu quando ottenni la carica di Chunin.. Saprò eliminarli piano piano, senza ucciderli. No.. Ancora non devono morire. Ma li devo rendere inermi, affinchè possano morire come ho promesso a Myamoto. Li brucerò vivi. Costi quel che costi.
    Sputai il bolo di foglie, con le mie capacità totalmente ristabilite. Un energizzante naturale che avrebbe fatto la differenza tra la vita e la morte. Così mi venne descritto da quel buon uomo di un Uchiha.
    Tornando affianco del mio prigioniero, ormai mi resi conto di quanto fosse totalmente inerme. Cominciai direttamente da lui.
    Estratto lentamente un kunai dal mio equipaggiamento, cominciai a passare lentamente la mano lungo la sua colonna vertebrale, e cominciai a contare.
    Uno.. Due.. Tre.. Quattro.. Diciotto... Diciannove.. Eccola qui.
    Fermando il dito sulla ventesima vertebra del mio avversario, lungo la zona lombare, tappai la bocca del mio avversario con una grande quantità di bende che avevo dietro in modo da farlo stare zitto e permettergli di sopportare il dolore evitando che si mordesse la lingua. Con il Kunai feci il resto, colpendolo all'interno della vertebra e recidendogliela, rendendogli impossibile qualsiasi movimento della parte inferiore del corpo. Urlò straziatamente, quasi al punto da farmi pena.. Poi si lasciò andare in un grosso pianto, arrivando ad affogarsi, riversando sulla benda del sangue sputato.
    Tu rimarrai vivo, fin quando lo decido io.
    Successivamente nascosi il suo corpo dietro il pino, decidendo che sarebbe stato il momento di agire, e neutralizzare i successivi avversari.
    Notai presto uno degli altri quattro figli di buona donna allontanarsi dal campo in direzione ovest, lungo la riva del fiume probabilmente per fare i propri bisogni mattutini. Ne approfittai, raggiungendolo tranquillamente e seguindolo sfruttando la tecnica dell'invisibilità. L'uomo appariva ancora intontito, come se si fosse svegliato da pochissimo, e non prestò molta attenzione a ciò che lo circondava. Sarà stato distante circa 15/20 metri dal mulino stesso, quando nascosto da un aiuola, si avvicinò alla riva calandosi le braghe per poter urinare. Raggiungendolo da dietro, non mi era concesso utilizzare alcuna arma da taglio. Se anche una minima goccia di sangue fosse finita nei pressi del Mulino, qualcuno si sarebbe allertato, e la mia copertura sarebbe svanita. Con una forte gomitata lo colpì alla nuca, facendogli perdere i sensi in un colpo, e prima che il corpo si rigettasse sul fiume con un grande tonfo, lo presi dalla maglietta reggendolo a mezz'aria, per poi voltarlo e colpire con un pugno deciso la gola, fracassandogli le corde vocali e facendolo riprendere dallo svenimento. La sua incapacità di parlare lo destabilizzò, ancora incapace di intendere e di volere, ne presi la testa affondandola nell'acqua facendogli perdere nuovamente i sensi. Come un pupazzo poi, lo trascinai al Pino, legandolo insieme al suo compagno paraplegico.
    E siamo a due..
    Tornai sui miei passi il lungo corso d'acqua che ne conseguiva il movimento del mulino mi permise, aggirando nuovamente largamente tutta la zona in modo da non farmi vedere, di celare la mia presenza attraversandolo trascinato dalla corrente sfruttando ancora una volta la tecnica dell'invisibilità.
    Arrivato alla ruota idraulica, venni trasportato fino alla cima della suddetta giungendo facilmente sul tetto in legno della struttura illuminata dall'Alba. Gli altri due mukenin mancanti all'appello stavano dialogando tra loro, a poche decine di metri ad est dell'ingresso principale.
    È come se fossi tornato indietro nel tempo...
    Presi due shuriken Uchiha legandoli a del filo di nylon utilizzai una vecchia tecnica del clan per controllarne la traettoria, sfruttando il filo resistente come il metallo per indurre i miei due avversari ad un soffocamento simultaneo, poichè gli Uchiha shuriken lanciati precedentemente si mossero all'unisono chiudendo a tenaglia il collo dei miei avversari.
    Mantenendo il filo di nylon con le mie mani, con una forte stretta laterale feci collassare i due, incapaci di emettere rumori per richiamare l'attenzione, allentando la stretta nell'istante in cui i due persero i sensi.
    Così come tutti gli altri loro compagni, li portai alla base del Pino, sistemandoli in modo che ognuno di essi puntasse verso un punto cardinale.
    Dovrebbero essere ancora tutti vivi...
    Attivai il mio mangekyou sharingan e... Appicai il fuoco.


    Amaterasu.
    Le grandi fiamme divamparono su tutto il sempreverde, Rendendole visibili da diverse centinaia di metri, i corpi venivano lentamente presi dalle fiamme, le quali dilaniavano le pelli e bruciavano i capelli, facendo riprendere conoscienza ai Mukenin, i quali cantavano note di dolore e lasciavano andare lacrime di sofferenza.
    Mi voltai con lo sguardo sereno, compiaciuto quasi da ciò che avessi fatto, nonostante ammisi a me stesso di aver dato atto ad una mostruosità. Non c'era tempo da perdere, dovevo ispezionare quel mulino, mettere la parola fine a questa storia e tornare da Mya. Erano passati già troppi giorni, non avevo intenzione di perderne ancora lontano da lei.

    Mi avviai all'interno del mulino, dal quale era uscito un uomo, probabilmente l'ultimo del gruppo che non avevo mai visto sino ad allora. Era terrorizzato da quell'incendio di fiamme nere che con voracità, stava prendendo piano piano tutta la collina.
    Correndo verso di me, il criminale dai lunghi capelli castani e la barba incolta tentò di sferrarmi un pugno a ridosso del mento, fallendo miseramente il tentativo. Riprovò con un ulteriore scarica di cazzotti, ognuno dei quali colpì l'aria senza impattare da nessuna parte.
    Sei solo feccia...
    Una ginocchiata in pieno stomaco lo fece piegare in due. Preso dal collo, impugnai un kunai con la mancina e caricandolo di chakra ne perforai facilmente la gabbia toracica, facendogli un buco nel corpo grosso quanto la circonferenza del mio braccio.


    Una volta caduto esanime il corpo del mio avversario a terra, mi trovai di fronte una decina di poveri prigionieri, senza alcuna distinzione di sesso. Ritrovai anche le tre pesti che mi seguivano costantemente nei giorni precedenti, erano tutti incatenati a differenti colonne, non sembravano aver subito violenze gravi, ma erano stati trascinati con la forza.
    Alcuni di loro avevano ancora in dosso il pigiama della notte, altri si poggiavano l'un l'altro per farsi forza.
    Bene, non devo far altro che riportarli nelle loro case.. E poi potrò vedere nuovamente Mya.
    Liberai uno ad uno i prigionieri, facendo da avanscoperta nell'uscita dal mulino.
    Si torna a casa, signori..
    Mentre, una volta uscito, utilizzai Kagutsuchi per poter fermare l'avanzata delle mie fiamme nere, già dileguate verso tutte le direzioni, un gran colpo mi venne portato alla schiena, sbilanciandomi e facendomi crollare verso il terreno.
    Il dolore era poco rilevante, ma in quell'esatto momento avevo appena sforato la mia resistenza in fattore di nervi.
    Non è possibile che sbuchino ancora fuori come vermi schifosi..



    Riepilogo - Mp@Blu - Mini-Scheda

  2. .
    Gaho Yuki

    Età: 15
    Rango: Genin
    Nazione: Kiri
    Energia: Gialla


    Link Scheda
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    Link @MP



    Legenda:
    GahoPensiero di GahoYume
    Pensiero mamma di GahoKameji
    Kenzo YaboshiMizukage




    Era mattina al Villaggio della Nebbia. Come di sovente, una fitta coltre di umidità si estendeva su Kiri già dalle prime luci dell'alba, l'ora il cui la temperatura dell'aria circostante raggiungeva il suo picco più basso, e regnava incontrastata tra le vie del centro cittadino, celando alla vista le già scarne schiere di passanti che vi si avventuravano. Ma quel giorno, un incessante ticchettio destava la quiete dell'intero vicinato: a tratti più frequente, ad altri più rado, ma comunque sempre presente vi era il sordo rumore prodotto dallo scontro di due bacchette di legno.
    La madre di Gaho era solita alzarsi di buon ora, ed era già da un po' che sentiva il suono ripetersi ad intervalli irregolari. In un primo momento pensò che ad esserne responsabile doveva essere qualche strana specie di volatile, finchè ad un certo punto non sentì il rimbombo del legno che sbatteva su qualcosa di cavo, seguito da una esclamazione di dolore. Sbuffò sconsolatamente, pensando tra sè e sè:
    Questo è Gaho che si allena di prima mattina... Povero ragazzo mio, non pensa ad altro che allenarsi! Ed io che speravo che Yume l'avrebbe aiutato a distrarsi... invece! Da quando è tornato dall'ultimo incarico, sembra farlo ancora più di prima! Speriamo questo ragazzo non mi si faccia male sul serio... Certo che però lui e Yume sono proprio carini insieme! L'ho capito dal primo giorno che ce ne ha parlato che aveva una cotta per quella ragazza!...

    Improvvisamente il dorso di una spada di legno sbucò dal fitto strato di nebbia, piombando sulla testa di Gaho prima che questi riuscisse a difendersi e colpendolo in pieno. Non troppo forte, ma abbastanza da produrre un tonfo che avevano certamente sentito da dentro casa sua.
    "Ahia! ... Signore, questa era troppo veloce! E poi con questa nebbia non si riesce a vedere niente!"
    Un giovane uomo dai capelli pettinati all'insù si avvicinò al ragazzo, emergendo dal bianco circostante:
    "Te l'avevo detto che non sarebbe stato facile. Ora che padroneggi i colpi basilari dell'arte della spada, ti insegnerò a difenderti percependo un attacco ancor prima che tu possa vederlo, affidandoti a tutti i tuoi sensi. Ma finchè cercherai di farlo affidandoti solo alla vista, continuerai a rimediare bernoccoli come quello!"
    Il Genin si massaggiava con la mano sinistra il bozzo poco sopra la fronte, dove un attimo prima aveva ricevuto una bella bastonata, mentre nella mano destra ancora impugnava la sua spada da allenamento. Guardando il suo nuovo sensei, il Chunin Kenzo Yaboshi, non potè non pensare ai cambiamenti delle scorse settimane.
    Erano trascorsi pochi giorni dal rientro dalla sua ultima missione, in cui un semplice compito di routine era sfociato nel tentato salvataggio di Yume e della sua squadra, nonchè nell'aver rivelato una pericolosa organizzazione paramilitare che compiva esperimenti sugli esseri umani. Ne era uscito vittorioso, in quanto era riuscito a salvare la sua ragazza, ma spezzato nell'animo per aver causato la prima vittima di sua mano. Aveva abbracciato il potere della sua innata, che però si era rivelata pericolosa e incontrollabile, ma aveva anche trovato nel suo ex caposquadra un maestro di spada formidabile, che da allora lo aveva guidato in quell'arte sconosciuta e ricca di tradizioni.
    Con Yume in netta ripresa, le visite alla sua ragazza e gli allenamenti con Kenzo erano le due costanti con cui Gaho riempiva le sue giornate. I miglioramenti nel combattimento erano notevoli: ora i colpi che portava erano saldi, precisi, ... e se la sua arma avesse avuto un filo anche letali. Aveva profuso tanto impegno nel suo addestramento, da quando era tornato, perchè sapeva di avere ancora una questione in sospeso da affrontare: Yume se l'era cavata per un soffio, uscendo illesa dalle grinfie dei suoi rapitori, ma alla prossima occasione si sarebbe assicurato che quello che era capitato a lei non sarebbe successo più a nessun'altro.

    Gaho reimpugnò la spada con entrambe le mani, arroccandosi nella consueta posta difensiva.
    "Bene... Vogliamo continuare?"
    Kenzo gli diede le spalle, immergendosi nuovamente nello spesso strato di nube.
    "Certo. Preparati."
    Poco dopo un rapido mezzano sbucò alla destra del ragazzo, che vedendolo con la coda dell'occhio riuscì a porvi rimedio con una maldestra parata.
    "Stai ancora cercando di guardare i miei colpi... devi concentrarti di più!"
    Il Genin sbuffò di disapprovazione per sè stesso.
    Ha ragione, faccio troppo affidamento sulla vista... E va bene, se voglio spingermi ad usare gli altri sensi, non c'è altro da fare se non privarmene del tutto!
    Il giovane chiuse quindi gli occhi, sforzando di rilassarsi, e per la prima volta cercò di percepire il mondo in maniera diversa da come era abituato. Inizialmente si sentì solo cieco e vulnerabile, ma dopo un po' gli sembrò di riuscire a ricrearsi un'immagine mentale dell'ambiente circostante. Avvertì il fruscio provocato dal bastone che fendeva l'aria, nel settore in alto alla sua sinistra, e provò a parare il fendente con una parata alta. Fermò il colpo in qualche modo, ma non fu preciso nell'interpretarne la direzione, così che lo bloccò nella porzione di spada molto vicina all'impugnatura, rischiando di farsi male alle mani. Già il secondo tentativo, però, andò molto meglio, e gli altri a seguire, finchè egli non fu sufficientemente veloce da difendersi in maniera salda e sicura.

    Gaho era in procinto di difendersi da una nuova raffica di colpi, che percepì una presenza qualche metro alle sue spalle, ancora celata dal velo di nebbia, che sembrava avvicinarsi a lui lentamente. Anche Kenzo doveva averla percepita, perchè interruppe l'allenamento e si avvicinò al Genin. Un attimo dopo emerse la figura di un Chunin, chiaramente identificabile come appartenente al loro villaggio per via del coprifronte che portava, il quale recava in mano una missiva. Il ninja aveva un viso piuttosto asciutto, caratterizzato da delle guance scarne che facevano da contorno ad una piccola bocca. L'uomo, che doveva aver passato da un po' l'età della giovinezza, portava dei corti capelli castani ed un classico abbigliamento da Chunin, le sue caviglie erano avvolte da bende medicali e, legato in spalla, aveva un grosso spadone a forma di scimitarra. Egli, probabilmente riconoscendo in Gaho colui che cercava, gli si avvicinò e gli porse la busta, e dopo che il ragazzo lo ebbe ringraziato con un cenno della testa, andò via così come era arrivato.

    Il Genin guardò il documento dopo averlo preso con entrambe le mani, riconoscendovi il timbro speciale che recava le insegne del suo villaggio. Ormai certo di trovarsi di fronte alla convocazione in vista di un nuovo incarico, aprì la busta e lesse il messaggio che vi era contenuto, trovandovi conferma.
    "Devo recarmi presso l'ufficio del Mizukage. Probabilmente sto per essere assegnato ad una nuova missione."
    "Molto bene. Sembra che per oggi abbiamo finito... Vai pure, non fare aspettare il Mizukage! Continueremo gli allenamenti al tuo ritorno. Ah Gaho... sei stato bravo oggi!"
    Gaho sorrise stupidamente al suo maestro, il cuore colmo di gioia per averne avuta l'approvazione. Il riconoscimento per lui era molto importante, e lo spronava a fare ancora di meglio. Si congedò con Kenzo, e visto che la convocazione non era urgente decise di farsi una doccia ed indossare dei capi puliti, così da presentarsi al capovillaggio come si conveniva.

    Ancora una volta, il ragazzo percorse una delle vie principali che portava al centro del villaggio, anche se un po' più cautamente del solito per evitare di andare a sbattere contro qualche ignaro passante che, come lui, aveva deciso di sfidare la nebbia quel giorno. Ad ogni modo, pochi minuti dopo era entrato nell'imponente edificio che recava la residenza del Mizukage, trovandosi nella sala d'aspetto immediatamente antecedente all'uscio del suo ufficio. All'interno della stanza, un locale piuttosto anonimo provvisto solo di qualche sedia per coloro i quali attendevano di essere ricevuti, Gaho vi trovò già un ragazzo, a prima vista poco più grande di lui, il quale attendeva spalle al muro, con le braccia conserte e gli occhi apparentemente chiusi. Egli aveva un viso a V, ed il Genin notò subito che aveva lineamenti delicati ed una barba decisamente curata, che gli delineava il volto e terminava in un pizzetto nero e dei baffi all'insù. Due grandi occhi erano contornati da delle folte sopracciglia, anch'esse all'insù, e da un naso sottile. Una giacca da Chunin apparentemente nuova di zecca suggeriva una promozione piuttosto recente, ma permise al ninja di identificarlo come suo superiore, perciò come Gaho era solito fare in quei casi gli si avvicinò per presentarsi, non prima di essersi messo sull'attenti. Egli notò gli occhi del ragazzo aprirsi mentre gli si avvicinava:
    "Buongiorno signore, Genin Gaho Yuki. Piacere di conoscerla."
    Ora gli occhi del suo superiore lo scrutavano, e Gaho si sentì un po' turbato nel sentirsi attraversare da quello sguardo glaciale. Inoltre, lo vide storcere il naso mentre pronunciava il suo cognome, percependo un po' di ostilità nei suoi confronti. Non che fosse la prima volta che la gente reagisse così di fronte ad uno Yuki...
    "Kameji... Piacere mio..."
    Il Genin rimase un po' interdetto, aspettandosi una presentazione un po' più completa. Questo Kameji non aveva neanche detto il suo, di cognome. Pensò distintamente: Kameji... e poi?, ma non disse nulla per non risultare invadente o sgarbato. Decisamente fredda come prima impressione, ma provò ancora una volta a stimolare una conversazione. Non era detto che fosse lì per il suo stesso motivo, ma se così fosse stato riuscire a instaurare un ambiente più rilassato avrebbe certamente giovato più avanti. Abbandonò la posizione dell'attenti, assumendone una più naturale, e si rivolse al suo interlocutore:
    "Scusi il disturbo, anche lei è qui per vedere il mizukage?"
    "Si... Mi sa che entrambi avremo i prossimi giorni un po' impegnati"
    La voce totalmente neutra con cui Kameji gli rispose suggeriva che non fosse troppo interessato a chiacchierare, e neppure Gaho voleva dare l'immagine di un chiacchierone che voleva conversare a tutti i costi, perciò incassò l'ennesima fredda risposta e prese posto su una delle sedie presenti nella stanza, in attesa di essere ricevuto dal Mizukage.

    Poco dopo, fu il Chunin a cercare l'attenzione del ragazzo:
    "Scusa..."
    Gaho girò la testa verso di lui, ancora un po' turbato dal suo tono assolutamente privo di espressione.
    "Mi potresti ripetere ancora una volta il tuo cognome..."
    Era la prima volta che qualcuno si mostrasse tanto interessato al suo cognome. Di solito, al solo pronunciarlo la reazione più comune era il terrore, spesso seguito dall'odio. Altre volte solo il secondo. In questo caso, però, avvertiva dell'interesse.
    "Certo... E' Yuki. Appartengo al Clan Yuki"
    Kameji chiuse gli occhi. Poi li riaprì.
    "Anche mio padre apparteneva a quel clan."
    Il Genin sgranò gli occhi. Che coincidenza, pensò, che due Yuki stessero entrambi aspettando nello stesso momento di essere ricevuti dal Mizukage. Si soffermò, poi, sulle parole che il Chunin aveva detto, ovvero che il padre "apparteneva" a "quel clan", lasciando intendere che o il padre l'avesse rinnegato o, cosa molto più probabile, non fosse più in vita. Con "quel clan", poi, suggeriva che lui non ne facesse parte.
    "Oh... mi dispiace tanto... Ma lei non fa parte del clan? E' strano che non l'abbia mai vista prima d'ora..."
    Il suo interlocutore si fece improvvisamente serio, e lo guardò con fare sospettoso, così che il ragazzo capì immediatamente di aver fatto una gaffe imperdonabile.
    "In che senso ti dispiace?"
    Non c'è una seconda occasione per fare una prima buona impressione. E Gaho quella occasione se la stava giocando molto male. Il filo dei suoi pensieri l'aveva condotto ad una risposta per lui logica, ma assolutamente inappropriata, facendogli fare la figura del cretino. Si affrettò a mettere le mani avanti e prese a scuoterle, come chi vuole placare gli animi dopo aver fatto una figuraccia:
    "No, No, mi scusi! Da come l'aveva detto, avevo intuito che non fosse più tra noi... perciò ho detto che mi dispiaceva!
    Kameji-san, non volevo mancare di rispetto... "

    Per fortuna Kameji sembrò accettare le sue scuse, mostrandosi visibilmente più rilassato.
    "Non preoccuparti... Anch'io ho frainteso... In effetti mio padre è morto ma in circostanze ancora a me ignote... Pensavo ti dispiacessi per la sua appartenenza al clan"
    Sospirò, dopodichè continuò:
    "Comunque dammi pure del tu. Non sono poi tanto anziano più di te e ho solo un grado in più..."
    Dopo aver constatato di essere riuscito a calmare Kameji, fu la volta di Gaho di tirare un sospiro di sollievo. Per lui dare del tu ad un superiore era piuttosto inusuale, ma almeno era segno che la conoscenza tra i due stesse progredendo nel verso giusto.
    "Ok, sign... Kameji! Dicevo, ma come mai tu non fai parte del clan? E' un diritto che ti spetta di nascita..."
    Gli riuscì di evitare l'ennesimo passo falso, interrompendosi giusto prima di dargli nuovamente del lei.
    Il Chunin staccò le spalle dal muro, distese le braccia lungo il busto e si sedette accanto al ragazzo, fissandolo con l'ormai consueto sguardo glaciale che lo contraddistingueva:
    "Quando ciò successe ero molto piccolo... Sono stato cresciuto da due genitori adottivi e non mi è mai interessato più di tanto scavare nel passato". Fece una pausa, continuando a guardarlo negli occhi: "Mi auguro che tu non abbia avuto disgrazie simili..."
    Gaho si sentì nuovamente a disagio, agitandosi un po' sulla sedia in risposta allo sguardo di Kameji. La conversazione, per i suoi gusti, si era fatta troppo intima, troppo in fretta! Non gli andava di sbattere in faccia ad uno sconosciuto, per di più orfano, la sua vita familiare idilliaca, e scelse perciò di glissare rapidamente ed evidenziare, invece, il fardello che il suo cognome comportava:
    "Mi dispiace per la tua perdita... Io, invece, ho sempre vissuto a Kiri con entrambi i miei genitori, ma comunque non è stato facile. Qui al villaggio nessuno vede di buon occhio il nostro clan... Un po' lo capisco se non hai mai voluto averci a che fare..."

    Per fortuna, la porta dell'ufficio del Mizukage si aprì, e questi li invitò ad entrare ponendo fine a quella delicata chiacchierata. Gaho si mise sull'attenti prima di varcare la soglia, in segno di rispetto, mentre Kameji salutò il capovillaggio con un piccolo inchino:
    "Mizukage-sama..."
    L'imponente uomo di mezza età dalla folta chioma rossa si rivolse ai due, una volta che furono entrati:
    "Scusate l'attesa, ma con il sopraggiungere dell'estate cala il personale in servizio, ma non le pratiche da sbrigare."
    Dopodichè, egli prese posto alla sua scrivania e bevve un po' di limonata fresca, facendo loro cenno di favorire.
    Mentre il capovillaggio si sedeva, Gaho notò due alte pile di scartoffie sulla sua scrivania, segno che il poverino doveva essere seriamente oberato di lavoro. Egli non se la sentì di accettare la limonata, e declinò educatamente con un sorriso accennato e con un cenno della testa. Similmente, il suo collega rifiutò con un semplice "No grazie".
    "Vi devo mandare in missione nel Paese dei Fiumi, ho preso già accordi con le autorità locali che non si intrometteranno nelle vostre indagini se non per darvi supporto se lo richiederete."
    Il Mizukage passò quindi loro due buste formato A4, al cui interno il Genin trovò una foto ed alcuni fogli. L'immagine era quella di un uomo assolutamente inquietante: lunghi capelli scuri portati anche davanti al volto, una bocca molto larga e dalle labbra carnose ma soprattutto due enormi occhi color ghiaccio, ulteriormente evidenziati da contorno di una matita nera.
    "Il suo nome è Raiga Yuki, un fuggiasco dell'omonimo clan...fonti del Paese dei Fiumi dicono che un uomo che potrebbe corrispondere alla descrizione è stato visto dalle loro parti. Voglio che andiate a raccogliere informazioni. Non vi chiedo una missione di cattura, voglio però che raccogliate più informazioni possibile sul suo conto."
    A sentire il nome Yuki, Gaho sobbalzò letteralmente, e cercò con lo sguardo il compagno, il quale non ricambiò. Non era al corrente che vi fosse un disertore all'interno del suo clan, e non era un caso che fossero stati scelti lui e Kameji (che col esso aveva comunque qualcosa a che fare, se non altro ne aveva il sangue nelle vene) per quell'incarico. L'idea di dare la caccia ad uno dei suoi non lo entusiasmava per niente, riportare indietro un fuggitivo poteva essere un buon modo di migliorare la sua reputazione e quella della sua famiglia all'interno del villaggio.

    Dopo che il capovillaggio ebbe ultimato di illustrargli la missione, i due si congedarono. Dopodichè, decisero di separarsi per ultimare i preparativi e si diedero appuntamento per un paio di ore dopo, direttamente al molo da cui sarebbero dovuti salpare per il Paese dei Fiumi. Come di consueto, Gaho passò dall'emporio per procurarsi quanto necessario, oltre che per ottenere delle riparazioni per la sua spada. Dopodichè passò da casa, dove preparò lo zaino per il viaggio. Come di rito, fece tutto abbastanza in fretta così che gli rimanesse del tempo per i saluti. Salutò sua madre con un bacio sulla guancia, e dopo aver sentito la triste storia di Kameji fu ancora più grato che lei fosse stata una figura tranto presente nella sua infanzia, e gli lasciò detto di salutare suo padre per lui, visto che era fuori per lavoro. Dato che Masu era anch'esso impegnato in un incarico per conto del villaggio, al ragazzo non restava che una persona da cui congedarsi: la sua amata Yume.

    Gaho trovò Yume nel giardino di casa sua, intenta ad allenarsi. Era una scena insolita, a cui il Genin si trovò un po' spiazzato. La sua ragazza era innatamente brava nel controllo del chakra, ed era anche una discreta kunoichi, ma era sempre stata un po' svogliata nell'addestramento fisico, ed era restia a farlo se non opportunamente stimolata da lui o da Masu. Lei era decisamente più una tipa di intelletto. Eppure, quel giorno il ninja la trovò intenta a versare sudore nel colpire ripetutamente un manichino da combattimento, e non potè non rimanerne un po' sorpreso.
    "Chi sei tu? E cosa ne hai fatto della mia ragazza???"
    Yume si voltò, sorridendo al suo ragazzo.
    "Ho deciso che era il momento di migliorarmi un po." Dopodichè distolse un attimo lo sguardo e sembrò assentarsi, immersa nei suoi pensieri. Quando tornò a guardare Gaho, si era fatta seria. "Vai già via eh?..."
    Il giovane le si avvicinò piano, fino a stringerla tra le sue braccia:
    "Purtroppo il villaggio ha di nuovo bisogno di me... ma non preoccuparti, tornerò prima che tu possa accorgerti che ti manco..."
    Nel corpo di lei il Genin avvertì tutta la sofferenza per quello che aveva passato, l'insicurezza che cercava di riversare nell'allenamento, il terrore che una simile esperienza potesse ripetersi. Mentre era stata prigioniera doveva essersi sentita incredibilmente indifesa, e cercare di rafforzarsi era l'unico modo per scongiurare il fatto che potesse accadere ancora.
    "Difficile... perchè già mi manchi..."
    I due si salutarono in un bacio appassionato, dopodichè il giovane si congedò con un ultimo abbraccio, prima di dirigersi verso il molo e salpare per una nuova avventura.

    ___________________________
    SPESE EMPORIO
    Riparazione spada da allenamento = 40 Ryo*
    15 spiedi = 75 Ryo
    3 shuriken = 45 Ryo
    2 Kunai = 40 Ryo
    2 sigilli esplosivi = 100 Ryo

    TOT= 300 Ryo
    *(in realtà, da regolamento non esiste una voce per i danni verdi di un'arma di energia gialla. Nel dubbio, ho messo la voce che costa di più)

    ________________________________

    Oggetti:
    Auricolare Radio
    Spada da Allenamento
    Cannocchiale

    Equipaggiamenti:
    Porta-Kunai [Base]
    [Prima sacca]
    Tasca 1: (6/8 Kunai, (12/15) Shuriken<-oppure-> 4 Uchiha Shuriken<
    Tasca 2: (15/15) Makibishi, (15/15) Spiedi
    [Seconda sacca]
    Tasca 3: (2/2) Palla di luce, (4/4) Sigillo esplosivo, (2/2) Fumogeni
    Tasca 4: (10/10m) Filo di Nylon, (5/5m) Bende

    Zaino
    [Prima tasca]
    Slot 1: (0/3) Shuriken del Vento Demoniaco, oppure (0/6) Uchiha shuriken
    Slot 2: (10/10m ) di Corda, (0/3) Fumogeni, (0/2) Palla di luce.
    Slot 3: (0/20m) nylon, (0/3) Carte Bomba.
    [Seconda tasca]
    Slot 4: (0/8) Kunai, (0/10) Spiedi.
    Slot 5: (0/10) Shuriken, (0/20) Makibishi.


  3. .

    Kirika: Parlato/Pensato - Kohana: Parlato
    Akatsuki: Grey - Zetsu
    Altri: Dottore - Infermiera - Infante

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    La neve ancora cadeva, accumulandosi per le strade e passo dopo passo sembrava di calpestare dei piccoli sassolini, schiacciandoli e lasciando delle orme al proprio passaggio. Tutto quel bianco dava al villaggio in cui si trovava un aspetto ancora più desolante, vuoto e triste. Kirika si chiese se fosse davvero quello il miglior luogo per nascondersi, se non sarebbe stato meglio rimanere al Villaggio della Pioggia. - Stai calda con quella mantella? - Si tranquillo - Sebbene avvertisse più freddo di Grey, a cui di certo era più abituato, Kirika era più presa dalle strade che stava percorrendo. Il luogo era molto simile ad Amegakure, se non fosse per il fatto che era un villaggio in rovina, abbandonato. Non era stata una sua scelta andare li, per essere più precisi aveva condiviso la proposta che le era stata fatta di allontanarsi per un breve periodo, per stare più al sicuro, ma non si sarebbe aspettata di ritrovarsi in un posto del genere. Si sentì piuttosto sconcertata nel pensare che quel villaggio fosse più sicuro di Amegakure e tutta quella perplessità gliela si leggeva in faccia. - Manca poco... - Grey era già stato li diverse volte, proprio per preparare tutto per l'arrivo di Kirika, proprio per questo faceva da Cicerone al percorso, mostrando la via alla sua metà. - Dove stiamo andando di preciso? - C'è un nascondiglio posto sotto uno di questi palazzi...io, Kirito e altri ci abbiamo lavorato su un bel po'...volevamo che fosse tutto pronto - Il ragazzo si era dato molto da fare, era stato il primo ad appoggiare l'idea di trasferire Kirika fino a che non fosse tutto passato. In verità l'idea era stata dello stesso Capo dell'Akatuski, che aveva espresso la perplessità di far rimanere uno dei suoi membri di punta in uno stato così delicato al villaggio. Fu una scelta quasi opportunistica e di interesse in vero, dopo tutto fin troppi incidenti erano avvenuti negli ultimi tempi e Kirika si era sempre dovuta trovare in prima linea a doverli fronteggiare, cosa che ora non poteva fare di certo. Se voleva che la sua kunoichi tornasse operativa al più presto, senza farle rischiare troppo, doveva allentare la stretta per un po' e tenerla nascosta e lontana da pericoli di ogni genere era per lui la scelta migliore. - Qui sarai al sicuro - Sebbene fosse un po' scettica sulla scelta fatta, contando sopratutto che non aveva avuto molta voce in merito, si fidava di Gray. Lui non l'avrebbe di certo messa in pericolo, non in quelle condizioni. Visto che non poteva difendersi da sola, non potendo far affidamento ne sulle proprie marionette, ne sui suoi Edo, doveva riporre tutta la sua fiducia in lui e nell'organizzazione. - Va bene Gray... - Entrando in una di quella palazzine fatiscenti, i due iniziarono a scendere verso il basso, tramite un passaggio segreto celato tra le fondamenta. Parecchi gradini separavano la superficie dal luogo in cui erano diretti e passo dopo passo Kirika avvertiva sempre di più stanchezza e mal di schiena. - Ce la fai? - sussurrò con voce preoccupata - Si tranquillo...ma manca molto? - No, dobbiamo scendere ancora un po' e siamo arrivati - In quella tromba di scale non si avvertivano che i rumori dei loro passi e qualche goccia di acqua che doveva cadere dal soffitto, generata dall'umidità del luogo. La desolazione che regnava li sotto ricordava alcuni posti che Kirika aveva visitato in passato, ma che erano tutt'altro che sicuri. Arrivati all'ultimo scalino, Gray si portò avanti, continuando a farle strada, verso una porta dall'aria arrugginita, che perfino il ragazzo fece fatica ad aprire. Sembrava essere l'entrata di un buncker nascosto e più la porta si apriva, grattando sul pavimento ed emettendo un suono stridulo e ferroso, più Kirika era curiosa di sapere cosa ci fosse dall'altra parte. Varcata la soglia, si ritrovarono in un ampio spazio aperto, in cui Kirika non sapeva da dove iniziare a guardare per capirci qualcosa.

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    Mentre la giovane a bocca aperta scrutava il luogo, Gray la fissava, cercando forse di cogliere dai suoi sguardi cosa ne pensasse. - Oddio... - ma non sicuro di riuscirci, preferì essere diretto e chiedere - Allora...cosa ne pensi? - Fu una domanda con toni coraggiosi e la risposta che doveva dare Kirika doveva essere altrettanto forte per riuscire ad esprimere cosa stesse pensando realmente - ...Mi ricorda molto il nascondiglio nel deserto...solo...che...disordine... - Non osò chiedere chi avesse addobbato il luogo così, puntando troppo sui tendaggi. Sembrava un accampamento nomade impiantato in uno scantinato. Certo era uno spazio molto grande, con dei soppalchi in legno che aggiungevano ulteriori zone, ma quello stile così Agrabah di notte non era qualcosa che nemmeno più a Suna si usava più. Forse Gray era convinto che nel deserto del Paese del Vento i villaggi si presentassero in questo modo, così facendo avrebbe accolto Kirika in un ambiente a lei più familiare. Si incamminò lentamente verso il centro della sala, guardandosi intorno per scorgere ogni particolare, dal più grande al più piccolo. I tappeti in finto persiano buttati un po' ovunque come le tende rosse appese a drappi, il camino in pietra per cui si chiese dove espellesse il fumo e se avrebbe attirato l'attenzione, la zona cucina e quella notte che si trovavano ai livelli superiori, cosa che magari sarebbe stata un po' seccante nel giro di qualche mese. - Credo... - Gray aguzzò le orecchie in attesa della sua risposta - ...che non ti lascerò mai decidere come verrà casa nostra un giorno...non se questa è la tua idea di arredamento - risuonò come un velato rimproverò, che demoralizzò alquanto Gray, pensando di aver sbagliato tutto - Ma...credo che possa andare - lo guardò sorridendo e il ragazzo non sapeva cosa pensare, se le piacesse o meno. Kirika sapeva alla fine che lui aveva fatto del suo meglio e questo era quello che apprezza di più di tutto, per il resto era una persona che si era sempre adattata a qualsiasi situazione e anche questa non avrebbe fatto eccezione. Si avvicinò e prese le mani di Gray - Basta che resterai con me e andrà tutto bene - Non mi allontanerò nemmeno un attimo


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    Diversi Soli e diverse Lune dopo



    Il cuore le batteva a mille, immersa in un bagno di sudore il respiro era sempre più affaticato e il dolore derivante dallo sforzo era qualcosa di inspiegabile. Si sentiva esausta, nessun allenamento l'aveva mai ridotta in quello stato, tanto da desiderare che finisse presto. - Stai procedendo bene...continua così - Bene? *haaa haaaa*...mi sento...come se mi avesse investito un masso...AHHHHH!!! - le grida di Kirika risuonavano in tutta la stanza, mentre con forza stringeva la mano di Gray affondando le sue unghie nella carne del ragazzo, che per rispetto verso di lei preferì non lamentarsi del dolore che le stava procurando vista la situazione - Ancora un po' e sarà tutto finito - Se le parole di lui volevano essere confortanti, non ebbero proprio il risultato sperato dal ragazzo. Nello stato in cui si trovava la ragazza era particolarmente suscettibile e poco l'avrebbe potuta calmare e tranquillizzare - Gray hai idea...da quante ore...sto così?? - ed ecco che partì un rimprovero che ogni donna avrebbe potuto fare in un momento del genere - Vorrei...vedere te...al posto mio..AHH!! - ma il dolore continuava a chiamarla a rapporto, non permettendole di portare avanti un discorso troppo lungo e articolato. - Rimanga concentrata - Anche quello era difficile da fare, si sentiva sfinita oltre ogni immaginazione e non aveva idea di come continuare ad andare avanti così. L'infermiera le si avvicinò portando un fazzoletto con cui asciugò con fare amorevole il viso completamente bagnato dal sudore. - Non ce la...faccio più... - la donna le si avvicinò prendendole l'altra mano e stringendogliela - Ce la può fare...e dopo ne sarà valsa la pena - Il pensiero del dopo sembrava ancora così lontano, ma era qualcosa che le dava forza per andare avanti, anche perché sopratutto non poteva tornare indietro. Capì che doveva darsi da fare ancora di più e fare il necessario per compiere quell'atto. - Deve spingere - Ci provo...mmmm AHHHHH!!!! - Affrontando il dolore, Kirika fece come le era stato detto e con tutta la forza che aveva continuò a spingere. - Ahh!! AHHAA!! - A fronte degli sforzi della ragazza, il medico fece segno alla sua assistente infermiera di avvicinarsi - Ci siamo quasi...non si fermi ora...sta andando benissimo - Il volto di Kirika contorto dallo sforzo aveva cambiato colore, superando il paonazzo. Non riusciva a tenere gli occhi aperti, mentre sentiva che stava giungendo al termine. - Ecco! - Un'ultima spinta!! - Kirika afferrò con entrambe le mani quella di Gray, in cerca della forza per un ultimo sforzo - YAAAAHHHH!!! - improvvisamente ci fu un sollievo, benché il dolore non fosse di certo passato, cambio forma, mentre lei si sentì sfinita. Tutto cambiò quanto udì un gemito provenire proprio davanti a lei - Guuu ueee!! - Si lasciò andare e iniziò a piangere lacrimoni che non riusciva minimamente a controllare. Guardò Gray, anche lui che non riusciva a trattenere qualche lacrima, mentre il suo sguardo sembrava essere ipnotizzato dalla creatura appena venuta al mondo. - Stva bene?? Gvray...stva bene?? - parlò mugugnando in attesa di una risposta dell'amato che non tardò ad arrivare. - Si...sta benone...è... - sembrava felice, tanto da non riuscire a trovare le parole. In tutto questo c'era ancora una cosa che non sapevano, che non avevano voluto sapere sino a quel momento. L'infermiera si avvicinò di lato, finalmente vide la creatura, avvolta in un fagotto dopo essere stata ripulita - Una femminuccia - Kirika continuò a piangere mentre le veniva passata la piccolina dalla donna. Se la ritrovò per la prima volta tra le sue braccia e tutto quello che aveva passato sino ad ora andò in secondo piano.
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    Ora c'era solo lei, piccola, indifesa, che come la madre aveva dato libero sfogo al pianto, ma quando si ritrovò tra le sue braccia e aprì gli occhi incrociando i suoi, come per imprinting, iniziò a calmarsi. Pieno di gioia e amore, Kirika fissava quella piccola creatura che teneva tra le sue braccia e che non avrebbe lasciato mai andare se avesse potuto - Nico! - Uuu?!? - quello era il nome che avevano deciso qualora sarebbe nata una femminuccia e la piccola sembrò rispondere allo stesso come se già ne fosse a conoscenza di chiamarsi così. Gray si avvicinò loro, accarezzando con un dito la figlia sulla guancia - E' bellissima...ti assomiglia tantissimo - Sembrava stessero coronando un sogno e non esisteva altro al di fuori di loro, ne il dottore e l'infermiera riuscivano ad distrarli da quell'incanto, ne il luogo in cui si trovavano, si poteva dire che non avessero bisogno di altro.

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    Anche dopo il parto, Kirika continuò a rimanere al sicuro in quel nascondiglio insieme alla bambina. Gray andava e veniva causa di qualche missione che gli veniva assegnata dall'organizzazione, dopotutto era stato anche lui per mesi fermo avendogli permesso di restare accanto a Kirika, ma ora era necessario che almeno lui tornasse a svolgere incarichi. Ovviamente non permisero alla ragazza di rimanere sola e alternandosi venivano mandati alcuni shinobi di guardia. Non mancò nemmeno l'improvvisata di Zetsu, evidentemente mandato dal capo per controllare la situazione, ma che forse stava sviluppando una certa curiosità per gli eventi umani. Come dono inaspettato fu lui a creare la culla della piccola utilizzando la sua abilità innata di manipolare il legno e passava parecchio tempo appollaiato sul bordo a fissare la piccola - Quindi questa piccola creatura è uscita dalla tua v... - Zetsu! - Kirika si protese verso la piccola e la sollevò dalla culla per prenderla in braccio - Cosa? - la seguì con quel suo solito sguardo assetato di curiosità - Dovresti già sapere come nascono i bambini...non credo ti serva una lezione a riguardo - L'uomo pianta fece spalline, come se confermasse di avere la risposta ma non gli bastasse - E' comunque tutto strano per me...il modo di riprodurvi di voi umani è diverso dal mio... - Kirika dondolò Nico tra le braccia, mentre si poneva un paio di domande - Che vuoi dire? - Beh...a me basta dividermi per creare una nuova vita...già adulta e autosufficiente...voi invece create esserini piccoli che hanno bisogno di anni per crescere - La ragazza comprese che quello che per Zetsu stava mettendo a confronto due cose ben diverse tra di loro. Quello che era una semplice scissione di entità dal creare una vita completamente nuova. Non sapeva se sarebbe riuscita a farlo, ma voleva provare a fargli capire la profonda differenza che intercorreva tra le due cose. - E' diverso...quando tu crei un tuo clone...non stai creando una nuova persona, sei sempre tu...un altro tu...noi umani invece diamo vita a qualcosa di indipendente, ha i nostri geni, ma per il resto è un'entità completamente nuova - guardò Nico con infinito amore - E il fatto che non sono autosufficienti e hanno bisogno di noi...ci da modo di dimostrare tutto il nostro amore - Non sapeva se Zetsu avrebbe mai compreso quelle parole, ma almeno ci avrebbe provato. Di certo l'uomo pianta fece qualcosa di inaspettato. Si avvicinò loro e aprì il palmo della mano, mostrando due piccole sfere di legno. - ??? - Poi dallo stesso palmo generò altro legno che avvolse le due sfere rinchiudendole in una più grande unita ad un manico. Zetsu lo iniziò a scuotere e il rumore delle sfere di legno attirò l'attenzione della piccola - Cucci cucci cù - Egh? - Nico sorrise e protese le manine all'oggetto - Un sonaglio? Zetsu ha creato un sonaglio per Nico? - Sembra che le piaccia - Un comportamento simile da parte di Zetsu non se lo sarebbe mai aspettato, era qualcosa di troppo umano per lui, ma comunque un gesto da apprezzare. - Questa cosina ti terrà lontana ancora per molto? - Ancora per un po' si...almeno per l'allattamento - L'uomo pianta iniziò a fissarla - Allattamento?...E' per questa cosa che sembra più grosso il tuo se... - Zetsu!! - Cosa? ...


    Caratteri: 13935

    Contatto:
    MisakiMei@Mp
    Riepilogo: Mei

  4. .

    Missione Kiri: Un Grido dal Passato


    Utente/i partecipantie/: Vanvarus - blaze9
    Pg partecipante/i: Gaho Yuki - Kameji Ashimizu


    Cominciate il post che vi state allenando ciascuno per conto vostro, oramai siete ninja e quindi il dovere vi impone di essere sempre al meglio e di migliorarvi continuamente (@Vamvarus tu puoi continuare ad allenarti con Kenzo, puoi muoverlo liberamente in questo contesto). La vostra routine però sarà interrotta bruscamente dall'arrivo di un chunin che sarà il medesimo per entrambi, quindi mettetevi d'accordo con la descrizione. In entrambi i casi il chunin si limiterà a passarvi una busta che proviene dall'ufficio del Mizukage, riconoscete chiaramente il timbro speciale che vi è apposto e che richiama il simbolo che avete sul copri fronte. Compiuta questa semplice operazione il giovane se ne andrà subito via (se volete fargli dire qualcosa chiedete a me che vi risponderò). L'ordine in cui vi verrà consegnata la missiva è indifferente, quindi potete sceglierlo voi, comunque sia vi recherete entrambi all'ufficio del Mizukage dove arriverete a pochi minuti l'uno dall'altro (la convocazione non è immediata, quindi arrivate pure senz afare corse :asd:). L'attesa per essere ricevuti si protrarrà per circa dieci minuti, tempo durante il quale potrete cominciare a fare conoscenza.
    Una volta che il Kage avrà completato le sue pratiche la porta si aprirà e l'imponente uomo vi inviterà di persona ad entrare. Scusate l'attesa, ma con il sopraggiungere dell'estate cala il personale in servizio, ma non le pratiche da sbrigare. L'uomo si siederà alla sua scrivania e berrà un po' di limonata fresca, vi farà cenno se volete favorire (:sir:). Vi devo mandare in missione nel Paese dei Fiumi, ho preso già accordi con le autorità locali che non si intrometteranno nelle vostre indagini se non per darvi supporto se lo richiederete. Vi porgerà una busta formato A4 a testa, dentro ci sarà una foto ed alcuni fogli. Il suo nome è Raiga Yuki, un fuggiasco dell'omonimo clan...fonti del Paese dei Fiumi dicono che un uomo che potrebbe corrispondere alla descrizione è stato visto dalle loro parti. Voglio che andiate a raccogliere informazioni. Non vi chiedo una missione di cattura, voglio però che raccogliate più informazioni possibile sul suo conto. Il foglio che vi è stato dato contiene informazioni importanti, però per il momento lasciate stare e concentratevi sui preparativi e sulla fraternizzazione :patpat:. Terminate il post una volta che siete pronti a salpare.


    Per qualsiasi dubbio riguardo alla traccia contattatami via mp. :fiore:

    Missione Kiri: Un Grido dal Passato


    Utente/i partecipantie/: Vanvarus - blaze9
    Pg partecipante/i: Gaho Yuki - Kameji Ashimizu



    Avete 300 ryo da spendere, i soldi non spesi andranno persi. Buon lavoro. Per dubbi contattami pure in privato :beer:



    Contatto: @Roby
  5. .

    Braccio destro di Takezo


    Nome Pg: Krana Shinmen


    Energia: Viola


    Grado: //


    Innata: Via del Samurai


    Età: 36


    Altezza: 1,77 metri


    Segni Particolari: Capelli verdi


    Storia:

    La storia di Krana è molto strana e controversa. Nato e cresciuto nel villaggio degli Shinmen e sotto la guida di Hirata cresceva e si allenava come tutti, mostrandosi tra le altre cose molto portato nell'arte della spada. Molto fedele a Takezo, più grande di lui di qualche anno e con cui si allenava costantemente, venne traumatizzato dal colpo che portò il padre di Etsuya al comando. Da sempre leale a Hirata e ai suoi ideali con la morte del capo clan decise di porre piena e totale fiducia in Takezo, seppur dato per disperso. Il ragazzo restò al villaggio per diversi e svariati altri anni continuando ad allenarsi e sopportare la nuova guida del clan. Divenne talmente talentuoso da uscire dagli schemi della spada classica e creare uno stile quasi del tutto proprio, con tecniche che si amalgamavano perfettamente con quello che voleva diventare. Dall'età di 17 anni iniziò a portare sempre con sè 3 katane, senza però usarle mai tutte insieme nei combattimenti.
    Dopo qualche anno ormai conscio della sua forza e stanco della guida di Etsuya, succeduto al padre dopo la sua morte, decise di scappare dal villaggio e diventare un mukenin pensando di poter in questo modo rintracciare Takezo, che alcune voci davano prigioniero da qualche parte a Kiri. In quel periodo girò in lungo e in largo l'intero mondo ninja, passando da un lavoro all'altro e da un'organizzazione mukenin all'altra acquisendo grande sicurezza in sè stesso e tutti gli sporchi trucchi del mestiere. Nonostante il suo obiettivo fosse sempre lo stesso non riuscì più a trovare altre informazioni su Takezo. Ormai persa la speranza, sentendosi un ronin senza padrone, decise di prendere dimora in un'organizzazione abbastanza grande che lavorava col riciclaggio di soldi. Nulla di particolare, ma era qualcosa che gli permetteva di sopravvivere con poco rischio e così visse gli ultimi 5 anni della sua vita.



    Dopo aver incontrato (ed essersi in parte scontrato) per caso con Mashu e venuto a conoscenza essere il figlio di Takezo e che quest'ultimo fosse ancora in vita il samurai aiutò il ragazzo a uscire da una situazione piuttosto ostica e andò poi a Konoha per riabbracciare il vecchio amico. A volte sono incontri casuali che cambiano la vita e quello fu uno di quelli. La sua vita tornò ad avere un senso e decise di seguire in tutto e per tutto Takezo, diventando la sua guardia del corpo e braccio destro: la sua ombra. Lo seguì nella riconquista del villaggio degli Shinmen, talmente leale da fare quasi paura. Un burattino nelle mani del padre di Mashu, capace di fare qualsiasi cosa se solo lui glielo chiedesse, e questa è di sicuro la sua più grande debolezza.
    Ora vive nel villaggio degli Shinmen insieme a tutti gli altri, in una situazione di pace...




    Edited by Uggi - 6/11/2018, 14:53
  6. .


    Missione Kiri - Livello B


    La Mossa del Suono

    Utente partecipante: blaze9

    Pg partecipante: Kameji Ashimizu


    Hai da poco finito di cenare quando qualcuno suona al campanello della tua abitazione. Vai ad aprire e ti ritrovi davanti un Chunin della Nebbia (descrizione a tuo carico).

    Il Mizukage ti convoca nel suo ufficio, prendi le tue cose e vai subito...

    Esegui l'ordine e ti prepari il più velocemente possibile. Il ninja ti attenderà sull'uscio della porta e ti scorterà al palazzo. Arriverete insieme (non farlo parlare durante il viaggio). Lui aprirà la porta precedendoti.

    Mizukage-sama... Le ho portato il ragazzo come da lei richiesto...

    Molto bene... Vai pure e chiudi la porta per piacere.. - risponderà l'uomo che se ne sta dietro la scrivania un pò scuro in volto.

    Noterai già dall'apertura della porta avvenuta poco fa che oltre te ci sono altre quattro persone nella stanza, tutte e quattro abbigliati come te. Ti guarderanno tutti per qualche istante prima di riprendere a fissare il Mizukage. Quest'ultimo attenderà che ti metterai in fila anche te, poi parlerà.

    Eccoci qua... Vi ho convocato tutti qui con le medesime modalità... Senza preavviso... Mi servivano cinque ninja che fossero almeno Chunin e che fossero abili in più campi...

    Uno dei quattro ninja chiederà il perchè (troverai le immagini del gruppo nelle note della traccia), scegli tu chi e cosa fargli dire purché sia coerente con il contenuto.

    E' accaduta una cosa abbastanza incresciosa... Un gruppo di quattro ninja provenienti da Oto ha rapito uno dei nostri compaesani, ninja anche lui, riuscendolo a portarlo fuori nonostante fosse stato intercettato da due guardie di pattuglia... C'è il forte sospetto ma non la certezza che ci sia una certa accondiscendenza da parte del rapito, che già in più occasioni ha dato segnali discordanti sulla sua volontà di voler rimanere nel villaggio...

    Ora sta a te dire qualcosa, chiederai che cosa lui vuole da voi a tal proposito.

    Inutile girarci intorno... Lo avrete anche già capito.. Dovrete effettuare una missione di recupero... Andate alla ricerca dei rapitori, intercettatatelo e riportate qui il rapito o con le buone o con le cattive... Con o senza la cattura di chi lo ha preso... Chiaro??

    Risponderete positivamente (puoi parlare tu e almeno uno dei quattro ninja).

    Bene... Ora partite... Subito...

    Salutate e uscite dall'ufficio. Dirigetevi verso l'ingresso di Kiri che punta verso la vostra destinazione, che sarà Oto. Concludi il posto quando sarete giunti al suddetto ingresso.




    Prima di tutto ti dò le immagini del team che sarà con te in questa missione. Tieni fede delle immagini che ti darò per tutta la missione. Alle presentazioni penseremo nel post successivo.

    Ninja 1 - Ninja 2 - Ninja 3 - Ninja 4

    Non badare al vestiario che hanno nelle immagini. Sono tutti abbigliati come ninja di Kiri con la classica giubba da chunin. Per il resto (aspetto estetico ed eventuali equipaggiamenti) attieniti a quanto vedi nelle immagini (ovviamente hanno tutti gli equipaggiamenti base come porta kunai ecc).



    Approfitta dell'introduzione per riccolegarti alla tua ultima attività e per farmi conoscere un pò il tuo pg, se necessario puoi anche far partire il post a uno o due giorni prima. Poi parti con la traccia. Non è una tracci complessa, quindi non ti darò ulteriori indicazioni. Ci tengo solo ad invitarti ad impegnarti al massimo. Sono e sarò esigente, molto. Buon lavoro.

    Per ogni dubbio sulla traccia contattami via mp. :fiore:





    Arte del Vento: Mulinello (Futon: Toppa)

    Tipo: Ninjutsu
    Posizione delle mani: Cane - Cavallo - Uccello
    Livello: C
    Descrizione: Dopo aver composto i sigilli si creerà un vortice d'aria a mulinello proprio intorno all'utilizzatore, che potrà essere usato come muro per respingere gli attacchi. Il vortice potrà respingere tecniche di energia pari o inferiore, oltre ad attacchi semplici corpo a corpo o portati con armi.
    Consumo: 15
    Richiede: Chakra Fuuton, Zen 2; Destrezza 3
    Costo: 25 Exp
    Energia: Verde

    A fine missione potrai richiedere l'aggiunta di questa tecnica insieme al resto delle cose che ti spettano per la missione. :fiore:



  7. .
    Mattonismo


    E' una particolare religione, che ha come dio Davvo, (ジャシン, Davvo, scritto sempre in katakana, corrisponde però a 邪神, "Mattone malvagio") religione che predica la completa dedizione nel non riuscire a comprendere dove ci si trova, ne cosa si sta facendo. Nel Mattonismo la violenza è alla base dei suoi comandamenti, perchè vorresti averne altri? Tutto ciò che è strategia è considerato un incommensurabile peccato. Il ninja devoto a Davvo deve accettare di dover pregare prima e dopo aver progettato e naturalmente costruito il proprio muro di mattoni. Inoltre, chi crede in Davvo riceve una profonda ignoranza nella cultura generale da utilizzare contro altri ninja e il dono del mattone supremo tramite il rituale stesso. Lo stemma del Dio Davvo è un mattone inverso, in bianco e nero, defilato, in 2D, invisibile. Non esiste.

    Attenzione: Quest'innata può essere posseduta da tanti utenti contemporaneamente, inoltre bisognerà avere il diploma di 5a Elementare per richiedere e ricevere questa innata, infatti per ottenerla è richiesto un esame a risposta multipla (l'esame sarà facilitato perchè le risposte multiple saranno: 1).


    Non si potrà morire in duello, Altrimenti che maledizione è?

    A partire da energia bianca, tramite il culto di Davvo, il corpo del soggetto avrà un malus passivo sull'intuito e sulle Intellettive. Anche a innata spenta infatti si riceverà il malus. Che andrà crescendo con le energie.
    Energia Bianca: -1 Intuito e Intellettive.
    Energia Gialla: -1 Intuito e Intellettive.
    Energia Verde: -2 Intuito e Intellettive.
    Energia Rossa: -2 Intuito e Intellettive.
    Energia Blu: -3 Intuito e Intellettive.
    Energia Viola: -3 Intuito e Intellettive.
    Energia Nera: -4 Intuito e Intellettive.
    Energia Nera+: Morte Pg con Ban dell'utente. Non sia mai vuoi fare la Quest "È un arrivederci?" e cambiare pg.






    Livelli innata


    Lv.1 Energia Gialla
    A questo livello dell'innata il Pg comincia ad avere i primi sintomi di malessere psicofisico. Oltre il malus, le tecniche che potrà ottenere saranno un massimo di 5.
    Comprese personali e tecniche di innata.
    [Costo di attivazione: 5; mantenimento: 2 x turno]



    Lv.2 Energia Verde
    A questo livello dell'innata il Pg riconosce i primi deficit mentali, riuscendo a costruire strategie elementari (Attacco - Costruisco Muro - Attacco). Saranno queste per tutto il resto della vita del Pg. Oltre il malus, le tecniche che potrà ottenere saranno un massimo di 4.
    Comprese personali e tecniche di innata.
    [Costo di attivazione: 8; mantenimento: 4 x turno]



    Lv.3 Energia Rossa
    A questo livello dell'innata il Pg, non conscio dei suoi limiti neurocelebrali, attacca indistintamente amici e nemici con lo stesso schema riportato precedentemente. (Attacco - Costruisco Muro - Attacco). Saranno queste per tutto il resto della vita del Pg. Oltre il malus, le tecniche che potrà ottenere saranno un massimo di 4 1/2.
    Comprese personali e tecniche di innata.
    [Costo di attivazione: 15; mantenimento: 5 x turno]



    Lv.4 Energia Blu
    A questo livello dell'innata il Pg non ce la farà proprio, poveretto.
    [Costo di attivazione: 15; mantenimento: 5 x turno]




    Il materiale è proprietà assoluta del NIF TEAM GDR e opera di ingegno originale di TUTTO lo staff, pertanto è vietata la copia anche parziale del nostro materiale. :giu:


    In aggiornamento.

  8. .




    Tobio Kaguya

    Mini-Scheda




    Pensato - Parlato - Mizukage - Altri - Altri


    Erano trascorse ormai alcune settimane da quando sconfissi il precedente possessore della leggendaria Mannaia Decapitatrice, diventandone di conseguenza il successore. Al momento ero l’unico a far parte del famigerato gruppo dei sette spadaccini della nebbia, ma mi allenavo ogni giorno con dedizione per migliorare la mia abilità nell’utilizzo della famigerata lama. Con lentezza ma costanza prendevo sempre più dimestichezza nel maneggiarla, il peso e la stazza dell’oggetto lo rendevano difficoltoso da brandire. Gli intensi programmi d’allenamento a cui mi sottoponevo ogni singolo giorno portarono pian piano a degli ottimi risultati, lunghe serie di affondi seguivano ad altrettanti ripetuti fendenti e non potevano certo mancare continui piegamenti ed esercizi vari per rinforzarsi ulteriormente. Ovviamente non avevo ancora raggiunto una maestria tale da permettermi di rilassarmi e quindi cercavo ad ogni allenamento di spronarmi a migliorare sempre più. Come di consueto da un po’ di tempo a questa parte già di buon ora mi trovavo al campo d’addestramento, intento nel migliorare la mia affinità con l’arma da poco ottenuta. Non la lasciavo mai, dovevo abituarmi a muovermi agilmente con essa ed ero convinto che solo in quel modo con il tempo avrei raggiunto i miei obiettivi. Colpo dopo colpo, attacco dopo attacco cercavo di migliorare la mia tecnica, volevo a qualsiasi costo dimostrare, soprattutto a me stesso, di meritare il titolo da poco ottenuto.

    Devo allenarmi senza sosta se voglio sfruttare al meglio le potenzialità di quest’arma…più la uso più ne riesco a comprendere i punti di forza…ogni fendente sembra dividere in due l’aria…è stupefacente…sono ancora lontano dalla perfezione ma voglio farmi trovare pronto per la prossima missione…sarà sicuramente qualcosa di molto difficile e impegnativo…dovrò essere all’altezza del compito affidatomi…

    Dopo ore intense dedite al potenziamento del corpo, oltre che migliorare l’affinità con la mannaia, mi accorsi che si era quasi fatta l’ora di pranzo. Decisi quindi fare una pausa e di andare a mangiare un boccone per recuperare un po’ delle energie perdute. Collocata la spada dietro la schiena ed eliminato parte del sudore con una bella rinfrescata cominciai ad avviarmi verso il più vicino ristorantino, avevo voglia di qualcosa di sostanzioso. Uscito dal campo però vidi un corvo sorvolarmi sopra la testa e poco dopo poggiarsi lungo la staccionata li vicino, alla zampa sinistra aveva legato un bigliettino.

    Mi sembra di aver già vissuto una scena simile…

    Come pensavo era un messaggio dal Mizukage in persona, dovevo recarmi il prima possibile presso i suoi uffici.

    Niente ristorante allora…però una polpetta di riso in quel chiosco li me la prendo…sai che figuraccia se lo stomaco inizia a lamentarsi mentre sono la…meglio evitare…

    Una breve sosta nella piccola attività commerciale e subito ripresi la via, velocizzai un po’ il passo vista la piccola deviazione, non volevo far aspettare il capo villaggio più del necessario. Giunto all’ingresso nella sua magione notai uno sguardo diverso dal solito tra le guardie all’entrata, non sembravano avere l’atteggiamento menefreghista di sempre. Forse era solo la mia immaginazione e quindi non gli diedi molta importanza, forse l’esser diventato uno dei sette spadaccini della nebbia cominciava a rendermi diverso agli occhi della gente. Forse cominciavano ad avere una considerazione diversa nei miei confronti.

    Forse è solo una mia impressione…lasciamo perdere…devo sbrigarmi e raggiungere il piano superiore…

    Entrai nella magione e percorsi il breve tratto che portava alla stanza del capo villaggio, bussai alla porta e attesi il permesso per entrare. Varcata la soglia porsi i miei saluti.

    Buongiorno signore…ha richiesto di vedermi?

    Ci fu qualche attimo di silenzio prima che ricevetti risposta.

    Allora Tobio, come va con la nuova spada?

    Al momento non posso lamentarmi…mi alleno ogni singolo giorno con molta intensità e dedizione…e i progressi col tempo iniziano a vedersi…anche se non sono più quello di poche settimane fa sono sicuro che posso migliorare ancora…

    Un cenno d’approvazione giunse alla conclusione della mia frase, poteva sembrare niente ma di colpo il cuore cominciò a battere all’impazzata, fu per poco ma fui molto orgoglioso di me stesso in quel momento.

    Ti ho fatto chiamare perché ho bisogno di te per una missione...anche se sarebbe meglio dire che si tratta di un'esercitazione.

    Eh??? Esercitazione??? Che vorrà dire?

    Con la Raikage ho organizzato una sorta di operazione congiunta per migliorare i rapporti tra i due paesi.

    Non sembra una cosa cosi semplice comunque…migliorare i rapporti tra paesi non è mai facile…

    Tu sarai in questo contesto "ambasciatore" di Kiri, mostrando a quelli là il meglio della gioventù del nostro paese.

    Sarà un onore per me rappresentare in questo frangente il nostro paese…comunque è una bella responsabilità…non posso assolutamente fare figuracce…ne risentirebbe in primo luogo la reputazione del mio paese…e ne andrebbe anche del nome dei sette spadaccini della nebbia…e questo non dovrà mai accadere…chissà che compito mi verrà assegnato…

    Non è niente di trascendentale, operazioni di pattuglia di un tratto di litorale. Tutto andrà bene ecc ecc.

    Capisco…manterrò comunque la guardia alta e gli occhi sempre aperti…cavolo solo un pattugliamento…mi aspettavo qualcosa di più intrigante ad esser sincero…è vero che può succedere di tutto anche in situazioni all’apparenza semplici…è vero anche che solo da poco ho ottenuto la mannaia…ma speravo in qualcosa di più intrigante…forse è meglio non dirle queste cose al Mizukage…vorrà dire che dovrò impegnarmi il più possibile sull’incarico senza star troppo a lamentarmi…dopotutto è questo che fa un bravo ninja…

    Mi consegnò poi dei documenti contenenti le coordinate del luogo da raggiungere, stavo per salutare ed uscire dalla stanza quando all’improvviso venni fermato dall’autorevole voce del capo villaggio.

    Ah dimenticavo, tieni questa. Quando arriverà il momento saprai cosa farne, fino ad allora deve rimanere chiusa. Intesi?

    Presi la seconda e piccola busta affidatami, in quel momento ero un po’ confuso e non avevo capito cosa intendesse il mio signore.

    Quando sarà il momento saprò cosa farne…speriamo…si signore…ho capito…

    Uscii quindi dalla stanza senza fare alcuna domanda e una volta in strada cominciai ad organizzarmi per il viaggio verso Kumogakure.

    Per prima cosa devo vedere se ho con me tutto il necessario…poi sarà meglio informarsi quando parte una nave per il Paese del Fulmine…se non ricordo male ci vogliono almeno un paio di giorni per arrivare…spero di non annoiarmi troppo…

    Organizzate un po’ le idee mi avviai verso il porto, in pochi minuti raggiunsi la struttura dove vendevano i biglietti e dove c’erano gli orari di partenza e arrivo di tutte le imbarcazioni. Quella di cui necessitavo io sarebbe partita entro quindici minuti, dovevo in un certo senso anche sbrigarmi poiché il successivo ci sarebbe stato dopo diverse ore.

    Salve…vorrei un biglietto per Kumogakure…quello che parte tra pochi minuti…

    Il commesso stampò rapidamente la ricevuta, me la porse e pagai il dovuto. Di corsa quindi mi recai verso la barca che si trovava ad un centinaio di metri dalla mia posizione, con passo rapido raggiunsi il ponte d’imbarco e mostrai il mio pass per entrare. Feci appena in tempo poiché giusto un minuto dopo il veicolo acquatico partì per la sua destinazione.

    Ce l’ho fatta per un pelo…se non mi sbrigavo sarebbe stato un bel problema…

    I due giorni di viaggio trascorsero abbastanza velocemente e senza alcun intoppo, il mare rimase calmo e piatto come una tavola per tutto il tempo, sembrava quasi di viaggiare via terra. Con condizioni del genere anche qualcuno con il mal di mare non avrebbe percepito alcuna differenza.

    Riesco a vedere terra…meno male siamo arrivati…mi stavo un po’ annoiando…

    Pochi minuti più tardi la nave attraccò in un piccolo porto non molto distante dal confine con il Paese della Brina, era circa mezzogiorno, il luogo non era chissà quanto affollato, sembrava più un punto di passaggio dove non rimanere molto a lungo. Messi i piedi per terra la prima cosa che notai furono le diverse condizioni climatiche, il sole picchiava forte a differenza del mio luogo d’origine, nonostante avessi girato parecchio ogni volta che trovavo un clima diverso mi serviva un po’ per abituarmi.

    Fa caldino qui eh…spero che chiunque debba incontrare si sbrighi a farsi vedere…non voglio squagliarmi come un ghiacciolo al sole…




    //




  9. .

    sasha_athena_manga_dress_i__render__by_ladyheinstein-dag9e2k










    Himeko (parlato)
    Himeko (pensato)
    An/Q (parlato)
    A-Ko (parlato)
    Puru (parlato)
    Ai (parlato)
    Yuki (parlato)
    Noo-zomi (parlato)
    Yorokobi (parlato)
    Sakota (parlato)
    Ryoma (parlato)
    Ayame (parlato)
    Akiji (parlato)
    ?? (parlato)
    Nadesiko (parlato)
    Yusaku (parlato)
    Takezo (parlato)
    ?? (palato)









    Himeko Otonashi

    | Grado: Jonin

    | Villaggio: Suna

    | Energia: Nera

    | Abilita innata: Sabbia

    | Chakra Elementale:
    Doton Kaze Suiton

    100px-Sunagakure_Symbol.svg






    "DUELLO: Ali di Sabbia & Zanne di Ferro"

    "....Amore spezzato... "






    ..Vengo con te!... ???








    Non era una cosa che si vedeva tutti i giorni:
    In quella radura si stava "consumando" qualcosa che andava oltre al semplice scontro tra due guerrieri:
    Quella era una battaglia tra mostri! .... nel vero senso della parola!:
    Quando Takezo evocò un drago a tre teste



    Ryoma creò con la sabbia un mostro altrettanto grande e minaccioso


    Dalla cima della testa della sua creatura il ninja di Suna osservava il capoclan degli Shinmen trovando tutto questo ironico!
    Non si sarebbe mai immaginato che Takezo sapesse "evocare" qualcosa del genere ma la cosa lo eccitò!
    Erano anni che non utilizzava la sua innata in quel modo!
    Che non creava ...
    L'enorme drago di sabbia Ruggì
    "..."
    Ma quando le sue fauci si spalancavano non uscì nessun suono!
    Era pur sempre un enorme "pupazzo di sabbia", non una creatura viva come quella che ora Takezo "cavalcava!"
    I Due Kaiju .... si avvinghiarono tra loro iniziando a colpirsi con estrema violenza, senza preoccuparsi di difendersi effettivamente dagli attacchi dell' altro.
    Morsi.
    Artigliate.
    Le due creature combattevano con una violenza inaudita, tanto che i due Guerrieri che si trovavano sulle loro teste più di una volta rischiarono di essere sbalzati a terra.
    Animali feroci che lottavano spinti solo dalla rabbia che i loro "signori" provavano l'uno per l'altro!
    Dopo quello che parve un secolo i due mostri si separarono, ma fù solo per un momento, come se entrambi avessero deciso di riprendere fiato, poi Il drago di sabbia Sputò un enorme palla di sabbia che però venne distrutta da un altrettanto grande palla di fuoco.
    La bestia a tre teste iniziò sputare fiamme che tranciarono di netto una delle ali di quello di sabbia (che ri crebbe praticamente subito) mentre il drago di Suna lanciò l'ennesimo proiettile di sabbia che colpì una delle teste che, per qualche attimo, sembrò intontita da quel colpo.
    L'ennesima palla di fuoco mancò completamente il bersaglio e questo sembrò essere una specie di segnale, di fatti, quasi in simultanea, le due creature giganti si saltarono, di nuovo al collo a vicenda!
    Questa volta il drago di sabbia mirò alla testa centrale (dove Takezo era in piedi a "guidare" la sua evocazione) cercando di morderlo alla base del collo.
    Le altre due teste però afferrarono le "ali" e con violenza , ne strapparono un enorme pezzo.
    L'ala di sinistra, totalmente staccata dal resto del corpo cadde a terra pesantemente per poi tornare semplice sabbia (che Ryoma utilizzò per "guarire" Kuroò (SI!...aveva dato un nome al "suo" drago di sabbia!! aspetto che aveva trasmesso a sua figlia!!) mentre quella di destra, dopo essere stata gravemente mutilata, colpì con gli artigli la zampa sinistra del suo nemico, lacerandogli la pelle.
    Ryoma sentiva la sabbia impregnarsi del suo sangue
    Anche se pareva essere in vantaggio (un drago che, per quanto venisse ferito si riformava come se niente fosse) Ryoma si sentiva sempre più stanco e debole .... stava utilizzando moltissimo chakra per continuare a "tenere in piedi" quell' enorme creatura e, temeva, sarebbe svenuto prima della fine di quel combattimento!
    Anzi!
    Quando avrebbe terminato il chakra QUEL duello sarebbe terminato! .... così pure la sua vita!







    ...E, come può leggere chiaramente qui.... ??? LEGGERE??
    Stà scherzando???
    Riguardo il documento davanti a me ..mi è venuto il mal di testa subito dopo la terza riga!!! mentre ..cerco... di capire quello che Yusaku-Sama stà dicendo ...
    Se già detesto normalmente i giorni in cui sono OBBLIGATA a "giocare a fare la Kazekage" ..., quelli in cui "rimango" sola con Yusaku-Sama ..o un qualsiasi altro consigliere che non sia Papà o Akiji-Kun... li ODIO!!!
    Non ho nulla contro Yusaku-Sama, anzi! ..è una persona deliziosa!!... e ogni tanto viene pure a trovarmi al Cafè... è solo che quando parla mi fà venire l'emicrania!!!! ... senza contare che NON capisco la maggior parte di quello che mi dice! ....Papà e Akiji-Kun di solito mi fanno dei riassunti semplificati ...MOOOLTO SEMPLIFICATI!!!...anche dei documenti che mi fanno firmare....
    Oggi era uno di quei giorni!
    ...
    Akiji-Kun è andato nella capitale per discutere con il Daimyo del "piccolo" incidente con il Tsuchikage ...io avrei preferito "dimenticare tutto l'accaduto"...ma lui ha detto che la cosa, in modo MOOOLTO diplomatico, poteva essere sfruttata a nostro favore!! mentre papà è ancora in missione ...
    Anche se "missione" non era il termine giusto!
    ...
    Qualche giorno fà era andato nel paese del ferro per una missione diplomatica, ma, quando il resto della rappresentanza è ritornata a Suna LUI non c'era!
    ...
    Durante il viaggio erano stati attaccati e alcuni dei "nostri uomini" erano .... ho partecipato ai loro funerali.... e... e quando ho visto le loro famiglie mi sono sentita....
    Il suo Vice, tornato a Suna, mi disse che "Otonashi-San era andato a chiedere spiegazioni" .....
    CIOE???
    ..Che significa???...
    Lo chiesi al Jonin, ma neppure lui sapeva cosa significasse ...
    Quando mi capitava di "giocare alla DIVINA HIMEKO" senza loro due, di solito faccio partecipare anche Noo-San a queste riunioni Lei e i consiglieri discutono e poi Mi rispiega tutto in modo "comprensibile"... ma oggi doveva andare a parlare con ...Jean....Jan.....Jia... (sospiro).... IL BIBLIOTECARIO!!! riguardo a quelle pergamene che avevo trovato nella .... ..Kazekage-Sama??.. !!! Il vecchio ninja ...è molto più "grande" di Papà!!... mi guarda come se stesse aspettando qualcosa ???
    Allora: COSA ne pensa??? !!! ..riguardo a...COSA???.. Etoooo.... dicosastavaparlando???....non lo stavo ascoltando! ohmammaohmamma!ohmamma!ohmamma!!!! e adesso??..cosa gli dico???
    Sorseggio .... molto lentamente, il mio The ...allo zenzero... cercando di guadagnare tempo ...cosaglidicocosaglidicocosaglidicoooo?????? Il silenzio che segue è talmente imbarazzante che quasi scoppio a piangere .."SCUUUUUSSSAAAA!! NON TI STAVO ASCOLTANDOOOOO!!!!!!".... e lo avrei fatto se ??? qualcuno non bussasse alla porta AVANTII!!!
    Mentre la porta si apre io ricomincio a respirare n..non sò chi sei e perchè hai bussato..però... GRAZIEGRAZIEGRAZIEEEEEE!!!!! MI HAI SALVATA DA UNA SITUAZIONE ULTRA MEGA..
    Nella stanza entra ??...e tu chi sei?? una ragazza dai capelli chiari .... e il volto pallido ... che si inchina con così tanta foga che per un attimo temo che scivoli e sbatta la testa per terra Lady Otonashi!!! ???.."LADY"???.... Mi dispiace non averla potuta avvisare prima. ??? COSA???
    Ma di cosa stà parlando???
    Fisso la ragazza ..ha circa la mia stessa età...forse qualche anno in più!... mentre, con la stessa velocità con cui si era chinata !!! si rialza, per poi avvicinarsi a grandi passi a me ???
    Con un gesto allo stesso tempo goffo e nervoso mi porge un pezzo di carta stropicciato ???..e questo cos'è???
    Nell' afferrare il foglietto !!! sfioro le dita della Kunoichi !!..s...sono GELATE!!!....come mai??.. e rabbrividisco ..come possono essere così fredde???
    Continuo a fissarla ..., anche mentre "apro" la piccola pergamena ... e, quello che vedo nei suoi occhi ..., mi annoda lo stomaco ...
    Poi, finalmente, decido di esaminare quello che stringo tra le mani ???
    Lo fisso un paio di secondi come se NON capissi cosa fosse ...bhe!..effettivamente non...
    Rileggo tre volte il messaggio che c'è scritto sopra ... ma, anche così non riesco a comprenderlo:

    CITAZIONE
    "Se vuoi rivederlo, vieni da sola sulla radura esterna al Paese del Ferro.
    Ti attenderò li."

    "Se vuoi rivederlo".... ... COSA??.."se voglio rivedere"...COSA???
    Per quanto Non riesca a comprendere il significato di quel messaggio .... mi trasmette una strana sensazione ...e la faccia preoccupata della ragazza di fronte a me NON mi aiuta a tranquillizzarmi!!!!
    Rileggo di nuovo quelle poche righe ...
    Anche quell' accenno al "Paese del Ferro" mi procura una strana sensazione .... anche se non riesco a capire perchè ...
    Anche Yusaku-Sama si avvicina ... e, prima che possa chiedermelo ... gli porgo il messaggio .... che legge AVIDAMENTE.
    Per un attimo spero che LUI comprenda il suo VERO significato .... ma, da come mi fissa dopo aver letto ... capisco che, neppure lui sà di che cosa parla quel biglietto.
    Stò per chiedere alla "messaggera" cosa significhi ??? quando noto che stà cercando qualcosa all' interno della sua giacca ....quella da Jonin!!!...chissà che fine ha fatto la mia??
    Non è tutto.. ??? Abbiamo trovato anche questo, sopra il biglietto
    ... e, da una delle tasche, finalmente estrae "qualcosa" !!!!!!!
    ..nooo!.....







    Quasi con la forza della disperazione il drago di sabbia "afferra"con una zampa una delle teste e la schiaccia a terra mentre con l'altra zampa "artiglia" una delle ali, conficcandogli le unghie in profondità.
    La creatura tricefila azzanna di nuovo il collo di Kuroò.
    In quel momento di "equilibrio" Ryoma si rese conto che quello forse era stato il duello più epico e spettacolare a cui aveva partecipato ... e un pensiero stupido gli riempì la testa:
    Non c'era nessuno a "gustarsi" quello spettacolo!
    ...
    Era un vero peccato che nessuno stesse "riprendendo" quella battaglia!
    !!! una battaglia che, se fosse continuata, Ryoma avrebbe perso!
    Non poteva permetterlo!
    Con un salto il ninja di Suna si scagliò verso il samurai:
    Se voleva metter fine a quello scontro doveva sconfiggere ... Takezo.
    Forse avrebbe dovuto ucciderlo!
    Ripensò alla sua donna, la bambolina che gli aveva riso in faccia perchè era sicura della forza del suo compagno e si chiese cosa avrebbe fatto finito tutto questo ... ma ormai era troppo tardi!
    Ormai quello scontro poteva finire solo in un modo:
    Uno di loro due doveva SCUOLA HAGAKURE: RYUSEIKEN!!!!!
    E L'IMPATTO DELLA FIORITURA DEL CILIEGIO...ho voluto dagli un nome "mio"

    Il samurai evitò l'attacco che però colpì in pieno la testa su cui era in piedi, intontendo per qualche secondo "la testa centrale" del drago, cosa che permise al "mostro" di sabbia di azzannargli il collo.

    Ryoma era al limite!
    Doveva terminare quello scontro il prima possibile!





    Piango.
    ....
    Non riesco a fare nient'altro che piangere!
    ....
    Dal momento in cui ho capito cosa la Kunoichi avesse tirato fuori dalla tasca della sua giacca non riesco più neppure a pensare lucidamente.
    "La" riconobbi subito ..no... anche se rotta ..no... e sporca.
    La donna me la porse ... pensando che l' avrei presa in mano ... ma io non riuscivo a fare altro che guardarla ... sconvolta!! ...non...non...
    Solo quando lei l'appoggia sulla scrivania ... trovo il coraggio di allungare una mano verso di "lei" ..no... ma, appena la tocco !! allontano subito le dita, come se mi avesse scottato ..no...
    Forse stavo già piangendo .... ma me ne resi conto solo in quel momento.
    N..non...non...
    Per quanto le lacrime deformassero quello che vedevo .... "LEI" era lì, di fronte a me, nitida ... a dare significato ..un TERRIBILE significato a quel messaggio:
    "Se vuoi rivederlo, vieni da sola sulla radura esterna al Paese del Ferro.
    Ti attenderò li."
    Come era possibile?
    ...
    COME???
    Finalmente trovo il coraggio di afferrarla ..!!!...
    Quando sento quanto è fredda ... sobbalzo .... la cosa, anche se "naturale" ..è pur sempre un pezzo di metallo... mi sconvolge ... e se prima mi ero limitata a piangere ... ora singhiozzo.
    Guardo la lama spezzata ... del pugnale di mio padre ...l..la lama si è rotta poco sopra il Kanji 愛 senza ancora capire perfettamente COSA sia successo ...come...come è possibile???...
    Non aveva senso!
    "..se vuoi rivederlo "...
    Non HA assolutamente senso!!!
    .."Se vuoi rivederlo"...
    Cosa vuol dire?
    ....
    Che QUALCUNO ha ....
    NO!
    NO!!!
    NOOO!!
    Non è possibile!
    ...
    Ora il mio pianto diventa isterico
    ..NON E POSSIBILE!!!..
    Sento "qualcosa" strofinarmi le guance Se continua a piangere le si rovinerà tutto il trucco!!
    ??
    Guardo A-Ko ???.. che, con un fazzolettino, mi asciuga le lacrime ..e il rimmel "colato"...
    La cosa è talmente "irreale" che per un attimo mi dimentico cosa stà succedendo ... ma è solo un attimo ...
    Ritorno a fissare il grosso coltello ...rotto... , mentre con un dito accarezzo il Kanji inciso sulla sua lama 愛.... Ai.... mentre le poche righe scritte sul pezzo di carta che era con "LEI" mi ritornano alla mente .."Se vuoi rivederlo, vieni da sola sulla radura esterna al Paese del Ferro.
    Ti attenderò li."

    "Rivederlo"
    ...
    RIVEDERLO???
    ...
    Cosa VUOL DIRE?
    Che ....???
    NO!
    NO!
    NOOO!!!
    Non è essere vero!!!
    Papà è troppo forte per ... TROPPO!!!
    Non può essere che .... Non è possibile!!!
    Deve essere uno scherzo!
    ..(cinque secondi)...
    !!
    SI!
    SI!!
    Uno scherzo!!
    ...
    Deve essere uno scherzo! ... e SICURAMENTE uno scherzo!!!
    Non ci sono altre spiegazioni!!!
    ...
    Uno scherzo! .... di cattivo gusto ma sempre uno scherzo!
    ...
    Papà è .... PAPA!!! ..non può essere....cioè...NON...
    SII!!!
    Uno scherzo!
    ...
    Accarezzo di nuovo il kanji inciso sul coltello .... per poi sfiorare il punto in cui la lama si è spezzata ... e, nuove lacrime ... iniziano a rigarmi le guance.
    La prego PADRONCINA!!!...se continua a piangere... N..non ora A-Ko!....
    La "mia cameriera personale" si allontana da me in silenzio per poi riposizionarsi dietro la mia poltrona ....
    Di nuovo torno a fissare il pugnale da trincea che ho tra le mani ....
    NO!
    Non è uno scherzo!
    ....
    Papà non abbandonerebbe mai "Ai e Hime" .... neppure rotte! ....ho perso il conto di quante volte ha raccontato a me e a Koji Nii-San come Mamma glieli regalò prima di "partire per il fronte"....
    Non riesco a crederci ..n...non....non è.... non può essere vero!!
    E IMPOSSIBILE!!!
    ....
    IMPOSSIBILE!!!
    ...
    Nessuno Può battere Papà! ....
    L'ho visto combattere con una marea di avversari contemporaneamente!!.... ha sconfitto L'ichibi ..Itami... DA SOLO!!!
    ....
    Ma allora come è possibile??
    ...
    Come può essere che !!!
    All' improvviso Qualcuno bussa alla porta ??? e, prima che possa dire qualcosa, Murasaki-San entra nello studio ??...perchè è..?... e, con il suo solito tono "freddo e distaccato" ..s...sembra sempre "infastidita"... mi comunica che mia madre vorrebbe vedermi ???
    MAMMA???
    Mi sono preso la libertà di chiamarla... ???
    COSA??
    Guardo l'uomo per un paio di secondi in silenzio ... Pensavo che dovesse essere avvisata...del messaggio.... ?? Del...???
    Solo quando vidi mia madre entrare capìì COSA stava succedendo ...
    Papà era stato catturato ..da CHI??...Chi avrebbe mai potuto sconfiggere PAPA???.... o PEGGIO !!!!!!....n...non voglio pensarci!!...
    Lentamente mia madre iniziò ad avvicinarsi alla scrivania ...
    Già quando oltrepassò la soglia sembrava tesa ...non..non mi ricordo di averla mai fatta....."convocare"... ma, quando vide la Kunoichi che aveva portato il messaggio ... e, sopratutto Yusaku-San, impallidì
    Mi hanno detto che volevi parlarmi la sua voce tremò lievemente ... e io ricominciai a piangere ..n...non posso dirglielo!...NON posso DIRLE CHE PAPA E.....!!!














    I due uomini continuarono a scambiarsi colpi, imitati dalle loro "creature", colpi violenti e disperati.
    Il "vero" drago riesce a liberare la testa che fino a quel momento era bloccata per poi azzannare e strappare la zampa/ala che fino a un attimo prima la schiacciava al suolo.
    Il drago di sabbia risponde sparando una raffica di proiettili di sabbia che accecano la testa di destra per poi afferrargli una zampa con la coda e, tirando, farlo cadere a terra.
    Ryoma e Takezo vengono sbalzati a terra.
    Il primo a rialzarsi è il samurai che, brandendo la spada inizia a correre verso Ryoma che, ancora mezzo intontito dalla caduta, è ancora a "quattro zampe"
    RYOMAAAAAAAAA!!
    Quell' urlo risveglia il ninja della sabbia che, concentra il chakra che gli rimane in una sfera azzurrognola nel palmo della sua mano
    TAKEZOOOOOOOOOO!!!! per poi rialzarsi di scatto.
    Mentre i due uomini correvano uno verso l'altro anche le due enormi creature si erano rialzate e, indifferenti a quello che stava succedendo ai loro piedi, ricominciarono a combattere tra loro!
    Palle di fuoco.
    Artigli insanguinati e urla che assordavano.
    Il mostro di sabbia saltò al collo dell' altro per poi azzannargli un ala con violenza.
    In tutta risposta le tre teste tornarono a smembrarlo, con la differenza che ora le "ferite" si richiudevano più lentamente:
    Ryoma era concentrato su altro!
    Il rasengan tra le dita del Jonin era a pochi centimetri dalla lama della katana del samurai quando entrambi urlarono:
    PERCHE' HAI UCCISO I MIEI UOMINI!! (in coro)
    PERCHE' HAI UCCISO I MIEI UOMINI!! (in coro)








    Eravamo sedute sul pavimento ..., mano nella mano ... a piangere in silenzio ...
    Quando mamma arrivò nel mio studio IO scoppiai a singhiozzare ...
    Per qualche secondo Nessuno riuscì a dire nulla ..n..non credo che sia stato un bello spettacolo..., poi Yusaku-San, accorgendosi che NON sarei mai riuscita a dire a mamma che .... le spiega TUTTO.
    Guardo mia madre ascoltarlo in silenzio ... non credo di averla mai vista così "sconvolta" ...
    Quando di nuovo nella stanza regna il silenzio ...mai così pesante e "doloroso"... A-ko si avvicina a mamma con una tazzina in mano Desidera del THE??? e lei, di tutta risposta, sviene! ???? Glielo tengo in caldo allora!!!
    Prima ancora di rendermene conto sono a suo capezzale.
    Mamma!!!...MAMMAAAA!!!!!.... mentre le sollevo la testa da terra !!!!...è...è molto più leggera di quanto credevo!!!... lo stomaco mi si annoda nonononononononoooo!!! e, solo quando riapre gli occhi !!! ricomincio a respirare ...
    Lentamente mia madre si mette a sedere ... per poi fissarmi negli occhi ...
    Mentre vedo nei suoi occhi formarsi enormi lacrime ... sento le sue mani afferrare le mie e stringerle con forza ....
    Se, per un attimo, avevo smesso di piangere, ORA ricomincio.
    ..N..non piangere Hime-Chan!... sembra voler dire altro ... ma qualsiasi cosa fosse gli "muore" sulle labbra.
    La vedo sforzarsi .... sembrare "forte" ... ma NON ci riesce!
    Quello che le ...CI... è successo è troppo "grossa" e dolorosa ...., per quanto cerchi di mantenere quella sua maschera .."TUTTI PORTIAMO UNA MASCHERA.."... da "nobildonna distaccata" ...è "elegante e composta" anche ora che è seduta sul pavimento !! riesco a vedere attraverso le "crepe" una fragilità e un insicurezza che NON le appartiene ...
    (Colpo di tosse)... ??? ..Cosa pensa di fare Kazekage-Sama???
    ??
    ..??...come....."COSA PENSO DI FARE"???... Etoo... La lettera dice chiaramente che, se vuole rivedere il consigliere Otonashi deve recarsi da sola a questo appuntamento.... !!!
    Guardo prima mamma ... e poi Yusaku-San .."recarmi da sola..." che ancora tiene tra le dita il piccolo pezzo di carta .."da sola..."....
    La sola idea mi terrorizza ..s...se è riuscito a...SCONFIGGERE Papà..... IO ...non...non riuscirei mai a.... ma il calore delle mani di MAMMA ??? mi trasmette una sensazione piacevole .... che mi infonde coraggio ..."se vuoi rivederlo.."...
    A...Andrò all' appuntamento... ...Potrebbe essere una trappola!! UNA TRAPPOLA??? Non sappiamo chi ha inviato il messaggio....o perchè voglia incontrarla da sola.... ... ...senza contare che NON abbiamo la certezza che il consigliere Otonashi sia ancora... ??? RYOMA E VIVO!!... ???
    La voce di mia madre è talmente ferma e "fredda" ... che mi spaventa ..."è.....VIVO"???
    Purtroppo non abbiamo la certezza di questo!....
    Potrebbero averlo ucciso e poi...
    !!!! COSA??? PAPA E ANCORA VIVO! Himeko-Sama...Comprendo i suoi sentimenti.. ma... PAPA E ANCORA VIVO! di colpo sono in piedi ..E IO ANDRO A SALVARLO!!!... rimango sorpresa dal mio stesso tono di voce.
    Si calmi!... Pure io, anche se c'è una minima possibilità, desidero salvare il consigliere Otonashi .... ???
    ..Ma dobbiamo stare molto attenti!!.... .... cioè???
    Chiunque abbia ...CATTURATO.... il consigliere Otonashi non è un avversario da sottovalutare ... ... di colpo vedo un uomo senza volto "calpestare" il viso di mio padre mentre ride in modo sguaiato e "volgare" ... ...Quindi proporrei di inviare più di un team per... ??? COSA??? "più di un team???".... Il..il messaggio dice che devo andarci da sola... ..E un rischio troppo grande!!.. ??? ...Non possiamo mettere in pericolo la sua vita!.... ..in pericolo...??? Un nostro Jonin si "trasformerà" in lei e... COSA??? NO!... Hime-Chan.... ..NO!!... Kazekage-Sama!... NOOO!!!!.... Nessuno rischierà la vita al posto mio! IL MESSAGGIO DICE CHE DEVO ANDARCI IO!!!..E troppo pericoloso!!... .... IO!!!... Nuove lacrime iniziano a rigarmi le guance ... lacrime di rabbia e frustrazione Hime-Chan...??? sento mia madre afferrarmi una mano per poi stringermela con tutte le sue forze ..E sicuramente una trappola!!...non... L..lo sò!!..ma...ma... Sò cosa stà provando!..ma deve capire... ??? NO!....Non lo sai!!...perchè se lo sapessi NON mi chiederesti di.... P..però è...è mio padre.... ...per quanto doloroso ORA lei deve pensare DA KAZEKAGE e non da... !!! "P..pensare da KAZEKAGE"??... ... C..come faccio a PENSARE da KAZEKAGE quando MIO PADRE è.....??? E MIO PADRE!!!!...MIO PADRE!!!!....N..NON POSSO RIMANERE QUI... A...A FARE NULLA MENTRE QUALCUN'ALTRO RISCHIA LA VITA AL POSTO MIO!!! CAPISCO MA... NO!!!....NON CAPISCI!!! la mia voce sembra quasi il ruggito di qualche bestia feroce ....
    ????
    ??? Hime-Chan!!NON POSSO STARMENE QUI... Hime-Chan!! ...MENTRE MIO PADRE E CHISSA DOVE ...Himeko!!!! ... PRIGIONIERO DI QUALCHE PAZZO... .........O...SMETTILAAA!!! ???
    "Smettila"???
    ...
    .... ???
    All' improvviso vedo Yusaku-San in ginocchio .... che si tiene la gola con entrambe le mani ..??..c...cosa??? (cinque secondi)!!!!...
    Quando mi rendo conto di COSA stavo facendo ..nonononononononononooooo!!! "ordino" alla "mia" sabbia di uscire dalla gola del consigliere n..non...non volevo!!!..n..non volevo ..."BACIARLO"!!...
    Guardo l'uomo vomitare grossi grumi di sabbia ..lo...lo stavo soffocando!!!... mentre lo stomaco mi si annoda dolorosamente ...n...non volevo... ...Y..Yusaku-San....io...io non... faccio un paio di passi verso di lui .... fermandomi quando ricomincia a tossire N..non...
    Mi sento di colpo "svuotata" ..st....stavo per.... sconvolta più dal fatto che NON era la prima volta che mi capitava ....
    Anche allora era arrabbiata .... e, anche allora, lo avevo fatto senza rendermene conto ....
    Inizio a tremare .... spaventata da quello che ..e...era come se non avessi controllo sulla mia sabbia.... e continuo anche quando mia madre mi abbraccia teneramente ....
    Il calore di mia madre però non riesce a togliermi quella sensazione di "paura" .... che ora alimenta le mie lacrime.
    Kazekage-Sama... ??? la voce di Yusaku-San è forzatamente calma ...l..l'ho quasi....(deglutisco).... Se vuole andare NON posso impedirglielo...
    ??? la stretta di mia madre aumenta lievemente (colpo di tosse).... Ma mi permetta almeno di formare un team che l'accompagni !!! ???
    COSA???
    N..nel..messaggio c'è scritto che devo andare da... Lady Otonashi... ??? mi giro verso la ragazza che ha portato il messaggio ..e il pugnale spezzato di mio padre ... sorpresa che sia ancora qui! ..p..pensavo che se ne fosse andata.... non possiamo lasciarla andare da sola, non è abbastanza sicuro. ??? N..non è abbastanza sicuro??... ...Non possiamo rischiare .... ... una "spiacevole" sensazione di calore ... iniziò a invadermi il petto ...il messaggio... ...Mi spiace Otonashi-Sama... ma non possiamo rischiare che lei... M...ma.... soffocandomi ...Come NOSTRA Kazekage dobbiamo difenderla da ... !!!! D....difendermi??? la sensazione diventa sempre più forte Difendermi???... fino a diventare insopportabile DIFENDERMI????
    Mi libero dalla presa di mia madre IO DEVO DIFENDERVI!...IO!!... mi manca l'aria SONO DIVENTATA KAGE PER... PER DIFENDERE TUTTI!!!... ma continuo a urlare ..PER...
    La frase mi muore in gola .... quando mi accorgo che stò per farlo di nuovo! ..n...no!!...
    Questa volta mi fermo prima che la sabbia inizi a soffocare "qualcuno" ....n....noo!!....
    Questo è troppo!
    ...
    Mi guardo attorno spaesata ... e, sopratutto, terrorizzata.
    Hime-Chan...
    Mia madre prova a mettermi una mano sulla spalla !!! ma, appena mi tocca sobbalzo, come se avessi preso la scossa ... per poi allontanarmi da lei.
    ... guardo tutti i presenti ... le loro espressioni sono "troppo" per me ... non riesco a sopportare il modo in cui mi guardano .... e scappo!!!
    Attraverso i corridoi del palazzo quasi alla cieca ... e, all' improvviso, mi ritrovo in strada !!!! per poi "galleggiare" a mezz' aria !!!
    Percepisco le "MIE" ali di sabbia sbattere pigramente ... mentre acquisisco velocità ... e, prima che me ne accorga, sono oltre le mura .... fuori dal villaggio ... che volo verso il deserto ..il MIO deserto....








    Si bloccarono di colpo, il chakra condensato nella sfera blu sfiorava il filo della spada mentre i due si guardarono in viso increduli. Anche le loro creature si congelarono di colpo e, come se avessero ricevuto un ordine preciso, si allontanarono l'una dall' altra.
    All' improvviso, dove fino a un attimo prima c'erano urla di battaglia scese il silenzio.
    Io non ho ucciso nessuno!! I ninja di Suna ci hanno attaccato senza motivo!!
    Cosa??
    Ninja di Suna??
    Di cosa stava parlando??
    ......Uno dei tuoi uomini ha ucciso due dei miei sulla via del ferro!!.. ma, mentre lo diceva, Ryoma si rese conto che quella frase suonava stana pure lui.
    COSA?!
    Percepì il chakra nella sua mano vibrare lievemente ... come se dovesse esplodergli tra le dita.
    Chi? ??? Chi vi ha attaccato?
    Più di quello che disse fù il tono a spiazzarlo Io non sapevo nemmeno che voi foste in viaggio per il paese del ferro... ... come potevo saperlo? Sono il capo di un piccolo clan...
    Se l'era chiesto in verità mentre si recava al piccolo villaggio .... di fatti era una delle cose che voleva chiedergli!
    "PERCHE' HAI UCCISO I MIEI UOMINI!!"
    Perchè aveva urlato quelle parole???
    Ucciso?
    Ryoma si era limitato a fare del male (MOOOLTO male) agli uomini che volevano fermarlo
    ....E poi IO non ho ucciso nessuno!!!...
    Quando Takezo fece un passo indietro abbassando le spade Ryoma si rese conto di quanto TUTTO questo sembrava assurdo.
    No Ryoma...no...non mentirmi, ??? non macchiare in questo modo il tuo onore...almeno sii onesto con me!
    COSA stava dicendo???
    Ammetti che sei venuto qui per uccidermi...
    Avrebbe preferito ammazzare li ST&%£@@O che aveva massacrato i suoi uomini ...che sei venuto per completare quello che non hai fatto anni fa!
    !!!
    COSA??
    Anni fà??? intendeva quando l'unità notturna doveva ...
    Se prima era solo un impressione ORA era certo che lui e Takezo stavano parlando di due cose diverse!!!
    Il rasengan spari senza emettere un suono mentre Ryoma cercava di capire cosa stesse succedendo ..quattro giorni fà due miei uomini sono stati uccisi da un tizio che maneggiava la spada proprio come te...
    Lo aveva visto chiaramente!
    Non poteva essersi sbagliato!
    In quel momento Kuroò, con un boato sordo, ritornò "semplice" sabbia:
    Non solo perchè la voglia di combattere di Ryoma si era esaurita, ma anche, e sopratutto, perchè non aveva quasi più chakra!
    Anche il drago di Takezo sparì.
    Non è possibile, conosco una sola persona ancora in vita in grado di poter maneggiare le spade come me..... ??? ...ed è mio figlio
    FIGLIO???
    Ripensò alla "bambolina" a come arrossì imbarazzata quando la sua evocazione aveva nominato i figli ... ma lui è un ninja di Konoha...non ha nulla a che fare con il paese del ferro..
    "Nulla a che fare..."??
    Fù come lo disse che convinse Ryoma che stava dicendo la verità Se non era del tuo clan....allora chi era??
    Silenzio.
    ...Io...non ne ho idea...
    Takezo si sedette pesantemente a terra, sorridendo.
    Anche Ryoma era "felice" che tutto fosse finito senza che nessuno dei due morisse.
    Quando allungò la mano mostrandogli il pugno Ryoma non ci pensò due volte a colpirlo col suo. poi si sentì talmente svuotato che crollò a terra, sdraiato sull'erba.
    Erano anni che non ... ma che diceva: NON aveva mai affrontato una battaglia simile!!!!
    Di nuovo lo stupido pensiero che era stato un vero peccato che nessuno avesse assistito a un simile scontro!
    ...hai un figlio?? Più di una domanda era un affermazione Si, uno...Mashu... ..io due!!... con un gesto alzò la mano verso il sole mentre pensava, per la prima volta da quando era iniziato tutto questo. che aveva rischiato di non rivedere più Ayame e il resto della sua famiglia.
    Strinse il pugno, come per afferrare l'immagine dei suoi cari di fronte ai suoi occhi







    ...
    DOBBIAMO SALVARE PAPA!!!... ...MA NON POSSIAMO ANDARE DA SOLE!!... PERCHE???... PERCHE COME HA SOTTOLINEATO PIU VOLTE YUSAKU-SAMA, E SICURAMENTE UNA TRAPPOLA!!... ME NE F&%%O DELLA TRAPPOLA!!...UN PEZZO DI M£$DA HA RAPITO PAPA... mi dà sempre una strana sensazione sentire Yu-Yu chiamare papà "Papà" .... ...E ORA DOVREMMO ESSERE GIA LA A SFONDARGLI IL C#@O A CALCI FINO A QUANDO NON CI RIDA INDIETRO... ...SE CI COMPORTIAMO IN MODO SCONSIDERATO RISCHIAMO DI...
    Le voci delle due megami rimbomba nella grande sala ... mentre io me ne stò seduta per terra in un angolo a fissare il pavimento di sabbia con gli occhi lucidi ..credo di non aver mai smesso di piangere da quando...Sniff...sniff (chuu)
    Anche Ai-Chan e Yoo-Chan stanno piangendo ...AL POSTO DI PERDER TEMPO DOVREMMO... "nascoste" tra i miei seni ....DICO SOLO CHE NON DOVREMMO....
    Le quattro "piccole dee" sono apparse subito dopo che ho "creato" tutto questo!
    ...
    Non sò per quanto ho volato ...minuti... ore..... giorni.... ma quando sono atterrata ... mi sono ritrovata in mezzo al "nulla" del deserto ...il MIO deserto....
    Ero sconvolta!! ....e lo sono ancora!!!
    Volevo solo un posto "sicuro", dove poter pensare con calma ...senza rischiare di ...."baciare" qualcuno... e quasi senza volerlo, inizio a muovere la sabbia attorno a me ... fino a creare un castello di sabbia.
    ...
    UN VERO CASTELLO!
    Non mi accorsi di quello che stavo facendo ... ma, quando il brusio della sabbia che si muoveva finì !!! attorno a me si era formato un enorme palazzo!!! ..l..l'ho fatto io???
    In quel momento apparvero Yu-Yu e le altre WHEEEEEEEEEE (chuuu!!) Come si sente??... COME VUOI CHE SI SENTA LA STUPIDA MUCCA??
    PAPA E NELLA M£$@A E...
    WHEEEEEEEEEEEE!!!!!
    In una situazione diversa sarei sorpresa ..L...l'ho fatto io????.... ma ORA l'unica cosa che voglio è .... è ...
    Non sò cosa voglio!! ...
    Quando ho visto Yusaku-San "soffocare" ..."...NON POSSO STARMENE QUI..."... ho avuto paura!
    ....e..era come se la sabbia fosse "impazzita"... e, quando mi sono resa conto che "stavo per rifarlo" ... l'unica cosa che sono riuscita a pensare è ..."non riesco a controllarla!"...
    ...
    Mi era già capitato in passato ... e, l'idea che avrei perso di nuovo il controllo mi aveva sconvolto ..e...e se ...
    Pensavo di averlo superato ... che dipendesse da Sako-Chan ...
    Ma mi sbagliavo!
    ...AL POSTO DI PERDER TEMPO A PIANGERSI ADDOSSO LA MUCCA DOVREBBE.... ..PRIMA DOVREMMO TORNARE AL VILLAGGIO E ORGANIZZARCI....
    Mentre sentivo Yu-Yu e Noo-San discutere ... mi resi conto che avevo ..quasi... dimenticato perchè avevo perso il controllo ..p...papà.....
    ...NON POSSIAMO PERDERE ALTRO TEMPO!!!... ... MA SE ANDIAMO DA SOLE....
    Non sò che fare!
    ....
    Vorrei andare a salvare Papà ..DEVO SALVARLO!!!... ma ho paura! ... MOLTA PAURA!!!
    ...
    Se ha sconfitto papà ... IO non ho speranze!!! ...
    ...Inoltre se saremo supportati da altri shinobi le possibilità di.... NO!!... NO!..... E UNA QUESTIONE PERSONALE!!.. ...FARSI GUIDARE DALLA RABBIA IN QUESTE CIRCOSTANZE E CONTROPRODUCENTE!!!.... ...
    Forse ha ragione!! ...
    Anche Yusaku-San me lo ha detto ...prima che...
    Con un team sarebbe più "facile" ... ...Una squadra a supportare Himeko-Sama permetterebbe di... e poi non è detto che LUI sia solo ..."..è sicuramente una trappola!!"..... ...NESSUNA SQUADRA!!! ??? ....LA BAMBOCCIA SILICONATA E ABBASTANZA FORTE DA FARE IL C@£O A UN ESERCITO!!! ??? ERA UN COMPLIMENTO??? ... NON SAPPIAMO QUANTI AVVERSARI INCONTREREMO... O QUANTO FORTI.... PREFERIREI.... ...N0!..NO!!...NIENTE SQUADRA!!!...NESSUNO!!!...CAPITO??? NESSUNO!!!!....NON VOGLIO CHE QUALCUNO ... ??? alzo lo sguardo verso Yu-Yu .."che qualcuno..."??? aspettando che termini la frase .."che qualcuno.."??? ...."di SUNA rimanga ferito"??? !!! C....COSA???...NOO!!!....NO!!!... "RIMANGA FERITO"??.....V...VOLEVO DIRE "CHE QUALCUNO SI INTROMETTA!!!"....IO DEVO SPACCARE IL MUSO A QUEL CO@#£$NE!!! ..A DIR LA VERITA E HIMEKO-SAMA CHE DOVRA AFFRONTARE L' EVENTUALE MINACCIA.... DETTAGGLI...."RIMANGA FERITO"???..(VERSETTO DI DISGUSTO)... SAI QUANTO ME NE FREGA!!... NON SONO MICA LA PIAGNONA!!! ?? sento Ai-Chan ... ridere tra i miei seni ...m..mi fà il solletico!!!... e, quando abbasso lo sguardo la vedo che mi fissa ??? ancora con le lacrime agli occhi ???...Yoo-Chan....STA DORMENDO??....(sospiro) forse è meglio così!!... ..per favore salva papà Chuuu!!! ???
    ...
    ....
    Torno a fissare Yu-Yu e Noo-San ..."che qualcuno rimanga ferito"'.... .... che continuano a ..per quanto nobile siano le tue... TI HO DETTO CHE NON ME NE F@%%E UN C£$$O DI.... HIME-CHAN!!! ??? AN-CHAN???
    La sua voce rimbomba per il palazzo ..c..come è...?? mi alzo di colpo ... e corro verso le scale ....???....sono in cima a una specie di torre???...M..ma quando ...??
    Ai loro piedi ...MATTE??..ho...ho creato PURE delle scale???.... vedo An-Chan e Puru-Ru ...???
    An-Chan??? !!! nell' istante in cui lei alza lo sguardo verso di me ... un senso di calore mi pervade ... facendomi dimenticare tutto ...
    Inizio a scendere la scale di corsa A..An-Chan... mentre lei le sale forse più in fretta di me ..cosa..?? ee, quando ci raggiungiamo !!!! lei mi salta letteralmente al collo ... e, per un attimo rischiamo di cadere Hime-Chan!!!...
    Anche Puru-Ru ci raggiunge per poi abbracciarci entrambe alla vita ...
    Rimaniamo per qualche minuti così in silenzio ...
    Il calore di An-Chan ..e di Puru-Ru... mi "coccola" ... rilassandomi.
    Quando Lei decide di "staccarsi" da me ... ci ritroviamo a fissarci negli occhi ....cosa ci fai qui???
    COSA CI FAI TU QUI???... ...fuggo... e....etoo...
    Mentre penso a come risponderle AN-Chan si guarda attorno Lo hai fatto tu??? S..si!!.. anche se fatico ancora a crederci ... ...è....bellissimo!!! in quel momento entrambe le ragazze si "staccano da me" ... e l'espressione di An-Chan diventa all' improvviso preoccupata Tua mamma mi ha detto tutto!!!... ?? Mia mamma???.... le nostre mani si intrecciano Come ti senti??? !!!
    ..Malissimo!!! ...meglio........
    Senza lasciarci le mani ci sediamo sui gradini, imitate subito da Puru-Ru C..come avete fatto a..???
    Con Nadesiko... CHI???
    Stò per chiederle CHI ..o cosa.... sia Nadeshiko ..vuoi andare a salvare tuo padre??? !!!!
    Si.... la stretta di An-Chan aumenta di colpo ...
    ..Vengo con te!!!... ??? cosa??? Anch'io!!! !!!
    NO! mi libero dalla presa di An-Chan e mi alzo di colpo E....è troppo pericoloso!!!... Proprio perchè è pericoloso veniamo con te!!!
    Anche An-Chan si alza per poi afferrarmi le spalle ..non voglio che ti succeda qualcosa... ??? delle lacrime si formano agli angoli dei suoi occhi ..e..e io... VOGLIAMO PROTEGGERTI!!! ??? ..p..proteggermi??..
    Sento "qualcosa" gonfiarsi nel mio petto ..proteggermi??...
    COSA CI FANNO QUI "ZUCCHERO E MIELE" ??? AN-SAMA!!!...PURU!!... E UN PIACERE VEDERVI!!! ???
    Mentre Le due Megami ci raggiungono ... le parole di Puru-Ru mi rimbombano nella testa .."Vogliamo Proteggerti"... ....
    .."Vogliamo Proteggerti"...
    ....E io voglio proteggere voi!... afferro con entrambe le mani il viso di An-Chan ... per poi baciarla.
    Quando ci "allontaniamo" ??? LEI stà piangendo ..Ti prego..non...
    Devo sforzarmi per staccarmi da lei ...
    ..Ai-Chan... la piccola megami esce dalla mia scollatura ..chuuu.... Riporta An-Chan e Puru-Ru a casa....
    NO!!! (in coro)
    NO!!! (in coro)
    Anche la piccola Megami sembra voler ribattere ..chuuu.... ma non lo fà ...
    ..E tu riporta a casa papà CHUU!!! !!!
    Cosa??..N.... prima che An-Chan finisca la frase ... lei, Puru-Ru e Ai-CHan "spariscono" nel nulla ....
    Himeko-Sama, per quanto sia d'accordo con lei che dobbiamo salvare nostro Padre... ?? "nostro"...??? ...ma prima dovremmo tornare a Suna e... NO!!... pure io sono sorpresa dal mio tono di voce ...Non voglio che qualcuno rischi la vita al posto mio... e guardo
    Yu-Yu CHE C'E???.... ..MA NON RISCHIEREBBERO LA VITA AL VOSTRO POSTO!!!...ANZI!..VI AIUTEREBBERO A... !!! ..effettivamente.... ...SOPRATUTTO NELL' IPOTESI, MOLTO PROBABILE, CHE SIA UNA TRAPPOLA!!... !!! .....M...ma se è veramente una trappola...meno persone ci "finiscono" e... ..ok!!...sò che è un ragionamento "debole"!!...m..ma ..cioè... ..Si rende conto Himeko-Sama che è un discorso senza senso!!! A ME SEMBRA SENSATISSIMO!!!..
    ...L..lo sò!...m..ma... stò per piangere di nuovo ..ma... ..(sospiro)...Verrò con VOI per evitare che le cose peggiorino!!! ANDIAMO A PICCHIARE LO SFIGATO CHE HA RAPITO PAPA... ...quando sono Ai-Chan e Noo-San a chiamare papà "Papà" non suona così...STRANO!!!... COSA PUO ANDARE STORTO??? ...MOLTE COSE!...APROSSIMATIVAMENTE TRENTACINQUE, ANCHE SE, DOPO UN ATTENTA ANALISI, IPOTIZZO POTREI TROVARNE ALMENO ALTRE QUINDICI...
    ...







    Mentre fissava il cielo Ryoma si ricordò Perchè era lì ...
    A fatica si mise seduto, appoggiandosi ai gomiti Hai detto che dei ninja di Suna hanno attaccato il tuo clan...
    Quando??

    Non sapeva di nessuna missione simile (attaccare un villaggio in una nazione "neutrale"??...neppure ai tempi di Aizen veniva fatto senza un motivo!)
    Himeko non avrebbe mai autorizzato una cosa simile .... e Akiji non ne avrebbe avuto motivo!
    ....non ha senso!!! ... Eccome se ha senso... ???








    La vedo!!! ....
    La radura si apriva tra gli alberi , una decina di metri sotto di me ... e mi fermo a mezz'aria ...
    TERRORIZZATA!!!
    ...
    CHE ASPETTI TETTE A PALLONCINO??....
    Per tutto il viaggio l'unico pensiero che avevo era di liberare papà ... ma ora che sono arrivata ... tutte le mie paure tornano a galla!
    Ha sconfitto papà!
    ...
    LO HA SCONFITTO!!
    ...
    Chiunque ci sia riuscito è Fortissimo!!! ...non..non sò se...
    Forse avrei dovuto ascoltare Yusaku-San ..e Noo-San... e venire qui VERAMENTE con un Team ... ....
    E TROPPO TARDI PER RIPENSARCI!!! lo sò! ....SENTI....HIMEKO... !!!..NON...NON E MAI UN BUON SEGNO QUANDO MI CHIAMA PER NOME... PAPA ..P...potresti smettere di chiamare papà..."papà"!!!.... ...HA BISOGNO DI NOI!!!... la vedo indicare la radura ..LA C'E LO ST#@£O CHE LO HA RAPITO!!... ... ...E SE VOGLIAMO SALVARLO DEVI... Anche se in modo molto colorito, quello che ha detto Yuki è vero:
    Ormai siamo arrivati.... non abbiamo più tempo per dei ripensamenti...

    ...
    Questo non mi fà sentire meglio!
    Proporrei di atterrare all' interno della vegetazione e poi avvicinarsi da terra ... ??
    Arrivando dal cielo rischiamo di essere facili bersagli..i
    ??
    FACILI BERSAGLI???
    Con un lento ..e inutile.. battito d'ali, mi abbasso fino ad atterrare tra gli alberi.
    Appena metto i piedi a terra ... le ginocchia mi cedono ... e mi ritrovo seduta sull' erba ... CHE C@%%O COMBINI??...NON E IL MOMENTO DI RUMINARE !!! ???
    Devo appoggiarmi a un albero per rialzarmi .... e, anche quando ci sono riuscita ... devo continuare ad appoggiarmi per non ritrovarmi di nuovo con sedere per terra.
    Himeko-Sama!!... ??? ...dovremmo andare!!! ???
    S..si!!..
    Inizio a camminare lentamente tra gli alberi ... fino a quando non vedo la radura "aprirsi" di fronte a me !!! FIGLIO DI.....
    Mi fermo di colpo ..Ci stà aspettando!!... quando vedo nel piccolo prato un uomo con un lupo .... ..Effettivamente è logico....in quanto...
    Qualcosa inizia a ribollirmi in petto ...lui... con sempre più violenza ..lui...
    Noo-San e Yu-Yu dicono qualcosa ... ma non le sento .."se vuoi rivederlo..."
    Inizio a tremare .... di RABBIA!!!
    ...Lui.... ..Ha rapito papà!!!....
    Sento il cuore battere come non mi era mai capitato ...LUI... mentre continuo a guardare quella figura in piedi davanti a me ....
    ..H..ha rapito Papà....
    Fino a un attimo prima l'unico mio pensiero era che, se aveva sconfitto mio padre, IO non sarei mai riuscita a ...., ma ora, mentre lo fisso da dietro gli alberi il mio unico pensiero è ..HA RAPITO PAPA!!!
    ...
    HA RAPITO PAPA!!!
    ...
    Come ha .... OSATO rapire mio padre??? ...
    Una moltitudine di sentimenti ..anche contrastanti... ribollono in me ... e, più lo guardo ... più fatico a controllarli l...lui..ha... fino a quando non ESPLODONO!!!
    La sabbia che formava le mie ali ... inizia a vibrare con violenza ..LUI... fino a quando, dei coni ..proiettili... non si formano e volano verso di LUI ....M...M.. mentre lacrime roventi ... iniziano a rigarmi le guance ....MALEDETTOOOOOOOOOOO!!!!!
























    ..NOOO!!!! all' improvviso An, Puru e Ai si trovarono nel "loro" appartamento, kilometri dal castello di sabbia dove erano un attimo prima.
    ..AI!!!...RIPORTACI SUBITO DA HIME-CHAN!!! N..nooo! (chuu) TI PREGO!!... ...DOBBIAMO AIUTARE LA SORELLONA!!! la Megami scoppiò a piangere ...
    Non le avrebbe aiutate!
    In parte la capiva:
    Himeko voleva proteggerle e, saperle a casa .... al sicuro, l'avrebbe tranquillizzata ..forse se evochiamo ancora Nadeshiko...
    Ma pure lei e Puru VOLEVANO proteggerla!
    Non erano due "ragazzine" indifese!
    Erano Ninja!
    Kunoichi! (certo!, An non partecipava più a una missione da molto tempo) e, in un momento così delicato per Himeko, volevano starle vicino e aiutarla!
    ... E LEI invece cosa fà??
    Obbliga il suo "AMORE" a riportarle a SUNA!
    ....
    Come poteva Himeko essere così EGOISTA!!!
    Forse era la prima volta che AN era così arrabbiata con lei!
    STRONZAAAAAAA!!! e, subito dopo aver urlato, An scoppiò a piangere.








    CITAZIONE
    L'attacco che faccio a Uggi alla fine è solo "ruolato".
    Avevo già discusso di questa cosa con lui prima d farla







    Chakra Consumato: 🌸🌸
    Chakra Rimasto: 🌸🌸
    Ferite: 🌸🌸
    Stato Psico Fisico: 🌸🌸
    Armi /medicinali usati :🌸🌸
    Posizione del Pg: 🌸🌸
    Distanza dagli avversari:🌸🌸

    🌸🌸







    Calcoli:
    Difesa:

    🌸🌸

    Attacco:

    🌸🌸



    Considerazioni:
    .
    🌸🌸


  10. .

    21 anni
    Capo Anbu
    Konoha
    Energia Nera

    Mini scheda
    Pensato Mashu
    Parlato Mashu
    Parlato Anbu
    Parlato Erena
    Parlato Toki
    Parlato Nori
    Oltre il fiume: Le spade che tagliarono la nebbia e il drago che cavalca la tempesta...Da padre in Figlio

    Konoha - Ufficio Capo degli Anbu

    La vita continuava, come sempre. Tonou e Kazemaru non si facevano vivi da un po', e la situazione sembrava essere in stallo. Da quel che sapeva il suo compagno della radice aveva deciso di iniziare a scalare le gerarchie dell'organizzazione, mentre il capo degli Uchiha si stava preparando per una difficilissima missione in quel di Kumo. La situazione a Konoha era delle migliori, oserei direi perfetta...vista da fuori.
    E questi sono gli ultimi...
    Ginshikon sbuffò alzando gli occhi al cielo mentre un anbu gli lasciava sulla scrivania almeno una quarantina di rapporti freschi freschi.
    E' tempo che mi prenda un assistente, non posso certo continuare così...Grazie mille, vai pure...
    C'erano dei giorni in cui non aveva niente da fare e giorni in cui gli sembrava aver lavoro per i prossimi dieci anni.
    Questi sono solo da leggere, meglio per me...
    Iniziò a passare in rassegna tutte quelle scartoffie, d'altronde era il suo lavoro. Doveva guidare gli anbu e far fare il lavoro sporco agli altri, ormai erano quelli i ruoli...a meno che, a meno che nessuno dei suoi fosse in grado di portare a termine un compito...e lì si che serviva lui, lì serviva la zanna argentea di Konoha. Poteva sembrare una vita noiosa e sedentaria, ma in realtà Mashu stava anche facendo altro; stava innescando un meccanismo senza ritorno, stava portando quanti più anbu riusciva dalla sua parte, dalla parte di Konoha, perchè il Sarutobi sembrava aver perso la via.
    E anche questa è andata...
    Chiuse il settimo dei quaranta fascicoli. Per ora erano state tutte missioni finite per il meglio, solo qualche ferito di cui uno solo grave, ma fuori pericolo. D'altronde se entri negli anbu sai benissimo a cosa vai incontro, il nostro ragazzo aveva ormai perso il contro delle cicatrici che aveva sul corpo.
    E questa...
    Aperto l'ottavo fascicolo lesse di una missione di cui non aveva dato il via libera, anzi, non l'aveva mai neanche vista o solo pensata.
    Ordine diretto dell'Hokage...Non avevo dubbi...
    Non che potesse lamentarsi, d'altronde anche lui era sotto i suoi diretti ordini e la cosa non gli pesava, o meglio...non gli sarebbe pesato se il Sarutobi fosse stato un capo bilanciato e posato, ma nell'ultimo periodo così non era stato, almeno non in pubblico. Questo era il problema, per il popolo lui era l'Hokage perfetto, ma non è questo il tema...torniamo a quella missione.
    Pedinamento di Shinobi di Oto.
    Nulla di strano, se ninja di altre nazioni entravano in altri territori senza autorizzazione, cosa che poteva accadere, per evitare continui problemi diplomatici non sempre si interveniva e a volte ci si limitava a seguirli, ma questa volta era accaduto in piena luce del giorno.
    Rapporto sul pedinamento di un team di ninja del Suono venuto a Konoha consegnando un mukenin originario del nostro paese... si fermò un secondo e rilesse, non ci credeva. Questo si è rincoglionito...Il Team è stato pedinato in incognito per tutta la città e per tutta la durata del soggiorno a Konoha.
    Sbuffò mettendosi le mani tra i capelli.
    Spero non si siano accorti di nulla...Riportare un mukenin in patria quando avrebbero potuto tenerselo ed estrarre quante più informazioni su Konoha e poi scoprire di esser pedinati...Fossi stato in loro non l'avrei presa bene.
    Con un po' di amaro in bocca continuò a leggere, non sembrava essere accaduto nulla di strano (fortunatamente) e decise di firmare anche quel rapporto senza farsi venire troppo il sangue amaro.
    Andiamo avanti...Dannato Sarutobi...
    E le ore passarono così, tra un rapporto e l'altro, fin quando lo stomacò gli borbottò qualcosa: necessitava di cibo. Il capo degli anbu posò così gli occhi sull'orario che lampeggiava sullo schermo del suo computer.
    Già le 13:57?...
    Guardò i rapporti che ancora doveva leggere e firmare, saranno stati ancora una decina circa.
    Posso finire dopo...voglio respirare un po' di aria fresca...
    Decise di andare a mangiare fuori, precisamente al Ramen Ichiraku, uno tra i più famosi ristoranti di Konoha e ordinò una bella porzione di ramen. Mentre era in attesa guardò il televisore che passava qualche notizia dell'ultima ora, cronache locali, nulla di che.
    Non sono abituato a mangiare così tardi...ho veramente una fame da...
    In una nuvola di fumo sparì letteralmente dal ristorante e si ritrovò davanti a Nori e Toki.
    ...Lupi...
    Per qualche strano motivo l'avevano richiamato nella valle dei lupi ed ora era seduto su di un ceppo.
    Cosa succede?...
    Il mangiare era già passato in secondo piano, quella era una cosa che non facevano mai se non in casi eccezionali.
    Tuo padre...
    Mashu si girò di stacco sentendo alle spalle la voce della madre, non se lo aspettava. Aveva delle profonde occhiaie e gli occhi stanchi di chi non chiudeva occhi da giorni.
    E' sparito...
    Quelle parole lo colpirono come un fulmine a ciel sereno.
    Cosa significa che è sparito...?
    Non era una cosa da suo padre "sparire", non dopo che tutte le cose erano andate a posto. La questione di Kiri era stata chiusa diverso tempo fa e quella degli Shinmen da poco.
    Mamma cosa vuol dire che è sparito? Come fa a sparire? Cos'è successo?...
    Lasciala spiegare ragazzo...dalle tempo...
    Toki, il lupo eremitico, provò a tranquillizzare Mashu che continuava a guardare la donna che l'aveva messo al mondo
    Dei ninja di Suna...
    Erena sembrava stesse per mettersi a piangere, ma non era da sua madre. Qualcosa non andava, non andava per niente...
    Ci hanno attaccati, senza motivo...E' accaduto qualche giorno fa...
    Suna...?
    La mente di Mashu iniziò ad elaborare tutti i dati che aveva di Suna.
    Hanno ucciso alcuni dei nostri uomini, poi sono spariti...sembrava una sorta di rappresaglia...
    Non ha senso...
    E' la stessa cosa che ha pensato Takezo all'inizio.
    Conosco la Kazekage...non avrebbe avuto alcun motivo per attaccarvi, poi proprio voi...non siete nulla.
    Esatto...ma... fece un profondo respiro. In realtà c'era una questione ancora aperta...Dopo l'attacco è venuto un ninja di Suna, una vecchia conoscenza di tuo padre e hanno combattuto...nessuno li ha seguiti, conosci tuo padre....
    Mashu fece di si col capo, era tipico di suo padre.
    E Takezo non è mai tornato da quel combattimento...Abbiamo trovato solo un sacco di sabbia e sangue, ma nessuna traccia dei due...
    Non...è...tornato...?
    Non credeva alle sue orecchie.
    Mio padre...è stato battuto e ucciso?
    Qualcosa si ruppe in lui in quel momento. Da piccolo aveva per anni vissuto con la convinzione che suo padre fosse ancora vivo e solo quello gli aveva permesso di andare avanti, solo quello non gli aveva fatto perdere la speranza e gli aveva permesso di salvarlo, ma quella...quella era una sentenza incontrovertibile.
    Nessun corpo...se lo avesse ucciso perchè portare via il corpo...come trofeo, come prova?...no...mio padre non può essere stato ucciso...non dopo tutto quello che ho fatto per salvarlo...non è vero...
    Iniziò a stringere i pugni, mentre alcune lacrime gli riempivano gli occhi, ma doveva rimanere lucido e le ricacciò indietro.
    Chi?...chi è questo ninja di Suna?...
    Erena rimase in silenzio per qualche momento...troppi per Mashu.
    CHI!!
    Urlando si era anche alzato, spaccando col piede il terreno sotto di lui. Lo guardarono tutti, Nori era quella con l'aria più preoccupata di tutti.
    Scusate...
    A denti stretti si sedette.
    Ryoma. Otonashi.
    Il cuore di Mashu fece un singolo battito, poi si fermò per un istante prima di ricominciare a battere all'impazzata.
    Otonashi hai detto...?
    Aveva gli occhi spalancati che guardavano un punto indefinito a terra.
    E avete trovato un sacco di sabbia...
    Esatto.
    No, non può essere vero...
    Non voleva crederci, eppure....eppure era così palese la cosa.
    Conosci il nome della Kazekage vero...
    La madre di Mashu abbassò lo sguardo in silenzio. Tutti rimasero in silenzio per almeno un minuto; l'intera foresta sembrava essersi zittita.
    Himeko Otonashi...e un sacco di sabbia...non può essere vero...
    Iniziò a scuotere leggermente la testa senza fermarsi. Continuava a non sbattere le palpebre, la bocca serrata e gli occhi puntati a terra. Sentiva uno strano calore pervaderlo, sentiva il suo chakra iniziare a ribollire come mai aveva fatto prima.
    Mashu...è ora che ti racconti una cosa...
    Il figlio alzò di colpo gli occhi per guardare la madre.
    ...
    Rimase in silenzio ad ascoltare mentre Erena gli raccontava la giovinezza del padre, il passato negli anbu e l'incontro con l'unità notturna.
    Quindi è così...mi stai dicendo che il padre della Kazekage è venuto per completare ciò che non aveva avuto il coraggio di fare anni fa, e per farlo ha aspettato che mio padre se ne andasse da Konoha per evitare casini diplomatici...
    La donna rimase in silenzio.
    Codardo bastardo...
    Mashu...non ora...
    Questa volta fu Nori a parlare, il capo degli Lupi.
    Non sappiamo se sia morto...con tutto quello che ho fatto per salvarlo...
    Mashu si alzò, spostandosi verso uno dei tanto alberi e vi poggiò la mano.
    Non abbiamo le prove...E ora pensano di passarla liscia?
    Iniziò a stringere la corteccia dell'albero, crepandolo sempre di più.
    Potresti scatenare una guerra!!...Pensano di poter venire e uccidere mio padre...
    Con un colpo secco spezzò letteralmente in due l'albero che cadde smuovendo e facendo tremare tutto il sottobosco.
    Devi ragionare figliolo...Mashu...ti prego...
    Si girò verso la madre, aveva gli occhi pieni di lacrime.
    Riportatemi a Konoha.
    Mashu devi ascoltarmi...ho detto...
    Del chakra iniziò ad accumularsi intorno al ragazzo.
    Non puoi permetterti di fare di testa tua!!...di riportarmi a Konoha.
    Il suo tono era piatto, morto, ma il suo spirito esplose in un'ondata di chakra che investì tutti i presenti, sferzando tra le foglie e spezzando i rami.


    Devi ragio-RIPORTATEMI A KONOHA!!
    Toki sbatté la zampa a terra e in una nuvola di fumo fece sparire Mashu riportandolo nel punto da dove era stato richiamato: il ristorante, ma la sua ira non si era placata e appena riapparso il tavolo su cui era seduto venne letteralmente sbalzato via e schiantato contro la parete. I piatti e le sedie intorno a lui vennero sbalzati lontano, alcune persone caddero a terra poi tutto si placò di colpo.
    Maledetto bastardo...
    Senza neanche alzare la testa, senza nemmeno scusarsi estrasse dalle tasche tutti i Ryo che aveva senza nemmeno contarli. Ne avrebbe fatti mandare altri, ma non era quello il momento.
    Si alzò con lo sguardo perso nel vuoto, tutto sembrava tornato come prima, tutto tranne lui. Tutto intorno era uguale a prima, tutto tranne lui.
    Lui ha ucciso mio padre...io ucciderò sua figlia...
    Uscì dal locale a passo lento tra lo spavento dei presenti che si spostavano al suo passaggio e iniziò a camminare per strada, lo sguardo fisso a terra.
    Non mi interessa come, la ucciderò...e farò passare le pene dell'inferno a quello stronzo.
    Stimava tantissimo la Kazegake, l'aveva sempre fatto...aveva. Ora non più. Sapeva di non aver speranze contro il ninja che era riuscito ad uccidere suo padre, men che meno contro il capo di Suna, ci aveva fatto alcune missioni insieme, ci aveva combattuto e non era mai stato alla sua altezza, eppure quella volta sarebbe dovuto essere diverso.
    La soffocherò con la sua stessa sabbia...le taglierò la testa...e gliela sbatterò in faccia al padre...
    Passarono forse cinque minuti quando si sentì chiamare e girandosi vide un Jonin avvicinarsi di corsa.
    E ora cosa c'è...
    Il suo viso era una maschera. Il ninja sembrava intimorito da quell'incontro, forse era prima passato dal ristorante ed era venuto a conoscenza dell'accaduto, fatto sta che il jonin allungò un biglietto verso il ragazzo, per poi sparire a gambe levate.
    Ci mancava anche questo.
    Mashu guardò lo shinobi allontanarsi, poi aprì la pergamena e lesse il contenuto.

    "Se vuoi rivederlo, vieni da solo sulla radura esterna al Paese del Ferro.
    Ti attenderò li."


    Rimase qualche secondo immobile con la pergamena in mano, una folata di vento gli scompigliò i capelli alzandogli anche il kimono.
    E' ancora vivo...
    Appallottolò il foglio di carta e se lo infilò in tasca.
    E vogliono ricattarmi...
    Sul suo viso comparve un sorriso di quelli che non si vedevano da anni, cinico e determinato. Riprese il cammino verso casa, non aveva ancora mangiato e non l'avrebbe fatto.
    Ma non la passeranno liscia...Ucciderò chiunque si metterà sulla strada...chiunque...
    In quel momento vide in lontananza qualcosa. Alzò lo sguardo e i suoi occhi caddero sul palazzo dell'Hokage e un'idea tanto malsana quanto geniale gli passò per la testa.
    Se proprio devo andare a uccidere la Kazekage non posso certo farlo da ninja di Konoha...
    Aveva gli occhi spiritati e quel sorriso cinico ancora sul volto, ancora una volta non stava più sbattendo le palpebre.
    E quale modo migliore per liberarsi di due piccioni con una fava...? Sannin di Konoha impazzisce, uccide l'Hokage e la Kazekage. Chi sarà il prossimo? Terrore nel mondo ninja...
    Già si stava immaginando i titoli dei giornali di tutto il mondo, poi la sua mente andò ad Hanako, a Uriah, a Tonou, a Kazemaru e a tutti i suoi compagni; non poteva lasciarli così...o forse poteva...?
    Scosse la testa e ricominciò a camminare verso casa.
    No...ho deciso di proteggere Konoha e lo farò dall'interno...
    Avrebbe prima ucciso il mandante di quel biglietto, poi avrebbe salvato il padre e ucciso il capo di Suna. Infine, infine avrebbe sbattuto in faccia la cosa al padre, Ryoma Otonashi e avrebbe ucciso anche lui...psicologicamente lo avrebbe fatto a pezzi.
    Aprì il cancello di casa con le chiavi e si avviò lungo il vialetto, aveva già tutto quello che gli serviva, a parte due o tre cose che reperì nel Dojo adiacente all'abitazione e in dieci minuti era già in viaggio. Aveva lasciato un generico biglietto ad Hanako dicendole che sarebbe dovuto andare via per qualche giorno e un kage bunshin per avvisare al alvoro che per qualche giorno non sarebbe stato reperibile.

    Villaggio degli Shinmen - Radura esterna al villaggio

    Era arrivato nel paese del ferro, ma non era passato dal suo villaggio, non aveva avvisato sua madre o i suoi compagni, era andato direttamente al punto d'incontro
    Ti ammazzerò...
    Si stava avvicinando alla radura con Toki che camminava silenzioso al suo fianco, lupo facente parte del branco che gli aveva fatto conoscere sua madre. Sul braccio sinistro aveva ben fissato il para braccio del drago appartenuto a suo nonno e al fianco destro le spade appartenute a suo padre. Erano tutti con lui, non mancava nessuno.
    Ti ammazzerò con le mie stesse lame...
    Si fermò e vide ciò che sua madre gli aveva raccontato qualche giorno prima: sabbia e sangue, sangue e sabbia.
    Ti ammazzerò con le mie stesse lame facendoti passare le pene dell'inferno...
    Era in piedi al limitare dello spiazzo, il capo chino; era immobile e silenzioso quando da lontano vide una figura, un'ombra ancora mezza nascosta nella foresta e rimase lì, immobile ad aspettare.
    Ti ammazzerò....
    Il suo chakra iniziò a ribollire, proprio com'era accaduto nella valle dei lupi, ma questa volta si impose di stare "calmo". Puntava gli occhi verso quella figura, voleva metterla a fuoco, voleva vedere il viso di colui che avrebbe ucciso.

    Il lupo che dico essere con me è per storia e narrato, nel prossimo post userò tutte le azioni e tutto il chakra necessario per richiamarlo e utilizzarlo :beer:
  11. .


    Missione Lv B - Nuove Vite




    Utente: Misaki Mei
    Pg: Yukiyo Kirika Misaki



    Richieste:


    //



    Traccia 1:


    Non ti devo dire niente di particolare per questa traccia...Voglio tu mi faccia una buona introduzione, fatta bene e scorrevole, dove ripercorri il percorso lasciato un po' "nell'ombra" e spieghi tu sai cosa, giustificando questo tuo periodo di assenza :fiore:

    (non vedo l'ora di leggere )

    Considerazioni:
    Missione di Lv B, non puoi prendere armi e il chakra che utilizzerai nel corso della missione non lo sprecherai.

    Per ogni dubbio scrivimi pure via mp :beer:



  12. .

    Duello
    Ali di Sabbia & Zanne di Ferro


    >




    Tipologia Duello: Amichevole Classica - Last Stand Match
    Utente/i partecipante/i: Uggi vs. White Eye Princess
    Pg partecipante/i: Mashu Shinmen vs. Himeko Otonashi



    Radure di un villaggio, lontano dal mare
    udirono di sabbia e ferro cantare
    Vibranti leggende squarciaron il silenzio tombale,
    poichè nella rabbia si videro sprofondare.



    Signori e signori, benvenuti. Auguro ad entrambi i partecipanti un ottimo combattimento, mi permetto di dire che sono molto onorato di avere l'onore di dirigere personalmente questo scontro e per la vostra esperienza sono certo che sarò più uno spettatore che un arbitro, ma non perdiamoci in chiacchiere, diamo il via alle danze. Come sempre, prima le signorine:

    CITAZIONE
    Madama Wep
    Comincia il tuo post come una comune giornata soleggiante in quel di Suna, la tua patria. La tua casa.
    Durante queste tue giornate che sembrano non finire mai, ecco spuntare di tutta fretta una Jounin del reparto investigativo che velocemente si dirige alla tua scrivania per consegnarti un foglio di carta leggermente spiegazzato,
    Lady Otonashi.. Mi dispiace non averla potuta avvisare prima.
    Il biglietto recita:
    CITAZIONE

    "Se vuoi rivederlo, vieni da sola sulla radura esterna al Paese del Ferro.
    Ti attenderò li."


    Inizialmente non capisci bene cosa stia succedendo, la jounin intanto sembrerà frugare all'interno della propria Giubba.
    Non è tutto.. Abbiamo trovato anche questo, sopra il biglietto.
    Ti verrà posato il "Pugnale da Trincea" sulla scrivania, di fronte ai tuoi occhi. Ciò che ti chiedo è la specialità del tuo pg, un flusso di pensieri infiniti su cosa voglia dire tutto ciò.
    Lady Otonashi, non possiamo lasciarla andare da sola, non è abbastanza sicuro.
    Chiaramente non vorrai sentire ragioni, come declini tutti gli aiuti lo deciderai tu, se tuonando di rabbia contro la kunoichi o meno, sta di fatto che lo farai con una certa fretta, se indosserai il kimono da Kazekage o agirai in completo anonimato lo lascio a te, ma preparerai tutto l'occorrente per l'immediata partenza.
    Descrivi brevemente il viaggio (mi interessa più cosa penserà la tua pg durante tutto ciò, ansie e preoccupazioni e come vorrai affrontare una battaglia imminente).
    Dopo un paio di giorni di viaggio sarai giunta al luogo prestabilito, vedendo una figura in lontananza avvicinarsi sempre più, ma rimanendo ancora nella penombra degli alberi.

    CITAZIONE
    Uggi
    Sarai indaffarato anche tu tra le mille scartoffie da capo Anbu, i rapporti tra le vostre sezioni e il kage non sembrano che incrinarsi sempre di più e hai saputo del pedinamento dei ninja di Otokagure nonostante la loro buona volontà di riportare a Konoha un criminale di grosso calibro (in riferimento alla missione di Zolf).
    Raccontami tutto ciò che passa nella mente del tuo pg durante quelle dure ore di lavoro quando, durante la breve pausa pranzo concessa verrai richiamato dal tuo animale, dove ti aspetta tua madre che ti raggiunge vedendola palesemente confusa e in stato di shock, le chiedi cosa le sta succedendo.Ti dirà che non riusciva a tenersi in contatto con tuo padre, nessuno sapeva bene cosa gli fosse successo dopo ciò che accadde al Villaggio del Ferro. Preoccupato, cerchi di calmarla facendola sedere e tranquillizzandola, tornerai poi a Konoha, dove un Jounin pian piano si avvicina sempre più a te. Anche lui è uno shinobi del reparto investigativo, il quale sembra doverti dare lo stesso bigliettino di Himeko. Descrivimi le tue emozioni e ciò che senti, come pensi di risolvere la situazione. Tornerai nel tuo ufficio per prendere tutto il necessario, e dopo aver avvisato della tua assenza per un paio di giorni, partirai alla volta del Paese del Ferro, con tutte le intenzioni di risolvere il problema una volta per tutte. Una volta giunto nella radura, vedrai anche tu un ombra venirti incontro, rimanendo seminascosta tra le fronde degli alberi.

    Arena
    Orario Combattimento: 18.00 - CIrca 2 ore al tramonto del Sole, ombre lunghe il doppio dei vostri corpi in direzione EST





    Edited by Blu - 14/2/2018, 20:09
  13. .
    In memoria di lui!
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    Che vinca il migliore!




    Legenda testo:

    Narrato
    Pensato
    Parlato
    Abitante
    Speaker










    Il ticchettio della pioggia incessante sulla finestra disturbava il sonno del ragazzo che, a causa di un imprevisto maltempo, aveva deciso di trattenersi un giorno in più nel Paese dell’erba.
    Invece che starsene nel letto di una locanda avrebbe sicuramente preferito starsene nel letto di casa, ma il tempo a quanto pare non fu della stessa opinione.

    Vorrà dire che me ne andrò domani… che scocciatura…

    Sbuffando, Radin si poggiò su di un lato e con la guancia sul cuscino, provò a dormire.
    Attualmente si trovava in quel villaggio per una missione assegnatagli dall’ Hokage. Una missione di poco conto: si trattava di controllare che poco fuori dalle mura della città fosse tutto in ordine, in quanto delle scorribande di banditi avevano creato problemi giorni addietro. Nonostante l’ Hokage se ne fosse già occupato precedentemente, decise di mandare uno dei genin che erano liberi al momento per controllare che la situazione fosse rimasta da allora tutta alla normalità.
    Anche se prendere sonno si rivelò più difficile di quanto previsto, una volta che ciò avvenne, la notte passò velocemente.



    La mattina presto il ragazzo non perse tempo per cercare di tornare il più velocemente possibile al sua villaggio natale. Appena svegliatosi andò quindi a saldare il conto della camera che sperava gli sarebbe stato rimborsato una volta rientrato a Konoha e si incamminò quindi verso questa. Con il Paese alle spalle stava per giungere all'imbocco della strada che aveva percorso all'andata.
    Nell'aria vi era un odore di terra bagnata, che rendeva tutto ciò che circondava il ragazzo quasi più..più… rustico.
    Lungo il camminò il Senju notò parecchio caos e detriti sul ciglio della via.

    Deve esser stato veramente forte il temporale...

    Il terreno era pieno di pozzanghere ed in men che non si dica il konohano si era completamente bagnato le scarpe ed aveva i piedi completamente bagnati. Se c’era una cosa che gli dava fastidio era sentire quel rumore *ciaf ciaf* tra un passo ed un altro mentre procedeva lungo il suo cammino.

    Fino a Konoha così sarà uno strazio!

    In lontananza cominciavano ad intravedersi delle transenne, che non presagivano nulla di buono. Arrivato dinanzi a queste Radin si guardò intorno per capire cosa stesse succedendo, finché un membro della pattuglia cittadina non lo raggiunse spiegandogli la situazione.

    Giusto perché volevo tornare a casa…

    Va bene, grazie.

    Scocciato, ma sorridente, il Senju cominciò a ripercorrere i passi compiuti pochi istanti prima.
    La guardia aveva spiegato lui che la strada che avrebbe dovuto perseguire per tornare nel suo villaggio era completamente bloccata. I disagi, che appena sveglio il ragazzo aveva notato causati dal temprale, si erano riversati anche su questo.

    Vorrà dire che rimarrò ancora qualche giorno qui…

    La locanda che aveva lasciato poco prima sarebbe stata quindi ancora una volta la sua sistemazione finché non sarebbe potuto ripartire senza altri intralci.
    Neanche il tempo di alzarsi dal letto, che già si ritrovava sdraiato su di esso.

    La fortuna sembra che ultimamente non sia proprio dalla mia parte…

    Tra un pensiero ed un altro chiuse nuovamente gli occhi. Si era svegliato relativamente presto e quindi per far passare un po’ di tempo aveva deciso di rimettersi a dormire per recuperare pienamente le forze “spese” nella missione.

    Quanto vorrei starmene nel letto di casa adesso…

    Dopo una lunga dormita abbandonò il mondo di Morfeo.

    E adesso che diamine faccio?

    Questo fu il primo pensiero del ragazzo quando riaprì gli occhi.
    Il sole non era ancora calato, ma era prossimo a farlo. Il tramonto a quanto pare sarebbe avvenuto presto. Dopo aver passato tutta la mattinata in camera il giovane decise quindi di uscire per prendersi una boccata d’aria.
    Scese quindi le scale fece per uscire dalla porta dell’edificio quando una cosa lo fermò dal farlo.
    Passando per l’atrio della locanda aveva notato che la bacheca, in mattinata completamente bianca e vuota, era adesso meno triste. Un volantino riempiva un piccolo spazio di essa.

    Il senso di tutta questa bacheca se poi ci affiggono solamente un volantino vorrei proprio trovarlo.

    Per ingannare il tempo Radin decise quindi di vedere cosa ci fosse scritto su di esso.

    ““In memoria di lui”

    Per onorare la scomparsa del capo-villaggio, il Villaggio dell’ Erba ha deciso di indire un torneo di combattimento, che verrà svolto nei prossimi giorni presso “L’Arena”. La partecipazione è consentita a chiunque desideri, abitanti del villaggio e non. Per le altre informazione recarsi presso il banco di gara all’ Arena.

    Buon torneo”



    Pensieroso il ragazzo continuò a scrutare il pezzo di carta. L’idea del torneo cominciava ad allettarlo.

    Potrebbe essere un buon metodo per ammazzare il tempo qua…

    Si guardò quindi intorno in cerca di qualcuno del posto a cui poter chiedere informazioni.
    Ruotò la testa da una parte e poi dall'altra: nessuno. Neanche la signora che gli aveva affidato la camera precedentemente.

    Ma in che posto sono finito… non ci sta nessuno… Mette quasi i brividi.
    E’ anche vero che però sono andato a risparmiare. Vorrà dire che dovrò chiedere in giro, anche perché devo scoprire dove si trovi questa fatidica Arena...


    Ogni volta che il termine “Arena” riecheggiava nella sua mente, gli veniva sempre più voglia di combattere per mettere alla prova le sue abilità.
    Ormai aveva preso confidenza con il Mokuton, nonostante si fosse manifestato in lui in età piuttosto avanzata. Da quando ciò era accaduto aveva comunque messo fuori gioco due bande di banditi…. Non male!
    Lasciatosi l’angusto posto alle spalle, Radin si mise in cerca di un qualcosa o qualcuno che potesse tenergli compagnie e allo stesso tempo dargli qualche informazione sul torneo. Vagando un poco per la città non trovò nulla di entusiasmante se non un chioschettoramen_ichiraku_naruto_by_lwisf3rxd-d7m2k0r al quale si fermò. D'altronde in giro per quell'ora non è che vi fosse molta gente, quella che stava in giro era diretta poi verso casa di ritorno da lavoro.
    Il chioschetto sembrava attualmente il posto più allettante dove poter ottenere quello che andava cercando.
    Sedutosi ad uno degli sgabelli davanti al bancone, Radin ordinò un tè caldo: durante le giornate uggiose e cupe, gli piaceva rilassarsi bevendo un tè od una cioccolata calda. Questa volta optò per la bevanda meno dolciastra... Ma piena di caffeina

    Speriamo questa notte non mi crei problemi ora che ci penso…

    Sconsolato dalla cupa atmosfera attese la sua calda bevanda ed una volta arrivata cominciò a sorseggiarla.
    Nel mentre notò che anche sul bancone della locanda erano presente gli stessi volantini che erano appesi nel posto in cui alloggiava.

    Ho visto che a giorni si terrà un torneo!

    L’inserviente, nonché probabile proprietario del chioso, si voltò verso il ragazzo.

    Sì! E’ recentemente venuto a mancare il nostro capo-villaggio. Era una persona buona, molto.

    Con un leggere filo di tristezza parlava di questo.

    Tutto ciò che faceva lo faceva per il bene del villaggio. Adesso questo è passato in mano al suo primogenito, sperando che sia altrettanto capace e di animo buono.

    Sembra quasi conoscerlo…

    Da quello che sento, sembrerebbe sia stato veramente una brava persona!

    Radin posò la bevanda e prese in mano uno di quei volantini, per spostare la conversazione sul torneo, cosa a cui era più interessato. Piuttosto che cambiare repentinamente argomento facendogli una domanda, provò ad indurre quindi il “barista” a parlare egli stesso dell’avvenimento imminente. Voleva portare rispetto per la perdita, ma allo stesso tempo scoprire quello che gli interessava. Così fu.

    Vedi, è stato deciso di organizzare un torneo in sua memoria. Però non so molto. Dal coprifronte vedo che sei un ninja di Konoha… Se vuoi partecipare dirigiti là! Tutto dritto

    Indicò un posto alle spalle del ragazzo. Il luogo dove avrebbero preso parte gli scontri.

    Poco al di fuori vedrai l’ Arena. Non puoi sbagliarti.

    Tramite un cenno con la testa Radin fece intuire di aver capito e continuò quindi a consumare il suo tè, che lo stava riscaldando lungo tutto il copro. Perfino delle fredde dita dei piedi, bagnate a causa delle pozzanghere incrociate la mattina stessa.
    I due continuarono ancora per poco a conversare del più e del meno,particolare attenzione fu portata sui disagi che avesse portato il temporale della notte stessa.
    Pagato quindi il conto il genin della foglia tornò alla locanda nella quale alloggiava, con l’intento di consumare la cena per poi mettersi ad aspettare il giorno dopo ed andare al luogo del torneo.
    Una bella fetta di carne accompagnata da delle patate riempiva il piatto del giovane. Nonostante la sala fosse allestita in un modo molto carino, l’unico tavolo occupato era quello del ragazzo.

    Questo posto si fa sempre più ambiguo… Sembra che ci sia solo io… E’ vero che è molto presto per mangiare, però…

    Tra un pensiero e l’altro sul fatto che il luogo dove alloggiasse sembrasse sembra più losco, finì la sua cena.

    Però in cucina ci sanno fare

    Dopo aver mandato giù il suo bel pezzo di carne accompagnato da un po’ di birra, Radin si fece due passi tra le strade della città per digerire il tutto. Uscì quindi dalla locanda e con le mani nelle tasche e la testa alzata verso il cielo si mise a fantasticare su come sarebbe potuto essere il torneo al quale aveva ormai deciso di iscriversi.

    Chissà chi incontrerò…

    Sfilò una mano dalla tasca e la portò alla Garianto che da quando gli fu affidata dall’ Hokage giorni prima, lo aveva sempre accompagnato in qualunque posto dovesse andare.

    Potremo scoprire cosa siamo capaci in grado di fare

    Le parlava come fosse ormai parte di sé.
    Una brezza fresca soffia tra i palazzi del Villaggio dell’ Erba. I locali iniziavano lentamente a riempirsi, ma il ragazzo non aveva attualmente voglia di fare nuove conoscenze. La sua testa era evidentemente rivolta ad altro. Prima che cominciò quindi la movida del Paese, ammesso che ci fosse, il Senju se ne tornò sui proprio passi per dirigersi in camera. Desideroso di iscriversi al torneo si mise quindi a letto.
    Peccato solo che prese sonno molto tempo dopo essersi disteso.
    La caffeina del thè preso nel pomeriggio aveva fatto più effetto di quanto pensato.
    Il letto era ormai completamente disfatto date tutte le volte che Radin si era girato e rigirato in questo.

    Ti pareva.

    Le lenzuola erano cadute a terra, ma il genin era troppo pigro per raccoglierle per l’ennesima volta.

    State bene là.

    Non aveva intenzione di riprenderle. Quando finalmente riuscì a prendere sonno si lasciò andare, impaziente della mattina successiva.



    I raggi di Sole che filtravano dalla finestra finivano tutti sul letto del giovane, che da questi venne svegliato. Stropicciandosi gli occhi cercò di capire cosa stesse succedendo, dato che sentiva improvvisamente tutto quel caldo addosso. Causa la poca reattività della mattina, ce ne mise di tempo per realizzare che quel risveglio traumatico era stato causato dal Sole che gli sbatteva prepotentemente sul viso.
    Nonostante però l’alzata non fu una delle migliori, il giovane fu felice di essersi svegliato e dopo aver compiuto le solite faccende mattutine quale lavarsi, fare colazione, vestirsi ecc… si diresse immediatamente verso il campo di battaglia.
    Percorse la strada indicatagli dall’ uomo il giorno precedente: ci volle un po’ per arrivare dato che il posto sembrava trovarsi fuori dal villaggio.
    Giunto al cospetto di questo entrò nella porta principale per notare che vi era uno stand proprio nell'atrio.
    Radin si fece quindi avanti e dicendo che avrebbe voluto partecipare al torneo, gli venne consegnato un modulo da compilare con su scritte tutte le regole, basilari, degli scontri e dell’ evento.
    Al dover compilare il questionario cominciarono a salire le palpitazioni al ragazzo: la paura di sbagliare e di non essere iscritto era un peso non indifferente.
    Ogni volta che gli si presentavano responsabilità sciocche, Radin veniva attanagliato dai dubbi più profondi.

    Vediamo un po’ cosa ci sta scritto:

    Nome e Cognome -questa è facile-: R-a-d-i-n, S-e-n-j-u

    Fece lo spelling lettera per lettera
    Allo stesso modo proseguì con il resto delle richieste.
    Compilato il modulo e letto almeno 3 volte dall'inizio alla fine, decise di consegnarlo finalmente a chi di dovere.
    Con un sorriso dal quale traspariva la paura di aver commesso qualche errore di compilazione, porse la scheda all'organizzatore che dopo averla controllata la impilò insieme alle altre dei vari partecipanti.
    Fatto quindi il dovuto decise di salire le scale che portavano agli spalti, che si affacciavano a loro volta per l’appunto sul campo di battaglia.
    I gradoni che aveva affrontato il ragazzo terminavano sul lato destro degli spalti. Oltre questo ve ne erano altri due: uno logicamente centrale, dove sembrava esserci una zona “onoraria” -probabilmente per il capo villaggio- ed un'altra laterale.
    L’Arena era molto ampia, così come lo era a sufficienza il campo di battaglia.
    Probabilmente non vi sarebbe stato modo di sfruttare determinati vantaggi del campo in quanto non vi era alcun particolare che saltasse agli occhi del ragazzo: una distesa uniforme di terra.
    Poco dopo in lontananza Radin notò però degli alberelli, che stazionavano sulla parte di terreno adiacente alle mura esterne.

    Chissà…

    Uscì e si lasciò quindi il palazzone alle spalle.

    A domani

    Successivamente il genin si diresse verso il costone montuoso crollato due sere prima, quello che avrebbe dovuto percorre per tornare a Konoha. Aveva intenzione di capire quanto ancora avrebbe dovuto stazionare nel paese prima di potersene tornare alla tanto ambita casa.
    I lavori per sgomberare il passo sembravano procedere e a confermare ciò ci pensò la stessa guardia che il giorno prima gli aveva detto che non avrebbe potuto percorrere il passo.

    Il tempo del torneo e credo che potrò finalmente tornare a Konoha.

    La giornata passò molto in fretta: Radin la affrontò passando dal mangiare, al passeggiare tra i negozi della città per tornare nuovamente a mangiare e camminare nuovamente. Sembrava la routine di tutti i giorni, ma in un villaggio che non conosceva, non sapeva bene cosa avrebbe potuto fare se non questo.
    Ogni tanto si fermava a fissare i passanti, attento che non si accorgessero di quello che stava facendo: si domandava chi sarebbe potuto essere il suo sfidante dell’indomani.

    Che sia lui… sembra un ninja: è muscoloso e prestante -disse riferendosi ad un ragazzo dall'importante stazza- o magari lui -girando la testa verso un uomo di età avanzata- potrebbe essere un vecchio combattente che ha deciso di riprendere le armi…
    Ma fa veramente importanza? Chi sarà sarà…


    I dettagli della giornata passarono inosservati rispetto all'ansia da prestazione che si faceva tempo dopo tempo sempre più intensa. La voglia di partecipare al torneo si faceva sentire sempre di più, insieme alla voglia di provare la tanto ambita arma per la prima volta in uno scontro “ufficiale”.
    Inoltre, il ragazzo non aveva mai partecipato ad un torneo: non sapeva cosa aspettarsi.
    Il solo pensiero che si sarebbe dovuto presentare davanti ad un numero ben importante di persone lo faceva stare sempre più in pensiero.
    Per evitare di appesantire troppo la sua testa, dopo una cena leggera si abbandonò al sonno.



    Un grande frastuono circondava tutta l’ambiante: dalle gallerie che conducevano al campo di battaglia si sentivano le urla di tutte le genti trepidanti di vedere scontri emozionanti per lasciarsi alle spalle la scomparsa di quello che sembrerebbe essere stato uno dei migliori capo-villaggio.
    La voce prorompente di uno speaker interruppe il frastuono che riecheggiava per tutto l’ambiente: brevemente spiegò le regole e subito dopo annuciò i primi due sfidanti.

    KARIYAAAAA ASHURAAAAAAA.

    Radin in lontananza vide un ragazzo balzare sul campo di battaglia, posizionandosi a 4 metri di distanza dall’arbitro. Dalla posizione assunta sembrava un qualcuno molto sicuro di sé.

    CONTROOOOOOO ... RADIIIIIIN SEEEEENJUUUUUU.

    Subito a me? Contro quel ragazzone?

    Il Senju continuò il suo percorso lungo il corridoio sottostante agli spalti.

    Sembra molto sicuro di sé… Le sue braccia incrociate… Sarà meglio evitare lo scontro corpo a copro forse…
    Non devo però lasciarmi spaventare! Ce la posso fare.


    Dal buio della galleria il genin della foglia passò alla luce che illuminava intensamente tutto l’anfiteatro.
    Tutta quella gente a fissarlo spiazzò il ragazzo: si sentiva improvvisamente spaesato. Il nuovo capo-villaggio era dove aveva predetto il giorno prima il Senju.
    Prima di posizionarsi davanti all’ avversario, fece un giro su stesso per rendersi conto di cosa lo stesse realmente circondando.

    Wow…

    Un misto tra stupore e paura pervase quindi i sensi del ragazzo: la voglia di stupire tutta, ma allo stesso tempo la paura di fallire miseramente.

    Non devo fare questi pensieri… Ce la posso fare! Devo mettercela tutta.

    Più che un memorial era per Radin un’ oppurtunità per relizzare finalmente di cosa fosse realmente capace.
    Compì quindi gli ultimi passi e si posizionò davanti Kariya, a otto metri circa di distanza da lui.
    Chinò il capo, in segno di rispetto e per salutare il nemico e si preparò.

    Sono pronto!

    La paura sarebbe sparita di lì a poco, subito dopo l'inizio.

    Che vinca il migliore




    © code



    Caratteri: 17.014
  14. .
    "L'attesa aumenta il piacere"

    Kariya Ashura

    narrato
    parlato | *pensato*
    parlato cliente della locanda
    parlato armaiolo
    parlato annunciatore
    Parlato (innata) | *pensato (innata) *




    La giornata non era iniziata nel migliore dei modi per l'anbu di Iwa, al quale avevano affidato una missione molto banale in solitaria. Il giovane dalla folta chioma bronzea doveva stanare dei banditi dal loro covo, situato nel paese dell'erba. L'Ashura, una volta trovato la collocazione del loro rifugio, si appostò su un altura valutando la situazione e il numero dei suoi nemici. Il nascondiglio era posto all'interno di una grotta, nascosta dalla vegetazione, a circa 200 metri dalla sua posizione. La brezza gli scompigliava i capelli mentre lui continuava imperterrito, tramite il suo binocolo oculare, a scrutare la base nemica. L'entrata era controllata da due guardie e al suo interno dovevano esserci almeno altri 5 uomini. Mentre cercava di creare una strategia adeguata alla situazione il suo pensiero fu interrotto dalla sua controparte malvagia.

    * Allora ?! Cosa stiamo aspettando ? E' una dannatissima missione di livello C e poi si vede lontano un miglio che quei tizi sono delle mezze se**e . Irrompiamo e facciamogli il c**o nero a sti str***i. *

    Il ragazzo decise di dare ascolto al suo alter-ego e in preda alla frenesia si fece largo con la forza e sbaragliò i malviventi in modo repentino. Fu un bagno di sangue. Kariya non si era risparmiato minimamente e aveva colpito con quanta più veemenza poteva i criminali.

    Stavolta avevi ragione, questi erano davvero delle mezze cartucce. Sarebbe stato meglio non ucciderli, ma era da troppo che fremevo dalla voglia di combattere e non sono stato in grado di frenarmi. Fa nulla, non hanno richiesto esplicitamente di riportarli vivi.

    Questa missione è stata una noia mortale, ci è voluto qualche giorno per arrivare sin qui e poi la battaglia si conclude in meno di un minuto. Tsk, lo Tsuchikage non dovrebbe sprecare il nostro talento per baggianate simili. Un trio di genin avrebbe potuto batterli ad occhi chiusi ma invece preferisce mandare noi per punirci, come se non fossero bastati i due anni di reclusione.

    Magari il problema fosse unicamente il Kage. L'intero villaggio ci disprezza per quel che abbiamo fatto, ma non è il momento di parlarne adesso. Torniamo ad Iwa e facciamo rapporto sulla missione. Abbiamo perso fin troppo tempo a pedinarli e trovare il loro covo.

    Lo shinobi diede un ultima occhiata al massacro dinanzi ai suoi occhi per poi uscire dal covo e dirigersi verso la propria nazione. Mentre andava fuori da lì il ninja adocchiò all'orizzonte delle nuvole nere che non facevano presagire nulla di buono. Durante il cammino del ragazzo era iniziata una lieve pioggerella, che col passare dei minuti si intensificava sempre di più. Passarono un paio d'ore ed oramai si era scatenata una tempesta. L'Ashura avrebbe preferito continuare il suo cammino, anche con il rischio di prendersi un malanno, ma fu costretto ad interrompere la sua corsa per le condizioni meteo avverse e decise di pernottare in un villaggio che distava a pochi chilometri dalla sua posizione. L'iwano, una volta arrivato alle porte di quel piccolo paesino, fu fermato da due guardie per un controllo di routine. Il giovane mostrò il suo coprifronte e, una volta che i due uomini decisero di lasciarlo passare, chiese loro indicazioni su una locanda dove poter alloggiare. Dopo aver ricevuto l'informazione il ragazzo si avviò verso il locale, ordinò da mangiare e affittò una stanza per la notte.

    Tsk, questo ritardo non ci voleva. Speriamo che quantomeno domani non vi siano intoppi.

    Il giorno successo il ragazzo si alzò di buon ora, fece un abbondante colazione e si accingeva a rimettersi in marcia verso Iwa. Mentre stava sull'uscio della porta sentì la discussione di un cliente con una cameriera. L'uomo affermava che, a causa del violento temporale della sera prima, erano avvenute delle frane e attualmente il passo montano non era agibile. Kariya sentendo quelle parole si voltò verso i due che stavano conversando e con un espressione stizzita disse:

    Mi scusi, non c'è un altra maniera per poter aggirare il valico ?

    Mi dispiace ragazzo, bisogna aspettare che sgombrino la via.

    * MA PORCA DI QUELLA GRANDISSIMA PU****A. MA COME C***O SI FA ?! QUESTO FOTTUTO PAESE DI M***A... E COSA MINCHIA FACCIAMO FINO AD ALLORA ? *

    * Nemmeno a me piace la cosa, ma cosa possiamo fare. Avrei preferito tornare ad Iwa e riprendere con gli allenamenti, ma a questo punto godiamoci qualche giorno di riposo. *

    * Riposo ? Hai bisogno di RIPOSO ?! DOPO DUE FOTTUTI ANNI CHIUSI IN QUELLA M***A DI CELLA ?! MA VAFFA****O ! *

    Il giovane cercò di non prestare attenzione alle offese del suo alter-ego, anche perchè erano passati alcuni secondi da quando aveva chiesto quell'informazione all'uomo ed era rimasto imbambolato da allora. Kariya a quel punto ringraziò l'uomo per poi uscire dalla taverna ed incamminarsi per la cittadina, alla ricerca di qualcosa da poter fare per ammazzare il tempo. Il possessore dell'arte eremitica lungo il cammino scrutava la zona e dopo alcuni minuti notò una bottega con un insegna che destò la sua attenzione. Il cartellone riportava la scritta " la tana dell'orso", un nome davvero curioso. L'erculeo shinobi entrò al suo interno ed iniziò ad ammirare l'arsenale di spade poste su un ripiano in un angolo del negozio. L'anbu soppesava il loro peso e il materiale con cui erano fatte, ma presto perse interesse e si avvio verso il bancone. Lì incontro un uomo alto e tarchiato, indubbiamente l'insegna era riferita a lui. L'Ashura lo guardò per alcuni istanti e infine gli disse:

    Buongiorno. Senta, siete riforniti solo di armi comuni oppure vi è qualcosa di interessante a cui varrebbe la pena dare un occhiata?

    Siamo in un piccolo villaggio e in altre botteghe non troverai di meglio rispetto a ciò che offro io, tuttavia si dice in giro che al torneo potrebbero mettere in palio qualche premio per il vincitore. Chissà, magari è proprio quello che cerchi.

    Un torneo eh ? Quando avverrà tale evento ?

    Tra un paio di giorni. Il nostro capovillaggio è venuto a mancare qualche giorno fa e le autorità locali stanno organizzando questo evento per onorare la sua memoria. Se vuoi tentare libero di farlo, ma non credo supereresti il primo round. Anche io ho intenzione di partecipare a quel torneo e puoi stare certo che vincerò, nessuno in questo villaggio è forzuto quanto il sottoscritto.

    * Questo pallone gonfiato sul serio crede di poter vincere ? Spero per lui che non sia abbastanza sfortunato da affrontarci oppure lo ridurremo in poltiglia. *

    Tentar non nuoce, e comunque non ho di meglio di fare. Chissà, forse ci rivedremo in arena. Le auguro una buona giornata.

    Il ragazzo dopo quelle parole lasciò il negozio e riprese il giro turistico. In serata decise di dirigersi verso una taverna che aveva adocchiato in precedenza ed ordinò da bere. Kariya si pose su un tavolo in solitaria, attese il boccale per poi sorseggiarlo lentamente.

    * Mi sembra strano non vederti tracannare quella birra tutta d'un fiato. In questo paese del c***o non ci sta nulla da fare, quantomeno spassiamocela. Beviamoci qualcosa di pesante, vediamo se troviamo qualche bella pu***nella e godiamoci il resto della serata in dolce compagnia. So bene che non sei un tipo molto loquace con le ragazze, perciò lascia fare a me. *

    * Ah certo, spassiamocela. Ti ricordo che l'ultima volta che ho seguito il tuo consiglio in quanto a donne siamo finiti in un mare di guai. Perchè quella dannata volta non sono stato attento e ho alzato troppo il gomito ? Potevo tranquillamente evitare tutto quel casino, e invece non sono riuscito a controllarmi e ho lasciato fare a te. *

    * Andiamo, quella tipa ha ingigantito la cosa. In fondo dov'è il problema nello schiaffeggiare il c**o di una cameriera per attirare la sua attenzione per potergli chiedere altro sakè ? Se l'è presa eccessivamente quella sgualdrina, ci ha sbraitato in faccia per una cosa da nulla. *

    Infatti. Quale cameriera non vorrebbe essere importunata durante l'orario di lavoro e sentirsi dire: "UUUUH SIII ! Adoro le ragazze focose, specialmente mentre si dimenano mentre glielo butto..." . Sei il galantuomo che tutte le donne desiderano. *

    * Suvvia, era semplicemente un approccio diretto. Quel bel bocconcino sarebbe caduto ai miei piedi se non fosse stato per quei due piantagrane. Si sono meritati la lezione che gli ho impartito quegli sbirri, non dovevano rompermi le pa**e ! *

    * Un approccio talmente diretto che sono dovuti intervenute due uomini delle forze dell'ordine per calmarci. Che poi, come se non fosse abbastanza grave molestare una donna, hai reagito all'arresto e hai addirittura mozzato la gamba di uno dei due. Come c***o ti era venuta in mente una cosa del genere ? *

    * Lo sai bene che non sono mai stato uno stinco di santo, inoltre hanno osato colpirmi con un pugno e farmi fare una brutta figura davanti a quella tipa.
    Non potevo permettere che ciò restasse impunito, meritavano ciò che gli è successo ! *


    * Non ha proprio senso continuare la discussione, tanto con te non si può ragionare su alcune cose. *

    Concluso il dibattito tra le due il giovane si alzò dalla sedia, un po' intontito dall'alcol, uscì dalla taverna e si diresse verso la locanda per pernottare nella medesima stanza della notte prima. Il giorno seguente l'anbu si alzò all'incirca verso mezzogiorno e si avviò verso l'arena. Il ninja non si aspettava che un simile paesino possedesse un anfiteatro con delle dimensioni simili a quello che posseggono anche le nazioni principali del globo. Il ragazzo lo scruto per alcuni minuti, assaporando già il combattimento che sarebbe avvenuto l'indomani. Senza perdere tempo si avviò verso il bando per iscriversi al torneo dando il proprio nominativo. La brama di combattere alimentava il suo spirito e cosi decise di passare alcune ore ad allenarsi in modo da non farsi trovare fuori allenamento. La sera tornò alla locanda per farsi un bagno caldo, in modo da rinvigorire il proprio corpo, per poi rivestirsi e andare nuovamente nella taverna della sera prima. Appena entrato notò seduto ad un tavolo l'armaiolo che si stava tracannando un bel boccale di birra. Il ventenne ordinò anche lui una birra, prese una sedia da un tavolo nelle vicinanze e si sedette di fronte all'uomo.

    Persino l'orso è venuto a farsi una bella bevuta prima del grande evento di domani...

    Il possessore dell'arte eremitica sorseggiò il liquido color ambra dal suo boccale per poi continuare la frase dicendo:

    ...Ci sarà da divertirsi.

    L'armaiolo guardò il giovane per alcuni istanti per poi fare un sorrisetto e far cozzare il suo boccale con quello di Kariya.

    Puoi scommetterci ragazzo.

    La chiacchierata tra i due proseguì per un oretta, parlando del più e del meno. In seguito l'aspirante tsuchikage tornò alla locanda e andò a dormire. La mattina l'Ashura fece colazione e si preparò alla velocità della luce. Il ragazzo fremeva dalla voglia di combattere. In pochi minuti raggiunse l'arena e si sedette sugli spalti. Vi era un gran numero di spettatori accorsi a gustare l'evento in memoria del precedente capovillaggio. Improvvisamente il brusio di sottofondo delle persone, che chiacchieravano sul possibile vincitore, fu interrotto dall'annunciatore che stava effettuando il discorso di apertura e di commemorazione dell'onorabile figura venuta a mancare nel paese dell'erba. Concluso il suo discorso toccante, elencò i partecipanti del torneo e le regole di esso. Infine rivelò i primi due sfidanti che avrebbero duellato nell'anfiteatro e il nome dell'Ashura fu il primo.

    KARIYAAAAA ASHURAAAAAAA.

    * AAAAH BENE ! Siamo i primi. Andiamo a fare il c**o a questo mucchietto di str***i. *

    Il giovane con un veloce balzo si piazzò su un lato dell'arena in attesa del suo sfidante. Tutti gli occhi erano puntati su di lui e la cosa lo gasava ulteriormente, ma ciò durò pochi istanti dato che l'annunciatore distolse l'attenzione della folla dall'iwano.

    CONTROOOOOOO ... RADIIIIIIN SEEEEENJUUUUUU.

    L'anbu attese cheil suo rivale si posizionasse nell'arena, e nel mentre incrociò le braccia e iniziò a sorridere in modo sadico e maniacale. Era da troppo tempo che lo shinobi attendeva l'occasione di scatenare la sua furia. Anche se questo evento si era tenuto per celebrare il ricordo di un personaggio di spicco lui l'avrebbe tramutato in una carneficina.






    La notizia del possibile premio era semplicemente un aggiunta per "invogliare" il pg a partecipare.

    PS: Scusami se ho modificato kakuzu, mi sono accorto di stupidi errori di battitura e per rendere la lettura più scorrevole ho deciso di editare. So che normalmente non si può fare, cercherò di stare più attento.


    Edited by sraeps - 10/2/2018, 14:54
  15. .



    Nome Utente: Kakuzu_
    Alter-Ego: Kirito
    Età: 18
    Villaggio: Kumo
    Grado: Special Jonin
    Energia: Nera



    Merui Yamazaki nacque nell'ospedale di Kumo, Villaggio nascoto del Paese del Fulmine. Il bambino fin dai primi anni di vita e più o meno verso i cinque anni si recava quasi giorno con il padre nei pressi del villaggio per l'allenamento personale. Il padre di Merui era uno shinobi di grado Chunin, non mancava molto alla sua promozione a Jonin, si stava impegnando molto per ottenere questo obiettivo. Passarono gli anni e il padre del ragazzo non era mai presente rispetto ai primi anni, molto spesso partiva per missioni importanti del villaggio che gli impedivano di stare dietro al figlio per allenarlo. Quando il padre si assentava dal villaggio, Merui dedicava tutto il suo tempo libero nell'allenamento e sopratutto a padroneggiare la sua abilità innata. Questa sua abilità fù scoperta in lui pochi mesi dopo la sua nascità, non era nemmeno stata eriditata da qualche familiare rendendo in lui forte dubbio sulle sue origini. Però il giovane ci teneva molto a diventare forte come il suo vecchio. Merui all'età di 8 anni entra a far parte dell'accademia ninja, la maggior parte dei ragazzini della sua fascia hanno un attegiamento ostile e sgarbato nei suoi confronti per via del suo carattere riservato e delle cuciture nere presenti su gran parte del suo corpo, che facevano paura a tantissimi ragazzini. All'accademia incontrò Yamato uno dei suoi primi amici. Yamato era molto attratto dalle abilità innata di Merui, forse era uno dei pochi che riusciva a capirlo. Il suo nuovo amico lo seguì molto attentamente negli allenamenti, si affrontarono molte volte in combattimento, ma gran parte delle volte Merui aveva sempre la meglio su Yamato, per via delle sue abilità innata che lo rendevano piuttosto forte. Yamato dopo essersi battuto assieme a Merui per una cinquantina di volte ha giurato una forte rivalità nei suoi confronti.
    Il giovane è estremamente intelligente e pone costantemente dei giudizi sagaci ed un ragionamento preciso che conferma le sue eccellenti abilità analitiche e di osservazione.

    Dopo essere stato promosso al grado di Genin, Merui iniziò ad affrontare le sue prime missioni da shinobi sotto la guida del Jonin Doerai, un uomo dal passato abbastanza misterioso. Nel giro di quasi due anni dalla sua promozione, il giovane è cresciuto parecchio raggiungendo l'altezza media di un metro e ottanta, dopo aver affrontato gli esame di selezione chunin, Merui diventò un po' più responsabile e sicuro di sè, tende comunque ad essere molto serio, stava iniziando il cammino per diventare adulto e affrontare la dura realtà che gli attendeva. Il giovane shinobi viene notato dalle alte sfere di Kumo che lo conducono a sostenere un addestramento di specializzazione come inseguitore della squadra anbu del villaggio.

    Dopo essere stato addestrato come inseguitore riceve uno dei suoi primi compiti, ma non era uguale alle solite missioni di inseguimento che venivano assegnate alla squadra anbu. Questa volta il ragazzo venne scelto da uno shinobi di nome Nao, a partecipare una guerra forzata contro il Paese delle Terme. Questo conflitto lo cambiò di parecchio, tuttavia fece la conoscenza di Circu Dimir ovvero il suo capitano durante la guerra. Entra in subito in contrasto con quest'ultimo per via del suo particolare carattere, ma rimane affascinato quando notò in dell'eccezionali abilità shinobi e fisiche. Poco tempo più tardi al termine della guerra, il Jonin Circu Dimir sparì dal villaggio senza lasciare una minima traccia ciò lo costrinse ad indagare profondamente riguardo i suoi spostamenti e a cercare di capire le motivazioni che lo hanno spinto ad abbandonare Kumo. Dopo aver portato a termine una missione svoltasi nel Paese del Vortice entra in conflitto con il signor Nao ovvero il suo superiore, perdendo credibilità nelle alte sfere del villaggio.




    Edited by Kakuzu_ - 22/9/2021, 20:59
29 replies since 21/3/2011
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